Vai al contenuto

Michael Cusack

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Michael Cusack nel 2024

Michael R. Cusack (Dapto, 25 ottobre 1990) è un animatore, doppiatore, sceneggiatore e regista australiano.

È noto soprattutto per essere il creatore di Smiling Friends, insieme a Zach Hadel, e YOLO: Crystal Fantasy, trasmessi entrambi da Adult Swim, e Koala Man di Hulu.[1]

Cusack è cresciuto guardando serie animate per adulti come South Park, I Simpson e Futurama. Si è interessato all'animazione sui vent'anni, imparando da solo Adobe Flash utilizzando tutorial su Internet. Cusack pubblica i suoi contenuti sul suo canale YouTube e sul suo account Newgrounds. Iniziò a collaborare con Zach Hadel, prima online poi di persona, quando Cusack viaggiò per incontrarlo a Burbank, in California.[2] Cusack è noto inoltre per aver creato e interpretato il personaggio immaginario Lucas the Magnificent in alcuni video live action di YouTube e Twitter, a partire dal 2014.[3]

Con lo Studio Yotta, Cusack ha animato un episodio parodia di Rick and Morty intitolato Bushworld Adventures, trasmesso su Adult Swim nel 2018 in occasione della ricorrenza del pesce d'aprile.[4]

Nel 2023 prende parte al episodio 7 della 2ª stagione di Helluva Boss, doppiando il signore dell'avarizia Mammon.

Sceneggiatore

[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani

[modifica | modifica wikitesto]

Da doppiatore è sostituito da:

  • Paolo De Santis in Koala Man (Koala Man)
  • Lorenzo Crisci in Koala Man (Liam Williams)
  • Riccardo Burbi in Koala Man (Il magnifico)
  1. ^ (EN) Adult Swim’s ‘Smiling Friends’ Turns Frowns Upside Down, su Animation World Network. URL consultato il 7 gennaio 2023.
  2. ^ (EN) Ramin Zahed, Michael Cusack and Zach Hadel Discuss Making ‘Smiling Friends,’ Their New Adult Swim Show, su Animation Magazine, 4 gennaio 2022. URL consultato il 7 gennaio 2023.
  3. ^ (EN) The Smiling Friends Troll: How This Atheist Gamer Got An Adult Swim Cameo. URL consultato il 7 gennaio 2023.
  4. ^ (EN) 'Rick And Morty' April Fools Episode Visits 'Bushworld', su Newsweek, 2 aprile 2018. URL consultato il 7 gennaio 2023.

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]