Ultraprodotto
L'ultraprodotto è un costrutto matematico che appare principalmente in algebra astratta e in teoria dei modelli. Un ultraprodotto è un quoziente del prodotto diretto di una famiglia di strutture. Tutti i fattori del prodotto devono avere la stessa segnatura (stesso insieme di simboli non-logici e stesso insieme di operazioni caratterizzanti le strutture algebriche). L'ultrapotenza è il caso particolare in cui i fattori del prodotto sono uguali[1].
Alcune dimostrazioni del Teorema di compattezza e del Teorema di completezza sono applicazioni dell'ultraprodotto[2]. Altrettanto il Teorema dell'ultrapotenza di Howard Jerome Keisler, caratterizzazione algebrica della nozione semantica dell'equivalenza elementare[3], e la presentazione di Robinson-Zakon dell'uso di superstrutture e del loro monomorfismo per costruire modelli non standard di analisi matematica[4].
Definizione
[modifica | modifica wikitesto]Il metodo generale per ottenere un ultraprodotto prevede un insieme indice I, una struttura Mi per ogni elemento i di I (con la medesima segnatura logica), e un ultrafiltro U su I. Solitamente si sceglie I infinito e U contenente tutti i sottoinsiemi cofiniti di I; alternativamente, l'ultrafiltro è quello principale (che contiene cioè un elemento minimo), e l'ultraprodotto è isomorfo a uno dei fattori[5].
Le operazioni algebriche sul prodotto cartesiano
sono definite nel modo classico (esempio: per una funzione binaria +, (a + b) i = ai + bi ), e una relazione d'equivalenza è definita da a ~ b se
e l'ultraprodotto è l'insieme quoziente rispetto a ~. per cui l'ultraprodotto è qualche volta definito da[5]
Si può definire una misura finitamente additiva m sull'insieme indice I ponendo m(A) = 1 se A ∈ U e "m" = 0 negli altri casi. Allora due membri del prodotto cartesiano sono precisamente equivalenti se sono uguali quasi ovunque nell'insieme indice. L'ultraprodotto è l'insieme delle classi d'equivalenza così generate.
Altre relazioni possono essere estese nello stesso modo:
in cui [a] indica la classe di equivalenza di a rispetto a "~".
In particolare, se ogni Mi è un campo ordinato, Allora è ordinato anche l'ultraprodotto.
Come detto prima una ultrapotenza è un ultraprodotto in cui tutti i fattori Mi sono uguali:
Più in generale, la costruzione descritta sopra può essere fatta ogni qualvolta U è un filtro su I; il modello risultante si chiamerà allora prodotto ridotto.
Esempi
[modifica | modifica wikitesto]I numeri iperreali sono un ultraprodotto dei numeri reali per ogni numero naturale per quanto riguarda un ultrafiltro sui naturali contenenti tutti gli insiemi cofiniti. Il loro essere ordinati è un'estensione dell'ordine dei numeri naturali.[2] Per esempio, la sequenza ω data da ωi = i definisce una classe d'equivalenza che rappresenta un numero iperreale più grande di un qualunque reale.
Nello stesso modo si possono definire numeri ipernaturali, numeri ipercomplessi, e così via "ultramoltiplicando" le copie delle strutture corrispondenti.
Come esempio del trasferimento delle relazioni nell'ultraprodottot, si consideri la sequenza ψ definita come ψi = 2i. Siccome ψi > ωi = i per ogni i, ne consegue che la classe d'equivalenza di ψi = 2i è più grande della classe d'equivalenza di ωi = i, in modo da poter essere interpretato come un numero infinito maggiore di quello originariamente costruito. Tuttavia, assumiamo χi = i per i non uguale a 7, ma χ7 = 8. L'insieme di indici in cui ω e χ concordano è membro di qualunque ultrafiltro (perché ω e χ concordano quasi ovunque), cosicché ω e χ appartengono alla stessa classe d'equivalenza.
Ultralimite
[modifica | modifica wikitesto]In teoria dei modelli e teoria degli insiemi un ultralimite è un limite diretto di una sequenza di ultrapotenze.
Prendendo una struttura A0 ,e un ultrafiltro D0 si formi un'ultrapotenza A1. Quindi si ripeta per formare A2 e così via. per ogni n esiste un'immersione diagonale canonica . Al limite del processo, come Aω, si forma il limite diretto degli stadi iniziali. Si può continuare nel transfinito .
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ http://www.treccani.it/enciclopedia/ultraprodotto_%28Dizionario-delle-Scienze-Fisiche%29/
- ^ a b Alessandro Berarducci, Note sugli Ultraprodotti (PDF), 2012.
- ^ R.Mennuni, Il teorema di Keisler-Shelah-https://core.ac.uk/download/pdf/19204254.pdf
- ^ Abraham Robinson: The Creation of Nonstandard Analysis, A Personal and Mathematical Odyssey, Princeton University Press, 14 lug 2014
- ^ a b Stanley N. Burris e Sankappanavar, H.P., A Course in Universal Algebra, Millennium, 2000 [1981].
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- John Lane Bell e Slomson, Alan B., Models and Ultraproducts: An Introduction, reprint of 1974, Dover Publications, 2006 [1969], ISBN 0-486-44979-3.
- Stanley N. Burris e Sankappanavar, H.P., A Course in Universal Algebra, Millennium, 2000 [1981].
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) ultrapower / ultraproduct, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) Eric W. Weisstein, Ultraprodotto, su MathWorld, Wolfram Research.