Roberto Bernardelli
Roberto Bernardelli | |
---|---|
Deputato della Repubblica Italiana | |
Durata mandato | 15 aprile 1994 – 8 maggio 1996 |
Legislatura | XII |
Gruppo parlamentare | Lega Nord |
Coalizione | Polo delle Libertà |
Circoscrizione | Lombardia 1 |
Collegio | Milano 8 |
Incarichi parlamentari | |
| |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Partito politico | Grande Nord (dal 2017) In precedenza: Lega Autonomista Lombarda (1983-1987) Partito Pensionati (1987-1992) Lega Casalinghe-Pensionati (1992-1993) Lega Nord (1993-2001) Lega Padana Lombardia (2001-2009) Unione Padana (2009-2013) Indipendenza Lombarda (2013-2017) |
Professione | imprenditore del settore alberghiero |
Roberto Bernardelli (Milano, 31 gennaio 1949) è un politico italiano.
Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Imprenditore del settore alberghiero, Roberto Bernardelli entra in politica all'inizio degli anni ottanta con la Lega Autonomista Lombarda di Umberto Bossi, con cui è candidato alle elezioni politiche del 1983 sotto il simbolo della Lista per Trieste, senza essere eletto. Nel 1987 è tra i fondatori del Partito Pensionati con il quale diventa consigliere a Treviglio e a Milano e assessore al comune di Milano[1]. Fonda poi la Lega Casalinghe-Pensionati con la quale si presenta senza fortuna alle elezioni politiche del 1992[2]. Successivamente rientra nella Lega Nord e nel 1994 riesce ad entrare in parlamento, ottenendo il 50,03% dei voti nel collegio uninominale della Camera Milano 8 grazie anche al sostegno delle altre liste del Polo delle Libertà. A Montecitorio fa parte della Commissione lavoro[3].
Nel 1996 la corsa solitaria della Lega gli costa la riconferma: ottiene infatti nello stesso collegio solo il 14,11%.
Quando la Lega lancia la coalizione del Blocco padano, Bernardelli capeggia il movimento Padania pensione sicura, divenuto poi Pensionati Padani e Pensionati Nord. Nel 2000 è eletto consigliere regionale della Lombardia con la Lega Nord ed entra a far parte di svariate commissioni. L'anno successivo, in disaccordo con i vertici del partito, ritenuti troppo appiattiti sulle posizioni di Berlusconi, esce dalla Lega Nord[4] e fonda la Lega Padana Lombardia, di cui diventa il leader[1][5].
Nel 2004 è candidato a presidente della provincia di Milano per una coalizione formata da Lega Padana Lombardia, No Euro e Fronte Cristiano, ma raccoglie solo l'1,8% dei suffragi. Non riconfermato al Pirellone nel 2005, nel 2006 conclude un accordo per le elezioni politiche con la lista Pensioni & Lavoro, pur senza candidarsi direttamente. Dopo le elezioni del 2008 inizia una collaborazione più stretta con altri leader indipendentisti e autonomisti lombardi come Giulio Arrighini (leader di Progetto Lombardia) e Max Ferrari (leader del Fronte Indipendentista Lombardia), che sfociano nella nascita di Lombardia Autonoma, unione dei tre movimenti, della quale diventa presidente[6]. Il movimento è stato poi ribattezzato Unione Padana (allo scopo di ampliare il suo raggio d'azione nelle altre regioni dell'Italia settentrionale) e Indipendenza Lombarda[7].
In occasione delle elezioni amministrative del 2016, Bernardelli si candida nelle liste della Lega Nord per il comune di Milano nel quadro di un accordo con Indipendenza Lombarda[8], tornando così a collaborare col suo ex partito, abbandonato anni prima. Ottiene 332 preferenze e non risulta eletto.
Nel maggio 2017 Bernardelli fonda, assieme a Giulio Arrighini e Fabio Toffa (co-fondatori di Indipendenza Lombarda), Marco Reguzzoni, Francesca Martini e Oreste Rossi (ex Lega Nord) Angelo Alessandri (ex Lega Nord e Io Cambio), Luca Azzano Cantarutti (già presidente di Indipendenza Noi Veneto, coalizione costituita da Liga Veneta Repubblica, Progetto NordEst, Veneto Stato, Veneti Indipendenti, Pro Veneto e Tea Party Veneto[9]), il movimento politico Grande Nord.[10][11][12]
Il partito ha partecipato alle elezioni politiche del 2018, ma ha ottenuto solo lo 0,06% dei voti su scala nazionale; contestualmente ha partecipato anche alle elezioni regionali in Lombardia, candidando alla carica di presidente Giulio Arrighini, ottenendo però solo lo 0,3% dei voti.
Nel 2021 è capolista di Grande Nord alle elezioni comunali di Milano. Il partito nordista entra per l'occasione nella coalizione a sostegno di Gianluigi Paragone, raggiungendo lo 0,14% dei voti. Bernardelli ottiene 10 voti di preferenza.
Alle elezioni regionali in Lombardia del 2023 Grande Nord sostiene la candidata del Terzo Polo Letizia Moratti [13][14] mentre per le elezioni europee del 2024 aderisce a Libertà, lista elettorale promossa da Cateno De Luca di Sud chiama Nord che si fermerà all'1,22% non superando lo sbarramento.[15]
Procedimenti giudiziari
[modifica | modifica wikitesto]Nel 2014 è arrestato, assieme ad altri indipendentisti tra cui l'ex leader della Liga Veneta Franco Rocchetta e l'ex Serenissimo Luigi Faccia, con l'accusa di associazione con finalità di terrorismo ed eversione dell'ordine democratico e fabbricazione e detenzione di armi da guerra[16]. Viene rilasciato dopo pochi giorni[17].
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ a b Scheda nel sito della regione Lombardia, su www2.consiglio.regione.lombardia.it. URL consultato il 23 settembre 2008 (archiviato dall'url originale l'11 ottobre 2006).
- ^ Corriere della Sera, 17 marzo 1992
- ^ Storia Camera
- ^ Corriere della Sera, 6 giugno 2001.
- ^ Giannino della Frattina, La Lega fa ricorso contro il simbolo dell'altra Lega, in Il Giornale, 28 novembre 2011. URL consultato l'11 giugno 2016.
- ^ Sito ufficiale dell'Unione Padana: Chi siamo
- ^ Roberto Bernardelli un presidente vita natural durante per tutte le stagioni, su Il giornale della Lombardia indipendente, 13 luglio 2013. URL consultato l'11 giugno 2016.
- ^ Roberto Bernardelli al Consiglio Comunale di Milano: Progetto, su robertobernardelli.com. URL consultato il 24 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2016).
- ^ Indipendentisti insieme per il Veneto libero, su ligavenetarepubblica.org. URL consultato il 13 aprile 2021 (archiviato dall'url originale il 10 marzo 2015).
- ^ Giampiero Tinossi, Il progetto "Grande Nord" che tenta Bossi, in Il Giornale, 16 maggio 2017. URL consultato il 30 novembre 2017.
- ^ Luca Balzarotti, Nasce "Grande Nord", Bossi: "Se non serve più, la Lega Nord può chiudere", in Il Giorno, 27 maggio 2017. URL consultato il 30 novembre 2017.
- ^ Grande Nord di Bernardelli raccoglie oltre 1000 adesioni in un week end, 29 maggio 2017. URL consultato il 30 novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2017).
- ^ Bernardelli: Grande Nord con Letizia Moratti, perché la Lombardia è già uno stato in Europa. Che musica!, su lindipendenzanuova.com, 29 novembre 2022. URL consultato il 27 gennaio 2023.
- ^ Ex presidente del Consiglio regionale Boni candidato con Moratti, su ansa.it, 28 dicembre 2022. URL consultato il 27 gennaio 2023.
- ^ Pd, Schlein segue la linea di D'Alema. Liste pacifiste, ma se non fa il 20%..., su Affaritaliani.it, 28 marzo 2024. URL consultato il 28 marzo 2024.
- ^ Secessionisti veneti, 24 arresti: l'Alleanza firmata a Brescia. "Terrorismo, era pronto anche un carro armato", in Il Giorno, 2 aprile 2014. URL consultato l'11 giugno 2016.
- ^ “Serenissimo” lecchese libero. Bernardelli lascia Pescarenico, in La Provincia di Lecco, 20 aprile 2014. URL consultato l'11 giugno 2016.
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Sito ufficiale, su labernarda.com (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2001).
- Roberto Bernardelli, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
- Sito ufficiale Confederazione Grande Nord, su grandenord.org.