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Mario Giumanini

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Mario Giumanini
NazionalitàItalia (bandiera) Italia
Calcio
RuoloCentrocampista, attaccante
Carriera
Squadre di club1
????Ausonia? (?)
1912-1915Vigor28 (0)[1]
1915-1917US Torinese0 (0)
1917-1918non conosciuta (bandiera) Genio Reale Bologna? (?)
1918-1919Nazionale Emilia? (?)
1919-1920Piacenza7 (2)
1920-1921non conosciuta (bandiera) Salus et Virtus? (?)
1921-1922Piacenza0 (0)
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Ciclismo
SpecialitàStrada
RuoloDirettore sportivo
Carriera
Carriera da allenatore
1949-1956Arbos
 

Mario Giumanini (Milano, 30 giugno 1892Piacenza, 13 ottobre 1967[2]) è stato un dirigente sportivo e calciatore italiano, di ruolo centrocampista e attaccante[3].

È noto anche come Mario Giumanini Resegotti, in quanto fratellastro di Nino Resegotti[4][5].

Dopo l'esordio con l'Ausonia[5], ha giocato con la maglia del Vigor Torino[5] tra il 1912 e il 1915[6][7]. Allo scoppio della prima guerra mondiale milita nell'US Torinese[5], con cui prende parte alla Coppa Federale[8]; in seguito gioca con la formazione del Genio Reale del distaccamento di Bologna[5], prima di riprendere l'attività nel Nazionale Emilia, di cui è anche capitano[5].

Nel 1919 diventa il primo capitano del neonato Piacenza, con cui ottiene la vittoria nel girone emiliano del campionato di Promozione 1919-1920[3]. Terminata l'attività agonistica nella polisportiva piacentina Salus et Virtus[9] (dove ricopre anche l'incarico di dirigente[10]) e di nuovo nel Piacenza come riserva[11], si stabilisce definitivamente nella città emiliana[4].

Dirigente sportivo

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Dopo il ritiro ricopre diversi incarichi in vari sport, sempre a Piacenza: è presidente del Pro Piacenza[5], membro della Federcalcio provinciale[5] e giudice di gara nell'atletica leggera[5]. Nel 1949 entra nel mondo del ciclismo, diventando direttore sportivo della squadra piacentina sponsorizzata Arbos[5][12], azienda di cui era dipendente[2]; partecipa al Giro d'Italia, vincendo 3 tappe con Bruno Monti e Nino Assirelli[12]. La migliore prestazione della squadra è nel 1956, quando Pasquale Fornara vince il Tour de Romandie[13] e conquista la maglia rosa nel corso del Giro d'Italia[14]. Nel corso della tappa Merano-Monte Bondone, a causa delle avverse condizioni meteorologiche, Fornara va in crisi di ipotermia[5], e Giumanini decide per il ritiro del corridore[14]. Dopo questi fatti, Giumanini abbandona il mondo delle corse ciclistiche[5].

Piacenza: 1919-1920
  1. ^ 29 (0) se si comprende lo spareggio nella Promozione 1912-1913.
  2. ^ a b È morto il comm. Giumanini che amò e fece amare lo sport, Libertà, 14 ottobre 1967, pag.7
  3. ^ a b Rosa 1919-1920 Storiapiacenza1919.it
  4. ^ a b La storia - da Il mezzo secolo del Piacenza Piacenzacalcio.it Archiviato il 24 febbraio 2015 in Internet Archive.
  5. ^ a b c d e f g h i j k l Bottazzini, Fontanelli, p.53.
  6. ^ Vigor-Torino 0-6 - Stagione 1913-1914 Archiviotoro.it
  7. ^ Vigor batte Milan 3-1, La Stampa, 8 marzo 1915, pag.4
  8. ^ Torino-US Torinese 2-0 - Coppa Federale 1915-1916 Archiviotoro.it
  9. ^ Acquisti e cessioni 1920-1921 Storiapiacenza1919.it
  10. ^ P.Gentilotti, G.Rubini, Dal Farnese a Barriera Genova, ed.Libertà, vol.1, pag.75
  11. ^ Liste di trasferimento agosto 1922
  12. ^ a b Arbos 1953 Sitodelciclismo.net
  13. ^ Arbos-Bif-Clement 1956 Sitodelciclismo.net
  14. ^ a b Il Giro d'Italia del '56 di Charly Gaul Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive. Museociclismo.it
  • Carlo Fontanelli, Giovanni Bottazzini, Piacenza90: partite, protagonisti e immagini, GEO Edizioni, 2009.
  • Fabrizio Schmid, Calciatori di massima divisione (A-K), 2023, p. 72.