Torsione 10

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ISTITUTO DI SCIENZA E TECNICA DELLE COSTRUZIONI

Stato limite ultimo di torsione


Ing. Graziano Leoni

STATO LIMITE ULTIMO DI TORSIONE 1. Introduzione

La torsione nelle strutture pu nascere come azione primaria o secondaria. Il caso della torsione primaria si ha quando i carichi esterni possono essere sopportati solo grazie a questa caratteristica di resistenza che risulta necessaria per mantenere lequilibrio statico degli elementi strutturali; da qui il termine spesso usato di torsione di equilibrio. Negli esempi riportati in figura 1 la resistenza a torsione delle travi necessaria per sopportare lazione di carichi eccentrici o per garantire lincastro degli elementi in aggetto. Nel caso di travi curve la resistenza a torsione fondamentale anche nel caso di carichi centrati rispetto alla sezione per i quali le sole caratteristiche di taglio e flessione non sono in grado di equilibrare i carichi esterni. Nelle strutture iperstatiche la torsione pu nascere come azione secondaria dalla congruenza degli spostamenti nei nodi di collegamento tra diversi elementi strutturali (torsione di congruenza). In questi casi, la resistenza a torsione non fondamentale ai fini statici e la struttura riesce a sopportare carichi esterni grazie a sole sollecitazioni di flessione e taglio (Fig. 2a). Trascurare leffetto della torsione in fase di progetto pu condurre a stati di fessurazione piuttosto evidenti a causa della violazione della congruenza degli spostamenti senza per che si abbiano conseguenze pi serie. Nello spirito del metodo degli stati limite, il venir meno della resistenza dellelemento comporta nel primo caso il raggiungimento di uno stato limite ultimo, nel secondo caso si ha al pi il raggiungimento di uno stato limite di esercizio. Le normative tecniche consentono di trascurare la torsione di congruenza nelle verifiche degli stati limite ultimi a patto che gli altri elementi strutturali siano in grado di sopportare la conseguente ridistribuzione dei momenti (Fig. 2b). La descrizione del comportamento torsionale di una trave in cemento armato in fase postfessurata risulta notevolmente complessa. Le difficolt sono insite nellindividuare un meccanismo resistente in grado di simulare in modo semplice, ed allo stesso tempo rispondente alle evidenze sperimentali, il comportamento della trave. Nel seguito, dopo aver svolto alcune considerazioni sul comportamento di travi in calcestruzzo armato, verr preso in considerazione il modello del traliccio con inclinazione variabile delle bielle di calcestruzzo e verranno derivate le formule di verifica e progetto suggerite dal D.M. 9 gennaio 1996 e dallEurocodice 2.

Fig. 1 Torsione primaria di equilibrio (parzialmente tratta da Park & Paulay, 1975)

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(a)

(b)

Fig. 2 Torsione secondaria di congruenza: (a) esempi (da Park & Paulay, 1975); (b) ridistribuzione dei momenti 2. Il comportamento sperimentale delle travi in calcestruzzo armato Le travi in calcestruzzo armato sottoposte a momento torcente crescente presentano due diversi comportamenti (Fig. 3b): comportamento lineare fino al raggiungimento di un valore Tcr in corrispondenza del quale si ha fessurazione, e successivo comportamento non lineare. In corrispondenza del valore di fessurazione, le rotazioni torsionali subiscono un brusco incremento, quindi il diagramma T- riprende a salire con pendenza notevolmente inferiore a quella del diagramma in fase di pre-fessurazione. La pendenza del primo tratto del diagramma non influenzata dalla presenza delle armature (Fig. 4a) e pu essere ben descritto dalla teoria del Saint Venant; al contrario, il valore di Tcr risente del contenuto in armatura e pu essere fino al 30% maggiore del torcente ultimo della trave non armata. Il tratto orizzontale dipende dal fatto che raggiunto il valore Tcr, per il quale le armatura sono sostanzialmente scariche, la trave perde improvvisamente rigidezza a causa della fessurazione e si porta in unaltra configurazione di equilibrio per la quale le armature assumono unimportanza fondamentale.

(a)

(b)

Fig. 3 Prova di torsione: (a) test condotti nel laboratorio della Portland Cement Association, 1963; (b) tipico diagramma momento - rotazione unitaria (da Hsu, 1984)

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(a)

(b)

Fig. 4 (a) Diagramma momento - angolo di torsione per travi con vario rapporto di armatura; (b) quadro fessurativo di una trave con sezione rettangolare (da Hsu, 1984)

(a)

(b)

Fig. 5 Confronto sperimentale tra travi piene e travi cave: (a) influenza del quantitativo di armatura sul momento ultimo; (b) confronto tra sezione compatta e sezioni cave aventi diverso spessore delle pareti (da Hsu, 1984)

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Per quanto riguarda il comportamento in campo post-fessurato, nel caso di travi con sezione rettangolare, sono state condotte numerose indagini sperimentali che hanno messo in evidenza i seguenti risultati: a) la fessurazione appare simultaneamente su entrambe le facce della sezione; all'aumentare del momento torcente esterno si sviluppano nuove fessure con inclinazione e percorso indipendente da quelle gi formatesi in stadi precedenti; le fessure sul lato maggiore hanno un'inclinazione pi grande di quelle che si sviluppano sul lato minore (Fig. 4b); b) il collasso pu avvenire per snervamento delle staffe, per snervamento delle barre longitudinali, per schiacciamento del conglomerato o loro combinazioni; c) all'aumentare della percentuale di armatura delle staffe il momento ultimo cresce con andamento circa lineare; nel caso di schiacciamento del conglomerato il momento limite resta pressoch costante (Fig. 5a); d) le tensioni sulle staffe sono costanti lungo i bracci anche se la tensione sul lato maggiore pi elevata di quella esistente sul lato minore; e) le tensioni sulle barre longitudinali sono indipendenti dalla sezione trasversale considerata; f) il momento torcente ultimo dipende dal rapporto dei lati della sezione; g) non vi apprezzabile differenza tra il momento ultimo di una trave a sezione piena e quello di una a sezione cava delle stesse dimensioni (Fig. 5b), perci possibile sostenere che entro certi limiti, il nucleo centrale non contribuisce in maniera sostanziale alla resistenza della trave. In base allultima osservazione, si deduce che il meccanismo resistente si sviluppa sulla corteccia della trave. La fessurazione delimita bande di calcestruzzo compresso, variamente inclinate, che trovano contrasto nelle staffe e nei ferri longitudinali tesi. Ne deriva un meccanismo resistente a traliccio spaziale che unestensione del traliccio di Ritter-Mrsch dovuta a Rausch. Questo modello alla base dei pi moderni codici tecnici europei. Nel seguito verr sviluppato il modello a traliccio spaziale per una trave con sezione rettangolare.

Fig. 6 Traliccio spaziale resistente (da Hsu, 1984)

STATO LIMITE ULTIMO DI TORSIONE 3. Modello del traliccio spaziale resistente

Come gi accennato, il traliccio spaziale resistente costituito da bielle in calcestruzzo, inclinate dellangolo rispetto alla direzione dellasse della trave, e da bielle di acciaio tese costituite dalle armature longitudinali e dalle staffature. Per quanto riguarda le bielle in calcestruzzo, langolo e lo spessore t sono teoricamente indeterminati e vengono fissati empiricamente sulla base di risultati sperimentali. Langolo di inclinazione delle bielle di calcestruzzo pu anche essere determinato sulla base di considerazioni qualitative valide per sezioni debolmente armate per le quali la crisi sopraggiunge per contemporaneo snervamento delle staffe e delle barre longitudinali.

q T hs T

bs q Fig. 7 Flusso di torsione sul traliccio spaziale T

3.1 Determinazione delle sollecitazioni sulle componenti del traliccio Fissato il valore , il traliccio che si considera tubolare isostatico e gli sforzi di compressione e trazione, rispettivamente sulle bielle in calcestruzzo e in acciaio, sono determinabili con semplici considerazioni di equilibrio. Dal momento che si trascura il nucleo in calcestruzzo della trave, il momento torcente T genera un flusso di torsione q determinabile con la teoria di Bredt q= T 2 Ak (1)

dove Ak = bs hs larea racchiusa entro la sezione trasversale del traliccio spaziale. Si considera un pannello di lunghezza hs cot estratto da una delle pareti verticali del traliccio. Lelemento deve essere in equilibrio sotto lazione dei flussi di torsione e sotto i flussi di interazione con gli altri pannelli che costituiscono il traliccio tubolare, come mostrato in figura 8a. Dividendo lelemento lungo la diagonale (Fig. 8b), e trascurando leffetto di ingranamento degli inerti lungo la fessura, linterazione tra le due parti assicurata dalle staffe e dalle barre longitudinali soggette a tensioni di trazione. Ricordando la (1), le condizioni di equilibrio alla traslazione verticale e longitudinale forniscono rispettivamente le risultanti degli sforzi agenti sulle staffe Fs e sulle barre longitudinali Fl Fs = T hs 2 Ak Fl = T hs cot 2 Ak (2, 3)

8 q hs cot q hs cot s q hs q hs q hs hs

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Al uk hs Fl=q hs cot

q hs cot hs cot

Fs=q hs Asw s hs cot (b)

(a)

Fig. 8 (a) Pannello estratto da una delle pareti del traliccio spaziale; (b) forze di trazione sulle staffe e sulle barre longitudinali q hs cotg Fs=q hs Fc=q hs /sin Fl=q hs cotg q hs hs cos Fc=q hs /sin

Fig. 9 Forze di compressione agenti sugli elementi di calcestruzzo La risultante degli sforzi di compressione nelle bande in calcestruzzo Fc si determina decomponendo il flusso agente lungo il bordo longitudinale del pannello nella direzione parallela a quella delle staffe e a quella degli elementi in calcestruzzo inclinati dellangolo (Fig. 9). Dal poligono delle forze di figura 9 si ottiene Fc = Ths 2 Ak sin (4)

La stessa operazione sul flusso agente lungo il bordo verticale conduce ovviamente allo stesso risultato. 3.2 Determinazione del momento torcente resistente Il momento torcente massimo sopportabile dalla trave si ha in concomitanza con la crisi di una o pi componenti del traliccio che, essendo isostatico, si trasforma in un cinematismo. Considerando staffe poste a passo s e area del braccio Asw, il quantitativo totale di armatura che ricade nel tratto di

STATO LIMITE ULTIMO DI TORSIONE lunghezza hs cot vale

Asw hs cot ; se fywd la tensione di snervamento di progetto delle staffe si s ottiene il valore massimo della forza sopportabile dalle armature di parete che risulta Fs ,Rd = Asw hs cot f ywd s (5)

Per quanto riguarda le barre longitudinali con area totale delle sezioni pari ad Al, supposto che siano spaziate regolarmente sul perimetro uk = 2 (bs + hs), il valore massimo della forza di trazione sopportabile risulta A Fl ,Rd = l hs f yd (6) uk Infine, essendo fcd la resistenza a compressione cilindrica di progetto del calcestruzzo ed Ac = t hs cos larea totale delle bielle di calcestruzzo (vedi Fig.9), si ottiene la massima compressione sopportabile dalla parte corticale della sezione Fc ,Rd = ths cos f cd (7)

dove il coefficiente di efficienza del calcestruzzo con il quale si tiene conto delleffetto sfavorevole dovuto alle trazioni trasmesse al calcestruzzo per aderenza dalle barre tese (vedi Fig.10).

Fig. 10 Riduzione dellefficienza del calcestruzzo compresso ad opera delle trazioni trasmesse per aderenza dalle barre tese Imponendo luguaglianza tra le forze agenti (2), (3) e (4) e le rispettive resistenze (5), (6) e (7), si possono determinare i valori di momento torcente resistente di progetto attribuibile alla crisi della singola componente A TRd ,s = 2 Ak sw f ywd cot (8) s TRd ,l = 2 Ak Al f yd tan uk (9) (10)

TRd ,c = 2 Ak t f cd sin cos

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A questo punto occorre fare alcune considerazioni sulla scelta dellinclinazione delle bielle di calcestruzzo. Come gi accennato in precedenza si pu procedere essenzialmente in due modi: fissando un valore in modo empirico (di solito 45) o determinando langolo che comporta la crisi contemporanea delle staffe e delle barre longitudinali. Nel primo caso le (8), (9) e (10) forniscono in genere valori diversi del momento resistente e, evidentemente, il momento resistente effettivo della trave sar il minore dei tre ottenuti. Questo modo di procedere appare per poco realistico nel caso di travi debolmente armate per le quali la crisi avviene in effetti per la rottura contemporanea delle staffe e delle barre longitudinali. Raggiunto lo snervamento della componente pi debole (ad esempio le staffe), la fessurazione evolve prima della rottura modificando langolo di inclinazione (nel caso in esempio diminuisce). Ci comporta la rotazione delle bielle compresse di calcestruzzo fino a quando si ha lo snervamento dellaltra componente (nel caso in esempio, le armature longitudinali). Il secondo modo di procedere appare quindi pi realistico e passa attraverso la determinazione dellangolo per mezzo della Asw f ywd 2 s tan = (11) Al f yd uk ottenuta eguagliando le (8) e (9). Il momento torcente resistente delle armature sar dato dalla relazione Asw A TRd ,s = TRd ,l = 2 Ak f ywd l f yd (12) s uk mentre il momento torcente lato calcestruzzo sar ancora dato dalla (10). Si osserva infine che langolo di inclinazione delle bielle in calcestruzzo viene limitato da relazioni del tipo k1 cot k 2 (13) che equivale indirettamente a limitare lampiezza delle fessure derivanti dalla torsione. 3.3 Derivazione delle formule proposte dallEC2 Le formule proposte dallEC2 sono le stesse determinate nei paragrafi precedenti con riferimento alla sezione tubolare efficace definita in figura 11.

Fig. 11 Definizione della sezione tubolare resistente secondo lEC2

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Lo spessore efficace della sezione tubolare viene assunto arbitrariamente in modo che sia soddisfatta la condizione A 2c t (14) u dove A ed u sono larea ed il perimetro della sezione reale e c il ricoprimento delle armature longitudinali. La linea dasse viene fissata a distanza t/2 dal bordo della sezione e le quantit Ak e uk sono determinate di conseguenza. Nel caso di sezioni scatolari, si pu assumere lo spessore effettivo delle pareti purch sia ancora soddisfatta la (14). Per quanto riguarda il coefficiente di efficienza si assumono le espressioni

= 0.7(0.7 f ck / 200 ) 0.35 = (0.7 f ck / 200) 0.50

(15a) (15b)

rispettivamente nei casi in cui si abbiano staffe sul solo perimetro esterno o quando si hanno staffe sia sul perimetro esterno che su quello interno, come nel caso di sezioni scatolari con pareti di un certo spessore. Nel recepire lEC2, il D.M. 9 gennaio 1996 fissa inoltre i seguenti limiti per langolo 1 cot 2 (16)

equivalente a 26.57 45. Determinato il valore dellangolo di inclinazione delle bielle di calcestruzzo per mezzo della (11), il momento torcente resistente lato calcestruzzo ottenuto dalla (10) per mezzo di una trasformazione trigonometrica 2 Ak t f cd TRd 1 = (17) cot + tan mentre il torcente resistente lato armatura dato dalla (12) TRd 2 = 2 Ak Asw A f ywd l f yd s uk (18)

Nello spirito del metodo semiprobabilistico, la misura di sicurezza risulta positiva se soddisfatta la condizione TSd min{TRd 1 , TRd 2 } (19) Il progetto delle travi in cemento armato consiste nel determinare i quantitativi di armatura, fissata la geometria della sezione e noto il valore del momento torcente sollecitante TSd. Si pu procedere fissando un valore di rispettoso della (16) (normalmente 45), e controllando che sia soddisfatta la verifica del calcestruzzo TSd TRd 1 oppure determinando langolo dalla condizione cot + tan = 2 Ak t f cd TSd (20)

(21)

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ottenuta eguagliando il torcente resistente lato calcestruzzo al torcente sollecitante. In questo caso si ottengono due valori di dei quali si dovr scegliere quello minore di 45 nel rispetto della (16). Si determina quindi il quantitativo di staffe grazie alla Asw TSd = s 2 Ak f ywd cot derivante dalla (8). Infine le armature longitudinali vengono calcolate con la Al = u k Asw f ywd cot 2 s f yd (23) (22)

che si ottiene eguagliando la (8) e (9) e che necessaria a pilotare il meccanismo di rottura con inclinazione delle bielle di calcestruzzo pari allangolo fissato. 3.4 Derivazione delle formule proposte dal D.M. 9 gennaio 1996 Le formule proposte dal D.M. 9 gennaio 1996 possono derivarsi da quelle precedentemente determinate ponendo = 45 e = 0.5. La sezione tubolare resistente viene definita come in figura 12, considerando il perimetro uk e larea Ak con riferimento alla linea congiungente i centri delle armature longitudinali ed assumendo lo spessore della parete t pari ad 1/6 del diametro del massimo cerchio iscrivibile allinterno di uk.

Fig. 12 Definizione della sezione tubolare resistente secondo il D.M. 9 gennaio 1996 La verifica si ritiene soddisfatta se risulta contemporaneamente TSd 1 Ak t f cd 2 Asw f ywd s Al f yd uk (calcestruzzo) (staffe) (armatura longitudinale) (24a) (24b) (24c)

TSd 2 Ak TSd 2 Ak

Per quanto riguarda la procedura di progetto si segue la stessa filosofia gi vista applicando le formula proposte dallEC2. In questo caso, nota la sezione e la sollecitazione, si verifica che sia

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soddisfatta la condizione (24a). Quindi si procede a calcolare il quantitativo di staffe grazie alla (24b) che pone Asw TSd = (25) s 2 Ak f ywd Le armature longitudinali vengono infine determinate dalla Al = Asw f ywd uk s f yd (26)

4. Interazione con le altre caratteristiche di sollecitazione I metodi pi semplici previsti dalle normative tengono conto dalla sola interazione taglio-torsione nella verifica delle bielle di calcestruzzo. Per il calcolo delle armature si procede separatamente considerando ciascuna caratteristica di sollecitazione e sommando i quantitativi ottenuti. LEC2 propone la seguente formula di verifica TSd VSd T + 1 Rd 1 VRd 1
2 2

(27)

dove TRd1 e VRd1 sono rispettivamente il torcente resistente ed il taglio resistente lato calcestruzzo. In modo analogo, il D.M. 9 gennaio 1996 propone la formula di interazione pi cautelativa TSd VSd T + V 1 Rd 1 Rd 1 (28)

5. Esempio di calcolo Si vogliono determinare le armature per una sezione rettangolare di dimensioni 350 x 600 mm, con ricoprimento delle armature c = 30 mm, sottoposta ad un momento torcente TSd = 60 kN m. Caratteristiche dei materiali fck = 30 Nmm2 fyk = fywk = fylk = 430 Nmm2 Coefficienti parziali di sicurezza c = 1.6 s = 1.15 Fattore di efficienza = 0.7 (0.7 - fck/200) = 0.7 (0.7 - 30/200) = 0.385 > 0.35 Valori di progetto delle resistenze fcd = fck/c = 30/1.6 = 18.75 N mm2 fyd = fyk/ s = 430/1.15 = 374 N mm2

14 Si ricerca la soluzione con la sezione tubolare resistente di spessore t = 2c = 60 mm Ak = (600 - 60) x (350 - 60) = 156600 mm2 uk = 2 (540 + 290) = 1660 mm Calcolo dellinclinazione delle bielle compresse (condizione di rottura del calcestruzzo) 2 A t f cot + tan = k cd = 2.26 = 31.10 > 26.57 TSd Calcolo delle staffe (condizione di rottura delle staffe) Asw TSd (8/14 357 mm2) = = 310 mm2/m s 2 Ak f ywd cot

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Calcolo armature longitudinali (contemporanea rottura delle staffe e delle armature longitudinali) A f ywd cot 2 = 1629 mm2 (816 1608 mm2) Al = u k sw s f yd

Riferimenti bibliografici D.M. 9.1.1996: Norme tecniche per il calcolo, lesecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato normale e precompresso e per le strutture metalliche, Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n.29 del 5.2.1996. Eurocodice 2: Design of concrete structures Part 1-1: General rules and rules for buildings, ENV 1992-1-1, 1992 Hsu, T.T.C., Torsion of reinforced concrete, Van Nostrand Reinhold Company, New York, 1984 Migliacci, A., Mola, F., Progetto agli stati limite delle strutture in c.a., Masson, Milano, 1990 Park, R., Paulay, T., Reinforced concrete structures, John Wiley & Sons, New York, 1975 Radogna, E.F., Tecnica delle costruzioni - vol.2, Zanichelli, Bologna 1998

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