Robert Cornelius
Robert Cornelius (Filadelfia, 1º marzo 1809[1] – Frankford, 10 agosto 1893) è stato un imprenditore e fotografo statunitense.
Pioniere della storia della fotografia, è conosciuto per aver realizzato nel 1839 il primo autoritratto fotografico.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Robert Cornelius nacque a Filadelfia da Christian Cornelius e Sarah Soder. Suo padre era emigrato da Amsterdam nel 1783 e lavorava come argentiere prima di aprire una fabbrica di lampade.[3][4] Robert Cornelius frequentò una scuola privata, interessandosi alla chimica.[5]
Nel 1831 iniziò a lavorare nell'impresa paterna, specializzandosi nella placcatura d'argento e lucidatura dei metalli e divenendo rinomato per la qualità del lavoro. Nel 1832 Cornelius sposò Harriet Comly (a volte scritta Comely), da cui ebbe otto figli (tre maschi e cinque femmine).[6]
Poco dopo l'annuncio dell'invenzione del dagherrotipo (agosto 1839), Joseph Saxton incaricò Cornelius di creare una piastra di rame placcata d'argento per fotografare la Central High School di Filadelfia. Intorno all'ottobre 1839, all'età di trent'anni, Cornelius si scattò un autoritratto all'esterno del negozio di famiglia.[7] Il dagherrotipo prodotto mostra un uomo con le braccia incrociate e i capelli spettinati; come dichiarato dallo stesso Robert Cornelius «Lei noterà che la figura non è al centro della lastra. Il motivo è che io ero solo; corsi a mettermi di fronte all'apparecchio... ma finché l'immagine non fu presa non potei rendermi conto che non ero al centro».[8] Tenuto conto della tecnica utilizzata per realizzare il dagherrotipo, si ipotizza che Cornelius dovette rimanere immobile per 10-15 minuti: per tale motivo l'immagine è considerata come il più antico autoritratto della storia della fotografia.[9][10][11] In verità anche nell'immagine del Boulevard du Temple scattata da Louis Daguerre l'anno precedente sono visibili le sagome di due persone, ma si ritiene che la loro presenza fosse non voluta.[12][13]
Grazie alle sue conoscenze di chimica e metallurgia, Cornelius cercò di perfezionare il dagherrotipo. Il 6 maggio 1840 Cornelius aprì, in società con il chimico Paul Beck Goddard, uno studio fotografico all'angolo fra l'ottava strada e Lodge alley,[14] (il secondo degli Stati Uniti).[15] Il negozio era esposto a sud e, grazie ad una serie di specchi opportunamente orientati, si riusciva ad illuminare perfettamente il volto dei clienti da fotografare.
Inoltre, Goddard migliorò e velocizzò il processo aggiungendo il bromo allo iodio presente sulle lastre fotografiche: in tal modo ridusse il tempo di esposizione da 10-15 minuti a circa un minuto. Il prezzo di una fotografia era di cinque dollari dell'epoca, equivalenti a circa 137,30 dollari del 2018. Il successo fu tale che molti imprenditori e scienziati (tra cui Martin Hans Boyè) si rivolsero allo studio di Robert Cornelius. Le immagini di Cornelius erano molto apprezzate per la loro qualità e nitidezza: nel 1843 John Egerton, nella sua prefazione alla traduzione inglese del saggio Traité de photographie, derniers perfectionnements apportés au daguerréotype di Noël Marie Paymal Lerebours, scrisse di aver visto due anni prima i migliori dagherrotipi prodotti da Cornelius di Filadelfia.
Pur continuando saltuariamente a realizzare altri dagherrotipi, nel 1842 Cornelius abbandonò lo studio fotografico, tornando ad occuparsi della fabbricazione di lampade a gas, di cui ottenne diversi brevetti.
Cornelius si ritirò dagli affari nel 1877,[16] vivendo gli ultimi anni della sua vita nella sua fattoria di Frankford, nella periferia di Filadelfia, dove morì il 10 agosto 1893 all'età di 84 anni.[16][17] È sepolto presso il cimitero di Laurel Hill a Filadelfia.[18]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ American Journal of Photography, Volume 14, Thos. H. McCollin & Company, 1893, p. 420.
- ^ Sean Ross Meehan, Mediating American Autobiography: Photography in Emerson, Thoreau, Douglass, and Whitman, University of Missouri Press, 1º gennaio 2008, p. 24, ISBN 978-0-8262-6640-8 (archiviato il 13 aprile 2018).
- ^ Johnson, p. 338.
- ^ Ellanor Frances Cornelius, History of the Cornelius Family in America: Historical, Genealogical, Biographical; Containing a History of the Name from 212 B.C. and a Complete Genealogical Chart from 1639 to 1926, with Affiliated Families in Direct Line. Also Short Stories and Biographical Sketches and Illustrations, 1926, p. 37.
- ^ Barger, M. Susan e White, William B., The Daguerreotype: Nineteenth-Century Technology and Modern Science, JHU Press, 2000, p. 33 (archiviato il 13 aprile 2018).
- ^ Johnson, p. 340.
- ^ Marco Pinna, Da Cornelius a Curiosity, 170 anni di autoscatti, in National Geographic Italia (archiviato il 29 luglio 2014).
- ^ Beaumont Newhall, Storia della fotografia, Einaudi, 1984, ISBN 978-88-06-57133-7. citato in Il primo selfie della storia, su Rai News, 28 ottobre 2014 (archiviato il 13 aprile 2018).
- ^ Robert Cornelius, self-portrait; believed to be the earliest extant American portrait photo, su Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti d'America (archiviato il 13 dicembre 2017).
- ^ Johnson, p. 339.
- ^ Jonathan Symcox, See the world's first selfie taken in 1839 by unkempt amateur chemist, in Daily Mirror, 19 dicembre 2013. URL consultato il 2 marzo 2017 (archiviato il 3 marzo 2017).
- ^ Nicholas Jackson, The First Photograph of a Human, in The Atlantic, 26 ottobre 2010. URL consultato il 2 marzo 2017 (archiviato il 3 marzo 2017).
- ^ Adam Withnall, This is the first ever photograph of a human – and how the scene it was taken in looks today, in The Independent, 5 novembre 2014. URL consultato il 2 marzo 2017 (archiviato il 3 marzo 2017).
- ^ Max Ferrero, Robert Cornelius, su Fotozona, 27 ottobre 2015. URL consultato il 12 aprile 2018 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2018).
- ^ Early photographic portraits, su American Philosophical Society, 2006 (archiviato il 29 agosto 2017).
- ^ a b American Journal of Photography, Thos. H. McCollin & Company, 1893, p. 420 (archiviato il 13 aprile 2018).
- ^ American Philosophical Society, Proceedings of the American Philosophical Society, American Philosophical Society., 1893, p. 242 (archiviato il 13 aprile 2018).
- ^ (EN) Robert Cornelius, in Find a Grave.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Carol Johnson e Cornelius, Robert, Encyclopedia of Nineteenth-Century Photography, a cura di John Hannavy, vol. 1, New York, Routledge, 2013, pp. 338-340, ISBN 1-135-87327-5.
- William F. Stapp, Marian S. Carson e M. Susan Barger (a cura di), Robert Cornelius, portraits from the dawn of photography: an exhibition at the National Portrait Gallery, October 20, 1983 to January 22, 1984, Washington, National Portrait Gallery e Smithsonian Institution Press, 1983.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Robert Cornelius
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Smithsonian American Enterprise: A tour through storage brings an innovator to light
- Article from the April 1840 issue of Godey's Lady's Book, vol. 20, p. 190
- ExplorePAhistory.com
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