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Come meditare: Guida pratica per fare amicizia con la propria mente
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E-book168 pagine2 ore

Come meditare: Guida pratica per fare amicizia con la propria mente

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Info su questo ebook

Sempre più persone si avvicinano alla meditazione per cercare serenità e risorse per affrontare le sfide della vita quotidiana.

Questo libro racchiude i principali insegnamenti sperimentati dall’autrice in oltre tre decenni di attività come insegnante di meditazione. Le pratiche, spiegate in modo semplice, hanno reso felici migliaia di allievi e sono ora finalmente disponibili anche in italiano.

Quando una situazione ci preoccupa, una persona ci irrita o un dolore fisico ci angoscia, in genere, siamo portati a intervenire sulle cause esterne, dimenticando che spesso la prima ragione di quel malessere è dentro di noi. La meditazione ci invita a “fare amicizia” con la nostra mente, a fare pace con noi stessi per riconoscere le vere cause delle nostre sofferenze e, allo stesso tempo, a individuare quello che davvero ci fa star bene. Per meditare, spiega l’autrice, non serve praticare strani rituali, non è neanche necessario ritirarsi sull’Himalaya o diventare monaci buddhisti, si tratta semplicemente di prendere del tempo per stare con noi stessi e questo si può fare ovunque e in qualunque momento.

Con un linguaggio di facile comprensione, non privo di autoironia, l’autrice conduce per mano il lettore alla scoperta della meditazione, una pratica millenaria i cui molteplici benefici sono oggi riconosciuti anche dalle neuroscienze.

Gli oltre quarant’anni di esperienza dell’autrice come insegnante di meditazione fanno di queste pagine una guida preziosa alla meditazione, un valido aiuto per chi vuole iniziare a sperimentarne i benefici, ma anche una lettura di grande stimolo e ispirazione per chi medita da lungo tempo.
 
LinguaItaliano
Data di uscita3 nov 2020
ISBN9788866816331
Come meditare: Guida pratica per fare amicizia con la propria mente

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    Anteprima del libro

    Come meditare - Pema Chödrön

    cover.jpg

    Nota dell’editore

    Caro lettore, cara lettrice,

    innanzitutto grazie per aver scelto Terra Nuova Edizioni.

    Fin dal 1977 siamo impegnati a diffondere i temi e le pratiche dell’ecologia a 360° attraverso il mensile Terra Nuova e i nostri libri. In ogni nostra pubblicazione troverai contenuti aggiornati, passione, senso di responsabilità nel fare impresa. Questo per noi significa in primo luogo garantire ai nostri collaboratori (autori, redattori, traduttori, grafici e così via) il giusto riconoscimento economico e mantenendo ogni fase produttiva in Italia, inclusa la conversione in digitale.

    Ti chiediamo di condividere questo impegno non duplicando questo ebook: se vuoi farlo conoscere o regalarlo, compralo nuovamente come faresti se fosse di carta. La duplicazione illecita è un gesto che sembra innocuo a chi lo compie, ma i mancati introiti di fatto danneggiano i nostri progetti e chi lavora per realizzarli. Non abbiamo inserito alcun sistema di protezione dei contenuti (DRM o Watermark) perché siamo fiduciosi che deciderai di percorrere questa strada insieme a noi.

    In questo modo entrerai a far parte della nostra comunità del cambiamento, formata dalle oltre 500 mila persone che ogni giorno mettono in pratica i temi dell’ecologia attraverso la rivista, i siti web e i libri. Per saperne di più: www.nonunlibroqualunque.it

    Scopri la comunità di Terra Nuova: www.terranuova.it - Facebook - Twitter - Instagram

    Autore: Pema Chödrön

    Titolo originale: How to meditate

    Copyright © 2013 Pema Chödrön. This translation is published by arrangement with Sounds True and by the agency of Agence Schweiger

    Edizione italiana

    © 2020 Editrice Aam Terra Nuova

    Via Ponte di Mezzo 1, 50127 Firenze

    tel 0553215729 – fax 0553215793

    [email protected] - www.terranuova.it

    Prima edizione ebook: novembre 2020

    Traduzione: Andrea Libero Carbone

    ISBN: 9788866816331

    Collana: Ricerca interiore

    Copertina: Andrea Calvetti

    Questo ebook è protetto dalla legge sul diritto d’autore. Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata di questo testo, così come l’alterazione delle informazioni elettroniche sul regime dei diritti costituisce una violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla Legge 633/1941 e successive modifiche.

    A proposito di questo ebook

    Quando una situazione ci preoccupa, una persona ci irrita o un dolore fisico ci angoscia, in genere, siamo portati a intervenire sulle cause esterne, dimenticando che spesso la prima ragione di quel malessere è dentro di noi. La meditazione ci invita a fare amicizia con la nostra mente, a fare pace con noi stessi per riconoscere le vere cause delle nostre sofferenze e, allo stesso tempo, a individuare quello che davvero ci fa star bene. Per meditare, spiega l’autrice, non serve praticare strani rituali, non è neanche necessario ritirarsi sull’Himalaya o diventare monaci buddhisti, si tratta semplicemente di prendere del tempo per stare con noi stessi e questo si può fare ovunque e in qualunque momento.

    Con un linguaggio di facile comprensione, non privo di autoironia, l’autrice conduce per mano il lettore alla scoperta della meditazione, una pratica millenaria i cui molteplici benefici sono oggi riconosciuti anche dalle neuroscienze.

    Gli oltre quarant’anni di esperienza dell’autrice come insegnante di meditazione fanno di queste pagine una guida preziosa alla meditazione, un valido aiuto per chi vuole iniziare a sperimentarne i benefici, ma anche una lettura di grande stimolo e ispirazione per chi medita da lungo tempo.

    A proposito dell’autrice

    Pema Chödrön, infaticabile insegnante di Buddhismo, madre di due figli, monaca e prolifica scrittrice, Ani Pema Chödrön (Deirdre Blomfield-Brown) è nata a New York nel 1936. Dopo la laurea a Berkeley ha esercitato per molti anni la professione di insegnante. Negli anni ’70 si è avvicinata al Buddhismo tibetano e in seguito è stata ordinata monaca da Chögyam Trungpa Rinpoche, il XVI Karmapa, di cui è stata allieva fino alla sua morte. Da allora, ha ispirato milioni di persone in tutto il mondo che sono state toccate dal suo esempio e dal suo invito a praticare la pace e la meditazione in questi tempi turbolenti. Vive nel monastero di Gampo Abbey, in Canada e conduce seminari e ritiri di meditazione tra gli Stati Uniti e il Canada.

    È autrice di numerosi libri pubblicati in tutto il mondo, tra cui Liberi dalle vecchie abitudini (Terra Nuova Edizioni).

    Informazioni e contatti: pemachodronfoundation.org

    Indice

    Introduzione

    La scelta di vivere con tutto il cuore

    Perché meditare?

    Parte prima – La tecnica della meditazione

    Capitolo primo

    Prepararsi alla pratica e prendere l’impegno

    Capitolo secondo

    Stabilizzare la mente

    Capitolo terzo

    I sei punti della postura

    Capitolo quarto

    Il respiro: la pratica del lasciare andare

    Capitolo quinto

    L’approccio: ritornare di continuo

    Capitolo sesto

    Amichevolezza incondizionata

    Capitolo settimo

    Il tuo insegnante di meditazione sei tu

    Parte seconda – Lavorare con i pensieri

    Capitolo ottavo

    La mente scimmia

    Capitolo nono

    I tre livelli del pensiero discorsivo

    Capitolo decimo

    I pensieri come oggetto di meditazione

    Capitolo undicesimo

    Considerare tutti i Dharma come sogni

    Parte terza – Lavorare con le emozioni

    Capitolo dodicesimo

    Intimità con le emozioni

    Capitolo tredicesimo

    Lo spazio all’interno di un’emozione

    Capitolo quattordicesimo

    Le emozioni come oggetto di meditazione

    Capitolo quindicesimo

    Sporcarsi le mani

    Capitolo sedicesimo

    Avere un’esperienza sostenuta

    Capitolo diciassettesimo

    Respirare con l’emozione

    Capitolo diciottesimo

    Lascia perdere la storia e cerca l’emozione

    Parte quarta – Lavorare con le percezioni dei sensi

    Capitolo diciannovesimo

    Le percezioni dei sensi

    Il suono come oggetto di meditazione

    La vista come oggetto di meditazione

    La sensazione del corpo come oggetto di meditazione

    Il gusto come oggetto di meditazione

    Capitolo ventesimo

    L’interconnessione di tutte le percezioni

    Parte quinta – Aprire il cuore all’inclusività

    Capitolo ventunesimo

    Rinunciare alla lotta

    Capitolo ventiduesimo

    Le Sette Delizie

    Capitolo ventitreesimo

    La sostenibile leggerezza dell’essere

    Capitolo ventiquattresimo

    Credenze

    Capitolo venticinquesimo

    Rilassarsi nell’assenza di fondamento

    Capitolo ventiseiesimo

    Creare un circolo di praticanti

    Capitolo ventisettesimo

    Coltivare il senso della meraviglia

    Capitolo ventottesimo

    La via del Bodhisattva

    Meditare è, semplicemente, esercitarsi a permanere in uno stato in cui la mente e il corpo possono sincronizzarsi. Attraverso la pratica della meditazione, possiamo imparare a essere senza illusioni, a essere pienamente autentici e vivi.

    – Chogyam Trungpa Rinpoche

    La nostra vita è un viaggio senza fine: la pratica della meditazione ci permette di sperimentare tutte le tessiture del percorso, e in effetti è questo il senso stesso del viaggio.

    – Chogyam Trungpa Rinpoche

    Introduzione

    La scelta di vivere con tutto il cuore

    Il principio dell’essere-adesso è molto importante per qualunque sforzo di edificare una società illuminata. Ci si può chiedere quale sia l’approccio migliore per dare un contributo alla società e come fare per essere certi che quel che stiamo facendo sia qualcosa di autentico e positivo. L’unica risposta è l’essere-adesso. E quel che ci permette di rilassarci o far riposare la mente nell’essere-adesso è la pratica della meditazione. Nella meditazione adottiamo un approccio imparziale. Lasciamo che le cose siano come sono, senza giudizio, e così facendo impariamo a essere noi stessi.

    – Chögyam Trungpa Rinpoche

    La mente è davvero inarrestabile. Nell’esperienza umana abbondano l’imprevedibilità e il paradosso, le gioie e i dolori, i successi e i fallimenti. Nel dispiegarsi della nostra esistenza, non possiamo sfuggire a nessuna di queste esperienze. Fanno parte di ciò che rende grande la vita, e sono anche il motivo per cui i viaggi della mente sono così tortuosi. Se con la meditazione riusciamo a esercitarci a essere più aperti, più accondiscendenti rispetto all’ampiezza spalancata dello spettro dell’esperienza, se riusciamo ad addentrarci in profondità nelle nostre difficoltà e nel funzionamento degli scatti fulminei della nostra mente, possiamo maturare un approccio più stabile e rilassato alle cose della vita.

    Ci sono tanti modi per lavorare con la mente. La meditazione seduta è uno degli strumenti più efficaci. La meditazione seduta ci apre a ogni singolo momento della vita. Ciascun momento è in tutto e per tutto unico e ignoto. Il nostro mondo mentale può sembrarci prevedibile, comprensibile. Passiamo in rassegna tutti gli eventi della vita e le cose da fare convinti che possano offrirci sicurezza e una base solida per la nostra esistenza. Ma non sono altro che fantasie: questo preciso momento, una volta rimosse tutte le nostre stratificazioni concettuali, è da ogni punto di vista unico. È assolutamente ignoto. Non abbiamo mai vissuto questo momento prima d’ora, e il momento successivo non sarà uguale a quello in cui ci troviamo adesso. La meditazione ci insegna ad avere a che fare direttamente con la vita, permettendoci di sperimentare appieno il momento presente.

    Se volgiamo lo sguardo al Dharma – ovvero gli insegnamenti del Buddha, la verità di ciò che è – vediamo che attraverso la pratica della meditazione si intende rimuovere la sofferenza. Forse è per questo che tante persone sono attratte dalla meditazione, è raro che ci si avvicini a questa pratica se non c’è qualcosa che ci turba. Secondo gli insegnamenti buddhisti, però, il punto non è rimuovere solo i sintomi della sofferenza: si tratta in realtà di rimuovere la causa, o la radice, della sofferenza. Il Buddha ha detto: «Io insegno soltanto una cosa: la sofferenza e la cessazione della sofferenza».

    In questo libro vorrei mostrare soprattutto che la radice della sofferenza è la mente: la nostra mente. E che questa nostra mente è anche la radice della felicità. Nelle pagine del Bodhicaryavatara dedicate a questo tema, il saggio Shantideva, per illustrare il modo in cui cerchiamo di alleviare la nostra sofferenza, ricorre a una famosa analogia. Dice che se ti fanno male i piedi quando cammini, potresti coprire di cuoio tutta la terra, in modo da non dover mai soffrire il dolore del contatto col suolo. Ma dove trovare una tale quantità di cuoio? Oppure, puoi semplicemente avvolgere un po’ di cuoio intorno ai piedi: così sarai protetto come se tutto il mondo fosse coperto.

    In altri termini, si può andare avanti all’infinito cercando di far cessare la sofferenza affrontando le circostanze esteriori, e di solito è così che facciamo tutti. È l’approccio convenzionale: non fai altro che cercare di risolvere per l’ennesima volta il problema là fuori. Ma il Buddha ha detto qualcosa di rivoluzionario, anche se la maggior parte di noi continua a non dargli retta fino in fondo: se lavori con la mente, potrai alleviare tutta la sofferenza che sembra provenire dall’esterno.

    Quando qualcosa ti dà fastidio – una persona ti dà noia, una situazione ti irrita, o il dolore fisico ti assilla – devi lavorare con la mente: la meditazione ti permette di farlo. Lavorare con la mente è il solo modo che abbiamo per cominciare a sentirci felici, contenti del mondo in cui viviamo.

    Riguardo alla parola sofferenza, c’è una precisazione importante da fare. Quando il Buddha dice: «L’unica cosa che insegno è la sofferenza e la cessazione della sofferenza», la parola che usa per indicare la sofferenza è dukkha. Dukkha è qualcosa di diverso dal dolore. Il dolore è un aspetto inevitabile della vita umana, come lo è anche il piacere. Il dolore e il piacere si alternano in chiunque abbia un corpo e una mente, e sono parte integrante della vita di chi è nato in questo mondo.

    Il Buddha non intendeva dire: «L’unica cosa che insegno è il dolore e la cessazione del dolore». Piuttosto, dice che il dolore c’è, e che devi fartene una ragione, rilassarti rispetto al fatto che nella tua vita ci sarà dolore. Non si tratta di raggiungere uno stato in cui, se muore qualcuno a cui vuoi bene, non provi dolore. O se cadi da una rampa di scale, non ti riempi di lividi. Con l’età potrai avere il mal di schiena o le ginocchia doloranti. Sono cose che capitano.

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