All’interno di questo appunto viene descritta la biografia di Benito Mussolini, dittatore italiano e fondatore del fascismo. Sono riportate tutte una serie di notizie riguardanti i suoi primi anni di gioventù, l’entrata in politica, la dittatura da lui imposta, l’entrata in guerra, gli ultimi anni di vita fino alla morte.
Indice
Biografia di Benito Mussolini
Anni giovanili
Anni di formazione scolastica e prime idee politiche
Affermazione personale in Italia e gestione del giornale “Avanti!”
Salita al potere
Periodo autoritario
Immagine durante la Seconda Guerra mondiale e la morte
Curiosità sulla personalità di Mussolini
Biografia di Benito Mussolini
Brevi informazioni sulla vita di Benito Mussolini:Brevi informazioni sulla vita di Benito Mussolini: il suono nome completo era Benito Amilcare Andrea Mussolini, chiamato Benito Mussolini ma soprannominato Il Duce. Nacque il 29 luglio del 1883 a Predappio in Italia. Tra il 1922 e il 1943 venne nominato Primo ministro dell’Italia e fu il primo dittatore fascista d’Europa del XX secolo. Mussolini mori il 28 aprile 1945 vicino a Dongo.
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Anni giovanili
Mussolini è stato il primo figlio del fabbro del suo paese, aveva origi umili. Solamente gli anni successivi ha parlato di se stesso come un "uomo del popolo". Suo padre era un giornalista socialista part-time oltre che fabbro, era figlio di un tenente della Guardia nazionale mentre sua madre era un'insegnante di scuola. Vivevano in due stanze molto affollate al secondo piano di un piccolo palazzo malconcio. I pasti che mangiava insieme ai suoi fratelli erano spesso scarsi, a causa dei soldi che sperperava il padre nelle taverne e per la sua amante. Mussolini era un bambino irrequieto, disobbediente, ribelle e aggressivo. Era un bullo a scuola e lunatico a casa. A causa del suo comportamento Fu espulso e mandato alla Scuola Giosuè Carducci di Forlimpopoli.Per ulteriori approfondimenti su Mussolini vedi anche qua
Anni di formazione scolastica e prime idee politiche
Mussolini conseguì il diploma di insegnante e per un periodo lavorò come maestro di scuola ma poco dopo si rese conto di essere totalmente inadatto a tale lavoro. A 19 anni, giovane e inesperto, decise di lasciare l'Italia andando in Svizzera con solo un medaglione di nichel di Karl Marx, era tutta la sa ricchezza. Li visse facendo vari lavori. Mussolini si avvicinò alle teorie di diversi filosofi come Immanuel Kant, Benedict de Spinoza, Peter Kropotkin, Friedrich Nietzsche GWF Hegel, Karl Kautsky e Georges Sorel, prendendo spunto per una sua politica. Per avere stima e consensi, iniziò atti di propaganda per un sindacato, proponendo uno sciopero e sostenendo la violenza come mezzo per far rispettare le richieste. Nel 1904 quando ritornò in Italia, ormai era conosciuto anche qui.Per ulteriori approfondimenti su Mussolini vedi anche qua
Affermazione personale in Italia e gestione del giornale “Avanti!”
A causa della sua personalità di giornalismo e politica estrema, Mussolini fu arrestato nuovamente e recluso. Nel 1909, durante un momento di libertà incontrò Rachele Guidi, giovane figlia dell’amante di suo padre. I due si sposarono ma dopo il matrimonio Mussolini fu incarcerato per la quinta volta. Dopo aver scritto in un'ampia varietà di giornali socialisti, ha fondato un giornale tutto suo chiamato “La Lotta di Classe". Nel 1912 fu nominato direttore del giornale socialista ufficiale “Avanti!”, grazie al grande successo che aveva avuto in precedenza. Mussolini, essendo un antimilitarista, antinazionalista e antimperialista, si oppose all'intervento italiano nella prima guerra mondiale. Successivamente si è dimesso dall'Avanti! ed è stato espulso dal Partito socialista. Assunse la direzione di "Il Popolo d'Italia", finanziato dal governo francese e da industriali italiani.Per ulteriori approfondimenti su Mussolini vedi anche qua
Salita al potere
Nel 1918 iniziò ad emergere la figura di un dittatore per affrontare la crisi economica e politica che allora stava affrontando l'Italia. Con Mussolini si inizia a parlare di fasci di combattimento, ovvero di gruppi di combattenti legati tra loro da legami tanto stretti quanto quelli che fissavano i fasci dei littori e così fu creato il fascismo e ideato il suo simbolo. Ci furono diversi scontri. Nel 1921 i fascisti controllavano gran parte dell'Italia e la sinistra era quasi al declino. Quando il movimento fascista costruì un'ampia base di appoggio attorno alle potenti idee di nazionalismo e anti-bolscevismo, Mussolini iniziò a pianificare la presa del potere a livello nazionale. Nel 1922 ci fu uno sciopero generale; i volontari fascisti, infatti, contribuirono a sconfiggere lo sciopero e così avanzarono la pretesa fascista al potere.Per ulteriori approfondimenti su Mussolini vedi anche qua
Periodo autoritario
Nel 1922 Mussolini divenne primo ministro della storia italiana. In quell'anno fece approvare una legge che consentiva ai fascisti di trovare la maggioranza in Parlamento. Nel 1924 ci furono le elezioni in cui venne evidenziato il suo potere personale. Nel 1924 i mandanti di Mussolini rapirono e assassinarono il deputato socialista Giacomo Matteotti che era diventato uno dei critici più efficaci del fascismo in Parlamento. La crisi Matteotti scosse Mussolini, ma riuscì a mantenere la presa al potere. L'Italia aveva trovato un nuovo alleato in Austria quello di Adolf Hitler, il quale aveva incoraggiato attivamente l'avventura africana di Mussolini. Nel 1938, seguendo l'esempio tedesco, il governo di Mussolini approvò in Italia leggi antisemite che discriminavano gli ebrei in tutti i settori della vita pubblica e privata e prepararono la strada per la deportazione di circa il 20% degli ebrei italiani nei campi di sterminio tedeschi durante la guerra.Per ulteriori approfondimenti su Mussolini vedi anche qua
Immagine durante la Seconda Guerra mondiale e la morte
Quando la Germania avanzò verso ovest, Mussolini decise di dichiarare guerra il 10 giugno del 1940. Fin dall'inizio la guerra andò male per l'Italia e le speranze di una vittoria da parte di Mussolini si dissolsero presto. Nel 1940 Mussolini decise di attaccare la Grecia attraverso l’Albania senza informare i tedeschi ma fallì. Anche la campagna del 1941 per sostenere l'invasione tedesca dell'Unione Sovietica fallì e così le truppe italiane dovettero ritirarsi. Nel 1943 gli italiani si arresero e i tedeschi iniziarono a prendere precauzioni contro un probabile collasso italiano. Quando gli alleati occidentali invasero con successo Sicilia nel luglio 1943, era evidente che il crollo era imminente. Ci fu la caduta di Mussolini, fu arrestato dal comando reale dopo un'udienza con il re. Inizialmente su imprigionato sull'isola di Ponza, poi in un’isola della Sardegna, poi in Abruzzo per sfuggire dai tedeschi. Dopo diversi eventi, Mussolini cercò di scappare travestito da soldato tedesco in un convoglio di camion in ritirata verso Innsbruck, in Austria. Ma fu riconosciuto insieme alla sua amante, Claretta Petacci e fu fucilato e ucciso il 28 aprile 1945. I loro corpi furono appesi, a testa in giù, in piazza Loreto a Milano. Enormi folle esultanti hanno celebrato la caduta del dittatore e la fine della guerra. La democrazia è stata ripristinata nel paese dopo 20 anni di dittatura e un partito neofascista del 1948 che ha portato avanti gli ideali di Mussolini ottenne solo pochissimi voti.Per ulteriori approfondimenti su Mussolini vedi anche qua
Curiosità sulla personalità di Mussolini
Ecco di seguito due curiosità su Mussolini:- È stato escluso dalla scuola: Benito Mussolini era un bambino difficile. Così fu mandato dai genitori in un rigido collegio cattolico. Ma il nuovo ambiente non ha temperato il suo comportamento e all'età di 10 anni è stato espulso per aver pugnalato un compagno di studi con un temperino. Prima di compiere 20 anni ha accoltellato altri coetanei, inclusa una delle sue amiche;
- È stato ispirato dall’Impero Romano: per coinvolgere il pubblico, Mussolini ha riproposto molti simboli antiquati associati alla gloria storica di Roma, come il saluto a braccio teso e l'aquila appollaiata. Anche la parola fascista riecheggia i fasci romani, un fascio di bastoni legati insieme che nell'antica Roma si usava per significare autorità;