
Generalità
La sinestesia è un fenomeno sensoriale-percettivo in cui determinati stimoli evocano sensazioni di natura diversa da quella normalmente sperimentata: è possibile, ad esempio, "vedere" un suono o "sentire" un colore.

Questa manifestazione si realizza quando stimolazioni provenienti da una via sensoriale o cognitiva inducono esperienze, automatiche ed involontarie, in un secondo percorso neuronale.
La sinestesia può essere indotta dall'assunzione di certi farmaci o dall'uso di sostanze stupefacenti (es. mescalina o LSD), dalla deprivazione sensoriale o da alcune lesioni cerebrali. Queste "interferenze" percettive possono verificarsi anche in modo involontario e spontaneo in soggetti che presentano una maggiore comunicazione tra le regioni del cervello deputate ad elaborare le informazioni in arrivo dai diversi organi di senso.
La sinestesia può manifestarsi in forme diverse: le parole possono avere colore, i suoni possono avere odori, i numeri possono avere gusti e così via.
Sinestesia: Che Cos’è?
In ambito medico, la sinestesia è una condizione per la quale un certo tipo di stimolo coinvolge il funzionamento di uno o più sensi diversi da quelli normalmente preposti alla sua elaborazione.
Tale fenomeno può verificarsi:
- In condizioni di normalità;
- Sotto l'influsso di particolari sostanze o per l'effetto collaterale di particolari farmaci;
- Come risultato di un disturbo neurologico.
La sinestesia interessa una ristretta fascia di popolazione (indicativamente si verifica tra il 0,05% ed il 4% della persone).
Curiosità: sinestesia e creatività
Nel corso della storia, molti sono gli artisti, letterati e poeti che hanno sperimentato il fenomeno della sinestesia: ad esempio, il pittore russo Kandinsky sperava che i suoi dipinti potessero essere ascoltati, in quanto per lui i colori divenivano "un coro" sulla tela.
Il poeta Baudelaire compose, invece, il celebre "sonetto delle vocali" sotto l'effetto di distorsioni sensoriali, probabilmente indotte dall'uso di sostanze stupefacenti.
Basi fisiologiche
La sinestesia indica una "fusione" delle percezioni di sensi distinti in un'unica sfera sensoriale. Quest'esperienza deriva dall'insorgenza di una sensazione (uditiva, visiva, olfattiva, tattile, dolorifica ecc.) in concomitanza ad una percezione di natura sensoriale diversa. Durante tale fenomeno, si verifica, quindi, un sincronismo funzionale di due o più organi di senso o facoltà cognitive.
Ad esempio, un'immagine visiva può essere evocata in seguito ad uno stimolo acustico (audizione colorata), ma anche tattile, dolorifico e termico. Altre volte, la percezione sensoriale (come l'odore, il colore o il sapore) viene evocata da lettere, forme, numeri o nomi di persone.

Quali sono le basi neurali della Sinestesia?
Dal punto di vista fisiologico, le basi della sinestesia sono ancora oggetto di approfondimento, ma le teorie più accreditate attribuiscono tale condizione a cambiamenti nelle connessioni tra differenti aree cerebrali deputate ad elaborare le informazioni in arrivo dai diversi organi di senso.
La sinestesia potrebbe dipendere da una maggiore comunicazione tra varie aree cerebrali rispetto a quanto avviene in un cervello non sinestetico.
All'origine del fenomeno è stata ipotizzata anche la presenza di connessioni ridondanti, non eliminate durante il normale processo di "sfoltimento" delle sinapsi (meno utilizzate) che avviene durante lo sviluppo cerebrale.
Ad alcune forme di sinestesia (specie nella tipologia grafema-colore), invece, potrebbero contribuire le memorie dell'infanzia (nota: la condizione è stata riscontrata in persone che hanno giocato con lettere magnetiche colorate da bambini). In quest'ultimo caso, i sinesteti sembrano evocare semplicemente ricordi ed associazioni mentali.
L'assunzione di droghe allucinogene (come l'LSD, la mescalina e, in alcuni casi, la marijuana) o antidepressivi (specialmente gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina) possono determinare l'insorgenza di sinestesie, per lo più temporanee.
Il fenomeno può verificarsi anche in risposta a danni cerebrali (es. ictus), esperienze di deprivazione sensoriale e lesioni delle strutture nervose periferiche (come l'amputazione di arti).
Tuttavia, in circa il 4% delle persone, il fenomeno si verifica in condizioni di normalità, presentandosi in modo spontaneo, involontario e stabile nel tempo.
La sinestesia si può indurre anche in condizioni normali, attraverso l'ipnosi e la meditazione.
Esperienze di tipo sinestetico possono risultare anche modificando l'eccitabilità di specifiche aree della corteccia cerebrale (ad esempio, quale conseguenza di malattie). Se risulta da un disturbo neurologico, infatti, la sinestesia può derivare dalla percezione di una stimolazione in una zona lontana dal punto dove questa viene esercitata.
Tra le cosiddette forme acquisite, la sinestesia può verificarsi nel contesto di tumori cerebrali, ictus, epilessia del lobo temporale e trauma cranico. In qualche caso, il fenomeno si può riscontrare in associazione con dislessia, deficit dell'attenzione e, raramente, autismo.
Fattori predisponenti
Le persone predisposte a sperimentare la sinestesia tendono ad essere:
- Membri della stessa famiglia: la sinestesia può essere ereditata quale componente genetica ereditaria e può essere riscontrata in prevalenza all'interno della stessa famiglia (un terzo dei soggetti sinestetici ha un parente stretto che presenta la stessa condizione). Il tratto responsabile della sinestesia si trova sul cromosoma X.
- Neurologicamente normali: le persone con sinestesia presentano un'intelligenza nella norma e gli esami neurologici standard non evidenziano alterazioni, anche se manifestano spesso eccellenti doti mnemoniche e spiccate abilità creative.
- Persone mancine: la sinestesia si presenta con maggiore probabilità nelle persone mancine o in concomitanza con altre affezioni come l'allochiria (confusione della mano destra con la sinistra) ed uno scarso senso dell'orientamento.
- Sesso femminile: la sinestesia è riscontrata più comunemente nelle donne che negli uomini. La ragione di questa differenza non è ancora nota.
Caratteristiche
Il termine "sinestesia" deriva da due parole greche "syn" (insieme) e "aisthesis" (percezione), pertanto significa letteralmente "sentire insieme" ed indica una percezione simultanea.
Questa "fusione" è automatica ed involontaria, e si può verificare in diversi modi: ad esempio, alcuni possono "vedere" i suoni, nel senso che una melodia può innescare la visione di un colore; altri sperimentano, invece, la visione dei colori durante la semplice lettura di un testo.
- La sinestesia può coinvolgere qualsiasi senso.
La forma più comune di sinestesia si verifica quando qualcuno associa un certo colore ad una precisa lettera dell'alfabeto o ad un numero, i giorni della settimana a particolari forme geometriche, le parole scritte su un libro ad uno specifico odore o sapore. Ad esempio, un sinesteta (cioè una persona con sinestesia) può vedere la parola "piano" di color verde menta o il numero "4" come marrone scuro. In altri casi, le persone sperimentano la sinestesia percependo suoni in risposta ad uno specifico odore oppure vedono qualcosa in reazione ad uno stimolo tattile.
- Le esperienze sinestetiche possono verificarsi in qualsiasi combinazione e numero di sensi o percorsi cognitivi.
La sinestesia può manifestarsi in varie forme, in quanto comporta il coinvolgimento di diverse regioni del cervello umano.
Se vengono considerati solamente i cinque sensi di base (vista, olfatto, suono, gusto e tatto), si ottengono già una ventina di tipi diversi di sinestesia: una percezione sinestetica può risultare dalla combinazione di udito-olfatto, sapore-visione ecc. Ad esempio, una nota o una parola possono evocare un colore, la vista di una pietanza fa percepire il suo sapore, sfiorare alcuni materiali può scatenare un particolare gusto o emozione o un profumo richiama alla mente specifiche immagini.
In realtà, esiste un numero maggiore di possibili combinazioni: nonostante sia estremamente rara, infatti, in alcune persone la sinestesia può coinvolgere tre o più sensi allo stesso tempo.
- Le percezioni sinestetiche sono specifiche per ogni persona.
Diverse persone con sinestesia sono quasi sempre in disaccordo sulle loro percezioni. In altre parole, se un sinesteta pensa che la lettera "q" sia di colore blu, un altro la potrebbe vedere come arancione.
Tipi di Sinestesia
Le due tipologie di sinestesia che si riscontrano con maggiore frequenza sono la forma uditivo-visiva e quella grafema-colore.
Sinestesia uditivo-visiva
Una forma comune di sinestesia è caratterizzata dall'associazione dei suoni con i colori: ad esempio, l'apertura di una porta, il clacson delle automobili o il brusio delle persone che conversano tra loro può innescare esperienze visive.
Sinestesia grafema-colore
Una persona che sperimenta questa tipologia di sinestesia può associare le singole lettere dell'alfabeto o numeri (grafemi) ad un colore specifico. In alcuni casi, poi, anche le intere parole possono avere una propria tonalità. Tale forma di associazione tende a comparire nel corso dei primi anni scolastici, quando il bambino entra in contatto per la prima volta con i grafemi.
Altre forme comuni di Sinestesia
La sinestesia tattile permette di percepire sensazioni tattili alla vista di una persona che viene toccata. Altra forma conosciuta è quella lessicale-gustativa, dove il soggetto, nel momento in cui legge determinate parole, percepisce dei gusti specifici, a volte anche molto intensi.
Diagnosi
Criteri per la definizione della Sinestesia
Attualmente, non esiste un metodo stabilito ufficialmente per la diagnosi di sinestesia: nonostante sia spesso definita come una "condizione neurologica", questa manifestazione non è riportata nel DSM (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) o nel ICD (Classificazione statistica internazionale delle malattie e dei problemi sanitari correlati).

Il più delle volte, infatti, la sinestesia non interferisce con le normali attività quotidiane e l'esperienza viene considerata "neutra" o addirittura piacevole dalla persona che la sperimenta.
Tuttavia, sono stati stabiliti alcuni punti guida per riconoscere il fenomeno.
In particolare, le percezioni sinestetiche sono:
- Involontarie, automatiche e spontanee: la sinestesia si manifesta automaticamente come fenomeno percettivo e non cognitivo (in altre parole, le persone sinestete non evocano consapevolmente tale reazione).
- Proiezioni: piuttosto che produrre un'associazione cognitiva (come potrebbe accadere quando viene chiesto di immaginare un colore), le percezioni del sinesteta prendono spesso forma nello spazio, quindi l'immagine viene spesso proiettata al di fuori del corpo.
- Coerenti e generiche: la percezione sensoriale deve essere ogni volta la medesima (ad esempio, se si avverte un sapore di cioccolato quando si ascolta un concerto per violino di Beethoven, il sinesteta deve sempre percepire tale gusto quando sente la melodia). Tuttavia, la sinestesia percettiva è unidirezionale, quindi se viene percepita una nota musicale come un colore, non è scontato che vedendo quella tonalità la mente evochi quella determinata nota.
Inoltre, la percezione deve essere generica: si possono percepire colori, linee o forme in risposta ad un certo odore, ma il sinesteta non può vedere qualcosa di complesso come una sala con persone, mobili e quadri alle pareti.
- Memorabile: spesso, la percezione sinestetica secondaria viene ricordata meglio della percezione primaria; ad esempio, un sinesteta che correla sempre il colore viola con il nome di "Laura", spesso ricorda che il nome di una donna è viola, piuttosto di associare, in particolare, la parola "Laura".
- Emozionale: le percezioni sinestetiche possono causare nella persona che le sperimenta reazioni emotive, come piacere o sensazioni sgradevoli. La maggior parte dei sinesteti riferisce, tuttavia, che le loro esperienze sono neutrali o associate ad una serie di vantaggi (come la creatività).
Trattamento
Come si può gestire la Sinestesia
Non tutte le persone che sperimentano la sinestesia condividono le stesse esperienze negative, quindi il trattamento non è sempre ricercato e necessario. Tuttavia, sembrano esserci molti gradi e molte varianti del fenomeno (come accade, ad esempio, nella dislessia o nell'autismo).
Al momento, l'ipnosi è l'approccio che finora ha dimostrato i migliori risultati nella gestione della sinestesia.
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