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Leone di Al-lāt

Coordinate: 34°33′16″N 38°15′46″E
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Leone di Al-lāt
Autoresconosciuto
DataI secolo
Materialecalcare
Altezza350 cm
Ubicazioneattualmente distrutto[1], Palmira
Coordinate34°33′16″N 38°15′46″E

Il Leone di Al-lāt (arabo اللات) era un'antica statua, raffigurante un leone che tiene fra le zampe un orice accovacciata, che ornava il tempio della dea pre-islamica Al-lāt (Allat) a Palmira (Siria).

Realizzata in conci di calcare scolpiti durante il I secolo, la colossale statua (3,5 m in altezza e 15 tonnellate di peso) raffigurava un leone, animale sacro alla dea Al-lāt, con le fauci spalancate mentre tiene fra le zampe un orice (o una gazzella), simbolo di innocenza. La statua era un monito a non generare spargimenti di sangue, infatti il feroce leone protegge l'innocuo animale e nella zampa sinistra recava inscritto, parzialmente danneggiato, in palmireno: Tbrk '[lt] (Al-Lāt benedirà) mn dy l'yšd (chi non spargerà) dm'l ḥgb' (sangue nel santuario).

Un gruppo di archeologi polacchi, diretti dal dottor Michał Gawlikowski, rinvennero la statua nel 1977 nei pressi dell'antica città di Palmira. Ritrovato in pezzi, si decise di ricomporlo nei giardini di fronte all'ingresso del Museo archeologico di Palmira ed il compito fu affidato alla restauratrice Józef Gazy.

Nel 2005 la statua venne restaurata per eliminare i problemi di assemblaggio.

Dopo aver preso sotto assedio Palmira, il 23 maggio 2015 la statua è stata demolita dai miliziani jihadisti dello Stato Islamico.[2]. Dopo la riconquista di Palmira da parte dell'esercito siriano, il direttore generale per i siti archeologici del governo siriano, Maamoun Abdulkarim, ha dichiarato che «[...] riguardo alla statua del Leone di Al-lāt, i suoi pezzi rotti possono essere rimessi insieme: non abbiamo perso questa statua grandiosa»[1].

  1. ^ a b Palmira prima e dopo l’ISIS, in il Post, 28 marzo 2016. URL consultato il 20 gennaio 2017.
  2. ^ Is, scempio dei jihadisti sulle rovine di Palmira "Distrutto l'antico Leone", in la Repubblica, 1º giugno 2015. URL consultato il 20 gennaio 2017.

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