Satyricon

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SATYRICON

A. La questione petroniana
1) Chi il Petronius Arbiter autore dellopera?
E o non da identificare con lomonimo cortigiano di Nerone descritto da Tacito in Annales
XVI, 18 e 19?
2) Qual il titolo esatto dellopera e che cosa significa?
3) Da quanti libri era composta lopera nella sua totalit?
4) Qual la data di composizione dellopera (cronologia esterna)? Ed in quale epoca
ambientata
(cronologia interna)?
5) Qual era, almeno a grandi linee, la trama nella quale si inseriva il lungo brano in nostro
possesso?
6) In quale genere letterario si inserisce il Satyricon?
7) Qual era la destinazione dellopera? In altri termini, per quale tipo di pubblico essa fu
concepita e pubblicata?
8) Esiste un messaggio allinterno del Satyricon, e se s, quale? Ovvero: qual il significato
dellopera?
B. Struttura dellopera
Mancante la parte iniziale e finale
La parte superstite corrisponde forse ai capitoli XIV XV XVI ( i libri 14 e 16 erano gi noti
nel IX sec. nei cosiddetti estratti brevi, contenenti appunto parti precedenti e seguenti la
Cena di Trimalcione; alla fine del XIII sec. invece risalgono gli estratti lunghi, contenenti
parti molto pi ampie del prima e del dopo Cena e parti della Cena stessa. Nel 1420 Poggio
Bracciolini trova in Inghilterra un codice contenente la Cena, che egli definisce il 15 libro. Nel
sec. XVII a Tra, in Dalmazia, vicino a Spalato, viene trovato il cosiddetto codex Traguriensis, e
la prima edizione del nuovo Petronio (cio della Cena di Trimalcione) esce a Padova. Si
accendono le polemiche sullautenticit e intanto ad Amsterdam esce la prima edizione
completa del Satyricon contenente il testo degli estratti brevi e di quelli lunghi e la Cena.
La parte superstite stata divisa in 141 brevi capitoli comprendenti parti in prosa e brani
poetici ( tra questi i pi importanti sono 63 trimetri giambici di una Troia halosis e 295
esametri di un Bellum civile)
La narrazione in prima persona ma allinterno della storia principale troviamo 5 novelle
raccontate da voci narranti diverse :
1.
2.
3.
4.
5.

Il vetro infrangibile (c.51 durante la cena di Trimalcione)


Il lupo mannaro (c. 61 durante la cena di Trimalcione)
Le streghe ed il manichino di paglia (c. 63 durante la cena di Trimalcione)
Il fanciullo di Pergamo (c.85 racconto di Eumolpo allinterno della pinacoteca)
Fabulae
La matrona di Efeso (c. 111-112 sulla nave di Lica e Trifena)
milesiae

C.. La trama del Satyricon di Petronio


Allinizio del romanzo troviamo Encolpio dedito a dibattere con un maestro di retorica di nome
Agamennone a proposito della decadenza delloratoria Assieme al giovane troviamo un
avventuriero, Ascilto, e un bel giovanetto, Gitone, oggetto delle attenzioni degli altri due
uomini.
Una matrona di nome Quartilla entra a sconvolgere la vita dei tre. Coinvolgendoli in una serie
di riti in onore del dio Priapo

Riusciti a sfuggire a Quartilla i tre vengono invitati ad una cena da un ricchissimo, e rozzissimo,
liberto di nome Trimalcione.
Un incidente mette fine alla cena: la rivalit tra Encolpio e Ascilto raggiunge il massimo della
sopportazione e i due se le danno di santa ragione. Ascilto porta via Gitone. Encolpio
addolorato si ritrova in una pinacoteca dove conosce il vecchio Eumolpo, insaziabile letterato
e avventuriero che avr grande rilievo nelle successive vicende. Eumolpo inizia da subito a
esibire i suoi presunti doni poetici cantando una sua composizione sulla presa di Troia avendo
visto il giovane fissare un quadro che ritraeva largomento.
Encolpio, dopo varie peripezie, si riprende Gitone e si libera di Ascilto (non si sa come). Ma al
suo posto subentra Eumolpo, molto interessato alle grazie del giovane. Si costituisce cos un
nuovo terzetto amoroso.
La scena si sposta da una citt greca del campano ad una nave diretta a Crotone. Sulla nave
Encolpio ritrova il suo vecchio nemico Lica, deciso a fare fuori il giovane per cause a noi
sconosciute.
Eumolpo tenta di sviare lattenzione di Lica svagandolo con il piccante racconto della matrona
di Efeso. Il racconto non basta a placare lira di Lica e solo una provvidenziale tempesta che
sbatte in mare il mercante salva i tre dalla morte certa. La nave cola a picco e i tre si ritrovano
sulla spiaggia.
A Crotone lattivit principale la caccia alle eredit.
Eumolpo decide di approfittare della situazione e di spacciarsi per un ricco uomo senza eredi
con due schiavi al suo seguito (Encolpio e Gitone). Durante il tragitto il vecchio intrattiene i due
ragazzi con un lungo poemetto sulla guerra civile tra Cesare e Pompeo, il cosiddetto Bellum
Civile, che molto ha della Pharsalia di Lucano.
Per un po il gioco regge ma ben presto i crotoniati si accorgono della fregatura. Encolpio ha
una relazione con una donna di nome Circe ma viene abbandonato dalle sue facolt sessuali,
perseguitato dal dio Priapo. Si sottopone a imbarazzanti e autolesionistiche pratiche magiche
senza successo. La virilit torner spontaneamente tempo dopo. Nellultima scena del testi che
ci rimane Eumolpo lancia un bizzarro espediente: chi volesse beneficiare della sua eredit deve
cibarsi del suo cadavere (Eumolpo, non si capisce bene, malato, morto o finge di esserlo). I
crotoniati sono pronti pure a farsi cannibali! Non sappiamo come si concluda la vicenda di
Crotone n il seguito della storia.
D. La destinazione del Satyricon
Va scartata subito lipotesi che esso sia stato scritto per il grosso pubblico: si tratta di unopera
troppo colta ed allusiva per essere compresa e goduta dalle persone comuni.
Le ipotesi si riducono dunque a due, e per di pi opposte:
a.

il Satyricon stato scritto per la corte neroniana.

b.
il Satyricon fu scritto per llite degli intellettuali dellopposizione, che vi avrebbero
decifrato allusioni satiriche allambiente della corte neroniana (per esempio nella cena di
Trimalcione). Bisogna per ammettere che riesce davvero arduo immaginare gli esponenti
dellopposizione stoica alle prese con una materia cos scabrosa.

E. Il significato dellopera
Sono state proposte dalla critica le seguenti ipotesi:
a. si tratterebbe di una satira della societ contemporanea; in particolare, c chi ha visto in
Trimalcione la controfigura di Nerone. Se cos fosse, si tratterebbe di una satira mutila della sua
componente principale: un ideale positivo da contrapporre alla negativit sociale; non sembra
infatti che traspaia dal Satyricon il bench minimo intento di edificazione morale.
b. il romanzo potrebbe avere, come le Metamorfosi di Apuleio e la Divina Commedia di Dante,
una duplice chiave di lettura: fruibile anche come semplice e spensierato racconto davventure

e di sesso da parte di chi non intenda scendere al di sotto della superficie del testo, potrebbe
avere un significato allegorico pi profondo, comprensibile solo a lettori forniti di determinati
strumenti interpretativi. Se anche cos fosse, per, lo stato lacunoso del testo ci impedisce di
formulare qualsiasi ipotesi attendibile circa questo presunto significato allegorico.
c. il significato dellopera si ridurrebbe tutto ad una gigantesca parodia della vita e della
letteratura (di qui le allusioni clte): una parodia terribilmente ambigua, enigmatica, dalla quale
non si ricaverebbe altro messaggio se non quello dellassoluta insensatezza di tutto ci per cui
luomo vive.
d. si tratterebbe di un puro divertissement letterario: un lusus raffinato, espressione della
straordinaria fantasia di un autore di genio. Esso non intenderebbe trasmettere alcun
messaggio e non avrebbe altro significato che quello della propria straordinaria godibilit.

F. Chi Trimalcione?
E la personificazione, al limite del mostruoso, dellinsensatezza ridicola e contraddittoria dei
comportamenti umani. E sordido e grossolano ma al tempo stesso gioviale, persino ironico;
ama la vita ma anche ossessionato dal pensiero della morte; cita Seneca (et servi homines
sunt) ma poi afferma con orgoglio di non aver mai ascoltato un filosofo e punisce i servi per
una leggerezza.

G. Considerazioni
Luso spregiudicato e parodico del materiali narrativi, la qualit delle allusioni intertestuali, la
commistione dei registri e degli stili rende il Satyricon una lettura destinata ad un pubblico
colto. Interessante notare come tutta limpalcatura narrativa del Satyricon sia modellata sullo
schema del labirinto: il motivo del labirinto definisce lo stato di precariet, di incertezza, e di
sradicamento dei personaggi, sballottati caoticamente nel viaggio della vita senza punti di
riferimento sociale o morale. Intorno ad Encolpio si muovono personaggi sordidi e viziosi e si
muovono nei luoghi canonici della vita romana (scuole di retorica, pinacoteche, piazze di
mercato, postriboli, locande, conviti) essi sono caratterizzati dallinterno, per mezzo delle loro
parole e dei loro comportamenti. Ogni personaggio viene individuato e caratterizzato per il
linguaggio che usa (i colti parlano un latino semplice ma elegante e aperto alle forme del
sermo familiaris e colloquiale; gli incolti si esprimono in un latino popolaresco, ricco di
volgarismi e forme idiomatiche tipico del sermo rusticus) Come ha osservato Auerbach, la
dispersione delle prospettive e la dimensione esclusivamente soggettiva delle singole
esperienze conferisce paradossalmente forza realistica alla narrazione, trasmette al lettore la
sensazione di assistere in presa diretta e senza deformazioni moralistiche, alla
rappresentazione obiettiva e concreta di un mondo e di una societ. Lo sguardo di Petronio
sempre lucido e affilato, tuttavia difficile stabilire quale sia il suo atteggiamento nei confronti
di questo materiale umano; la rappresentazione di Petronio non ha fini morali e non tocca mai
le corde della protesta o dellinvettiva, il suo sguardo ha laristocratico lucidissimo realismo del
distacco (Canali).

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