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Michele Liverani

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Michele Liverani
NascitaVenezia, 14 ottobre 1894
MorteLencia, 28 agosto 1937
Dati militari
Paese servitoItalia (bandiera) Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaFanteria
CorpoAlpini
RepartoLV Battaglione coloniale, X Brigata indigeni
Anni di servizio1914-1937
GradoMaggiore in servizio permanente effettivo
GuerrePrima guerra mondiale
Guerra d'Etiopia
CampagneFronte italiano (1915-1918)
Arbegnuoc
Decorazionivedi qui
dati tratti da Il Medagliere[1]
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Michele Liverani (Venezia, 14 ottobre 1894Lencia, 28 agosto 1937) è stato un militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso delle grandi operazioni di polizia coloniale in Africa Orientale Italiana.

Nacque a Venezia il 14 ottobre 1894, figlio di Luigi e Adalgisa Lodi.[1] Arruolatosi nel Regio Esercito nel settembre 1914 in qualità di allievo ufficiale nel 6º Reggimento alpini, fu promosso sottotenente il 24 aprile 1915, destinato all'8º Reggimento alpini e partecipò dal 24 maggio 1915 alla prima guerra mondiale sul fronte giulio, riportando una grave ferita nel combattimento di Cianalet del 30 luglio successivo.[2] Promosso tenente il 10 aprile 1916, fu poi collocato in aspettativa in conseguenza della ferita riportata, riprendendo servizio in una Brigata di marcia il 28 ottobre 1917.[2] Divenuto capitano nel mesi di dicembre con anzianità del 23 agosto 1917, passò all'Ufficio informazioni del Comando Supremo e nel marzo 1919 all'84º Reggimento fanteria "Venezia".[2] Dopo avere prestato servizio per tre anni alla Direzione Commissariato del Corpo d'armata di Firenze, fu nominato giudice supplente presso il Tribunale militare della città nell'ottobre 1929.[2] Promosso maggiore nel 1935, nell'ottobre 1936 rientrò all’84º Reggimento fanteria per l'inquadramento del battaglione di marcia destinato all'impiego in Africa Orientale.[2] Salpato da Napoli sbarcò a Massaua il 22 gennaio 1937, dal 15 marzo successivo assunse il comando del LV Battaglione coloniale della X Brigata indigeni.[2] Cadde in combattimento a Lencia il 28 agosto 1937, nel corso delle grandi operazioni di polizia coloniale, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alle memoria.[1]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Ufficiale valoroso, mutilato durante la guerra mondiale. Incaricato di una missione in vasto territorio manifestatosi improvvisamente ostile, attaccato di sorpresa fronteggiava per due giorni con perizia e bravura l’urto dell’avversario notevolmente superiore di forze, restando ferito gravemente per ben due volte. Attaccato nuovamente il giorno successivo, mentre dalla barella, ove giaceva sopportando stoicamente il dolore, incitava i suoi uomini a resistere ed a morire da eroi, veniva colpito a morte da una terza pallottola. Chiudeva così eroicamente la sua esistenza tutta intessuta di ardimento e di dedizione al dovere ed alla Patria. Burca Hobu - Lencia, 26-28 agosto 1937. .[3]»
— Regio Decreto 21 novembre 1938.[4]
  1. ^ a b c Bianchi 2012, p. 142.
  2. ^ a b c d e f Bianchi 2012, p. 143.
  3. ^ Medaglia d'oro al valor militare Liverani, Michele, su quirinale.it, Quirinale. URL consultato l'11 febbraio 2023.
  4. ^ Registrato alla Corte dei conti del 21 febbraio 1939, registro 2 Africa Italiana, foglio 189.
  • Andrea Bianchi, Il Medagliere, Roma, Associazione Nazionale Alpini, 2012, p. 193-194, ISBN 978-88-902153-2-2.
  • Angelo Del Boca, Gli italiani in Africa orientale. Vol. 2: La conquista dell'Impero, Milano, A. Mondadori Editore, 1992.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965.
  • Vincenzo Lioy, L'Italia in Africa. L'opera dell'Aeronautica. Eritrea Somalia Etiopia (1919-1937) Vol.2, Roma, Istituto Poligrafico dello Stato, 1965.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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  • Liverani, Michele, su Combattenti Liberazione. URL consultato il 31 gennaio 2023.
  • Giuseppe Martelli, Liverani, Michele, su Noi Alpini. URL consultato il 31 gennaio 2023.