Cirrosi Epatica
Cirrosi Epatica
Cirrosi Epatica
ISTOL:
profondo sovvertimento della struttura epatica con fenomeni
distruttivi epatocitari e conseguente fibrosi, infiltrazione
parvicellulare (soprattutto nelle forme da epatite cronica attiva),
fenomeni rigenerativi nodulari senza la caratteristica struttura
laminare raggiata del lobulo.
ALTERAZIONI VASCOLARI:
la necrosi degli epatociti determina collasso dell'impalcatura
reticolare la quale, in associazione a fenomeni di fibrosi attiv,
determin la formazione di una membrana basale intorn.ai sinusoidi
epatici (capillarizzazione) con grave deconnessione tra i sinusoidi ed
il parenchima epatico e conseguente alterazione dei processi
rigenerativi che non avvengono in maniera laminare.
Si aprono quindi, a livello presinusoidale, numerose anastomosi tra
aa epatica e le diramazioni intraepatiche della vv.porta
(arteriolizzazione dei sinusoidi: in quanto la PA nei sinusoidi è
sensibilmente aumentata) con ulteriore grave deconnessione tra
epatociti e circolazione sanguigna (shunts intraepatici porto-cavali).
Queste alterazioni circolatorie fanno sì che un danno ipossico si
sommi alla noxa primitivamente cirrogena.
I macro e micronoduli rigenerativi determinano infine
compressione delle vene centrolobulari con ipertensione portale
postsinusoidale.
EZ:
CIRROSI IDIOPATICA
CIRROSI ALCOLICA di Laennec
CIRROSI POST EPATITICA
CIRROSI DA FARMACI: isoniazide, metotrexate, alfa-metil dopa
CIRROSI DISMETABOLICA (emocromatosi, Wilson, galattosemia,
tirosinosi, glicogenosi, fruttosemia, mucoviscidosi, deficit di
a1-antitripsina, Rendu-Osler,)
CLINICA:
asten., subittero, dispepsia, ascite, dimagram., amenor, spyders
nevi (da iperestrogenismo), atrofia testicolare, ginecomastia (×
diminuito catabolismo estrogenico, x aumentata conversione
periferica di testosterone in estrogeni e x danno da alcol sui testicoli
con conseguente ipo-atrofia); iperinsulinemia (× diminuito
catabolismo epatico), iperglucagonemia (da aumentata produz.);
alterazioni ormonali tiroidee (x alteraz.della TBG); anemia (×
emorrag., x diminuz dell'acid folico e x inibizione midollare da alcol);
leucopenia; PTLpenia; diminuita sintesi di fattori emocoagulativi;
diminuito assobimento di vit.K con conseguente diminuita sintesi
dei fatt II,VII,IX,X; diminuita sintesi di urea con conseguent riduzione
dell'azotemia; alcalosi respiratoria; turbe elettrolitiche ×
iperaldosteronismo secondario; insufficienza renale: × diminuita
perfusione renale in particolare della corticale (s.epato-renale).
DX:
es.epatici, ammonio, y-globuline, autoanticorpi, markers virali, eco
epatobiliare, agobiposia epat.
TERAPIA:
DIETA: ad alto contenuto proteico (iniziare con 40g/di ed
aumentare di 3g q.3gg fin.a 100g/di), i carboidrati forniscono il
rest.delle calorie
NO ALCOL,
RIPOSO in caso di febbre, asten., ascite ed infezioni.
AMINOACIDI SELETTIVI: BMI 500ml× 3
VITAMINE: IDROPLURIVIT 300 1-2cf., KONAKION 10-20gt o 1-2f
im/di (v.VIT K).
HUMATIN 4cps/di, o NORMIX 2c × 2 × 15gg/ms: riduce la flora
batterica intestinale con conseguente diminuz della produzione di
NH3 e di tossine.
LAEVOLAC 3-6bust./di: favorisce lo sviluppo della flora saccarolita
(che non produce ammoniaca) ed agisce anche come purgante
osmotico.
ANTIAMMONIOEMICI: BIOARGININA (L-arginina) fl 500/di, o fl
20ml × os 4-8/di
ANABOLIZZANTI PROTEICI: DECA-DURABOLIN 1f 50mg q.7gg im
DIURETICI: KANRENOL 100mg 2c/di, LASIX 1-2c da 25mg/di.
2) emorragia digestiva:
procedimento diagnost.elettivo è costituito dalla EGDS. Nel 50%
l'emorragia si arrest.spontan., ma il risch di risanguinam.è
elevat.
se c'è coagulopatia: plasma fresco congelato o complesso
protrombinico attivo (BEBULIN 1fl ev).
vasocostrittori: VASOPRESSINA O SOMATOSTATINA (complic.:
risanguinam.dop.sospensione del farmaco, ischemia card,
IRA, ischemia G-I. Per preven.tali complic.ischemiche è
indicata la contemporanea sommin.di vasodilatatori quali
CARVASIN subling.o VENITRIN ev).
se il sanguinamento è molt.intenso: tamponamento con
palloncino (sonda di Sengstaken-Blakemoure):
1°. gonfia il pallone gastrico con 150-200 ml di aria. Se il
sanguinamento non si arresta ->
2°. gonfia il pallone esofageo fino ad ottenere una pressione di
35-40 mmHg. Controllare la pressione co un manometro).
Complicanze: polmonite ab ingest, rottura dell'esofago.
se disponibile, l'EGDS è la tr.di scelta × controllare l'emorragia
acuta mediante sclerosi endoscopica o legatura endoscopica
delle varici. (NB): non è indicata la sclerosi endoscopica
profilattica in assenza di sanguinamento.
i ß-bloccanti (propranolo) possono esser utilizzati ×
prevenire il sanguinamento da varici esofagee; in fase acuta il
loro uso è limitato dall'ipotensione post-emorragica.
tr chirurgica: anasatom.porto-sistemica. Può essere:
1) non selettiva: decomprime tutto il sistema portale, é
gravat.da una maggior mortalità, opp
2) selettiva: decomprime l'ipertensione solo a livello delle varici
(anastomosi spleno-renale distale).
Dopo questi intervent.chirurgici aumenta l'incidenz.di
encefalopatia epatica.
Altre tecniche chirurgiche son.costituite dallo shunt
porto-sistemico intraepatico transgiugulare e dalla
transezione esofagea.
Uno stillicidio cronico di sangue può essere la conseguenza di
una gastropatia ipertensiva portale dovuta a congestione
venosa passiva; utile la tr con ß-bloccanti, inutili gli anti-H2.
3) splenomegalia:
essa contribuisce alla pancitopenia. In assenz.di cirrosi, una
splenomegalia deve far sospet una trombosi della vv.splenica.
In assenz.di malattia epatica, una splenomeg può esser causa
d'ipertensione portale da aumento del flusso nella vv splenica.
A volte può esser.richiesta la splenectomia specie se la
splenomegalia è causa d'ipertensione portale.
4) peritonite batterica:
detta anche peritonite batterica spontanea (PBS) in quant no.è
evidenziabile una fonte originaria d'infezione.
La sua insorgenza è favorita da una bassa concentrazione di
proteine (in particolare opsonine) nel liquido ascitico.
La clin può essere caratterizzata o da un quadro francamente
peritonitico o da sintomi molto attenuati.
La dx si esegue con l'es.del liquido ascitico (GB > 500/mmc o
PMN > 250/mmc, anche se sono descritte forme co.PMN < 250
ed es.colturale +) e con l'es colturale. Frequenti son.le recidive
entro l'aa dopo il 1º episodio.
Tr: ampicillina + aminoglicosidici, poi tr mirata in base
all'antibiogramma.
Utile, × prevenire le recidive, una tr profilattica con NOROXIN
400mg/di.
5) sindrome epato-renale:
dev.esser.distinta dall'IRA prerenale secondaria a grave
emorragia.
Fattori precipitanti son: ripetute paracentesi, infez, emorragie
digestive, tr.diuretica.
I ren.son.strutturalm.normali e la sindr dipende da
un'alterazione dell'emodinamica renale favorita da un alterato
equilibrio tra PG e TX (trombossano).
La clin. è caratterizata da ritensione di Na, oliguria,
iperazotemia, ipotensione. La concentrazione Urinaria di Na è <
5 mmol/L.
Non.c'è tr efficace.
6) coagulopatia:
sebben l'alcol possa deprimere direttamente il midollo con
conseguente PTLpenia, la causa principale di coagulopatia è
rappresentata dalla diminuita sintesi epatica dei fattori
emocoagulativi I(fibrinogeno), II(protrombina), V, VII, IX, X.
L'epatopatia, inoltre, è causa di diminuita produzione di sali
biliari con conseguente deficit di assorbimento delle vitamine
liposolubil (A. D. E. K.) tra cui anche di Vit K1.
Infine le modificazioni della flora batterica intestinale possono
determinare una diminuita produzione di Vit.K2. Per tali motivi
può essere giustificata la somministrazione di vit K IM.
8) epatocarcinoma.
9) encefalopat.epatica (v)