I biancoblù ottennero il terzo posto del girone finale del torneo.
Dopo aver giocato sui campi delle altre squadre per indisponibilità di un campo proprio[1], utilizzando per gli allenamenti una palestra[2], i doriani si accasano nel vicino comune di Cornigliano disputando lì le proprie gare interne fino al novembre 1909[3].
^Gara inizialmente disputata il 15 marzo 1908 e terminata 2-2 dopo i tempi supplementari (reti di Borel al 15', Baglietto nella ripresa, Collino nel primo tempo supplementare e autorete di Mazzonis quasi al termine del secondo tempo supplementare), successivamente annullata per errore tecnico dell'arbitro Bertinetti di Vercelli sulla rimessa in gioco del pallone in occasione della rete del definitivo pareggio: «Succede infatti una contestazione sulla linea della porta torinese e l'arbitro signor Bertinetti, non sapendo esattamente a chi spettava la ragione fra i contendenti, alcuni sostenendo che il pallone era uscito dalla linea di fallo ed altri non, pur non badando alla dichiarazione del giudice di linea, nè (sic) al posto dove questi aveva segnata l'uscita del pallone, sospese il giuoco e trattandosi di contestazione gettò la palla, ma non come avrebbe dovuto nel punto in cui era uscita, ma a pochi passi dalla porta torinese. Avvenne così che i genovesi se ne impossessarono e un giuocatore della Juventus, nel fervore della mischia, involontariamente gettò nella sua porta il pallone, regalando in tal modo un secondo goal ai genovesi»; cfr. Giulio Corradino Corradini, Campionato Federale (serie A) e Italiano (serie B)., in La Stampa Sportiva, 22 marzo 1908, p. 16. URL consultato il 10 maggio 2021. La Federazione dichiarò nullo l'incontro di marzo e dispose che «[...] si rigiuocasse nelle identiche condizioni a Torino»; cfr. La finale di Campionato a Torino 10 maggio 1908., in La Stampa, 7 maggio 1908, p. 4. URL consultato il 10 maggio 2021.