La Picaresca
La Picaresca
La Picaresca
, per la grande variet di caratterizzazioni e la disintegrazione come genere per lattivit dei suoi epigoni. Il romanzo picaresco designa il genere narrativo collocato nel miglior modo nel Siglo de Oro e pi profondamente radicato nella tradizione popolare spagnola. I suoi racconti occupano un secolo centrale dei Siglos de Oro, emergendo come lunica corrente realista compromessa con il suo tempo, da una tradizione letteraria profondamente idealista, con i suoi romanzi di cavalleria, sentimentali, pastorali e davventura. I tratti delle opere picaresche sono tanto ricorrenti quanto semplici, come: lautobiografia, il servire vari padroni, linfamante genealogia, la satira, la finalit didattica e il sottile compromesso ideologico fra narrazioni e digressioni etiche. Il termine novela, che qui uso di proposito in spagnolo, corrisponde in italiano sia a romanzo che a novella, mentre laggettivo picaresco, deriva dal sostantivo pcaro , indica lemarginato urbano della Spagna del XVI e XVII secolo e viene impiegato per la prima volta nella Farsa Custodia di Bartolom Palau , nella forma di picarote. Letimologia di questo vocabolo stata oggetto di molti studi ma non stata ancora chiarita del tutto. Nella prima parte del lavoro che ho svolto, ho cercato di descrivere la nascita di questo filone letterario allinterno della narrativa spagnola del secolo XVI, cercando di definirla ed evidenziandone le caratteristiche del genere e del personaggio che lo contraddistingue. Nella seconda parte, ho tracciato una traiettoria evolutiva del genere, dal punto di vista strettamente cronologico, attraverso le opere indicate dalla critica come appartenenti alla picaresca. Questo genere letterario, dopo la nascita, nel 1554 con lanonimo Lazarillo de Tormes, attraversa un periodo dapoteosi, che ha inizio con il Guzmn di Mateo Alemn e termina, passando attraverso lapocrifo di Juan Mart, con il Buscn di Quevedo. Dopo un periodo di agonia, il genere picaresco si esaurisce, per lattivit dei suoi epigoni, con lanonimo Estebanillo Gonzlez. Nella terza parte ho riportato le varie interpretazioni critiche degli specialisti del genere, dalla critica tematica e formale, a quelle innovative, come la critica con lapplicazione della psicoanalisi o quella che usa il metodo sociologico empirico. Infine, ho cercato di trarre le mie conclusioni da questo viaggio allinterno della tradizione picaresca spagnola, che, in totale dissenso con alcuni critici, e secondo il mio modesto parere, pu essere tranquillamente considerata un genere letterario, anche se atipico e polimorfo, oltre ad avere un ruolo considerevole, in quanto, come ritiene Florencio Sevilla Arroyo , dalla picaresca e dal Don Quijote di Cervantes, deriver quello che noi attualmente consideriamo il romanzo moderno.
Romanzo picaresco
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Con romanzo picaresco (dallo spagnolo pcaro, briccone, furfante, che compare per la prima volta nella Farsa salamantina di B. Palau come picaro matriculado), si identifica generalmente
una narrazione apparentemente autobiografica, fatta in prima persona e in cui il fittizio protagonista descrive le proprie avventure dalla nascita alla maturit. Leroe una persona di bassa estrazione sociale, generalmente un orfano nato da genitori ignoti e abbandonato a se stesso in un mondo ostile. Per sopravvivere costretto a compiere azioni riprovevoli, come rubare, uccidere, prostituirsi. Ma venire a compromessi con un mondo che esso stesso spietato e crudele non pregiudica lintrinseca bont del personaggio, che alla fine spesso premiata col successo. Liniziazione alla societ caratterizzata da un fatto sfortunato, che d lavvio a una serie di peripezie e di viaggi durante i quali il protagonista si imbatte in persone di varia estrazione sociale. Nel romanzo picaresco si voluto prediligere il punto di vista della nascente borghesia, da un lato per la ricerca del successo da parte di un personaggio di umili origini, dallaltro per il declino dellideale cavalleresco aristocratico per il quale Dio garante di una immutabile armonia sociale, contro lindividualismo del capitalismo in ascesa.
Indice
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1 Origini 2 Espansione in Europa 3 Il picaresco spagnolo e inglese 4 Cause sociali 5 Lo stile picaresco
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6 La crisi della societ feudale 7 Fortuna del romanzo picaresco 8 Note 9 Bibliografia
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10 Voci correlate
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Origini [modifica]
Don Chisciotte a gambe all'aria - sotto lo sguardo del fido Sancho Panza - nella visione di Gustave Dor.
Per quanto sia possibile individuare alcune caratteristiche comuni, stabilire un modello a tutto tondo di romanzo picaresco (il termine stesso definizione recente) tutt'altro che facile a causa delle differenze storico-geografiche tra i differenti paesi in cui esso fior (si pensi al divario tra Spagna e Inghilterra) e il lungo periodo di oltre due secoli (XVI- XVIII) che intercorre tra le prime opere e quelle pi mature. Le origini del romanzo picaresco sono spagnole. La prima novela ascrivibile al genere in questione, apparve in forma anonima per la prima volta ad Alcal, Burgos e Anversa sotto il titolo di Lazarillo de Tormes (1554), seguito dal Guzmn de Alfarache di Alemn (1599-1604). In seguito al successo di queste prime opere, in Spagna videro la luce numerosi altri romanzi sullo stesso tema tra il 1600 e il 1646[1], periodo in cui compare quella grande opera che segna la nascita del romanzo moderno europeo: ilDon Chisciotte della Mancia di Miguel de Cervantes (1605).
Crusoe (1719) e Moll Flanders(1722) da parte di Daniel Defoe (lui stesso un commerciante di stoffe finito in miseria). I due romanzi coronarono il successo dell'autore, anche se ad esso dovette contribuire il fatto che Defoe era ormai giornalista e spia del governo: quindi verosimile che pot trarre ispirazione da fatti di cronaca nera veramente accaduti nei pi malfamati quartieri della Londra di allora. Moll Flanders, abbandonata dalla madre, nasce in prigione e per sopravvivere costretta a diventare ladra e prostituta. Rischia la pena di morte per poi finire deportata in America. Nonostante le sue malefatte, i suoi tormenti cessano definitivamente con il raggiungimento della ricchezza: Moll dopotutto il simbolo della grande Londra mercantile in espansione, in cui mobilit sociale consente a chi dotato di un pizzico di scaltrezza di avere successo.
La situazione sociale inglese evidentemente molto differente da quella dipinta dai romanzi spagnoli, dove ancora l'ottica mercantile caratteristica dei paesi protestanti puritani fa fatica ad affermarsi: i personaggi appaiono meno inclini a compromessi morali. Ma i misfatti di Moll al pari di quelli di tanti altri sono determinati pi dalla drammatica necessit di sopravvivere che dalla libera rinuncia ad un codice etico. Caratteristica costante del picaresco l'impossibilit dal parte dell'eroe di cambiare la societ, un determinismo che pu sembrare cinico ma che costituir la componente fondamentale in autori come mile Zola e di Giovanni Verga, figli (o vittime) della Rivoluzione industriale. All'eroe spagnolo che aspira al successo comunque riservata una sorte pi amara: il benessere deve essere compatibile con la morale cattolica, altrimenti si risolve in tragedia e fallimento, spia forse di un mondo molto pi legato agli ideali di un feudalismo castigliano che fatica a scuotersi dal suo immobilismo sociale.
Nel romanzo picaresco emerge spesso un contrasto stridente tra gli strati ricchi, che predicano il bene ma in realt restano impuniti delle loro malefatte solo in virt dei loro privilegi mentre i poveri pagano per tutti e come non pensare alla condizione di semi-schiavit a cui erano condannati i contadini fino ad allora. Un modello tra laltro esportato dagli spagnoli con conseguenze altrettanto drammatiche nelle haciendassudamericane.
Lautobiografismo [modifica]
Lautobiografismo la chiave di volta che determina il successo del romanzo picaresco: nel Cinquecento si erano diffuse infatti "cronache di viaggio" da paesi lontani come l Americanarrate in prima persona e lette con avidit come fatti veri. Il narratore del romanzo che dice "io" eredita lo stesso stratagemma che aveva riscosso tanto successo solo qualche anno prima. Nel romanzo picaresco lio narratore consente per allautore anche di non farsi carico di eventuali affermazioni "scomode" (come la denuncia sociale), a maggior ragione in quanto la forma diaristica comporta ladozione di un punto di vista soggettivo luso di una lente deformante non ci trasmette necessariamente la realt, ma ci d il punto di vista del protagonista, per esempio nelle deformazioni visionarie di Gulliver, che vede popoli fantastici di nani e giganti. Se da un lato questa tecnica concede allautore maggiore libert di satira, crea per unambiguit di fondo che spesso non consente di identificare il pensiero dellautore. Lautobiografismo non dunque autobiografia, cos come un politico che appare come cameo in un film non recita s stesso, ma un personaggio del copione.
nascita. Dallo Stilnovismo in poi i poemi cavallereschi spostano il centro dell'attenzione dai fatti militari agli intrecci amorosi, fatto aiutato dalla crescita del pubblico femminile, fino ad arrivare con l' Orlando Furioso a concentrare nelle avventure galanti il vero interesse del lettore. In Cervantes la satira si fa esplicita: il protagonista, che si improvvisa cavaliere errante spera di salvare una mitica principessa chiusa in un castello incantato, ma in realt si scaglia contro una piccola locanda. La proverbiale carica contro i mulini a vento evoca un riso amaro, per l'insistenza del nobilotto di non volere accettare l'evidenza di una realt sociale ormai tramontata.
Note [modifica]