I campionati di Terza Categoria della stagione 1911-1912 furono l'ottava edizione del campionato di calcio di tale categoria. Il campionato non aveva limiti di età.
Fu gestito dai Comitati Regionali in modo da evitare eccessive spese di trasporto alle squadre partecipanti.
La formula dei campionati regionali di Terza Categoria, giocati fra i mesi di marzo e maggio per motivi meteorologici (dopo il disgelo dei piccoli campi non cintati), veniva stabilita dai Comitati Regionali a seconda del numero delle società iscritte, ripartite in uno o più gironi a seconda delle distanze chilometriche.
La vincitrice di ciascun girone accedeva a un girone finale in cui la prima classificata si aggiudicava il titolo regionale. La competizione non ebbe una finale nazionale, e venne solo parzialmente turbata dalla guerra di Libia che arruolò i giovani nati fra il 1888 e il 1890.
Il campionato non fu organizzato allo stesso modo da tutti i Comitati Regionali. Per poter arrivare ad un termine comune (la F.I.G.C. non imponeva un termine perentorio, ma comunque si tentava di concludere i campionati prima dell'arrivo della "canicola" di inizio maggio) si optava spesso per i "gironi di sola andata", non essendo applicabile il girone all'italiana, detto all'epoca "a girone doppio", a causa delle ridotte domeniche utilizzabili.
Il campionato cominciò nel febbraio 1912. Alle eliminatorie torinesi parteciparono sei squadre, prevalse la Vigor.[1] L'altro girone eliminatorio (definito "novarese") fu vinto dalla terza squadra della Pro Vercelli, che si scontrò con la Vigor nella finale per il titolo piemontese. Secondo La Stampa Sportiva fu la Pro Vercelli III a vincere sul campo il campionato piemontese di Terza Categoria, ma successivamente la FIGC squalificò la terza squadra vercellese per aver schierato irregolarmente giocatori classificati nelle categorie superiori e assegnò il titolo regionale alla Vigor.[2]