Friedrich Nietzsche
Friedrich Nietzsche
Friedrich Nietzsche
DIONISIACO
Caos, disordine
Movimento
Dioniso
Infinito
Ebbrezza
Inquietudine
Forza vitale e partecipazione al divenire
Rappresentato dalla musica, dalla danza,
dalla poesia lirica
f.
storie fino ad oggi!". A questo punt il folle uomo tacque, e rivolse di nuovo lo
sguardo sui suoi ascoltatori: anch'essi tacevano e lo guardavano stupiti.
Finalmente gett a terra la sua lanterna che and in frantumi e si spense.
"Vengo troppo presto - prosegu - non ancora il mio tempo (il riferimento
al fatto che non tutti hanno compreso che Dio morto). Questo enorme
avvenimento ancora per strada e sta facendo il suo cammino: non ancora
arrivato fino alle orecchie degli uomini. Fulmine e tuono vogliono tempo, il lume
delle costellazioni vuole tempo, le azioni vogliono tempo, anche dopo essere
state compiute, perch siano vedute e ascoltate. Quest'azione ancor sempre
pi lontana da loro delle pi lontane costellazioni: eppure son loro che l'hanno
compiuta!". Si racconta ancora che l'uomo folle abbia fatto irruzione, quello
stesso giorno, in diverse chiese e quivi abbia intonato il suo Requiem aeternam
Deo. Cacciatone fuori e interrogato, si dice che si fosse limitato a rispondere
invariabilmente in questo modo: "Che altro sono ancora queste chiese, se non
le fosse e i sepolcri di Dio?" (il riferimento alle religioni moderne in
crisi, veri e propri cadaverici residui del passato).
3) La morte di Dio rappresenta latto di nascita del superuomo.
La morte di Dio rappresenta la fine, il crollo e la morte degli ideali assoluti
che per lungo tempo hanno consentito alluomo di vivere meglio, anche se
nellinganno.
Chi in grado di accettare il venire meno di Dio e di questi ideali assoluti
diventa superuomo, oltre uomo.
Dopo la morte di Dio e il crollo dei valori assoluti il superuomo ha di fronte a
s un mare aperto di possibilit, un mondo da investire con nuovi significati,
una libera progettazione della propria esistenza.
Luomo per deve prima diventare superuomo e passare sopra il cadavere di
tutte le divinit.
Afferma Zarathustra: Morti sono tutti gli di: ora vogliamo che il superuomo
viva.
O Dio non esiste, il mondo assurdit e caos e il superuomo ha senso,
oppure Dio esiste, il mondo ordinato e il superuomo non ha senso.
4) Nietzsche non abbatte solo il Dio delle religioni ma anche tutti i suoi
surrogati o sostituti che hanno la stessa funzione (rendere migliore
lesistenza mentendo):
a. Lo Stato
b. LUmanit
c. La scienza
d. Il socialismo
5) La morte di rappresenta anche la fine delle METAFISICA per eccellenza: il
platonismo. Il cristianesimo del resto, secondo il filosofo, non altro che un
platonismo per il popolo che offende questo mondo introducendone un
altro di gran lunga migliore.
3) IL SUPERUOMO
a. Il superuomo, una delle tematiche pi celebri del pensiero di Nietzsche,
un concetto filosofico che introduce un nuovo tipo di uomo (bermensch
= oltreuomo), un uomo con queste caratteristiche:
1) Accetta la dimensione tragica e dionisiaca dellesistenza (si ricordi La
nascita della tragedia)
2) Dice s alla vita senza esitazione
3) Regge la morte di Dio e la fine delle certezze e dei valori assoluti
4) Accetta la prospettiva delleterno ritorno (come vedremo pi avanti
nella quarta fase)
5) Si libera dalla morale e dal cristianesimo (come vedremo pi avanti
nella quarta fase)
6) Si pone come volont di potenza (come vedremo pi avanti nella
quarta fase)
7) Supera il nichilismo (come vedremo pi avanti nella quarta fase)
8) Si afferma come volont interpretante (come vedremo pi avanti nella
quarta fase)
Il superuomo si staglia sullorizzonte del futuro.
b. Il superuomo si pone oltre ogni tipo antropologico. Non lesteta
dannunziano, un uomo diverso da quello che conosciamo, un uomo
che, dopo la morte di Dio in grado di creare nuovi valori e di
interpretare in modo nuovo la realt.
c. Il superuomo fedele allunico mondo che esiste, quello sulla terra (Vi
scongiuro fratelli rimanete fedeli alla terra e non credete a quelli che vi
parlano di sovraterrene speranze). Luomo nato per vivere sulla terra ed
FRIEDRICH W. NIETZSCHE
La gaia scienza, aforisma 341
Il peso pi grande. Che accadrebbe se, un giorno o una notte, un demone strisciasse
furtivo nella pi solitaria delle tue solitudini e ti dicesse: Questa vita, come tu ora la
vivi e lhai vissuta, dovrai viverla ancora una volta e ancora innumerevoli volte, e non
ci sar in essa mai niente di nuovo, ma ogni dolore e ogni piacere e ogni pensiero e
sospiro, e ogni indicibilmente piccola e grande cosa della tua vita dovr fare ritorno a
te, e tutte nella stessa sequenza e successione e cos pure questo ragno e questo
lume di luna tra i rami e cos pure questo attimo e io stesso. Leterna clessidra
dellesistenza viene sempre di nuovo capovolta e tu con essa, granello della polvere!.
Non ti rovesceresti a terra, digrignando i denti e maledicendo il demone che cos ti ha
parlato? Oppure hai forse vissuto una volta un attimo immenso, in cui questa sarebbe
stata la tua risposta: Tu sei un dio e mai intesi cosa pi divina? Se quel pensiero ti
prendesse in suo potere, a te, quale sei ora, farebbe subire una metamorfosi, e forse ti
stritolerebbe; la domanda per qualsiasi cosa: Vuoi tu questo ancora una volta e
ancora innumerevoli volte? graverebbe sul tuo agire come il peso pi grande!
Oppure, quanto dovresti amare te stesso e la vita, per non desiderare pi alcunaltra
cosa che questa ultima eterna sanzione, questo suggello?
III.
IV.
Il nichilismo
Il prospettivismo
I.
LA VOLONT DI POTENZA
1) Nietzsche parla della volont di potenza come dellintima essenza
dellessere (frammenti postumi): il mondo volont di potenza,
nientaltro!.
La volont di potenza dunque la vita stessa, forza che si espande di
continuo. Ogni essere vivente quindi volont di potenza. La vita
spinta allautoaffermazione. Alla base dellessere non c la volont di
vivere (Schopenhauer) ma la volont di potenza.
La volont di vivere trova la sua affermazione massima nel
superuomo.
Il superuomo oltre luomo non solo perch supera luomo del
passato, ma anche perch continuo superamento di s: la sua vita
auto-creazione, produzione libera da piani prestabiliti (si ricordi i
caratteri della vita del superuomo dopo la morte di Dio).
2) Se la vita continua e libera creazione (i valori assoluti metafisici e
religiosi sono stati spazzati via), allora lARTE, come forza creatrice,
la forma suprema della vita (Il mondo unopera darte che genera
se stessa). Lartista una prima figura visibile del superuomo. Nel
suo ultimo periodo, quindi, Nietzsche torna a valorizzare larte (come
nel primo periodo).
3) La volont di potenza del superuomo una volont che produce nuovi
valori. Si parla di essenza ermeneutica e interpretativa della volont
di potenza.
4) La volont di potenza del superuomo ha il proprio culmine
nellaccettazione piena della dottrina delleterno ritorno allUguale.
IL PROSPETTIVISMO
1. Con il termine prospettivismo indichiamo quella teoria secondo cui
non esistono cose o fatti, ma solo interpretazioni circostanziate di cose
o fatti.
Il mondo, secondo questo pensiero, non ha un senso ma innumerevoli
sensi che derivano dalle innumerevoli interpretazioni possibili.
Alla base di ogni interpretazione della realt vi sono i bisogni e gli
interessi legati allistinto di autoconservazione delle volont di
potenza.
2. Nessuna verit oggettiva esiste, tutto frutto di interpretazione.
Non esiste allora un criterio di scelta? Come facciamo a scegliere tra le
varie interpretazioni (prospettive)?
I criteri sono quelli della salute (legata al modo dessere del
superuomo, non intesa come mero fatto fisiologico), della vita, della
forza. La vita resta il principio filosofico fondamentale (ritorniamo
allimportanza dello spirito dionisiaco).