Introduzione Libro Imparare Le Tabelline Usando Le Dita

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P R O G R A MMI D I P O T E N Z I A ME N T O D E L L A C O G N I Z I O N E
N U ME R I C A E L O G I C O - S C I E N T I F I C A
Collana diretta da Daniela Lucangeli
Gian Marco Malagoli, Eugenia Pellizzari e Daniela Lucangeli
Strategie di calcolo
IMPARARE LE TABELLINE
USANDO LE DITA
VOLUME 1
7 Introduzione
11 Tabellina del 2
17 Tabellina del 3
19 Il doppio, la met e la moltiplicazione per 10
21 Tabelline del 4 e del 5
23 Tabelline dal 6 al 9
27 Tabellina del 9
29 Tabelline dall11 al 14
33 Tabelline dal 16 al 19
37 Oltre il 20
41 Moltiplicazione incrociata rispetto a una base
47 Esercitiamoci con le tabelline
I n d i c e
Introduzione
Lunico modo di apprendere le tabelline davvero soltanto quello di impa-
rarle a memoria, come del resto tutti abbiamo fatto? Eppure chiaro che ci sono
tabelline veramente difficili da memorizzare: se da un lato le tabelline del 10 e del
5 risultano semplici, dallaltro bambini e adulti generalmente incontrano difficol-
t di fronte a calcoli quali 7 8, 9 6 Inoltre, i ragazzi che hanno difficolt di
memorizzazione stentano anche a imparare le tabelline pi semplici! possibile
dunque utilizzare strategie diverse?
Le mani (che rappresentano in molti contesti di apprendimento un vero e pro-
prio tab!) allinizio del processo dellapprendere risultano invece un validissimo
ausilio, soprattutto nel caso delle tabelline.
Sembra risalire a Leonardo Pisano, detto Leonardo Fibonacci, la tecnica
delle tabelline con le dita; egli ha attinto strategie che risalgono ad antichi testi
indiani di matematica vedica.
Per matematica vedica si intende in generale la matematica risalente ai Veda,
i testi sacri dellinduismo, fonte della conoscenza, trasmessa oralmente attraverso
iSutra, regole, o meglio, aforismi della saggezza indiana.
Tra il 1911 e il 1918,Jagadguru Shankaracharya Shri Bharati Krishna Tirthaji
Maharaja studia lessenza della saggezza matematica racchiusa neisedici Sutradei
Veda e nei loro corollari, giungendo a una nuova e originale teoria matematica,
pubblicata per la prima volta nel 1965 nel testoVedic Mathematics. Nellopera
vengono presentate diversetecniche di calcolo, utili per sviluppare una maggiore
flessibilit nel ragionamento matematico perch propongono metodi alternativi
di risoluzione dei problemi.
Perch scomodare la matematica vedica per proporre nuove strategie di
calcolo?
Tanti perch e di diversa natura:
tanti... troppi bambini continuano a far fatica ad apprendere bene il sistema dei
numeri, del calcolo e della soluzione di problemi aritmetici anche elementari
(si vedano i risultati INVALSI);
tanti troppi falsi positivi nellambito dei disturbi del calcolo, cio bambini che
apprendono a calcolare come se avessero significativi disturbi cognitivi e che
invece non hanno alcun deficit di base, ma solo bisogno di strategie didattiche
8 Strategie di calcolo Volume 1
funzionali al dominio cognitivo del numero (per una sintesi si veda Lucangeli
e Mammarella, 2010);
tanti troppi sistemi di classificazione e di interpretazione della fatica ad
apprendere intelligenti sistemi di calcolo.
E allora che fare? Da anni sosteniamo lidea che i disturbi specifici dellap-
prendimento, e in particolare la discalculia evolutiva, non siano da confondere con il
basso risultato nella prestazione scolastica. E soprattutto da anni portiamo evidenze
sperimentali di come, adottando didattiche efficaci nel potenziamento delle abilit
cognitive alla base del calcolo, gli alunni in difficolt possano finalmente acquisire
le giuste competenze e sperimentare successo e nuova motivazione ad apprendere.
Per questo, studiando e cercando proprio di coniugare strategie didattiche
e processi di cognizione numerica, abbiamo trovato nellantica saggezza vedica
interessanti spunti da percorrere: si tratta per lo pi di creative strategie di calcolo
basate sullutilizzo delle propriet delle operazioni e sul complemento al 10 e, in
estrema sintesi, su processi strategici e metacognitivi piuttosto che su processi
algoritmici e procedurali.
Le evidenze sperimentali sullefficacia delluso didattico di tali strategie sono
molto incoraggianti sia dal punto di vista scientifico (si veda Re et al., 2013) che
didattico.
In particolare, oltre a risultati significativi nei parametri di correttezza, luso
di tali strategie risulta molto efficace nei parametri di velocit dellacquisizione
delle strategie e delle corrispondenti prestazioni di calcolo. Test effettuati hanno
infatti dimostrato che, nonostante la scarsa abitudine alluso delle metodologie
proposte, in brevissimo tempo le prestazioni di calcolo diventano in molti casi
(soprattutto con numeri alti) significativamente pi efficienti.
Lapproccio alle tabelline proposto in questo volume utilizza le dita delle
mani. Le tabelline del 2 e del 3 funzionano essenzialmente per conteggio: quella
del 2 utilizza le due mani come appoggio per il conto, quella del 3 le tre falangi
delle dita, escluso il pollice che funge da contatore; le tabelline dal 6 al 9 prevedono
lelaborazione di calcoli, andando oltre il semplice conteggio.
Le strategie non coinvolgono tutti i casi: infatti, ogniqualvolta sia possibile
giungere al risultato raddoppiando, dimezzando o moltiplicando per 10, non vengono
proposte ulteriori tecniche (ad esempio non esistono strategie per la tabellina del 5,
potendo efficacemente ottenere il risultato moltiplicando per 10 e dividendo per 2).
Si consiglia di allenare con esercizi frequenti, sin dalla prima classe della
scuola primaria, la tecnica di calcolo detta del doppio e della met; questo
consentir ai ragazzi di affinare uno strumento davvero potente che sar loro di
aiuto sia per il calcolo a mente, sia per il calcolo scritto; in questa sede proporremo
alcuni esercizi per potenziare questa competenza partendo dallesperienza pratica.
Nel caso delle tabelline dal 6 in poi, le 10 dita rimandano a unantica tecnica
indiana di moltiplicazione incrociata su base; per base si intende il multiplo di
10 pi prossimo a entrambi i numeri da moltiplicare (nel caso delle tabelline pi
note, il 10 stesso).
Nel volume si propone prima la spiegazione dettagliata della strategia di calcolo
che utilizza, appunto, le dita delle mani; per facilitarne la comprensione, lesposizione
corredata di foto, esempi ed esercizi. In un secondo tempo si presenta il metodo
Introduzione 9
della moltiplicazione incrociata a cui la tecnica di calcolo fa nella maggior parte
dei casi riferimento, avendo cura di esibire i collegamenti tra le due metodologie,
cio attribuendo il significato e il ruolo alle dita in relazione al metodo portante.
Infine, per completezza, giustificheremo il metodo della moltiplicazione in-
crociata utilizzando le propriet della moltiplicazione e alcuni semplici strumenti
algebrici: tale dimostrazione non necessaria alla comprensione del metodo, ma
consente di validare le strategie proposte per il calcolo delle tabelline, che, pur
presentate ai ragazzi come gioco, sono in realt il frutto di rigorosi ragionamenti
di algebra.
Concludendo, il metodo completo proposto utilizza la combinazione di di-
verse strategie per rendere il calcolo progressivamente pi semplice; lallenamento
di tali strategie consente di risolvere in modo veloce molti calcoli a mente o con
semplici passaggi scritti.
Riassumiamo le strategie utilizzate:
conteggio con le dita
moltiplicazioni sopra e sotto la base (realizzabili con le dita)
raddoppiare o dimezzare
moltiplicare per 10
le propriet delle operazioni (propriet distributiva della moltiplicazione rispet-
to alladdizione, propriet commutativa e associativa della moltiplicazione e
delladdizione).
La parola dordine di questo metodo semplificare: ovvero, si parte dal pre-
supposto che anche il calcolo pi complesso, opportunamente scomposto, possa
essere visto come la combinazione di calcoli pi semplici, riferibile alle strategie
sopra scritte. Sottolineiamo che, nella maggior parte dei casi, non esiste ununica
combinazione di strategie per giungere al risultato finale; questo, lungi dallessere
un problema, in realt una potente occasione didattica di apprendimento, attra-
verso il confronto e la discussione.
Bibliografia
Bergamini M., Trifone A. e Barozzi G. (2013), Matematica Verde, vol. 1, Bologna, Zanichelli.
Glover J.T. (2008), Vedic Mathematics for Schools: Book 3, Dehli, Motilal Banarsidass.
Glover J.T. (2011), Vedic Mathematics for Schools: Book 1, Dehli, Motilal Banarsidass.
Glover J.T. (2013), Vedic Mathematics for Schools: Book 2, Dehli, Motilal Banarsidass.
Herstein I.N. (1988), Algebra, Roma, Editori Riuniti.
Lucangeli D. e Mammarella I.C. (a cura di) (2010), Psicologia della cognizione numerica:
Approcci teorici, valutazione ed intervento, Milano, FrancoAngeli.
Mnemonic A.S. (2012), Il mago matematico, Narcissus Self Publishing (eBook).
Mahadevan C. (2011), Basics of Speed Mathematics, Astrarka Educational Solutions
Private Limited (eBook).
Re A.M., Pedron M., Tressoldi P.E. e Lucangeli L. (2013), Response to specific training
for students with different levels of mathematical difficulties: A controlled clinical
study, Exceptional Children.
Sharma N. e Sharma P. (2011), Math Made Simple, Create Space (eBook).
Williams K. e Gaskell M. (2010), The Cosmic Calculator: A Vedic Mathematics course
for schools (voll. 1-3), Inspiration Books.
Tabellina del 3 17 2013, Malagoli et al., Strategie di calcolo Volume 1, Trento, Erickson
TABELLINA DEL 3
Anche la tabellina del 3 funziona per conteggio, utilizzando per contare il raggruppamento a 3
(compatibile con lo span di memoria) e ogni falange con funzione di unit di moltiplicazione.
Se osserviamo le nostre dita vediamo che, a parte il pollice, sono divise in tre falangi; a ogni
falange possiamo far corrispondere un numero dall1 al 12: come se ogni mano avesse 12
dita e un contatore (il pollice). La fgura ci mostra come contare.
1 4 7 10
2 5 8 11
3 6 9 12
Il conteggio a tre a tre avviene come descritto nella seguente fgura (la tabellina si crea per
conteggio a gruppi di tre).
3 12 21
6 15 24
9 18 27 30
Esercitiamoci con le tabelline 49 2013, Malagoli et al., Strategie di calcolo Volume 1, Trento, Erickson
ESERCITIAMOCI CON LE TABELLINE
Attivit 2
Moltiplicazioni per 20
Esempi:
21 20 = 21 10 2 = 210 2 = 420
32 20 = 32 10 2 = 320 2 = 640
Abbiamo utilizzato in sequenza due strategie che hai studiato: le ricordi?
Continua tu
14 20 =
19 20 =
31 20 =
23 20 =
Esercitiamoci con le tabelline 55 2013, Malagoli et al., Strategie di calcolo Volume 1, Trento, Erickson
ESERCITIAMOCI CON LE TABELLINE
Attivit 6
La propriet distributiva della moltiplicazione rispetto alladdizione
Gi con le attivit precedenti hai potuto osservare che i calcoli si possono semplifcare appli-
cando opportunamente le propriet delle operazioni, in combinazione con le tecniche di calcolo
veloce sulle dita, o di moltiplicazione per 10 e per 2.
Ora vedremo anche limportanza della propriet distributiva della moltiplicazione rispetto allad-
dizione.
Ricorda!
Il prodotto di un numero C per una somma A + B non cambia sommando i prodotti tra
tale numero e ciascun addendo componente la somma.
C (A + B) = C A + C B
Osserva:
Vediamo come anche questa propriet pu aiutarti a calcolare in modo pi veloce:
13 8 = (10 + 3) 8 = 10 8 + 3 8 = 80 + 24 = 104
Abbiamo:
sostituito al 13 laddizione 10 + 3, di cui 13 il risultato propriet dissociativa
delladdizione;
sostituito al prodotto iniziale la somma dei prodotti parziali propriet distributiva della
moltiplicazione rispetto alladdizione;
eseguito i prodotti parziali tabellina del 10 e del 3;
ricondotto il calcolo a unaddizione pi semplice.
7 24 = 7 (20 + 4) = 7 20 + 7 4 = 140 + 28 = 168
Abbiamo:
sostituito al 24 laddizione 20 + 4, di cui 24 il risultato propriet dissociativa
delladdizione;
sostituito al prodotto iniziale la somma dei prodotti parziali propriet distributiva della
moltiplicazione rispetto alladdizione;
eseguito i prodotti parziali moltiplicazione per 20 e tabellina del 4;
ricondotto il calcolo a unaddizione pi semplice.