N 1 (sommergibile)
N 1 | |
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Descrizione generale | |
Tipo | sommergibile di piccola crociera |
Classe | N |
Proprietà | Regia Marina |
Cantiere | Ansaldo, Sestri Ponente |
Impostazione | 1º marzo 1916 |
Varo | 6 settembre 1917 |
Entrata in servizio | 20 luglio 1918 |
Radiazione | 1º ottobre 1930 |
Destino finale | demolito |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento in immersione | 363 t |
Dislocamento in emersione | 277 t |
Lunghezza | 45,9 m |
Larghezza | 4,28 m |
Pescaggio | 3,17 m |
Profondità operativa | 40 m |
Propulsione | 2 motori diesel Sulzer da 650 CV 2 motori elettrici Ansaldo da 400 cv complessivi 2 eliche |
Velocità in immersione | 7,7 nodi |
Velocità in emersione | 12,5 nodi |
Autonomia | in emersione 1300 miglia nautiche a 8 nodi in immersione 45 mn a 2 nodi |
Equipaggio | 2 ufficiali, 21 sottufficiali e marinai |
Armamento | |
Armamento | [1]
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dati tratti da www.betasom.it | |
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L’N 1 è stato un sommergibile della Regia Marina.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Dopo aver effettuato le prove di collaudo a La Spezia, fu inviato nella base di Brindisi[2].
Mentre era di base a Brindisi, al comando del tenente di vascello Francesco Cugia, svolse due missioni offensive al largo di Durazzo[2].
Prese poi base a Valona, da dove compì undici missioni – tutte svolte di notte – di agguato difensivo al largo di San Giovanni di Medua e di Valona[2].
A fine guerra fu dislocato a Taranto[2]. Il 23-24 gennaio 1921 fornì, insieme al gemello N 5, l'energia elettrica necessaria ad azionare le elettropompe che contribuirono al raddrizzamento del relitto della corazzata Leonardo Da Vinci, saltata in aria nel 1916 e da poco recuperata[3].
Sempre nel 1921 fu spostato a La Spezia; da lì fu impiegato nell'addestramento, prendendo parte alle esercitazioni del 1925 e del 1926[2].
Nel 1927 fu assegnato – al comando del tenente di vascello Leone Riccati di Ceva – all'Accademia Navale di Livorno, per la quale operò nell'addestramento degli allievi[2].
Messo successivamente in disarmo, fu radiato nel 1930[2] e demolito.