Lamborghini Frua Faena
Lamborghini Frua Faena | |
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Descrizione generale | |
Costruttore | Lamborghini |
Tipo principale | Concept car |
Produzione | nel 1978 |
Esemplari prodotti | 1 |
Altre caratteristiche | |
Dimensioni e massa | |
Lunghezza | 4586 mm |
Larghezza | 1900 mm |
Altezza | 1250 mm |
Passo | 2830 mm |
Massa | 1680 kg |
Altro | |
Stile | Pietro Frua |
Stessa famiglia | Lamborghini Espada |
La Lamborghini Frua Faena, o semplicemente Lamborghini Faena, è una concept car costruita dalla carrozzeria Pietro Frua su meccanica Lamborghini[1]. Fu presentata al Salone dell'automobile di Torino nel 1978.[2]. Conformemente alla tradizione della casa di S.Agata, alla vettura fu dato un nome attinente alla tauromachia (la faena è il terzo ed ultimo atto della corrida che si conclude con la stoccata ferale)[3][4].
La storia
[modifica | modifica wikitesto]La Faena fu la prima automobile sportiva Lamborghini a quattro posti e quattro porte ed è rimasta anche l’unica per i successivi 30 anni, ovvero fino alla presentazione della Estoque nel 2008. In precedenza, bozzetti e disegni di una vettura a quattro porte (con la linea chiaramente ispirata alla Espada) erano stati realizzati anche da Bertone[5][6], ma tali idee non furono mai concretizzate e rimasero sulla carta.
La Faena venne costruita utilizzando come base una Espada S2 di seconda mano originariamente venduta in Venezuela nel 1970 (telaio N°8224, motore N°40446), e fu realizzata in soli 8 mesi[7]. Rispetto all’auto da cui derivava il passo fu aumentato di 178 mm (per garantire maggior spazio ai passeggeri posteriori) ed il peso lievitò di circa 200 Kg[8]. La carrozzeria era una Shooting-brake[9] di colore blu scuro mentre gli interni erano di pelle bianca; montava cerchi in lega di magnesio Campagnolo mutuati da una Espada di prima serie e i fanali posteriori erano gli stessi montati sulla Citroën SM e sulla Maserati Kyalami. I numeri di serie di telaio e motore furono modificati aggiungendovi davanti la cifra 1 (quindi divennero rispettivamente 18224 e 140446)[10].
Meccanicamente la Faena restò immutata rispetto alla Espada: il motore a 12 cilindri a V di 60 ° di 4 litri raffreddato ad acqua (Tipo L 403)[11] con blocco e testate in fusione di alluminio era montato anteriormente ed era alimentato da 6 carburatori a flusso incrociato (Weber 40 DCOE 23). Tale unità motrice consentiva all'auto di passare da 0 a 100 km/h in 6,5 secondi e di raggiungere una velocità massima di 243 km/h[12].
Dopo essere stata presentata a Torino nel ’78 (nello stand Frua) l’auto fu nuovamente esposta due anni dopo al 50º salone dell’automobile di Ginevra, ma stavolta nello stand ufficiale Lamborghini. Anche se molto ben costruita, la Faena non godette del successo sperato a causa della linea che risultò molto classica ed equilibrata nell'anteriore ma anche sgraziata e massiccia al posteriore[13]. Malgrado Frua sperasse di costruirne una piccola serie infatti, la Faena rimase un esemplare unico[14]. Tale prototipo fu ceduto ad un concessionario di Basilea che la vendette ad un cliente tedesco[15]. In questo periodo l’auto subì numerose modifiche, come l’installazione di un tetto apribile metallico, di sedili a regolazione assistita e di ventilatori elettrici di raffreddamento. Nel corso dei primi anni ’80 l’auto partecipò a numerosi meeting del ILOC (International Lamborghini Owners Club) in Germania. Nell’agosto del 2006 la Faena fu nuovamente ceduta e tornò in Svizzera, dove subì un restauro che coinvolse motore, specchietti esterni, verniciatura e la selleria interna.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Davide Saporiti, Lamborghini: facciamo una berlina o una Miura?, su evomagazine.it, 9 ottobre 2007. URL consultato il 18 dicembre 2018.
- ^ (EN) Frua Faena, su lambocars.com, 8 gennaio 2000. URL consultato il 16 dicembre 2016.
- ^ (DE) Lamborghini Faena (1978), su pietro-frua.de. URL consultato il 18 dicembre 2018.
- ^ (EN) Mike Gulett, Lamborghini Faena Coupé di Frua, su mycarquest.com, 14 settembre 2017. URL consultato il 18 dicembre 2018.
- ^ (EN) Claus Ebberfeld, LAMBORGHINI QUATTROPORTE: FAENA, su viaretro.com, 24 Aprile 2018. URL consultato il 18 dicembre 2018.
- ^ (FR) Bernard Fournol, Tiroirs de l’insolite : Lamborghini Faena, su leblogauto.com, 18 marzo 2007. URL consultato il 18 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2018).
- ^ (PL) Arkasiusz Gabrysiak, 4-drzwiowe Lambo?! Lamborghini Faena z 1978 roku!, su autokult.pl.
- ^ (PT) As carrinhas mais estranhas de sempre: Lamborghini Faena, su kbb.pt, 22 aprile 2018. URL consultato il 18 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2018).
- ^ (CS) David Bureš, Lamborghini Frua Faena, su czechlamborghini.cz, 20 novembre 2009. URL consultato il 18 dicembre 2018.
- ^ (CS) Tomáš Dusil, Lamborghini Faena: První čtyřdveřový vůz italské značky se narodil před 40 lety!, su Auto.cz. URL consultato il 18 dicembre 2018.
- ^ (DE) Der Lamborghini Faena – Limousine mit sportlicher Leichtigkeit, su classic-car.tv, 24 novembre 2016. URL consultato il 18 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2018).
- ^ (EN) Lamborghini Faena, su quattro-porte.com. URL consultato il 18 dicembre 2016.
- ^ 1978 FRUA LAMBORGHINI FAENA, su archivioprototipi.it. URL consultato il 18 dicembre 2018.
- ^ Serge Bellu, Lamborghini, Milano, Giorgio Nada Editore, 1998, p. 222-223
- ^ (EN) Frua Lamborghini Espada 'Faena', su coachbuild.com, 25 luglio 2017. URL consultato il 18 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2018).
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Lamborghini Frua Faena
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Galleria fotografica, su topcarrating.com.
- Galleria fotografica, su fabwheelsdigest.blogspot.com.