Uno Stato Assolutamente Privo Di Qualificazioni - Jean Klein

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Da La naturalezza dell'essere di Jean Klein:
"Il vero pensiero spontaneo sorge soltanto quando siamo liberi dal volere,
dall'attendere e dall'anticipare. Questo ci a cui Heidegger si riferiva
come aspettare senza aspettare. Nulla cercato. Vi soltanto essere,
soltanto ascoltare senza proiettare nulla [...].
Il pensiero spontaneo, l'azione spontanea, sono estetici, etici e funzionali.
Ma l'ego si affaccia e dice: Fammi un po' vedere se sono d'accordo con
questo pensiero, e cos ci cacciamo in qualche struttura, in uno schema.
Se lei si osserva, vedr quanto spesso pone in questione qualcosa che
aveva spontaneamente compreso.
[...] Quando sono teso, contro che cosa mi sto difendendo?
Lei difende la sua immagine, null'altro. Lei ha l'abitudine di oggettivarsi.
Vive con un'immagine che ha creato e che stimola sensazione ed
emotivit. Altrimenti non ci sarebbe nessun bisogno di difendersi, perch
non c' nessuno da difendere. Quando lei si spogliato di tutte le
qualificazioni, che cosa c' da difendere? [...] In uno stato assolutamente
privo di qualificazioni c' soltanto libert, una libert totale.
Finch manteniamo la prospettiva soggetto-oggetto, muoviamo con
un'intenzione. Ma quando lei realizza che ci che lei non potr mai
essere oggettivato, allora giunge al silenzio, alla consapevolezza, l dove
affiora il pensiero spontaneo.
[...]
Quando non vi identificate con un'immagine, quando la vostra
osservazione innocente, sentite la vita salire. Ma nell'istante in cui
abbandonate questa visione - nel momento in cui vi identificate con
un'immagine di voi stessi, vi riconoscete come donna, come professione,
come persona che ha dei soldi o non ne ha - in quel momento ritornate a
vivere nel circolo vizioso dell'avere e del divenire. [...]
Quando ascoltate la musica, quando leggete una poesia, la ascoltate, la
leggete. La gioia estetica sgorga spontaneamente. Dovete completamente
abbandonare l'abitudine di cercare di capire, di fissare. La posizione
migliore essere completamente aperti, senza arrivare ad alcuna
conclusione. Le situazioni sorgono e le azioni accadono, ma in questa
apertura l'azione perfettamente intonata alla situazione. E voi potete
vedere cose che non avete mai veduto prima.
Questa corrente molto importante, perch essa si trova dietro la
domanda e la risposta. Infatti non si d significato senza questa corrente,
giacch restereste focalizzati sulle vostre idee e sulle vostre immagini.
[...] Quando siamo presenti a questa corrente allora non si pone pi
alcuna domanda.
[...] Diciamo che lei vede una mosca nella sua stanza. Quando segue i
movimenti della mosca nello spazio il suo sguardo innocente, non
calcolatore, perch non abbozza alcuna conclusione. Semplicemente
osserva la mosca. Se la sua attenzione viva per lungo tempo, lei pu
arrivare a sentire se stesso che osserva. Pu sentire se stesso in
osservazione. Questo eccita un senso di immensa libert nel quale si pu
sperimentare la presenza della corrente.
[...] L'osservazione reale un vedere senza che intervenga il pensiero di
un risultato, e perci senza tensione tra osservatore e cosa osservata.
[...]
La sua osservazione focalizzata su qualcosa, allora si enfatizza la
domanda: Qual la mia reazione di fronte a questo oggetto?. Ma se la
sua osservazione non ha riferimenti, essa resta un'attitudine interiore.
Un'osservazione priva di oggetti una posizione interiore di
consapevolezza nella quale, possiamo dire, l'oggetto osservato arretra
sempre pi, conducendola verso la vigilanza originaria" (pp. 65-66, 69-
70, 74).

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