Minnesota Timberwolves

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Minnesota Timberwolves
Pallacanestro
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Terza divisa
Colori socialiBlu mezzanotte, verde aurora, blu lago, grigio luna, bianco ghiaccio[1][2][3]
                        
SimboliLupo
Dati societari
CittàMinneapolis (MN)
NazioneStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
CampionatoNBA
ConferenceWestern Conference
DivisionNBA Northwest Division
Fondazione1989
DenominazioneMinnesota Timberwolves
1988-presente
ProprietarioGlen Taylor, Alexander Rodriguez, Marc Lore
PresidenteTim Connelly
General managerMatt Lloyd
AllenatoreChris Finch
ImpiantoTarget Center
(18 798 posti)
Sito webwww.nba.com/timberwolves
Palmarès
Titoli NBA0
Titoli di conference0
Titoli di division1
Stagione in corso

I Minnesota Timberwolves sono una delle trenta franchigie di pallacanestro che militano nel massimo campionato professionistico americano, la National Basketball Association. Fin dalla stagione d'esordio la squadra fa parte delle quindici squadre della Western Conference. La squadra, che rappresenta la città di Minneapolis, nello stato del Minnesota, da cui deriva il nome stesso della franchigia, nasce alla fine degli anni ottanta come franchigia di espansione. I Timberwolves sono una delle sole cinque squadre Nba a non avere nel nome il riferimento diretto alla città. Le altre quattro sono i Golden State Warriors di San Francisco, i Brookyln Nets di New York, gli Utah Jazz di Salt Lake City e gli Indiana Pacers di Indianapolis.

I Timberwolves nella storia sono la terza franchigia professionistica di pallacanestro con sede a Minneapolis e l'ultima NBA dopo il trasferimento dei Minneapolis Lakers a Los Angeles all'inizio degli anni sessanta. Le altre due, i Minnesota Muskies e i Minnesota Pipers, da tempo non più in attività, erano membri della American Basketball Association.

Colori sociali della franchigia sono blu scuro, grigio e bianco, anche se nei primi anni di vita molto spesso era dominante il nero, oggi meno utilizzato, anche a seguito del rebrand del logo maggiormente incentrato sui toni del blu. Simbolo della franchigia è per l'appunto un lupo ululante, scelto in omaggio al nome Timberwolves.

I Minnesota Timberwolves sono una delle franchigie più giovani della Nba, avendo esordito nel 1989. Nelle 35 stagioni sino ad ora disputate, hanno raggiunto i playoff in dodici occasioni, ottenendo come massimo risultato le finali di Western Conference per due volte: nel 2003-04 e vent'anni dopo esatti nel 2023-24.

Storia della franchigia

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1989-1995: La nascita e i primi anni nella NBA

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L'idea di un ritorno del basket professionistico a Minneapolis risale al 1986, quando la NBA, alla fine degli anni ottanta, nel programma di allargamento delle squadre partecipanti al torneo, decide di inserire quattro nuove squadre a quelle fino a quel momento presenti nella lega. Per evitare di inserire contemporaneamente quattro squadre, viene deciso di dividere gli ingressi in due momenti distinti. Due di queste nuove squadre, gli Charlotte Hornets e i Miami Heat, avrebbero esordito nel 1988. Altre due squadre, gli Orlando Magic e i Minnesota Timberwolves, avrebbero invece esordito nel 1989.

A Minneapolis, una volta ottenuta l'ufficialità da parte della Nba che a breve sarebbe nata una nuova franchigia, che avrebbe riportato il grande basket in città dopo la parentesi dei Minneapolis Lakers poi trasferiti a Los Angeles, inizia subito la corsa per il nome da dare alla nuova franchigia. Alla fine del 1986 viene indetto il concorso 'Name the Team' per la nuova franchigia e su cui arrivano poco più di 6mila proposte. Il ballottaggio alla fine è tra Timberwolves e Polars. Alla fine la maggior parte delle preferenze vengono ottenute da Timberwolves, scelto come omaggio al Minnesota in cui risiede da sempre la più grande popolazione di lupi di tutti gli Stati Uniti.

Una volta ottenuto il via libera, gli uomini d'affari Harvey Ratner e Marv Wolfenson, pagano circa 32 milioni di dollari per la creazione della franchigia dei Timberwolves. Nel giro di poco viene anche svelato il logo, raffigurante il muso di un lupo.

Nel draft di espansione, che la lega concede alle nuove franchigie attingendo dagIi altri roster, viene scelto come rookie, con la decima scelta assoluta, Jerome Richardson dall'Università della California. Primo coach della franchigia è Bill Musselman.

I Timberwolves debuttano il 3 novembre 1989 perdendo in casa dei Seattle SuperSonics 106-94. Cinque giorni dopo fanno il loro debutto casalingo perdendo contro i Chicago Bulls di Michael Jordan e Scottie Pippen 96-84. Solo due notti dopo ottengono finalmente la loro prima vittoria battendo i Philadelphia 76ers guidati da Charles Barkley il 10 novembre. La prima stagione si chiude con un record al botteghino che è tuttora imbattuto nella Nba, con più di un milione di spettatori durante tutto il campionato nella vecchia arena Hubert H. Humphrey Metrodome. I Timberwolves guidati da Tony Campbell con 23 punti di media finiscono la stagione d'esordio con un record 22-60, all'ultimo posto nella Midwest Division.

Nella stagione successiva, con un nuovo palazzetto da 19mila posti, il Target Center, dove la franchigia gioca tutt'oggi, e un nuovo allenatore, vincono solo 29 partite sulle 82 totali. I risultati al botteghino e l'interesse del pubblico, una volta esaurito l'entusiasmo della stagione d'esordio, complici gli scarsi risultati sul parquet dei primi anni novanta, inizia però a calare. Un calo che induce a riflessione i proprietari della lega che chiudono a qualsiasi possibilità di trasferimento della franchigia a New Orleans, città giudicata con un pubblico più caloroso rispetto a Minneapolis. Tra il 1991 e il 1995 la squadra paga molto di inesperienza, mancando ogni anno l'accesso alla post-season a causa di un roster non all'altezza e della difficile concorrenza da sempre storicamente presente nella competitiva Western Conference.

1995-2007: l'era Kevin Garnett

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Un primo vero cambiamento positivo nella storia della giovane franchigia avviene al draft 1995. I Timberwolves scelgono l'ala forte Kevin Garnett che, grazie al nuovo coach Flip Saunders, rivoluziona la squadra insieme a elementi di valore come Christian Laettner e Tom Gugliotta. Inoltre i T-Wolves trovano una nuova stella nello scambio con i Milwaukee Bucks di Ray Allen per Stephon Marbury, la quarta scelta assoluta. Gugliotta e Garnett sono i primi giocatori dei Timberwolves ad essere scelti nell'NBA All-Star Game e sempre loro riescono a far giungere la franchigia ai playoffs per la prima volta nella sua storia nel 1996-97, eliminati dagli Houston Rockets al primo turno. Sarà la prima di ben otto stagioni consecutive con accesso ai playoffs.

Kevin Garnett

Nel 1997-98 Garnett e Marbury conducono la squadra per la seconda volta di seguito ai play-off, ottenendo contro i Seattle SuperSonics il loro primo successo nella postseason, venendo comunque eliminati. Segue una nuova eliminazione l'anno dopo sempre al primo turno per mano questa volta dei San Antonio Spurs. Nel 1999-2000 viene scelto Wally Szczerbiak che sarà il terzo miglior marcatore della squadra e aiuterà i T-Wolves a raggiungere ancora una volta i play-off, eliminati al primo turno dai Portland Trail Blazers. L'anno dopo la squadra continua a migliorare il roster: viene lasciato partire Radoslav Nesterovič e arriva la guardia Chauncey Billups ma i Wolves continuano ad uscire al primo turno per altri due anni, eliminati rispettivamente dai San Antonio Spurs e dai Dallas Mavericks.

Nel 2002-03 Kevin Garnett gioca la migliore stagione fino a quel momento, giungendo secondo nella classifica MVP con 23 punti di media e più di 13 rimbalzi. Giungendo terzi in classifica generali e con il vantaggio del campo grazie anche agli innesti del playmaker Rod Strickland e di Joe Smith, i T-Wolves nei play-off affrontano i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant e Shaquille O'Neal, uscendone sconfitti in sette gare in una serie a tratti particolarmente equilibrata. Nell'anno successivo due scambi clamorosi portano a Minnesota Ervin Johnson, Sam Cassell, la combattiva guardia Latrell Sprewell e il centro Michael Olowokandi. Nella stessa stagione i T-Wolves disputano una grande stagione, finendo in testa alla Western Conference e sconfiggendo nei playoffs i Denver Nuggets per 4-1 e i Sacramento Kings per 4-3, prima di perdere contro i solitiLakers la finale di conference per 4-2. Unica consolazione è il premio MVP per Kevin Garnett, ormai il giocatore simbolo della franchigia e leader indiscusso.

Dopo la finale ad Ovest del 2004 persa contro i Lakers, per rivedere i T-Wolves in post-season sarà necessario attendere il 2018. Nel 2004-05 i T-Wolves non riescono a qualificarsi per i playoff e giungono soltanto noni ad Ovest. Ciò costa il posto a Flip Saunders sostituito in panchina da Kevin McHale. L'accesso ai playoffs viene mancato, con pessimi record vittorie-sconfitte, anche nei due anni successivi. Il 24 marzo 2007 Stephon Marbury riesce a mettere la prima 'tripla doppia' della franchigia: 23 punti, 14 rimbalzi e 16 assist.

2007-2014: l'era Kevin Love

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Kevin Love

Nell'estate del 2007 i Timberwolves decidono di ricostruire il roster con nuovi giovani, liberandosi degli ingaggi più pesanti e aumentando spazio salariale, come spesso accade in Nba nelle situazioni di rebuilding. Viene quindi fatto partire l'uomo-franchigia Kevin Garnett, che passa ai Boston Celtics in una delle maggiori trade di sempre: a Minneapolis arrivano Al Jefferson, Ryan Gomes, Sebastian Telfair, Gerald Green, Theo Ratliff, premi in denaro e due prime scelte per i draft. La squadra decide così di investire sul futuro per le stagioni a venire, non riuscendo però ad ottenere risultati soddisfacenti per circa un decennio.

Nel 2008 viene selezionato al draft l'ala Kevin Love. Viene creato un roster giovane e di talento guidato da Kevin Love, Al Jefferson, Corey Brewer e Randy Foye senza comunque andare oltre un mediocre record 24-58. Nelle stagioni successive la dirigenza dei Wolves decide di costruire intorno alla nuova stella Kevin Love una squadra da playoff. Vengono messi sotto contratto Darko Miličić, Wesley Johnson, Michael Beasley, Martell Webster, Jonny Flynn, Luke Ridnour, Nikola Peković e Kosta Koufos e viene ingaggiato come allenatore Kurt Rambis; ma le stagioni che seguono sono disastrose, chiuse con un 15-67 nel 2009-10 ,17-65 nel 2010-11 e 26-40 nel 2011-12.

Per la stagione 2012-13 si tenta una nuova ricostruzione: Michael Beasley decide di non rinnovare il contratto con i Wolves e con lui partono anche Anthony Randolph, Brad Miller, Anthony Tolliver. I Wolves piazzano un colpo di mercato ingaggiando la guardia Brandon Roy e ingaggiando un giocatore assente dalla NBA da un anno: l'ala grande Andrej Kirilenko, che, a causa del lockout NBA, aveva passato un anno in Europa al CSKA Mosca. La stagione è però segnata dai numerosi infortuni che colpiscono la squadra. Mentre i Wolves sono in zona play-off, i numerosi infortuni occorsi a giocatori come Ricky Rubio costringono la squadra a ingaggiare il veterano Josh Howard, che s'infortunerà anch'egli poco dopo. Il 3 gennaio contro i Denver Nuggets arriva infine l'infortunio più grave: Kevin Love, che aveva già perso le prime 9 partite della stagione per un infortunio alla mano, è costretto a chiudere la stagione per un riacutizzarsi del fastidio. La squadra in mano ai soli José Barea, Derrick Williams, Chase Budinger, Lou Amundson, Dante Cunningham e Greg Stiemsma stenta senza il supporto dei loro leader. Il 6 aprile Rick Adelman raggiunge mille vittorie in carriera da allenatore. Il bilancio finale è di 31-51, fuori dai play-off e ben sotto le potenzialità della squadra, che però con la rosa quasi al completo aveva dimostrato di poter raggiungere i play-off.

2014-2024: la rinascita con Karl Anthony Towns e Anthony Edwards

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Karl-Anthony Towns
Derrick Rose

Dopo il discreto 40-42 in regular season del 2013-14, al Draft NBA 2014 i Wolves ottengono la tredicesima scelta con la guardia Zach LaVine. Il 23 agosto viene ufficializzata la trade che porta il capitano della squadra Kevin Love e tre volte All-Star ai Cleveland Cavaliers, in cambio della prima scelta assoluta al Draft 2014 Andrew Wiggins. La stagione procede a fatica per i Timberwolves nonostante le notevoli prestazioni di LaVine e Wiggins,nominato Matricola dell'anno a fine stagione oltre al ritorno in Minnesota dopo otto anni di Kevin Garnett per l'ultimo scampolo di carriera. La franchigia termina all'ultimo posto in ogni classifica nel 2014-15 con un record di 16-66, ottenendo però un vantaggio notevole nella Draft Lottery che le permette di ottenere la prima scelta assoluta al Draft NBA 2015. La scelta ricade sul centro Karl-Anthony Towns. I Wolves guidati da Towns, futuro Rookie dell'anno, ottengono 13 vittorie in più rispetto alla stagione precedente, pur finendo nuovamente ultimi in Division.

Il 20 aprile 2016 viene annunciato come nuovo allenatore e general manager Tom Thibodeau, reduce da un'esperienza di cinque anni con i Chicago Bulls senza mai mancare l'accesso ai playoff. Durante la regular season sono decisive le prestazioni di Wiggins, LaVine e Towns. La stagione termina con un record di 31 vittorie e 51 sconfitte, migliore stagione dalla partenza di Kevin Love.

Per il 2017-18 partono in direzione Chicago Bulls Kris Dunn e Zach LaVine in cambio dell'All-Star Jimmy Butler, che ritrova l'ex Coach Tom Thibodeau, oltre al play, sempre ex Chicago e ben conosciuto da Thibodeau, Derrick Rose. In seguito raggiungono Minnesota anche Taj Gibson e il tre volte Sixth Man of the year Jamal Crawford. Per la prima volta dal 2004 i Timberwolves riescono a qualificarsi per i play-off con un bilancio di 47 vittorie e 35 sconfitte, grazie alle ottime prestazioni di Butler e Towns. Ai play-off vengono eliminati al primo turno dagli Houston Rockets. A questa stagione non faranno seguito però altri accessi ai playoff nelle stagioni subito successive. Il 6 gennaio 2019 Thibodeau viene licenziato, sostituito momentaneamente da Ryan Saunders con il compito di traghettare la squadra fino a quando non fosse stato trovato un capo allenatore permanente. Il 6 febbraio 2020 i Timberwolves cedono Andrew Wiggins ai Golden State Warriors per D'Angelo Russell. Alla fine della stagione ottengono la prima scelta nel Draft NBA 2020, selezionando la guardia Anthony Edwards con cui ricostruire la squadra insieme a Towns. Il 21 febbraio 2021 Ryan Saunders viene licenziato e sostituito in panchina da Chris Finch. I Timberwolves terminano la stagione con un record di 23-49, mancando l'accesso ai playoff ma denotando margini di crescita dei suoi uomini chiave: la coppia Towns-Edwards.

La crescita prosegue nelle stagioni seguenti, dove i Wolves tornano a disputare i playoff. Nel 2021-22 e 2022-23 la squadra raggiunge il primo turno dei playoff, venendo eliminata rispettivamente da Memphis Grizzlies e Denver Nuggets e tornando a disputare, dai tempi di Garnett, due stagioni consecutive in post season. Ancora meglio la stagione successiva, in cui la franchigia eguaglia il miglior risultato della sua storia: la finale di Western Conference, come già accaduto nel 2004. A cadere sotto i colpi dei Timbervolves nei playoff sono Phoenix Suns e Denver Nuggets, prima di venire eliminati dai Dallas Mavericks di Luka Doncic. Oltre alla coppia Towns-Edwards, la squadra conta su elementi di esperienza come Mike Conley e Rudy Gobert.

2024: Il post Karl Anthony Towns

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Alla fine della stagione la franchigia decide di scambiare Karl Anthony Towns ai New York Knicks in cambio di tre giocatori: Julius Randle, Donte DiVincenzo e Keita Bates-Diop, puntando sulla stella nascente e ormai nuovo leader Anthony Edwards, con l'obiettivo playoff.

Arene di gioco

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Squadra attuale

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Roster Minnesota Timberwolves
Giocatori Staff tecnico
Pos. Num. Naz. Nome Altezza Peso Data nascita Provenienza
P 0 Stati Uniti (bandiera) DiVincenzo, Donte 193 cm 92 kg 31-01-1997 Villanova
G/AP 00 Stati Uniti (bandiera) Shannon, Terrence 198 cm 102 kg 30-07-2000 Illinois
G 1 Stati Uniti (bandiera) Nix, Daishen 191 cm 103 kg 13-02-2002 Nevada
AG 3 Stati Uniti (bandiera) McDaniels, Jaden 206 cm 84 kg 29-09-2000 Washington
P 4 Stati Uniti (bandiera) Dillingham, Rob 188 cm 74 kg 04-01-2005 Kentucky
G/AP 5 Stati Uniti (bandiera) Edwards, Anthony 193 cm 102 kg 05-08-2001 Georgia
G/AP 7 Australia (bandiera) Ingles, Joe 206 cm 100 kg 02-10-1987 Australia
AP 8 Stati Uniti (bandiera) Giamaica (bandiera) Minott, Josh 203 cm 93 kg 25-11-2002 Memphis
G 9 Canada (bandiera) Alexander-Walker, Nickeil 196 cm 93 kg 02-10-1998 Virginia Tech
P 10 Stati Uniti (bandiera) Conley, Mike 185 cm 79 kg 11-10-1987 Ohio State
AG 11 Stati Uniti (bandiera) Reid, Naz 208 cm 113 kg 26-08-1999 LSU
C 14 Paesi Bassi (bandiera) Edwards, Jesse 213 cm 109 kg 18-03-2000 West Virginia
G 22 Stati Uniti (bandiera) Clark, Jaylen 196 cm 93 kg 13-10-2001 UCLA
C 27 Francia (bandiera) Gobert, Rudy 216 cm 117 kg 26-06-1992 Francia
AG 30 Stati Uniti (bandiera) Randle, Julius 206 cm 113 kg 29-11-1994 Kentucky
AP 33 Canada (bandiera) Miller, Leonard 208 cm 95 kg 26-11-2003 Fort Erie
G/AP 35 Stati Uniti (bandiera) Dozier, P.J. 198 cm 93 kg 25-10-1996 South Carolina
C 55 Stati Uniti (bandiera) Garza, Luka 211 cm 122 kg 27-12-1998 Iowa
Allenatore
Assistente/i

Legenda
  • (C) Capitano
  • (FA) Free agent
  • (S) Sospeso
  • (TW) Contratto Two-way
  • (GL) Assegnato a squadra G League affiliata
  • Infortunato Infortunato

RosterTransazioni
Ultima transazione: 02 ottobre 2024

Record stagione per stagione

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Campione NBA Campione di Conference Campione di Division
STAGIONE V P % Posizione Division Playoff Risultati
Minnesota Timberwolves
1989-1990 22 60 .268 - -
1990-1991 29 53 .354 - -
1991-1992 15 67 .183 - -
1992-1993 19 63 .232 - -
1993-1994 20 62 .244 - -
1994-1995 21 61 .256 - -
1995-1996 26 56 .317 - -
1996-1997 40 42 .488 Perdono il Primo Round Houston 3, Minnesota 0
1997-1998 45 37 .549 Perdono il Primo Round Seattle 3, Minnesota 2
1998-1999 25 25 .500 Perdono il Primo Round San Antonio 3, Minnesota 1
1999-2000 50 32 .610 Perdono il Primo Round Portland 3, Minnesota 1
2000-2001 47 35 .573 Perdono il Primo Round San Antonio 3, Minnesota 1
2001-2002 50 32 .610 Perdono il Primo Round Dallas 3, Minnesota 0
2002-2003 51 31 .622 Perdono il Primo Round LA Lakers 4, Minnesota 2
2003-2004* 58 24 .707 Vincono il Primo Round
Vincono le Conference Semifinals
Perdono le Conference Finals
Minnesota 4, Denver 1
Minnesota 4, Sacramento 3
LA Lakers 4, Minnesota 2
2004-2005 44 38 .537 - -
2005-2006 33 49 .402 - -
2006-2007 32 50 .390 - -
2007-2008 22 60 .268 - -
2008-2009 24 58 .293 - -
2009-2010 15 67 .183 - -
2010-2011 17 65 .207 - -
2011-2012 26 40 .394 - -
2012-2013 31 51 .378 - -
2013-2014 40 42 .488 - -
2014-2015 16 66 .195 - -
2015-2016 29 53 .354 - -
2016-2017 31 51 .378 - -
2017-2018 47 35 .573 Perdono il Primo Round Houston 4, Minnesota 1
2018-2019 36 46 .439 - -
2019-2020 19 45 .297 - -
2020-2021 23 49 .319 - -
2021-2022 46 36 .561 Vincono il Play-in Game 7-8
Perdono il Primo Round
Minnesota 1, LA Clippers 0
Memphis 4, Minnesota 2
2022-2023 42 40 .512 Perdono il Play-in Game 7-8
Vincono il Play-in Game 8-9
Perdono il Primo Round
LA Lakers 1, Minnesota 0
Minnesota 1, Oklahoma City 0
Denver 4, Minnesota 1
2023-2024 56 26 .683 Vincono il Primo Round
Vincono le Conference Semifinals
Perdono le Conference Finals
Minnesota 4, Phoenix 0
Minnesota 4, Denver 3
Dallas 4, Minnesota 1
Totale 1147 1647 .411
Playoffs 30 49 .380

(*) - denota Campioni di Division.

Titoli Anni
Titoli di Division 1 2003-2004

Premi individuali

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All-NBA First Team

All-NBA Second Team

All-NBA Third Team

NBA All-Defensive First Team

NBA All-Defensive Second Team

Giocatori importanti

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Le singole voci sono elencate nella Categoria:Cestisti dei Minnesota Timberwolves.

Membri della Basketball Hall of Fame

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Numeri ritirati

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Numeri ritirati Minnesota Timberwolves
Num. Giocatore Ruolo Stagione/i Giorno ritiro maglia
2 Malik Sealy F 1998-2000 4 novembre 2000
  • La maglia numero 6 di Bill Russell è stata ritirata l'11 agosto 2022 per tutte le squadre che partecipano al campionato NBA.
  • Anche se effettivamente non è stata ancora ritirata, la nº 21 di Kevin Garnett non è possibile da utilizzare.

Leader di franchigia

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Dati aggiornati al 1° ottobre 2024.

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Allenatori dei Minnesota Timberwolves.
Legenda
PA Partite allenate
V Vittorie
S Sconfitte
V% Percentuale di vittorie
Ha trascorso l'intera sua carriera da allenatore con i Timberwolves
Eletto nella Basketball Hall of Fame

Note: Statistiche aggiornate a fine stagione 2023-2024.

Num. Nome Stagione/i PA V S V% PA V S V% Successi Note
Stagione regolare Playoff
Minnesota Timberwolves
1 Musselman, Bill Bill Musselman 19891991 164 51 113 .311 [4]
2 Rodgers, Jimmy Jimmy Rodgers 19911993 111 21 90 .189 [5]
3 Lowe, Sidney Sidney Lowe 19931994 135 33 102 .244 [6]
4 Blair, Bill Bill Blair 19941995 102 27 75 .265 [7]
5 Saunders, Flip Flip Saunders 19952005 737 411 326 .558 47 17 30 .362 [8]
6 McHale, Kevin Kevin McHale 2005 31 19 12 .613 [9]
7 Casey, Dwane Dwane Casey 20052007 122 53 69 .434 [10]
8 Wittman, Randy Randy Wittman 20072008 143 38 105 .266 [11]
McHale, Kevin Kevin McHale 2008–2009 63 20 43 .317 [9]
9 Rambis, Kurt Kurt Rambis 20092011 164 32 132 .195 [12]
10 Adelman, Rick Rick Adelman 20112014 230 97 133 .422 [13]
Saunders, Flip Flip Saunders 2014–2015 82 16 66 .195 [8]
11 Mitchell, Sam Sam Mitchell 2015–2016 82 29 53 .354 [14]
12 Thibodeau, Tom Tom Thibodeau 20162019 204 97 107 .475 5 1 4 .200 [15]
13 Saunders, Ryan Ryan Saunders 20192021 137 43 94 .314 [16]
14 Finch, Chris Chris Finch 2021 287 160 127 .557 27 12 15 .444 [17]
  1. ^ A New Era of Timberwolves Basketball, su nba.com, Minnesota Timberwolves, 11 aprile 2017. URL consultato l'11 marzo 2018.
  2. ^ Timberwolves PR, TIMBERWOLVES NEW LOGO FOR 2017-18 SEASON UNVEILED, Minnesota Timberwolves, 11 aprile 2017. URL consultato l'11 marzo 2018.
    «The colors include midnight blue, aurora green, lake blue, moonlight grey, and frost white.»
  3. ^ Minnesota Timberwolves Reproduction and Usage Guideline Sheet (JPG), su mediacentral.nba.com, NBA Properties, Inc.. URL consultato l'11 marzo 2018.
  4. ^ Bill Musselman Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 27 gennaio 2009.
  5. ^ Jimmy Rodgers Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 27 gennaio 2009.
  6. ^ Sidney Lowe Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 27 gennaio 2009.
  7. ^ Bill Blair Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 27 gennaio 2009.
  8. ^ a b Flip Saunders Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 27 gennaio 2009.
  9. ^ a b Kevin McHale Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 27 gennaio 2009.
  10. ^ Dwane Casey Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 27 gennaio 2009.
  11. ^ Randy Wittman Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 27 gennaio 2009.
  12. ^ Kurt Rambis Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 27 gennaio 2009.
  13. ^ Rick Adelman Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 23 gennaio 2011.
  14. ^ Sam Mitchell Coaching Record, su basketball-reference.com.
  15. ^ Tom Thibodeau Coaching Record, in basketball-reference.com, Sports Reference LLC. URL consultato il 30 giugno 2021.
  16. ^ Ryan Saunders Coaching Record, su basketball-reference.com.
  17. ^ Chris Finch Coaching Record, su basketball-reference.com.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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