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Pagina:Osservazioni di Giovanni Lovrich.djvu/95

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panne de’ Morlacchi col liberarsi dal soverchio peso degl’intestini, correrebbe gran rischio della vita.1 Non arrivano i Morlacchi a questo eccesso di brutalità. Certamente chi lo facesse per isprezzo, dovrebbe temer di tutto. Ma sarebbe questi esente forse fra gl’Italiani?

I Morlacchi siedono le più volte per terra, o sopra sedili composti di tavolette, sostentate da tre piedi, alte da terra una spanna in circa, o poco più. Quando essi ànno questa sorte di sedili, non invidiano il Tripode di Apollo.


§. VI.

Cibi.

I

L Cibo ordinario, ed il più usitato de’ Morlacchi è il latte ne’ tempi estivi; e perchè da questo possano ritrarsi più vantaggi in una volta, usano inacidirlo coll’aceto, dipoi ne cavano il burro, che contiene, ed il siero che resta serve loro di bevanda, ed unitamente al pane di cibo. Ma non resta però, ch’essi non facciano uso del latte in tutti i modi preparato. L’arte di far le ricotte all’usanza Italiana, cui volgarmente si dice puina, è ignota affatto alle Nuore Morlacche. I Cai di latte, ch’esse fanno senza molta fatica, o ingegno, sono di squisitissimo gusto per qualunque palato, anche straniero. Di questi cai di latte sogliono far bene spesso qualche presentuccio, e gli offrono volentieri agli Ospiti

  1. Vol. I. p. 86.