Coordinate: 45°46′N 10°14′E

Pezzaze

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Pezzaze
comune
Pezzaze – Stemma
Pezzaze – Bandiera
Pezzaze – Veduta
Pezzaze – Veduta
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoMarco Richiedei (lista civica “Impegno comune per Pezzaze”) dal 10-6-2024
Territorio
Coordinate45°46′N 10°14′E
Altitudine620 m s.l.m.
Superficie21,49 km²
Abitanti1 428[1] (31-8-2023)
Densità66,45 ab./km²
FrazioniMondaro, Pezzazole, Stravignino, Avano, Lavone, Aiale
Comuni confinantiArtogne, Bovegno, Marmentino, Pisogne, Tavernole sul Mella
Altre informazioni
Cod. postale25060
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017141
Cod. catastaleG529
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 227 GG[3]
Nome abitantipezzazesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Pezzaze
Pezzaze
Pezzaze – Mappa
Pezzaze – Mappa
Posizione del comune di Pezzaze nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Pezzaze (pronunciato [pedˈdzadzɛ] o [pedˈdzazɛ], Pedhadhe in dialetto locale, Pezàze in dialetto bresciano[4][5], pronunciato [peˈzaze] o [peˈðaðe]) è un comune italiano di 1 428 abitanti dell'alta Val Trompia nella provincia di Brescia, in Lombardia.

Geografia fisica

[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1502 il Comune di Pezzaze manda dei guastatori a Rovereto per conto della Serenissima Repubblica di Venezia.[6]

Nel 1505 la Comunità di Pezzaze fece limosina per fabbricare la chiesa d'Avano; la chiesa è identificabile con S.Apollonio vetere.[7]

Nel 1507 il Comune di Pezzaze sostiene gravi spese per le armate, spedendo soldati al servizio del Serenissimo Principe Veneto, in difesa di Bagolino e Asola, e guastatori alla Rocca d'Anfo ed a Brescia.[7]

Demolita dalle fondamenta la chiesa precedente dedicata alla "Beata Maria Maddalena" in Lavone, a partire dal 1510 se ne fabbrica un'altra, idonea all'accresciuto numero della popolazione.[8]

Nel 1515 a Stravignino si fabbricava l'Oratorio di S.Rocco, che in documenti successivi è chiamato S.Rocco del Consiglio.[9]

Nel 1522 viene consacrata a Lavone la chiesa di Santa Maria Maddalena, allungata poi nel 1850.[10]

Nel 1529 a Pezzaze c'era la peste.[11]

Nel 1531 il Comune di Pezzaze invia degli armati nella Valle di Collio. Nel 1531, 1536, 1557 e 1576 si verificano delle alluvioni del Mella.[12]

Il 7 aprile 1566, solennità di Pasqua, sulla porta della chiesa parrocchiale di S.Maria Maddalena di Lavone viene ucciso Pietro Filippo Richiedei; per questo omicidio la chiesa resta dissacrata.[13]

Nel novembre 1588 il Comune di Pezzaze manda dei guastatori per la fabbrica del castello di Brescia, spendendo 20 lire e 10 soldi.[14]

Nel 1596 il Consiglio del Comune di Pezzaze stabilisce di comminare la pena di mezzo scudo per cadauno, e per cadauna volta a chi avrà l'ardire di entrare e trattenersi nel mulino senza legittima causa con donne, sia donzelle che maritate.[15]

A Lavone, nel 1713, in occasione della visita del vescovo Giovanni Baoder, si precisa che il parroco deve predicare in maniera più incisiva contro "gli amori disordinati, la familiare frequentazione tra i giovani di entrambi i sessi e contro l'abuso dei balli, dai quali nascono tanti mali. Pure è necessario che la popolazione partecipi di più ai divini uffici, dissuadere dalla frequenza alle osterie e dai pubblici giochi ai dadi e proibire totalmente che i fedeli portino le armi in chiesa".[16]

Nel 1748 viene edificata a Stravignino la chiesa parrocchiale S.Apollonio.[17]

Nel 1850 una piena del Mella devasta la valle. A Pezzoro fu rovinato il caseggiato Alzanola e a Lavone, Pezzaze e Tavernole furono distrutti mulini e fucine.[18]

Nel 1914 viene inaugurato l'edificio delle scuole.[10]

Tra il 1892 ed il 1922 emigrano negli Stati Uniti da Pezzaze 30 persone.[19]

A memoria dell'attività estrattiva che ha caratterizzato il comune, la Miniera Marzoli è oggi trasformata nel Museo le miniere di Pezzaze.

Lo stemma e il gonfalone del comune di Pezzaze sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 30 marzo 2004.[20]

«Semipartito troncato: il primo, di argento, al giglio sbocciato, di rosso, sormontato dal rastrello anomalo, a guisa di scaglione diminuito, scorciato, appiattito, munito di nove denti, dello stesso; il secondo, di rosso, al libro aperto, di argento, la prima pagina con la parola STATUTA su tre righe e in lettere maiuscole, di nero, la seconda pagina con la data nella espressione romana MCCCXVIII su due righe, la prima riga recante MCCC, la seconda recante XVIII, dello stesso; il terzo, di azzurro, alla stadera d'argento, con il romano posto a sinistra e con il piatto quadrangolare e graticolato a destra. Ornamenti esteriori da Comune.»

Il gonfalone è un drappo troncato di azzurro e di bianco.

La prima raffigurazione conosciuta dello stemma comunale si trova negli Statute de Pesaze del 1529 , copia di quelli originali risalenti al 1318 oggi andati perduti. Questi primi statuti comunali sono ricordati dal libro aperto con la scritta e la data in numeri romani. Il giglio fiorentino e il rastrello (accompagnati dalle V e T) erano l'insegna guelfa della comunità di Valtrompia. La stadera, è stata per secoli simbolo del borgo ed è un'arma parlante che ne richiama il nome con la sua funzione di "pesare", in bresciano pesà, passando dal latino medioevale Pesaciis, e al bresciano Pesàse.[21]

Evoluzione demografica

[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[22]

Amministrazione

[modifica | modifica wikitesto]
Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Sergio Richiedei lista civica Sindaco
13 giugno 1999 13 giugno 2004 Sergio Richiedei lista civica Sindaco
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Valentino Maffina lista civica Sindaco
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Sergio Richiedei lista civica Sindaco
25 maggio 2014 26 maggio 2019 Oliviero Gipponi lista civica Sindaco
26 maggio 2019 9 giugno 2024 Oliviero Gipponi lista civica Sindaco
10 giugno 2024 in carica Marco Richiedei lista civica Sindaco
  1. ^ Dato Istat - Popolazione residente al 31 agosto 2023 (dato provvisorio).
  2. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. ^ Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani., Milano, Garzanti, 1996, p. 487, ISBN 88-11-30500-4.
  5. ^ Toponimi in dialetto bresciano, su brescialeonessa.it.
  6. ^ Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 158.
  7. ^ a b Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 159.
  8. ^ Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 161.
  9. ^ Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 162.
  10. ^ a b La valle che non ti aspetti, in VALTROMPIA I luoghi e le industrie del Novecento, p. 95.
  11. ^ Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 168.
  12. ^ Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 169.
  13. ^ Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 181.
  14. ^ Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 199.
  15. ^ Il Cinquecento, in Valtrompia nella storia, p. 201.
  16. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, pp. 292-294.
  17. ^ La valle che non ti aspetti, in VALTROMPIA I luoghi e le industrie del Novecento, p. 94.
  18. ^ Dal Seicento all'Ottocento, in Valtrompia nella storia, p. 306.
  19. ^ Il Novecento, in Valtrompia nella storia.
  20. ^ Pezzaze (Brescia) D.P.R. 30.03.2004 concessione di stemma e gonfalone, su presidenza.governo.it. URL consultato il 13 agosto 2022.
  21. ^ Marco Foppoli, Stemmario Bresciano, Provincia di Brescia / Grafo, 2011, p. 159, ISBN 978-88-7385-844-7.
  22. ^ Statistiche I.Stat ISTAT  URL consultato in data 28-12-2012.
    Nota bene: il dato del 2021 si riferisce al dato del censimento permanente al 31 dicembre di quell'anno. Fonte: Popolazione residente per territorio - serie storica, su esploradati.censimentopopolazione.istat.it.

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni

[modifica | modifica wikitesto]
  Portale Lombardia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Lombardia