w1942 Sartc
w1942 Sartc
BOLOGNA
I.
10 342 _
l'
L' Accad:emia dei Floridi venne fondata da Adriano Banchieri nel 16rs. Aveva sede nel Conv:ento di San Michele in
Bosco, dove il Banchieri era organista; la sua impresa ena. ,u n
vaso di ,fiori col motto Semper fiorebit . .Ma ebbe breve vita. 3
Nel I 264, o nell'anno successivo, 4 veniva assorbita e continuata
dall'Accademia dei F;lom~tsi, istituita da Girolamo Giacobbi,
nella cui casa .g li accademici .si radunavano sotto l'impresa di
')m cespuglio di canne col motto V ocis rulcedine ow.ptant. 5 Pochl
anni dopo, nel 1633, sorgeva in .Bologna una terZia accademia,
quella dei Filaschisi, per opera di Domenico Brunetti e Fran-
l
l
di .Santa
. GIOvanni in Monte , L.mg1
1
Mana della Carita ; Giovanni Andrea CaListo Zanotti, maestro
t . Di _q~esta Accademia poco nota, e -sconosciuta al Medici (Mem.ori~>
s onc 11. e ~n o:n~ tle Ac_cadem.ie .... della citt di Bologna, Bologna 1 8- 2 ) ~
pub~hco 1 pnmr statuti ne!l'Appendice I, .p . 147 sgg.
'
~ '
. -"': ~E LA FAGE, Mz:;cellanes M1tsicales, Paris, 1 84 ,
4 . ~. Ri
flesswm mtomo la Scuola musicale di Bologna e l'impo!tan~a della
scelta de' P1'Dfessori nel Liceo comunale.
'
1
r
/
IO
II
di Cappella di S.an Petronio; Cristofmo Babbi, viol.ino al Teatro Comunale; Angelo Sante Anguillar, oboe; Gabriele Vignali,
maestro di Cappella in San ;Pietro; Francesco Roncagli, celebre
sopranista; D. Valerio Tesei.
Ma il turbine dell'inv:asi one francese venne a disperdere
questo .uondo di studiosi, a toglierlo dal suo splendido isolam~to e a ricaociarlo violentemente nella vita attiva. N el 17fj6
i conventi furono soppressi; nelle chiese la mus.i ca tacev:a quasi
completamente. 1 Veniva a manekl're a tutti questi maestri il
consueto clima spirituale di lavoro, il loro pi s icuro mezzo di
sussistenza. Il centro degli studi veniva completamente disperso
e disorganizzato.
Cosi si poteva vedere in quegli anni il Padre Stanislao Mattei,
che av.e va dov:uto .svestire il saio francescano, rientrare nel mondo
in abito secolare, ri.Jendere la vita laica colla vecchia madre,
e raccogliere nella sua easa di Porta S.aragozza i suoi alLievi.
In quel tempo appun~o le sue mutate condizioni di vita dovettero
indurlo a volgersi anche al teatro musicale. Ma, poich un cambiamento d'abito non _sufficiente a trasformare una per:scna,
!Spesse volte si poteva vedere l'ex-Padre M attei, accompagnato
da qualche scolaro, assistere alle f1.mzioni religiose nelle varie
chiese di Bologna, e senza fa\Jo ogni sera all'Ave Maria, in San
Petro.nllo.
Nelle stesse condizioni si vennero a trov:are tutti gli altri
maestri. Con la soppressione delle Conporazioni relig.iose veniva
a cessare per loro la ' principale risorsa, .g iacch non venivan
pi rispettati gLi obblighi contratti dai testatori, di far eseguire
cio .nelle Chiese frequenti musiche. 2 Per di :pi tutti i beni
Cappelli, I930,
pp.
63-64.
arre~ dell~
ruummts
C
, entrale ~ questo scopo, esaminava la petizione e i fondi dell .Accadem1a stessa e non solo si pronunciava in meruto alla loro
s1cura con-servaz.ion~, m~ incoraggiava i Filarmonici .a :sperar
bene dal nuovo ordme <11 cose pel maggiore splendore e ineremento dell' A.r te mu>:icale. 2
~ra infatti in via d' attuazione la costituzione d'un Istituto
Nazwnale con sede in Bologna, decretato da Napoleone con
I 797 ) 3 n
f 19 Bmmario Anno VI (18 luo-lio
' ~ ques t o
dlegge del
oveva ar par~e anche una :sezione di rM usica, dipendente dal
ramo
delle
Arti.
L'Aldini in .un suo rapporto all'"
.
.
.
'"""umtmstraZI?ne D1~artJrmentale del Reno, e per conosenza all'Accademia
F1larmomca,_ del 23 Pri ovoso Anno VII, comunicava che .faceva
parte del Plllano dell'Istituto Nazionale una Sezione Musicale
per la ~uale ~vev;a sorgere in Bologna uno Stabilimento Cen~
trale FJ_lar~om:O ." ?he, r accogliendo da tutte le parti della
Repubb1tca 1 mtrgltom lumi e filarmoniche cognizioni, avrebbe
man~
~ V~i n:n:App~ndice
II, p. ISO, il verbale della seduta dell'AccadeCise. l 'i nv;o della petizione.
N. MoRINI, op. c1t., p. 64. Cfr. Appendice III rp I 2 e IV
3 R_acc.olta dei Bandi, Notificazioni. Editti, p~bblic~ti in 86z~ I~
dopo l umone della Cispadana alla Repubblica Cisalpina part gvr'
pp. I04-S
'
e
,
em;a, m cm
Sl
13
dato all'Accademia nuove riso'!" se per coltivare l.a musica facolta, tanto piu che alcuni Filarmonici ris.ultavano gi iscritti
all' lstit~to N azionale e associati alla grande famiglia di lette-
considerando
la nuova Sezione
. come la t Sif
.
d'I 'M us10a
12
rati
l
2
3
.
sposta
un
Pro-l'.[
enwria
eh
.
.
.
'
e
SI
el e m ri.
, . e nas.sumeva m breve t tt l'
u o operato
d egh anni precedenti.4
.
3 B l
P 59B ta
o ogna, Archivio 'di Stato
.
.
Cesarea Reggenza PTtrv-viSMia d. 'B ts . Isht-uto Nazionale: La Regia
Bologna, I5 agosto 1799
. ~ o agna alla Depz~tazione Filarmonica .
alla
Ibid.: Pro
Memo~ia
del .
'
annu ar 1 e di resftu'
monasten, ma per cercare il el ne
~ lre l benl venduti
qualcJ;Ie . provento a vanta,g gio
de!~~o _e rac~molare, se potevasi,
che Sl nd.arebbero al culto le chi
di f
rmp~nale.. Bene si dicev a
ma le une e gli altri. quali eranese
. s atte .ed l conventi ai re!tg"iosi ,
o, nmasero
Jel
rs
s, p. r6o e 6, p. 161.
op. dt., pp. 66-67.
N.
MORINI,
TAVOL !\ I
I6
Vedi Appendice VIII, p. r64 e ancora Atti del Cons. Com., 6 apri-
le Iou4 .
2 Aiti deL Cons. Com., 6 aoprile r8o4.
17
'
I8
Professore di Violoncello q ueJli i quali amassero di studiare il Contrabasso : cos pure il P;ro.tiessore di Contrappunto far conoscere tutto ci
che contribuisce a formare un bravo compositore, .tanto di Musica vocale.
che di musica istrumentale.
I Professori e il Custode dell 'Archivio sono eletti dal Consiglio Comuna.le dietro una dupla presentatagli dalla Municipalit formata sopra
un a quadrupla, che essa ricmcher dall 'Accademia. La tabella a.pposta
indich er gli stipendj i q uali si credono convenienti ai diver.si Profes
sori e impiegati, componenti la Scuola Filarmonica, donde ri sulta che
essa importerebbe alla Comune la spesa Annua di lire seimil::; di B::> logna.
Ognuno dei Professori potr con intelligenza dell'Archivista profittare ad uso delle scuole dei pezzi di Music<J esistenti nell'Archivio.
I o. Ove ri scontrino i Professori che alcun o degli allievi non abbi a:
dalla natura sortite le di~posizioni necessarie per fare il conv~niente
profitto dovr essere rimosso dalla scuola.
2. Le scuole saranno fissate a tre giorni della settiman a, durando ciascuna alm eno d ue ore. Le yaca.nze saranno stabilite a norma
del Piano dell'Universit.
3. Ciascun Professore tiene registro dei suoi Scolari, e della l oro
frequenza. Chiunque degli allievi si permetta senza un legittimo motivo
1111 dato numero di vacanze sar espulso dalle scuole.
4o. Al termine dell'anno scolastico i Professori faranno un esame
dei loro scolari per abi litare i loro allievi a passare dall 'una. ad altra
scuola. Sei dei pi diligenti cl1e daranno migliori prove del loro pro
gresso, saranno decorati del premio d' una Medaglia d 'Argento in una.
delle pubbliche Accademie.
5o. Il Decano dei Professori con intel1ligenza della Municig:>alit
pubblica tutti gl'Anni l'albo dei giorni fissati alle Scuole Filarmonichle.
Ognuno dei detti Professori avr facolt di proporre al Governo un
Professore sopra n numero il qua1le potr fare agl 'allievi di Musica lac
ripetizione nel detto Locale fuori delle ore in cui le Scuole sono occupate dai Professori ordinarj .
Potranno p ure i ripetitori con intelligenza dei Professori ordinari
svolgere e confermare coi pdnoipianti O,llli rudimento delle Scuole a
cui son o applicati .
La Sala Filarmonica sar aperta per gli esercizj dei Pwfessori delle
dette Scuole, e per gli esperimenti da darsi dai loro Allievi. Sar
aperta pure per g li esercizi che debbono farsi s econdo le prescrizioni
attuali dell' Ac cademia, e quelle ulteriori, che fos sero in s eguito stabilite.
ov. """~ 'i .Jesti Esercizj regolari ed annui opr opone la Deputazione
che sian o impiegati i Professori di musica in un corso regolato d_i ~ltre
Accacemie il quale dovr sostenersi col ricavato di una assoc1az1one
il di cui Piano si former dalla Deputazione stessa sotto quelJe viste che
si troveranno pi confacenti alle misure gi adottate.
I9
20
A questa solenne apertura concorrono con la loro opera tutti i Profes.sori Filarmonici gratuitamente.
Si riserba la I:eputazione dopo che saranno adottate queste idee
preliminari concernenti l 'ampliazione del! 'antica Accademia Filarmonica a proporre un Piano Economico e i dettagli pi convenienti a r en
dere vieppi profittevole e decorosa la indicata otcganizzazione .
PROGETTO GENERALE DELLE SPESE OCCORREN'tl PER LE ScUOLE DI l\'IUSICA
DA FARSI NEL NUOVO LOCALE DELL' ACOA!DEMIA FILARMOJ\'ICA.
Professore
Professore
Profe ssore
Professore
Professore
Professore
di
di
di
d.i
di
di
Contrappunto
Piano-forte
Canto
Violino
Oboe e Corno Inglese
Violoncello
2I
Filarmonica . 1 Nel Manifesto stesso si sanzionano le ".Discipline da osservarsi Dell'accettazione degli Alunni alle Scuole di
Music:a ossia Liceo Filarmonico nelLa Comune di Bologna , :
SCUOLA DI CONTRAPUNTO. - Cittadino Professore Sac. Stanislao Mattei.
Quelli i quali vorranno entrare nel numero de ' Contrapuntisti, dovranno avere i principj del Canto, e del suono del Cembalo; un'idea dell 'accompagnamento, e dovranno eziandio conoscere sufficientemente la
natura de ' Strumenti tanto Lirici che Pneumatici.
Sc UOL.~
1200
1000
8oo
6oo
6oo
6oo
L. 6ooo
La MunicipaliUt. ascolt la relazione della Commissione e il
:Piano della Deputazione nelle sedute del 26 e 28 a1prile del 18o4
e approv senz'altro il progetto dell'erezione delle Scuole g msioali. Il Consiglio lo sanzion e il .Prefetto .approvava con suo
Dispaccio del I2 luglio. 1
La nuova scuola normale di musica prendeva il nome di
Liceo Filarmonico, testimoniando anche nel nome l'intenzione
bene eSJpressa dalla .Municipalit nel .Manifesto d'apertura delLa
Scuola, pubblicato il 3 novembre, " di proteggere e di ampli are
quello Stabilimento Musicale che gi la nostra Comune possede
da moltissimi anni e cio ].a tanto .a ragione celebrata Accademi a
1 Archivio del Comune, Reca.piti corrispondenti
Cons. Com: del giorno 9 agosto r8o4 .
23
esposte nel Piano della Deputazione e nel Manifesto della Municipalit, completantisi l'un l'altro. Da essi risulta chiarissimo
come le nuove scuole fossero gratuite; ma, ammettendo solo
allievi gia iniziati all'arte, e che, come tali, dovevano subire un
esame di ammissione, venivano considerate come scuole di Perfeziomumento.
Il 30 novembre del r8o4 si a privano dunque le nuove Scuole
Filarmoniche di San Giacomo, con una solenne funzione. Pronunciava il discorso inaugurale, sulle origini, sui progressi, sulla
moderna decadenza e sui prodigiosi effetti della Musica, il Cittadino Girolamo P.randi, Professore nell' Univ.ensita di Eologna. 1
E1gli non tnaseurando i dovuti elogi a Napoleone (" Q!J.i [sic] la
fervida immaginazione vostra Cittadini, meco nell'avvenir e trasvola, e chiar~ i progressi della musica vi legge ora che la nostra
sorte all'augusta mano si affida dell'Eroe che favore~gia le
scienze, e le arti .. . n), terminava lodando gli insegnanti delle
nuove Scuole, " che bevvero alle pi pure fonti le armoniche
leggi, e che bramano ardentemente di tra:sfonderle ne' loro
alliev.i n, e incitando i " Giovani valorosi n a non eredere "che
all'istruzione musicale sia la scient~fica super.flua n. " Finch
pertanto - cosi concludeva - le docili fibre non contendono
agilit. alla mano, ed .alla voce, affr ettatevi, Giovani egregj, ad
apprendere gl.i elementi di quest'arte sublime, ma non obliate
nel tempo stesso d'addestrarvi .al ragionar sottile, e di fecondare l'imma.g inazion vostra coll'utile lettum de' migliori poeti,
e col meditare i g randi originali, che dai dotti Maestri vi si proporranno ad esem~o n.
Ali' orazione seguiva un programma di Musica espressament composta per l'occasione dal P'adre Mattei. Erano presenti
Autorit. e folla di Cittadini. La grande Sala era addobbata di
drappi e dellil raccolta di Ritratti di musicisti di propriet del
Padre Martin i. 2
22
24
p.
25
II.
Bolot;na li
22
Giugno r8os .
Non Ch e commendevole e di lusinghiera speranza ripieno il divisamento vostro, Signori, di 4nplorare la protezione dell'Angusta Sovrana
30
3I
Ma furono bellissi me parole, alle quali i fatti non corr isposero. In.,ano i D eputati attesero e richiesero lo Slperato diploma
imperiale e i vantaggi che ne sarebbero derivati, anteressandone
ripetutamente Antonio Aldini, Segretari o di Stato, e Pietro Ungarelli, Commissario delle Contabilit. Regne nel Regno d'Italia,.
sperandJ sempre in una manifestazione tangibile della accordata
protezione sovrana, segno che non doveva gi ungere pi. Comunque, ancora il 17 luglio r8o7 i deputati non ,avevano rnunciato
alla speranza, e cosi scrivevano all'Aldini, prospettando anche
tutte le altre questioni riguardanti il Liceo:
A S. E. M i nistro Segretario di Stato Aldini
TAVOLA II
32
33 '
:rono :il pericolante istituto. Ma c'era un .unico mezzo per raggi-ungere una definitiva garanzia : far approvare dal Governo
.i Regolamenti del Liceo e ottenere una sovvenzione ministeriale
_per aumentare il numero delle cattedre . Giovanni Aldini con.sigE di risv.egEare l'interesse di Girolamo Cr.escentini, che aveva
.s tudiato a Bologna col Gibelli, ed ora celebre cantante, godeva
.il favore di Napoleone, che l'aveva insignito dell'ordine della
Corona F errea t nel r8o6 l'av~va chiamato a Parigi. Era il
.solito mezzo : cercar di attirare sull'istit.uto la protezione di
qualche persona influente. Questa volta ci si rivolgeva a un
.artis.t a, e dei pi eletti, quello c he fu chiamato dal Ftis l'ultimo grande cantante che .abbia prodotto l'Italia. E il Crescentini realmente s'interess delle sorti del Liceo, anche se i risultati non furono poi 'q uali si erano sperati.
Ecco quanto di lui :scriveva il Barbieri a Giovanni Aldini:
. Al Sig.r Cav. Giovanni Aldini memb1o della CamMa de' Regi Audittofi.
MILANO.
Giugno r8o8.
35
34
levandoci li pi 11tili poteri g l 'impedisce que ' felici ri sultati .ta~t~ utili'
al decoro, ed alla utilit della Profession e l\lusica; da contmm m con -=venienti che s uccedono se ne conoscono or a le fatali conseguenze di
quella voluta e m al intesa libert nel eser cizio della Professione.
. .,
Scusi il mio zelo se ho dovuto inveire contro una L ocale Autonta ;.
m a V. S. che a g iorno d i tutto conoscer la giustizia di mie d og lianze:
Sono incombenz.ato da questi Sig.ri Deputati avvanzare a V . S. l
lor o pi riconoscenti rirrg;raziamenti per il suo in ter essamento a q uesto
Stabilimento di cui n e abbiamo avuto la pi con vincente prova nd
procurarne cio l 'esistenza minacciata; sicuri ch e queste s ue prem~re.
non verr anno mai meno atteso il s uo cuore benefico, e veramente Patn?
Desideroso d 'incontrare s pesso occasioni di pr estarci la debole 'mta
servit mi do l'onor e di segn armi di V. S.
IJev.o Obl. 0 Servo
(BARBIERI) .l
2
3
28 Novembre 18o6.
. .
prove di loro zelo, ed esattezza; e per essere questi obblighi da religiosamente osservarsi, perch contratti colle Governati ve A~torit. Avendo
i Signori Maestri t utto il diritto d i fa.r si ri spettare dalli Scuolari, dovranno per avere tutti i riguardi possibili per i m edesimi, in<>egnadoli
(sic) con a m ore, inter esse, e paterna affezion e.
Se dalla condotta , e in s ubordin azione di alcun Scuolaro fosse il
Maestro aggravato, e nulla giovassero replicate ammonizioni, potr
scacciarlo d alla Scuola, dando per r apporto alla Deputazione dei motivi
che ne hanno indotta la determinazion e; come pure ritro.vando qualche
scuolaro affatto indisposto aJla Scienza Musica, o per naturale n egazione, o rper mala volont, potr escluderlo dalla Scuola, dandone sempre
rapporto alla Deputazione suddetta.
li Maestro di Contrappunto incombenzer alcuni suoi Scuolar i di
q ue.lli che creder pi atti a fare Composizioni per il Concorso al P remio.
Queste dovranno essere ,terminate a Pasqua , e n e las cieranno essi copia
per l' Arch ivio del Liceo; cosi gli altri Maestri scieglieranno pezzi di
Musica per quei loro Scuolari, che crederanno atti al concorso del
Premio, e gli eserciteranno in essi E m esi di Lu.glio, ed Agosto.
OBBLIGHI DE' ScUOLA!U .
DISPOSIZIONI GENERAI,!.
Per disposizione Governativa le Scuole Comunali di Musica ~omin
cieranno nei primi di Novembre, e vi saranno tre volte la settimana,
cio il Luned, Mercoled, e Venerd feriali, e termineranno ~Ila ~~~e
di Giugno; runiformandosi nel corso dell' Ann? al_metodo ~el_l'~mversrta .
Incontrandosi nel corso Scolastico molti grorru consecutivi dr vacanza:
la Deputazione destiner un giorno per fare esercizi di mus_ica da tutti
li Scuolari insieme uniti, e destiner pure uno de' Maestn per. turno
onde presiedere a detti esercizi, e per sciegliere i pezzi di Mus1ca da
eseguirsi.
., .
.
.
Nel mese di Luglio, e di A.Jgusto accro h Scuolan non p erdmo a~atto
le acquistate nozioni, la r:eputazion_e. Fi~armo~ica d~stine~ un ~~~rno
almeno la Settimana per fare eserCIZJ di Musrca, ar qu~lt es_erclzJ sa~
ranno tenuti intervenire li Scuolari; e si p regano i S1~no~1 - Maestn
intervenire essi pure; e non potendo invitare i lor,o Sostituti; e? uno
. dei Deputati sar per turno 'ncom~nzato. _a pre~iedere. ~n qu_esh eser~
cizi si faranno le prove per i pubbhc~ espen~entt ?a _darsi ~a.Jlr &:uolar:
)ter il concorso ai Premj, e si esegurranno h pezzr dJ Mus1ca fatti dali!
Scuolat:i di Contrapunto.
.
.
Le donne che riceveranno ~zioni particolari, e in Casa propna da
uno de ' Professori del Liceo, potranno essere ascritte n el Ruolo de' Scuolari, con questo per, che intervenghino agl'Esercizi Generali, per dar
prova del loro profitto, ed abilit.
.
.
Tutti li Gioved dell'Anno re ster aperta nella mattma la Sala dr
detto Liceo dalle ore nove alle dodici meridiane, a comodo di quelli
S cuolari che volessero esercitarsi nelle loro rispettive facolt, eccettuati
i mesi di Settembre, ed Ottobre, restando in tutto subordinati al Depositario, ed Archivista Sig. Barbieri.
.
. . .
Si approfitti ognuno de' Scuolari di si provide, e saggre discrplme,
onde cos corrispondere alle benefiche Patrie munificenze, che c~n tanto
zelo, e premura procurano i loro vantaggi, l'onore della Patn, e la
Gloria della una volta tanto decantata Scuola Filarmonica Bolognese.
La D eputazione F i.lannonica
.Arc hivista..
A d 2 Decembre r8osei.
Visto, ed approvato dalla Municipalit di Bologna.
L. TAVECCHI f. f. di Podes b .
Pel Segretario Mtmi.cipale
L. MASINI.
37
,bliche. Q!lindi non conveniente che chi sorv.eglia, s1a il sorvegliato " 1
Se questo era da una parte il tentati,v o di ridurre il Uceo
a una -pi stretta dipendenza dell'Accademia, dimostrava dall 'altra quanto la Deputazione si 'p erdesse in formalit, senza invece
preoccll!pal'Si seriamente dell'andamento della Scuola.
Ad ogni. modo la risposta del Comune fu decisiva, m a in tutt'altro senso. Dall':a nno r8o8 lo stesso Podest as-sunse la presidenza della Deputazione. Di questa deliberazione <resta per unico
documento l'avviso di nomina dell.a Deputazione stessa per l'anno r8o8, 2 dove detto senz'altro : " Il Podest Presidente della
Deputazione ,, e dal quale 11isulta che il Matt-ei:, pur essendo un
~Maestro st-i pendiato della Scuola, continuava a far parte di quella
Deputazione.
L'assunzione del Podest. a Presi-d ente bast a ricondurre
l'ordine. La Depubazione riprese a radunarsi r-e golarmente, e
cessarono i dissapori e le rival.i ta fra i Deputati. Questo almeno
sino al r8r s, epoca ' nella ql.!-ale essa rallent alquanto la swa
attivit, forse a cagione delle vicende politiche che impegnavano
.seriamente il Podest e i Savi del Comune. Ved~amo infatti ohe
dall'ottobre del 1815 al novembre del 1816 si tennero solo cinque sedute, aUe quali intervenne a mala .pena la meta dei Deputati. Gl effetti di questo n~lassamento si fecero sentire .immediatamente, e richiesero pronti rimedi e nuove riforme.
Comunque negli 'anni che intercorsero tra il 18o8 e il r815 la
_Deputazione Filarmonica, sotto la sorv.eglianza del Podest., esercitata ora direttamente, ora indir-e ttamente attraverso un Savio
che lo rappresentava nelle sedute, ebbe modo di far sentire il <suo
benefico ~nflusso sull'istituto. Vediarnone in breve i risultati.
AnZitutto ecco ~ome funzionava la Deputazione, secondo
quanto risulta da un regolamento conservato manoscritto nel. l' Archiv.io del Conservatorio: 3 Era composta di sei Acca-demici
Filarmonici, ivi compreso sempre il P~residente pro-tempore dell' Accademia. Gli altri cinque membri venivano scelti dal Podest.
da un elenco di dieci Accademici, presenta togli all'uopo dall' Ac-
2
3
39
40
in s le qualit, ed abilit necessarie che valgano a disin1lpegnare il dU!plice insegnamento, che a d. Scuola :appartiene " 1 epoich ormai aveva egli dei .d iritti acquisiti, per la precedente
nomina " ed anche perch giusta le espressioni usate dalla pred. ~~<
Deputazione, egli fornito di sufficiente oapacit per la Scuola
del .Solfegg-io, altronde poi indispensabile il provvedere all'istru-.
zione de ' Giovani Studiosi nella par te che concerne la g razia, e:
la b ella maniera del Canto, de lla cui. Arte, che ne forma il pregio
principale, hanno dimostrato d'essere totalmente privi negli ultimi due esperim enti dati nel Liceo Filarmonico 2 (sotto la
guida d el Fontana), si decise di dividere ]ia scuola dj Canto in,
scuola di Solfeggio, lasciata al Fontana, e in scuola della Bella
Maniera del Canto, che nella sedu!Ja del Consiglio Comunale ..
del ro ottobre 181 I >::enne a ssegnata a l Maestro Francesco Ron-
cagli.
Infine il 30 ottobre 1811 la D eputazione Filarmo.njca fi s:sava-.
la massi ma "che tutti gli scolari di musica debbano studiaTe il
solfeggio ;' cosicch il Professo re di SoLfeggio doveva dare
lezioni il lunedl agli scolari di Pianoforte, il me rcoledl ,a quelli
di Violino, ~ l venerdl a quelli di Violoncello e Oboe e in un' altra
ora ai principianti di Canto.
Alla scuola di Contrappunto la D eputazion e cerc dare un
indirizzo maggiormente teorico, non limjtandola c io ai pratici
insegnamenti tradizionali, dai q uali nemmeno il Mattei sapeva .
solleva,rsi. 4
Nel 1812 il iProf. Giuseppe Casa, insegna,nte di Oboe, si era
reso colpevole di varie aSlSenze senza il neces.s:ar.io permesso del
Podest. La Deputazione lo desti tuiva senz'altro dall 'impiego, e
awrofittava dell 'occasione .per dividere la scuola di Oboe in altre
due scuole quella di Oboe e quella di Cla-roinetto, della q uale
il primo jncaricato fu Petronio A voni.
l
2
3
4
metodo nello studio del Contrapnnt:o che tolga negli Scolari la situazione di riescire semplici materialis ti , si stabilito di scrivere al Sig. Pod est pregandolo a voler in vitare il Professore di Contrapunto a leggere :
le regole di q-uesta Scienza.
A queste nuo'\Ze scuole s i aggiunse ancora nel 1814 la scuoladi Fagotto, alla quale venne nominato Luigi Tartagnini; e quella.
di Lettenatura, r etta da Andrea Lorenzoru, il quale per gi sin
dal precedente anno 181 .3 aveva iniziato il .SUO insegnamento.l
Nello stesso anno 1814 si agg iungeva anche .una Scuola di Canto
Fermo. 2
,P er quanto riguarda la scuola di Violino l 'innova:ion e fU'
assai impo rtante e fori era d j conseguenze notevoli. Nel 1812'
teneva tale cattedra nel Liceo il Maestro Luigi Righi. Senzainfamia e senza lode, poich nella Sedu!Ja del Consiglio Comunale
del 27 ottobre r812 s.i motivava la deliberazione di nominare unseco.ndo insegnante di v<iolino con queste parole: ((quantunque
l'attuale Maest-ro Luigi Righi non manchi di zelo, ed instancabile attivit nell'esercizio di tale Scuola, pure opel numeroso
concorso delli Scuolari che la frequentano, e per altre ragioni,.
non possibile che un :solo ne disimpegni con .e sattezza e con
profitto le .Funzioni Ma il 2 ottobre dell'anno seguente non
ancora .si era nominato questo secondo insegnante ; ed essendo
peggio.r ate le cose pe r una malattia d'el Righi , il Podest in
una seduta della Deputazjone, faceva presente che " l'a ttuale
malattia del Sig. Righi ... , l'et avanzata del tSig. Rastrelli (Voin1
42
cenzo) primo v:iolino della Cappella di San .Petronio, e la neces.sit' di dare alle orc hestre de' Teatri, .ed altri spettacoli pubblici
un abile direttore, esiggono, che l'Autorit patria si occupi di
un pronto provvedimento n. 1 E proponeva di riunire queste tre
cariche per poter offrire uno sti<pendio decente a un solo abile
maestro, di buona .fama, " capace di disimpegnare tutte tre le
.incombenze ,, e per sciegliere la persona adatta che si bandisse
un .pubblico concorso. 2 L ' idea del concorso fu bene accetta al
Consiglio Comunale, dove era gi stata fatta balenare l 'anno
prima a pro.p osito dell 'elezione dei maestri di Oboe e di Clarinetto. 3 N ella seduta del 5 ottobre 1915 sanzionava non essere
" sperabile per la tenuit degli assegni a ciascuno de dd. tre
Impieghi il ritrovtre tre Soggetti, che con soddisfazione li disimp'egnassero ,, e proponeva "l'espedienti'!, ohe in un solo
Soggetto fornito di necessarj requisiti, si rjunissero li tre Impieghi"
"Che la decisione dell'abilita r ispettiva fosse della deputazione filarmonica, e degli attuaJj Maestri d el Liceo tutti Accademici F,ilarmonici.
" Ohe a .n orma .del loro voto imparziale ed i ngenuo del vero
merito, e dell 'assoluta capacit di ciaJSoheduno dei Concorrenti,
il Consiglio sulla dupla che gli sarebbe presentata dalla .F abbriceria di San ,Petronio, avrebbe scelto .il Soggetto, il quale
servirebbe per Maestro nel Liceo, per Coadjutore al .primo Violino nella Cappella di San Petronio, e per la direzione de' Spettacoli Teatrali.
" E fa presente in fine, che ove il Conlsiglio propendesse rper
il proposto Concorso, necessario, che per questo caso soltanto,
e per altri simili, in av:venire, sia derogato, mediante Partito, al
Archivio del Conservatorio.
Sarebbe egli (il Podest) d 'opinione che
si
concorso, cogl'esperimenti altre .volte praticati per l 'elezione del primo Violino di S . Petronio. Ora pr richiedendosi la prero;ativa ulteriore nei concorrenti di essere capaci d'istruire
la gjovent quindi sarebbe ncessario, che le fosse dato luogo di poter
in anticipazione istruite alcuno degli alunni del Liceo alla presenza di
a lcuno dei membri della Deputazione incaricati di osservare il rispet,
tivo metodo d'instruzione, e di ri.ferirne il risultato.
3 Seduta del 25 aprile r8rz.
l
43
44
2
3
45
f. f. di Senttore.
Ill.mo Signore.
Ritiene la Segreteria di Stato, come a me lo fa conoscere col suo
Dispccio delli IO corrente N. 4840, ohe questo Liceo Filarmonico debba
conservarsi in una Citt, che fra g.!i altri' suoi pregi, che cyanta, ha .pur
-quello d 'un genio particolare per la musica, nella quale ha dati degli
Allievi eccellenti. Soggiunge poi che una tale conservazione consigliata non meno dalla convenienza ehe dal vantaggio, che reca alla citt
s tessp. il concorso di GiO'Vani Forestieri c.ondottivi per apprendere quest' Arte in luogo illustrato dal celebre Padre Martin i del quale ete.r na
sar la memoria.
Osserva inoltre, che se nel lasso del tempo sono invalsi nell 'in segnamento degli abusi, non sar malagevole il toglierli con una riforma
senza ricorrere al mal inteso espediente di abolire un Istituto, a rpresercvare il qua.Je si determin, che il Consiglio de ' SS.ri Sa'Vj impiega.ssero il patrio loro zelo nel commettere, e proporre un Piano d'istruzione,
e di scuola pi atto di queilo che presentemente si tiene ad in3egnare
con mag.g ior progressi la musica.
. Mentre partecipo a V. S. Il!.ma le massime, e disposizioni del SUJpeTIO:tt! GO'Verno nel proposito, io mi .l usingo che Ella penetrata pi che
mai della importanza della cosa, ed impegnata a sostenere questo uti-lissimo Stabilimento, si compiacer di dare i passi pi efficaci per la
presentazione del Piano richiesto rimettendone il pi presto possibile
le risultanze per subordinarle alla medesima Segreteria di Stato in conformit delle sue ordinazioni.
Resto intanto con perfetta considerazione
Di V. S . I!l.ma
Bologna 14 Maggio r8r7.
Servitor Suo
Firmato: ALESS. Card. LANTE.
r8~2,
Allegato G. N. 7170.
P1esidente Conservatore
dello Stabilimento
.47
innovazione non
Il nome el Crescentini deve rimanere legato ai nuovi regolamenti, che ve rranno pubblicati solo nel I8I9; e se anche questa
bre 1817.
2 Jb i d. , n
i3
I bidem .
novembre 1817
TAVOLA III
49
Capitolo I. -
r. L 'Anno Scolastico avendo il &uo principio nel Mese di Noembre perci in antecedenza e sul finire deU 'Ottobre S. E. il Sig.r Senatore invitato dall' Assunteria dirama al pubblico l 'a v viso per l 'annuale
apertura di dette Scuole. Scorso il termin e del Proclama prefisso, e
contrasegnate le inoltrate petizioni con rescritto del Sig.r Presidente in
relazione a tutte le condizioni prescritte dagli Statuti per la . moralit,
et, Pratica e requisiti e-cc. dei Concorrenti, si passano dette petizioni
per quanto importa la cognizione dell'arte musicale ai rispettivi Professori, quali tosto sottopongono ad esame pratico li singoli ,petenti
-dandone rapporto in iscritto al Sig.r Presidente.
2. Contemporaneamente li Professori danno all 'Assunteria lo Stato
delle loro Scuole in quanto r1guarda gli Scolari dell 'anno precedente
che non hanno ancora c<illlpito il -loro triennio, e ci per due motivi.
r0 Perch consti dei progressi fatti dai medesimi, e buona condotta
senza di che l'Assunteria non potrebbe con.firmarli a proseguire ,['intrapreso Studio. 2 Perch consti del Numero sino al quale pu estendersi
la nuova admissione essend o prefnito ad ogni Scuola un determinato
..carico di Scolari.
3 Compiute queste operazioni l 'Assunteria riassume t-u tte le peti_zioni, e li rapporti dei Professori, e .quindi dichiara -li nomi delli Scolari
confiimati e dei Petenti graziati a quali tutti viene partecipato con
. apposito ordine firmato dal Cancelliere di poter proseguire il corso degli
Studj se trattasi di Scolari dell'anno antecedente o di intraprenderlo
se di nuovi admessi.
4 Questi ultimi per sono admessi in via di Esperimento per li
interi due mesi Novembre Decembre entro il quale termine dovranno
d alli SS.ri .Professori riconoscersi idonei a felici risultati lo che sar
osogget.to di un 'al tra informazione al finire di Decembre merc la quale
l' Assunteria dispenser ai meritevoli 1e matricole di admissione; dette
matricole saranno per tre v olte l'anno controsegnate dai Professori
-.:ome alli Statuti, ecc.
s. Le petizioni di quei Concorrenti che atteso il non esservi posto
vacante nelle Scuole non sono accettati bench meritevoli di conside-razione si riterranno per l'admissione dell'anno avvenire o per qualunque
ltra potesse aver .luogo al termine dei due mesi suenunciati detti di
4, -
so
2. -
Capitolo 3 -
DISPOSIZIONI GENERALI.
Alunnato.
1. Alli ul'' \i di Giugno od in quell'ep oca pi prossima alla di stribuzione dei } " n i si far la prova generale dopo la qua.! e convocati.
5I
I. Nelle vacanze annuaLi dal P ..mo Luglio a tutto 8bre li SS.ri l'Jrofessori si presteranno a dar lezioni pratiche e teoriche a modo che non
manchi alli Alunni, e &oJari un qualche ~a scolo di esercizio sull 'arte
loro.
2. Li & olari premiati volendo proseguire i loro esercizi neJ Liceo
sara.nno inscritt.i in una classe distinta detta degli Onorari a terrnime
degli St_atuti di detto Stabilimento prestandosi agli esercizj Musicali,'
ed al btsogno dell-e Scuole a piacimento del rispettivo Professore cui
dovranno esser-~ totalmente subordina.ti.
Cos il rproblema massimo era risolto. Solamente il Direttore Speciale dove~a sUJbito dopo lasciare l'incarico e .non venire
sostituito affatto. L'Assunteria assumeva tutto il peso della direzione tecnica e amministrativa del Liceo, elevan9o il Collegio
dei Professori a Consiglio d'Arte.
Dur.ante il primo periodo alcune innovazioni furono portate
nell'andamento delle scuole. Il Radicati, prendendo esempio dalla
Fra:ncia, volle applicare alla musica il Mtodo di mutuo insegnamento del Lancaster, applicazione studiata ,per la prima volta
dal torinese Federico M.assimino e subito messa in pratica a
Parigi. 1
1 Si trattava d 'un metodo d'insegnamento collettivo della musica
analizzato ne1la .Re*e Musicale del r827. Su di esso il MASSIMINO nel
1819, pubblicava a Parigi l'opera: Nouvelle mthode pour ~enseigne
ment de la musique. Il R.ADICATI nello stesso anno faceva stampare a
Bologna, presso la Tipografia del Governo, il suo articolo: Applicazione
dd Muttto Insegnamento alla Musica, al qale era premessa questa
nota : Il Sig. l\1. Felice Radicati nell'ultimo S'IlO viaggio a Parig,i ebbe
52
S!ll finire del r82o, in seguito alla morte del Maestro IgtMzio
Fontana, le due scuole di Canto e Sol.feggio, tenute distinte sino
a quel momento, v-e nnero nuovamente riunite ed affi-d ate all'allora insegnante di canto, Lodovico Brizzi:
Si gjunge cosi al r82r. Il Radicati era morto, lasciando libera
la cattedra di Violino. L' Assunteria avrebbe voluto nominare
a suo completo successore, .anche per San P.et-ronio e per le orchestre cittadine, il Maestro Giovanni Cavi nati di Milano. E il Consiglio Comunale lo elesse infatti nella seduta dell'8 giugno I82o.
Ma ben presto il Cavinati fu tempestato di lettere anonime contenenti minacce ccmtro di lui, la sua carriera e persino la moglie.
Spaventatissimo, egli le trasmise al Senatore di Bologna, e rinunci all'incarico. I Consiglieri, accettandone le d~rrnissioni,
credettero di comprender che tali lettere minatorie fo&sero state
inviate o da " chi aspir .al posto di .Professore di V.iolino nel
Liceo Musicale, o da qualcheduno degli addetti a quest'Orchestra, e, ,, ponendo poi mente alla discordia, che da q ualche
tempo vien fomentata fra non pochi dei Componenti l'orchestra
medesima, la qual discordia oltrech ridonda in pregiudizio del
pubblico servigio, come recentemente si av.uto il dispiacere di
rilevare, somministra una no.n dubbia prova, che nessuno di essi
potrebbe ben riescire nel disimpegno di Professore di ViolJ!lo
nel Liceo Musicale, e molto meno nella direzione dell'Orchestra,
poich o non sarebbe secondato, od incontrerebbe quella insubordinazione, che purtroppo attualmente si scorge in alcuni individui della medesima, nella seduta dell'II giugno I82o d~ci. sero c he " venendo il caso di dover scegliere d0 Professore, fosse
tutto 1'agio di esami nare la nuova applicazione del mutuo insegnamento alla Musica introdotto in quella capitale dal torinese Sig. Mas:
simino ed assistendo alle di lui lezioni, pot conoscere col fatto qua.nb
fossero i pre.gi e le uti.Jit di. s bel ritrova~o ~i _questo s~o ami_co e
compatriota. Stabilito in seguito Professore d1 Vtolmo nel T;-1ceo d1 Be>:
logna, propose all'Autorit .presidente d 'ivi pure n;'etter~o .11?- '?So e .d t
esserne egli stesso il direttore. ,Piacque alla Medesima l .utlhsslm!i proposta ed approvolla. Si apprest quindi ~11' opera, n appen_a ~gh ebbe
date alcune lezioni, che gli studenti 1! contrapunto. commomron? a
sperimentare la facilit, con cui si addestravano a scnvere J,e loro 1dee
ed adattarle alle misure, che pi loro convengono e a comprendere
come si rendevano capaci di tessere con pi prontezza una buona comp osiz.ione e di assicurare all'esecuzione sua ,J'effetto migliore .
53
Il r6 dicembre r82r, l 'allora Prino~pe clell'Accademja ,Filarmonica, Tommaso Marchesi, indirizzava una petizione al Senatore di Bologna, Conte Cesare Alessandro Scarselli, nella quale
in nome dell'Accademia chiedeva che fosse.:o salvaguardati e
rispettati gli " attributi, e privilegj, che non chiedente furono
all'Accademia conferiti; e de' quali pu dirsi piuttosto che sia
stata dall'anno I8I 5 a questa parte interamente e senza cagjone
spogliata . 1 Insomma chiedeva che, non tenendo conto di tutte
le successive trasformazioni, fosse rimesso in vig'ore il Piano
del 18o4, specialmente .p er quanto riguardava la nomina degli
insegnanti nel Liceo e la sorveglianza tecnica e disciplinare, con
relativa -ricostituzione della Deputazione Filarmonica. La richiesta veniv a giustificata dal fatto che l'Accademia era da considerarsi COIITie la somma autorit cittadina in fatto di musica ; e
l
II
gennaio 1822.
54
55
Atti rf,el Cons. Com., 23 feb4raio r882: lettera del Cardinale Spina.
Ibid em..
57
Il Consiglio inviava il Rapporto al Cardinal Legato, e, ritenendo che le ragioni esposte militas!Sero completamente a suofavore, respingeva ogni tentativo di una qualsiasi conciliazionecoll'Accademia. Non solo; ma nella seduta del 6 luglio 1824
deliberava di ricorrere ' al Sovrano Pontefice per chiedere che
v.enisse annullato il divieto d'el Legato . di !Procedere alla nomina.
dei Professori del Liceo sino alla chiusura della vertenza col-l'Acca-demia.
Tale .problema si faceva sempre pi urgente, poich l'annoappresso moriva anche il Padre Mattei (117 mag.g io 1825); ma
il nuovo Legato, il Cardinal Giuseppe Albani, non voleva venir e a concessioni p-rima di a~er definito completamente !'intera.
questione.
Il 22 marzo 1825 prOjpOneva al Consiglio Comunale d'i ripristinare le condizioni anterior.i al 1813, cio una Deputazione
Filarmonica retta dal -P odesta. 1 Ma al Senatore pareva anche
questa troppo grave concessione, e soprattutto sosteneva che
1
ss
IL R. CO:\'SER\"ATOR!O DI
~IL'SI C A
DI BOLOGN A
59
E finalmente, dopo altre discussioni e JTiodifcaz.ioni, specialmente da .parte del Comune, bisogna TLconoscerlo, poich l' Ac-cademia, ormai soddisfatta, accettava supinamente le disposi.zioni leg.atizie, il rg .settembre r828 venne approvato ]l Regolamentd -Normale, che pass sotto il nome di Regolamento Albani.
Il Regolamento Normale Albani veniva pubblicato nel r843
negli Statuti e Regolamenti dell 'Accademia Filarmonica di Bologna.1 Per esso il Liceo Fila11monico in ogni rapporto di amministrazione governo era affidato a ll 'autorita Com:nnale .. Invece
per la nomina di n uovi insegnanti, per la sorveglianza " s ull'attitudine ed abilit degli scolari nei diversi casi che sar stimato
-conveniente e segnatamente ed immanchevolment(} Ulella ricorrenza degli esami che preoedono annualmente la distribuzione
de' p!'lemj veniva costituito un appoisito Cbnsigl~o d'Arte,
composto di otto membri, quattro scelti fra i Maestri del Liceo
e gli altri quattro fra gli Accademici Filarmonioi. Esso dove va
riunirsi nei locali del Liceo, .e ne era Presidente nato il Prinoipe
dell'Accademia con diritto di doppio voto.
.
Inoltre l'art. 7 stabiliva:
6o
IL
R. CONSERVATORIO
DI
MUSICA
DI
PRI MO PERIODO
DI
DECADENZA:
BOLOGNA
6r
62
IL R
2 Ibidem.
Altre d:i51posizioni :
Art. rg. - La negligenza, la insubordinazione, e la scostumatezza
saranno a norma dei casi un motivo alla riprensione, e anche alla
espulsione dei colpevoli. Questa facolt di punire per dei soli'
SS. Conser vatori Deputati.
Art. 2 0 . - Al ,f inire dell'anno scolastico ciascun maestro in rap-
porto ri servato d a conto individuale di ciascuno degli scolari con tutta
l 'imparzialit, e questi rapporti servir devono di norma ai s ignori Conser vatori Deputati per decretare se possano. o no nver luogo gli esami
annua-li e per le ammissioni dell'anno venturo. Lo faranno ancora
altre volte fra I 'anno se cosl piacesse a' prelodati SS. Conservatori.
Art. 21 . - Il corso ordinario de~li Studj nelle diverse scuole non
ha la stessa durata. Di quattro anni quello del contrappunto, di drue
TAVOLA I V
Er.l. oramai tempo che si .p onesse riparo alle disastrose condizioni del Liceo; poich di tanta iattura dolevansi li cultori
della bell'arte e i fautori del Liceo; dolevansi gli aspiranti a
-g.~atuita .1 struzione, nonch li Maestri supplenti, incerti .sulla loro
sorte .avv enire . 1 Ne venne naturale quindi che l'Avv. Giovanni
1
~sino
s. -
66
Il limite mlnimo d'et per essere ammessi alle scuole di pianoforte e violino era stabilito :a 12 anni, a 16 jl massimo per
le altre scuole, allargandolo per fino ai 20 ,p er Je scuole di violoncello, canto e contrappunto; eccezioni erano :a mmesse solo cc in
qrualche caso specia'lissiw . Alle c01ndizioni preliminari ,p er
essere ammessi nelle scuole si :a ggiungeva la condizione generale di possedere quelle nozioni che ti g:uardano almeno i tp rincipi grammaticali della Lingua Italiana .
Agli esami di ammissione dovevano essere rp resenti un Deputato e il Censore agli Studi. Cos pure agli esami finali.
l Il titolo di ~ensore agli Stu di appare ora -p er Ja p rima volta, non
quindi rispondente a realt l'attribuirlo, come .s' fatto da qualcuno,
nche al Mattei.
68
70
Eccellenza,
Se col lungo studio, e con assiduo eserclZ!o della musica .sono
riuscito a valere in essa qualche cosa e ad acquistare una non inglo
riosa (sebbene immeritata) fama, debbo princiJpalmente esser grato a
questo Liceo. F-u in esso che appresi i primi rudimenti di questa bella
e difficile arte, che pur sempre gloria non ultima deLla nostr.~ Italila.
Fu in esso che ebbi q uei primi incoraggiamenti che mi resero poi audace
a slanciarmi ne!Ja for tunata professione che per tanti anni esercitai.
t;; dunque in me debito di giustizia, che mi presti per il Liceo stesso
con tutte le mie forze in tutto ci che .potr conser-varne ed accrescerne
7I
:il lustro. E :lo far con animo lietissimo, non senza fiducia di poter
mostrare colle opere pi c-h e co\.le parole, quanto mi" cara questa
--citt, e quanta riconoscenza sento per queste scuole, che f-urono al mio
}ngegno ed al mio cuore alimentatrici e maestre . .
Accetto pertanto con vera esultanza d 'animo l'onorevole ufficio di
Consulente onorario perpetuo della Commissione speciale pe-1 riordi.namento del Liceo Musicale e vivamente ne ringrazio l'E. V., la lodata
Commissione ed i rispettabili rappresentanti del Comune che mi vi
"hanno innalzato. E voglia pure il Cielo tanto concedermi di fvore di
'Poter essere di qualche vantaggio al Liceo stesso in qualche cosa, che
a ltro ormai pi non bramo che di rendermi utile col mio esempio e
colle mie parole alla dolce patria adottiva, e di terminare onoratamente
la mia vita q ui, ove sotto s favorevoli aus.pici intrapresi la divinissima
mia Arte.
Ho l'onore d i dirmi con distinto' rispetto
Obb. dev.
GIOACCHINO ROSS1NI.l
Il g iorno seguente moriva il padre del Rossini, e il maes tro,
-dopo un a v is ita al Liceo partiva per Napoli, dove rimase tutta
1'estate. Di l ritorn a Bologna il 17 settembre, e cominci allora
a d occuparsi seriamente del Liceo, del quale p er parecchi anni
-fu, non tanto il Consulente, q uanto il vero e proprio direttore.
Prima sua c ura fu quella di ripris tinare la consuetudine degli
esperimenti pubblici, ed istitu settimanali esercitazioni d 'orche-stra, che egli spesso dirigeva .s cegliendone personalmente i prog ra mmi, nei quali non di rado troviamo music he di Beethoven,
iziativa singolare per i tempi .
Com e insegnanti gi in carica, il Rossini troy.ava : nella
c uola .di v.iolino Giuseppe Manetti, in quella di violoncello
Carlo Parisini, in q uella -d i flauto Domenico Gigli, in quella di
oboe Baldassarre Centroni, in quella di clarinetto Domenico
Liver.ani, in quella di fagotto Gaetano Manganelli, in quella di
'co rno e tromba Gaetano Brizzi. ATricchiva egli questa bella
. schiera d'illustri nomi con quelli di Alessandro Mo mbelli per la
72
scuola di canto, di Stefano Golinelli per .il p.iano.forte e di GaetanoGas-pari per il solfeg:gio.
Restava da risolvere il problema della cattedra principale,
quella di contrappunto, .il cui titolare doveva essere, secondo I
nuovi regolamenti, anche iL Censore agli studi.
Dopo !:a morte del Padre Mattei, il Comune aveva dovutoattendere la compilazione del regolamento Albani per poterne
nominare il successore, affidandp intanto la sup!P'lenza nella
scuola vacante a Benedetto Donelli, insegn!ante di .pianoforte.
Nel r83o infine si era potuto elegg~e .a titolare della cattedra
Giuseppe .P .ilotti; ma all'.a"\vento di Rossini egli era morto, e sr
era nuovamente dov.uto ricorrere per la supplenza al Dnelli. Per
questa morte -s i era resa vacante anche !.a direzione della Cap~pella
di San Petronio. Rossioi, riunendo le due cariche e i due emo-lumenti, confidava di poter trov!are la ,p ersona di gran nome".
e di .g rande autorita, atta a reggere le sorti del Liceo. E con
ardore si diede alla ricerca.
Comp il primo tentativo col ,:M ercadante. Nel 1839 questi.
ebbe occasione di passar e per Bologna, e s'intese verbalmente"
col Rossini, dimostrandosi dispostissimo ad assumere le due
cariche d'insegnante di contrappunto nel Liceo e di Maestro .di"
Cappella in San Petronio; il tutto per so scudi .romani il mese,
pi l'alloggio, e un permesso a suo piacere per eventuali impegni
teatrali altrove. 1
Il Consiglio Comunale, nella seduta del 22 maggio r84o, si
dichiarava concorde ,a riconoscere nel Maestro Si.g . SaverioMercadante quel grado di celebrita .che lo fa degno d~lla ele-zione, e non solo dell'assegno nel grado massimo gi stabilito,
quand'anche della somma che chiede aggiunta" Sempre per
pressioni di Rossini, l'Accademia Filarmonica nominava il Meroadante suo membro Titolare senza esame, alla .presenza del
Cardinal Arcivescovo Opizzoni, il che lo abilitava a divenire"
per diritto Direttore della Musica del Teatro . Con soddi-sfazione-
generale, dllinque, .il Mercadante aveva gia firmato il contnatto
col Comune, quando gli giunse la nomjna a Direttore del Conservatorio di Napoli.; e, nonostante le sue precedenti assicural
73:
zioni di non volersi recare .in quelba c itta, nonostante una severissima lettera del Rossi.ni, che tentava costringerlo a mantenere gli impegni precedentemente contratti con Bologna, facendone
un caso d'onore/ il Mercadante proprio nel giorno in cui
avrebbe dovuto assumere la nuov,a carica, vi rinunciava, asserendo che impreviste ed .imponenti circostanze di famiglia e
di particolari interessi l'obbligavano a rimpatriare. Ne nacque
un pandemonio nei giornali bolognesi ; e Rossini che, pur di
conch iudere le laboriose trattative, aveva persino ottenuto per
i mobili del ,Mercad-ante l'esenzione dal dazio, e offerto di sua
tasca 300 ducati per il viaggio, doveva rivolgersi .ad altri. 2
Fu a llora la volta di P.acini. Ma questi, ai primi approcci'
del Rossini, rispose di non ritenersi " di tanto capace : 3 modo
elegante per addolcire il rifiuto, essendo stato appunto allora
nominato Direttore dtlla Cappella e del Liceo di Lucca. 4
Rossini si rivolse allora al Donizetti. Questi, dopo molte tergi>Vers.azioni, s'indusse a intavolare trattative col ComJUne, c he
era dispostissimo ad accordare molto; JD>a si tro'I[ di fronte a
p retese veramente esagerate, 5 ci che con disinvoltura riconosceva anche il maestro : Guardatemi e paga temi .... allora sar
tutto Liceo n. 6
Il Comune non si arrese, tanto pi che la presenza del Rossini e la sua attivit continua :a favore del Liceo non rendevano
pi tanto necessari cos gravi sacrifici. {Nello stesso anno il
Donizetti era eletto Imperiale Regio Compositore di Camera e
direttore dei concerti .privati di S. M. I. R. austriaca).
Mentre duravano queste trattatj.ve, si era dato l'incaricodella catted ra di co11tr.a.ppunto al Maestro Antonio Fabbri; persa:.
!L
74
r~.
Ben nota la lettera al Donzelli per incaricarlo di acquisti di mu:siche (Lettere di G. Rossini, cit., _ p. III). Cfr . .anche l'articolo di S.
MIUZZI, in La Fa.rfa~!a, Bologna, IO marw r84r, ripubblicato in Rossi_,~iana, Bologna, Tip. Compositori, 1942-XX, p. 43
3 RADICIOTTI, op. ci-t., _II, 'P 227
2
75
fattane menzione al Consi.glio possa essere occasione ad .attestazione pi solenne del patrio gradimento. E la Magistratura
il 22 marzo dello stesso anno stabiliva di porre un busto in
marmo del Rossini nel Liceo, " sia per -quanto richiede il my-rito
suo in quell'arte, sia per quanto si dee d.al Comune verso J.ui
e per le cure ch'egli ha dello stabilimento nel quale ha grado
di Consulente onora-rio, e per quanto ancora ne procur di distinzione e di gloria a Bologna colla produzione del suo capolavoro
di mus.ica sacra lo Stabat Mater .
E il 9 dicembre si insisteva, proponendo che .,, all'Ili. mo Consiglio '1:enga fatta spez:i.ale e onorevole menzione della .assistenza,
e delle i ncessanti premure del Consigliere Onorario, Sig. Cav.
Rossini da cui ha a riconoscersi il ripristinato e forse accresciuto
splendore di quello stabilimento "
Dapprima non si .pens solamente a un busto, bens .a un
monum ento onorario c he testifichi la r-iconoscenza del Comw1e
e duri a perpetuo onore dello Stabilimento e della Citta . Si
voleva per di pi un monumento " singolare, e che si scosti dalla
generalit., misurando .anche -da ci quanto maggiore stj.ma e
devozione sia :pel genio music~le appre.s so cui niun altro pu
essere di -quest'eta . Poi invece il Consiglio decise che il monumento, che pareva ,dovesse assumere grandi proporzioni e che
gia era stato affidato al Baruzzi, fosse collocato nella sala dell'Archiginnasio, dove era stato eseguito lo Stabat. Ma per molti
.anni l'idea fu abbandonata, fi.nch pi tardi l'iniziativa venne
ripresa e finalmente condotta a termine, ma sotto la frma piu
modesta di una lapide commemorativa.
Si p ens invece .ad onorare il Rossini in altro modo, e nella
se<luta del 18 dicembre 1844 i Conserv.atori Deputati alla Pubblica Comunale Istruzione propo~evano d'istituire un premio
triennale a lui intitolato, da destinarsi al migliore diplomato di
quel periodo sotto forma di uno strumento musicale o di una
collezione di musica.
Ma il Rossini. partito nel r848 e tornato in Bologna nel 1850
" bello, grasso, allegro come appunto lo era prima che si partisse
da questa citta " 1 pi non si cur delle sorti d el Liceo; ma solo
I
21
sett. r850.
77
Sett. r864.
G.
BATTISTA BERETTA.
lb id.
79
2
-3
p. 32-
TAVOLA V
IL R. CONSERVATORIO DI MUSICA DI BOLOGNA
8r
Tit necessaria per imporsi ai professori, fra i <q uali eraJno arttstt
molto pi valenti di lui; e non ebbe il ib uon senso di mantenersi
.in secondo piano, limitandosi aHe funzioni d'intermediario. tca
i pmfessori e l'autorita municipale. Per di pi non sep!PC cattivaTsi le simpatie degli insegnanti, del cui appoggio avrebbe
..avuto gran bisogno, dimostrando una g rettezza ridicola nello
.stabilire i loro aumenti di stipendio; senza d 'altra part-e ottenere
il favore degli allievi, ai quali si guard bene dal tenere il corso
di composizione e di estetica musicale, come avrebbe dovuto,
o dimostrandn in tutto una vergognosa indolenza, pari forse alla
.sua ignoranza, ma inadeguata allo stipendio di L. sooo annue,
somma per i tempi notevole.
Entrando in oorica, il Beretta trovava un regolamento gia
.approvato nel 186o, ma non mai attuato. Con esso la Giunta
.aveva inteso trasformare il Liceo da scuola elementare in scuola
di perfezion:,mento. Il Beretta, in luogo di attuare tali dis,p osi.zioni, inizi la sua :attivita proponendo un nuovo- Regolamento.l
Egli mirava a "conciliare le ragioni dell'arte, le esigenze del
secolo, ed. il maggior lustro e decoro dell' Istituto, col minor
dispendio possibile ,, attenendosi molto da v icino al Regolamento
del Conservatorio di Milano, approvato dal Re d' 1talia il 3 ago:sto 1862.
Secondo questo nuovo progetto, il Liceo, retto da un DJret.t ore e da un P<residente, coadiuvti d~ up Consiglio Acoa. demico, av.reb'be compreso ventidue scuoJe _ P.e~ :l'istruzione arti.stica inferiore e superiare, e sei SC).lol~ :per: l;ist:ru;one letteraria.
. Il tuttt) comportava un.a spesa annua _di : L. f!.SQdp . .
Il Consiglio Comunale, di .fronte a11\ngen~e spesa :e al troppo
grande numero di scuole da aprirsi n.~ liceo, non appmvava
il Regolamento Beretta e consig.Iiav.a .in~eee il Direttore a cercare
una conciliazione fra il suo progetto e quello .del 186o, soprattutto
-per avere una garanzia sicura che il fondo deHe L. 45.000, una
volta stanziato, non dov.e sse poi venire superato dalle spese.
L'accordo si raggiunse tra il Beretta e l'Alhin.i, relatore della
6, -
8z
*
**
Dopo. l'allontanamento del Beretta il Liceo rimaneva in consolo mancava' il Direttore ; ma i rego.lamenti, g1a approvati, almeno per quanto riguardava l 'organico,
aspet~avan~ s~m:?re di essere applicati. Per di pi proprio in
quegli anm SI naccendeva l 'eterna 1nsoluta disputa coll'Accademia FilaTmonica. 1
Il Liceo veniva allora affidato alla sorv-eglianza dell'Assessore Cesare Dall'Olio, buon musicista amico del Mariani e
auto re di alcuni saggi sull'educazione mu'sicale mentre la Giunta
s i rivolgeva a studiare una completa riforma d~l Liceo.
Dell'amicizia col Mariani, il Dall'Olio si valse IPer -riannoda:Te
co? lui le antiche trattati'e, nella s.p eranza di poterlo ancora
chiamare a dirigere l'Istituto; ma neppure questa volta l'iniziativ,a ebbe buon esito. P.en;Juto definitivamente il Mariani, nel 1 868,
Nonostante nella seduta dell ' r I febbraio 1867 il Si-ndaco aves:se proposto al Consiglio d 'imporre una tassa d'iscrizione agli
alunni del Liceo, .q uesto nuo vo regolamento .a,Jl'articolo r sanciva
ancora : Il Liceo Musicale di Bologna istituito e mantenuto
a spese del Comune per dare l'insegnamento gratuito della musica " Quanto al 1problema della direzione, gli articoli 2 e 3
cosi lo risolvevano : .
Art. 2. - Il Liceo nelh dip endenza esclusiva della Giunta Municipale, la quale incarica uno degli Assessori ad assumerne la sopraintendenza, perch c uri l'esatta osservanza dei Regolamenti, e tutto ci
che s i riferisce alla parte amministrativa.
Art. 3 - Per la parte tecnica e per l 'indirizzo dei vari insegnamenti vi sar un Direttore; in mancanza del Lirettore, il Corpo Accademico -d ei Signori PTOfessori, a maggioranza di voti , nominer nel
proprio seno un Consiglio d 'a~te composto di tre Professori, il quale,
VITA DEL
CON5ER\' .~TORIO
Azzoguidi, 1913.
86
VITA DE L CONSERVATORIO
UN TRITTICO DI DIRETTORI:
L UIGI MANCINELLI,
GIUSEPPE MAR-
88
~IL
avere scelto Luigi Mancinelli, senza lasciarsi guidare dai soliti criteri ..
Quando il Mancinelli fu chiamato a Bologna, era gi in fama di valentissimo direttore d'orchestra, e gli intermezzi della Cleop(Jtra lo p alesavano pure un compositore di vaglia. Ma era giovane, non occupava
alcun posto nella gerarchia ufficiale, non s'era imbrancato mai coi
pedanti della scienza. L'aver c~ito che quello era l 'uomo adqt.to a
infondere novello vigore nella scuola bolognese f a onore alle persone
che lo scelsero, e che oggi possono dire di aver avuto buon nasi).
Insieme alla direzione del l;iceo, egli ebbe pure quella della Cappella .
di San Petronio ed anche in questa abbondano le prove della sna attivit, del suo buon gusto, del &uo amore per l'arte. La Cappella di
San Petronio h immediatamente acquistata una grande importanza,
divenuta anch'essa ne! suo genere una istituzione musicale di primoordine, e per la qua.Jit della musica che vi s i eseguisce, e per la dili- genza con cui viene interpretata.
Che cosa ha fatto il Mancinelli a. Bologna? Concerti orchestrali,.
teatro, musica sacra, insegnamento .... tutte Ie forme dell 'arte .musicale
sono da lui colti':'ate, promosse con una operosit, che pare febbrile,
ed invece ordinata, e appJWto per ci d frutti copiosi. E accanto, .
e intorno a lui , vi un a schiera di artisti di vaglia che lo coadi uvano :
vi un Municipio che lo a ppoggia, una Direzione teatrale che ne
ascolta i consigli, un pubblico che in grado di intender lo e di seguir lo . .
!l
Ibidem.
Ibidem.
teva di ricercare per la cattedra vacante un docente di co-nosciuto, indiscutibile valore n, 1 coll'obbligo d'insegnare tutt'i
giorni, " interpolatamente agli uomini e alle .donne n. Ma le trattative, intavolate dal Mancinelli non si sa bene con chi, fallirono
e, essendo egli contrario ali 'apertura di un concorso, preferl
affidare la scuola di can to e i primi tre anni del corso di composi-
zione al Maestro Alessandro Busi, esonerandolo dall'insegnamento del cont-r21ppunto e dell 'organo, ed elevandone lo stipendio
da L. 2500 a L. 3000 annue. Conseguentemente, .alla cattedra:
di contrappunto rimasta vacante, il Mancinelli chiamava Federico Parisini, insegnante d 'armonia sin dal 1872; mentre :alla
cattedra d'armonia nominava il .:Maestro Cesare Dall'Olio, col-l'obbligo della scuola d'mgano e con lo stipendio di L. r8oo.
Ma il Dall'Olio non fu iJ solo insegnante nuovo introdotto
dal Mancinelli nel Liceo. Egli volle istituire la scuola d'organo,
i.n caricandone dapprima l 'insegnante di contrappunto Alessan-dro Busi, poi l'insegnante d'armonia Cesare Dall'Olio; poi se-par la scuola di corno e tromba da quella di trombone e
congeneri; infine istitul la scuola d'arpa, che fornisse per il
Comunale e per i conce-rti del Liceo quegli esecutori che si.n o
allora si erano dovuti far venir e di via. Il primo insegnante
ne fu nel 1884 Ferdinando Pinto. Sin dal r883 a questo bei
gruppo d 'insegnanti aveva aggiu nto Gustavo Gastelli, per la:
scuola d'oboe.
Cos. il IMancinelli si costitul una ve ra ISCuola d'eccezione, ar
successo della quale contribuirono anche le assidue c ure di Ra.f[aele Santoli, insegnante di canto corale. Questi, per pr-imo, insegn ai coristi a leggere la musica, mentre si era loro sempre
permesso di eseguirla a orecchio.
Nonostante la libert assoluta concessa dal Comune al Mancinelli, tanto che si disse poi aver egli in queg.Ii anni esercitato
j n Bo1ogna una vera
propria dittatura musicale, tuttavia era
necessario che le innovazioni da lui apportate venissero a!l1che
fo rmalmente riconosciute; a tal fine il Consigliere Dall'Olio,
nella .seduta dell' I r maggio 1885, proponeva d'accordo col Mancinelli a.Jcune modificazioni all'ultimo regolamento organico, per
l
IL R.
CO~SERVATORIO
.coronare l'opera del direttore, dando forza legale ai p-rovvedimenti da lui gia in gran .parte con. successo attuati.
II nuovo regolamento, stampato nel r885, col titolo di P rogetto di Regolamento organico pel Liceo di Bologna, fu ,approvato all'unanimit. nella seduta consigliare dell' 8 luglio r885,
aggiungendo i Consiglieri Dall'Olio e Loreta le pi vive istanze
perche si aprisse quanto prima nel Liceo stesso una scuola d i
c ultura letteraria.
Esso accordava al direttore la pi larga autonomia " per
lasciargli campo d'imprimere all'Istituto quell'impulso che e
troppo necessario rpel suo buon andamento. Inoltre veniva elevato il livello di cultura richiesto p er l'ammissione, poiche era
prescritto che gli alunni superiori ai dodici anni avessero compiuto
l'intero corso degli studi elementari, mentre per i fanciulli di
dieci anni e per gli iscritti alla scuola di canto corale si richiedeva almeno il corso ~nferiore di detti studi.
" Per d are all'insegnamento musicale tutta la sua .efficacia "
s i tornava, come nei primi regolrunenti, a limitare il numero
degli alunni nelle varie classi. Cos nella scuola di COmposizione
e alta composizione, affidata al direttore e il cui corso doveva
d urare quattro .a nni, il numero massimo di alunni doveva essere
di sedici. Stalbiliva l'art. 30: " Qualora i richiedenti l'ammissione
alle singole scuole siano in numero maggiore dei posti disponibili, la preferenza sma data, sal\'o casi eccezionali, agli aspiranti
al primo anno, fra i quali si fara occorrendo luogo al sorteggio ... ,
perch l'istruzione musicale riesce pi perfetta quando iniziata
.e compiuta dallo stesso insegnante . 1
Le scuole del Liceo erano di.,entate diciannove, quelle di pianoforte, di violino e di viola erano raddoppiate; il corso di
storia ed analisi musicale era obbligatorio :per .g li allievi d i
armonia, contrappunto e composizione. A coadiuvare i professori, si istituivano, come nel Conservatorio di M.i.Iano, i Maestrini, scelti esclusivamente dal direttore fr.a i migliori allievi
del Liceo.
Con questa riforma il Liceo bolognese assumeva un assetto
definitivo, che doveva poi conservare per vari anni; e sotto
l
* *
Appen a -ricevute le dimissioni del Mancinelli, il Consiglio Comunale provved'ev.a momentaneamente alla direzione del iLiceo,
- nominando una Commissione artistica provvisoria composta dei
tre professori Busi, Parisini e Sarti. Ma per fortuna dell'Istituto,
il successore del 1Mancinelli era g ia pronto nella persona di
Giuseppe Martucci. Era questi .,enuto a Bologna nel 1886 a
diri-gere il 9 e il r6 maggio, rper la Societ. del Quartetto, due
1 Ecco la lettera di dimissioni inviata dal Mancinelli
letta nella
s eduta consigliare del 27 marzo r886 e conservata negli' archivi del
Comune:
Bologna, 19 marzo r886.
Ill.mo Signor Sindaco,
Il sottoscritto essendo stato invitato a Londra per dirigere quattro concerti orchestrali a condizioni d 'interesse eccezionali, e non potendo per un sentimento di giusta delicatezza fare domanda all 'onorevole
Giunta municipale di un nuovo permesso di assenza da Bologna, rassegna nelle mani della S. V. le sue dimissioni dalle cariche di >Direttore del Liceo Musicale, e Maestro della Cappella di S. Petronio. Se
-piacer alla S. V. il sottoscritto si far un do,ere di tornare a Bologna
per la fime del corrente anno scolastico.
Nel lasciare questa citt il sottoscritto ringrazia la S. V. e l'intera
ci-Hadinanza delle cortesie usategli, mentre si dichiara con tutta la
stima della S. V.
De v. LUIGI MANCINELI,I .
Il dolore della perdita del Mancinelli fu immenso, anche perch
venne improvviso. Il Sindaco stesso volle tentare di trattenerlo, ma
si ebbe in risposta che il Maestro non poteva garantire di ritornare alla
direzione del Liceo, occorrendogli di rimanere libero da ogni impegno.
Di conseguenza l 'ordine del giorno del Consiglio che accettava le dimissioni del Mancinelli espresse, sl, il rincrescimento per la sua partenza, ma anche il biasimo per questa improvvisa decisione presa senza
alcun preavviso alle Autorit comunali.
Finiva cosi malamente la sua dittatura musicale in Bolog na, iniziata con tante speranze e buoni auspici.
92
93
:p. rg6.
94
VITA DE L CONSERVATORIO
Seduta con sigli are del 23 d icembre 1895. La Cappella d ifettava soprattutto di - ma ~s~ c_orali educate alla musica sacra; per attenerle si
sarebbe dovuto !Shtmre un a vera Schola Can-tomm. N il Martucci rifi utava di riassumerne la direzione, quando fo sse stata riformata se-
condo i s uoi intendimenti.
2 Nel verbale di tale seduta si legge il discorso dell 'assessore Pini :
Da quand'? i.l Comune ebbe la fortuna di preporre il Martucci a capo
del ?JOStro .Istit uto ~us1cale, .ha seguito passo p asso gli splendidi suece~! d_a lm .o~tel?-ut1 ed. ha v1sto a quale .alt~zza ~bbia saputo giungere
co s uo1 menti sm golan si da avere ogg1 nputazwne e fama artistica
accertata non solo i~?- !~alia , ma fuori, e molto pi grande che quando
v.enne fr a nm . qumd1 parso che l 'Amm.ne d el Comune, la quale non
Sl preoccup a solo dell'andamento economico e m ateriale della citt,
ma an ch.e ~el suo sviluppo i ntellettuale ed artistico, non potesse 'rimanere U1d1fferente, e fosse anzi atto di doverosa g ratitudine il mostrar e al Martucci quanto ci era caro e quanto ci tenevamo onorati di
averlo e di con servarlo a quel posto. Fu perci che di nostra s pontanea
iniziativa proponemmo l 'aumento, sicuri come siamo che la presenza
del Martucci nel n ostro Liceo varr a mantenergli ognora quell'impulso fficace e f econdo che Bologna, per le s ue gloriose tradizioni, ha
il diritto d i aspettar si. Ci sono proposte che, per la loro elevtezza,
non consentono di scussione ; e basta enunciarle prch siano da tutti.
comprese e sentite senza bisogno di dimostrazione. perci che la
Gi unta confida che questa venga non solo approvata ma accolta con
q uella concordia di &uffragi che varr a dare alla del-iberazione tutta.
l 'importanza che m erita
3 Sulla partenza del Martucci da Bologna, dovuta anche a rag ioni
di sal ute, cfr . .)'op. cit . del DALLOLIO, Come . G. M. venne a Bologna.
e come ne part, donde tolgo la lettera di dimissioni del Martucci e la.
rispo~ta <del Sim.daco Dallolio, pubbli cate in Appendice XXIV, p. 200.
TAVOLA VI
IL R. CONSERVATORIO DI MUSICA DI BOLOGNA
<tj6
* *
Anche !'ultimo Direttore del trittico trovava La via gia tracciata; ma le innovazioni portate nell'organico del Liceo dal
Mancinelli prima e dal Martucci poi, erano oramai un po' in- .
vecchi.ate. Non bastava per mantenere alta la tradizione dell'Istituto continuare sulla vecchia falsariga; bisognava uniformarlo ai tempi mutati.
A quest 'opera di rinnovamento si diede con tutto l'ardore il
Bossi, compendiandoa nel nuovo Regolamento che, approvato
-dal Consiglio Comunale nelle sedute 26 novembre e 4 dicembre 1907 e 24 aprile rgoil, ' nonch dalla Giunta Provinciale Amministr.ati~a nelle sedute 8 gennaio e 20 maggio rgo8, veniva
in questo stesso anno pubblicato dalla Regia Tipografia di
Bologna. 3
Del resto l'opportunit. di una riforma era stata discussa
a~che nella seduta comunale del ~6 m.aggio rgos, nella quale il
Consigliere Guadagnini .aveva osservato che il Liceo musicale .si
trovava " in una condizione di decadenza morale, alla quale
fa riscontro la strana condizione degli insegnanti, i cui stipendii
Vedi Appendice XXV, p. 200.
Leggiamo nel verbale della seduta consigliare del 12 maggio rgoz,
nella quale il Bossi veniva nominato direttore del Liceo, con lo stipendio di , L . 7000: I.! maestro Bossi si acquistata una grande riputazione non solo come compositore insigne, ma anche come capo di un
istituto scolastico. Egli considerato come il primo organista d'Italia,
e forse d'Europa, e le riforme chi! introdusse nel Liceo Marcello e la
disciJplina che ha saputo in esso mantenere, assicurano che le eccellenti
tradizioni del nostro Liceo troveranno in lui un custode vigile e zelante ;:] Comune di Bologna; Regolame1~to e Organi~o pe1 il Liceo Musil
2
-cale.
P. Giovambattista Martini.
97
,.,f.. . '
.7. -
R.
C otJ~rvatorio
di Musica di B o!oglla.
g8
VIT.\
Ibidem .
99
indubbiam ente riverberer luce e gloria anche al massimo nostro Istit uto
Musicale, e volendo egli colla -p rova di fatto assicurarsi dell a possibilit
di conciliare e coordinare ques.ta vita d 'arte col! 'adempimento coscienzioso dei doveri del nuovo ufficio, .c he il Busoni ha dimostrato di saper c?mprendere e di volere adempiere.... Ora quello che non ha potuto
fare Vienna, Io' pu fare Bologna perch grande nelle tradizioni della
sua vita musicle. Ferruccio Busoni abbandona Berlino soltanto per
Bologna nostra , la quale in Ferrnccio Busoni, che ama l'arte ita.Jianamente ed ama i giovani, traver pe1 Liceo e per tutto l 'ambiente musicale nostro un continuatore pi che degno dell'opera di Giuseppe Martucci.
La nomina del Busoni fu naturaLmente approvata all'unanimit e gli animi d eli' eletto e degli elettori ~i apersero alla speranza di veder rinnovati per il Liceo i bei tempi del Martmcci.
Ne fanno fede que.s te due lettere inedite del Busoni, conservate
n eli 'A rchivio del Comune : 1
Milano
12
maggio
1913.
lano. -
IOO
avanzato, e dalla Primavera fino alla fine del! 'anno scolastico, mentre
dedicherei ad altri impegni il tempo rimanente, .sia per quest 'anno,
col quale mi riserbo di d'are una prova, che negli anni s u ccessivi, s e
- come spero - l'opera mia porter tal frutto da rafforzarmi ne l
desiderio di ben riuscire al fine. E, pertanto, verrei sin d'ora ad un
accenno al riguar.do dei Concerti Popolari d 'OKhest:ra di cui l 'onorevole Commendatore Bacchelli mi tenne .parola, e vorrei che subito
ne fossero stabiliti ! '~poca, il numero e le forme, perch sin d'ora
io mi occuperei dei programmi, oltrech penserei ad attirare buoni
solisti, i quali forse si prestassero all 'opera senza pretendere dalla
oCitt lo &forzo di un compenso.
Soprattutto insisto su questa idea dei Concerti orchestrali, che
ritengo ottima, perch per ,e ssi andr formandosi, e verr res pirata
dagli allievi una pi vivida atmosfera mus icale, nella quale con minor
sforzo si compir la loro educazione.
Da ultimo essendomi da pi parti stato ri,f erito, che lo stato dei
Pianoforti che servono all'insegnamento in codesto Liceo musicale
molto al disotto di quanto lecito 3perare, io mi permetto di chiedere, c he mi sia concesso annodare proposte con ditte fornitrici di buoni
s trumenti, ed ottenere dalle medesime che il Liceo possa disporre in
tal campo di m ezzi migliori, possibilmente senza che gliene cresca
l'onere.
Ancora mi sarebbe grato che non avvenissero nuove nomine senza
consultarmi e nella fiducia di benevola interpretazione a quanto chiedo
mi confermo di Lei, Illustre Signor Sindaco, devotissimo
FERRUCCIO BUSONI.
IOI
I OZ
1 03
onore per chi l'avesse assunto, ma che, malgrado la lusin_ghiera offerta, per conto suo non avrebbe mai accettato d i
div:entare direttore di un Istituto musicale ,, 1
WoLf-Ferrari par ve "un uomo che vive un po' troppo nelle
nuvole , mentre 1a Giunta cercava << un uomo che viva sulla
terra e che apra .bene gli occhi per ve dere eerte piccole cose
ohe succedono nel nostro Liceo, dove abbisognano degli occhi
d'Argo. p Panizza, " ottimo 1pianista ed un valente direttore
<l'orchestra, si diceva '" uomo troppo freddo e gi avanti- in
et, ,perch marcia sui cinquant'anni . Lo Zandonai era consigliabile " come giovane di valore " ma era "molto giovane
e anche molto piccolo e molto brutto . Restava dunque soltanto il MarinuzZ1i.
E nella seduta consigliar e del 26 febbraio 1916 l'assessore
Longhena ne proponeva la nomina , riconoscendo in .Lui "un
.<g iovane che ha molto studiato, che ha prodotto pi di quel che
la scar_;;it del tempo libero da suoi doveri acconsentiva, che
ha cinto il suo nome .dj un'aureola di simpatia e di stima - stima
non raccolta coi soliti mezzi, simpatia non ottenuta concedendo
.agli altri - che ha ancora v:ivacissimo, malgrado gli aUettamenti dei Iauti stipendi che sa dare il teatro, il desiderio di
dare se ai suoi ideali d 'arte, che vuoi fa:re a crearsi una fama
meno volubile 'e pi duratura. Inoltre assicurava di aver trovato in lui " valore di'arte, vigore di propositi, severit di vita
e una modestia molto vicina a quella di Martucci. Con questa
presentazione, il .Marinuzzi non potev:a non essere eletto all'unanimit. Cosi fu 'infatti, con nomina dal I 0 ottobre 1916, ma coll'impegno di sorvegliare la vita dell'istituto fin dal marzo dello
.stesso anno per mettersi cc cosi in grad o di compiere a suo tempo
quella instaurat-io ab irnis, che nel comune .proposito ed insieme
una suprema necesS>it per l'Istituto. Il Cons.i glio frattanto
riconosceva indispensabile, ancor prima della venuta del nuovo
direttore, " collocare a riposo parecchi insegnanti e sostituirli
con altri, essendovene di quelli che hanno quarantadue anni d i
servizio, che sono paralitici e fanno lezione a casa pe1 l'impotenza .di muoversi dalle loro abitazioni .
l
Seduta,
cons~gtiare
104
*
* *
.Le varie \:icende direttoriali degli anni p recedenti non pote- .
vano non lasciare il loro marchio sulla v:ita della scuola. Ecco
come lo stesso Nordio ne dipingeva le non liete condizioni .al
suo entrare in carica : 2
Indisciplina, nessuna osservanza degli orari da parte di Professori
e alunni, nessuna puntualit, continuo via vai di alunni perch le
l
VIT:\
DEL CONSERV.<\TORJO
Si rendeva dunque necessaria tutta un 'accurata opera diriorg.a nizzazione e di risveglio del Liceo, alla quale il nuovo
Direttore dedic tutta la sua attivita. Ad aiutarlo il Comune
avev.a approvato proprio nella seduta del 7 febbraio 192s-III, .
il nuovo Regolamento e Or ganico per il Liceo Musicale.l Ma.
non si trattava solamoote di applicare un ennesimo nuovo Re-
golamento; bisognava anzitutto riportare il Liceo nelle condi-zioni necessarie per poterlo adottare.
l Bol ogna, Coop . Gradca Combattenti, 1925 . - 11 nuovo Regola-
mento era dovuto alla necessit per il Liceo di Bologna pareggiato, di
uniform aore il suo ordinamento e i suoi programmi a q uelli degl ' Istituti..
governativi, ai quali il Decreto-Legge del s maggio 1918 aveva dato un
nu ov-o assetto.
l
::!06
\TL -\
DEL
107
2 02
e XXVIII, p.
203 .
I 08
JL l~ .
Fin dalla prima fondazione del LLceo era stato . .stabilito che
a co::.ti tuim e !a dote principale ~a bibiiot':ca del Pare
M.artini, la sua raccolta di quadri, gli a rchivi di S:an Petronio e
dei Filippini, i libri cmali e gli s.trumenti varii -rarcolti alle
.soppresse corporazioni religiose.
In realt. per strumenti e libr.i corali, pre~v oJi per miniature fu-rono depositati nel museo dell'Archi.ginnas.io, e .g li ar'
.
chivi di Sa:n Petronio e dei ,Filippini rimasero do ~'erano.
D ella biblioteca martiniana po.i il Matt-e i, che se ne con.sddera'!a legittimo er~, raccol,s e la parte pi preziosa in sua casa.
Cosicch il primo nucleo della biblioteca d el liceo fu costituito
<la una sola parte della raccolta del Ma-rtin.i, .e non della :pi
pr-egevole . .P.i tardii per i1 !Mattei stesso Lasci tutta la sua biblioteca al ,Liceo, dove entr a ricongiungersi alLa pTima parte e a
ricostituire cosi l'originale biblioteca del Martini.
Ma intanto nei varii passag-gi, non poche opere preziose
J
.1
20~-
rog
~na,
IlO
aesponsabilit di Francesco Barbieri prima, poi del fratello Agostino Barbieri, e dal 1851 di Cammillo Ferrarini.
Solo nel 1842 ne ebbe la sorveglianza tecnica il titolare d'armonia, Maestro Stefano Sa-rti, e solo da quell'anno la biblioteca
rimase aperta al pubblico per poche ore settimanali.
Nel 1855 yeniva fina}mente nominato bibliotecario Gaetano
Gaspari. Con lui cessay_a qualsiasi disor.dine e si pu dire che
veramente nascesse la biblioteca del Liceo.
Era nato il 14 marzo 18o7 in Bologna. Nel 1820 era entrato
al Liceo come alunno di pianoforte alla scuola di Benedetto
Do.nelli. Pi volte _premiato, si diede poi allo studio del contrap-pw1to sempre col Donelli, fino al r827.
Appena diplomato, ebbe la nomina .di maestro del Comune
e della Collegiata :prima a Cento e pi tardi a ' Imola. Nel 1836
l'Accadem ia Filarmonica !']scriveva fra i maestri onorari, e
nel 1839 il Donelli lo richiam a Bologna come suo coadiutore
alla cattedra di contrappunto nel liceo. Alla morte del Donelli,
avvenuta poco dopo, ottenne per concorso l'insegnamento del
solfeggio.
La sua grande aspirr azione era di farsi .r iconoscere come CQiffipositore di mugjca sacra. Ma incontr proprio a Bologna le pi.
vive opposizioni e fu ben cinque volte respinto prima di poter
entrare fra i numerari dell'Accademia. Intanto s'era dato a studi
storici musicali, creando,s i una faJna di e rudito e di .bibliografo
insigne, a scapito di quella dri compositore, il che lo indispettiva
non poco.
Per questo, all'istituzione del posto di thihliotecario nel Liceo, fu senz'alrro designato CO!Tie l'unico adatto a ricopr.irlo.
E fina1mente, nel 1857, vinse per concorso il posto di Maestro
di Cappella in San Petronio. Cos, frra questa sua dop,pia attiv.it
di bibliotecario e di maestro di cappella, egli trascorse tutto il
resto deUa sua vita, non felice anche per tristi vicende famigliari,
fino alla morte :a vvenuta il 30 marzo 188r.
Pi che riordinare, egLi seppe creare dal caos la biblioteca
del Liceo. Diede dapprima una sistemazione regolare al materiale esistente, istituendo a nche il primo regolamento, e inoltre
contribui; in varii m'odi ad arricchire notevolmente il primo
fondo : anzitutto facendo dono al liceo della sua pregevole r accolta
nr
privata, ,poi acquistando con avvedutezza anche intere biblioteche pr.i vate.
Pot infatti accaparrarsi la collezione di Libretti d'opera del
Marchese Sebastiano Conti Castelli, buona parte dell'archiv.io
di San Perronio, i codici della Cappella .di San Salvatore, altri
manoscritti martiniani rima:sti in San Francesco, e ancora molte
altre opere pregevoli acquistandole da librai italiani e stranieri.
L'opera sua massima fu lo schedario completo della biblioteca, compiuto con criteri di vero bibliografo, sul quale venne
i.n seguito pubblicato dal Comune il Catalogo della Biblioteca,
diviso in quattro volumi, c ui dovr aggiungersene un quinto
dei libretti d'opera.
Al Gaspari s uccesse , per suo stesso volere, Federico Parisini nel 188z, nel 1892 divenne bibliotecario Luigi Trc hi e
nel r9Q6 F~ancesco Vatielli:
La Biblioteca era stata gi cos ben sistemata dal Gaspari,.
che non restav.a che seguir ne le direttive segnate.
Il Parisini cominci la pubblicazione del carteggio martiniana, che fu interrotta dopo il primo volume, ~ILa sua morte;
il Torchi trasse invece dalla biblioteca il materiale per la pubblicazione della sua Antologia: L'arte musicale in Italia; il V~
tielli mise in luce specialmente le composizioni di maestri bolognesi poco noti, in essa contenuti, completandb dal lato estetico
e musicale vero e proprio g;li studi iniziati dal Gaspari, ma da
questi limitati al .solo campo bibliografico.
La hiblioteca del Liceo oggi una delle pochissime in Italia.
che si possa vantare di rispondere in .pieno ai bisogni degli studiosi della materia.
Ricchissima, e .forse unca al mondo, per il pregio della sua
parte antica, della_ quale sono ottima illustrazione .i .quattro vo-
lumi del catalogo, pure fornita di tutte le principali e pi interessanti composi?Jioni musicali dei secoli scorsi, nonch moderne
e contemporanee.
Ma accanto al materiale di musica vera e propria, la Biblio-teca pos-siede tutto il materiale lessicografico e bibliografico necessario agli studiosi, ed costantemente rifornita deJ.le pubblicazioni italiane e straniere di studi riguardanti la anus.ica e i
musicisti. Senza che per questo l'attuale bibliotecario Prof. Fr.an-
::nz
III.
ATTIVIT ARTISTICA DEL CONSERVATORIO
MAESTRI E ALLI~VT.
II6
TAVOLA VII
r,
l
l
P. Stani5lao :\[;Hte i.
IIJ
II8
di
Bologna, nella solenne distribuzione dei premi !fl.1LSf,ca.li 1 il 9 luglio 1819
Ro!J.!a, Ausonia ,
rg2o,
120
STEFANO GOLINELLI.
La v.ita di quest'uomo dal carattere stranamente c hiuso emodesto presto narrata. Nato a Bologna nel 1818, .studi pia~
.n oforte col Donelli e composizione con Vaccai. A Firenze si
perfezion nello studio del pianoforte sotto la guida del Prudent,
e divenne tale che lo Hiller, di passaggio da Bologna, riconobbe'
m lui il miglior pianista italiano dell'epoca.
Le sue intenzioni erano di dedicarsi alla composizione, noll:
al pianoforte e tanto meno all'insegnamento, convinto di non
saperne abbastanza per poter dare lezioni. Ma le insistenze di'
Rossini furono tante, che egli mon seppe rifiutare la cattedra
di pianoforte al Liceo di Bologna nel 1840: " Io dunque divenn ~
pianista per forza " 1 soleva dire.
Inco.raggiato dallo Hiller e dal Rossi111i stesso, intraprese un
lungo viaggio .artistico in Italia e all'estero, in Germania, in
Francia e .a Londra, ricevendo ovunque unanimi consensi, proprio nell'epoca in cui i piu grandi virtuosi del piano i mperavanoMa dal 1850 non volle piu farsi sentire in pubblico.
.Mantenne la cattedra al Liceo fino .al 187o, r.i tirandosi poi a
vita ,p rivata. Mori nel 1891. " Contemplativo .pi che fattivo,
portato per .indole alla solitudine, al .raccoglimento, egli giov.
pi che altro con l 'esempio " 2 i.n Bologna e in Italia tutta.
Come esecutore, ci ohe pi si ammirva in !]li er.a ~l tocco
vellutato, l'espressione e la passione che ei -sapev;a infondere
nella musica da lui interpretata ,, 3
Agli allievi, con la parola e con l'esempio sapev.a ispirare
l'entusiasmo per l 'arte: si v.antava di non voler formare degli
acrobati della tastiera, ma di considerare la tecnica solo come un
mezzo e non come l'ideale dell'arte. Ricercava j,nvece la perfezione del tocco e un'espressione isp-ir.ata.
Con le sue composizioni, oltre duecento, insegn ad abban-
dona re le barocche fantasie e trascrizioni da opere teatrali , allora
1
S. Muzzr, Biograii.a, in: A~ modesto Tumu~o di G. M., Bologna,.
G. Monti, 1858.
12
-.
2
3
I22
ALESSANDRo
Busr.
MAR!ETTA ALBONI.
IZJ
Vissuto dal r833 al r895 in Bologna, illsegn nel Liceo daJpprima armonia, poi contrappunto, sostituendo il padre Giuseppe,
e infine anche canto. Di a mpia cultura, completata sotto la ~uida
del padre suo, fu un contmppuntista emerito, ma, di mente
aperta, seppe seguire il movimento rinnovatore dei suoi t empi,
riunendo in se le qualit di profonda dottrina dell 'antica scuola
bolognese e il giusto apprezzamento delle nuove correnti italiane
e straniere. :Pot cos riuscire un abile coUaborator; al soffio di
vita nuova portato in Bologna d al ,Mariani pr.ima, di c ui fu
spesso maestro sostituto al Comunale, dal Mandnelli e dal
Marrucci .poi.
Anche nella sua ope ra di compositor e .si vedono ben chiari
i segni della nuova epoca, 1poich accanto a molta musica di non
grande interesse, che continua la tradizione del p~i mo ottocento
italiano, .possiamo trovare un'importante produzione sti1umentale: la sinfonia Excelsior, il capriccio fantastico In alto mare,
un Preludio Sinfonico, e importanti composizioni di musioa vocale da camera .e sacra.
Bench poi il Torchi sosteness e che la sua attivit di insegnante sacrificasse e limitasse la SJUa ,p roduzione, 1 fu un docente
esemplare, amatissimo dagli scola-ri, e .apprezzatissimo. Bas ti lli11
elenco dei suoi pi noti a lliev:i a rendersi conto d el s uo valore
e della sua opera insigne; Zuelli, Coronaro, Orefice, Miei, Guerrini, Erminia Borghi-Mamo, la Giovannoni Zacchi, Isabella
Meyer, la Ga rgano, la Musiani, la Rappini,
tenori Garulli e
Borgatti e i baritoni Borg hi e Bortolomasi.
I
L.
ToRCHI, Commemomzione di A. B. ,
TAVOLA VIU
IL R. CONSERVATORIO DI MUSICA DI BOLOGNA
124
LUIGI MANCINELLI.
Bench rimanesse jn Bologna sola.mente pochi anni (1881 1886), la sua influenza sull'ambiente musicale fu grandissima e
duratura. Era nato in Orvieto nel 1848. A Firenze studi col
famoso violoncellista Sbolgi e con Teodulo Mabellini, sonando
n ell 'orchestra della ,Pergola. All'Apollo <li Roma, dove era
maestrino, cominci la sua carriera sostituendo l' U si.g lio una
sera nella direzione dell'Aida, il 1874. Ben presto s'jmpose al
pubblico italiano prima, a quello di tutto il mondo ,poi.
Nomiillato nel 1881 Direttore del Liceo Musicale di Bologna.
fu anohe direttore della Societ del Quartetto, Maestro in San
Petronio_ e Dir ettore stabile del Comunale poioh il Municipio ,J 'imponev.a qualunque fosse l'i:rniPre sa n. 1 Dqpo l'intermezzo bolognese r~prese la sua attivjt di direttore, a L0111dra,
in Spagna, in America, ovunque .festeggiatissimo e .apprezzatis-
simo da tut'ti i pi grandi compos.itori suoi contemporanei. Mor
a Roma il 1921.
La sua breve sosta a Bologna fiu ricca per lui e per la citt
che Io ospitava. Della sua azione salutare per quanto riguarda
il Liceo gi s ' detto. Quale poi fosse il s.uo valore d'insegnante
ci dice uno scolaro :
Senza pedanterie, senza preconcetti di metodo o di scuola. L 'ora
della sua lezione trascorreva in un 1p iacevole convers are, attraverso
il quale egli tendeva a correg-gere, meglio che gli errori dello scolaro,
le sue idee ; a formare la personalit del musicista, pi che la mano
del maestro. Non aveva un metodo. Sppure i suoi concetti, specialmente
p roposito di orcbestrazione, erano cosl chiari e precisi da render i
risultati del suo insegnamento i pi rapidi e duraturi. 2
21.
Lui g i Ma ncinelli.
1 25
sacra, al poma sinfonico, all'opera di teatro, pur sempre intendendo la musica aristocraticamente, e non come mezzo di facile
't! immediato successo. E a Bologna, con la sua dittatura musicale, ebbe campo di svolgere la piu am,pia attivita, aiutato e
sostenuto dalle autorit cittadine e dal pubblico.
Quale compositore "fu soprattutto un sinfonista elegante e
raffinato, dalla vena melodica spontanea e delicata, e, ove occorreva, robusta; dalla dottrina poderosa e chiarissima di criteri,
capace di rpiegarsi ,a tutte le evoluzioni tecniche moderne. Non
per q uesto disam il teatro. Ma, in'lece che considerarlo un
genere d'arte inferiore, volle considerarlo come la .piu alta -d elle
espressioni musicali; quella ove parola e strumenti, uomini e
cose, non si avvilissero in un Se rvaggio. reciproco ,, 1 E proprio
a Bologna egli compose e fece rappresentare per la prima volta
la sua Isto'l'ia di Provenza., ohe, secondo l'Orefice, venne" a smuovere le quete acque del teatro italiano, con un soffio di modernita
ben intesa, con u111 te ntativo ardito di assimilazione delle pitt
nuove conquiste della tecnica e della espressione musicale "
LuiGI ToRCHI.
l U. FM.ENA, Discorso commemorativo.... in occasione delle o-no.ranze a Luigi e Marino MancineUi, Foligno, 1923, p. 14.
126
L'arte musicale in Italia, vol. VII, Milano, Ricordi, 1897; Eleganti canzoni ed are italiane del sec. XVII, Milano, Ricordi, 1894;
A collection of Piec es far the Violin, London, Boosey et C.
2
127
:::rz8
TAVOLA IX
12 9
Bossr.
g. -
~opera
130
IL
R.
CONSERVATORIO
DI
MUSICA
DI
BOLOGNA
Societ Corale " Padre ,M artini '' .Suoi allievi, usciti dalle sou~le
di Bologna e da altre, furono il fig.lio Renzo, Giulio Bas, G1a G.u.armen,
'M a.ff eo Zanon
como Benvenuti, MaTio Cort1,. Antomo
.
131
A questo periodo appartengono le due opere sinfoniche Fantasia notturna (maggio 1925, Teat!ro Comunale, Direttore ,M a!l"intizzi) e il Lago d'amore, j] quale ultimo, dopo il .brillan~e
battesimo al Comunale di Bologna, nel rg26, .sotto la direzione
di Antonio Guarnieri, venne eseguito innumerevoli volte all'estero e in Italia.
Nel 1929 preludi, i111termezzi .e melo.Joghi per la realizzazione
~cenica dii Giulietta e Rome o del Banbarani, ottengono vivo successo al Comunale (Teatro Sperimentale Italiano), e 'Cengono
ripetuti, sempre diretti dall'autore, l'anno seguente in Castelvecchio a Verona, per le feste centenarie di can Grande della Soala.
Degli anni che seguono sono Meditazione, per Viola, Arpa
e Orga no, !vfusetta e Canzone, per Or.gano, poi rielaborate
per Orohestra, l'Elegia romantica,, l'Umoresca e il Poema, tutte
composizioni ben note e care al pubblico italiano.
All'attivit di compositore Cesare Nordio accomuna in questi anni anche una notevole attivit drettor iale, che si manifesta in concerti sinfonici ten!lti a Torino, Roma, Trieste, Vi enna,
Varsavia , Budapest.
Altre attivit si aggiungono: nel 1933 fa parte a Budapest
della .giuria per il Concorso Internazionale Liszt, e dal '36 .al '38
presiede la giwria internazionale dei Concorsi di Vienna. 1 P er tredici anni Segr.e tario Interopmvinciale del Sindacato dei Musicisti per l'Emilia e la Romag na, per il quale promuove gare e
rassegne per -compositori, giovani concertisti e direttori d 'orchestra.
Ma la maggior parte della sua giornata dedicata alla
scuola. A sua lode bastano alcuni nomi degli allievi usciti in
questi ultimi anni dalla sua Classe di Composizion.e e di Direzione d'orchestra: Franco Ferrara, Francesco Molinari Pradelli, Rainaldo Zamboni, Adone Zecchi, Mario Medici, i polacchi Dionisio Urban e Taddeo S.tefansky, l'ungherese Albert
Giulay, Pietro Zara, Giuseppe P.iccioli, Nunzio Montanari,
vValter Grandi e molti altri.
.
A testimonianza dell'affetto e della stima che il Maestro
Nordio ottenne dal corpo in~egnante del Liceo, il 22 diceml
205 .
132
ATTIVIT
ARTISTICA
DEL
CONSERVATORIO
1 33
134
rotta per breve periodo alla di lui m orte, risorse sotto il nome
dri Unione dei Devoti nel r8og. Poi nuovamente SCOIDipare durante il periodo <li lotta fra . il Comune e l'Accademia Filarmonica, dal r823 al r83r, :per risorgere nel r8.)2, per volere dell' Autorit Comunale, e continuare la sua esistenza fino .al .r865.
Dal r832 l'organizzatore responsabile della manifestazione a rtistica era il maestro di contrappunto del Liceo. Gaetano D onizetti compone per questa solen nit scolastica nel r8r6 un TZtrttum ergo, Grave e Sinfonia e nel r8r7 un Kyrie e una Sinfonia.
Accanto a questi concert e istituzioni r egolari, anche manifes tazioni eccezionali si svolgono .p er merito del Liceo, specia,lm ente nei primi anni di questo ;primo periodo, perch la decadenza generale poi sopravvenuta do'ev.a lasciar cadere t.utto tn
abbandono.
Cosi nel r8os, per la venuta di Napoleone e Giuseppina 111
Bolog.na, il Liceo e incaricato delle feste musicali indette in Iom
onore. Giuseppin a arrivava il 20 giugno in citt: la sera stessa,
rp ur senza Ja sua presenza, veniva eseguita in teatro una cantata,
poesia <li Giovambattis.t a Giusti, maes t ~o di letteratura di Ros.sini, e musica di Stanislao .Mattei, G. B. G ajani, G. B. Rod:olfi
e Luigi Palmieri. Il giorno dopo, Napoleone, al suo a rrivo, fu
accolto da un inno-cantata, versi di Paolo Costa, . musica di
Tommaso Marchesi; e in quello stesso giorno e nei giorni successi'i al T eatro del Corso e al Comunale si ebbero spettacoli
di opera seria e di opera buffa, nonch balli e veglione in costume,
.pei quali tutt.a l 'orchestra era principalmente costituita da elem enti del Liceo, prestatisi gratuitamente.
Il .Mattei in t.u tte le occasioni eccezionali era il maestro a
c ui si ricorreva , e che accettava con piacere l'onore dell 'incarico.
Di suo il 4 aprile r8o6 si eseguiva anche un Oratorio in Musica
sopra la Pas sione di N. S . , sempre ra l Liceo: interessante .perch,
tra i cantanti, oltre a Vitale Damiani, Lor.e nzo Sacconi, Francesco Banbieri, compare a nche Gioacchino Rossini. Nell'aprile
dell'anno seguente si eseg uiva invece al Liceo un Oratorio del
;M'a estro Torelli, dopo .il quale la Maria Giorgi si presentava con
una assai spiritosa sonata d 'Organo n.
Nello stesso anno r8o7, il rg aprile, I ~abell a Colbran sosteneva .la parte principale d'un concerto; che risvegli entusiasmi
ARTISTICA
DEL
CONSERVATORIO
135
Nel programma del sag~;io liceale del 1842 detto: Beeth01Jenma si~uramente, trattandosi del pezzo iniziale, non si sar
"esegu1ta una delle sinfonie, ancora per lo pi ignorate in Italia, m a
.una delle Ouverture s.
1
Sinfo~~ia,
ATTI VIT..\
n ._ )
DEL
CONSERVATORIO
137'
tutto l'am.b iente musicale. Con Lui e .per lui Meyerbeer trionfin Bologna e q uesto pt'riodo di voga meyerbeeriana precede,
e sotto certo riguardo prepar.a ed esplica il wagnerismo che
circa .dieci anni dopo doveva potentemente poi affermarsi " 1
Infatti in quegli anni si succedettero sulle scene del Comu-nale Il profeta, Gli U gonotti, L'Africana, Roberto il Diavolo, e
ancora, sempre dirette dal Mariani, le opere pi moderne : iL
Faust, Don Carlos, L'Ebrea e il GtJ.g~ielmo Tell di Rossini.
Era un continuo procedere ascensionale che doveva culminare
nelle due rappresentazioni del 1871 e 1872 del Lohengrin e del
Tannhiiuser, ahe segnarono l'ingresso trionfale della musica
di: Wagner in Italia, in quel tempo aborrita nel nostro paese,,
p.ur senza conoscerla.
E il Liceo seg-ue e 'I:J<recede il movimento. I programmi dei
concerti degli alunni sono interessantissimi. Da un lato troviamoun ritorno alla musica classica, d.all'altro un volgersi alle correnti pi moderne senza paure ne pregiudizi, senza ne.ppur tra-scurare i .grandi romantici; cosi sono insieme mescolati in eclet-tismo intelligente: .M ozart, Bach, Scarlatti, BeethQIVen, con
Ylendelssohn, Chopin, \iVeber, Herold, Halevy, e con Alard,
Vieuxtemps, Liszt, Pedrotti e Bazzini. L'epoca meyerbeeriana
lascia anche i suoi segni con la Cantata: Compianto a Meyerbeer, composta dai.I'al.unno Cinti nel 1864, mentre il wagneris mo
imminente p:resentito con l'esecuzione della Sinfonia del Tannhiiuser nel 1869, ripetuta in due concerti consecutivi, il 3 e il
17 g1ugno. 2
Co-sl in Bologna s'era form ato un caratteristico ambiente mu-sicale, vibrante e pronto a vibrare ' per qualsiasi corrente sembrasse a:pportat:rice di nov.it : Un ambiente avv-e nirista per eccellenza.
Era l'amlbiente spir ituale pi adatto per .r iab'ilitare il Mefistofele di Boito nel 1875 Ma era anche l'ambiente .adattiJSsimoa indurr e nel grave errore di scambiare un principiante se nza
sufficiente cultura, se anche dotato di naturale disposizione mu-
e seg.
ARTISTICA
IJ9
<biamo 1gi. detto , inizi l'a <Sua dittatJu-ra musicale .in Bologna fino
.al r886.
In San J>.e tronio rimase famosa, negli annali del1a CaJppella,
l'esecuzione di una messa solenne del Mancinelli stesso.
Dallo -s canno del Comunale present le nuove edizioni del
_Lohengrin, del Tannhiiuser, del Mefis.tofele , ed ebbe la gioia
di vederyi accolta col massimo favore la sua !sora di Provenza,
apparsa come un tentativo ardito di assimilazjone delle piu nuove
conquiste della tecnica e dell'e spressione musicale.
Col Mancinelli l'ambito spirituale bologn ese si alJ.anga: il
favore popolare non si limita .piu al solo Wgmer. Lungi dall'as:sopir e la fervente ammirazione ormai tradizional-e pel maestro di
Lipsia, seppe contenerla e contemperarla, dando al gusto generale un jndirizzo piu eclettico. e di piu l;J.rgh vedu~e. Cosi se
suo fu il merito dell'esecuzione nel r885 dell'Agape sacra del
Parsifal e della Marcia Funebr.e del Crepuscolo degli Dei, la
sua .g loria maggiore in questo periodo bolognese gli deriva dalla
sua attivit. nel cari}po dei concerti.
Poich non solo nella sua travolgente vit.alita, dava serate di
musica in casa [Jropria, spingendo anche le migliori famiglie
:ad imitarlo, ma nei concerti pubblici costJ~inse il grande .pubblico
. alla conoscenza delle musiche be.e tho\'eniane e degli altri rgrandi .
maestri del .romanticismo tedesco: Weher, -MendeJ.ssohn, Schumann, chiamando in suo a~uto i migliori soListi, cps.icch i n
Bologna convennero in quegli anni Thomson, .Sivori, le. Milanollo e il Busoni. Di quest'ultimo, .ancor giovanetto, il Mancindli diresse la cantata Il sabat.o. d~l villaggio.
Alla Soci eta del Quartetto riserb i principali lavori orche'Strali di Mendelssohtn e di Beethoven, e la Nona Sinfonia. ebbe
per parte 15-ua un'esecuzione cosi perfetta e travolgente che il
pubblico rapito si lasci subito prendere da quella musica ancora
ignota, tanto che facilmente poteva accadere di riudire il tema
<lello Scherzo strimpellato da suonatori girovaghi per Bologna.
E il Mancinelli, sentendo l'ambiente propizio, si rivolse al
grande pubblico, istituendo i Concerti popolari al Teatro
Brunetti, che ebbero il nome di Concerti del Brunetti n. Valsero
essi a diffondere in tutti i ceti della popolazione le pagine sinfoniche piu belle nostre e straniere con quelle esecuzioni chi~mate
I4J
TAVOLA X
APPENDICI
;.re. -
BotCJ~ na.
1.
CAPITOLI l DA OSSERVARSI l DA SIGNORI / UNITI E DILETTANTI DI MUSICA l PER L 'A CCADEMIA DEGL 'A RMONICI UNITI l Da cotnincia1'Si nell 'A1~tun:no, e da tenninarsi: nel Mese di Gi1~gno
dell'anno seg1~ente l SOTTO LA DIREZIONE DE' DIRETTORI l NEL
PRESENTE FOGLIO SOTTOSCRITTI. l
Volendosi Seill!pre pi rendere lurnino,sa la nota Accadrnia degl'Armonici Uniti, si destinato nella Congregaz ione tenutasi il 3 Agos to 1784, come da foglio presso il Sig. Segretario di far pagare alli
Sig. Associati per tutto l'intero Anno Ja mensualit di lire due per 'Poter
accrescere Professori m olto necessari, ed altre spese &c.
I. S'intende, che qualunque si sottoscriva, ed accetti d'essere Accademico, serva la sua sottoscrizione come d 'obbligazione a pagare un
Anno intero, do lire ventiquattro l 'Anno, e non potr ritirarsi che
dopo tal pagamento.
II. Dovranno dunque prima d tutto, quelli, i quali avranno piacere
di essere di tal Corso, sottoscrivere di proprio pugno la Copia manoscritta
de' presenti Capitoli, esistente presso la Direzione, e obbligarsi di restarvi
per tutto l 'Anno, e pagare la suddetta Mensualit, cio dal Mese di
Luglio 1784, fino all'l; fine di Giugno 1785, eccettuati per da tal pagamento li Signori Professori, che si ammetteranno Associati a detta
Accademia, purch li medesimi p;estino l'Opera loro.
III. Sborseranno li Signori Associati Paoli quattro mensuali anticipatamente al 'p rincipio di ogni Mes.e, e solo in mano del Bidello, o
Collettore nell'atto che dallo stesso li sar data .l Poliza s tampata, e
sottoscritt'a dalli Direttori, che Ji servir di ricevuta.
..
IV. Non saranno per niente obbligati li Signori Associati, in caso
d i spalla a sborsar altro, che le solite Lire Vntiquattro ann11e, restando
TAVQI,A XI
IL R. CONSE RVATORIO DI MUSICA DI BOLOGNA
lo spallo a carico de' Direttori, con questo per, che si potr negl'Anni
avvenire, sussistendo l 'Accademia, fare qualche avvanzo possono li Direttori rimborsarsi, o in una sol volta, o in pi volte dello spaJ!o deg-1 'Anni
scorsi; e nel caso che terminasse detta Accademia resteranno in sborso
li suddetti Direttori, li quali pure si obbligano di mantenere .la detta
Accademia e di Musica nuova, e di Cantanti ; dicsi di Cantanti, qual 'ora
per ve ne siino in Paese.
V. Dovranno li Signori Associati destinare, o confermare due de' loro
Colleghi per rivedere li Conti del da re, ed avere, che si terranno dalli
Direttori con tutta l 'esattezza.
VI. Trovandosi qualcheduno, che spirato il primo, il secondo, o al
pi il terzo mese, e n on abb ia contribuito alla solita mensualit, s'intende
escluso affatto da non potersi pi rimettere finch non abbia soddis-fatto
il debito, che ha coll'Accademia; e ci si fa per m .g gior s icurezza, non
dnai perch si pensasse, che fr civili, e ipulite Per sone, ![>Qt.e ssero
commettersi simili, vilissime mancanze.
VII. Non potranno condurre li Signori Accademici pi di due Persone, purch siino Persone Pulite, le quali essendo tali, non mancheranno
di usare quella quiete molto necessaria in ta le divertimento, avvertendo,
che non sar p ermesso a qualunque sia.si, Nobile, o Cittadino, bench
s ii no stati pi volte all'Accademia in compagnia d 'Associati il presentarsi
soli, mentre non s i dovranno lamentare, se non saranno assolutamente
ricevuti . Dovranno ancora essere sog~getti li Direttori all 'istessa legge di
non jntrodurre pi di due J>er sone; eccettuato per, che dovendo essi
essere di buon 'ora al luogo destinato, per far preparare, ed accomodar
quanto necessario p er la sera, non saran~o gbbligati ad introdurre li
loro invitati in sua compagnia, ma dovranno dare l 'ordine al Bidello, col
Nome, e Cognome de' medesimi, acciocch manifestandosi, li lasci
entrare.
VIII. Non dovranno esservi etichette di posti fr li Signori Dilettanti ,
mettendosi ciasc uno a suonare, dove trover libero il posto.
IX. Potr chiunque dilettante Associato, s uonare quell '!strumento,
che sar di s uo piacere, non escludendo la molteplicit di strumenti
uguali, avvertendo, che non potranno suonare, che li soli Dilettanti
Accademici.
X. Potranno, anzi fa ranno piacere alla Direzione, condurre Cantanti,
e J>rofessori di qualunque sesso, purch. Cantino, e prestino la .l oro Opera.
XI. Restando qualche danaro in Cassa, questo sar sempre un fondo
per l 'Accademia da proseguire negl'Anni avvenire, non potendo pi
avere nessuna ragione s tal Fondo, quelli che alla fine dell'Anno /n on
volessero pi essere Associati.
l
XII. L a Sottoscrizione fatta dalli Direttori a piedi del presente
Foglio, servir per l 'obbligazione a quanto promettono.
APPENDICI
Sante Anguillar
Francesco Rigbetti
Antonio Mazzoni
Gio. Battista Zoboli
Girolamo Landi
Giuseppe Parasno
Benedetto Galassi
... v. .
APPENDICI
.,
Udita_ tale ~ozi?nc, e c_ono_sciu_ta s necessaria per ogni Individuo,
e stato nsoluto and1spensabtle 1! discorso da farsi, avutane preventivamente informazione, e parola col nostro Conservatore perpetuo Avvo-cato Aldini, ed intanto per simile affare, hanno dt!!Puta.to in Assunti
-con tutte le .facolt necessarie, et opportune, con la Clausola ut alter
ego gl 'infrascritti Cittadini, .e cio
II.
VERBA.Ll DELL'ACO.AiDEtM IA FILARMONICA. 1
Francesco Rastreili
Cornelio Zurla
Francesco Dali 'Occa
APPENDJCJ
ISJ
l 'abitazione dei membri dell 'Ist. A tredici soltanto sono ridotti gli individ'lli di q uesto conventb e perci rendesi rpi facile .la loro traslocarione.
LIBER T.It
EGUAGLIA.J.'<ZA
Bologna,
III.
DISPOSIZIONI RJEIL ATIVE AILL' ISTITUT0. 1
21
Disposizioni prepmat01ie chieste al Cittadino Ministro dell' Inte-modell 'Amm . Centrale del Dipa1t. del .Reno per facilitare l 'attivaz-ione
de l nuovo Piano dell 'lstit1ao Nazionale, e (ielle Scuole Dipartinte11tali Spedita al Min. dell'Interno, ed all'Azienda Centm-ze de ' Beni"
Na ziond-li la sem del 21 PraUlle 9 Gi1~g.
J. Siano consrvati a disposizione dell 'Istituto Nazionale tutti i
mobili esistenti nel Convento di S. Giacomo, il quale ~econdo i piani
p re sentati al Corpo Legislati'Vo forma parte del Locale del d 0 Ist.
APPEt\DICI
ISS
IV.
PROGETTO DI DISPOSIZIONI
RELATIVE ALL'ISTITUTO
DEtL PROF. GIOVt&NN I AILDINJ.l
. Z
n genere e il valore dei .fondi accennati nell'arti
colo secondo .
. 4 Relativamente all'articolo sesto, essersi
per ora bastevolmente provveduto colle disposizioni da !lle indicate
a codesta Amministrazione nelle tnie Jettere dei 22 brumale e 20 nevoso
prossimi passati .. ..
R4.GAZZI
Satt.<>
.BRAMBII.Lt\ .
TAVO LA XII
' v.
Il
LIBERT
EGUAGLIAl'l"ZA
G AH i SBOHOUG H :
Cri.stia no Bach.
(Icono teca del Co nserva torio).
VI.
12
Febhraio
1799
v. s.
Cittadini,
La classe dei coltivatori dell'arte musica h a sofferto anch'essa nel
l 'odierno stato di cose alcune moleste, e noiose peripezie, lle quali
debito delle Autorit Costituite il tenta::e di sottrarla.
L 'Egregio Professore Cittadino Giovanni Aldini si fra gli altri
molto occupato ancora di questo provvido, e fraterno sentimento, e nel
tempo in cui ha dimorato in Milano ver perorare la cau sa delle arti,
e delle scien ze, h a saputo interessarne il Potere Esecutivo, e predisporlo a henefci stabilimenti.
Ora si f eg li sollecito di presentare alla n ostra Amministrazione
un r apporto , il quale a bbraccia le idee elementari di un piano atto a
ristor are lo splendore delle discipline filarmoniche, ed a recare vantaggi, e conforti ai Professori delle medesime.
Assai di Jeggieri, e con tutto l'animo intendiamo n oi di cooperare
al huon esito delle mire lod'Voli, e b~n intese, che ci vengono pmposte.
Resta, che la vostra Societ se ne ;faccia, carico, ed impegni la m aggior e
ener~;ia a realizzar.ne gli effetti.
Ecco, che per l'analogo successo vi compieghiamo il memorato
rapporto e trovando nell'atto stesso indispensabile di creare nel vostro
seno una deputazione la quale pel correlativo adempimento tratti alle
occorrenze con voi, crediamo opportuno d'indicarvi i soggetti che ci
l
tuto Nazionale .
APPENDICI
59
sembrano potere pi agevolmente a&sumerne il .p ensiero, e disimpeg narne l'inombenza. Sono essi i Cittadini Professori
Piano, che vi stato proposto, e d el cui esito si ripromette non mediocre fama , e d ecoro la nostra Comune .
S. e F.
Il Pres . dell'Amm. Centmle
Pepoli Edoardo
Ta nara &bastiano.
Mattei
Zanotti
BACILLI Seg.rio.
C. MAZZO'LANI.
3
3 Marzo 1799
L.
E.
Cittadini Amministratori.
I L eputati d ella Societ Filarmonica per la raccolta delle varie
opere ri sguardanti la Professione di Musica, ed altri oggetti dei quali .
avete commissionati, vi faccio presente che per dare evasione alle loro
incombenze, sar neces&ario che siano accompagnati da vostro certificato per presentarsi ai rispettivi locali, ed essere ricevuti, onde ese-guire le loro rispettive operazioni, ohe occorre p ure un locale, ove tra&portare, e custodire quei capitali che loro verr di scieg-liere, lusingandosi di essere autorizzati a trasportarJi almeno per la debita oustodia.
In fine loro necessario di avere dei compagni, che suppliscono ove
essi non potessero portarsi, massime dovendo andare fuori di Citt,
e a tale ogetto vi nominano Ji Cittadini
F ontana Ignazio
Bertolotti Antonio
2.
Li 8 Ventoso Anno 7 R
Li 26 Feb b. 0 1799 v. s.
FRANCO RASTRELLI
Cittadini,
Informata la nostra Amministrazione, che i cittadini Pepoli Edoardo,
e Tanari Sebastiano abbiano rinunziato alla deputazione incaricata
defl 'esame e dello sviluppo del rapporto del Citt.0 Profe&sore Aldini,
si affretta di rproporvi di nominare per loro rimpiazzo li Cittadini Prfessori Ca'Vedagni, e Valerio Tesei, coll'aggiunta del Cittadino R astrelli.
Ridotta cosi la prefata deputazione al numero di cinque eccellenti'
Soggetti, i quali tutti sotto diversi rarpporti .p otranno essere utili ai
Filarmonici interessi, -voi non q:>etrete che resortirne con appla-usibile
compiacenza.
Vi renderete perci .s olleciti di avvanzare ai predetti tre Profesoori:
surrogati le uffiziose vostre invitaZJioni, perch entrino tosto cogli altri
due Cittadini Zanotti, e Mattei a rparte di quelle virtuose incombenze,
che restano loro conrfi:date, previa l 'intel.ligenz~ dell'egregio Professore
Damiani, che il primo si distinto .p resso le Autorit Superiori dell a
R epubblica con dar moto, ed enel'g'a all a materia, su cui poggia il
VALERIO 'fESEI
4
AU'Amntinistrazion e Dipmtimental e del Reno
la D eputazione deU'Accademia Filarmonica.
EGUAGLIA..c'\TZA
P ersuasi delle imperiose combinazioni che vogliono le possibili rid uzioni delle pubbliche spese, -ci ~4nitiamo a porvi in oousiderazione
un mezzo che senza dispendio del pubblico erario ci lascerebbe oogliere
il frutto delle nostre s-up,pelletti.li filarmoniche che credevamo meglio
poter condurre, al decoro di questo Comune, e al vantaggio della:
I 60
TAVOLA XIIr
P. S. - Sentiamo nel momento con sorpresa che il cittadino Piz.zoli r icusa di fare la con segna delle fine stre , usci, ed altri mobili r isguardanti il locale assegn atoci ; faccia mo rispettosa istanza che di ate
.ad esso gli ordini opportuni .
Sc'llute e rispetto
MATTE! STANISI.i\.0 Deputato
ZANOTTI GIO\'AXNI
TESE! VALERIO
RASTRELLI FRANCESCO
5
L ' Amministra zion e D ipa-rti-mefl'ta.l e de/. Reno alla Comn~issione
d'e gli AUoggi ed Approvvigionamenti Milita1i.
(22
settembre r8oo)
Per re ndere soddis-fatte .Je gi uste premure della Delegazione del'l 'I stituto e .p er lasciare nel tempo ste sso illeso il militare ser vizio
.abbiamo stabilito, che vengano assegnati di nuovo p er gli oggetti Filarmonici que' medesimi locali , ch e prima dell'occupazione dell'Austriaca
.aveva no gi incontrata un 'eg ua le destinazione. Essi sono i sg uenti:
La Chiesa della Centura.
Sette camere in ottimo stato.
Il Locale della L ibreria .
L'Atrio della medesima.
Un magazzeno selciato, che serviva in addietro a custodire
frumento.
Tutti i nominati ambienti sono affatto separat i dal.la Caserma, 1'!1-C
.c esso ai medesimi sta dalla parte dell 'ingresso del Convento, e cio
r 6r
APPENDICI
6.
LIBBRT
EGUAGLIANZA
REPUBBLICA CISALPINA.
Bologna li 9 Brumale Anno 9 Repubblicano
(9 Ottobre r8oo).
L 'Amminist-razione Dipartim entaLe del Reno
al Cittadino Maestro di CappeUa Zanotti.
I I.
APPENDICI
3. -- Gli Esercizj consistono in g randi , e piccoli Concerti che alternativamente avra nno luogo negli indicati giorni in modo per ch e in un
Gioved siavi il Gran Concerto, el susseguente il piccolo Concerto.
4- - Per n ome di Gran Concerto .si intende pie na e completa
Orch estra, per q nell o di piccolo Con certo, Duetti, Terze t ti, Quartetti & c.
VII.
PIANO STATUTAR IO
D-ELL' ACCADEMIA DEI DJLETTANTJ.l
Ibidem.
f' . ..___ La Societ d un Con servatore che dura in Carica u.n anno
e viene scelto da Signor-i Socj, o con .sch ede essendo presenti alla chiamata Convocazione, o con apposito sigillato Biglietto se per qualche
cagione non 1JOtessero intervenire.
8. - Dal Corpo de ' Signori Socj si scelgono d ue Deputati per
ciascun mese, i quali unitamente al Sig. Conservatore regolano gli
affari della Societ, ne amministrano i fondi, e si concertano per s tabilire i pezzi di Musica che saranno ne ' varii E sercizj eseguiti. Sar in
libert dell 'Archi vista del Liceo di presentare e far eseguir-e un qual che
pezzo di composizione degli Al-lievi del Liceo.
9. - Li Sipwri Dilettanti che si prestano col Canto o Suono
dovranno intervenire indispens abilmente ai grandi Concerti ; ai piccoli
Concerti quelli soltanto saranno obbligati che od avranno chiesto l,l a
superiormente indicata Deputazione di far parte nella esecuzione di
qualche Pezzo, o che da questa fossero invitati " farlo. La mancanza
sar punita con mezza Lira Italiana -c he si verser nella Cassa della
Societ per le spese impreviste; e per quel fine che sar concordemente
stabilito. inutile avvertire che si eccettua il caso di malattia, o di
legittimo impedimento, nel quale ultimo caso dovr diriggersi preventivamente avviso al Sig. Conservatore, e ci in tempo debito onde aver
comodo di supplire se il caso lo richiegga.
1o0. - Si faranno nel corso dell'anno quattro Accademie due nell'Estate due nella Quaresima in luo~;o de ' quattro Giovedl nelle quali
Accademie li Si-g nori Socj godranno di Due Biglietti , oltre il libero
ingresso della loro propria -p ersona.
no. - I migliori pezzi di Musica eseguiti nel corso degli Eserciz;j
saranno scelti per le accennate quattro Grandi Accademie.
IX.
VIII.
9 ottobre r8 r6.
or igi nale ho 1'onore
R. meri ta il supeed importante dono
maggiore di questo
APPENDICI
x.
LETT1ER.'-\. DBL '.AISSUNTERIA DI BOLOGN A
AL SINDACO.
Eccellenza
Il P.re Stanislao lVIattei, di chiara memoria, con lettera dell'8
nov. r8r6 fece dono al Comune di Bologna delle Opere mu sicali di sua
propriet pel decoro del Liceo Comunale di mu sica e per l 'istruzione
~ella Giovent, coll' unica riserva di essere restituite qualora l 'istit uzione dovesse ces sare. Il Sig.r Senatore partecip l'evento con lettera
a ll 'Eminentissimo Legato, in d ata 9 nov. r8r6, Prot. Com. 488 e 489,
il quale autorizz il Consiglio ad aggiungere nel preYentivo dell 'a nno
seguente nn .fondo per la costruzione di .scaffali e per la sistemazione
de Il ' Archi vw.
Nella Sessione delli 3 feb. 1817 accolse il Consiglio la graziosa offerta
ed as&egn una somma per i progettati Javori, l'esecuzione dei quali
port un indispensabile ritardo al trasporto delle opere mu sicali . Nel
frattanto la cagionevole sru1ute del lVIattei fu c,,nsa che .gli fosse conceduto di dare talvolta le l ezioni in casa propria.; e quindi il trasporto
stesso -f osse protratto, onde per comodo degli scolari nan mancasse al
maestro il necessario assortimento. Coli 'accrescersi poi de_gJli incomodi
resasi la scuola permanente nella di lui casa, la consgna rimase sospesa, anche in vista di non recar.g li dispiacere col privarlo in quello
stato di salute delle cose che gli erano pi care. Avvenuta .fata-lment
la di li morte il Parroco Sig. D. Battistini presunto erede fiduciario
assicur ohe il Mattei aveva gi ordinata la quantit e la qualit della
Musica dovuta al Liceo e ftt perci che il Consiglio pens a dichiararlo
Benemerito della Patria.
Sicome questa consegna non peranche avvenuta ad onta delle
amichevoli sollecitazioni fatte con replicate istanze al mentovato erede,
n oi crederemmo di mancare al dover nostro se pi oltre temporeg_g iassimo a procacciarci il possesso di questa propriet comunale, e
s pecialmente della parte indicata dal lodato sig. Parroco Battistini.
Interessiamo quindi l'E. V. a rendere di ci consapevole il Cons iglio Comunale in una delle pi prossime sessioni per pre~dere quelle
-misure che saranno credute necessarie a far seguire l 'effetto dell'ac-cennata donazione a favore del detto Stabilimento.
Abbiamo l 'onore di protestarci con distinta stima
Li 5 Nov. r82i.
P er l 'Assunte.,-ia di
Ir.
Pl~bblica
PRESIDENTE.
lstmzion e-
Xli.
\l.
GIOV.~NNJ
ALDINJ.T
23 Aprile 18o7.
Il Sig. Cavaliere Aldini ha esposto la necessit di fissare dellemassime, ch e tendina a riunire gli animi degli Accademici Filarmonici, non tanto perci "be risguarda la dovuta subordinazione dei Capi, .
e Direttori delle Musiche, quant'anche perci, che concerne la necessaria armonica inteJ.ligenza fra gli Accademici stessi. Osserva pure il
prelodato Sig.r Cavaliere sempre neHa qualit di Consigliere, il debito,
che corre agl 'Acca,demici di considerare uno Stabilimento solo l 'Acca-
demia, il Liceo e Ja Deputazione Filarmonica. A questo importante
fine, si dovr estradare l'invito personale a tutti g li Accademici, onde
concretare sul proposito quelle disdpline, che saran no credute le pi:
opportune , e -p i profittevoli al buon esito delle proposte discussioni.
r. MASINI Seg.rio.
l
APP ENDICI
XIII.
LETTERA DELL'oAiCCAThEIMICO FRANCESCO BARBIERI
AL MAE1S TRO GIOVANNI ALDIN I. 1
Li 6 Agosto r8oS.
Sig. C'avagliere Stimatiss.
:Mi credo in dovere di renderla avvertita di una fortunata combillazione che pu di molto essere giovevole a questa nostra Filarmonica
Accademia, ed in conseguenza al Comunale Stabilimento di Musica
diretto, e sorvegliato da membri della sud . Accad.
Avendo S. E. Caprara Gran Scudiere dato un trattenimento a
-S. A. J. il nostro Amabil Vice Re nel suo Casino di Campagna al Chiu,
-fece che -vi .f osse un pco di musica diretta da M. Giorgi. Jo ehbi l 'alto
onore di ca ntare con sua A. Jm. un duetto, finito il quale mi credetti
in dovere di esternare -l e mie congratulazioni colla sud. Alt. Jmp. e per
la sua esattezza e precisione, e per le altre rare doti che lo distinguono,
ed azardai . .farci noto il desiderio di questi Accademici Filarmo11ici
d'averlo Soccio di d. Accademia, il che fu dalla prelodata Al. Jm. ben
accetto, anzi con esimia bont si espresse disposto a. farne la domanda,
del che per li feci conoscere l'innutilit, gi che l 'Accad. sud. si
ritroverebbe al sommo onorata nel accettarne il diploma.
Al quale effetto sar quanto prima radunata l 'intera Accad. Filarm.
-ed aclamat l 'Al. Sua Jmp . Membro di essa, e pet mezzo di S. E. Caprar~:~, che va superbo che in casa sua sia succeduta un a tale combinazione ne vuole esserne il mediatore.
Avendo pure in d. tratenimento Musicale cantato con g ran maestria
il Sig.r Vidman Comand. la G. R. del Adriatico cos si pensa di fare
-avere ancora al sud. Patente d 'Accademico, per avere ancor a in esso
un forte appoggio presso S. A. Jm.
L 'ogetto di questa mia si per pre-g arla di dare pronta notizia del
:accaduto a S. E. Ministro degnissimo, suo fratello , per sentire dal medel
l j i
APPENDICI
XIV.
LETTERA DEL MAESTRO GIOVANNI ALIDINI
ALL 'AOCA.~DEMICO FRANCESCO BARBI,ERJ.l
I73
3 Che colla r eclamata approvazione dell 'indicato Piano, s iena sostenute le facolt della Deputazione, cio a dire che s ia abrogata la sfrenata licenza accordata agl 'Impresarj, e Sensali di discorrere a quei
soggetti nella formazione delle Orchestre, che pi m ettono a vi lipendio
"l 'Arte Musica per l: loro ignoranza, a disdoro della Comune, e con
violazione del! 'Interesse di quei meschini che esclusivamente traggono
da quest'Arte la loro su ssistenza. Una tale avvertenza v iene 1provocata
da un Proclama Pref~ttizio in cui dicesi che ogni Imp resmio o ca,bo
.comico d.ispon e liberamente elUa parte economica. n di hli intere sse
-ed il pubblico serviggio esigono che non li sia: fraposto alcun vincolo
.sotto qnalunqtte aspetto. Coli 'appoggio di s fatta disposizione m olti
si fanno lecito di far eseguire, e dirigere Musiche, abbench non s iano
approvati il !pi- delle volte con scandalo, perch privi delle necessari e
-cognizioni.
4 Sarebbe pur necessario -ch e il Governo s tatuisse che si dovesse
mettere in pratica il lodevole progetto, gi in corso, e cio che i Suon atori cedessero a benefizio dei Vecchj impotent1 il provento che loro
rispettivamente era assegnato dall'Impresario nell'ultima sera di qualunque cor so di Recita .fossero Oper e o Commedie ; onde dar loro un
q ualche solievo nelle tri stezze in cui si ritrovano.
APPENDICI
175
"
Art. 2. - Gli altri sei Deputati in turno SOIJo Vice-P residenti mensilmente cosicch ognuno copre tal carica due volte l'anno.
Art. 3. - Questi non presiedono alla Deputazione Filarmonica che
in mancanza, o assenza del Presidente.
xv.
DE.UBERAZIONI
DEtLL'M,tJMINISTRAZIONE MUNIOIIPALE DI BOLOG A.l
N.
I22
REG.'\0
D'ITALIA.
La Mullicipalit di Bologna
a.Ua Deputaziolle P.ilannonica.
Era d 'uopo che fosse meglio provveduto alla dignit del Presidente
de !l 'Ac cademia Filarmonica nei rapporti che lo legano alla Deputazione
come par te di essa. Conseguentemente si creduto conveniente di
passar~ alla ~iena sanZ:ione delle Addizioni che qu in forma di atto
n_u te~hco Mum~1pale le uniamo, onde siano pienamente e seguite negl 'Arh_co:I che s~ec1almente riguardano il vostro Corpo. Vi salutiamo con
d1stmta considerazion e
Per la Mmticipalit
L . MARSIGJ,r f. f . di J>odest
L. MASINI Seg.rio.
~.
I2 2
REGNO D'ItAI,IA.
Estratto dei Registri delle Deliberazioni del!' Amministra zione Muni ci pale di Bologna.
Seduta del giorno 13 del Mese di Gennaro 18o7.
Signori intervenuti: Marsigli f. f. di Podest, Tavecchi, Fava, Bersa ni Avvocato, Bentivoglio.
Si presenta il Signor Ignazio Fontana che qual Pre sidente dell'Accadem~a, Fi_larmonica reclama alcuni provvedimenti -alla sua dignit nella,
Art. 4 - In tutte le sessioni della Deputazione, come nelle Funzioni publiche, o semipnbliche, nelk quali ha r[!ppresentanza la sola
Deputazione suddetta, il primo posto sempre del Presidente, ed il
secondo del Vice Presidente pro-tempore.
ADDIZIONE 2. - I Maestri stipendiati del Liceo o Scuola di Musica
non possono essere membri della J:;e putazione Filarmonica, ad ecce-
zione di quello dei s uddetti che sortisse Pres idente dell'Accademia
stessa.
Riconosciute giuste ed ammissibili le Addizioni succitate la Muni cipalit le approva interamente, ed ordina: che ne sia spedita copia
alL\.ccademia , ed alla Deputazione Filarmonica onde sieno messe i11
attivit.
Per la Municipali t
L . MARSIGLI f. f. di Podest
RAGANI Segretario.
Motivi dell ' Addizione r.
2.
XV,l.
APPENDICI
177
178
I2. Nella solenne dispensazione dei Premj com e nelle altre funzioni a cu1 e invitata la Deputazione Filarmonica, il primo posto diessa Deputazione appartiene a quel Deputato che Presidente dell'Ac-<>ademi a Filarmonica.
XVII.
AVWSO DI IN1IZIO DELLE LEZIO~I
D EL LICEO MUSICALE DI BOLOGN,<\
CON L 'A PERTURA DELLA SOUO;LA DI CANTO FERM O.
15. I Professori avrann o in r:;enerale t utta la cura d i dare la maggior estensione alla loro istruzione. Sotto questo aspetto il Professoredi Violino potr dirigere gli Allievi desiderosi di apprendere la Viola,.
e il Professore di Violoncello, q uelli i quali amassero di studiare il
Contrabbasso; cosi pure il P rofessore di Contrapunto far conoscer etutto ci c he contribuisce a 'formare un bravo Compositore, tanto d i
Musica Vocale, ch e ! strumenta le.
r6. I P rofessori , ed il Custode d ell 'Archivio sono eletti dal Con sig lio
Comunale dietro una d upla presentatagli dal Podest formata sopra
una Quadrupla, eh 'esso ricercher dall'Accademia.
r7" Ognuno dei Professori potr con inte lligen za dell'Archivista
profittare ad uso delle Scuole dei pezzi di Musica esistenti nell'Archivio.
r8. Qu2lunque Composizione che
Liceo, o d agli Scuolari per saggio del
ottenruta l'appr<YVazione del Professore
con segnata, e con servata in Archivio,
registrar la.
19. Le Scuole saranno fi ssate a tre giorni della Settimana, durandociascuna a lmeno due ore. Le Vacanze saranno stabilite a norma del
P iano dell 'Universit. Ciascun Professore tiene r egistro dei suoi Senolari, e della loro frequenza . Chiunque s i permetter un dato numero di
Vacanze sar denunziato al Signor !Podest qual Presidente della Dep utazione .
C. Gussx.
1
T.'>.VOLA XV.
XVII L
DAI REGO.LAMENTI DEL r8rg.
Settala del Contrappttnto. - Gl'insegnamenti del famoso Padre Martini sono proposti allo studio degli scolari specialmente in ci, che riguarda lo stile fugato. Altri si osservano ancora de' mig'liori autori,
quali sono il .Galeazzi, ed il Gervasoni oltre alle prescrizioni pratiche
dell'attuale Sig . Professore Mattei. Gli studenti pi provetti hanno
campo di perfezionarsi nel doviziosissimo archivio, dove sotto la direzione del loro Maestro possono applicarsi ad osservare i classici princi-
t2-
... PPENDICI
I8I
'
APPENDICI
i:ezza relativa ali 'istrumentale della romanza; non avrai perci a lcun
dispiacere. Le nostre cose relativamente al Liceo vanno a vele g-onfie
-e spero in breve tutto sar combinato.
XIX.
CARTEGGIO ROSS.INI-:MERGADANTE.
II
febbraio 1840.
2
3
Mi grato corufirmarle, per scritto quanto ebbi l'onore di signi.ficarle verbalmente in Bologna, cio che volentieri avrei accettato le due
piazze, di Maestro alla Cappella di S . Petronio, e Direttore del Liceo
Musica.Ie. quando mi fosse accordato lo stipendio mensile di scudi Romani cinquanta, l 'alloggio, ed un permesso d'esentarmi per comporre
Opere ed in quella stagione che pi mi convenisse.
Ringraziandola, e sensibilissimo all'onore ch'Ella mi fa interessandosi tanto per la conclusione di questo affare, mi pregio ripetermi
.A Sua Eccellenza il. Marchese Ouidotti Senatore deUa Citt di: J?Qfogna.
Novara li 22 Giugno r84o.
Nell'accusarle ricevuta del compitissimo foglio 13 corrente che
l 'E. V. si degnata dirigermi, mi grato dovere signi:fcarle quanto sia
stato sensibile alle Lusing-hier-e espressioni che il medesimo contiene a
.mio riguardo non che dell'onorevole nomina ad unanimi voti di quel-l 'Illustre Consiglio Comunale e parimenti approvata dall'Eccelsa Le_gazione Governativa, alla catt~a primria di contrappunto, composizione e censore degli studi di quel 'Tinomatissimo Liceo Musicale, altre
volte occupata dall'immortali Martini, Mattei, e che vanta per allievo
1'unico, lo straordinario Rossini.
Bench mi .s appi di molto inferiore ad un tanto incarico pure ho
lusinga di supplire all'insufficienza colla marg giore premura e zelo nel'l 'esatto, .scrupoloso adempimento de' miei doveri, onde, almeno in
parte, ren:dermi degno di tanta confidenza.
Convenendo -pienamente sul rapporto della pa-ga e per mesi d'assenza la sola domanda che ardisco fare per la definitiva accettazione,
-e che a me sembra giusta, necessaria, si che l'abitazione mi sia consegnata in ottimo stato di pavimenti, serramenti, -p itture, e che mi
si faccino que' adattamenti necessari alla mia comodit, ~ spese dell'Il:Justrissima Comunit o della Reverendissima. Fahhriceria, e ci in com1
APPE , DICI
penso de' grandi sagridk:i pecuniari ch 'io debbo incontrare per la tr a.slocazione di domicilio a t anta distanza.
Non dubito che trattandosi per una sol v olta, l 'E . V. vorr prendere-in considerazione la suddetta mia (\omanda ed inter essare I'lllus.p:J.O Cons iglio Comunal e e la Fabbr iceria ad aggraziarm i, serbandomi di far
conoscere dettagliatamen te quanto pu occorrermi, ne ' primi giorni delI 'entrante Luglio ch e mi rech er in Bologna. Pieno della pi alta rico- IIOScenza e profondo rispetto mi pregio di rmi
Dell'Eccellenza Vostra
Umiliss. Oss.mo ser vitore
SA VERIO MERCADA NTE.
Bologna 26
agos ~o
1840.
Caro Mercadante
Ho ricevuto .!a tanto ritardata e inconcepibile vostra lettera der
20 corr ., la quale, per la su a leggerezza, m 'ha riempito I 'anim a di stupore, lettera che io terr p resso di me da t utti ignorata, intendendo
cos salvare il vostro decoro e .la mia convenienza. Senza entrare in.
t utti i -particolari di questo declino, mi limiter solo rispondere alle
due cose che sembrano essere lo principal scopo del vostr o foglio, cio,
domandate la mi a protezion e! chiedete un mio consiglio! In quanto
alla p rotezione, che amicalmente io chiam o premura, assistenza, cooperazione, ecc. ecc., parmi averla t utta esaurita nell'aver condotto a
buon fin e ii vostro contratto con questo Savio Consiglio Comunale di
Bologna, con que' Nobili Signori della Fabbriceria di San Petronio, .
infine con l'essere ri uscito ad ottenere una straordinaria e solenne sed uta alla Accademia Filarm<Jnica ove foste unanim amente eletto membro
Titolare della S~ddetta e nella quale circostanza, per maggior lust r o,
in tervetme S . E . il Cardinal Arcivescovo O-pizzoni. L o .scopo di questa
nomina (senza esame) di acqui star e il diritto di esercitare liberamente, qual Cittadino Bolognese, la J>rofessione, locch v uoi dire che,
oltre il Liceo, per diritto sarete Direttore della M usica al Teatro, :
questo sar un aumento di soldo; bene vi faccia rimarcare che 1!
prim o esempio o ve 1' Accademia Filarmonica a?bia eletto _un Socio Ti~
tolare senza esame . Come il vedete, nella m1a cooperazwne non m1
re sta cosa intentata per il vostro interesse, per il vostro a mor praprio.
Per il consiglio che mi domandate , facile la risposta . Venite a Bolagna
com e di vostro dovere, da uomo leale quale vi credo e seguite il Cont r atto che avete solennem ente san zionato della. vostra Firma e al q ualenon potreste mancare senza incorrere nel disprezzo di tutti gli uomini
on or ati e da bene; vi rammento che q uesto contratto p r eceduto da
l
una lung-a corrispondenza che conser.v o intatta, e che spero non mi'
darete il dolore di dover pubblicar e; fra le altre cose mi avete ,f ormal -mente dichiarato che per cosa alcuna andreste mai a Napoli per m ot ivi
e circostanze inutili a enumerare in q uesto tfoglio. Mio caro Saverio,.
entriamo in materia : sessanta scudi men sili q ui (compreso il Tea-tro, ecc.) e l 'alloggio vi far ann o pi pr che centoventi Ducati a Napoli,.
immensa essendo la differen za nel prezzo del vitto, ed altro; le vedove
non si abbandon an punto a Bologna; l 'esenzione del Dazio pei vostri
mohili (cosa p er la quale mi sono gi adoperato) sar ottenuta ; in quantoai Ducati 300 che vi offrono -p el v iaggio ve Ji pagh er io nel m io particolare, e sar lieto offrirv i q uesta tenu e somm a per tanto scopo!!! Troverete a Napoli g uerra negli artisti, stazionaria indifferenza nel Pubblico;
a Bologna avr ete la pace co' vostri Fratelli e molto entusiasmo neg li
a bitanti . In quanto poi alla Prole, di cui mi fate cenno, dirovvi francamente che la prima delle r icchezze ch e deve in Eredit lasciare un
Padre ai suoi figliu oli Buona Fama del suo n om e e delle sue azioni.
La lascereste voi se, sleale , mancaste al vostro contratto sacto? Io vivo
sicuro non vorrete disonor arvi , n compromettere il tutto vostr o
RossrNI.
APPENDICI
xx.
CARTEGGIO ROSSIN.f-DONIZETTL
Al prof. G. Ped-roni. -
MILANO.
Carissimo amico; Non senza sorpresa e senza pena che ho sentito in Casa Pepoli non avere tu ricevuta una lunghissima mia scrittati giorni sono, e della quale con impazienza attendevo riscontro. S e
devo supporre che siasi smarrita, gi la terza volta che mi S''.ccede tal
disguido con lettere scritte a Milano; fa d'uopo credere che si faccia
orrendamente il servizio postale. Pazienza! ! Io ti parlavo d i I:'onizzetti,
il quale ha mostrato una certa timidezza nella trattativa dei p osti del
Liceo e di S. Petronio in Bologna, inconcepibile. Egli pretende che
vvi altro concorrente, e nella s ua. delicatezza crede ritirarsi, onde non
nuocere a questo incognito. Io l ' ho accertato che nessuno concorre ai
posti suddetti, poich, se tal cosa esistesse, il Senatore ed io lo conosceressimo. Alle corte: come sta questa faccenda? Mad.a Appiani mi
fa credere che Donizetti verrebbe volentieri a Bologna; Donizetti
invece, cerca pretesti per romper ogni trattativa; io .p rendo il mio latino; a te dunque mi rivolgo onde conoscere lo vero stato delle cose.
Persona, che non devo nominme, mi ha assicurato che Tadolini abbia
sconsigliato Donizetti di accettare il posto di Bologna . Sarebbe questo
vero? Egli c he sa no.n poter essere prescelto, non avendo, come si richiede, una ri putazicne ewropea, sarebbe assai triste di cercare nuocere
alla sua patria . Gli feci proporre il posto di Professore di canto perfezionato da un suo amico, mesi sono; non rispose; l'amico stesso (com e
cosa sua:) g li .f ece sentire che giunto in Bologna avrebbe forse potut
ottenere altro posto. Sarebbe mai possibile che Tadolini s'oppones.se
alla carica di Donizetti!!! Affiderei volentieri al s uddetto Tadolini il
professorato d'armonie e fughe, non volendosene incaricare Donizetti ;
ma 1mlla di pi. Adunque fammi conoscere tu lo vero stato delle cose ;
dimmi, colla franchezza del tuo .carattere , se debbo lusingarmi della
venuta .in Bologna di Donizetti, o debba abbandonare il pensiero.
Il tuo
GAEl'ANO.
188
TAVOLA XVI
:....
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"''
r8 g
APPENDICI
<>bbligarli a cantar gmtis in ogni musica che io far. Tu vedi che, perdio,
non manca che dire : gu.ardatenvi e pagatemi. Vedremo se Donzelli dice
il vero. Allora la mia v ita finita, allora tutta la profezia che io stesso
feci su di me compita; aUora sar tutto Liceo.
Michele non cessa di scrivermi: vieni, vieni, iL le faut, sei necessarissimo .... ma io mi tiro indietro, ch nemmen Parigi mi seduce, n
mi sedusse mai. Aspetto sempre la risposta da Bologna, ch il s od il
no o le correzioni alle mie proposte non dovrebbero tardare ....
Sai tu che Rossini mi don quattro bottoncini per aver diretto lo
Stabat? Se guardi il va lore, hai vinto tu; ma se pensi al donatore, ho
ra.g ione io, cap isci? Se avessi v eduto come veramente egli piangeva a
!asciarmi. stato toccato da simil tratto d'amicizia, com 'io dell'accoglienza fattami dai Bolognesi .
Egli, colla sua ritenzione d'orina, non avrebbe mai p otuto di certo
dirigere : gli proibitissimo il riscaldarsi.
I bid., p. 66.
APPENDICI
XXI.
CONDIZIONI RICHIESTE DAL M. 0 G. DONIZETTI
PER LA SUA NOMINA A DI1RETTORJE.l
r. Io dar lezioni d'a rmoni a; sorveglier a concerti privati e pubblici che si daranno nel Liceo, non che ad ogni classe al Liceo addetta ;
far r apporti. ecc. come d ai vari articoli mi si impone, ma mi siena
permesse avanti piccole osservazioni . (Le lezioni saranno della Classe
di contrappunto e composizione come al regolamento).
BeYilacqt' a.
rgr
Liceo, giustifica inte ramente la ripugnanza che per essa s'incontrerebbe e che egli stesso non potrebbe non approvare. Nei discorsi tenut i:
a Parigi tra lo scrivente e il cav. Donizetti, questi volle esprimersi replicatamente per questi permessi, in modo da far ritenere che neppure
desidera sse tanto quanto Mercadante aveva chiesto, aven-do motivatoche anche per porre in iscena una qualche sua musica, anc~rch in
paese lontano, un mese di tempo era sufficientissimo, e di pi avendo
insistito allora per l 'impegno di Vienna n el maggio '42 lacch indirettamente indicava non tener gran fatto ad altri perme~si assicurati irr
pre venzione. bens vero che per quante volte in assen za del cav. Donizetti si prestasse gentilmente a dirigere in sua vece il cav. Rossini ,
non sar ebbe pi possi bile negargli il permesso; m a ci ch e spera bile e
desiderabilissima come una buon a fortuna , non a calcolarsi per condizion e. Per la festa poi di S. Petronio vedr il cav. L 'o nizetti che non
p r esumibile che la Cappella di S. Petronio possa rinunciare per quel
giorno suo pi solenne a l suo massimo ornamento).
5 Non intendo esser obbligato al numero delle annu ali lezion i lorch
per ottenuto permesso mi assento da Bologna. (Il regolamento che pel
Comune fa legge dispone ch e in caso di permesso o di assenza jl Maestro debba farsi sostituire a s uo carico da altro approvato dal Comun e
stesso; del rimanente, pu per questo riferirsi pi innanzi ai numeri
precedenti) .
.192
XXII.
R EGNO D'ITALIA
MUNICIPIO DI BOLOGNA
AVVISO.
Venuto i l Consiglio Municipale nella determinazione di ampliare
l 'insegnamento in questo Liceo Musicale, portandolo ad un corso completo d'istn1zion e, ;fra le riforme proposte a tal uopo da una onor evole
speciale Com missione, adott pur quella essenzialissima di preporre a
detto I stituto nn Direttore, il cui nome, il cui sapere, e il cui zelo contribuissero ad accrescerne il lustro e la utilit.
Inerentemente pertanto a siffatta risoluzione, si apre per tale carica
un p ubblico concorso, che pei suo effetto verr re5olato sopr a documenti
che comprovino esser e il Concorrente fornito di quella copia di dottrine
teoriche e pratiche, le quali formano il vasto campo della moderna
scien za musicale, e intelligen te di buon a letteratura italiana, fra i quali
documenti dovr primeggiare un qualche prodotto del proprio ingegno
nel! 'arte .
Per la presentazione delle istanze e dei documenti r elativi dato
tempo di mesi tre dalla data del presente Avviso.
L 'onorario annuo s tabilito in Lire sooo.
I principali obblighi, la responsabilit e la ingerenza del Direttor e
si trovano succintamente accennate in apposito Capitolato, che verr
anch'esso pubblicato per le stam pe, e il cui originale resta depositato
nella Segreteria di questo Comune.
Olotre i requi sitj comprovanti l 'attitudine ed iJ sape!l'e mu sicale, le
istanze d ovranno ' altres andar corredate delle fedi certificanti la et
non minore degli anni 30, il domicilio, la sana fisica costituzionale, ed
una moralit ineccepibile.
Dalla Residenza il r2 Aprile r86r.
Il Sindaco
L.
r3. - R. Conservatorio di M usica d i Bologna.
PIZZARDI.
194
2. Presieder permanentmente ad un Congresso d 'arte interno dell'Istituto, per cui derivandogli altres l'attributo di Censore agli Studi,
regoler di Concerto coi singoli Professori cattedratici i metodi d'inse&nameuto pi acconci e proficui per ogni scuola rispettiva.
APPENDICI
verr designando quegli alunni che valgano a dar saggio del .loro sapere nell 'eseguire pezzi di bravura s vocali che istr.umentali, segnatamente per la. g~ande Accademia che sar data ogni anno nella maggiore
Aula dell'IstJtuto, siccome a complemento degli studi annuali.
<e
esercizi pratici settimanali, che costituiscono la parte tanto raccomandata dell'ammaestramento collettivo dell'Istituto; laonde esso ne regoler l 'ordine ed i tempi, ne determiner le ripetizioni d'accordo coi
Professori. Sceglier le musiche pi adatte alla portata degli studenti,
l
* --
XXI,I I.
XX IV.
r.
G.
1
MARTUCCI.
I-
G.
MAR'rUCCI.
2.
APPENDI CI
fato dali 'Ufficio di Direttore del Liceo musi cale. L a spera nza lungamente nutrita che ormai Ella non si sarebbe staccata pi da un istituto,
n ella vita del quale per sedici anni aveva immed.e simata la Sua vita
e che dall 'opera Sua, inspirata a cos alto e puro s entimento d'arte,
.veva tratto tanto lustro e tanta fama ; questa speranza, afforzata an che da nobili rifiuti altra volta opposti a chi tentava di allettarla altrove ha dovuto cedere dinanzi ad un appello che le veniva da Napoli,
in circostanze tali da rendere - giusto con venirne - ogni resistenza
assai difficile.
A Napoli noi dobbiamo dunque rassegnarci a restituire il figliuolo
d iletto, t: restituirglielo meritamente salito in ben maggior rinomanza
di qut:lla che lo circondava quando di l lo chiamammo. Ed ancora
nn conforto per noi in presenza della perdita dolorosa che dobbiamo
s ubire , pensare che il sacrificio nostro torner ad onore e a giovamento
della grande c.it t , 1n cui fortuna tanta parte della fortuna d 'Italia,
e verso la quale si \olge affettuoso, ora pi che mai, il nostro pensieroMa non potremmo noi bolognesi, nel momento di separarci dalla
S . V ., non significar le la nostra riconoscenza per quanto, in questi 1sedici
a nni, Ella ha fatto per il Liceo, che di averla a capo andava superbo,
per la Citt che di Lei si compiaceva e si onora va come d 'uno dei suoi
cittadini migliori.
Per merito di Lei, una schiera di valenti giovani venuta d'anno
in anno riaffermando le tradizioni gloriose della nostra scuola musicale ; per merito di Lei Bologna. stata invidiata sede di mirabili manife stazioni musicali che hanno affinato il gusto e diffuso l 'amore di
quell 'arte eletta e severa, che offre in compenso ai suoi cultori i pi
nobili godimenti.
Questo sempre con grato animo ri corder emo, e il ricordo sar ancora un vincolo che a I,ei ci stringer , nonostan te la lontananza, indissolubilmente.
Con la maggiore osser vanza
Il .Si ndaco
D AL LOLIO .
l
XXVii .
XXV.
LETTERA DI RI NGRAZIAMENTO DEL .MAESTRO ENRICO BOSSI AL SINDACO DI BOLOGNA, PER LA NOMINA A DIR.ETTORE. 1
VITTORIO
PER GRAZIA DI
DIO
EMAl~UELE
III
RE D'ITALIA
Veduta !"Istan za del' Sindaco di Bologna in data 18 novembre 1912 ;
Veduta la let tera del Sindaco medesimo in data 7 ottobre 1913
N. 25215;
Sentita la commissione permanente per l 'a rte musicale e drammatica (Sezione Musicale) ;
Sulla proposta del nostro Ministro Segretario di Stato della .P ubblica IStruzione;
Abbiamo decretato e decretiamo :
ARTICOLO UNICO.
rs
febbraio I9I4
VITTORIO EMANUELE.
t.
CREDARO.
XXVIII.
XXVII.
CORSI SPECIALI.
. SCUOLA DI DIREZION,E D'ORC~-IESTR!\. 1
n Dlrett01'e
CES.~RE NORDIO.
.~PPUCc'\ ZIONE
Circolare N. 83.
Div. III, Prot. N. 897r. 21 I st. Div/ si.
Ai Sign ori Capi deUe Amministmzioni degU Istit1tii Pareggi(ft-i e per
conoscenza: Ai Sigg. Di1ettori dei RR. Conservatori di M1tsicg .
,,.
XXIX.
CONCEJSSIONE DBLLA SOMJMA D_I LIRE sso.ooo, DA
PAJRTE DIEIL DUOE, PER LA REGIFICAZIONE DEL
LICEO MUSICALE M'ARTINI.
XXX.
LETTERA DI RINGRAZIAMENTO A CESARE NORDIO,
DBL DIRETTORE DELL'ACCADEMIA SUPERIORE
DI STATO PER LA MUSICA tDI VIENNA.
SALii RX O.
Il Commissario dirigente
deU'Accademia Sup. di Stato per la -Musica
XXXI.
LETTERE DI RINGRAZIAI:rYIEN1'0 A NORDIO, ALLA
CHIUSURA DELLE GE LEBRAZIONI ROSSINIAN.E.
r.
PODEST DI BOLOGNA
Prot. Gab. N.
~6w
3 giugno 1942-XX.
INDICE
Ir.
Al M . Cesare N or dio
Direttore del R. Conservatorio di M1tsica " G. B. MMtini,
BOLOGNA .
I.
II.
III. -
Pag.
27
II 3:
Appendici:
I. -
147
Il. -
150
III. -
152:
IV. - Progetto di disposizioni relative all' Istituto del Prof. Giovanni Aldini . . . . . . . . . . . /
. . . . . .
154V. -
Accettazione da parte del Ministro dell' Interno, delle richieste di Giovanni Aldini . . . . . . . . . . . . . . , . 156>
VIII . -
IX. X. -
XI. -
165.
166
16S.
72:
INDICE
:210
I8o
Carteggio Rossini-Mercadante .
I82
Carteggio Rossini-Donizetti . .
r86
193
XXVIII. Applicazione del Regio Decreto-Legge r 5 dicembre 1930-IX, N. 1945 : Scuola di direzione di orchestra Scuola di canto didattico . . . . . . . . . .
203
XXIX. - Concessione della somma di Lire 55o.ooo, da parte del Duce, per la regificazione d el Liceo Musicale Martini . . . . 204
.XXX. -Lettera di ringraziamento a Cesare Nordio, del Direttore
dell'Accademia Superiore di Stato per la musica di Vienna . 205
.XXXI. - Lettere di ringrazia'mento a Nordio, alla chiusura delle
celebrazioni rossinian e
206