Utente:Max Brùhl/Sandbox
Antonio Saporito (1940 Rocchetta Sant’Antonio) artista
[modifica | modifica wikitesto]Biografia
[modifica | modifica wikitesto]Nato a Rocchetta Sant’Antonio, perde la madre all’età di due anni, venendo cresciuto dal padre oltre che dalle zie e i numerosi fratelli. Solo, diciassettenne, si trasferisce a Torino con 900 lire in tasca dategli dai parenti e, si impiegherà come operaio nel turno notturno di una fabbrica per potersi mantenere gli studi all’Accademia Albertina. Lascerà l’Accademia deluso e amareggiato, in duro contrasto con il Corpo Accademico, per Antonio Saporito, incapace di assecondare negli studenti novità espressive e libertà di pensiero che, potessero interpretare i grandi cambiamenti in procinto di arrivare nella società europea. Saranno le nuove amicizie e frequentazione di artisti già affermati quali Ennio Morlotti ed Ennio Calabria, Alighiero Boetti a stimolare in Antonio Saporito, quel primo percorso di libertà mentale e sperimentazione che raggiungerà l’inizio della maturità con la frequentazione come allievo di Lucio Fontana.
Le mostre con Ennio Morlotti ed Ennio Calabria, attraggono le prime curiosità di collezionisti verso il giovane Artista, immerso ancora a sondare e sperimentare nuovi confini all’interno della figurazione. Un forte contributo alla sua crescita viene dallo studio di Atanasio Soldati, figura centrale dell'astrattismo italiano ma, anche dal britannico Henry Moore, conosciuto personalmente 1972 in occasione dell’inaugurazione della mostra al parco del Forte di Belvedere di Firenze e, con il quale, ha avuto possibilità di scambiare importanti opinioni e punti di vista.
Lucio Fontana, l’incontro
[modifica | modifica wikitesto]L’incontro avverrà nel 1962 ad Albissola, luogo che il padre del Spazialismo, Lucio Fontana, (insieme ad un cenacolo di artisti quali, Asger Jorn, Wifredo Lam , Roberto Crippa, Emilio Scanavino, Giuseppe Capogrossi e il gallerista Carlo Cardazzo della Galleria del Naviglio), frequentava dagli anni ‘50.
Sarà l’invito nello studio milanese di Palazzo Cicogna rivolto al giovane e intimorito artista, a sancire l’inizio di un percorso di crescita esponenziale in Antonio Saporito. Una frequentazione di sei anni dello studio milanese che si protrarrà fino all’anno della morte di Lucio Fontana, nel 1968.
Monumenti pubblici L'opera piu iconica del maestro e vicina ai nostri anni, è riconosciuta dalla critica come "Il Pianeta Marte", del 2018, alta otto metri, dono della Fondazione Bamcaria alla Citta di Alessandria e collocata adiacente al Ponte della Cittadella dell'archistar Richard Meier. L'opera ha voluto creare un dialogo relazionale comune della visione artistica di Antonio saporito con le fasi progettuali delarchitetto Richard Meier, progredendo e sviluppandosi in simbiosi. L'inaugurazione dell'opera "Il Pianeta Marte" è stata presenziata dall'allora Presidente del Consiglio Matteo Renzi
I riconoscimenti internazionali
[modifica | modifica wikitesto]Artista schivo al mercato italiano dagli inizi dagli anni ‘70, è presente in collezioni pubbliche e private in Germania, Francia, Belgio, Lussemburgo, Austria, Svizzera, Portogallo, Principato di Monaco, San Marino, Andorra, Spagna, Svezia, Olanda, Emirati Arabi con la cittadinanza onoraria nel 2022 a Dubai, Norvegia, Danimarca, Russia, Libano, Marocco, Egitto, Argentina, Hong Kong, Australia e Stati Uniti d’America.
[1] Dal Ponte Meier a Palazzo Cuttica: dal 4 Luglio al 4 Agosto ASTRATTISMO GEOMETRICO SPAZIALE
- ^ ANTONIO SAPORITO. ASTRATTISMO GEOMETRICO SPAZIALE, su arte.it.