Il Sensismo

Scarica in formato pdf o txt
Scarica in formato pdf o txt
Sei sulla pagina 1di 2

Il sensismo

Il sensismo un termine che, assieme al meno usato sensualismo, designa quelle dottrine filosofiche
che riportano ogni contenuto e la stessa azione del conoscere al sentire, ossia al processo di
trasformazione delle sensazioni, escludendo in tal modo dalla conoscenza tutto quello che non sia
riportabile ai sensi. Le origini del sensismo possono ritrovarsi in alcune affermazioni dei sofisti tra
cui Protagora che affermava che l'anima non fosse altro che un complesso di sensazioni, tesi ripresa
in maniera pi approfondita dagli stoici e dagli epicurei.

I sensisti moderni
La dottrina sensista si precisa nella filosofia moderna, con il pensiero rinascimentale, nella filosofia
della natura di Bernardino Telesio (1509-1588), che d vita a una prima forma di metodologia
scientifica basata sull'esperienza, e poi in Tommaso Campanella (156-1639).
Quest'ultimo intende la natura come un complesso di realt viventi, ciascuna senziente, animata e
tendente al proprio fine (in base al concetto aristotelico di entelechia), e d'altra parte tutte unificate e
armoniosamente dirette verso un fine universale da una comune Anima del mondo, secondo la
concezione
tipicamente
neoplatonica.
La visione campanelliana detta per questo pansensismo cosmico, (dal greco , pn, che
significa tutto, e sensismo) a indicare una specie di sensibilit cosciente di tutto l'universo: il grande
bestione vivente nella visione di Giordano Bruno.

Il sensismo nel 600


Caratteristiche del sensismo che lo accostano al materialismo troveremo in Thomas Hobbes (15881679) che negli Elementi (1640) e nel De corpore (1655) sviluppa il suo sistema materialistico,
meccanicistico onnicomprensivo basandolo sull'elemento sostanziale corpo e su quello accidentale
di moto. La sensazione il risultato del moto dei corpi che generano, immagini, le sensazioni di
piacere e dolore e le passioni. Tutto si origina da un moto, da un'azione a cui corrisponde un
contromovimento una reazione, che produce immagini fenomeniche. Tutta la vita teoretica e morale
si riduce a sensazione.

Il sensismo di Condillac
Il termine "sensismo" stato attribuito prevalentemente alla dottrina di Condillac (1715-1780)
espressa nel Trait des sensation (1754), la quale riprende molte formulazioni che erano state
proprie delle teorie di John Locke (1632-1704), eliminandone per gli aspetti pi propriamente
psicologici, e sottolineando come tutte le facolt conoscitive si sviluppino, in modo pi o meno
diretto,
dall'azione
dei
sensi.
Famoso in questo senso l'esempio, svolto da Condillac, di una statua a fattezze umane, la quale
progressivamente si anima man mano che prendono vita i vari sensi, e in particolare il tatto, il quale
le permette la consapevolezza della realt propria e del mondo circostante. Tutto quello che finora
veniva attribuito all'attivit spirituale, giudizio. desiderio, volont non sono che "sensazioni
trasformate".

Sensismo e materialismo
Va sottolineato che il sensismo non coincide con il materialismo, giacch il primo si limita a
esprimere la posizione di chi afferma il primato della conoscenza sensibile, senza tuttavia
determinare in alcun modo i contenuti che questa conoscenza possa raggiungere.
La posizione sensista riguarda quindi esclusivamente la forma della conoscenza, in particolare il
modo in cui si formano e si espletano le varie facolt conoscitive. Dire che la nostra conoscenza si
origina dalla sensazione non vuol dire che la materia di per s sia causa di movimento e sensazione
per cui l'uomo alla fine sia un essere completamente materiale. Proprio in ragione di questo,
Condillac pot teorizzare l'esistenza di Dio e l'immortalit dell'anima, congiungendo sensismo
gnoseologico e spiritualismo.
La via del materialismo su base sensistica venne intrapresa invece da Julien Offray de La Mettrie
(1709-1751), Claude-Adrien Helvtius (1715-1771) e Paul Henri Thiry d'Holbach (1723-1789), pi
conosciuto con lo pseudonimo di Mirabaud.
Per Julien Offray de La Mettrie estensione, movimento e sensibilit caratterizzano tutto ci che
materiale; l'uomo stesso una macchina ("L'homme machine") condizionata da leggi biologiche.
Helvetius condivide con Condillac l'idea che la conoscenza derivi dalle sensazioni ed estende
quindi, nell'opera Lo Spirito (1758), la natura sensibile anche alla moralit riducendola a pure
motivazioni
utilitaristiche.
Per Holbach l'affermazione decisa del materialismo collegata all'ateismo e alla negazione di ogni
libera volont nel comportamento dell'uomo.
Il materialismo in effetti era negato dagli illuministi poich essi vi vedevano il mascheramento della
vecchia pretesa metafisica di spiegare in maniera onnicomprensiva e totale l'universo. Si pu
affermare che il materialismo era da loro sostenuto non tanto per ragioni gnoseologiche quanto per
fini politici e morali come una polemica protesta, cio, nei confronti dell'autoritarismo politico e
religioso dei loro tempi.

Potrebbero piacerti anche