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Locomotiva FS 817

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SAO 1 ÷ 4
dal 1913 FS 817
Locomotiva a vapore
Anni di costruzione 1907
Anni di esercizio 1907-1932
Quantità prodotta 4
Costruttore Henschel & Sohn
Lunghezza 9.595 mm
Altezza 4.090 mm
Passo rigido 3.500 mm
Massa in servizio 40,3 t
Massa aderente 40,3 t (a scorte massime)
Massa a vuoto 35,7 t
Tipo di motore a vapore
Alimentazione carbone
Velocità massima omologata 45 km/h
Rodiggio 0-3-0
Diametro ruote motrici 1.280 mm
Distribuzione a cassetto
Tipo di trasmissione bielle
Numero di cilindri 2 esterni
Diametro dei cilindri 400 mm
Corsa dei cilindri 580 mm
Superficie griglia 1,45 
Superficie riscaldamento 78 m²
Pressione in caldaia 12 kg/cm²
Potenza continuativa 272 kW (a 30 km/h) kW
Dati tratti da:
Bruno Bonazzelli, L'album delle locomotive a vapore
Cornolò, op. cit., pp. 88, 112-113

La locomotiva FS gruppo 817 era un tipo di locotender a vapore reimmatricolata nel parco delle Ferrovie dello Stato dopo il riscatto della ferrovia Alessandria-Ovada nel 1913.

Nel 1907, in occasione dell'apertura della ferrovia Alessandria-Ovada, la Società Veneta, esercente della linea per conto della concessionaria Società per la ferrovia Alessandria-Ovada (SAO)[1], fece costruire dalla Henschel & Sohn di Kassel 4 locotender di rodiggio C, che assunsero i numeri da 1 a 4. Tre unità analoghe, numerate da 5 a 7, vennero costruite per la Società Veneta dalla Henschel nel biennio 1910-1911 per l'esercizio sulle linee sociali (principalmente Carnia-Villa Santina, Adria-Mestre e sul nodo di Bologna); rinumerate come gruppo 34, furono demolite entro il 1968[2].

Nel 1913, con il riscatto della linea Alessandria-Ovada da parte delle Ferrovie dello Stato, le macchine 1 ÷ 4 vennero immatricolate nel gruppo 817 FS, con numeri 8171 ÷ 8174[3]. In seguito all'immissione di macchine più moderne le 817 vennero destinate alla manovra negli scali di Domodossola e di Gallarate. Vennero radiate dal servizio tra il 1929 e il 1932: le unità 817.001 e 002 furono cedute alla SEFTA (la locomotiva FS 817.002, ex SEFTA 2 "Fabrizi", venne venduta nel 1962-1963 all'IMA di Genova, rientrando poi nel 1969 nelle FS con matricola 830.005, ma accantonata ed infine demolita a Novi San Bovo nei primi anni 1970), la 003 fu inviata alle Officine di Pietrarsa per il servizio interno, mentre la 004 venne acquistata dalla Edison per le manovre tra la stazione di Bovisa FNM e la vicina Officina del Gas[4].

Caratteristiche

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La locotender aveva la classica configurazione a 3 assi accoppiati; il modello era studiato per ferrovie secondarie e concesse ad armamento leggero. Era a vapore saturo e semplice espansione, a 2 cilindri esterni e con distribuzione a cassetto. La massa complessiva a pieno carico era di 40,3 tonnellate tutte aderenti. Raggiungevano una velocità massima di 45 km/h sviluppando una potenza continuativa, a 30 km/h, di 272 kW. La capacità delle casse d'acqua era di 5 m³ mentre le scorte di carbone erano di 1.500 kg[3].

  • Bruno Bonazzelli, L'album delle locomotive, a cura di Zeta-Zeta, seconda parte, in Ho Rivarossi 56, Como, Editore Rivarossi, 1963.
  • Giovanni Cornolò, La Società Veneta Ferrovie, Ponte San Nicolò (PD), Duegi Editrice, 2013, ISBN 88-900979-6-5.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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