Ultima modifica 14.02.2020
INDICE
  1. Generalità
  2. Cos'è il Nervo Ulnare?
  3. Anatomia
  4. Funzione
  5. Patologie

Generalità

Il nervo ulnare è un importante nervo periferico dell'arto superiore, che origina dal cosiddetto plesso brachiale, percorre il braccio e l'avambraccio, e, infine, giunge alla mano.

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Contenente le fibre nervose delle radici spinali C8 e T1, il nervo ulnare ricopre sia funzioni motorie che funzioni sensitive; esso, infatti, controlla alcuni muscoli dell'avambraccio e diversi della mano (funzioni motorie), e provvede alla percezione sensitiva cutanea dei lati palmare e dorsale del mignolo e dell'anulare della mano (funzioni sensitive).
Il nervo ulnare può essere oggetto di lesioni o compressioni, che ne possono pregiudicare in modo più o meno profondo il corretto funzionamento.

Breve ripasso di cos'è un nervo

Per capire appieno che cos'è un nervo, è necessario partire dal concetto di neurone.
neuroni rappresentano le unità funzionale del sistema nervoso. Il loro compito è generare, scambiare e trasmettere tutti quei segnali (nervosi) che consentono il movimento muscolare, le percezioni sensoriali, le risposte riflesse ecc.
In genere, un neurone consta di tre parti:

  • Il cosiddetto corpo, dove risiede il nucleo cellulare.
  • dendriti, che equivalgono a delle antenne di ricezione dei segnali nervosi provenienti da altri neuroni o da recettori situati in periferia.
  • Gli assoni, i quali sono dei prolungamenti cellulari aventi la funzione di diffondere il segnale nervoso. L'assone ricoperto da mielina (guaina mielinica) è detto anche fibra nervosa.

Un fascio di assoni costituisce un nervo.
I nervi possono trasportare le informazioni in tre modi:

  • Dal sistema nervoso centrale (SNC) alla periferia. I nervi con questa proprietà prendono il nome di efferenti. I nervi efferenti controllano il movimento dei muscoli, quindi sono a capo della sfera motoria.
  • Dalla periferia al SNC. I nervi con questa capacità prendono il nome di afferenti. I nervi afferenti segnalano al SNC ciò che hanno rilevato in periferia, pertanto ricoprono una funzione sensitiva (o sensoriale).
  • Dal SNC alla periferia e viceversa. I nervi con questa doppia capacità prendono il nome di misti. I nervi misti svolgono una doppia funzione: motoria e sensitiva.

Cos'è il Nervo Ulnare?

Il nervo ulnare è un nervo periferico degli arti superiori, noto per essere una delle cinque branche nervose terminali del cosiddetto plesso brachiale.
Dotato sia di una funzione sensitiva che di una funzione motoria, il nervo ulnare deve il suo nome al fatto che, durante il suo tragitto lungo l'arto superiore, fiancheggia l'ulna, ossia una delle due ossa dell'avambraccio (l'altro osso è il radio).
Il nervo ulnare è noto anche per essere il più grande nervo non protetto del corpo umano, dove per "non protetto" s'intende che manca della protezione di muscoli o porzioni ossee; questa curiosa caratteristica rappresenta il motivo per cui, come si vedrà nel capitolo dedicato alle patologie, il nervo ulnare è particolarmente suscettibile a lesioni da traumi.

Oltre al nervo ulnare, le altre 4 branche nervose terminali del plesso brachiale sono: il nervo muscolocutaneo, il nervo ascellare, il nervo mediano e il nervo radiale.

Cos'è il plesso brachiale?

Prima di procedere con la descrizione del nervo ulnare, è doveroso fare un piccolo passo indietro e rivedere brevemente, anche mediante l'uso di una figura, che cos'è il plesso brachiale.
Il plesso brachiale è l'importante complesso (o formazione) di strutture nervose che:

  • Origina dai rami anteriori degli ultimi 4 nervi spinali cervicali (C5, C6, C7 e C8) e del primo nervo spinale toracico (T1);
  • Provvede sia all'innervazione sensitiva sia all'innervazione motoria di una parte del torace, della spalla, del braccio, dell'avambraccio e della mano.

Di norma, gli anatomisti suddividono il plesso brachiale in 5 sezioni, che dalla prima (rappresentante l'origine del plesso brachiale) all'ultima (rappresentante invece la conclusione del plesso brachiale) sono: la sezione delle 5 radici, la sezione dei 3 tronchi, la sezione delle 6 divisioni, la sezione delle 3 corde e la sezione delle 5 branche terminali.
In un simile contesto, il nervo ulnare si colloca a livello dell'ultima sezione del plesso brachiale; di fatti, come affermato in precedenza, è una delle 5 branche nervose terminali del plesso brachiale.

Il plesso brachiale con tutte le sue sezioni. Redazione

Anatomia

Il nervo ulnare è una continuazione della corda mediale del plesso brachiale. La corda mediale del plesso brachiale è la sezione di quest'ultimo, in cui confluiscono i fasci nervosi delle radici spinali C8 e T1; pertanto, ritornando al nervo ulnare, questo raggruppa in sé i medesimi fasci nervosi appartenenti alle radici spinali appena nominate.
Come il nervo radiale e il nervo mediano, anche il nervo ulnare dà origine, nel suo percorso lungo il braccio, l'avambraccio e la mano, a diverse diramazione, che prendono il nome di branche del nervo ulnare (N.B: attenzione a non confondere le branche del nervo ulnare con le branche nervose terminali del plesso brachiale).
Nelle prossime sezioni, l'articolo parlerà del punto d'origine e del decorso del nervo ulnare nonché di ogni sua branca.

Origine e decorso del nervo ulnare

Come branca terminale del plesso brachiale, il nervo ulnare ha inizio all'incirca all'altezza dell'ascella. In altri termini, il nervo ulnare prende forma, staccandosi dal plesso brachiale, qualche centimetro più in basso della spalla, sul lato interno della prima porzione del braccio.
Dall'ascella, quindi, il nervo ulnare discende lungo il braccio in posizione postero-mediale rispetto all'omero (cioè tra il dietro e l'interno dell'omero), fino a imboccare, a livello del gomito, il cosiddetto tunnel cubitale (in questa sede, passa subito sotto l'epicondilo mediale dell'omero).
Dopo il suo passaggio all'interno del tunnel cubitale, il nervo ulnare comincia il suo transito attraverso l'avambraccio. Qui, si avvia in direzione della mano occupando una posizione antero-mediale (cioè tra il davanti e il dietro dell'avambraccio); durante il suo percorso lungo l'avambraccio, il nervo ulnare affianca molto da vicino l'ulna, la cosiddetta arteria ulnare e il muscolo flessore ulnare del carpo.
Una volta attraversato l'avambraccio, il nervo ulnare imbocca il cosiddetto canale ulnare (o canale di Guyon) e raggiunge la mano, per la precisione il palmo della mano. Durante il passaggio all'interno del canale ulnare, il nervo ulnare transita superiormente a una particolare banda fibrosa, situata sul lato palmare del polso e nota con il nome di legamento trasverso del carpo (o retinacolo dei flessori).

Curiosità

Il transito superiore del nervo ulnare rispetto al legamento trasverso del carpo si contrappone a quello inferiore del nervo mediano, ossia il nervo famoso per essere il protagonista della sindrome del tunnel carpale.

Branche del nervo ulnare

Durante il suo tragitto, il nervo ulnare dà origine a due raggruppamenti di branche (o diramazioni).
Un primo raggruppamento è lungo l'avambraccio (branche del nervo ulnare dell'avambraccio) e comprende:

  • Le branche muscolari del nervo ulnare;
  • La branca palmare del nervo ulnare;
  • La branca dorsale del nervo ulnare.

Il secondo raggruppamento è a livello della mano (branche del nervo ulnare della mano) e include:

  • La branca superficiale del nervo ulnare;
  • La branca profonda del nervo ulnare.

Funzione

Grazie alle sue branche, il nervo ulnare ricopre – come affermato inizialmente – sia funzioni motorie (cioè controlla muscoli) sia funzioni sensitive (ossia si occupa della capacità percettiva cutanea di alcune aree specifiche dell'arto superiore).

Funzioni motorie

Il nervo ulnare provvede al controllo di alcuni muscoli dell'avambraccio e della mano mediante le sue branche muscolari, la sua branca profonda e la sua branca superficiale.
Entrando maggiormente nei dettagli,

  • Nell'avambraccio, per mezzo delle branche muscolari, controlla:
  • Nella mano, per mezzo della branca profonda, controlla:
    • 3 dei 4 muscoli dell'eminenza ipotenar (muscolo abduttore del mignolo, muscolo flessore del mignolo e muscolo opponente del mignolo);
    • I muscoli lombricali III e IV;
    • I muscoli interossei dorsali;
    • I muscoli interossei palmari (o muscoli interossei volari);
    • Il muscolo adduttore del pollice (si veda eminenza tenar);
    • Il muscolo flessore breve del pollice.
  • Sempre nella mano, per mezzo della branca superficiale, controlla:
    •  Il rimanente muscolo dell'eminenza ipotenar chiamato muscolo palmare breve.

Funzioni sensitive

Il nervo ulnare innerva la cute palmare e dorsale del quinto dito della mano (mignolo) e la cute palmare e dorsale della metà mediale del quarto dito della mano (metà dell'anulare più vicina al mignolo).
A occuparsi dell'innervazione cutanea palmare è la branca palmare del nervo ulnare, avente origine nell'avambraccio; a occuparsi invece dell'innervazione cutanea dorsale è la branca dorsale del nervo ulnare, anch'essa con origine nell'avambraccio.
Come si può concludere da quanto appena affermato, la sede d'origine delle diramazioni del nervo ulnare non è sempre correlata alla sua sede d'azione (le due branche sopraccitate nascono nell'avambraccio, ma agiscono a livello della mano).

Patologie

Il nervo ulnare può essere vittima di lesioni o compressioni. Le lesioni e le compressioni del nervo ulnare sono infortuni, che possono pregiudicare più o meno profondamente sia la funzione motoria che quella sensitiva del nervo in questione.
Le precise conseguenze (ossia i sintomi) dei fenomeni lesivi o compressivi dipendono dalla sede di quest'ultimi, lungo il decorso del nervo ulnare.
Di seguito, l'articolo tratterà le sedi di lesione o compressione del nervo ulnare più comuni e interessanti dal punto di vista medico-clinico, ossia il gomito e il polso.

Infortuni del nervo ulnare a livello del gomito

All'altezza del gomito, il nervo ulnare può essere oggetto di infortunio in occasione di:

  • La sindrome del tunnel cubitale. In tale circostanza, il nervo ulnare è vittima di un fenomeno di compressione.
  • La frattura dell'epicondilo mediale dell'omero. In tale situazione, il nervo ulnare subisce un trauma che ne causa la lesione; l'entità della lesione dipende dalla gravità del trauma.

Le ripercussioni a livello motorio di queste due condizioni mediche sono:

  • Perdita della capacità di flessione dell'anulare e/o del mignolo;
  • Senso di debolezza durante la flessione del polso;
  • Una deformità della mano a riposo, nota come mano ad artiglio;
  • Senso di debolezza durante l'adduzione del pollice.

Le conseguenze a livello sensitivo, invece, sono:

  • Perdita della percezione sensitiva cutanea e/o comparsa di parestesie sui lati palmare e dorsale della mano, innervati dalle branche palmare e dorsale del nervo ulnare.

Infortuni del ulnare a livello del polso

All'altezza del polso, il nervo ulnare può essere oggetto di infortunio in occasione di:

  • Ferite penetranti. In tale circostanza, il nervo ulnare è vittima di una lesione, la cui gravità dipende dalla severità della ferita penetrante che la scatena.
  • Cisti del canale di Guyon (o cisti del canale ulnare o sindrome del canale di Guyon). In tale frangente, il nervo ulnare subisce una compressione, il che ricorda molto la precedente sindrome del tunnel cubitale.

Le ripercussioni a livello motorio di queste due condizioni mediche sono:

  • Perdita della capacità di flessione dell'anulare e/o del mignolo;
  • Mano ad artiglio. Questo segno è meno grave in presenza di infortuni del nervo ulnare all'altezza del polso, che non in presenza di infortuni del nervo ulnare all'altezza del gomito;
  • Senso di debolezza durante l'adduzione del pollice.

Le conseguenze a livello sensitivo, invece, sono:

  • Perdita della percezione sensitiva cutanea e/o comparsa di parestesie sul lato palmare della mano, innervato dalla branca palmare del nervo ulnare.
Sede della compressione nervosa del nervo ulnare, in presenza della sindrome del tunnel cubitale. Shutterstock

Autore

Dott. Antonio Griguolo
Laureato in Scienze Biomolecolari e Cellulari, ha conseguito un Master specialistico in Giornalismo e Comunicazione istituzionale della scienza.