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Nirvana (film)

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Nirvana
Christopher Lambert in una scena del film
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno1997
Durata111 min
Generefantascienza
RegiaGabriele Salvatores
SceneggiaturaGabriele Salvatores, Pino Cacucci, Gloria Corica
ProduttoreVittorio Cecchi Gori, Rita Rusić, Maurizio Totti
Distribuzione in italianoCecchi Gori Group
FotografiaItalo Petriccione
MontaggioMassimo Fiocchi
Effetti specialiVictor Togliani, Stefano Marinoni, Paola Trisoglio, Fabrizio Donvito
MusicheFederico De Robertis, Mauro Pagani
ScenografiaGiancarlo Basili
CostumiPatrizia Chericoni, Florence Emir
TruccoBernadette Grampa, Cristina Magliano, Sergio Stivaletti
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Nirvana è un film del 1997 diretto da Gabriele Salvatores.

Coproduzione italo-francese con un cast internazionale, è un film di fantascienza a tema cyberpunk, che utilizza in modo massiccio effetti speciali generati al computer e vede come principali interpreti Diego Abatantuono e Christopher Lambert.

Fu presentato fuori concorso al Festival di Cannes 1997.[1]

Malgrado le critiche contrastanti, è stata la pellicola di maggiore successo commerciale del regista.[2]

Nel 2016 è presente nella sezione Cose che verranno del 34° Torino Film Festival in una versione restaurata dalla Cineteca Nazionale.

Nell'Agglomerato del Nord, un tentacolare scenario urbano, in un futuro non troppo lontano, a pochi giorni dall'uscita sul mercato per Natale di un nuovo videogioco a controllo mentale chiamato Nirvana, la copia originale in possesso di Jimi Dini, il programmatore del gioco, viene infettata da un virus. L'infezione fa prendere coscienza della propria esistenza al personaggio principale del gioco, Solo, che si mette in contatto con Jimi e gli chiede di rivelargli chi sia in realtà. Il programmatore si vede quindi costretto a svelare la sua natura di essere virtuale a Solo, che quindi gli chiede di essere cancellato, in quanto non intende essere replicato in migliaia di copie e venduto in tutto il mondo.

Jimi intraprende allora un viaggio nelle zone periferiche degradate della città per riuscire a trovare qualcuno capace di fornirgli un virus che gli permetta di introdursi nei sistemi della Okosama Starr, la compagnia per cui lavora Jimi nei cui hard drive è presente la versione originale di Nirvana, e cancellare il gioco, ma anche per ritrovare Lisa, la ragazza amata che lo aveva improvvisamente abbandonato l'anno prima, sparendo da quelle parti.

Jimi incontra Joystick, un personaggio che conosce bene le periferie della città e che lo aiuta a muoversi nei bassifondi. Il contatto tra i due personaggi, grazie alla comune amicizia con Lisa, all'inizio sembra molto amichevole, anche se Jimi è costretto sempre a pagare per l'altro. I rapporti tra di loro si deteriorano quando Joystick sembra approfittare della benevolenza di Jimi, soprattutto per avere i soldi per comprarsi delle nuove iridi artificiali (era stato costretto a vendere gli occhi per racimolare qualche soldo).

Durante il viaggio riescono ad incontrare un "angelo", ossia un hacker che li aiuterà nella loro impresa: Naima, ragazza dai capelli blu con un "ingresso dati" all'altezza del sopracciglio. Naima non solo rende possibile a Jimi di infiltrarsi nel database della società, ma anche di scoprire alcuni lati oscuri di Lisa (che si è scoperto essere morta da tempo, e Naima se ne fa caricare nella mente i ricordi) e di ritrovare la serenità.

Attraverso il terminale di una stanza d'albergo i tre penetrano nel cuore della Okosama Starr e trasferiscono milioni di denaro sporco conservati nel database ai conti di conoscenti e amici e il restante agli abitanti delle periferie. Il loro accesso, però, viene scoperto. Joystick e Naima scappano, ormai ricchi; Jimi decide di restare per onorare la promessa fatta a Solo e cancellare Nirvana. L'operazione va a buon fine ma Jimi perde troppo tempo precludendosi ogni via di fuga. Dopo un ultimo colloquio con Solo, il destino finale del protagonista non viene rivelato: forse verrà ucciso, poichè gli uomini della Okosama Starr sono armati e quando fanno irruzione nella stanza Jimi spara contro di loro. Al termine del film la pellicola si riavvolge, volendo quasi far credere che anche tutta la vicenda di Jimi sia in realtà un videogioco, adesso tornato ad inizio livello a causa della sconfitta del protagonista.

Il film si richiama, per ambientazione, temi ed estetica, al romanzo Neuromante di William Gibson e a pellicole come Blade Runner (Ridley Scott, 1982), Johnny Mnemonic (Robert Longo, 1995) e Strange Days (Kathryn Bigelow, 1995). I temi più strettamente filosofici - il senso di un'esistenza mediata e generata in un ambiente artificiale - ricordano quelli dei romanzi di Philip K. Dick, del film Disney Tron (1982) e anticipano quelli del film Matrix (1999) delle sorelle Wachowski[3].

Il film è stato girato quasi interamente nel quartiere Portello di Milano, nei vecchi stabilimenti dell'Alfa Romeo trasformati per l'occasione in set cinematografico. Le riprese durarono da aprile al 7 luglio 1996.[4]

Il film conta la presenza in piccoli camei di numerosi attori italiani, tra cui Silvio Orlando, Paolo Rossi, Bebo Storti, Valerio Staffelli e Claudio Bisio. La dea Kālī, adamitica icona pubblicitaria del videogioco creato da Jimi Dini e dello stesso film, è interpretata da una irriconoscibile Luisa Corna.

Distribuzione

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Il film è uscito nelle sale italiane il 24 gennaio 1997.

Il film, che ebbe un incasso di oltre 15 miliardi di lire,[5] riscosse un notevole successo commerciale in Italia, dove in due mesi fu visto da 5 milioni di spettatori[6] e totalizzò l'undicesimo incasso assoluto della stagione cinematografica 1996-97[7], mentre a livello internazionale, invece, riscontrò un'accoglienza decisamente meno calorosa e al di sotto delle aspettative della produzione. La critica, in via generale, si dimostrò poco benigna, soprattutto se confrontata con i giudizi critici alle precedenti pellicole del regista.[8][9]

Secondo il regista Gabriele Muccino in una intervista del 2003, Nirvana è stato il film di maggiore successo commerciale di Salvatores.[2] È stato probabilmente il film italiano di fantascienza drammatico[10] (anche considerando le coproduzioni) di maggiore successo commerciale.

«Nirvana di Gabriele Salvatores è un film che deluderà diversi critici e spettatori e altri ne manderà contenti. Ci sono, da segnare al suo attivo, la ricerca di un cinema fantastico che curiosamente è sempre stato ostile e lo sforzo produttivo di affrontarlo, un intelligente uso degli spazi scenografici e, in particolare, dei colori (davanti a certi quadri dell'ultimo capitolo, quando Jimi - il protagonista - si avvicina alla meta, si pensa a Mondrian e a Casorati) e movimenti di macchina calcolatissimi, tali da far sbiadire la scaltrezza dei cineasti hollywoodiani. Ma ci sono, da porre al passivo, uno scarto fra volontarismo e ispirazione artistica, un'evidente resistenza del "genere" all'autore che si manifesta nell'organizzazione stessa dei materiali narrativi.»

«Nirvana è un film spettacolare e di presa immediata, coinvolgente, un esempio di fantascienza sociologica, molto cyber, che rielabora con originalità suggestioni mutuate da autori della letteratura e della saggistica cibernetiche, come Philip K. Dick, Norman Spinrad, Norbert Wiener. Ma ci sono dentro anche la psichedelia di William Burroughs e Timothy Leary, i profeti "acidi" passati direttamente dall'LSD a Internet, rapiti dalle "finestre" che la realtà virtuale potrebbe aprire sulle coscienze.»

«Il genere fantascientifico non è mai stato congeniale al cinema italiano, che ha sempre dato altrove il meglio di sé, e questo Nirvana di Salvatores ne è la riconferma. Malgrado l'impegno senza precedenti e l'innegabile valore di alcune soluzioni stilistiche, il film non riesce a trovare una sua dimensione, limitandosi a ricalcare con poca originalità temi e ambientazioni già visti in passato. Le carenze della vicenda non impediscono comunque agli attori - tranne Lambert, inespressivo e spaesato come mai - di fornire delle ottime prove.»

Riconoscimenti

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Il film fu candidato come miglior film al Festival Internazionale del Cinema di Porto (festival del cinema fantastico) in Portogallo.

Il film varrà a Salvatores un premio Urania Argento alla carriera nel 2013.[15]

Colonna sonora

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Lo stesso argomento in dettaglio: Nirvana (colonna sonora).

La colonna sonora del film venne pubblicata nel 1997 dall'etichetta musicale Mercury Records e prodotta da Mauro Pagani e Federico De Robertis, ai quali si devono anche quindici delle diciassette tracce presenti nell'album. La prima traccia è cantata da Raiz (Rino Della Volpe) degli Almamegretta, mentre la terza, John Barleycorn (must die), è tratta dall'album John Barleycorn Must Die dei Traffic. Sono presenti inoltre due brani della punk band statunitense Nofx: Reeko e Scavenger Type, entrambi dall'album Punk in Drublic.

Alla sua uscita il CD raggiunse il secondo posto nelle classifiche di vendita dedicate alle colonne sonore, oltre a far guadagnare a Pagani e De Robertis una candidatura al David di Donatello nella categoria miglior musicista.

Fu prodotto un videogioco basato sul film, intitolato Nirvana X-ROM e pubblicato nel 1996.

  1. ^ Festival de Cannes: Nirvana, su festival-cannes.com. URL consultato il 27 settembre 2009 (archiviato il 6 ottobre 2012).
  2. ^ a b La Repubblica/spettacoli_e_cultura: Muccino: "Mi hanno punito ma non mi lascio abbattere", su repubblica.it. URL consultato il 20 agosto 2011 (archiviato il 5 ottobre 2013).
  3. ^ Brioni, S., Comberiati, D., Italian Science Fiction: The Other in Literature and Film, Palgrave, 2019, su palgrave.com. URL consultato l'11 agosto 2019 (archiviato l'11 agosto 2019).
  4. ^ Nirvana (1997) - Box office / incassi
  5. ^ http://books.google.it/books?id=Wi9fOUNFoDgC&pg=PA68
  6. ^ http://www.filmfestivals.com/ff/cannes97/cday6.htm[collegamento interrotto]
  7. ^ Repubblica.it/spettacoli_e_cultura: Cinema, sono tutti italiani i film più visti della stagione
  8. ^ Rassegna stampa Nirvana | MYmovies
  9. ^ NIRVANA - Film (1997)
  10. ^ Escludendo dunque le commedie come A spasso nel tempo.
  11. ^ a b Nirvana - MYmovies, su mymovies.it. URL consultato il 5 maggio 2012 (archiviato il 1º ottobre 2012).
  12. ^ Bruno Lattanzi e Fabio De Angelis (a cura di), Nirvana, in Fantafilm.
  13. ^ Nirvana (1997) - Premi e nomination - Movieplayer.it
  14. ^ a b c d Enrico Lancia, Ciak d'oro, su books.google.it. URL consultato il 13/04/20.
  15. ^ Festival fantascienza: a Salvatores l'urania d'argento alla carriera, su ilvelino.it, Il Velino.it, 2 novembre 2013. URL consultato il 10 novembre 2013 (archiviato dall'url originale il 10 novembre 2013).

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