Endocrinologia

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Endocrinologia

LEZIONE 1!!!
la scienza che studia le ghiandole a secrezione interna, i loro prodotti (ormoni) e gli effetti di questi sullorganismo
in situazioni fisiologiche e patologiche. Il sistema endocrino grazie alla collaborazione con il SN e il SI controlla le
funzioni vitali dellindividuo. Controlla lomeostasi interna dellorganismo in adattamento allambiente. Controlla lo
sviluppo somatico e neuropsichico, controlla la riproduzione e il metabolismo.
Lormone una sostanza biologicamente attiva che viene secreta(rilasciata) da ghiandole (cellule) endocrine ed
capace di regolare le funzioni di unaltra cellula (bersaglio) anche posta a grande distanza tramite il torrente
circolatorio. Queste azioni vengono mediate dal legame dellormone ai recettori specifici.
Le ghiandole endocrine:
Ipofisi; Tiroide; Paratiroidi; Surrene; Pancreas; Ovaie; Testicoli.
Le azioni ormonali si dividono in:
1) SINGOLE lormone selettivo su un unico tessuto (ormone TIREOTROPO).
2) MULTIPLE lormone agisce su pi cellule bersaglio, determinando effetti biologici diversi (ormoni TIROIDEI).
3) SINERGICA quando pi ormoni concorrono al raggiungimento dello stesso effetto biologico (Glucagone,
Adrenalina, Noradrenalina, Cortisolo, GH Ipoglicemia).
4) PERMISSIVA che gli ormoni agiscono direttamente su altri ormoni (FSH modula LLH).
5) TROPINICHE quando lormone controlla il funzionamento di una ghiandola endocrina (ormoni ipofisari).
Gli ormoni si possono dividere in:
1) Ormoni peptidici (peptidi, polipeptidi, glicoproteine)
2) Ormoni steroidei derivanti dal colesterolo (glicocorticoidi, mineralcorticoidi, androgeni, estrogeni,
progestinici, vitamina D)
3) Ormoni derivanti da aminoacidi (catecolamine derivati da triptofano e tirosina, ormoni tiroidei derivati
dallacido L- glutammico)
4) Ormoni derivati da acidi grassi polinsaturi (prostaglandine, leucotrieni, trombossani)
5) Ormoni PROTEICI e STEREOIDEI (ACTH, insulina, glucagone, Paratormone (PTH) Releasing Hormones (di
breve durata)
Neuro ormoni ipofisiotropici sono:
1.
2.
3.
4.
5.
6.

CRH corticotropina, stimola le ghiandole surrenali e la secrezione dei glucocorticoidi e cortisolo


GHRH somatotropina, ormone che regola il GH (ormone della crescita)
GnRH gonadotropine, regola lFSH e lLH
TH tirosina, precursore della tiroxina, della catecolammine e della melanina.
AVP- vasopressina, un ormone antidiuretico (ipofisi posteriore)
SOMATOSTATINA prodotta da varie sedi dellorganismo, inibisce la produzione di : GH, TSH, ACTH,
prolattina, insulina, glucagone, acido cloridrico, inibisce la secrezione esocrina del pancreas, e stimola i
recettori colinergici e -adrenergici
7. DOPAMINA- inibisce il rilascio della prolattina.
8. OPPIOIDI, VIP ecc..
Percorsi ormonali:
Asse somatotropo , asse lattotropo, asse adrenocorticotropo, asse gonadotropo, asse tireotropo.

Gli ormoni vengono regolati tramite il meccanismo a feed-back che pu essere positivo e negativo. Gli ormoni infatti
regolano la propria secrezione inibendo o stimolando i suoi fattori di rilascio.
Sistema ipotalamo ipofisi ghiandole bersaglio:
Coinvolge il rilascio di una seria di ormoni che inizia con la regolazione del SNC degli ormoni di rilascio dallipotalamo
che stimola lipofisi a rilasciare gli ormoni tropici che agiscono sulle ghiandole periferiche che secernono gli ormoni.
Questi ormoni possono essere regolati anche da altri fattori. Gli ormoni secreti dalle ghiandole periferiche esercitano
un controllo a feed-back a livello ipotalamico ed ipofisario.
Modalit di attivit ormonale
Endocrina secrezione interna di sostanze biologicamente attive
Esocrina secrezione esterna del corpo
Paracrina quando agiscono localmente su cellule diverse da quelle da cui sono stati prodotti
Autocrina quando lormone agisce sulla stessa cellula che lha prodotto
Meccanismi di inattivazione dellazione ormonale
1) Demolizione enzimatica rapida del sito di azione
2) Trasformazione in altre sostanze meno attive o inattive
3) Escrezione (urina/bile)
4) Feed-back negativo sulla secrezione ormonale
5) Desensibilizzazione, fenomeno per cui lesposizione protratta ad un ligando provoca unattenuazione della
risposta biologica allo stimolo
Meccanismi di patologia endocrina:
1) Ridotta o eccessiva produzione ormonale
3) Resistenza allazione ormonale

2) Produzione di ormoni anomali


4) Anomalie del trasporto e/o del metabolismo ormonale

Molte alterazioni del Sistema Endocrino sono dipendenti da unalterata produzione ormonale:
1)
2)
3)
4)
5)
6)
7)
8)
9)

Alterazioni intrinseche della ghiandola (primaria)


Alterazioni dei sistemi di controllo (secondaria o terziaria)
Produzione ormonale ectopica da parte di neoplasie
Alterata sintesi o metabolismo periferico ormonale
Alterata responsivit dei tessuti periferici agli ormoni
Ridotta attivit biologica ormonale
Autoanticorpi
Liberazione passiva di ormoni in seguito ad infiammazione
Iatrogene

Le patologie che coinvolgono pi ghiandole endocrine sono dette Sindromi Endocrine Multiple. Le Neoplasie
endocrine non inducono sindromi iper- o ipo-funzionanti
Sindromi da eccesso ormonale:
1. Iperfunzione primaria
3. Produzione ectopica di ormoni
5. Alterazioni del metabolismo ormonale
7. Malattie autoimmuni
9. Cause iatrogene o facilitate
Sindromi da deficit ormonale:
1. Ipofunzione primaria
3. Alterazioni della biosintesi ormonale
5. Ridotta responsivit agli ormoni
7. Malattie autoimmuni

2. Iperfunzione secondaria e terziaria


4. Difetti della biosintesi ormonale
6. Ipersensibilit periferica
8. Leakage ormonale (processi infiammatori)

2. Ipofunzione secondaria e terziaria


4. Alterazioni del metabolismo ormonale
6. Ridotta attivit biologica
8. Cause iatrogene

Patologia recettoriale:
1. Sindromi da resistenza recettoriale primitiva e secondaria
2. Alterazioni della specificit dellinterazione ormone recettore
3. Alterazioni post recettoriali
Lipotalamo una struttura del cervello (parte ventrale anteriore del diencefalo) nella quale sono presenti numerosi
nuclei di cellule neuronali. Allinterno di questi nuclei sono presenti gruppi di cellule specializzate che rilasciano un
particolare ormone o pi ormoni. in stretta connessione con lipofisi attraverso la quale regola pi ghiandole.
Le Prostaglandine di natura lipidica, regolano laggregazione piastrinica in quanto regolano i fenomeni infiammatori
poich agiscono sullampiezza e sulla durata dellinfiammazione, regolando lirrorazione sanguigna. Il Trombossano
regola laggregazione piastrinica e la vasocostrizione e viene utilizzata nel trattamento di malattie cardiovascolari.
Il ciclo di emivita ormonale pu essere di vario tipo e sono regolati dallipotalamo:
RITMO ULTRADIANO (<24h)
RITMO CIRCADIANO (+o- 24h)
RITMO INFRADIANO (>24h)
Caratteristiche recettoriali:
1) Saturabilit sono saturabili poich sono presenti in una data cellula in un numero determinato
2) Affinit riflette lenergia impiegata nella formazione del complesso ormone-recettore ed indicata con una
costante che rappresenta la concentrazione di ormone che lega met dei recettori
3) Specificit la propriet del recettore di legare con alta affinit solo molecole altamente omologhe ad
azione agonistica o antagonistica
Meccanismo mediato da cAMP
L'ormone non supera la membrana cellulare, ma si lega ad un recettore esterno, sulla superficie della membrana
stessa. Il recettore, dopo essersi legato all'ormone, trasmette il segnale ad una proteina G adiacente la quale attiva
l'enzima adenilciclasi che scinde l'ATP in cAMP (adenosiltrifosfato) che funziona come "secondo messaggero"
all'interno della cellula. L'enzima Proteinchinasi A porta alla fosforilazione della proteina bersaglio. Le proteine
fosforilate modificano il loro funzionamento dando luogo al processo che l'ormone, "messaggero chimico", voleva
attivare.
Meccanismo mediato da IP3/DAG
Anche in questo caso l'ormone si lega ad un recettore all'esterno della membrana cellulare, accoppiato con una
proteina G che attiva un processo enzimatico. In questo caso si tratta dell'enzima fosfolipasi C che pu scindere i
fosfolipidi che compongono la membrana cellulare nei suoi componenti idrosolubili (IP3) e liposolubili (DAG) che
divengono secondi messaggeri dell'ormone. L'IP3 mobilizza calcio del reticolo endoplasmatico, mentre il DAG,
analogalmente al cAMP, attiva enzimi che fosforilano le proteine.
Aumento della biosintesi proteica
I due meccanismi descritti attivano delle proteine, modificando l'attivit delle cellule, ma non hanno effetti sulla
crescita cellulare o sulla sintesi o demolizione di proteine in essa contenute.
Gli ormoni sterodei penetrano nella membrana cellulare e si legano a un recettore presente nel citoplasma e,
insieme a questo, penetrano nel nucleo della cellula. Qui possono provocare la sintesi di nuovo mRNA.
Sindromi cliniche da difetto ormonale che sono conseguenti ad una ridotta capacit della cellula bersaglio di
rispondere allormone sia endogeno che esogeno. Queste sindromi sono dovute ad:
Alterazioni del numero dei recettori, della loro affinit per lormone o della loro capacit a trasmettere il segnale
oppure possono essere dovute a difetti postrecettoriali
(SINDROMI DA RESISTENZA)
PRIMITIVE o SECONDARIE
RESISTENZE COMPLETE caratterizzate da un quadro clinico di ipofunzione in presenza di livelli normali o elevati

dellormone per cui esiste la resistenza


RESISTENZE INCOMPLETE vi pu essere un compenso funzionale che garantito dalla presenza di livelli di ormone
circolanti elevati o anche estremamente elevati.
Lomeostasi la facolt di mantenere, per autoregolazione, il proprio stato di equilibrio interno malgrado i
cambiamenti che intervengono nellambiente esterno. I meccanismi regolatori dellomeostasi sono di natura
chimica, fisica, enzimatica, nervosa e ormonale

LEZIONE 2!!!
IPOFISI
Ormoni ipofisi anteriore:
1.
2.
3.
4.
5.
6.

GH promuove laccrescimento,
PRL stimola la lattazione durante il puerperio
ACTH stimola la steroidogenesi corticosurrenalica e il trofismo della ghiandola
TSH stimola la sintesi e la secrezione degli ormoni tiroidei, e sostiene il trofismo della tiroide
FSH stimola la maturazione dei follicoli ovarici e degli spermatozoi
LH stimola la sintesi di progesterone e testosterone.

Ormoni ipofisi posteriore:


1. Ossitocina coinvolta nei meccanismi del parto e delleiezione del latte
2. Vasopressina AVP regola la permeabilit allacqua, Na, Cl e K a livello renale e la contrazione della
muscolatura liscia
Patologie ipofisarie
1. Tumorale adenomatosa o non adenomatosa
2. Ipofisi ed altre patologie ipotalamo-ipofisarie
Possono esserci sindrome da:
Iperfunzione tumori secernenti
Ipofunzione deficit di GH, ACTH, TSH, LH, FSH, ADH.
Le patologie infiammatorie: ascessi ipofisari, ipofisiti linfocitiche che possono portare a problematiche cliniche quali:
rapida insorgenza con gravi complicanze sino alla porte o ipopituitarismo.
Le patologie tumorali ipofisarie non adenomatosa con presenza di metastasi dellasse ipotalamo-ipofisario da
tumore polmonare o mammellare che possono portare a unasintomatologia, ad un diabete insipido o ad un
insufficienza adenoipofisaria (rara)
Problematiche cliniche e diagnostiche, adenomi:
1. PRL secernenti: si dividono in microprolattinomi ( prevalenza nelle donne), e macroprolattinomi
(prevalenza negli uomini).
la diagnosi delliperprolattenemia presente maggiormente nelle fasi di: gravidanza, ipotiroidismo,
anamnesi farmacologica, insufficienza renale cronica, cirrosi, acromegalia.
Sintomi clinici:
Galattorrea, infertilit e ipo gonadismo, nelle donne va ad alterare il ciclo mestruale mentre nei maschi si
evidenzia un calo della libido e della potenza.

2. GH secernenti: problematiche cliniche nelle donne dopo i 40 anni negli uomini dopo i 45. La valutazione
diagnostica difficile in quanto la sintomatologia lenta, si sviluppa un ingrossamento delle estremit acriali
che spesso vengono identificate come sintomi artosici. La diagnosi pu essere fatta tramite una RM, TC, ed
un analisi del campo visivo. Si procede con una valutazione biochimica basale (si valuta tramite prelievi
multipli per vedere le concentrazioni del GH, IGf-1, GHRH,IGFBP-3) e dinamica (si valuta tramite i test dell
OGGTT, TRH, GnRH,CRH). I GH-omi producono cefalea, disturbi del campo visivo, idrocefalo (accumulo di
liquor nei ventricoli), paralisi nervi cranici e rino liquorrea (perdita di liquido cerebrale dal naso).
- Possono causare alterazioni al sistema cardiovascolare, dal punto di vista funzionale (aritmie ventricolari,
marcate alterazioni della performance cardiaca) dal punto di vista strutturale (cardiomegalia e ipertensione)
- Possono causare alterazioni sullapparato respiratorio con Narcolessia e severa ostruzione delle vie aeree
(macroglossia, stenosi laringea)
- Possono causare alterazioni del sistema gastrointestinale, si ha una maggiore predisposizione per i tumori
del grosso intestino, aumenta la frequenza di polipi del colon, aumenta lincidenza di neoplasie gastriche ed
esofagee.
3. Clinicamente non funzionanti: insorgenza tra i 20 e i 40 anni, non esistono markers tumorali o manifestazioni
cliniche che permettono una corretta e precoce diagnosi. Si ha unalterazione del campo visivo e/o
dellacuit visiva, diplopia, cefalea, ipopituitarismo, iperprolattinemia da deafferentazione.
4. ACTH secernenti: insorgenza tra i 20 e i 40 anni, la diagnosi di sindrome di cushing pu essere sospettata su
base clinica ma solo dati biochimici possono confermarcela, si potr avere: un ipercortisolismo iatrogeno,
patologia surrenalica (sindrome di cushing), sindrome dellACTH ectopico, malattia di Cushing.
Sintomi della malattia di cushing: obesit, cute atrofica assottigliata e facilmente irritabile con presenza di
smagliature di colore variabile, presenza di irsutismo (peluria eccessiva) con acne e seborrea, ipertensione
arteriosa diastolica, disfunzioni gonadiche, disturbi psicologici, osteoporosi.
5. TSH secernenti : molto rari con presenza di gozzo ed ipertiroidismo, si pu confondere con un
ipertiroidismo primitivo e si procede con lablazione chirurgica della tiroide. Si procede alla diagnosi tramite
indagini ormonali basali e dinamiche, tramite TAC, RMN, RX, esame oftalmico.
6. Ipopituitarismo: si intende una condizione patologica caratterizzata da una diminuita secrezione di ormoni
ipofisari a causa di malattie a carico dell'ipotalamo o dell'ipofisi.
ASSE SOMATOTROPO
IPOTALAMO (GHRH) IPOFISI (GH) IGF-1
GHRH Stimola la sintesi e la secrezione ipofisaria di GH. La risposta del GH al GHRH cala con let ed influenzata
da stato nutrizionale, ciclo sonno/veglia, livelli circolanti di IGF-1.
Somatostatina (SRIF) ormone che inibisce il rilascio di GH.
ENTRAMBI GHRH E SRIF regolano la secrezione di GH. Lo SRIF regola il ritmo e la durata mentre il GHRH ne regola
lampiezza.
GH ormone somatotropo, proteina prodotta dalle cellule somatotrope dellipofisi. Ha secrezione pulsatile con
picchi pi frequenti ed ampi nelle prime ore del sonno. Controlla la produzione di somatomedine (IGF-1) da parte dei
tessuti periferici, soprattutto a livello epatico. Tramite feed-back negativo riduce la secrezione di GHRH.
A livello epatico porta ad un aumento dell IGF-1 della gluconeogenesi , a livello muscolare porta allaumento della
sintesi proteica ed ad una diminuzione dellutilizzo di glucosio infine, a livello del tessuto adiposo porter alla lipolisi.
IGF-1: insulin-like growth factor (un tempo detta somatomedina). La sua sintesi dipende in gran parte dal GH, del
quale il principale mediatore periferico. Tramite feed-back negativo riduce la secrezione di GHRH e di GH.
A intestinale, la diminuzione di glucosio e dei FFA (acidi grassi liberi) comporteranno un feed-back positivo
sullipotalamo sulla produzione di GHRH, laumento di glucosio e FFA porteranno invece ad un feed-back negativo e
alla stimolazione del SRIF.

Lasse somatotropo influenza in modo differente le varie epoche della vita. In et puberale il GH massimo, dopo i
30 anni inizia a calare, a 50 anni dimezzata rispetto al giovane adulto, a 70 anni 1/3.
Il GH agisce su:
1) Sintesi proteica : FUNZIONE ANABOLICA:
Il GH fondamentale per laccrescimento corporeo. Collabora con gli ormoni tiroidei e gli ormoni sessuali
steroidei al processo di sviluppo ed accrescimento dellapparato scheletrico, assieme allIGF-1. Livelli
plasmatici adeguati di GH garantiscono il trofismo muscolare ed osseo anche nelladulto, determinando un
bilancio azotato positivo in condizioni normali.
2) Metabolismo glucidico: i livelli endogeni di GH raggiunti in condizioni normali hanno effetti contro-insulari.
Effetto di una somministrazione acuta (farmacologica) di GH: transitorio simile allinsulina, ipoglicemizzante.
Effetto di una somministrazione cronica di GH: CONTRO-INSULARE a livello epatico e periferico
iperglicemizzante = ridotta utilizzazione di glucosio, ridotta glicogenosintesi, aumento della lipolisi, insulinoresistenza.
Bambini con deficit di secrezione di GH (GHD) manifestano ipoglicemia a digiuno, ridotta secrezione di
insulina, aumento della sensibilit allinsulina con incremento dellutilizzo di glucosio e ridotta produzione
epatica di glucosio.
Adulti con GHD hanno elevati livelli di insulina a digiuno e eccesso di grasso viscerale = insulino resistenza
3) Tessuto adiposo quindi sul metabolismo lipidico:
Induce la mobilizzazione dei grassi
Attiva la lipasi ormono-sensibile aumentata idrolisi dei trigliceridi ad acidi grassi e glicerolo induce la
lipolisi
Induce un aumento dei livelli circolanti di acidi grassi liberi (FFA) e dei corpi chetonici.
Riduce la ri-esterificazione degli FFA a trigliceridi
Induce un maggiore utilizzazione ed ossidazione di FFA e corpi chetonici nei tessuti
L aumento dei livelli circolanti di FFA inibisce lup-take di glucosio in cuore, tessuto adiposo, tessuto
muscolare iperglicemia, insulino-resistenza
4) Sulla ritenzione idrica: Il GH promuove lassorbimento di acqua a livello intestinale e la ritenzione di sodio a
livello renale accumulo di fluidi extracellulari, pressione arteriosa
Azioni del IGF -1, viene prodotto soprattutto a livello epatico, viene liberato nel circolo sanguigno ed ha attivit
insulino-simile, promuove la proliferazione e la differenziazione cellulare, soprattutto a livello cartilagineo e
muscolare.
Le funzioni biologiche dellIGF-1 si svolgono con meccanismo
Endocrino = lIGF-1 prodotto a livello epatico raggiunge il tessuto bersaglio tramite il torrente circolatorio
Paracrino = lIGF-1 prodotto a livello locale raggiunge il tessuto bersaglio tramite il liquido extra-cellulare
Autocrino = lIGF-1 prodotto a livello locale ha effetto sulle stesse cellule che lhanno prodotto
Le concentrazioni di IGF-1 aumentano gradualmente nellet infantile e durante la pubert, per poi calare durante
let adulta.
Il declino dei livelli di IGF-1 legato allet pu essere prevenuto da un adeguato livello di attivit fisica
Nei soggetti obesi i livelli di IGF-1 sono normali, anche se i livelli di GH sono ridotti
Durante lesercizio fisico si ha un potente stimolo per la secrezione di GH Il picco di risposta del GH allesercizio fisico
osservato tra il 25 ed il 60 minuto nel corso di esercizi di lunga durata o tra la fine ed il 5-15 minuto del periodo
di recupero per esercizi di durata inferiore ai 20 minuti.
La risposta maggiore nelle donne rispetto agli uomini
nei giovani che nei soggetti anziani
nei sedentari rispetto a quelli allenati!
Nellanziano lallenamento induce un aumento della risposta del GH allesercizio fisico.
Caratteristiche dellasse somatotropico durante lesercizio fisico:

1. INTENSIT Una risposta significativa del GH allesercizio fisico osservata gi per esercizi di bassa intensit (50%
del VO2 max) e diventa massima intorno alla soglia anaerobica (70% del VO2 max). Non risponde ad un ulteriore
aumento dellintensit dellesercizio.

La maggiore risposta del GH allesercizio fisico osservata in corso di esercizi con grande richiesta sulla glicolisi
anaerobica, con grande produzione di lattato (esercizi di tipo isometrico).La risposta del GH correlata inversamente
con il periodo di recupero direttamente con la durata dellesercizio ossia dipende dallaccumulo di lattato in circolo.
I livelli lattacidemici e la risposta del GH allesercizio fisico sono correlati positivamente.
2. ALLENAMENTO La risposta del GH allesercizio fisico inversamente correlata al grado di allenamento.
Infatti, con lallenamento la soglia anaerobica si situa ad intensit di esercizio sempre maggiori, per cui un soggetto
allenato produce molto meno lattato di un soggetto non allenato. Poich la lattacidemia minore, minore anche lo
stimolo alla secrezione di GH, la cui risposta allesercizio fisico risulta quindi minore in un soggetto allenato rispetto
ad un sedentario.
3. SISTEMA SIMPATO-ADRENERGICO durante lesercizio fisico viene attivato. Esso si attiva anche per esercizi di bassa
intensit, al di sotto della soglia anaerobica, e pu stimolare la secrezione di GH attivando i recettori a2 adrenergici.
4. SUBSTRATI METABOLICI
Glucosio - Effetti del GH
acuti (entro 2 h): insulino-simili la glicemia cala, a lunga durata (dopo 2h): attiva la gluconeogenesi epatica,
inibisce lup-take periferico del glucosio la glicemia aumenta
LIPOGLICEMIA un potente stimolo alla secrezione di GH.
LIPERGLICEMIA inibisce la secrezione di GH da parte di vari secretagoghi, incluso lesercizio fisico.
La somministrazione di glucosio ha un effetto precoce inibitorio ed uno tardivo stimolatorio sulla secrezione di GH.
Lesercizio fisico condotto in condizioni di IPERGLICEMIA induce il rilascio di quantitativi limitati di GH
Lesercizio fisico condotto a distanza di 2-3 ore dallingestione di carboidrati pu determinare un maggior rilascio di
GH.
Acidi grassi e chetoni - Il GH stimola la lipolisi, con aumento dei livelli plasmatici di FFA e chetoni.
Proteine - Il GH stimola in modo importante il metabolismo proteico, in particolare lincorporazione di aminoacidi
nelle proteine, a livello del muscolo scheletrico [Soggetti con deficit di GH hanno anche una minor massa muscolare]
Un pasto proteico o la somministrazione di dosi farmacologiche di arginina (o di altri aminoacidi) stimolano il rilascio
acuto di GH.
Il GH fondamentale per la performance sportiva, in quanto un deficit o un eccesso dello stesso comporta una
ridotta capacit desercizio.
Deficit di GH Nanismo
Ridotta qualit della vita: per ridotte energie, difficolt a concentrarsi, bassa autostima
Alterazioni della composizione corporea: aumenta la massa grassa, distribuita soprattutto al tronco, aumenta il
rapporto vita/fianchi, cala la massa magra
Ridotta capacit di esercizio: ridotta captazione tissutale di O2, ridotta funzionalit e massa cardiaca
Fattori di rischio cardiovascolari: alterata struttura e funzione dellalbero cardiovascolare, alterazione del profilo
lipidico e ridotta attivit fibrinolitica, aterosclerosi, obesit tronculare, insulino-resistenza, sedentariet

Eccesso di GH gigantismo, acromegalia


SINTOMI: Modificazioni somatiche, Cefalea, Parestesie, Diabete mellito o ridotta tolleranza glucidica, Cardiopatia,
Disturbi del campo visivo, Calo della libido, impotenza, Amenorrea, Artropatia, Ipertensione, Facile affaticabilit
Cause di morte nellacromegalia: patologie cardiovascolari, patologie respiratorie, neoplasie
SOMMINISTRAZIONE ESOGENA DEL GH (DOPING)
La somministrazione acuta di GH esogeno in soggetti sani normali nel periodo di post-assorbimento (2-3 h dopo un
pasto) stimola in modo importante il bilancio muscolare degli aminoacidi.
Non noto per se ci avviene per aumentata sintesi proteica o per riduzione della degradazione proteica.
Non stato dimostrato un chiaro effetto della somministrazione esogena di GH ricombinante (rhGH) in soggetti sani
sulla sintesi proteica muscolare, sulla massa o sulla forza muscolare
Nessun effetto sembra inoltre essere evidente anche a livello osseo
La somministrazione di GH esogeno in soggetti sani normali, al contrario, ha effetti collaterali ben misurabili:
aumento dellacqua corporea, aumento del tessuto connettivo, alterazioni del metabolismo glucidico, attivazione del
sistema renina - angiotensina
Aumenta la massa magra, ma con comparsa di edemi ed ipertensione ed alterazione della composizione del
muscolo, che genera una forza minore, ma potrebbe promuovere la resistenza al trauma.
La somministrazione di GH esogeno in soggetti sani normali ha effetti NOCIVI sulla performance:
DOSE ACUTA
1. Esacerbazione della lipolisi indotta dallesercizio fisico porta ad un aumento dellFFA ed ad un elevato rischio di
aritmia cardiaca
2. Incremento della produzione di lattato che porta ad un acidosi metabolica con ridotta glicogeno lisi muscolare ed
epatica (ridotta performance
3. Ridotta glicogeno sintesi muscolare ed epatica (ridotta capacit di recupero
DOSE CRONICA
miopatia da eccesso di GH (come nellacromegalia), con atrofia delle fibre muscolari sviluppano una forza minore di
quella attesa in base al loro peso. Elevato rischio cardiovascolare, diabete, dislipidemie, osteoartrite, neoplasie
(mammella, colon)
PERCHE GLI ATLETI NE FANNO USO?
Effetto immediato sulla ritenzione idrica sensazione di aumento di volume delle masse muscolari
Effetto lipolitico a breve termine il grasso sottocutaneo cala piuttosto velocemente ed i muscoli appaiono pi
definiti, sembrando anche aumentati di volume

LEZIONE 3!!!
TIROIDE
Asse ipotalamo (TRH) Ipofisi (TSH) Tiroide (ormoni tiroidei)
TRH ormone che stimola il rilascio del TSH ipofisario. Il TSH un ormone tireotropo, ed una glicoproteina
prodotta dalle cellule tireotrope ipofisarie. Esso controlla la produzione degli ormoni tiroidei da parte delle cellule
follicolari tiroidee. Tramite il feed-back negativo riduce la secrezione di TRH. La secrezione di TSH viene inibita da:
ormoni tiroidei, agonisti dopaminergici, analoghi della somatostatina, glucocorticoidi.
Gli ormoni tiroidei: Triiodotironina (T3), Tiroxina (T4), prodotti dalle cellule follicolari tiroidee in risposta al TSH.
Gli ormoni tiroidei sono determinanti critici dello sviluppo cerebrale e somatico del bambino e dellattivit
metabolica delladulto. Influenzano la funzione di ogni organo e tessuto. Esistono numerosi e grandi depositi di
ormoni tiroidei, la cui sintesi e secrezione regolata da meccanismi molto sensibili.
Per la sintesi degli ormoni tiroidei occorrono due substrati:

1) La TIROSINA (messa a disposizione della Tg tireoglobulina)


2) iodio (concentrato allinterno del tireocita grazie ad un meccanismo di trasporto specifico di membrana il NIS)
Il TSH stimola il trasporto di Iodio contro gradiente di concentrazione allinterno del tireocita grazie ai NSI. Qui esso si
lega con la Tirosina grazie allenzima TPO (tireoperossidasi) creando il MIT, con laggiunta di unaltra molecola di
iodio si ha il DIT. Questo processo chiamato TSH dipendente.
Lenzima TPO catalizza la formazione degli ormoni T3 (un MIT + un DIT) e T4 (due DIT)
Nel processo di sintesi degli ormoni tiroidei si possono formare anche molecole diverse da T3 e T4, che vengono per
metabolizzate allinterno del tireocita, recuperando lo IODIO ed il residuo tirosinico.
Gli ormoni tiroidei T3 e T4 circolano allinterno del circolo sanguigno, legati a proteine plasmatiche come ad
esempio la TBG, TTR, lalbumina.
La T3 attiva pu essere sintetizzata anche a partire dal T4, in quanto grazie allazione degli enzimi desiodasi di tipo 1
(fegato e rene) e 2 (muscolo scheletrico, cardiaco, SNC, cute, ipofisi, tiroide) si va ad idrolizzare un atomo di iodio
sullanello pi esterno.
Soprattutto nel periodo fetale, si pu avere unattivazione dellenzima D3, questo va a togliere un atomo di iodio
dallanello interno sia della T4 che della T3 inattivando queste molecole e formando la rT3 (dal T4) e la diiodotironina
(dal T3).
La T3 e La T4 Sono necessari per: lo sviluppo del sistema nervoso centrale nel feto e nelle fasi postnatali,lo sviluppo
dello scheletro fetale e per il normale accrescimento corporeo nel bambino.
Hanno:
1) Azione termogenetica Gli ormoni tiroidei contribuiscono in modo fondamentale alla spesa energetica ed alla
produzione di calore, regolando direttamente il metabolismo basale.
2) Effetti sul metabolismo glucidico - inducono la produzione epatica di glucosio, aumenta la glicogenolisi e la
gluconeogenesi, promuovono lutilizzazione del glucosio attivit di enzimi coinvolti nellossidazione del glucosio
3) Lipolisi stimolano lattivit della lipasi ormono-sensibile lipolisi stimolano la sintesi e lossidazione del
colesterolo e la sua conversione in acidi bilari aumenta la disponibilit di ac. grassi, che possono essere ossidati e
formare ATP, utilizzato per la termogenesi
4) Lipogenesi favorita la sintesi di acidi grassi
5) Sintesi proteiche - Stimolano lossificazione endocondrale, la crescita lineare e la maturazione dei centri epifisari.
Favoriscono la maturazione e lattivit dei condrociti nella cartilagine della lamina di accrescimento.
Gli effetti sulla crescita lineare sono in buona parte mediati dalla loro azione sulla secrezione di GH e di IGF-I
Hanno azione sulla matrice proteica e sulla mineralizzazione dellosso.
Nelladulto, accelerano il rimodellamento osseo con effetto prevalente sul riassorbimento. Gli osteoblasti
posseggono recettori per T3.
Se in eccesso gli ormoni tiroidei promuovono il CATABOLISMO delle proteine muscolari gli aminoacidi derivanti
dalla loro degradazione divengono substrato energetico
6) Effetti sul sistema nervoso centrale - Regolano lo sviluppo e la differenziazione del sistema nervoso centrale
durante la vita fetale e nelle prime settimane di vita, quando assicurano una corretta mielinizzazione delle strutture
nervose. Un Deficit della funzionalit tiroidea in epoca precoce comportano gravi ripercussioni sul SNC e possono
compromettere il quoziente intellettivo del soggetto.
7) Effetti sul sistema cardiovascolare gli ormoni tiroidei possono avere pi funzioni sul sistema Cardiovascolare:
AZIONE DIRETTA aumenta la contrattilit del miocardio
AZIONE MEDIATA dal sistema simpato-adrenergico aumenta la frequenza e la contrattilit cardiaca
AZIONE MEDIATA dagli effetti metabolici sui vasi aumenta il ritorno venoso al cuore
In conclusione in condizione di eutiroidismo aumenta lefficienza cardiaca, mentre in condizioni di ipertiroidismo e
ipotiroidismo lefficienza si riduce e si possono riscontrare complicanze come: aritmina, scompenso e angina.
In condizioni di DIGIUNO i livelli di T3 calano progressivamente,questo comporta un calo del consumo di ossigeno e
della frequenza cardiaca, tale scompenso viene ripristinato allassunzione di piccole quantit di calorie, 200 Kcal di

carboidrati. In condizioni PATOLOGICHE si verificano modificazioni simili a quelle del digiuno, ma pi profonde, a
seconda della gravit della patologia.
GOZZO
AUMENTO DI VOLUME DELLA GHIANDOLA TIROIDEA
Pu essere DIFFUSO (la ghiandola aumenta globalmente di volume) o NODULARE (compaiono uno o pi noduli
aumentati di volume nel contesto della tiroide)
Pu essere EUTIROIDEO (la ghiandola funziona normalmente) o TOSSICO (la ghiandola produce TROPPI ormoni
tiroidei) o associarsi ad una condizione di IPOTIROIDISMO (scarsa produzione di ormoni tiroidei).
Pu essere valutato con: esame obiettivo (ispezione, palpazione), ecografia, tireoscintigrafia, RX collo per trachea.
Pu essere di diversi tipi:
Gozzo Endemico caratterizzato da carenza iodica, gozzigeni naturali, eccesso di Calcio e Fluoro, eccesso di iodio,
fattori familiari/genetici. Iperplasia (gozzo microfollicolare). Accumulo colloide, dilatazione follicoli (gozzo colloide).
Formazione di cisti (Gozzo colloido-cistico). Progressiva evoluzione nodulare (Gozzo multinodulare); autonomia
funzionale.
si potr avere una tumefazione tiroidea diffusa ed asimmetrica con un ipertiroidismo tardivo.
Gozzo Sporadico simile al gozzo endemico come caratteristiche patologiche.
Gozzo Familiare - Difetto di captazione dello ioduro. Difetto di organificazione dello ioduro (perossidasi e altri).
Sindrome di Pendred. Gozzo familiare (deficit perossidasi). Sordomutismo. Ridotta/alterata sintesi della Tg.
Tiroiditi
Malattie di infiammazione tiroidea. Possono essere:
Acute pi frequenti nei pazienti HIV positivi. Causata da batteri, funghi e micro batteri. Porta ad avere un dolore
intenso, febbre, tumefazione asimmetrica, ascessualizzazione e flemmone.
Subacute incidenza maggiore nelle donne, post parto (entro un anno con rischio maggiore nelle future gravidanze),
sporadica. De Quervain distruzione follicolare con una risoluzione spontanea. Data da una pregressa faringite,
malessere, artralgia, dolore al collo, porta ad avere una tiroide ingrandita e dolente, febbre, VES elevata, leucocitosi,
ormoni tiroidei variabili, assente captazione alla TSG.
Croniche: Di Hashimoto patologia autoimmune la pi frequente. Presenza di gozzo diffuso, ipotiroidismo
conclamato, simil-tumorale, linfoma.
IPERTIROIDISMO
una condizione di spiccato catabolismo Si associa ad una ridotta tolleranza dello sforzo
pu essere:
IPERPRODUZIONE DI ORMONI TIROIDEI
Malattia di Graves; Gozzo tossico multi nodulare; Adenoma tossico; Indotto da un carico di IODIO; Tumore trofo
blastico ; Elevata secrezione di TSH
NON ASSOCIATO AD IPERFUNZIONE TIROIDEA
Tireotossicosi fattizia; Tiroidite Subacuta; Tiroidite con tireotossicosi transitoria ; Tessuto tiroideo ectopico (struma
ovarii,carinoma tiroideo metastatico funzionante)
Quadro clinico
Nervosismo, Tachicardia, Iperidrosi, Gozzo, Ipersensibilit al calore, Tremori, Affaticabilit ,Perdita di peso, Segni
oculari, Dispnea, Splenomegalia, Edemi declivi, Diarrea, Aumento dellappetito
Effetti:
Sul muscolo (MIOPATIA) - Il muscolo debole e facilmente affaticabile. atrofico e infiltrato da adipociti e linfociti.
Vi sono anomalie dei mitocondri. L elettromiografia registra potenziali dazione pi brevi.
Sullosso Aumenta lescrezione di calcio e fosforo. Demineralizzazione ossea. Fratture (talvolta)
Sul metabolismo - Aumento del metabolismo basale. Aumento dellappetito. Intolleranza al calore. Talvolta lieve
aumento della temperatura corporea. Aumentano la sintesi ma soprattutto la degradazione delle proteine.
Diminuiscono le proteine tissutali. Il bilancio azotato diviene negativo con calo di peso, perdita di tessuto muscolare,

debolezza. Aumentano la sintesi ma soprattutto la degradazione dei trigliceridi e del colesterolo. Diminuiscono i
livelli plasmatici di colesterolo ed aumentano quelli dei trigliceridi.
IPOTIROIDISMO
Si associa ad una ridotta tolleranza dello sforzo
QUADRI
Ipotiroidismo con compensatorio aumento di volume della tiroide (gozzo) per transitorio o progressivo difetto nella
biosintesi di ormoni tiroidei
Perdita permanente o atrofia del tessuto tiroideo
Ipotiroidismo transitorio
Ipotiroidismo centrale da insufficiente stimolazione della tiroide per deficit ipotalamico o ipofisario
Resistenza agli ormoni tiroidei
IPOTIROIDISMO PRIMARIO CON GOZZO
Acquisito tiroidite autoimmune, deficit di IODIO o composti gozzi geni, farmaci che bloccano la sintesi di ormoni
tiroidei
Congenito difetti nel trasporto o nellorganificazione dello IODIO o nelle deiodinasi, difetti della sintesi della
tireoglobulina
IPOTIROIDISMO PRIMARIO CON TIROIDE ATROFICA
Acquisito tiroidite autoimmune, irradiazione della tiroide
Congenito agenesia o displasia tiroidea, difetti del recettore del TSH
IPOTIROIDISMO CENTRALE
Ad origine ipofisaria (secondario) O Ad origine ipotalamica (terziario)
Quadro clinico
Effetti:
Sul Sistema Nervoso Centrale:
nella vita fetale = grave ritardo mentale
nella vita adulta = rallentamento generale delle funzioni corticali
Sulla cute: accumulo di acido ialuronico
Sul muscolo:
Il muscolo rigido e dolente, soprattutto alle basse temperature. Il movimento lento per un rallentamento dei
tempi di contrazione La massa muscolare ridotta, ma pu aumentare a causa del mixedema. Lelettromiografia pu
evidenziare alterazioni dei potenziali dazione Le fibre muscolari (prevalgono le tipo I) sono rigonfie, prive della
normale striatura, con depositi di mucina.
Effetti sul metabolismo:
Si riducono il metabolismo energetico e la produzione di calore
il metabolismo basale si riduce, lappetito cala, c intolleranza alle basse temperature, la temperatura corporea pu
calare lievemente. Calano la sintesi e la degradazione delle proteine, Il bilancio azotato lievemente positivo. Calano
la sintesi e la degradazione dei trigliceridi e del colesterolo. Aumentano i livelli plasmatici di colesterolo e calano
quelli degli acidi grassi liberi = profilo aterogeno .
Patologia tiroidea
Carenza iodica GOZZO
Ipotiroidismi ipotiroidismo congenito, Tiroiditi, altri ipotiroidismi
Ipertiroidismi morbo di Basedow, adenoma tossico, GMN tossico
Neoplasie carcinoma derivati dalle cellule follicolari, carcinoma midollari
TUMORI TIROIDEI QUADRO CLINICO:
Nodulo asintomatico (TSG freddo);
Linfonodi satellite (>papillare);
Segni di compressione/infiltrazione strutture cervicali:
Paralisi corde vocali (n. ricorrente)
Disfagia, disturbi respiratori (casi avanzati)
Metastasi (possono essere primo segno clinico!)
Papillari: Linfonodi > Polmone > Ossa
Follicolari: Polmone > Ossa > Linfonodi
Midollari: Linfonodi > Fegato > Polmone > Ossa

LEZIONE 4!!!
SURRENE
ASSE IPOTALAMO IPOFISI SURRENE
I surreni sono localizzati al disopra dei reni. Si tratta di complesse ghiandole endocrine che svolgono funzioni
multiple e sono essenziali per la vita. Sono altamente vascolarizzati, con un notevole flusso ematico/grammo di
tessuto. Sono composti da due aree, la corticale e la midollare, che differiscono dal punto di vista embriologico e
anatomo-funzionale.
Larea midollare agisce su:
Estensione funzionale del sistema nervoso
Rilascia adrenalina e noradrenalina (catecolamine, La sintesi viene attivata con il resto del sistema nervoso a ne
amplifica gli effetti)
Generalmente attivata in concerto con lattivazione del sistema simpatico.
Determina rapidi aggiustamenti nel metabolismo e nel sistema cardio-vascolare in risposta a particolari circostanze:
caldo, freddo, stress, ipoglicemia, ecc.
Coinvolta in situazioni particolari quali emorragie, shock, traumi, ecc.
Effetti delle catecolammine
Sul metabolismo
Stimolo alla produzione di glucosio.
Riduzione utilizzo del glucosio.
Riduzione secrezione insulina.
Stimolo lipolisi e chetogenesi
Effetto globale aumento glucosio, acidi grassi e ketoacidosi nel plasma.
Aumento metabolismo basale e produzione di calore
Potenza: adrenalina > noradrenalina.
Sul sistema cardiovascolare
Aumento frequenza cardiaca e contrattilit, maggiore output cardiaco, aumento PA.
Costrizione dei vasi a livello renale, dellapparato GI, delle mucose e della cute.
Aumento flusso ematico a muscoli, cuore e cervello
Sugli altri apparati
Riduzione motilit stomaco ed intestino.
Rilasciamento muscolatura bronchiale.
Dilatazione pupille.
Orripilazione.
Aumentata secrezione di renina.
Aumentata tensione muscolare.
Aumentata sudorazione.
Aumentata aggregazione piastrinica

Ormone surrenale, ACTH ormone corticotropo, secreto con ritmo circadiano risponde a stimoli stressogeni in
pochi secondi stimola la secrezione di cortisolo inibisce lattivazione dellasse con feed-back negativo.
FUNZIONI DELLACTH
1. Sintesi e secrezione di glucocorticoidi da parte del surrene
3. Produzione di aldosterone

2. Secrezione di androgeni surrenalici


4.Regolazione del flusso ematico

L ACTH deriva dagli Steroidi, gruppo di sostanze naturali e artificiali caratterizzate da una struttura costituita da
quattro anelli idrocarburici condensati (ciclo pentano-peridrofenantrene/colesterolo)
La porzione corticale del surrene divisa in tre fascie, deputata alla sintesi di specifici ormoni:
Glomerulare (15%) = mineralcorticoidi : aldosterone (stimolato dalla renina e dallelevato K+), desossicorticosterone
riassorbimento Na+ esecrezione K+.
Fascicolata (75%) = glucocorticoidi (cortisone)
Reticolare (10%) = steroidi sessuali: DHEA, androstenedione, testosterone, DHT

Azione dei glucocorticoidi della regione Fascicolata


Metaboliche Inducono un aumento della glicemia, della gluconeogenesi epatica e renale, della glicogenosintesi
epatica, della resistenza cellulare allinsulina, un abbassamento di glucosio tissutale: della lipolisi, della proteolisi
Sul tessuto connettivo Inibiscono la sintesi di collagene, Inibiscono la formazione del tessuto di granulazione e la
cicatrizzazione
Sul tessuto osseo Inducono riassorbimento osseo, Accelerano losteoporosi
Immunologiche Stabilizzano le membrane lisosomi ali, Bloccano lazione di molte citochine, Inibiscono la
permeabilit vascolare, Inducono neutrofilia, ma bloccano diapedesi, chemotassi e fagocitosi da parte dei PMN,
Inducono linfocitopenia (T), monocitopenia, eosinopenia, Inibiscono la sintesi di Ab, Riducono la massa linfoide e
timica, Alterano la risposta di immunit ritardata. INDUCONO UNA RIDOTTA RISPOSTA IMMUNE!
Sul sistema cardiocircolatorio Inducono un aumento della gittata cardiaca, della risposta alle catecolamine
Sul rene Inducono aumento del flusso renale e della frazione di filtrazione, della clearance dellacqua libera
Sul SNC Inducono instabilit emotiva, euforia, psicosi
Inibiscono la libido: lazione di TSH, LH, FSH
Stress psichico e fisico Esercizio Ipoglicemia Chirurgia Ipotensione Ipovolemia Cibo ACTH
FUNZIONE DELLASSE IN CORSO DI ESERCIZIO FISICO
Il livello critico di intensit dellesercizio fisico che provoca un aumento della secrezione di cortisolo 60% del VO2
max. La secrezione di ACTH correlata allintensit ed alla durata dellesercizio fisico e pu alterare il ritmo
circadiano. Pu essere alterata da eventuale terapia sostitutiva/soppressiva con idrocortisone. Non risponde se gi
elevato per condizioni patologiche.
Lesercizio induce la secrezione di glucocorticoidi, che vengono in gran parte captati dai tessuti periferici e rilasciati in
circolo al termine dellesercizio.
NB: La risposta corticosurrenalica allo stress potenziata dal digiuno e dallo stress psicologico da competizione,
mentre ridotta dallingestione di cibo e da temperature fredde.
Funzionamento dellasse in condizioni critiche:
Condizioni patologiche critiche: condizioni che richiedono il sostegno delle funzioni vitali con mezzi meccanici o
farmaci, senza i quali sopraggiungerebbe la morte ( = stress fisico acuto severo).
FASE ACUTA
LACTH aumenta moltissimo dopo traumi, sepsi ecc..
aumenta anche il cortisolo che porta ad uno spostamento del metabolismo di carboidrati, grassi, proteine, maggiore
disponibilit di energia per organi vitali, minore anabolismo, freno ad eccessive reazioni infiammatorie.
FASE CRONICA
LACTH diminuisce
cortisolo persiste elevato
Lipercortisolismo relativo nel paziente critico essenziale per la stabilit emodinamica ma pu concorrere allo stato
di immunosoppressione compromettere la guarigione delle ferite determinare miopatie.
Conseguenze di patologie dellasse sulla performance
IPERCORTISOLISMO: livelli plasmatici di glucocorticoidi patologicamente elevati
Quadro clinico
Ipertensione
Irsutismo e alopecia
Obesit tronculare e strie rubre
Debolezza muscolare
Alterazioni del ciclo mestruale
Calo della libido
Edema

Alterata tolleranza glucidica


Cute sottile
Facies
Osteopenia/fratture
Cefalea
Depressione
Acne

Gibbo
Infezioni ricorrenti

Dislipidemia
Ritardata guarigione delle ferite

IPERCORTISOLISMO > ormoni surrenali


MIOPATIA
Ipostenia muscolare importante che interessa prevalentemente la muscolatura degli arti inferiori
Risparmiata la muscolatura dei innervata dai nervi cranici
Pu essere coinvolta la muscolatura respiratoria
Enzimi muscolari normali
OSTEOPENIA
In corso di ipercortisolismo endogeno vi un eccesso di glucocorticoidi, ormoni catabolici per losso, ma anche di
androgeni surrenalici che inducono un aumento della massa ossea e rallentano la perdita di osso. Daltra parte,
leccesso di mineralcorticoidi aumenta la clearance renale del calcio
In corso di ipercortisolismo iatrogeno vi un eccesso dei soli glucocorticoidi, che sopprimono la secrezione di
androgeni surrenalici (anche via ACTH) e inibiscono la formazione dellosso
I glucocorticoidi inibiscono lattivit dellosteoblasta, anche tramite linibizione locale di IGF-I e possono inibire
lassorbimento intestinale di calcio
Losteopenia colpisce soprattutto losso trasecolare con aumento notevole dellincidenza di fratture vertebrali,
costali e delle estremit
Cause della crisi surrenalica:
stress, infezioni, traumi, interventi chirurgici, disidratazione conseguente a vomito, diarrea incauta sospensione di
una terapia protratta con glucorticoidi
uso di farmaci inibenti la steroidogenesi surrenalica
pazienti in cui liposurrenalismo non noto
pazienti con iposurrenalismo noto che assumono terapia incongrua o non la assumono, specie in corso di malattia
concomitante, gastroenterite virale, problemi gastroenterici
emorragia o infarto bilaterale dei surreni: sepsi meningococcica, terapia anticoagulante, malattie emorragiche o
tromboemboliche, CID, ustioni
IPOCORTISOLISMO <ormoni surrenali
Sintomi neuromuscolari aspecifici
Mialgia ed ipostenia generalizzata, associata ad artralgie (enzimi muscolari serici ed EMG normali)
Contrattura in flessione degli arti inferiori
Paralisi periodica iperkaliemica
Regrediscono con il trattamento delliposurrenalismo
Principali cause:
iperpotassiemia e deplezione di potassio intracellulare
riduzione del metabolismo glucidico muscolare
Sindrome di Cushing causata anche da un ACTH ectopico pu essere prodotto da:
Carcinoidi bronchiali
Carcinoidi del timo
Microcitoma polmonare
Ca midollare della tiroide
Feocromocitoma
Adenocarcinoma
Vari e sconocsciuti

LEZIONE 5!!!
GONADI FEMMINILI
Ovaia-duplice funzione: endocrina e riproduttiva
Presiedono a:
maturazione e trofismo dei genitali femminili
modificazioni cicliche delle vie genitali atte a favorire la fecondazione e limpianto dellovulo
mantenimento dei caratteri sessuali secondari
influenzano numerosi processi metabolici di altri organi e apparati corporei, Secerne: ormoni steroidei e proteici tra
gli steroidi, estrogeni e progesterone
La secrezione ormonale non steroidea include. La secrezione di inibina, attivina e follistatina, che partecipano al
controllo regolatorio centrale della secrezione gonadotropinica
Lovaia
Provvedono alla maturazione ed al reclutamento dei gameti femminili (ovuli) in grado di essere fecondati, di
impiantarsi e di svilupparsi nel feto
Loogenesi
connessa alla comparsa, alla crescita e allo sviluppo dei follicoli ovarici
il numero e lampiezza dei follicoli varia enormemente in rapporto alleta ed alla fase riproduttiva della donna
20ma settimana di vita fetale: 7 milioni
alla nascita: un milione
alla puberta: 400.000
alla menopausa: poche unit
GnRH: ormone di rilascio delle gonadotropine, peptide ipotalamico di 10 AA, prodotto nellarea preottico-mediale e
nel nucleo arcuato in modo discontinuo. Azione steroidi non diretta ma mediate dal sistema dopaminergico ed
oppioergico. Stimola la secrezione ipofisaria di LH
LH: ormone luteotropo, glicoproteina di 28 kDa prodotta dalle cellule gonadotrope dellipofisi in modo
pulsatile.Stimola la formazione di P5 dal colesterolo, di androgeni dalla teca e mantiene la funzionalit del corpo
luteo. Ha t/2 di 30 min, con picchi ogni 60 90 min. Controlla la produzione di estrogeni da parte delle cellule
ovariche. Tramite feed-back negativo il progesterone riduce la frequenza dei picchi di LH, mentre gli estrogeni ne
riducono lampiezza. Determina la rottura del follicolo maturo e quindi lovulazione. Induce la luteinizzazione delle
cellule della granulosa ed ha azione trofica sul corpo luteo
FSH: ormone follicolo-stimolante, glicoproteina di 33 k, prodotta dalle cellule gonadotrope dellipofisi in modo
pulsatile. Ha t/2 di 3 ore. Stimola laromatizzazione degli androgeni in estrogeni. Stimola la moltiplicazione delle
cellule della granulosa e la loro attivit aromatasica
Follicoli ovarici: unit funzionali ovariche, contenenti ciascuna un ovocita, cellule della granulosa e cellule tecali
Cellule tecali: circondano le cellule della granulosa in strati concentrici. Producono gli androgeni ovarici
(androstenedione, DEA, testosterone) ed il progesterone
Cellule della granulosa: circondano gli oociti. Producono progesterone. Trasformano gli androgeni prodotti dalle
cellule della teca in estrogeni
Ormoni peptidici ovarici
IGF-I = prodotta dalle cellule della granulosa in risposta allFSH; stimola laromatasi, favorisce la proliferazione delle
cellule della granulosa; potenzia le azioni dellLH
relaxina = sintetizzata dal corpo luteo dopo stimolo con HCG, modifica le propriet meccaniche dei tessuti, stimola la
sintesi di glicogeno e la ritenzione idrica nellendometrio, di cui stimola la crescita durante la gravidanza.
Inibina = glicoproteina che inibisce la secrezione di gonadotropine
Follistatina = peptide che inibisce la secrezione di FSH

ORMONI PROTEICI: attivit paracrina locale, ma possono agire anche a distanza con attivit extraovarica.
INIBINA- inibisce la produzione di FSH, stimola la secrezione di androgeni ovarici, riduce la secrezione di androgeni
della granulosa
ATTIVINA -stimola la secrezione di FSH, riduce la produzione di androgeni tecali, incrementa lattivita aromatasica
della granulosa, incrementa il n. di recettori per FSH sulla granulosa.
FOLLISTATINA- attivit FSH soppressiva, 5 volte meno potente dellinibina, antagonizza lattivina
AZIONE DEGLI STEROIDI ESTROGENI
Maturazione genitali e caratteri sex secondari Aumento libido Crescita dotti mammari Crescita Ossa Lunghe e
saldatura epifisaria (pubert) Distribuzione grasso corporeo (fattezze femminili) Antagonizzano laz. del PTH a livello
osseo Aumentano la coagulabilit del sangue Incrementano TG e CE HDL, riducono CE Tot ed LDL Ritenzione idrica
(passaggio liquidi comp intra-a extra- cellulare, riduzione vol plasmatico, incremento aldosterone, ritenzione renale
Na e H2O)
AZIONI CLINICHE:
Regolano la maturazione dellapparato genitale femminile e delle caratteristiche sessuali secondarie, Stimolano lo
sviluppo stromale della mammella , Inducono unaccelerazione della fase di accrescimento osseo e chiusura delle
cartilagini di coniugazione delle ossa lunghe ,Determinano un feed-back negativo su LH ed FSH, eccetto che in fase
follicolare tardiva, dove gli estrogeni stimolano il picco di LH, Inducono e mantengono le caratteristiche sessuali
femminili, Garantiscon o la possibilit di fecondazione e gravidanza,Modulano la distribuzione del grasso corporeo,
Promuovono il mantenimento della massa ossea, Stimolano la sintesi epatica di numerosi enzimi e proteine (SHBG,
angiotensinogeno), Stimolano la sintesi di trigliceridi ed un aumento delle HDL, Stimolano la libido, Inducono luscita
di fluidi negli spazi extravascolari edemi, Proteggono le pareti vascolari dal danno aterosclerotico, Favoriscono la
lipolisi nel tessuto muscolare ed adiposo
AZIONE DEGLI STEROIDI PROGESTERONE
Sviluppo Ghiandole endometriali ,Sviluppo Ghiandole Mammarie,Riduce il riassorbimento del Sodio (compete con
laldosterone),Aumento Temperatura corporea,Incrementa la risposta ventilatoria alla CO2.
AZIONI CLINICHE:
Stimola lo sviluppo ghiandolare della mammella , Stimola lattivit secretiva dellendometrio, inibisce la contrattilit
uterina, aumenta la viscosit del muco cervicale,Ha azione anti-androgena a livello della cute , Ha azione antiestrogenica (blocca la sintesi di ER e promuove la trasformazione di estradiolo in estrone) , Induce una lieve insulinoresistenza , Aumenta la temperatura corporea, Induce un aumento della sensibilit dei centri respiratori alla pCO2
ANDROGENI:

Solo Te e DHT hanno azione androgenica significativA, Crescita pilifera, Azioni antagonizzanti degli Estrogeni.
IPOGONADISMO, QUADRO CLINICO: vampate di calore, insonnia, secchezza vaginale, impoverimento del tessuto
mammario, calo della libido, oligo-amenorrea , aborti spontanei, diminuita densit ossea
EFFETTI METABOLICI DEGLI ORMONI STEROIDEI OVARICI:
Riducono il riassorbimento osseo antagonizzando gli effetti del paratormone
Incrementano lidrossilazione renale della vitamina D ed i riassorbimento del calcio intestinale
A livello epatico incrementano la sintesi di molte proteine tra cui le SHBG e le globuline di trasporto degli ormoni
tiroidei (TBG)
Aumentano la coagulabilit del sangue per incremento dei fattori II, VII, IX, X e del plasminogeno
Modificano lassetto lipidico plasmatico incrementabdo i trigliceridi ed il colesterolo HDL e riducendo i livelli di
colesterolo totale e LDL

Facilitano il passaggio di liquidi dal compartimento intra- a quello extracellulare con conseguente riduzione del
volume plasmatico ed incremento compensatorio dellaldosterone con ritenzione renale di sodio ed acqua
Dalle cellule della teca hanno origine gli Androgeni, dalle cellule della granulosa hanno originano gli Estrogeni,
linibina, lactivina e la folli statina, dalle cellule della granulosa luteiniche ha origine il progesterone.
Follicoli Ovarici:

In caso di fecondazione, il corpo luteo, diventa, corpo luteo gravidico.

CICLO MESTRUALE
Definizione: serie coordinata di eventi ormonali e morfologici che conducono allovulazione e preparano
lendometrio per limpianto dellovulo fecondato, lespressione ripetitiva dellattivit integrata ipotalamico-ipofisoovarica e si manifesta con una perdita ematica per via vaginale (mestruazione), che si ripete ciclicamente ad
intervalli di circa un mese durante let riproduttiva della donna (dal menarca alla menopausa)
Il Ciclo Mestruale riconosce 2 fasi principali concomitanti che implicano modificazioni cicliche dellovaio (Ciclo
Ovarico) e dellendometrio (Ciclo Endometriale) nonch del canale cervicale, delle tube uterine e dellepitelio
vaginale.
In base alla durata del ciclo mestruale possiamo avere:
Eumenorrea: durata del ciclo compresa tra 28 e 40 giorni
Polimenorrea: intervallo tra 2 cicli < 25 giorni
Oligomenorrea: intervallo tra 2 cicli > 40 giorni
Amenorrea:
Primaria: mancata comparsa di flussi mestruali spontanei
Secondaria: assenza di flussi mestruali per almeno tre mesi dopo un periodo di cicli spontanei pi o meno regolari
Ciclo ovarico: Durata media : 25 35 giorni, diviso in 4 fasi
1) flusso mestruale (4 5 gg) = se non si instaura la gravidanza esaurimento del corpo luteo crollo dei livelli di
estrogeni e progesterone sfaldamento della mucosa uterina con necrosi endometriale emorragia
2) fase follicolare = fase proliferativa dellendometrio (10 16 gg); lFSH stimola la maturazione del follicolo
dominante secrezione di estrogeni lo strato superficiale delle cellule epiteliali endometriali e lo strato
intermedio proliferano ricostituendo la struttura ghiandolare dellendometrio. Il muco cervicale chiaro ed elastico.
3) fase ovulatoria (36 ore) = picco di LH ed FSH con scoppio del follicolo di Graaf e liberazione dellovocita.
4) fase luteinica = fase secretiva dellendometrio (14 gg); formazione del corpo luteo secrezione di progesterone
le ghiandole endometriali sono in piena attivit e riccamente vascolarizzate. Il muco cervicale denso.
Ciclo Endometriale: 4 fasi
Fase rigenerativa e Fase proliferativa corrispondono alla fase follicolare ovarica, nella fase rigenerativa c una
rigenerazione degli strati superficiale ed intermedio dellendometrio persi con la mestruazione, nella fase
proliferativa c una proliferazione delle ghiandole e delle cellule stromali, lendometrio si ispessisce.
Fase secretiva dopo lovulazione per azione del progesterone, lendometrio aumenta di spessore e di
vascolarizzazione, le ghiandole si dilatano.
Fase mestruale o desquamativa in caso di mancata fecondazione, la deprivazione ormonale induce la regressione e
il distacco degli strati superficiali ed intermedi dellendometrio, provocando il sanguinamento mestruale.
Maturazione follicolare ed ovogenesi
Il follicolo lunit morfofunzionale dellovaio ed sede del processo di ovogenesi e di secrezione ormonale . Dei
follicoli primordiali(1 divisione meiotica) alla nascita chiamato quiescente(1-2 milioni) e di quelli successivamente
primordiali della pubert (300.000-400.000), soltanto 400-500 vanno incontro alla completa maturazione (2 divisione
meiotica che si completa solo in caso di fecondazione dellovocita) ed ovulazione. Gli altri subiscono involuzione
atresica nel corso della vita della donna.
Fase Ovulatoria:
il picco di LH determina una serie di modificazioni del follicolo preovulatorio (diametro 23-27 mm) che culminano, al
14-16 gg, con la sua rottura (deiscenza follicolare) e con lespulsione di un ovocita maturo
il picco di LH seguito da una brusca caduta dei livelli di estrogeni e di inibina e d inizio ad un progressivo
incremento di progesterone
Fase Luteinica:
dopo lovulazione il follicolo si trasforma in corpo luteo, principale fonte di progesterone (indispensabile per la

preparazione dellendometrio allannidamento embrionale) che raggiunge il picco massimo in media 7-8 gg dopo
lovulazone (tra il 21 e il 23 gg di un ciclo regolare)
parallelamente al progesterone aumentano anche i livelli di inibina e di E2
l FSH si riduce perch risente del feed back negativo degli estrogeni, mentre lLH mantiene i livelli riscontrati nella
fase follicolare
In assenza di fecondazione, verso il 9-10 gg dallovulazione, (24-25 gg) ha inizio il proesso di luteolisi (involuzione
e degenerazione irreversibile del corpo luteo che prende il nome di corpo fibroso o nel caso di degenerazione
ialina corpo albicante) la luteolisi si accompagna a brusca riduzione di estradiolo e progesterone
la riduzione degli steroidi luteinici stimola nuovamente la secrezione di FSH e quindi la ripresa della follicologenesi
(ultimi 2-3 gg della fase luteinica)
Quando invece lovocita espulso viene fecondato, il corpo luteo, sotto lo stimolo della gonadotropina corionica
(hCG) prodotta dal trofoblasto embrionale, conserva e potenzia la sua attivit per circa tre mesi (corpo luteo
gravidico), prima di essere vicariato dalla placenta
Fase mestruale:
A livello ovarico la fase mestruale corrisponde alla transizione tra la fase luteinica di un ciclo e quella follicolare del
ciclo successivo
Il Muco cervicale stimolato dagli estrogeni e inibito dai progestinici. In fase periovulatoria, aumenta
quantitativamente, lacqua e la sua elasticit ma diminuisce la viscosit, consentendo cos massima permeabilit agli
spermatozoi.
Sindromi iperandrogeniche
lirsutismo, caratterizzato per la presenza di peli terminali e va differenziato da:
Ipertricosi (aumento di peli per a tipo vello, in zone in cui normalmente la donna presenta crescita di peli)
Virilismo situazione clinica in cui lirsutismo e solo uno dei sintomi accanto a:
ipertrofia muscolare; ipertrofia clitoridea; ipotrofia mammaria; alopecia; acne
Mosaicismo - dovuto alla perdita mitotica di un cromosoma X. Si determina una combinazione di cellule sia XX che
XO. Pi cellule XO sono presenti, maggiore sar la severit della sIndrome.
SINDROME DI TURNER
Monosomia X Esclusivamente sesso femminile. Disturbo relativamente frequente: Circa 1/5,000 nati vivi, ma
lanomalia osservata pi frequentemente negli aborti. SINTOMI Bassa statura (143-145 cm)
Ipofunzione ovarica con livelli elevati di gonadotropine (IPOGONADISMO IPERGONADOTROPO)
Amenorrea primaria. Caratteri sessuali secondari prepuberi (mancato sviluppo del seno). Sterilit.
Funzionamento dellasse in corso di esercizio fisico - Le modificazioni dellasse ipotalamo-ipofisi-gonadi nelle atlete
sono multifattoriali e dipendono dal comportamento alimentare, le caratteristiche quali- e quantitative della dieta, il
peso corporeo, la quantit di tessuto adiposo, il rapporto massa magra massa grassa, let di inizio dellattivit
fisica.
N.B.= Lesercizio fisico gradualmente incrementale associato alla comparsa di amenorrea con meno frequenza
dellesercizio fisico intenso acuto. Gli estrogeni favoriscono la durata dellesercizio fisico, poich deviano il
metabolismo verso lutilizzo dei lipidi come substrato energetico, con risparmio di glicogeno muscolare.
Esercizio intenso e breve: I picchi di gonadotropine plasmatiche (soprattutto LH) sono stati riscontrati a volte ridotti
in frequenza, a volte in ampiezza, a volte invariati. I livelli di estrogeni non sembrano variare, mentre aumenta la
concentrazione plasmatica di testosterone e DHEAS (come nei maschi)
Esercizio prolungato: I picchi di LH in fase follicolare sono stati riscontrati ridotti in frequenza ed ampiezza in atlete
allenate. In atlete allenate amenorroiche i livelli di estrogeni risultano ridotti (aumentata conversione periferica ad
estrone), come anche il progesterone. Questa condizione compatibile con un quadro di amenorrea ipotalamica
(deficit parziale di GnRH).

Sintomi: infertilit, atrofia mammaria e vaginale, osteopenia, aumento del rischio cardiovascolare (aumentano i
trigliceridi, il colesterolo totale e LDL).
TRIADE DELLATLETA DONNA
Disordini alimentari; Osteoporosi; Amenorrea : si manifesta qualora lapporto calorico sia scarso rispetto allenergia
spesa.
Pi frequenti sono: menarca tardivo/amenorrea primaria amenorrea secondaria prolungamento della fase follicolare
fase luteale inadeguata.
Tali alterazioni dipendono da: Fattori nutrizionali; Et di inizio dellattivit fisica; Nulliparit; Pre-esistenti alterazioni
del ciclo mestruale.
IPOGONADISMO vampate di calore, insonnia, secchezza vaginale, impoverimento del tessuto mammario, calo della
libido, oligo-amenorrea, aborti spontanei, diminuita densit ossea.

LEZIONE 6!!!
GONADI MASCHILI
I testicoli sono costituiti da due componenti principali:
Cellule interstiziali o cellule di Leydig producono testosterone che insieme al suo metabolita attivo il
diidrotestosterone (dht) responsabile di:
differenziazione embrionale in senso maschile dei genitali interni ed esterni
comparsa dei caratteri sessuali secondari alla pubert
mantenimento della libido e della potenza nel maschio adulto
le cellule di leydig sintetizzano numerosi steroidi a partire dal pregnenolone
Il pi importante prodotto il testosterone, la cui sintesi avviene nel testicolo
Tubuli seminiferi strettamente associati alle cellule di Sertoli - costituiscono la componente principale del volume
testicolare e sono i responsabili della fertilit maschile mediante la produzione giornaliera di 10 milioni di
spermatozoi per grammo di tessuto testicolare durante il periodo riproduttivo delluomo
I testicoli producono anche il 20% di estradiolo, l80% restante ha origine periferica da interconversione di androgeni
testicolari e surrenali.
Gli androgeni originano dal colesterolo.
Lasse Gonadotropo: Il GnRH secreto dallipotalamo in modo pulsatile circa ogni 90 min entro il sistema portale
ipotalamo-ipofisario. Raggiunte le cellule gonadotrope, il GnRH induce la liberazione di LH e, in minor misura, di
FSH mediante un meccanismo Ca++-mediato. LLH si lega ad un recettore di membrana specifico sulle cellule di Leydig
dove attiva la secrezione di Testosterone con meccanismo cAMP-mediato.
Laumento di Testosterone inibisce la secrezione di LH agendo a livello ipofisario ed ipotalamico
LFSH Stimola la crescita del testicolo e la spermatogenesi, agisce sulle cellule del Sertoli, stimola la sintesi delle
proteine leganti gli androgeni e dellinibina, induce lo sviluppo dellepitelio dei tubuli seminiferi.
LLH stimola le cellule di Leyding, stimola la produzione di testosterone.
Gli effetti del testosterone:
Androgenizzanti
Sintesi proteica
Trofismo forza muscolare
Eritropoiesi

Anabolizzanti

Gli androgeni, nella vita prenatale sviluppano i genitali esterni e i dotti di Wolff, mentre nellet prepuberale porta
agli effetti comportamentali di tipo maschile, nella pubert aumentano il volume e la pigmentazione del pene e dello
scroto, portano alla comparsa di peli, portano alla crescita lineare grazie allinterazione con il GH e allaumento del

IGF-1, aumentano il volume e lattivit secretoria della prostata e delle vescicole seminali, comportano
lallargamento della laringe e lispessimento delle corde vocali che porta allabbassamento del tono di voce, portano
un aumento della massa muscolare e sulla psiche agiscono con la comparsa di attitudini aggressive e sviluppo della
libido. Nelladulto portano alla continua crescita di peli ma con una possibile comparsa di calvizie androgenica, sulla
psiche mantengono le attitudini comportamentali e la potenza sessuale, sullosso possono portare allosteoporosi.
Stimolano e modulano la funzione delle cellule del Sertoli e la spermatogenesi, portano allematopoiesi.
In Condizioni patologiche critiche: condizioni che richiedono il sostegno delle funzioni vitali con mezzi meccanici o
farmaci, senza i quali sopraggiungerebbe la morte ( = stress fisico acuto severo). La secrezione di testosterone viene
interrotta per ridurre il consumo energetico e lapporto di substrati a funzioni non vitali nel momento particolare.
Prima viene inibita la secrezione di testosterone e poi quella delle gonadotropine
Durante lesercizio fisico
Acuto: Durante uno sforzo massimale di grande durata aumenta il testosterone mentre sotto uno sforzo massimale
di breve durata il testosterone rimane in concentrazioni normali.
Prolungato: Inizialmente avremo un aumento del testosterone che andr ad abbassarsi al di sotto dei livelli basali, a
seconda della tipologia di carico di lavoro che si va ad affrontare.
Nel doping vengono utilizzati maggiormente i glucocorticoidi che portano allaumento del testosterone. Nel doping
dalle 6-12 settimane si vanno ad assumere queste sostanze in quantit di 20-40 volte superiori a quelle utilizzate
nelle terapie farmacologiche.
Gli effetti benefici degli anabolizzanti:
Aumento massa muscolare
Atteggiamento pi aggressivo nelle competizioni
Facilitazione dei processi di riparazione del danno muscolare
Modificazione dei tempi di reazione
Migliore tolleranza allallenamento
Effetti collaterali
Blocco della crescita nei bambini e nei preadolescenti
Modificazione dei lipidi ematici verso un quadro aterogeno (diminuzione HDL)
Comportamento aggressivo (episodi di psicosi acuta)
Alterata funzione epatica
Tumori benigni e maligni del fegato
Ritenzione dei liquidi con ipertensione occasionale
Altri effetti collaterali:
Aggressivit
Impotenza
Strappi muscolari
Sterilit
Cancro
Acne

Ittero
Ginecomastia
Cefalee
Malattie cardiovascolari
Sistema immunitario
Ipertrofia Cardiaca

Ritenzione di Sodio
Palpitazioni
Ipertensione
Sanguinamento
Mascolinizzazione
Shock anafilattico

Quadro clinico dellipogonadismo


Volume testicolare ridotto
Insufficiente spermatogenesi infertilit
Ridotta secrezione di testosterone
durante il I trimestre della vita fetale = assente o incompleta virilizzazione del feto , che pu presentare genitali
esterni femminili o ambigui
durante il II e III trimestre della vita fetale = normale differenziazione sessuale del feto , che si presenta per con
micropene
durante linfanzia = sviluppo puberale deficitario
dopo lo sviluppo puberale = calo della libido, della conta degli spermatozoi (<5.000.000/eiaculato) e dellenergia
fisica in pochi giorni o settimane; calo dei peli androgeno-dipendenti, della massa muscolare, della densit minerale
ossea in qualche anno; possibile ginecomastia

LEZIONE 7!!!
DIABETE mellito e insipido
Qualsiasi forma di diabete pu richiedere terapia insulinica
Diabete mellito: Sindrome che comprende un gruppo di malattie metaboliche dovute ad un difetto di secrezione e/o
di azione dellinsulina, caratterizzate dalla presenza di iperglicemia e dalla comparsa a lungo termine di complicanze
croniche a carico di vari organi, in particolare occhi, rene, nervi, cuore e vasi sanguigni
Questo si distingue in tipo 1( distruzione delle -cellule pancreatiche , autoimmune e idiopaticaiperglicemia) ,
tipo 2 (difetto di secrezione insulinica associato ad insulino-resistenza che associato a sua volta ad un difetto
relativo idiopatico di secrezione insulinicaiperglicemia), e gestionale ( alterata tolleranza glucidica che insorge
durante la gravidanza)
L insulina resistenza ( tipo 2) una diminuzione della risposta biologica dellinsulina, endogena o esogena che
provocata o da: 1) un difetto recettoriale ridotto numero o funzione del recettore insulinico 2) un difetto
postrecettoriale alterazione di enzimi o substrati coinvolti in meccanismi di trasduzione del segnale ed i
trasportatori del glucosio.
Valori glicemici
a digiuno 60-75 mh/dl post-prandiale 130-150 mg/dl
glicemia- normale <100, alterata 100-125, diabete>126
la tolleranza glucidica definisce la capacit dellorganismo di metabolizzare il glucosio, questa si valuta con il test
OGTT: oral glucose tolerance test
Liperglicemia comporta un aumento della produzione epatica di glucosio con una riduzione dellutilizzazione dello
stesso nel muscolo, una resistenza allazione anti-lipolitica dellinsulina a livello del tessuto adiposo quindi avremo un
aumento degli acidi grassi (FFA) nel circolo.
Sintomi del diabete mellito :
inizio brusco con cheto acidosi e coma oppure esordio asintomatico ( scoperto tramite analisi)
poliuria e nicturia, glicosuria in caso del superamento della soglia renale di glucosio (160-180 mg/dl), polidipsia,
dimagrimento e polifagia (perdita di glucosio e mancata utilizzazione degli elementi nutritivi dovuti al difetto di
insulina), Riduzione della crescita nel bambino, Astenia (proteolisi), Disidratazione (dovuta alla poliuria).
NEL DIABETE DI TIPO 2
Fase di compenso (molti anni) Insulino resistenza, Iperinsulinemia con normale tolleranza glucidica
Fase di scompenso ridotta tolleranza glucidica (IGT) : iperinsulinemia con ridotta tolleranza
glucidica(Liperglicemia postprandiale dovuta a difetto di captazione insulino-mediata di glucosio da parte del
fegato e del muscolo ), alterata glicemia a digiuno (IFG) : aumentata richiesta di insulina associata ad un progressivo
declino funzionale delle cellule b e ad aumento della glicemia a digiuno (Liperglicemia a digiuno legata ad un
aumentata produzione epatica di glucosio. E indice soprattutto di ridotta produzione di insulina ), diabete:
iperglicemia a digiuno, insulino-resistenza + ridotta funzione pancreatica, aumento della produzione epatica di
glucosio, ulteriore riduzione della captazione insulino-mediata di glucosio conseguente iperglicemia a digiuno o
malattia conclamata
Soggetti a rischio per diabete di tipo 2
Storia familiare di diabete (genitori o fratelli); Obesit ( BMI > 27 kg/m2); Inattivit fisica; Razza/etnia; Ipertensione
arteriosa (PA >140/90 mmHg); Dislipidemia ( HDL colesterolo < 35 mg/dl e/o trigliceridi > 250 mg/dl); Precedente

riscontro di IGT o IFG; Pregresso diabete gestazionale; Donna con figlio macrosomico alla nascita ( > 4 kg) .
Complicanze cheto acidosi (una carenza di insulina e aumento di glucagone), iperosmolarit (aumento della
glicemia e dellosmolarit plasmatica senza chetosi, indotta da disidratazione e scadente controllo metabolico,
progredisce fino al coma), acidosi lattica (rara, indotta da ipossia o farmaci), ipoglicemia (carenza di zuccheri nel
sangue, 1fase glicemia <70 mg/dl reazione adrenergica produzione di ormoni iperglicemizzanti ripristino della
glicemia. 2fase glicemina <50mg/dl sofferenza cerebrale, coma ipoglicemico, morte.)
Croniche micro vascolari (oculari retinopatia, renali nefropatia diabetica, neurologiche polineuropatia,
neuropatia autonomica, mononeuropatia), macrovascolari (vascolopatia coronaria, cerebrale, periferica), altre
(cataratta, complicanze cutanee, infezioni ricorrenti, dislipidemia).
Chetonuria la quale porta ad avere una presenza di corpi chetonici nelle urine, questo dovuto ad un insufficienza
insulinica marcata, viene bruciata una quota eccessiva di grassi ed questo a comportare laumento dei corpi
chetonici nel sangue e poi nelle urine, altre cause sono digiuno protratto o dieta troppo povera di carboidrati.
Sintomi da iperchetonemia: anoressia, nausea, vomito, dolori addominali, respiri profondi e rapidi fino al coma
chetoacidosico.
Esercizio fisico in condizioni di carenza di insulina, minor utilizzo di glucosio e abbiamo un inibizione della produzione
insulinica epatica. Eccesso di ormoni contro regolatori, aumento della produzione epatica di glucosio (glucagone),
aumento della lipolisi e formazione degli FFA (catecollamine) iperproduzione di corpi chetonici (glucagone,
catecollamine) il tutto porta a iperglicemia e cheto acidosi.
Nel diabete di tipo 1 lesercizio fisico NON deve essere praticato se la glicemia supera i 250 mg/dl ma soprattutto
non devono essere praticati sforzi anaerobici in quanto lacido lattico pu aggravare la preesistente condizione di
acidosi.
In condizioni di eccesso di insulina in caso di esercizio fisico: la dose di insulina da somministrare al paziente, durante
e prima dellesercizio minore in quanto si consuma pi glucosio e c il rischio che possa sopraggiungere
unipoglicemia.
Nel diabete mellito di tipo 1 lutilizzazione del glucosio varia a seconda dello stato di nutrizione prima dellesercizio,
dallora, dalla durata e dallintensit dellesercizio, dal tipo di dose ed iniezione di insulina. Lesercizio deve essere
evitato se prima la glicemia a digiuno maggiore dei 250 mg/dl in presenza di chetosi, se maggiore di 300 mg/dl
senza chetosi si devono usare pi precauzioni, e si devono assumere carboidrati se risulta minore dei 100 mg/dl. La
glicemia deve essere monitorata sia prima che dopo lesercizio sia per vedere e nel caso ridurre lapporto di insulina
che per studiare la risposta del corpo allesercizio. Bisogna evitare di fare attivit fisica in un periodo di tempo
ravvicinato alle iniezioni e ai pasti, la condizione ottimale per ridurre il rischio di ipoglicemia quello di praticare
lesercizio al mattino, prima della colazione in quanto abbiamo livelli insulinici bassi.
I vantaggi dellattivit fisica sono: riduzione del fabbisogno di insulina esogena che pu migliorare il controllo
glicemico a lungo termine.
Gli sport consigliati/autorizzati sono quelli che prevedono unattivit aerobica alattacida a bassa intensit.
Possono creare problemi gli sport che richiedono sforzi fisici brevi ed intensi (es. corsa veloce su breve percorso 100 200 m), quelli che richiedono velocit massima con scatti finali, il sollevamento pesi
Da evitare gli sport che comportano frequenti sobbalzi o scuotimenti del capo (pugilato, sport motoristici)
Al contrario se lo sport progressivo e dura parecchie ore, il diabetico pu adattare il proprio metabolismo con gli
opportuni accorgimenti
Bisogna tenere sotto controllo: il piede che deve essere asciutto, bisogna minimizzare i traumi, e aumentare
lidratazione.
Lattivit fisica regolare aiuta a migliorare e prevenire il diabete di TIPO 2 in quanto migliora la sensibilit allinsulina.

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