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Locomotiva FS 216

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Locomotiva FS gruppo 216
già CRFS 41 ÷ 55
Locomotiva a vapore
Foto di fabbrica della locomotiva n. 42 “Eleonora”
Anni di progettazione 1900
Anni di costruzione 1901 - ?
Anni di esercizio 1901- ?
Quantità prodotta 9
Costruttore SLM
Henschel
Massa in servizio 40,3
Massa aderente 33
Tipo di motore a vapore
Alimentazione carbone
Velocità massima omologata 60 km/h
Rodiggio 0-3-0
Diametro ruote motrici 1.300 mm
Distribuzione a cassetto
Tipo di trasmissione bielle
Numero di cilindri 2 esterni
Potenza continuativa 350 (a 45 km/h) kW
Dati tratti da:
Bruno Bonazzelli, le locomotive all'esposizione internazionale di Torino del 1911, HO Rivarossi 45, agosto 1961, pp.28,29

Le locomotive FS gruppo 216 sono state macchine a vapore con tender con rodiggio 1-3-0 che le Ferrovie dello Stato acquisirono nel 1920 in seguito al riscatto della Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde, dove portavano i numeri 41–55.

Un esemplare del gruppo in manovra a Macomer nel 1925, dopo il passaggio alle FS.

Le locomotive del gruppo erano, le prime due di costruzione svizzera, essendo state prodotte nel 1901 dalla SLM di Winterthur, mentre le sette successive furono di costruzione tedesca fabbricate dalla Henschel di Cassel e consegnate negli anni successivi. Come d'uso la CRFS diede un nome alle locomotive: la prima venne chiamata Eleonora mentre la prima Henschel venne chiamata Carlo Alberto.

Pervennero alle Ferrovie dello Stato in seguito al riscatto della rete sarda. Furono immatricolate come 216.001-009.

Caratteristiche tecniche

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Le locomotive erano a vapore surriscaldato con 2 cilindri esterni a doppia espansione. Il rodiggio era quello 1-3-0 con asse anteriore portante e ruote motrici accoppiate a biella da 1.300 mm di diametro non adatte quindi a velocità elevate ma sufficienti anche per la trazione di treni viaggiatori nelle linee sarde. La velocità massima raggiunta era di 60 km/h, la potenza normale alle ruote motrici sviluppata in continuità ad una velocità di 45 km/h era di 470 hp.

Il tender accoppiato era a 2 assi con capacità di acqua di 8 m³ e di carbone di 4 t.

  • Bruno Bonazzelli, le locomotive all'esposizione internazionale di Torino del 1911, in HO Rivarossi, n. 45, agosto 1961, pp. pp. 28-29.

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