Vai al contenuto

Strada statale 627 della Vandra

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Strada statale 627
della Vandra
Denominazioni successiveStrada regionale 627 della Vandra
Strada provinciale 1 della Vandra
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regioni  Lazio
  Molise
Province  Frosinone
  Isernia
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioSora
FineSS 85 presso Isernia
Lunghezza78,946[1] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 26/02/1971 - G.U. 126 del 19/05/1971[2]
GestoreANAS (1971-2002)
Percorso

La ex strada statale 627 della Vandra (SS 627), ora strada regionale 627 della Vandra (SR 627)[3] nel Lazio e strada provinciale 1 Vandra (SP 1)[4] in Molise, era una strada statale italiana di importanza interregionale, la sezione di strada compresa tra Cassino e Sora, passante per Atina ha come nome storico Sferracavalli (rif. Archivio di Stato di Caserta). Attualmente classificata come strada regionale nel Lazio e strada provinciale nel Molise, collega Sora a Isernia.

Ha origine nel centro abitato di Sora e fino ad Atina il suo percorso rimane parallelo alla strada a scorrimento veloce Sora-Cassino.

Da qui la strada devia più nettamente verso est raggiungendo il lago Selva nel territorio di San Biagio Saracinisco poi Vallerotonda, sconfinando infine in Molise nel territorio di Cerasuolo. Da qui la strada, mantenendo grossomodo la stessa direzione (est), passa per Scapoli e arriva a Colli a Volturno dove incrocia la strada statale 158 della Valle del Volturno e prosegue oltre fino ad innestarsi sulla strada statale 85 Venafrana nei pressi di Isernia.

Già contemplata nel piano generale delle strade aventi i requisiti di statale del 1959[5], è solo col decreto del Ministro dei lavori pubblici del 26 febbraio 1971 che viene elevata a rango di statale con i seguenti capisaldi d'itinerario: "Innesto strada statale n. 82 a Sora - Villa Latina - Cardito - Ponte San Pietro - Colli a Volturno - innesto strada statale n. 85 nei pressi del viadotto Caldarelli a Isernia"[2].

Con la costruzione del nuovo tratto in variante della strada statale 85 Venafrana alle porte di Isernia, la strada incorpora l'asta di collegamento a tale variante: col decreto del Ministro dei lavori pubblici n. 2006 del 29 dicembre 1987, cambia il caposaldo finale in "Innesto strada statale n. 85 sul viadotto Longano presso Isernia"[6].

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 2001 la gestione del tratto molisano è passata dall'ANAS alla Regione Molise, che ha provveduto al trasferimento dell'infrastruttura al demanio della Provincia di Isernia[7]; dal 1º febbraio 2002 la gestione del tratto laziale è passata alla Regione Lazio, che poi devoluto le competenze alla Provincia di Frosinone[8]; dal 5 marzo 2007 la società Astral ha acquisito la titolarità di concessionario del tratto laziale[9].

  1. ^ Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 settembre 2001 - Modifiche al decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 461, che individua la rete autostradale e stradale nazionale, in attuazione dell'art. 20 della legge 24 novembre 2000, n. 340 - Allegato, su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale n. 226 del 28 settembre 2001.
  2. ^ a b Decreto ministeriale 26 febbraio 1971 - Classificazione tra le statali di una strada in provincia di Isernia e Frosinone, su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale n. 126 del 19 maggio 1971.
  3. ^ SR 627 della Vandra, su astralspa.it.
  4. ^ Programma lavori pubblici - Triennale 2009-2010-2011 (PDF), su provincia.isernia.it, Provincia di Isernia, p. 19. URL consultato il 25 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 24 settembre 2015).
  5. ^ Al numero 336 nel Decreto ministeriale 27 marzo 1959 - Approvazione del piano generale delle strade aventi i requisiti di statali, comprendente le strade già classificate statali e quelle da classificare tali, gradualmente, a norma della legge 12 febbraio 1958, n. 126, su gazzettaufficiale.it, Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 181 del 30 luglio 1959.
  6. ^ Ministero dei Lavori Pubblici - Classificazione tra le statali di alcune strade in provincia di Isernia, su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale n. 20 del 26 gennaio 1988.
  7. ^ L.R. 34 del 29/09/1999 (art. 87-88), su regione.molise.it, Regione Molise - B.U. 19 del 16/10/1999. URL consultato il 6 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  8. ^ L.R. 14 del 06/08/1999 (art. 124-125) (ZIP), su casaportale.com, Regione Lazio.
  9. ^ Deliberazione n. 17/2010/PRS (PDF), su corteconti.it, Corte dei conti, pp. 13-15. URL consultato il 5 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2015).

Altri progetti

[modifica | modifica wikitesto]