Una donna intraprende una relazione con il suo giovane assistente mettendo a repentaglio la sua vita professionale. Espandi ▽
Con l’intento dichiarato di aggiornare il genere del thriller erotico secondo una prospettiva contemporanea la regista olandese Halina Reijn continua in realtà un lavoro iniziato già nel 2019 con il suo primo film Instinct, di cui Babygirl riprende anche una dinamica di gioco di potere intrecciato, per il quale parte dell’appeal sensuale nasce dal pericolo reciproco per i due amanti.
Ciò ha portato alla scrittura del personaggio di Romy, a cui Kidman dà vita con entusiasmo e trasporto, e che conferma la ricerca attoriale non banale della diva, sempre aperta a sfide rischiose.
Franca e fresca, la sceneggiatura ci mostra tutte le incertezze e il livello di negoziazione richiesto da un esperimento del genere, che non arriva sullo schermo già irrealisticamente formato ma deve passare attraverso l'imbarazzo, il ridicolo e le tantissime variabili della situazione. Insomma, il thriller erotico che si risveglia agli anni venti è un po’ meno thriller di come lo ricordavamo, e più buffo e autoironico. Recensione ❯
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La storia della vita di Simone Veil attraverso gli eventi cardine del Novecento. Espandi ▽
La storia della vita di Simone Veil attraverso gli eventi cardine del Novecento. La sua infanzia, le sue battaglie politiche, le sue tragedie. Un ritratto intimo ed epico di una donna straordinaria che ha eminentemente sfidato e trasformato la sua epoca difendendo un messaggio umanista ancora oggi fortemente attuale. Recensione ❯
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Ciao. Stanco di scrollare? Sei stufo di essere ignorato? Ti senti come se mancasse una parte di te? FindYourCompanion.com ti garantisce di trovare un compagno fatto apposta per te. Recensione ❯
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L'adattamento cinematografico del fenomeno letterario di Dav Pilkey, bestseller del New York Times, che combatte contro i crimini dei cani: Dog Man. Espandi ▽
Dog Man, metà cane e metà uomo, ha giurato di proteggere e servire mentre insegue ostinatamente il supercriminale felino Petey il gatto. Recensione ❯
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Un film elegante e senza tempo che disegna la parabola d'amore e di migrazione dei tre protagonisti. Drammatico, Brasile, Italia, Libano2024. Durata 93 Minuti.
Fine anni '40. A bordo di una nave diretta in Brasile si consuma una relazione ritenuta intollerabile. Espandi ▽
Ottava regia per il cineasta brasiliano Marcelo Gomes, che adatta il romanzo “Ricordi di un certo oriente" di Milton Hatoum facendone uno studio sulla gelosia, l’attrazione e le sottili dinamiche di controllo familiari e di genere. Il tutto in una forma estetica elegante e senza tempo, di un bianco e nero particolarmente evocativo, che attorno al delicato equilibrio del triangolo di protagonisti ben dipinge anche una classica parabola di migrazione e adattamento culturale. Per quanto il focus sia sempre a stretta distanza dai tre personaggi principali, dei quali Gomes osserva con granulare sensibilità il velenoso groviglio di attrazione e devozione, il contesto più ampio non si fa mai semplice sfondo Portrait of a Certain Orient mette in chiaro che il passato e la memoria continuano a guidare le nostre azioni anche quando ci illudiamo di poter fuggire a continenti di distanza. Recensione ❯
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Un'opera di cui si parlerà a lungo. Un laboratorio di analisi della banalità del male con la straordinaria Sandra Hüller. Drammatico, Storico - Gran Bretagna, Polonia, USA2023. Durata 105 Minuti. Consigli per la visione: Ragazzi +13
La vita del comandante di Auschwitz e sua moglie nei pressi del campo di concentramento. Espandi ▽
Rudolf Höss e famiglia vivono la loro quiete borghese in una tenuta fuori città, tra gioie e problemi quotidiani: lui va al lavoro, lei cura il giardino e i figli giocano tra loro o combinano qualche marachella. C'è un dettaglio però. Accanto a loro, separato solo da un muro, c'è il campo di concentramento di Auschwitz, di cui Rudolf è il direttore. A dieci anni di distanza da Under the Skin, acclamato universalmente come una delle opere che ha meglio colto le inquietudini della contemporaneità, Jonathan Glazer si ripresenta con la trasposizione di un romanzo di Martin Amis: un film ambizioso e collocato in un'epoca storica tristemente nota, quella degli anni '40 e della messa in atto della Soluzione Finale da parte dei nazisti. Ma è chiaro fin da subito come non sia la ricostruzione storica a interessare il regista, bensì la messa in scena di una situazione paradossale, così estrema da trasformarsi in un laboratorio di analisi della banalità del male e della separazione tra percezione soggettiva e realtà oggettiva. Recensione ❯
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James Mangold racconta la vita del musicista Bob Dylan. Espandi ▽
Il film su Bob Dylan diretto da James Mangold e interpretato da Timothée Chalamet racconterà in particolare dell'ascesa del giovane Dylan nella scena musicale folk degli anni '60. "Racconteremo un momento straordinario della cultura americana e della vita di Bob", racconta Mangold." Un giovane Bob Dylan, di 19 anni, che arriva a New York con soli 2 dollari in tasca e diventa famoso nel giro di tre anni, prima di essere accolto nella famiglia della musica folk a New York. E poi, naturalmente, ad un certo punto la sua fama cresce. È così incredibile, è una storia vera ed è molto interessante, riguarda un momento incredibilmente affascinante della storia americana". Recensione ❯
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Una giovane donna vive in un contesto che la vuole operaia e sottoposta. Lei però decide di cercare la propria voce. Espandi ▽
In un paesino montuoso dell’Irpinia, una giovane donna vive un’esistenza riservata. Le fanno compagnia un gatto e alcuni parenti, ma il grosso delle sue giornate si snoda attraverso il lavoro ripetitivo in una fabbrica per la concia delle pelli. Un giorno, vedendo in aria il drone utilizzato per le riprese durante una festa di comunione, le viene un’idea che possa metterla in contatto telefonico con una presenza inaccessibile. È l’inizio di un rapporto sempre più assiduo, su cui entrambe le parti proiettano ciò che desiderano.
Per la seconda volta strappati alla loro attività di documentaristi dopo Il cratere del 2017, Silvia Luzi e Luca Bellino nel frattempo non hanno mai smesso di raccontare il reale; con Luce però cercano un altro modo di integrarlo alla finzione, stavolta con un film unicamente intimista e ancorato alla presenza di Marianna Fontana. Recensione ❯
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Dopo il grande successo dei primi due film "Dieci giorni senza mamma" e "Dieci giorni con Babbo Natale" tornano le avventure della famiglia Rovelli. Espandi ▽
La famiglia Rovelli stavolta è in partenza per la Puglia, dove la figlia maggiore Camilla (Angelica Elli) si trasferirà per frequentare l'università col suo fidanzato Antonio (Gabriele Pizzurro).
Carlo (Fabio De Luigi) però non è ancora pronto a lasciar andare la sua primogenita, soprattutto per affidarla alle mani di quel ragazzo di cui non si fida per niente... Così, arrivati alla masseria della famiglia Paradiso, non perde occasione per rendersi un ospite poco gradito.
Tra furti, bugie, fughe d'amore e moltissimi equivoci divertenti, i Rovelli e i Paradiso capiranno che, nonostante differenze e incomprensioni, sono ormai un'unica grande famiglia. Recensione ❯
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L'inaspettato, dolce e beffardo incontro tra una donna e un uomo entrambi soli. Espandi ▽
Vedova da una trentina d'anni, la settantenne Mahin non ha mai voluto risposarsi e da quando la figlia è partita per l'estero vive sola a Teheran nella sua grande casa con giardino. Stanca della solitudine, dopo un pranzo con le amiche che l'ha spinta a cercare la compagnia di un uomo, Mahin avvicina l'anziano tassista Faramarz, ex soldato anche lui destinato a restare solo, e con gentilezza lo invita da lei per passare una serata insieme. L'incontro inaspettato si trasformerà per entrambi in qualcosa d'indimenticabile.
A un certo punto, nella storia di Mahin e Faramarz, ogni cosa sembra pure avere un proprio posto nel mondo, una sua giustezza che dà senso alle cose. La sceneggiatura è del resto ricca di eco interne. Ed è proprio lì, nel gioco di contrasti e passaggi poi bruscamente interrotto, che si gioca il destino di Mahin.
Un destino beffardo, ingiusto, anche un po' gratuito se lo si pensa in termini meramente narrativi, ma che abbraccia in pieno la visione critica dei due registi: come a dire che in Iran, in questo Iran ottuso e forse decadente, non c'è redenzione per nessuno, nemmeno per chi prova a essere libero, felice e innamorato almeno per una sera. Recensione ❯
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Un giovane paramedico si fa strada durante il suo primo anno di lavoro a New York City. Affiancherà uno dei migliori sul campo. Espandi ▽
Ollie Cross è un giovane paramedico alle prime armi con il sogno di superare l’esame di medicina, per il quale studia nel suo squallido appartamento di Chinatown. Il resto del tempo lo passa su’un ambulanza guidata da Rutkovsky detto Rut, un partner di consumata esperienza con una vita personale disastrata e la capacità di supplire ad un’istruzione limitata con grandi intuito e pragmatismo. L’area loro assegnata è East New York, il che significa che l’utenza con cui hanno a che fare è composta di tossici e spacciatori, mariti violenti e vittime di sparatorie fra gang rivali, malati di mente e criminali da strapazzo. Adattato da romanzo omonimo del romanziere ed ex paramedico americano Shannon Burke, Black Flies è firmato dal regista francese Jean-Stéphane Sauvaire che ha vissuto a lungo a New York e ne conosce la dark side. I riferimenti al cinema indipendente yankee non si contano, e le sottolineature di una storia per certi versi già vista anche sul piccolo schermo, dove le serie mediche abbondano in crisi esistenziali, sono troppo marcate, a cominciare dal nome del protagonista. Recensione ❯
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Un giovane ragazzo si innamora di una prostituta. Quando però suo padre esce dal carcere dovrà scegliere tra l'amore e il genitore. Espandi ▽
Siamo nel rione Traiano di Napoli, e Attilio viene
incaricato di proteggere una giovane prostituta dell'Est. Presto se ne innamora, ma mantenere il segreto
è essenziale. Anche perché dovrà scegliere tra la ragazza e la fedeltà al padre, appena uscito dal carcere
e perseguitato dagli strozzini. Recensione ❯
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Si narra di un'antica e malefica creatura che si nasconde nell'oscurità, nutrendosi delle paure dei bambini e trascinandoli via per sempre. Espandi ▽
Bagman: si narra di un'antica e malefica creatura che si nasconde
nell'oscurità, nutrendosi delle paure dei bambini e trascinandoli via per sempre.
Patrick (Sam Claflin) pensava di aver lasciato quei terribili incubi nel passato. Ma
ora, nel silenzio della notte, strani sussurri e ombre inquietanti tornano reclamando
la sua famiglia. Quando suo figlio Jake diventa il prossimo bersaglio di Bagman,
nessun luogo sarà sicuro. Nessuna luce sarà abbastanza forte per scacciare il buio
che avanza. Recensione ❯
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Claudia, una venticinquenne con gravi insicurezze, affitta il piano superiore di una casa isolata. Lì conosce Letizia, la proprietaria, un'affascinante donna dal passato oscuro. Espandi ▽
Claudia è una ragazza che, a causa di una madre piuttosto apprensiva e invadente, ha perso fiducia in sé stessa. Si fida solo di Lodovico il quale la invita a misurarsi con un corso di sopravvivenza. Per fare ciò affitta una stanza in una casa ai margini del bosco dove si terrà la prova. La proprietaria si dimostra tanto gentile quanto 'strana' invitandola a sperimentare la metafonia, cioè la comunicazione con i trapassati.
Davide Montecchi conferma la sua versatilità nei confronti dell'horror. Montecchi porta sullo schermo un horror leggibile sul versante psicanalitico attraverso queste due figure femminili, una desiderosa di liberarsi e l'altra prigioniera delle proprie ossessioni e al contempo castratrice subdola delle potenzialità altrui.
Resta l'esito di un'opera seconda realizzata con mano sicura, competenza e visionarietà. Recensione ❯
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Una storia coinvolgente riguardante importanti tematiche quali la salvaguardia dei mari e degli oceani. Espandi ▽
Ricardito è un pesciolino pappagallo nato all'interno della barriera corallina. Vive insieme ai genitori che passano tutto il giorno a rosicchiare alghe e con i ventidue fratelli che si cibano solo di toast ripieni di quelle verdure verdognole. È nato con una malformazione e, a differenza dei suoi simili, presenta una pinna dorsale morbida e fluttuante che, quando tiene dritta, assomiglia a quella degli squali. Fatto che lo porta di conseguenza a trascorrere le giornate a cercare di assomigliare agli squali; ma tutti lo prendono in giro a scuola, a casa, nelle grotte della barriera. Un giorno, dopo l'ennesimo maltrattamento, lascia casa e si avventura negli abissi, dove incontra tanti pesci diversi e una famiglia di squalette: Rosetta e Aly. Con loro inizierà un percorso per ritrovare se stesso, capire l'importanza della sua specie e lottare contro l'odiato inquinamento dei mari. Recensione ❯
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