Ivan Cicconi La Truffa Del Project Financing
Ivan Cicconi La Truffa Del Project Financing
Ivan Cicconi La Truffa Del Project Financing
Ivan Cicconi
(Direttore di ITACA, Istituto Nazionale per la Trasparenza negli Appalti e la Compatibilit Ambientale)
Mi occupo di alta velocit da molti anni, in particolare dal 17 febbraio del 1993 quando ricevetti una lettera di Luigi Preti, una colonna della prima repubblica, allepoca presidente onorario del Partito Socialista Democratico Italiano. Era una lettera molto breve di 4/5 righe, con la quale mi diceva: Egregio ingegnere, ho letto alcune dichiarazioni sullalta velocit, sono perfettamente daccordo con lei, le allego per sua opportuna conoscenza, due lettere riservate personali che ho inviato nei giorni scorsi. Guardo queste due lettere di 4/5 cartelle cadauna molto fitte, la prima indirizzata a Beniamino Andreatta allepoca responsabile economico della Democrazia Cristiana, la seconda al ministro del bilancio dellepoca, Franco Reviglio. Inizio a leggere e rimango semplicemente basito; ricevere una lettera di un socialdemocratico, un nemico del popolo per la mia formazione politica, che scriveva che lalta velocit era una truffa, che Lorenzo Necci distribuiva prebende a tutti, che tutti prendevano soldi, da Susanna Agnelli a diversi personaggi citati nella lettera, e si appellava a Beniamino Andreatta Dicendo: Fermate questa grande opera perch una truffa con la quale spenderemo decine di migliaia di miliardi [di vecchie lire] che cadranno sulla testa dei nostri figli e dei nostri nipoti. Il mio approfondimento comincia da qui e ritengo di essere uno dei maggiori esperti di architettura contrattuale e finanziaria di questa grande opera, perch ho approfondito tutti gli aspetti: esattamente una truffa che purtroppo stata attestata, acclarata dallUnione Europea e dalla Corte dei Conti con una relazione del 2008, con un ritardo di circa 20 anni, perch Luigi Preti oltre ad avere inviato al sottoscritto queste due lettere - che per la prima volta ho deciso di pubblicare con lultimo mio libro, Il libro nero dellalta velocit [Roma 2011], scaricabile on line sul sito del Fatto Quotidiano le ha inviate a centinaia di personaggi politici. Queste stesse lettere le hanno ricevute Prodi, Dalema, Berlusconi, tutti i presidenti del consiglio che si sono succeduti dagli inizi degli anni 90 a oggi su quella poltrona, le hanno ricevute tutti i ministri dei trasporti che si sono succeduti a questo dicastero e le hanno ricevute decine e decine di deputati e senatori; purtroppo sono state ignorate e solo oggi, nel 2008 la corte dei Conti nellanalizzare la finanziaria per il 2007, attesta che c stata questa truffa del cosiddetto finanziamento privato per lalta velocit, che nel 2007 stato totalmente scaricato nel debito pubblico. Nella finanziaria per il 2007 c infatti un comma dellunico articolo di questa legge, il comma 966, che dice esattamente che i debiti accumulati da Infrastrutture SpA e Tab SpA fino al 31 dicembre 2005 per realizzare lalta velocit Torino-Napoli, vanno nel debito pubblico. Era il cosiddetto finanziamento privato, in realt erano prestiti attivati da societ di diritto privato, Tab SpA e Infrastrutture SpA, per di propriet tutte pubbliche, quindi prestiti garantiti totalmente dal socio pubblico che, con il comma 966, essendo tenuti fuori dalla contabilit nazionale, sono invece per imposizione dellUnione Europea (che nel 2005 aveva aperto una procedura di infrazione per deficit eccessivo) finite nel debito pubblico; sono allinterno di quel 120% del Pil che abbiamo tutti noi sulle nostre spalle. Questa voce era esattamente 12 miliardi 950 milioni di Euro, cio 26 mila miliardi di vecchie lire. In quella finanziaria, nella discussione parlamentare, nella contrapposizione tra il Governo Prodi e lopposizione del centro-destra, si parlato quasi esclusivamente e i quotidiani hanno riferito solo di questo - del ticket sanitario, che in quella finanziaria valeva esattamente 850 milioni di Euro, mentre con il comma 966 questo debito, occultato nella contabilit di societ di diritto privato ma poi finito nel debito pubblico, era di 12.950.000.000 di Euro, cifra sulla quale nessuno, in maniera trasversale, ha speso una parola. Si vuol fare la Tav in Val di Susa per un motivo molto semplice, perch unopera con caratteristiche tali che pu essere realizzata solo dalle cosiddette grandi imprese moderne, le imprese cosiddette post fordiste che hanno una caratteristica fondamentale: non hanno pi un
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legame diretto con il lavoro e il territorio, sono imprese virtuali nelle quali c un grande ragno al vertice, che subappalta tutte le attivit a ragni pi piccoli, i quali a loro volta subappaltano a ragni ancora pi piccoli, scaricando la competizione verso il basso. Queste grandi imprese possono essere presenti sul mercato solo se ci sono grandi opere con determinate caratteristiche, cio opere decisamente nuove, con pochi legami con il territorio, sulle quali possibile realizzare unattivit con questo modello di impresa. Tanto per fare un esempio, la pi grande impresa italiana, che nelle classifiche al 40 posto, ha unincidenza del fattore lavoro del 3,2% sul fatturato; come attivit in proprio, diretta, non fa assolutamente nulla e ha bisogno invece di opere nelle quali pu realizzare questo modello di scomposizione dellattivit, di impresa virtuale che subappalta tutto. Il futuro non esiste. Queste opere debbono avere la caratteristica di nessun collegamento con il territorio, ma soprattutto, inevitabilmente, sono sganciate dal passato e soprattutto dal futuro, perch se ci confrontiamo nel merito sullutilit, cio a chi servono queste opere, ci accorgiamo che non servono a nessuno, sono inutili. Servono alla politica sicuramente, ma soprattutto alla classe dirigente dei paesi occidentali capitalisti, che vive esclusivamente nel presente. Noi abbiamo ormai una classe dirigente - e dentro ovviamente metto non solo il ceto politico, ma anche i banchieri, i dirigenti di queste imprese, scatole vuote, che vivono solo ed esclusivamente con i parametri del presente - che deve, proprio per come vive ed inserita nelleconomia e nella politica, vivere sul risultato delloggi e prescindere completamente dai risultati futuri. Una classe dirigente che vive esclusivamente sul presente e che inevitabilmente si presenta come lapprendista stregone, perch non ha assolutamente la capacit o la consapevolezza degli effetti dei provvedimenti che sta prendendo sul medio e lungo periodo. Pensano ad abbassare lo spread nellarco di qualche giorno o di qualche settimana, ma prescindono totalmente dalleffetto che questi provvedimenti stanno assumendo sul medio e lungo periodo, sulle nuove generazioni e non sanno assolutamente cosa stanno facendo. Quando un tecnico presunto, Presidente del Consiglio dei Ministri, nei giorni scorsi dice che la Tav deve essere fatta perch strategica, senza fornire alcun numero, alcuna documentazione, e poi aggiunge che nei prossimi giorni verr presentato il lavoro che valuta il rapporto costi-benefici di questopera, dichiara pubblicamente che vuole realizzare unopera strategica, senza che una valutazione costi-benefici sia stata fatta, che ovviamente una contraddizione in termini, ma non solo questo. Quando il ministro Passera intervistato dice che lopera realizzata con un progetto low cost che consentir di raddoppiare le potenzialit del trasporto merci sulla Torino-Lione, fa unaffermazione assolutamente insostenibile sul piano tecnico, che conferma questo interesse solo ed esclusivamente sul presente, perch realizzare la galleria di 57 chilometri che, come oggi viene detto, poi si collegher alla linea storica sia in Francia che in Italia, come si realizzasse una nuova infrastruttura che poi si collega a quella vecchia. Com noto per il principio dei vasi comunicanti la potenzialit rester quella della linea storica, quindi spacciare oggi la realizzazione della galleria di base come un progetto a basso costo significa dire, dal punto di vista strettamente tecnico, che realizziamo una galleria assolutamente pi inutile della realizzazione dellintera linea, perch realizzare solo quella galleria significa mantenere le potenzialit, il servizio di trasporto merci, allo stesso livello di quello che attualmente. Quando parlo dellinteresse solo per il presente della classe dirigente politica, parlo di una realt molto diversa da quella dei partiti nati nel secolo scorso come fusione tra Macchiavelli e Moro, cio lintervento nella realt, il misurarsi con il compromesso ma anche lutopia, il progetto politico, il cambiamento della societ, quindi una prospettiva futura: oggi i partiti sono esattamente lopposto, realizzano il sondaggio e si adeguano al sondaggio. Quando dico che vivono sono nel presente lo dico in questi termini, di interesse immediato Il ruolo dellinformazione ovviamente fondamentale: in questi anni non sono arrivate le informazioni tecniche e i numeri per giustificare questa grande opera.
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La talpa del debito pubblico Sullalta velocit mancata totalmente linformazione perch probabilmente non interessava informare i cittadini per gli interessi che sono dietro a queste grandi opere; daltro canto la straordinaria mobilitazione-appoggio che ha il movimento No-Tav oggi, soprattutto in Val di Susa, perch sono ventanni che diversi tecnici di questa valle informano i cittadini, e le mobilitazioni di oggi sono il frutto di un lavoro ventennale e di una consapevolezza di quella valle nel merito tecnico, nei numeri che dimostrano linutilit di questa grande opera. I grandi mezzi di informazione su questo merito hanno ignorato totalmente in questi ventanni, e lo slittamento verso linformazione che si occupa solo di ordine pubblico ed incapace di affrontare nel merito queste questioni, la conferma del fatto che linteresse, probabilmente anche per una deriva culturale di questo Paese, solo sugli slogan, sulle ideologie, sulle bandiere che certe opere possono rappresentare per questa classe dirigente; le grandi opere sono sostanzialmente una protesi di questa incapacit di visione del futuro: mi sto convincendo sempre di pi in questi giorni che questa classe dirigente deve strutturalmente occuparsi solo del presente, perch nel momento in cui si sposta verso una valutazione sugli effetti che le sue azioni hanno sul futuro, pu perdere immediatamente tutti i suoi privilegi. Linteresse il bilancio annuale, il risultato sul breve periodo, questo per il banchiere, per avere lo stock option di un certo rilievo, per il politico che vive nellimmediato, nel risultato elettorale del prossimo mese o del prossimo anno, per limprenditore a capo di imprese virtuali che lavorano solo ed esclusivamente sulla gestione del debito. Probabilmente non vincer nessuno e perderemo tutti! Sulle grandi opere si sta scommettendo il futuro delle nostre economie, in particolare in Italia, perch le architetture finanziarie che si costruiscono su queste grandi opere sono meccanismi per scavare un debito pubblico occultato nella contabilit di societ di diritto privato, il cosiddetto project financing del quale si riempiono la bocca molti politici in quanto le risorse pubbliche vengono a mancare. E esattamente il meccanismo che ha prodotto la crisi del 2009, in quel caso il debito era costruito su finanziamenti privati, in questo caso limpacchettamento del debito costruito sul debito pubblico. Il project financing esattamente questo, una talpa che provoca un debito pubblico futuro che prima o poi emerger; questa talpa gi partita da molti anni, dagli inizi degli anni 90, dal dopo tangentopoli in poi, ed emerger prima o poi perch un debito occultato. I debiti dei project financing o delle societ di diritto privato di propriet pubblica, non figurano nel 120% del Pil, ma sono debito pubblico a tutti gli effetti, nascosto nella contabilit di societ di diritto privato che prima o poi emerger. Quando sar questo momento difficile dirlo, ma certamente non sul lungo periodo, e in quel momento queste grandi opere se saranno partite resteranno al palo e comunque esploder questo debito che si riverberer su tutti noi, sulleconomia complessiva! Bisognerebbe fare molto, fermarli prima possibile, perch questi apprendisti stregoni che vivono su opere inutili, sulla finanzia che impoverisce tutti noi, su provvedimenti che tagliano e svendono beni comuni e peggiorano la situazione e la vita reale dei pi deboli, debbono essere fermati al pi presto, perch sono degli apprendisti stregoni che vivono nei privilegi del presente ma non sanno assolutamente quello che sar il nostro futuro. Se non li fermiamo ci stanno portando verso la catastrofe! Passate parola!
Trascrizione da un video comparso su you tube, a cura di Francesco Pertegato (ottobre 2013).