Mate. Feed. Kill. Repeat.
Mate. Feed. Kill. Repeat. demo | |
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Artista | Slipknot |
Pubblicazione | 31 ottobre 1996 |
Durata | 51:04 |
Dischi | 1 |
Tracce | 8 |
Genere | Death metal[1][2] Nu metal[1][2] |
Etichetta | -ismist Recordings |
Produttore | Sean McMahon, Slipknot |
Registrazione | 1995–1996, SR Audio, Des Moines (Iowa) |
Formati | CD |
Recensione | Giudizio |
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AllMusic[1] |
Mate. Feed. Kill. Repeat. è un demo del gruppo musicale statunitense Slipknot, autoprodotto e pubblicato il 31 ottobre 1996 dalla -ismist Recordings.[3]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]Stampato in sole mille copie, questo album presenta in parte elementi del loro nu metal anticonvenzionale, e in parte sonorità differenti. Lo stile degli allora cantante Anders Colsefni e del chitarrista Josh Brainard presenta un'impronta hip hop più rilevante, i riff di chitarra sono simili a quelli di Slipknot, Iowa e Vol. 3: (The Subliminal Verses) ma meno furiosi, e i brani hanno ritmiche che si rifanno ad altri generi quali jazz, funk e rock progressivo; c'è anche una certa influenza da parte dei Meshuggah.
Gran parte dei brani contenuti in Mate. Feed. Kill. Repeat. sono stati ripresi per i due album successivi. Per il primo album sono stati rivisitati Slipknot (re-intitolata (sic)), Do Nothing/Bitchslap (re-intitolata Me Inside), Only One e Tattered & Torn. Per Iowa invece sono stati rivisitati Gently e Killers Are Quiet, il cui riff è stato utilizzato per la title track dell'album.
Tracce
[modifica | modifica wikitesto]Testi di Anders Colsefini, Joey Jordison e Shawn Crahan.
- Slipknot – 6:55
- Gently – 5:16
- Do Nothing/Bitchslap – 4:19
- Only One – 2:34
- Tattered & Torn – 2:37
- Confessions – 5:05
- Some Feel – 3:36
- Killers Are Quiet – 20:42 – contiene la traccia fantasma Dogfish Rising
Formazione
[modifica | modifica wikitesto]- Anders Colsefini – voce
- Donnie Steele – chitarra ritmica, chitarra solista (tracce 1 e 6)
- Josh Brainard – chitarra, voce (traccia 6)
- Paul Gray – basso
- Joey Jordison – batteria
- Clown – percussioni, voce (traccia 5)
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b c (EN) Jason Birchmeier, Mate. Feed. Kill. Repeat., su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 13 dicembre 2013.
- ^ a b (EN) Ranking Every Slipknot Album, su Consequence, 8 dicembre 2022. URL consultato il 21 giugno 2023.
- ^ (EN) Mark Crampton, Barcode Killers: The Slipknot Story in Words and Pictures, Chrome Dreams, 2001, pp. 21-26, ISBN 1-84240-126-2.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Jason Birchmeier, Mate. Feed. Kill. Repeat., su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Mate. Feed. Kill. Repeat. (edizione principale), su Discogs, Zink Media.
- (EN) Mate. Feed. Kill. Repeat. (altra edizione), su Discogs, Zink Media.
- (EN) Mate. Feed. Kill. Repeat., su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.