Manuale Pratico Illuminotecnica
Manuale Pratico Illuminotecnica
Manuale Pratico Illuminotecnica
Compatto ed esauriente
Capitolo 1
Illuminotecnica
Capitolo 2
Valori orientativi per l’illuminazione di interni ed esterni
sulla base delle nuove normative europee
Capitolo 3
Applicazione della luce
Capitolo 4
Tecnologia
Capitolo 5
Sorgenti
Capitolo 6
Gestione della luce e alimentatori
Capitolo 7
Illuminazione di sicurezza
Capitolo 8
Tecnica e tabelle
Capitolo 9
Strumenti di progettaziones
Impressum
Illuminotecnica
raggi gamma
10 -10
raggi x
ultravioletti
luce
10 -5
infrarossi
Terahertz
microonde
100
TV, onde ultracorte
onde medie
onde radio
105
notte giorno
Smel( λ) V'( λ) V( λ)
100
80
60
40
20
0
380 420 460 500 540 580 620 660 700 740 780 Lunghezza d’onda
[nm]
λ
Lunghezza d’onda [nm]
Grandezze Illuminotecniche
Flusso luminoso Φ
Ι= Φ E= Φ
Ω A
Lumen [lm]
Intensità luminosa Ι Illuminamento E
Ι E · ρ*
L= L=
A L · cos
[lm/sr*m2 ]=[cd/m2 ]
Flusso luminoso
Intensità luminosa
Illuminamento
Luminanza
– Valore nuovo
150
– Valore di manuten-
zione dell’illumina-
125
mento di manuten-
zione con interventi
100 di pulizia ogni 3 anni
– Fattore impianto
75 senza manutenzione
50
25
0
1 2 3 4 5 Tempo di funziona-
mento (anni)
Valore mantenuto = fattore di manutenzione x valore nuovo
Indici di riflessione
Gli indici di riflessione di oggetti e superfici
perimetrali condizionano il modo in cui si
percepisce un ambiente ed anche la luce
riflessa, vale a dire l’impressione di brillanza.
La tabella degli indici di riflessione in allegato
aiuta a quantificarli.
Cause Cause
– Apparecchi d’illuminazione non schermati – Superfici riflettenti
– Superfici con forti brillanze – Apparecchi posizionati male
– Posti di lavoro posizionati male
Effetti
– Calo di concentrazione Effetti
– Aumento del margine d’errore – Calo di concentrazione
– Stanchezza – Aumento del margine d’errore
– Stanchezza
Rimedi
– Apparecchi con luminanze limitate Rimedi
– Schermature sulle finestre – Apparecchi e posti di lavoro disposti
in sintonia
– Illuminazione indiretta
– Superfici opache
= 45° UGRL 13 16 19 22 25 28
= 85°
Cl. qualità Vale per l’illuminamento nominale (lx)
A 1000 750 500 <300
1 2000 1500 1000 750 500 <300
2 2000 1000 500 <300
3 2000 1000 500 <300
85°
8
A 6
75° 4
3
65° a
2
hs
55°
45°
1
3
8 10 2 3 4 5 6 8 104 2 3 4
Luminanza L in cd/m2
Il metodo della curva limite di luminanza Il metodo della curva limite era quello utiliz-
serve a valutare la luminanza media di un zato nella precedente normativa DIN 5035
apparecchio sotto un angolo che va da per valutare l’abbagliamento.
45° a 85°.
Negli uffici per esempio è accettato
come valore massimo UGR = 19. Tale valore
corrisponde a una curva limite di classe 1
per 500 lx.
Illuminamento cilindrico
Colorazione
Resa cromatica
La resa cromatica è la proprietà di una sor- Talvolta si ricorre anche a colori di prova
gente luminosa di restituire i colori (8 colori saturi, da R9 a R14, per valutare capacità parti-
di prova, da R1 a R8) nel modo più fedele pos- colari di una sorgente luminosa. In tal caso la
sibile rispetto a una sorgente di riferimento. restituzione di tali colori andrà specificata a
Viene espressa con l’indice di resa croma- parte.
tica Ra. (ingl.: Colour Rendering Index CRI).
La resa cromatica migliore in assoluto è
Ra = 100.
R1 rosa antico R 5 turchese
Misurazione dell’illuminamento
Illuminazione di esterni
Per limitare gli effetti di disturbo, la normativa EN 12464-2 fornisce per le aree
esterne una tabella con valori di illuminamenti e luminanze:
Ev I RUL Lb Ls
lx cd % cd/m2 cd/m2
* Nel caso in cui non esistano regolamentazioni sul coprifuoco, i valori più alti non dovrebbero
essere superati e quelli più bassi dovrebbero essere presi come limiti preferibili.
Tipi d’illuminazione
Illuminazione diretta
– La luce degli apparecchi illuminanti sul – Il soffitto può apparire scuro
soffitto, in parte anche molto direzionata, (effetto caverna)
incide direttamente sui piani di lavoro – Nella disposizione dei posti di lavoro non
– Sotto gli angoli piatti è fondamentale la devono essere presenti ombre
schermatura dall’abbagliamento – Sul piano di lavoro l’efficienza energetica
è elevata
Illuminazione indiretta
– La luce è puntata su soffitti e pareti, – Il locale guadagna otticamente in altezza
quindi i piani di lavoro sono illuminati – La luce non provoca abbagliamenti
indirettamente – I posti di lavoro si possono disporre
– L’effetto può apparire diffuso in quanto liberamente
povero di ombre – Efficienza energetica più scarsa
Illuminazione
diretta/indiretta
Luce Morbida
Concezioni illuminotecniche
area utente
1,00 m
Interni
Interni
Interni
Negozi
Aree di vendita 300 22 0,4 80
Zone casse 500 19 0,6 80
Banchi di confezionamento 500 19 0,6 80
Aree pubbliche
Zone generiche Sale d’ingresso 100 22 0,4 80
Guardaroba 200 25 0,4 80
Sale d’attesa 200 22 0,4 80
Casse/sportelli 300 22 0,6 80
Ristoranti e hotel Banchi reception, portinerie 300 22 0,6 80
Cucine 500 22 0,6 80
Sale ristoranti, sale funzionali – – – 80
Ristoranti self service 200 22 0,4 80
Buffet 300 22 0,6 80
Sale conferenze (meglio con luce regolabile) 500 19 0,6 80
Corridoi 100 25 0,4 80
Teatri, sale da concerto, cinema, Sale prove 300 22 0,6 80
sale manifestazioni Guardaroba 300 22 0,6 90
Platee – manutenzione, pulizia 200 22 0,5 80
Palcoscenici – costruzione 300 25 0,4 80
Padiglioni fieristici ed espositivi Illuminazione generale 300 22 0,4 80
Musei Oggetti non sensibili alla luce secondo le esigenze
Oggetti sensibili alla luce espositive
Strutture sanitarie
Ambienti generici Sale d’attesa 200 22 0,4 80
Corridoi: di giorno 100 22 0,4 80
Corridoi: pulizie 100 22 0,4 80
Corridoi: di notte 50 22 0,4 80
Corridoi multifunzionali 200 22 0,6 80
Sale di soggiorno diurno 200 22 0,6 80
Ascensori per il pubblico 100 22 0,6 80
Ascensori di servizio 200 22 0,6 80
Interni
Zone di passaggio
Aeroporti Arrivi e partenze, uscita bagagli 200 22 0,4 80
Zone di passaggio, scale mobili, tapis roulant 150 22 0,4 80
Banchi informazioni, banchi check-in 500 19 0,7 80
Controllo passaporti 500 19 0,7 80
Sale d’attesa 200 22 0,4 80
Custodia bagagli 200 25 0,4 80
Controlli di sicurezza 300 19 0,6 80
Torri di controllo 500 16 0,6 80
Hangar per test e riparazioni 500 22 0,6 80
Aree di controllo motori 500 22 0,6 80
Zone di misurazione negli hangar 500 22 0,6 80
Strutture ferroviarie Binari interamente chiusi con poca presenza di persone 100 – 0,4 40
Binari interamente chiusi con forte presenza di persone 200 – 0,5 60
Sottopassaggi con poca presenza di persone 50 28 0,5 40
Sottopassaggi con forte presenza di persone 100 28 0,5 40
Sportelli e sale stazioni 200 28 0,5 40
Sportelli e uffici biglietti o bagagli 300 19 0,5 80
Sale d’attesa 200 22 0,4 80
Ingressi, sale stazioni 200 – 0,4 80
Posti di manovra 200 28 0,4 60
Tunnel d’accesso 50 – 0,4 20
Capannoni di manutenzione 300 22 0,5 60
Interni
Strutture sportive Ēm Ra
Aerobica/danza 500 60
Anelli 750 60
Arrampicata 500 60
Atletica leggera (tutte le discipline) 500 60
Badminton 750 60
Basket 750 60
Biliardo 750 80
Birilli 200 60
Bocce 300 60
Boule 300 60
Bowling 200 60
Bowls 500 60
Boxe (competizioni/allenamenti) 2000/300 80
Calcio (indoor/calcetto) 750 60
Ciclismo (su pista) 750 60
Cricket 750 60
Curling (campo di gioco/traguardo) 300/200 60
Danza (aerobica/fitness) 500 60
Darts 200 60
Eishockey 750 60
Equitazione 500 60
Floorball 750 60
Ginnastica (libera, attrezzi) 500 60
Ginnastica ritmica 500 60
Hockey 750 60
Judo 750 60
Lotta (Kendo/Karate) 750 60
Nuoto 500 60
Pallamano 750 60
Pallapugno 750 60
Pallarete (goalball) 750 60
Pallavolo 750 60
Pattinaggio a rotelle 500 60
Aeroporti
Zone adiacenti ad hangar 20 20
Zone adiacenti ai terminal 30 40
Zone di carico 50 40
Depositi carburanti 50 40
Aree di manutenzione velivoli 200 60
Cantieri
Sgomberi, carichi e scarichi 20 20
Zone costruzioni, posa di tubazioni, trasporto,
lavori ausiliari, deposito 50 20
Montaggio di strutture portanti, casseforme e prefabbricati,
posa di cavi e tubature elettriche 100 40
Giunzione di strutture portanti, installazione complessa di
cavi elettrici, macchinari e alimentazioni 200 40
Distributori di carburante
Zone di parcheggio autoveicoli 5 20
Entrata/uscita: poca luminosità (ad es. in periferia o zone rurali) 20 20
Entrata/uscita: molta luminosità (ad es. in città) 50 20
Aree di servizio come controllo pneumatici o livello acqua 150 20
Punti di lettura di strumenti di misurazione 150 20
Parcheggi
Traffico modesto, ad es. parcheggi di negozi, case a schiera,
unità residenziali, parcheggi di biciclette 5 20
Traffico medio, ad es. parcheggi di grandi magazzini, uffici,
fabbriche, strutture sportive o polifunzionali 10 20
Traffico intenso, ad es. parcheggi di scuole, chiese, grandi centri
commerciali, grandi strutture sportive o polifunzionali 20 20
Segherie
Spostamento di legname a terra e in acqua,
impianti di trasporto segature e trucioli 20 20
Cernita di legname a terra e in acqua, carico e scarico di assi,
impianti di sollevamento 50 20
Lettura di marchi e contrassegni su assi 100 40
Classificazione e imballaggio 200 40
Lavoro su macchine sgusciatrici e separatrici 300 40
Estratti da:
ÖNORM EN 12464-1
Luce e illuminazione – Illuminazione di luoghi di lavoro – parte 1:
luoghi di lavoro in interni (2011-07-01)
ÖNORM EN 12464-2
Luce e illuminazione – Illuminazione di luoghi di lavoro – parte 2:
luoghi di lavoro in esterni (2007-10-01)
ÖNORM EN 12193
Luce e illuminazione – Illuminazione di strutture sportive
(2008-04-01)
01:00 02:00 03:00 04:00 05:00 06:00 07:00 08:00 09:00 10:00 11:00 12:00
13:00 14:00 15:00 16:00 17:00 18:00 19:00 20:00 21:00 22:00 23:00 24:00
Settori applicativi
Sostenere la salute – Luce con effetto biologico sul ritmo circadiano giorno-notte
– Priorità alla luce diurna quale sorgente d’illuminazione
– Luce artificiale con Tunable White
Dipendenti, fattore di costo – Analisi del costo del personale in confronto ai costi
d’investimento e d’esercizio
– Risultato: le soluzioni illuminotecniche devono assoggettarsi
alle esigenze delle persone
– La luce incoraggia la produttività e la creatività
Tecnologia e flessibilità
Creare zone diverse – Strutturare e dare orientamento con la luce composta in zone di
passaggio, superfici verticali, punti specifici etc.
– Formare raggruppamenti con un sistema di gestione
Sostenere le attività – Adattamento tramite il sistema di gestione
– Tenere conto degli strumenti di lavoro che si spostano (come i
tablet): evitare luminanze forti alle angolature più verticali
Assicurare individualità – Tenere conto dello sviluppo demografico
– Gestione della luce con possibilità di comandi individuali
Efficacia ed efficienza
Sostenibilità – Accresce il valore degli edifici
– Gestione della luce: basata sulla luce diurna o sulle presenze
– Apparecchi e sistemi d’illuminazione efficienti
Visione globale – Considerare tutte le mansioni visive e le zone dell’edificio
– Allacciare la gestione della luce al sistema generale di automazione
Valore aggiunto con i LED – Inserimento ideale nel sistema di gestione della luce
– Non risentono della frequenza di accensione e dimming
– Lungo ciclo di vita con molti vantaggi: consumo energetico ridotto,
lunga durata, poca necessità di manutenzione
Settori applicativi
Ecologia
Sfruttamento della luce diurna – Efficienza energetica con il sistema di gestione
Apparecchi efficienti e – Le soluzioni LED sono estremamente efficienti
comandi intelligenti – Le accensioni frequenti e il dimming non intaccano
minimamente la durata dei LED
Ergonomia
Rendimento e concentrazione – Le normative definiscono i requisiti basilari visivi come
l’abbagliamento o l’illuminamento
– Le componenti emotive incrementano la concentrazione
– Luminosità di soffitti e pareti per dare agli ambienti un
carattere aperto
Benessere e salute – Il senso di benessere migliora il rendimento
– La luce stabilizza il nostro orologio biologico interno ed è
dimostrato che attiva processi ormonali
– È dimostrato clinicamente che la luce incrementa le
prestazioni cognitive
Adattare la luce alle attività e – Illuminazione di lavagne: esigenze visive elevate in quanto gli occhi
alle esigenze visive devono continuamente adattarsi a vedere da lontano e da vicino,
a leggere e a scrivere
– Lavoro di gruppo
Nuove tecnologie
Diversificazione e flessibilità –
Gestione della luce: utilizzo flessibile dei locali, cambiamenti
dinamici di luce diurna e artificiale per movimentare
Scene di luce pronte con un Elementi di comando di facile comprensione, con scelta
–
pulsante delle scene di luce
Settori applicativi
Scenografie
Limbic Lighting – Soluzioni illuminotecniche studiate per i gruppi di target, in grado
di influenzarne gli stati emotivi
– Incremento dei fatturati nei negozi che tengono conto delle
preferenze della clientela
Mettere voglia – Guidare la percezione: mettendo in contrasto tonalità,
distribuzione e luminanze in sintonia con i tipi di prodotti
Comunicare i marchi – Dare emozione alla luce mettendo in scena facciate e vetrine
Autenticità
Creare accenti – Illuminazione d’accento precisa
– Resa cromatica eccellente: con effetto brillante e autenticità
Naturalezza
Accentuare la freschezza – Soluzioni LED con ottima resa cromatica e temperatura di
colore adeguata
– Prodotti alimentari freschi messi in scena con una luce che
invogli e che non provochi degrado
Adattare la temperatura di colore – LED con la rivoluzionaria tecnologia Tunable Food e tunableWhite
– Scelta di varie temperature di colore in un unico apparecchio
– Prima era necessario sostituire lampade e filtri
Illuminare senza degrado – I LED sono quasi privi di IR e UV
– Non servono filtri né dispositivi di protezione
Sostenibilità
Incrementare l’efficienza – Linee di luce LED al posto dei tubi fluorescenti
– Nel progetto privilegiare le luminanze verticali rispetto a
quelle orizzontali
Ridurre il consumo energetico – LED collegati a una gestione della luce
– Controllo delle zone secondarie con segnalatori di presenza
Ristrutturare l’illuminazione – Confrontare i costi d’esercizio con quelli d’investimento
– Migliorando l’efficienza si può migliorare anche la qualità di luce
(tecnologia LED)
Settori applicativi
Nuove tecnologie
Network – Sistema di gestione della luce
– Scene di luce: per sfruttare in molti modi sale di riunioni e saloni
Utilizzo flessibile di screens – Limitare l’abbagliamento alle angolature verticali per favorire l’uso
di smartphone e tablet
Globalizzazione
Varietà – Vasta gamma di prodotti
– Tenere conto delle peculiarità regionali
Responsabilità
Prodotti sostenibili – Apparecchi con certificazioni ambientali
Apparecchi efficienti e gestione – Sufficienti possibilità di comando e tasto «OFF» centrale accanto
della luce ottimizzata alla porta della camera
Spa e wellness
Dare sostegno a salute, – Cambi di colore fluidi e dinamici
benessere e relax – Nei reparti SPA alternare in modo mirato zone luminose e in ombra
Settori applicativi
Scenografia perfetta
Quattro dimensioni della luce – Vivere l’arte con Active Light che guida la direzione della luce,
l’intensità, la colorazione e il tempo
Arte e architettura – Composizione architettonica e artistica per intensificare la
fruizione dell’arte
Obiettivi di conservazione
Salvaguardia con tecnologia LED – Carico di IR e UV marginale grazie ai prodotti LED
Gestione della luce e tunableWhite – tunableWhite e comandi della luce per ridurre il potenziale di
degrado contenendo i tempi di esposizione e utilizzando lunghezze
d’onda meno nocive
Supporto scientifico e consulenza – Servizio con misurazioni sul posto e consulenza fondata su nozioni
scientifiche
Energia e manutenzione
Costi energetici – Payback in tempi brevi grazie ai consumi ridotti della nuova
tecnologia LED
– Gli apparecchi dimmerabili salvaguardano le opere e ottimizzano
il bilancio energetico
Costi di manutenzione – La lunga durata degli apparecchi LED riduce al minimo i costi
di manutenzione
– 5 anni di garanzia
Settori applicativi
Salute e attività
Qualità per pazienti e – Tenere conto delle problematiche legate alle patologie da demenza
bisognosi di assistenza – Evitare riflessi e riflessioni (immagini illusorie)
Favorire il benessere e dare – In molte case di cura manca la luce diurna, fondamentale per
sostegno all’orologio interno stabilizzare l’orologio interno
– Le uscite all’aperto sono rare
– Compensazione attraverso la luce artificiale: cambi mirati di
colorazione e illuminamento
– Intensità potenziata creando isole di luce
Migliorare il comfort e – Illuminazione dei letti
dare sicurezza – Scene di luce a misura di anziani e malati
Affidabilità e funzionalità
Comfort visivo e sicurezza per – Illuminazione di emergenza
pazienti e residenti – Assicurare orientamento
– Evitare zone scure e ombre forti
– Rendere gradevoli i corridoi con luce indiretta su pareti e soffitti
Sostenere diagnosi e terapie – Aumentare l’illuminamento: attivando un pulsante sul letto di
degenza oppure con componenti aggiuntive
– Resa cromatica elevata
Ottimizzare le condizioni di lavoro – Comandi intuitivi e individuali
di medici e infermieri – Illuminazione apposita per le esigenze più complesse
(terapie intensive e sale operatorie)
– Dove le persone lavorano di notte: illuminazione ad efficacia biologi-
ca per sostenere il ritmo circadian
Flessibilità – Illuminazione costruita in maniera modulare per adattare la luce
all’utilizzo degli ambienti
Ecologia ed economia
Valore aggiunto per gestori e investi- – I comandi basati sulla luce diurna e le scene attivabili individual
tori mente migliorano non solo il comfort ma anche l’efficienza
Settori applicativi
Efficienza
Ridurre il consumo energetico – Dove gli orari lavorativi arrivano alle 24 ore, spesso con poca
e le emissioni di CO2 luce diurna, servono tecnologie della massima efficienza
– Sfruttare primariamente la luce diurna, anche per dare un
maggior benessere
– Sorvegliare le presenze in zone secondarie o poco frequentate
– Certificazioni per qualificare l’azienda come attenta all’ambiente
Semplificare la manutenzione – große und hohe Raumdimension verursachen hohen
e rinnovare l’illuminazione Wartungsauf wand
– langlebige und effiziente LED-Lösungen und
Lichtmanagementsysteme reduzieren den Aufwand
Flessibilità
Diversificazione in locali alti – Illuminazione generale omogenea, con tubi fluorescenti lineari o
LED dove l’altezza lo permetta
– Illuminazione di capannoni molto alti: le lampade ad alta pressione
presentano alcuni svantaggi in quanto si integrano con difficoltà nei
sistemi di gestione (per via del dimming e della riaccensione)
Progetto completo di – Soluzione di un’unica marca, dal parcheggio al magazzino ai
gestione della luce singoli posti di lavoro
– Le catene di produzione che variano richiedono flessibilità degli
impianti, con apparecchi o gruppi d’illuminazione che si adattano
in fretta
Trasparenza e immagine – Architetture più aperte che trasmettono il marchio
– Apparecchi d’illuminazione disposti in maniera architettonica per
un effetto notturno
– Illuminazione della facciata
Produttività
Favorire l’individualità e il – Prevedere una distribuzione armoniosa delle luminanze non solo in
rendimento corrispondenza dei posti di lavoro ma in tutto l’ambiente
– Tenere conto attentamente delle esigenze particolari in singole
zone di lavoro
– I comandi individuali incrementano il senso di benessere
– Illuminamenti e temperature di colore variabili per sostenere le
persone durante i turni di lavoro
Affidabilità
Costruzione resistente e robusta – L’illuminazione deve resistere alle condizioni più critiche: come
temperature estreme, bagnato, vibrazioni, agenti chimici e vapori
Pulizia e sicurezza – Gli apparecchi facili da pulire e con poco bisogno di manutenzione
accumulano poco sporco
– Materiali compatibili con detersivi e disinfettanti
– Apparecchi antideflagranti
– Senso di sicurezza: luminanze verticali sulle superfici perimetrali
– Evidenziare bene i punti di pericolo
Settori applicativi
Esperienza umana
Fattori sociali – Restituire alle persone i loro spazi urbani anche di notte
– Promuovere l’interazione
– Creare luoghi interessanti da scoprire
– Favorire le attività delle persone
Fattori emotivi – Trasformare le strade abituali in luoghi nuovi e inaspettati
– Adattare la luce alle abitudini e alle esigenze
Fattori legati alla percezione – Sottolineare i dettagli urbani e dare alle persone la possibilità
di riscoprire gli spazi
– Migliorare la percezione, lo stato di benessere e l’accoglienza
dei luoghi
– Orientamento
Sostenibilità e sensibilità
Fattori ecologici – Ridurre il consumo energetico con sorgenti luminose e sistemi
ottici di qualità
– Evitare l’inquinamento luminoso: questo vuol dire molto di più che
limitarsi a puntare la luce in basso. Le strategie più attente mirano
a riprodurre gli spazi migliorandone la percezione
Fattori di design – Illuminare i luoghi nel modo giusto e al momento giusto, senza
sprechi di luce
– Trovare il giusto equilibrio tra luce artificiale e oscurità (partendo
dalla situazione naturale della notte): questo per ridurre il consumo
energetico e al contempo migliorare la qualità visiva.
Flessibilità e identità
Fattori d’identità sociale – Migliorare la qualità di vita e il vissuto dando identità al luogo
– Mettersi a proprio agio nell’interazione: questo migliora il legame
con il luogo e la comunità
Fattori di design – Aiutano a trasformare un ambiente vuoto in uno spazio di vita
– Creare un’identità non statica: con una luce che si orienta in base a
come le persone usano un certo luogo a una certa ora.
– Creare l’atmosfera giusta per rendere invitanti gli spazi
Settori applicativi
Tecnologia
Gruppi di rischio
Di principio tutte le sorgenti luminose devono Se dovesse essere pericoloso “fissare” una
essere sottoposte a collaudo riguardante i sorgente per un periodo prolungato, in
possibili danni che possono provocare all’oc- questo caso RG 2, la lampada deve essere
chio umano (EN 60598-1 [2015], EN 62471 contrassegnata dalla seguente etichetta:
Sicurezza fotobiologica di lampade e sistemi
d’illuminazione). La sicurezza è attestata dal Etichetta: non fissare la lampada!
marchio CE. Il danno che una radiazione ot-
Fonte: © VDE
tica può provocare alla retina dipende da:
– radianza spettrale In generale nessun apparecchio di Zumtobel
– intensità di esposizione comporta pericoli per l’occhio umano. Tutti i
– durata di esposizione suoi apparecchi rientrano nelle categorie
RG 0 oppure 1 e quindi non devono essere
Le sorgenti luminose sono classificate in etichettati.
gruppi di rischio (RG):
– RG 0: nessun rischio Manutenzione e smontaggio
– RG 1: nessun rischio in condizioni di Le avvertenze di manutenzione e
utilizzo normale smontaggio, come previsto dalla direttiva
– RG 2: nessun rischio in condizioni di UE 245/2009, sono disponibili come
riflesso naturale di avversione download nel catalogo elettronico.
alla luce
– RG 3: rischio anche in caso di breve Garanzia e copertura
esposizione Le condizioni di garanzia sono riportate
nel catalogo elettronico al capitolo
“5 anni di garanzia”.
Tecnologia LED
Tecnologia LED
Qualità della luce bianca e binning “singoli” e nelle applicazioni in cui la luce
I chip LED non sono tutti perfettamente bianca deve possedere la massima qualità,
uguali quando escono dalla produzione: come ad esempio i musei.
differiscono infatti per intensità, temperatura Nella pratica si parla spesso di ellissi
di colore, tonalità o anche per tensione. MacAdam, prese come parametro per indi-
Di conseguenza i singoli LED, una volta care le differenze dei singoli moduli LED in
prodotti, vengono misurati e ripartiti in gruppi termini di percezione del colore.
con le medesime caratteristiche. In altre Le ellissi MacAdam descrivono la distanza
parole sono sottoposti ad una cernita in cui di colore sulle coordinate xy del diagramma
i parametri di distinzione si chiamano bin (che normato di cromaticità. Nella teoria si parla di
in italiano vuol dire contenitore). A seconda 1 MacAdam nel momento in cui si presenta
della destinazione e del prodotto, queste una differenza visibile di percezione del
caratteristiche potranno essere più o meno colore.
rilevanti. Attualmente si considerano il massimo
Utilizzando determinati gruppi di binning si della fattibilità tecnica 2 ellissi MacAdam
riducono al minimo non solo le differenze di quale differenza di colore tra singoli moduli
colore e luminosità della luce emessa dai LED dentro un apparecchio oppure tra singoli
singoli apparecchi, ma anche le differenze LED come quelli montati in faretti. Nel caso
delle stesse superfici luminose visibili. È così invece di apparecchi a fascio largo con flussi
che la luce emessa da un intero impianto si luminosi consistenti (quelli che vanno a sosti-
trova ad avere un aspetto unitario ed omoge- tuire le lampade fluorescenti), 4 ellissi
neo. Questa cernita assume particolare MacAdam sono considerate un risultato di
importanza nei prodotti costituiti da LED alta qualità.
2700 K
3000 K
3500 K
4000 K
4500 K
5000 K
5700 K
6500 K
Tecnologia LED
0,9 0,9
520 520
0,8 0,8
540 540
0,7 0,7
560 560
0,6 0,6
500 500
0,5 580 0,5 580
T C (°K) 2500 T C (°K) 2500
y 4000 3000 y 4000 3000
0,4 6000 600 0,4 6000 600
10000 2000 1500 10000 2000 1500
620 620
0,3 0,3
490 700 490 700
∞ ∞
0,2 0,2
0,9 0,9
520 520
0,8 0,8
540 540
0,7 0,7
560 560
0,6 0,6
500 500
0,5 580 0,5 580
T C (°K) 2500 T C (°K) 2500
y 4000 3000 y 4000 3000
0,4 6000 600 0,4 6000 600
10000 2000 1500 10000 2000 1500
620 620
0,3 ed 0,3
490
∞ cali brat 700 490
∞
700
non-
0,2 0,2
Ottica
Riflessione
In fisica la riflessione è il fenomeno per cui un’onda, che si
propaga lungo l’interfaccia tra differenti mezzi, cambia di
direzione a causa di un impatto con un materiale riflettente.
ottica- otticamente
mente più più sottile
spesso
Rifrazione
La rifrazione è la deviazione subita da un’onda che ha luogo
quando questa passa da un mezzo ad un altro nel quale la
sua velocità di propagazione cambia. In ottica, la rifrazione θ1
Medium 1
avviene quando un’onda luminosa passa da un mezzo con
un indice di rifrazione a un altro con un diverso indice.
Medium 2
Nel passaggio tra i due mezzi con differenti indici di rifra- θ2
zione l’onda luminosa cambia direzione seguendo la legge
di Snell.
Rifrazione della luce su materiale Rifrazione della luce su strutture Rifrazione della luce su microstrutture
con differenti proprietà ottiche come microprismi o microlenti in cui la luce viene miscelata
Diffrazione
Incidendo su strutture periodiche che si espandono in
corrispondenza della lunghezza d’onda, la luce viene deviata
(vedi figura).
Tali strutture possono essere ad esempio reticoli tras
mettenti, reticoli riflettenti (fasici) oppure reticoli olografici.
Deviandosi, lo spettro della luce cromatica si divide.
RESCLITE escape
Uno spot che illumina la via di fuga per 12 m con soli 0,5 W di potenza
impegnata. Ogni lente può essere ruotata a passi di 90°. Con le due lenti
girevoli si può raddoppiare la lunghezza dell’illuminazione oppure farla
girare ad angolo retto per cambiare direzione.
ONLITE PURESIGN
TECTON C
LUCE MORBIDA V
IYON
Sorgenti
A lungo l’uomo ha dovuto dipendere esclu 19 %). Di questa percentuale, l’80 % circa
sivamente dalla luce naturale del sole. La ricade sull’illuminazione professionale e il
storia dello sfruttamento della luce inizia 20 % su quella delle case private. Le corri-
500.000 anni fa, con la scoperta del fuoco. spondenti emissioni di gas serra, rilevanti per
Da quel momento si è cominciato a disporre il clima, ammontano a circa 600 milioni di
non solo di calore ma anche di una luce artifi- tonnellate di CO2 all’anno.
ciale che allungava la durata del giorno. Quindi risparmiare energia nell’illumina-
Per secoli e secoli la luce artificiale è stata zione significa anche ridurre le emissioni di
prodotta bruciando legna, sego, grasso e olio. CO2. Per contenere il surriscaldamento del
Solo l’industrializzazione ha portato cambia- pianeta a un aumento massimo di 2° rispetto
menti davvero rivoluzionari: prima l’alimen al periodo preindustriale, l’Unione Europea si
tazione a gas e in seguito la corrente elettrica è posta obiettivi ambiziosi: –20 % entro il
si sono imposte come sistemi per produrre 2020 e –40 % entro il 2030 rispetto al livello
energia e luce. del 1990.
La luce elettrica fa parte della nostra Da quando Thomas Alva Edison inventò la
quotidianità da oltre 130 anni. Senza di essa lampadina (nel 1879) e ne avviò la produzione
la nostra vita moderna sarebbe impensabile. in serie, l’industria della luce ha messo in
La società di oggi vive in tutte le 24 ore, circolazione molti altri tipi di lampade.
passando la maggior parte di esse in Queste si distinguono per forma e potenza,
ambienti chiusi. In più illuminiamo anche soprattutto però per il modo in cui emettono
gli esterni, vuoi per ragioni di traffico o di luce. I criteri principali delle sorgenti mo-
effetti decorativi. derne sono la qualità di luce e l’efficienza,
Insomma, la necessità di luce artificiale il consumo energetico e la durata.
è gigantesca ed anche i requisiti che deve
possedere non sono da poco: ci serve luce L’emissione di luce
ovunque e in qualsiasi momento, in una La luce può essere prodotta con diversi
qualità determinata, a un costo accettabile, sistemi, artificiali o anche naturali. In essenza
con attenzione per le risorse ambientali. si distinguono quattro grandi categorie di
Le sorgenti moderne sono già molto sorgenti luminose:
efficienti e ci danno luce di buona qualità. – sorgenti termiche
Ciò nonostante in Europa l’illuminazione – lampade a scarica a bassa pressione
assorbe ancora il 14 % di tutta la corrente – lampade a scarica ad alta pressione
elettrica (a livello mondiale addirittura il – semiconduttori
Emissione di luce
Le sorgenti principali
Lampade alogene
Lampade fluorescenti
Le sorgenti principali
Le sorgenti principali
chip LED
piastrina
100
ambiente tra i 20 e i 25 °C bensì a circa
80 T16-I (lampada ad amalgama)
35 °C. Questo fenomeno è dovuto al fatto che 60
il punto di raffreddamento delle T16 non si
Flusso luminoso
40
100
80
T26 58 W
60 T16
Flusso luminoso
40
T26 36 W (linea tratteggiata)
20
-20 0 20 40 60 80 °C
Temperatura ambiente
Per siglare le lampade esistono diversi Molti produttori illuminotecnici si servono del
sistemi: innanzitutto quelli dei produttori sistema LBS per descrivere le lampade adatte
stessi, che ad ogni lampada danno un nome ai loro apparecchi, a prescindere dal nome
particolare. In più ci sono normative e docu- specifico della marca. Ciò appare più che
menti ufficiali che utilizzano sigle generiche. sensato, visto che buona parte delle lampade
Uno schema utile è quello fornito dal sistema sono standardizzate e scambiabili di marca.
LBS 1, redatto dall’associazione nazionale Le normative internazionali fanno ricorso ad
tedesca dell’industria elettrotecnica ed un altro sistema, chiamato ILCOS 2.
elettronica (ZVEI). Tale sistema assegna ad Nella tabella che segue le sigle dei vari
ogni lampada una sigla precisa composta da sistemi sono affiancate per confronto.
lettere e numeri.
1 LBS = sistema unificato per denominare le lampade elettriche destinate all’illuminazione generale
(produttori illuminotecnici)
2 ILCOS = International Lamp COding System (produttori illuminotecnici), norme IEC TS 61231 / DIN 49805
35 W = potenza nominale 35 W
Protocolli di comunicazione
Definizioni e schema del principio 102
DALI: in generale | caratteristiche |
tipi di apparecchi (Device Type) 103
DSI: in generale | caratteristiche 105
Differenze tra DALI e DSI 105
DALI e DSI: cavo di comando 106
LUXMATE bus:
in generale | caratteristiche 107
circuito e alimentazione del bus 107
cavi di comando e relative lunghezze 108
Confronto: LUXMATE bus – KNX (EIB) 109
DMX: in generale | caratteristiche | struttura del sistema 110
Comandi della luce
LUXMATE: dimming semplice 112
switchDIM: in generale | circuito 113
CIRCLE KIT/ CIRCLE tune KIT: in generale | Schaltpläne 114
LUXMATE: panoramica dei comandi della luce 116
LUXMATE DIMLITE:
in generale | panoramica 117
scelta secondo alimentatori e funzioni 119
circuito base: dimming tramite pulsanti con
DIMLITE single 120 6
circuito base: dimming basato su luce diurna con
DIMLITE daylight 122
circuito base: comando multifunzione 124
LITECOM: in generale 126
LITECOM infinity: in generale 127
LITECOM: schema del circuito di un impianto 128
LITECOM infinity: schema del circuito di un impianto 130
LUXMATE LITENET:
In generale | schema del circuito 132
LUXMATE gestione della luce:
panoramica | funzioni | linee di prodotti 136
limiti di DALI (EMOTION, LITENET) rispetto a
DMX (E:cue) 138
Alimentatori
Panoramica delle funzioni 139
Protocolli di comunicazione
– Il bus è un sistema per scambiare dati – Il protocollo di comunicazione è il linguag
fra diversi terminali attraverso un unico gio usato per trasmettere dati fra due o più
canale di trasmissione. terminali. In parole povere si tratta di un
– In elettrotecnica il cavo di comunicazione insieme di regole che dettano struttura,
(conduttore o filo) è quello che collega significato e sincronizzazione della comuni-
un’unità emittente a quella ricevente. cazione.
Tale collegamento permette di modificare
la modalità di funzionamento dell’unità
ricevente. La comunicazione avviene in
maniera bidirezionale (DALI) oppure
soltanto unidirezionale (DSI).
PC o
controller
Cavo di
Apparecchio d’illuminazione
Modulo comando:
d’ingresso DALI
Modulo DSI
EVG
Pulsante d’uscita
(ricevente)
(emittente)
Protocolli di comunicazione
Protocolli di comunicazione
Sezione Lunghezza
2 x 0,50 mm² 116 m
2 x 0,75 mm² 174 m
2 x 1,00 mm² 232 m
2 x 1,50 mm² 300 m
LUXMATE bus:
circuito e alimentazione del bus
Circuito bus
– l’unità logica più piccola
– max. 99 locali
– max. 99 indirizzi per locale
Locale 3
– max. 500 apparecchi allacciati ad
Raum 3 accoppiatori bus
Indirizzo 1 2 3 ... 99
Adresse 1 2 3 ... 99 Alimentazione bus
Locale 2 – LM-BV: max. 100 moduli
Raum 2
– LM-BVS35: max. 35 moduli
Indirizzo 1 2 3 ... 99
Adresse 1 2 3 ... 99
Locale 1
Raum 1
LM-BV (LM-BVS35) alimentazione bus
Indirizzo 1 2 3 ... 99
Adresse 1 2 3 ... 99
LM-BK accoppiatore bus
Protocolli di comunicazione
Misurare la tensione (VOLT): misurazione tra B1 e La lunghezza dei cavi si calcola come segue:
B2 – tensione continua Lunghezza cavo = resistenza x Rho x sezione/diviso
per due
Misurare la corrente (AMPERE): misurazione su B1
L = R x Rho x A / : 2
o B2 – ci possono essere max. 150 mA
A = sezione/Rho = 56 con il rame
Resistenza cavo (OHM): 1. staccare la tensione su
Direttive LUXMATE:
LM-BV, 2. su LM-BV cavallottare B1 e B2, 3. misurare
sezione 1,5 mm2 = cavo bus max. 500 m
sull’ultimo terminale del cavo bus tra B1 e B2.
sezione 1,0 mm2 = cavo bus max. 300 m /
Dalla misurazione devono risultare max. 11 OHM! con il cavo 2 x 2 x 0,8 vanno collegate entrambe
le coppie
Se la resistenza misurata è di 14–16 OHM è indispensabile
sezione 0,75 mm2 = cavo bus max. 250 m
specificare sul rapporto che il cavo bus troppo lungo e
sezione 0,5 mm2 = cavo bus max. 150 m
informarne l’elettricista!
Se si rilevano 16 OHM e oltre l’avviamento va
interrotto!
LUXMATE
– Per l’installazione si utilizzano cavi standard
– Protetto dall’inversione di polarità!
– Utilizzo generale ad installazione avvenuta (test d’installazione)
– Numerazione semplice, da qualsiasi posizione dell’edificio
Alimentazione tensione
Illuminazione Pul-
Terminali sante
Terminali Terminale
Serranda on/off/dimming
Indicatore di valore soglia
KNX
– Per l’installazione si deve utilizzare un cavo speciale schermato EIB
– Non c’è protezione dall’inversione di polarità (+/–)
– Non si può utilizzare senza numerazione (non c’è test d’installazione)
– La numerazione si effettua direttamente sugli apparecchi e sulle unità di
comando tramite un apposito software ETS
Protocolli di comunicazione
Il sistema DMX nasce nel 1986 negli USA, – Velocità di trasmissione dati: 250.000 bit/s
destinato alle tecniche di palcoscenico. – Refresh Rate: 30 volte al secondo
Inizialmente si regolavano i proiettori con – Max. 512 canali (indirizzi) per universo
levette che trasformavano i livelli di luce in (circuito)
valori di tensione analogica da 1 a 10 Volt. – Max. 32 apparecchi uno dietro l’altro;
In seguito sono stati sviluppati cavi di co- se gli apparecchi sono di più ci vuole uno
mando, uno per proiettore, che in parallelo «splitter»
trasmettevano i livelli di luce al dimmer. – Unidirezionale: senza informazioni di
Questo dimming analogico funzionava ritorno
bene fintanto che i proiettori erano pochi. – Cavo di comando a due fili
Tuttavia i palcoscenici e gli spettacoli si (schermato, resistenza terminale)
sono andati facendo sempre più complessi: – Utilizzo: illuminazione di facciate
di conseguenza un cablaggio composto da (molti punti luce, luce dinamica)
un’enorme quantità di cavi 1–10 Volt in
parallelo diventava troppo complicato e
troppo rigido.
Nel sistema DMX, le posizioni delle levette
di regolazione sono state trasformate in valori
digitali. TUTTI i livelli dimming sono trasmessi
uno dopo l’altro attraverso UN UNICO cavo
di comando.
Generatore
di segnali DMX
Data OUT
Splitter DMX
Data IN Data IN
Resistenza Resistenza
finale finale
switchDIM
dimming di apparecchi d’illuminazione
singoli o molteplici
CIRCLE KIT
scene di luce con gruppi di apparecchi
switchDIM: circuito
PE
L
N
switchDIM: in generale
Vantaggi Caratteristiche
– È il sistema più semplice per dimmerare – Funzionamento:
singolo apparecchio o un piccolo – on/off con una pressione breve del pulsante
gruppo d’illuminazione – dimming con una pressione lunga del
– Serve soltanto un comune pulsante pulsante
– Non c’è bisogno di numerazione – Dimming asincrono: la durata di commutazione
(ca. 0,2 secondi) dipende da come è temporiz-
zato l’alimentatore. Le tolleranze di costruzione
fanno sì che in caso di vari apparecchi il tempo
di commutazione non sia sempre del tutto
identico. È possibile uno sfasamento.
– Consiglio: utilizzare switchDIM per max. 2 ap-
parecchi. Se ce ne sono di più, ha senso adot-
tare un’unità di comando come DIMLITE single.
– Funziona solo con pulsanti, non con inter-
ruttori!
DALI D1 N
DSI C2 L
switchDIM
Caratteristiche Alimentazione
Alimentazione
bus
– Programmazione individuale di 3 scene di luce DALI-BV2DALI-BV2
D
D
Alimentazione bus
EMOTION BV2
Scena S1
L Fase
N Conduttore neutro
PE Protezione
D Cavo di comando
v Terra
–
~ Tensione alternata
di Apparecchi
Apparecchi
di di ReattoriReattori Lampade
Lampade
dialogodialogo di dialogo
Apparecchi Reattori/Lampade
LampadeLampade
fluorescenti
fluorescenti
T26/T16 T26/T16
TC-L/TC-DEL/TC-TEL
TC-L/TC-DEL/TC-TEL
DALI-Steuerleitung
DALI-Steuerleitung
z.B. NYM z.B.
2 x 1,5
NYM mm²
2 x 1,5 mm²
12 12
max. 300max.
m lang
300 m lang L L
Reattore Reattore
DALI EVGDALI EVG 11 11
N N
DA DA
DA DA 10 10
9 9
DA DA
DA DA
e bus
DA Apparecchi
DA Apparecchi
DALI-LEDDALI-LED
PCA, PHD, TE, max. 64 unitá
DA adDA
es.: PANOS
ad es.:infinity
PANOS infinity
DALI-CSx
DALI-CSx N
Apparecchi
N
Apparecchi
DALI-LEDDALI-LED
ad es.: LIGHT
ad es.:
FIELDS
LIGHTevolution
FIELDS evolution
L L
DA DA
DA DA
DA
DA
Scena
1: «Lavoro
1: «Lavoro
al computer»
al computer» Scena Scena
2: «Buongiorno»
2: «Buongiorno» Scena Scena
3: «Colloquio»
3: «Colloquio»
PCA, PHD, TE, max. 64 unitá
Apparecchi tunableWhite
ad es.: ARCOS
3 tasti per 2 gruppi
scene di luce d’illuminazione N
L
DA
CIRCLE tune DA
LUXMATE DIMLITE
Gestione della luce per singoli locali
LITECOM
Gestione della luce per piccoli edifici
LITECOM infinity
Gestione della luce per edifici e
interi complessi
LUXMATE LITENET / PROFESSIONAL
Gestione di interi edifici con comandi
di luce e serrande
Vantaggi Caratteristiche
– Dimming sincronizzato – 2 esecuzioni: incasso in quadro elettrico
– AUTO-detect: uscite DALI e DSI con con 2 o 4 gruppi d’illuminazione, incasso
identificazione automatica (non è possibile in apparecchi o in controsoffitti con 2 o
il funzionamento misto) 4 gruppi d’illuminazione, scarico della tra-
– AUTO-setup: inizializzazione automatica, zione compreso
non serve la numerazione – Max. 3 scene di cui una basata sulla luce
– Riduzione di consumi in standby: diurna (a seconda dei moduli aggiuntivi)
disgiunzione automatica dei terminali – Composizione modulare di funzioni
tramite relais integrato liberamente combinabili:
– Utilizzo con tutti i pulsanti convenzionali – comando basato sulla luce diurna
a 230 V; si possono collegare più pulsanti – segnalatori di presenza/movimento
in parallelo (ONLY OFF, ON/OFF, CORRIDOR con
dimming al 10 %)
– telecomando a infrarossi
– comoda unità di comando CIRCLE
(2 gruppi, 3 scene)
– modulo per scene o gruppi
Segnalatore presenza
Numero apparecchi
Numero gruppi
DALI/dim2save
Unità comfort
DSI/dim2save
Telecomando
Scene di luce
Dimming
Modulo base DIMLITE
2. Scegliere
la funzione di comando
richiesta Denominazione modulo
Funzione Comando per DSI/DALI/dim²save
Dimming 1 canale, scena luce, presenza Pulsanti, segnalatori di presenza DIMLITE single
Dimming 2 canali, luce diurna, presenza Pulsanti, segnalatori di presenza, fotosensore DIMLITE daylight
Multifunzione 2 o 4 canali Pulsanti, Circle, fotosensori,
segnalatori di presenza, telecomandi IR DIMLITE 4ch* (4 canali)
Apparecchi di
dialogo
Rete 230 V/50 Hz AC
L
N
PE
Doppio pulsante *
convenzionale
on/off/dimming
L
N
Pulsante ** T
convenzionale T
scena PIR
Sc
Segnalatore
di presenza
convenzionale
i valori di luminosità.
** Alternativa: utilizzando un
pulsante singolo, i morsetti
«T↑» e «T↓» andranno caval-
lottati.
L Fase
N Conduttore neutro
PE Protezione
T Ingresso pulsante
D Cavo di comando
v Terra
– Tensione alternata
~
Unità
UnitàUnità
didicomando
comando
di comando Reattori
Reattori
Reattori Lampade
Lampade
Lampade
Lampade
Lampade
Lampade
fluorescenti
fluorescenti
fluorescenti
T26/T16
T26/T16
T26/T16
TC-L/TC-DEL/TC-TEL
TC-L/TC-DEL/TC-TEL
TC-L/TC-DEL/TC-TEL
Cavo
Cavo
di di
Cavo
comando
comando
di comando
DALI
DALI adad
DALI
es.es.ad es.
Reattore
Reattore
Reattore
DALI
DALIEVG
EVG
DALI EVG
NYM
NYM 2 x2NYM
1,5
x 1,5
mm²
2mm²
x 1,5 mm²
lungh.
lungh.
max.
lungh.
max. 300
300
max.
m m300 m L L L
NN N
DADA DA
DADA DA
L L
N N
T T DADA DA
T T
RPIR PIR DADA DA
Sc Sc DIMLITE
DIMLITE
DIMLITE
single
single
single
max. 25 alimentatori
max. 25 alimentatori
max. 25 alimentatori
Pressacavi con
fissaggio a scatto L L L
NN N
Pressacavi
Pressacavi
Pressacavi
con
con
fissaggio
fissaggio
con fissaggio
a scatto
a scatto
a scatto DADA Apparecchi
DA Apparecchi
ApparecchiLEDLED
DALI
DALI
LED DALI
DADA adad
es.:
DAes.:
PANOS
adPANOS
es.: PANOS
evolution
evolution
evolution
L L L
NN N
DADAApparecchi
Apparecchi
DA Apparecchi
LED
LEDDALI
DALI
LED DALI
DADAadad
es.:
DAes.:
MIREL
adMIREL
es.:evolution
MIREL
evolution
evolution
Sensori Apparecchi
di dialogo
Rete 230 V/50 Hz AC
L
N
PE
Fotosensore LSD
L
N
T1
Doppio
T2
pulsante
G I G II PIR/Sc
convenzionale
on/off/
dimming
Segnalatore di Pre
presenza as
convenzionale
In alternativa:
pulsante
convenzionale
per scena
L Fase
N Conduttore neutro
PE Protezione Gruppo 1
T Ingresso pulsante
D Cavo di comando
Rilevatore
v Terra luce diurna
– Tensione alternata
~
Unità
Unità di comando
di comando Reattori
Reattori Lampade
Lampade
Gruppo
Gruppo I (max.I (max. 25 alimentatori)
25 alimentatori)
Lampade
Lampade fluorescenti
fluorescenti
T26/T16/TC-L/TC-DL/TC-TEL
T26/T16/TC-L/TC-DL/TC-TEL
L L
Cavo fotosensore
Cavo fotosensore ad es.ad es. 2NYM
NYM x 1,52, mm2,
x 1,52 mm DALI/DSI
DALI/DSI EVG EVG
N N
lungh.lungh. max.m100 m
max. 100
DA DA
DA DA
L
N S1 S1
S2 S2
T1
G1 DA G1 DA
DA DA
T2 DA DA
G2 DA G2 DA
c PIR/Sc
DIMLITE
DIMLITE
DIMLITE
DIMLITE daylight
daylight
daylight
daylight
Pressacavi con
fissaggio a scatto
L L
N N
Pressacavi
Pressacavi con fissaggio
con fissaggio
a scatto
a scatto Cavo
Cavo di di comando
comando DALI DALI DA DA
Apparecchi
Apparecchi LED DALI
LED DALI
ad es.ad es. 2NYM
NYM x 1,52 x 1,5 DAad
DA es.:adMIREL
es.: MIREL evolution
evolution
mm2, mm2,
lungh.lungh. max.m300 m
max. 300
CavoCavo di comando:
di comando: DALIDALI
Gruppo
Gruppo 2 2
ReteRete
1
Sensore
Sensore di luce
di luce diurna
diurna LSD LSD
e Canale
Canale DALI DALI
1 1 Canale
Canale DALI DALI
2 2
Comando
Comando con con pulsanti
pulsanti
na Rete Rete
Segnalatore
Segnalatore
di presenza
di presenza Apparecchio
Apparecchio master:
master:
DIMLITE
DIMLITE daylight
daylight
Apparecchio
Apparecchio slave:
slave: DALIDALI
Canale
Canale DALI DALI
2 2
Rete Rete
Comando
Comando a pulsante
a pulsante
Gruppo
Gruppo 1 1
Gruppo
Gruppo 2 2
Fotosensore
Fotosensore Multisensore
Multisensore IRTOUCH IRTOUCH
RicevitoreRicevitore
Modulo gr
ED-EYE ED-EYE (PD+IR) (PD+IR) infrarossi infrarossi ED-SxE
ED-SENS ED-SENS ED-IR ED-IR
Relais Relais
Control INControl IN
Segnalatore
Segnalatore
di presenza
di presenza
Automatismo
Automatismo scena scena Tutti i Tutti i Grup
di diurna
di luce/luce luce/luce diurna gruppi gruppi 1
L Fase
N Conduttore neutro
Note sulla PE Protezione
Noteprogettazione
sulla progettazione
D Cavo di comando
L’apparecchio
L’apparecchio
a 2 canali
a 2 canali
DIMLITEDIMLITE
Max. 25
Max.
apparecchi
25 appareD
multifunction
multifunction
2x e quello
2x e quello
a4 a4 carichicarichi
DALI) per
DALI)
ogn
p
canali canali
DIMLITEDIMLITE
multifunction
multifunction d’uscita
d’uscita
4x sono4xidentici
sono identici
trannetranne
che perche per Sul Control-IN
Sul Control-IN
si pos
il numero
il numero
di canalidi canali
d’uscita
d’uscita
e e allacciare
allacciare
solo appar
solo
relativirelativi
ingressiingressi
tasti tasti Zumtobel.
Zumtobel.
Manuale illuminotecnico pratico
Funzione
Funzione
AUTO-setup:
AUTO-setup: ogni volta Max. 8Max.
ogni volta apparecchi
8 appareED
che ritorna
che ritorna
la tensione
la tensione l’impianto IN (conINeccezione
l’impianto (con eccezio
de
didiapparecchi
apparecchi aascelta:
scelta: automatica,
automatica,non
nonserve
servelala
on
n identifi
identificazione
cazione - -comando
comandobasato
basatosulla
sullaluce
luce numerazione
numerazione
diurna
diurna 125
consumo
onsumo inin - -segnalazione
segnalazionedidipresenza/mo-
presenza/mo-
uito
ito automatico
automatico vimento
vimentoONLY
ONLYOFF,
OFF,
atensione
tensioneneutra
neutra ON/OFF,
ON/OFF,CORRIDOR
CORRIDOR
integrato
integrato - -telecomando
telecomandoaainfrarossi
infrarossi
didiluce
lucedidicui
cuiuna
una - -pratico
praticointerruttore
interruttoreCIRCLE
CIRCLE
uce
ce diurna
diurna(a(ase-
se- - -modulo
moduloscene
scene
nità
nitàaggiuntive)
aggiuntive) - -modulo
modulogruppi
gruppi
Modulo
Modulogruppo
gruppo Modulo
Moduloscena
scena Unità
Unitàdidicomando
comando
ED-SxED
ED-SxED ED-SxED
ED-SxED comfort
comfort
Comando
ComandoCIRCLE
CIRCLECxx
Cxx
Protezione
Protezione
dadacarico
carico
(opzionale)
(opzionale)
0
00m,m,
e1,51,5mm²
mm²
5DALI
DALI DALI
DALIEVG
EVG(1(1carico
caricoDALI)
DALI) Lampade
Lampadefluore-
fluore-
nale
le scenti
scentiT26/T16
T26/T16
TC-L/TC-DEL/TC-TEL
TC-L/TC-DEL/TC-TEL
DALI
DALIEVG
EVG(1(1carico
caricoDALI)
DALI) Lampade
Lampadefluore-
fluore-
scenti
scentiT26/T16
T26/T16
TC-L/TC-DEL/TC-TEL
TC-L/TC-DEL/TC-TEL
Canali
Canali3 3+ +4 4
solo
solocon
conDIMLITE
DIMLITE DALI
DALIEVG
EVG(1(1carico
caricoDALI)
DALI) Lampade
Lampadefluore-
fluore-
multifunction
multifunction4x4x scenti
scentiT26/T16
T26/T16
TC-L/TC-DEL/TC-TEL
TC-L/TC-DEL/TC-TEL
Apparecchi
ApparecchiLED
LEDDALI
DALI
ad.
ad.es.:
es.:PANOS
PANOSevolution
evolution
Apparecchi
ApparecchiLED
LEDDALI
DALI
Gruppo
Gruppo Gruppo
Gruppo Gruppo
Gruppo Gruppo
Gruppo ad.
ad.es.:
es.:MIREL
MIRELevolution
evolution
11 22 33 44
arecchi
ecchi DALI
DALI(25
(25 Con
Conililfotosensore
fotosensorecollegato
collegato Agli
Agliingressi
ingressidei
deipulsanti
pulsantisisi
per
perogni
ognicanale
canale lalascena
scena1 1èèsempre
semprequella
quelladel del possono
possonoallacciare
allacciarenormali
normali
programma
programmabasatobasatosulla
sullaluce
luce interruttori
interruttoriaa230
230VV
Nsisipossono
possono diurna;
diurna;inintal
talcaso
casotutti
tuttii igruppi
gruppididi L’ingresso
L’ingressoPIR
PIRèèriservato
riservatoalal
oapparecchi
apparecchiEDED apparecchi
apparecchiseguono
seguonol’andamento
l’andamento collegamento
collegamentodidiun unnormale
normale
della
dellaluce
lucediurna
diurna segnalatore
segnalatoredidipresenza
presenza
Manuale illuminotecnico pratico
ecchi
ecchiED
EDsul
sulControl
Control 33scene
scenedidiluce
luceaaseconda
seconda Relais
Relaisper
percircuito
circuitoaarete
reteneutra:
neutra:
one
ionedel
delfotosensore
fotosensore dell’unità
dell’unitàdidicomando;
comando;ogniogni carico
caricoohmico
ohmicoda da1616A.A.InIncaso
casodidi
126
LITECOM: in generale
Applicazione
Per edifici di piccole dimensioni o per singoli
piani basta un unico controller LITECOM.
Nel momento in cui si vuole trasformare
l’impianto in un sistema LITECOM infinity,
basta collegare in rete i controller disponibili.
Viceversa è possibile anche ridimensionare
l’impianto: ogni controller può essere sgan-
ciato dal sistema e tornare nella modalità
autarchica di LITECOM con 250 indirizzi.
Applicazione
Collegando in rete diversi controller LITECOM
si moltiplica il numero dei possibili indirizzi.
Un sistema LITECOM infinity della prima
generazione può contenere 15 controller per
un totale di 2500 indirizzi, nella sua versione
finale arriverà a 100 000. In questo modo
l’impianto si adatta con flessibilità ogni volta
che cambiano le esigenze dell’edificio.
Livello gestione
Comando e configurazione via web
DALI 2
DALI 1
Terminale motori
LM-4JAS
Schermo
Uscita relais
LM-4RUKS Interruttore Interruttore
Finestra LM-CIRIA LM-CIRIA
Apparecchio on/off
Telefono cellulare
Ingresso on/off
ED-SxED
Fotosensore ED-EYE Segnalatore di Normali pulsanti/interruttori
presenza ED-SENS a bassa tensione
Uscita relais
EMOTION RUKS
Apparecchio Balance Apparecchi Apparecchi per
Apparecchio on/off per segnaletica luce di sicurezza
di sicurezza
DALI 2
DALI 1
Terminale motori
LM-4JAS
Schermo
Uscita relais
LM-4RUKS Interruttore Interruttore Interruttore
Finestra Apparecchio on/off LM-CIRIA LM-CIRIA LM-CIRCLE
LUXMATE LITENET:
In generale | schema del circuito Sensore Sensore ComandiComandi Fin
Sensore Comandi Fin
Vantaggi
– Massima flessibilità: sfruttamento di aree
LITENET di
(indirizzi economy
locali e gruppi configurabili con
LITENETper
Soluzione economy
max. 500 terminali
software), flessibilità
Soluzione per max. 500 terminali di utilizzo (profili di
locali
• Max. 500 indirizzi d’uscita per determinate
con funzioni base
•• Max.
Non è500
destinazioni), indirizzi
necessario ild’uscita
soluzioni
server modulari con
•• Non è necessario
Installazione il server semplificati
e avviamento
pacchet t i da 500 a 10.000 apparecchi
•• LITENET
Installazione
flexise N2
avviamento
senza parti semplifi
rotanticati
(anti-usura) LITENET flexis N2 LIT
– G•• estione
LITENET
In opzione
delle
flexis serrande
N2 senza
software
basata
parti rotanti
di comando
sulla luce
(anti-usura)
LITENET incontrol LITENET flexis N2server
con funzionalità LIT
diurna,
• In opzionecon software
rilevatore centrale
di comando (eliometro)
LITENET incontrol con funzionalità server
TCP/IP
– Integrazione delle tecnologie più innova-
tive: Tunable White per apparecchi LED con LITENET economy
cambio di temperatura di colore, enocean – Fino a 500 indirizzi d’uscita
per radiopulsanti, comandi via webbrowser – Non è necessario il server
– LITENET flexis N2 senza parti rotanti (ossia senza usura)
(LITENET Incontrol)
– In opzione software di gestione LITENET incontroll
– Il massimo delle opzioni di risparmio
energetico: luce diurna, presenza, orari
automatici, Maintenance Control (regola- Sensore Comandi
zione di luce costante) Sensore Comandi Fin
Sensore Comandi Fin
– Interfaccia software per tecniche di
automazione
LITENET compact di edifici: OPC, BACnet
LITENET compact
Soluzione per max. 2000 terminali
Soluzione per max. 2000 terminali
Caratteristiche
– T••ecnica
Max. 2000 indirizzi d’uscita
locale basata su LUXMATE
• Max.
Non è2000 indirizzi
necessario d’uscita
il server
Professional
•• Non è necessario
Installazione con bus LUXMATE,
il server semplificati
e avviamento possibilità
di •• LITENET
Installazione
integrare e avviamento
circuiti DALI
flexis N3 in rack 19” semplifi
e DSI cati
– S••cambio
LITENET fldaexis
Protetto N3 in
datiguasti
dal rack
con
PC 19” (riflessione disco fisso)
RAID1
(LITENET Flexis,
•• In Protetto
opzione dasoftware
guasti con di RAID1
comando(riflLITENET
essione disco fisso)
incontrol
LITENET server) alla gateway (LITENET net- LITENET flexis N3 LIT
•• Interfaccia
In opzione software di comando
aperti BACnet e OPC LITENET incontrol LITENET flexis N3server
con funzionalità LIT
link) attraverso
• Interfaccia apertinetwork
BACnet e (protocollo
OPC TCP/IP) con funzionalità server
LITENET flexible
LITENET flexible Manuale illuminotecnico pratico
Soluzione per max. 10 000 terminali
Soluzione per max. 10 000 terminali
133
134
exible
r max. 10 000 terminali
collegamento in cascata
ne di LITENET flexis N1 nel quadro elettrico
protezione del server con RAID1 (riflessione disco fisso)
software di comando LITENET incontrol LITENET server LITENET fl exis N1 LITENET fl exis N1 LIT
aperti BACnet e OPC
TCP/IP
LITENET flexibel
– Fino a 10 000 indirizzi d’uscita (di più su richiesta)
– Estensione illimitata in rete
– Installazione di LITENET flexis N1 in quadro elettrico
– Massima protezione da guasto del server LITENET con RAID1
– In opzione software di dialogo LITENET incontrol
– Interfaccia opzionali BACnet e OPC
TCP/IP
135
TCP/IP
On/off temporizzato
Telecomando a infrarossi
Comando colori
Terminali on/off
Raggruppamento di apparecchi
Funzione corridor
Funzioni – finestre
Apertura/chiusura manuale
Funzioni centrali
Segnalazione di errori
Manutenzione remota
Maintenance Control
BACnet
OPC
comunicativa – – ()
Velocità
on/off o dimming statico –
passaggi lenti/morbidi
velocità video – – –
Effetto
illuminazione
colore
grafica – – ()
testo – –
video – – ()
Altro
sensori –
comandi orari –
dimming di apparecchi
shows
= corrisponde
() = corrisponde limitatamente
– = non corrisponde
Alimentatori
Dimming 1–100 %
Illuminazione di sicurezza
ILLUMINAZIONE DI EMERGENZA
*P
restare attenzione alle eventuali Test di funzionamento:
differenze cantonali.
Il corretto funzionamento dell’illuminazione
di sicurezza va controllato ogni 2 anni.
Se gli apparecchi possiedono un dispositivo
di segnalazione dello stato è sufficiente un
controllo annuale.
Registro di controllo:
I risultati dei controlli vanno tenuti in un
apposito registro.
* L’illuminazione
di sicurezza va realizzata con funzionamento
in modalità permanente o in emergenza. Le due modalità
possono essere anche combinate. La segnaletica di sicurezza
deve essere illuminata o retroilluminata. La sorgente lumi-
nosa deve costituire parte dell’illuminazione di sicurezza. La
segnaletica di sicurezza disposta nelle vie di fuga di luoghi di
lavoro non deve essere in collegamento permanente.
LPS
500 CPS
850 600
420
720
800
1800
Nessuna limitazione Nessuna limitazione
125° Ø 9 mm
consigliati: max. 20 apparecchi2
20 per circuito consigliati: max. 20 apparecchi per circuito
CPS K
Valgono le SN EN 60598-1
Typ 2 e SN EN 60598-2-22 Valgono le SN EN 60598-1 e SN EN 60598-2-22
Batterie sigillate, stagne ai gas, prive di manutenzione, in Batterie sigillate, stagne ai gas, prive di manutenzione, in
robusta esecuzione industriale, come le batterie a celle o a robusta esecuzione industriale, come le batterie a celle o a
norma DIN EN 60623 oppure a norma DIN EN 60896. norma DIN EN 60623 oppure a norma DIN EN 60896.
Obbligatoria Obbligatoria
Carico del dispositivo di protezione da sovracorrente con max. 60 % della corrente nominale *
I n caso di collegamento in emergenza, è necessario sorvegliare l’alimentazione della luce generale all’interno
della derivazione per la parte interessata. Se un qualsiasi disturbo può far sì che la luce generale manchi portando
l’illuminamento a scendere sotto la soglia minima prevista, sarà necessario includere nella sorveglianza anche il
dispositivo di protezione o il comando. In tal caso va inserita l’illuminazione di sicurezza in modalità «emergenza».
In presenza di tensione di rete sulla derivazione principale della luce di sicurezza, è necessario che quest’ultima sia alimenta-
ta dalla rete generale. Quando ritorna la tensione di rete è necessario prestare attenzione che le lampade dell’illuminazione
generale si riaccendano.
All’interno di un circuito finale è consentito il funzionamento simultaneo di apparecchi in modalità permanente ed emergen-
za a patto che in caso di un qualsiasi disturbo sia garantita la funzione della luce di sicurezza. Tuttavia non può avvenire una
commutazione automatica alla sorgente di sicurezza (batteria).
L’illuminazione di sicurezza deve essere indipendente dai sistemi di comando e bus dell’illuminazione generale. L’abbina-
mento dei due sistemi è possibile solo interfacciandoli in maniera tale che sia garantita la separazione galvanica dei due
bus. Nel caso si verifichi un errore su comandi e bus dell’illuminazione generale, questo non deve incidere in alcun modo sul
corretto funzionamento dell’illuminazione di sicurezza. Se un errore di comandi e bus dell’illuminazione generale fa mancare
la luce in un locale o in una via di fuga, il comando in questione andrà tenuto sotto sorveglianza. In tal caso va inserita l’illu-
minazione di sicurezza in modalità «emergenza».
XX 1 1 15
XX 1 1 15
XX 1 1 15
XX 1 1 15
XX 1 1 1
CE 1 1 15
– 1 1 15
CE 1 (palcoscenico 5 lx) 1 15
CE 1 1 15
CE 1 1 15
– 1 1 15
CE 1 1 15
CE 1 1 15
CE 1 1 15
CE 1 1 15
CE 15 1 min. 0,5
CE 1 1 15
Norme
GENERALI
SETTORE ELETTROTECNICO
Norme CEI
Norma CEI 11-1 Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in corrente alternata.
Norma CEI UNI 11-46 (UNI EN 70029) Strutture sotterranee polifunzionali per la coesistenza di servizi a rete
diversi. Progettazione, costruzione, gestione e utilizzo. Criteri generali e di
sicurezza.
Norma CEI 64-8/7 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V
in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua. Parte 7: Ambienti ed
applicazioni particolari.
Norma CEI 64-15 Impianti elettrici negli edifici pregevoli per rilevanza storica e/o artistica.
Norme UNI
Norma UNI EN 81-1 Regole di sicurezza per la costruzione e l’installazione degli ascensori e
montacarichi.
Norma UNI EN 81-80 Regole per la costruzione e l’installazione degli ascensori. Ascensori
esistenti: Regole per il miglioramento della sicurezza degli ascensori per
passeggeri e degli ascensori per merci esistenti.
Norma UNI EN 1473 Installazioni ed equipaggiamenti per il gas naturale liquefatto (GNL).
Progettazione delle installazioni di terra.
Norma UNI 9316 Impianti sportivi Illuminazione per le riprese televisive a colori.
Norma UNI 9795 Sistemi fissi automatici di rilevazione, di segnalazione manuale e di allarme
incendio. Sistemi dotati di rilevatori puntiformi di fumo e calore, rilevatori
ottici lineari di fumo e punti di segnalazione manuali.
Norma UNI 10840 Luce e illuminazione locali i scolastici: criteri generali per l’illuminazione
artificiale e naturale.
Norme UNI
DPR 320 del 20/03/56 Norme per la prevenzione degli infortuni e l’igiene del lavoro in sotterraneo
Art. 67.
DM 16/05/87 n.246 Norme di sicurezza antincendi per gli edifici di civile abitazione Art. 5.
DM 20/05/92 n.569 Regolamento contenente norme di sicurezza antincendio per gli edifici
storici e artistici destinati a musei, gallerie, esposizioni e mostre.
DPR 30/06/95 Regolamento concernente norme di sicurezza antincendio per gli edifici di
interesse storico artistico destinati a biblioteche ed archivi Circolare MI
P1563/4108 del 29/08/95 Deroghe per l’adeguamento delle autorimesse.
DLgs 14/08/96 n.493 Attuazione della direttiva 92/58/CEE concernente le prescrizioni per la
segnaletica di sicurezza e/o di salute sul luogo di lavoro.
Norme CEI
DPR 30/04/99 n. 162 Regolamento recante norme per l’attuazione della direttiva 95/16/CE sugli
ascensori e di semplificazione dei procedimenti per la concessione del
nullaosta per gli ascensori e montacarichi, nonchè della relativa licenza di
esercizio.
DM 29/05/02 Alloggi in affitto per gli anziani degli anni 2000 Disciplinare tecnico a
supporto del bando di gara approvato con decreto 27/12/01 n. 2521.
DPR 24/10/03 n. 340 Regolamento recante disciplina per la sicurezza degli impianti di distribu
zione stradale di G.P.L. per autotrazione Accordo 16/01/03 Accordo tra il
Ministro della salute, le regioni e le provincie autonome di Trento e Bolzano
sugli aspetti igienico sanitari per la costruzione, la manutenzione e la vigi-
lanza delle piscine a uso natatorio.
LPS
500 CPS
850 600
420
720
800
1800
Consigliabile per > 50 apparecchi d’illuminazione Consigliabile per > 50 apparecchi d’illuminazione
125° Ø 9 mm
2
20 CPS K
Batterie fisse, in costruzioni chiuse, che non richiedano Batterie fisse in costruzioni chiuse. Non sono consentite
manutenzione per almeno tre anni. Durata d’impiego: batterie con starter. Durata d’impiego: 10 anni a 20 °C
5 anni a 20 °C (ovvero conf. UNI EN 50 272-2). (ovvero conf. UNI EN 50 272-2).
12 h per raggiungere come minimo l’80 % dell’autonomia 12 h per raggiungere come minimo l’80 % dell’autonomia
prevista prevista
Necessaria Necessaria
Il sistema di alimentazione di sicurezza deve provvedere Il sistema di alimentazione di sicurezza deve provvedere
ad alimentare autonomamente i necessari dispositivi di ad alimentare autonomamente i necessari dispositivi di
sicurezza di un impianto o di sue parti nel momento in cui sicurezza di un impianto o di sue parti nel momento in cui
la tensione di rete scende sotto la soglia nominale dell’ la tensione di rete scende sotto la soglia nominale dell’
80 % per oltre 0,5 secondi (UNI EN 50 171-4). 80 % per oltre 0,5 secondi (UNI EN 50 171-4).
Mancando il circuito dell’illuminazione generale, si deve Mancando il circuito dell’illuminazione generale, si deve
garantire che sia attivo un secondo circuito oppure che garantire che sia attivo un secondo circuito oppure che
si accenda l’illuminazione di sicurezza. si accenda l’illuminazione di sicurezza.
Nelle zone dove l’illuminazione generale viene spenta in Nelle zone dove l’illuminazione generale viene spenta in
determinati orari, si deve impedire che si accenda o si determinati orari, si deve impedire che si accenda o si
scarichi la sorgente che alimenta l’illuminazione di sicu- scarichi la sorgente che alimenta l’illuminazione di sicu-
rezza associata all’adozione di un’adeguato dispositivo di rezza associata all’adozione di un’adeguato dispositivo di
controllo. La carica delle batterie (ad es. apparecchi a controllo. La carica delle batterie (ad es. apparecchi a
batteria singola) non deve essere interrotta. batteria singola) non deve essere interrotta.
Il funzionamento e i disturbi di un’alimentazione per scopi Il funzionamento e i disturbi di un’alimentazione per scopi
di sicurezza devono essere segnalati opportunamente. di sicurezza devono essere segnalati opportunamente.
Le segnalazioni di allarme devono essere identificabili in Le segnalazioni di allarme devono essere identificabili in
modo univoco. modo univoco.
In caso di collegamento in servizio permanente, è necessario sorvegliare l’alimentazione generale sulla distribu
zione principale dell’alimentazione di sicurezza. Quando ritorna la rete generale dopo un blackout, questa dovrà
reinserirsi autonomamente.
In caso di collegamento in emergenza, è necessario sorvegliare l’alimentazione della luce generale all’interno
della derivazione per la parte interessata. Se un qualsiasi disturbo può far sì che la luce generale manchi portan
do l’illuminamento a scendere sotto la soglia minima prevista, sarà necessario includere nella sorveglianza
anche il dispositivo di protezione o il comando.
La luce di sicurezza si deve disattivare autonomamente quando ritorna la tensione di rete sulla derivazione o sul
circuito sorvegliato. Si presti comunque attenzione alla riaccensione delle lampade per la luce generale e a come
procedere nei locali che vanno oscurati.
In presenza di tensione di rete sulla derivazione principale della luce di sicurezza, è necessario che quest’ultima
sia alimentata dalla rete generale.
Accademie
Affittacamere
Alberghi
Alloggi agroturistici
Appartamenti
Archivi
Asili infantili
Auditori
Ved. Abitazioni
– ≥1h Almeno una – L’accumulatore che alimenta la lampada deve essere dotato di un
lampada da dispositivo di ricarica automatica.
1W
Immediato – ≥ 5 lx –
≥ 30 mi (1)
Banche
Biblioteche
Case da gioco
Case vacanza
Cinematografi
Circhi
Cliniche
Collegi
Collezioni
Discoteche
Dormitori
Ved. Ospedali
Edifici pregevoli per arte o storia (5) CEI 64-15 art. 4.2, 4.3, 4.5 e 4.6
Empori
Esposizioni
– Tempo di sfol- Adeguato – Si applica agli edifici destinati a civile abitazione con altezza
lamento uguale o superiore a 12 m. L’illuminazione di sicurezza è
obbligatoria per gli edifici con altezza oltre 32 m.
Tempo di sfol- Adeguato – Nelle sale di lettura e negli ambienti in cui è prevista la presenza
lamento del pubblico deve essere installato un sistema di illuminamento
di sicurezza per il tempo necessario a consentire l’evacuazione di
tutte le persone che si trovano nel complesso.
≤ 0,5 s ≥1h ≥ 2 lx per Intervallo Il sistema di illuminazione di sicurezza deve garantire l’illumina
gli ambienti giornaliero zione delle vie di esodo e delle uscite di sicurezza per il, tempo
aperti al di chiusura necessario all’evacuazione delle persone che si trovano nel
pubblico del locale complesso.
≥ 5 lx uscite, L’illuminazione di sicurezza è prescritta in tutti i locali aperti
uscite di sicu- al pubblico o dove sono installati dispositivi di video controllo,
rezza e zone oppure dove si possano determinare pericoli per le persone o
di deflusso alle opere oggetto di tutela.
Adeguato Adeguato – -2
– Adeguata Adeguata – Il decreto si applica a locali con superficie lorda 400 m²,
comprensiva dei servizi e dei depositi. (2)
Ved. anche Centri commerciali
≤ 0,5 s ≥1h ≥ 5 lx lungo Il dispositivo di carica degli accumulatori deve essere di tipo
le vie di esodo automatico. L’illuminazione di sicurezza può essere realizzata
con apparecchi di emergenza autonomi, purché abbiano autono-
mia superiore a 1.h. Nei complessi e impianti con capienza
inferiore a 100 spettatori, l’unico obbligo imposto dal decreto
è quello di garantire un illuminamento di almeno 5 lx lungo le
vie di esodo.
– – – – Nessuna prescrizione
≤ 15 s 24 h almeno un ≤6h L’autonomia può essere ridotta ad 1 h se le attività che si svolgo-
(≤ 0,5 s per apparecchio no lo consentono e se è possibile in tale tempo l’evacuazione dei
le lampade di illumina locali.
scialitiche) zione per
ogni locale
(6)
Magazzini merci
Mense
Montacarichi
Mostre
Motel
Musei
Ospedali DM 8/3/11985
Allegato A, punto 8
Allegato B, punto 86
DM 18/9/2002
Allegato punto 6 (13)
– Adeguato Adeguato – Per aziende e uffici nei quali siano occupati più di 500 addetti. (2)
Ved. Ristoranti
Ved. Ascensori
Ostelli
Parchi di divertimento
Pensioni
Pinacoteche
Sale cinematografiche
Sale convegni
Sale da ballo
Scuole
Spettacoli viaggianti
Stadi
Strutture sanitarie
Ved. Circhi
Supermercati
Velodromi
Legenda Note
– : l valore della caratteristica dell’illuminazione di (1) Le autorimesse senza rampa con accesso da montauto
sicurezza non è specificato nel documento considerato con capacità di parcamento > 30 auto sono vietate
Accordo: Accordo Conferenza Stato-Regioni; perché ritenute troppo pericolose.
Circ. MI: Circolare del Ministero dell’interno; (2) Il DM 8/3/1985 è superato da disposizioni di preven
la struttura viene usata per uno spettacolo pubblico si esistenti che di nuova costruzione, di superficie non
applicano anche le disposizioni riportate alla voce Locali superiore a 500 m²;
di pubblico spettacolo. – case di cura esistenti fino a 25 posti letto, che erogano
(8) Per le prescrizioni di prevenzione incendi del DM prestazioni in regime residenziale a ciclo continuativo,
18/9/2002 vedasi quanto detto alla voce Ospedali. di superficie non superiore a 500 m².
(9) Per locali ad uso estetico, soggetti alla norma CEI 64-8, (14) Le aree di tipo C sono costituite dai locali destinati
Sez. 710, si intendono i locali in cui un estetista abilitato a prestazioni medico-sanitarie di tipo ambulatoriale
ai sensi della legge 1/90 esegue trattamenti estetici (ambulatori, centri specialistici, centri di diagnostica,
mediante apparecchi elettrici ad uso estetico. consultori, ecc.) in cui non è previsto il ricovero, quelle
(10) P er l’illuminazione di sicurezza nei locali di pubblico di tipo D dai locali destinati a ricovero in regime ospe-
spettacolo vedasi anche la guida CEI 64-54, art. 3.5.2 e daliero elo residenziale, nonché adibiti ad unità speciali
3.7. Per le attività di spettacolo viaggiante vedasi anche il (terapia intensiva, neonatologia, reparto di rianimazione,
DM 18/512007. sale operatorie, terapie particolari, ecc.).
(11) Gli edifici destinati al culto non sono da ritenere «luoghi (15) L’illuminazione di sicurezza del locale pompe non è
di pubblico spettacolo», circ. MI 17/12/1986. richiesta dalla norma UNI EN 12845, che dal 1/10/2007
(12) Il DLgs 626/94 si applica a tutti gli ambienti riortati nella sostituisce la norma UNI 9490.
presente tabella che siano luoghi di lavoro. (16) N el caso di adeguamento di uffici esistenti, l’illumina
(13) N on si applicano le prescrizioni del DM 18/9/2002 zione di sicurezza è richiesta solo per gli uffici con oltre
relative all’illuminazione di sicurezza a: 500 persone presenti.
– a mbulatori medici di superficie non superiore a 500 m² (17) P er l’illuminazione di sicurezza sulle navi passeggeri
(sia esistenti che di nuova costruzione); adibite a viaggi nazionali, si rimanda al DLgs 4/2/2000
– ospedali e case di cura fino a 25 posti letto che n. 45 e successive modifiche ed integrazioni.
erogano prestazioni a ciclo diurno (day-hospital), sia
ONLITE local –
sistema per luce di emergenza con alimentazione a batteria singola
SB 128 Controller
Uso semplice
– Avviamento e numerazione di tutto
l’impianto con estrema facilità: basta
una sola persona
– Comandi tramite touch-screen di facile comprensione
– Menu panoramico e logico
– Sorveglianza di 128 apparecchi d’illuminazione, possibilità
di ampliamento a 256 apparecchi tramite extender
Altre funzionalità
– Rappresentazione di tutti gli apparecchi, configurazione
con sigle e indirizzi
– Possibilità di scegliere il tipo di circuito per ogni singolo
apparecchio ONLITE
– Contatti di segnalazione liberamente programmabili e
segnalazione acustica degli errori
– Blocco dell’impianto per lavori di servizio
ONLITE local – sistema per luce di emergenza con alimentazione a batteria singola
ONLITE stampante IR
Nr. art. 22 154 522
infrarossi
COM
AD2
AD1
S4
S3
S2
S1
Nr. art. 22 154 507
interruttori
1* 1* 1* 1* 1* 1*
AD AD AD AD AD AD
max. 300 m/1,5 mm2 max. 64 apparecchi max. 300 m/1,5 mm2
BD1 BD1
BD2 BD2
1* 1* 1* 1* 1* 1*
ONLITE local Extender
Nr. art. 22 156 830
AD AD AD AD AD AD
max. 300 m/1,5 mm2 max. 64 apparecchi max. 300 m/1,5 mm2
BD1 BD1
BD2 BD2
1* 1* 1* 1* 1* 1*
ONLITE local Extender
Nr. art. 22 156 830
AD AD AD AD AD AD
max. 300 m/1,5 mm2 max. 64 apparecchi max. 300 m/1,5 mm2
BD1 BD1
BD2 BD2
1* 1* 1* 1* 1* 1*
ONLITE local Extender
Nr. art. 22 156 830
AD AD AD AD AD AD
1* 230 V AC
fase permanente
ONLITE local
SB 128 Controller
Nr. art. 22 156 829
L N
230V AC
24V DC
+ –
GND
BD1
BD2
AD1
AD2
RxD
K14
K12
K11
K24
K22
K21
K34
K32
K31
TxD
PE
circuito DALI 1
+Ub GND
K1
circuito DALI 1
K2
K3
ONLITE BRI
Nr. art. 22 185 300
circuito DALI 2
2x
circuito DALI 2 RS 232 TCP/IP
LAN
Nport 2
GO-ON
GO
Package
Nr. art. 22 154 418
circuito DALI 2
ONLITE local – sistema per luce di emergenza con alimentazione a batteria singola
1 ora 3 ore
4 cells 5 cells 6 cells 4 cells 5 cells 6 cells
EM 14 EM 15 EM 16 EM 34 EM 35 EM 36
PRO EZ-3 PRO EZ-3 PRO EZ-3 PRO EZ-3 PRO EZ-3 PRO EZ-3
NT1-TR 14 NT1-TR 15 NT1-TR 16 NT3-TR 14 NT3-TR 15 NT3-TR 16
1 ora 3 ore
4 cells 5 cells 6 cells 4 cells 5 cells 6 cells
EM 14 EM 15 EM 16 EM 34 EM 35 EM 36
PRO EZ-3 PRO EZ-3 PRO EZ-3 PRO EZ-3 PRO EZ-3 PRO EZ-3
NT1-TR 14 NT1-TR 15 NT1-TR 16 NT3-TR 14 NT3-TR 15 NT3-TR 16
1 Il primo valore riguarda lampade non ad amalgama, il secondo invece le lampade ad amalgama (ad es. 14 / 9,5).
2 Per ottimizzare il funzionamento delle lampade TC da 26 W e 32 W TC, soprattutto di quelle ad amalgama,
30 in totale (6 interni, 3 moduli OCM con 3 moduli OCM con 3 moduli OCM con
24 esterni, cadauno con 2 circuiti d’uscita 2 circuiti d’uscita 2 circuiti d’uscita
3 doppi circuiti)
a due poli min. 2 x 0,75 mm2 a due poli per la a due poli per la a due poli per la
postazione principale postazione principale postazione principale
5000 VA per SCM 1000 VA per SUB 1000 VA per SUB 1000 VA per SUB
1000 VA 420 VA per OCM 420 VA per OCM 420 VA per OCM
215 W con 12 Ah 2) max. 750 W per derivazione 3) max. 750 W per derivazione 3) max. 750 W per derivaz. 3)
nella centralina max. 200 W per circuito max. 200 W per circuito max. 200 W per circuito
max. per SCM 750 W / 200 W
per circuito
8AT
L L
Phase
Fuse
AC
AC monitoring
monitoring
N
N
CPU
8AT
DC Fuse
B+ monitoring B+
8AT
B- DC
B-
SCM
Modulo di commutazione e fusibile
EN1
8AT
L L
Phase
Fuse
AC
AC monitoring
N
monitoring
N 179
CPU
8AT
DC Fuse
B+ monitoring B+
8AT
B- DC
ONLITE central eBox OCM B-
8AT
L L
Fuse
AC
Moduli OCM Output Circuit AC Phase
monitoring
Potenza d’uscita per circuito AC
monitoring
420 VAN
N
In ogni impianto si possono configurare in 3,15AT
L Potenza d’uscita per circuito DCP [W] 200 W EL1
opzione un massimo di tre moduli OCM AC CPU circuito 1
ONLITE central eBox. Le differenti funzioni N Fusibili (6 x 323,15ATmm) 6 x 3,15 A
8AT EN1
dei moduli possono essere mescolate. Ogni B+
Tensione
DC d’uscita AC 3,15AT
Fuse
monitoring
230 / 240
B+
V ± 10 %
8AT
B- in DC
circuito è protetto separatamente con fusibile B- ROM
Tensione d’uscita DC (nominale) CPU PLC
DALI
216 V (189–249
DALI in V)
3,15AT
3,15 A 6 x 32 mm. Nel circuito a batteria la P [W] EL2
comunicazione DALI L
3,15AT P [W] EL1
DALI out
AC circuito 1
DALI out
N 3,15AT
3,15AT P [W] EL1
L
EN1
AC 3,15AT circuito 1
N 3,15AT
3,15AT P [W] EL1
L DALI in
AC
ROM
3,15AT
CPU DALI EN1
DALI in
circuito 1
N 3,15AT
3,15AT P [W] EL2
DALI in
ROM
3,15AT
CPU PLC EN1
DALI out
DALI in
B+ DALI out circuito 2
B- DC 3,15AT
3,15AT P [W] EL2
ROM
3,15AT
CPU EN2
B+ circuito 2
OCM-NSI B- DC 3,15AT
3,15AT P [W] EL2
Modulo doppio circuito con 3,15AT
EN2
B+ circuito 2
DC
comunicazione Powerline B- 3,15AT
EN2
3,15AT
3,15AT P [W] EL1
L
AC circuito 1
N 3,15AT P [W] EL1
L
EN1
DALI out
AC 3,15AT circuito 1
DALI out
N 3,15AT
EN2
3,15AT
Derivazioni SUB
DALI DALI
5 5
5 (1,5
5 (1,5 – 4,0 mm²) – 4,0 mm²)
Leistungsmessung
Leistungsmessung
Misurazione potenza
3 3
PE PE
2 x1 2 x2 1x 2 2 x2 2 x3 2 x3 2 x4 2 x4 2 x5 2 x5
L–
B–
B+
B+
B2
2
B1
B1
N
N
B
B
L
ONLITE
ONLITE
centralcentral
eBox SUB
eBox SUB
EL1
EN1
PE
DA
DA
EL1
EN1
PE
EL1
EN1
PE
Conduzione dei cavi dalla derivazione alla Sono disponibili tre tipi di
centralina ONLITE central eBox derivazioni
Il cavo pentapolare che trasporta l’energia – O
NLITE central eBox SUB E60
deve essere messo in posa in esecuzione Derivazione standard per alimentare
antifiamma fino a dove è montata la deriva- circuiti finali in diverse compartimentazioni
zione di ONLITE central eBox nella relativa – ONLITE central eBox SUB E00
compartimentazione. Nel caso la derivazione Derivazione standard E00 IP20 per alimen
SUB E60 di ONLITE central eBox alimenti tare circuiti finali non separati da comparti-
diverse compartimentazioni, il cavo dell’ener- mentazioni
gia va messo in posa in esecuzione anti- – ONLITE central eBox SUB IP65
fiamma fin dentro la centralina stessa; lo Derivazione standard E00 IP65 per alimen
stesso vale per i circuiti finali, fin dentro la tare circuiti finali non separati da comparti-
compartimentazione da alimentare. mentazioni e installati in ambienti ostici
Il bus può essere installato in topologia come industrie o parcheggi interrati.
lineare o a stella. Qui non serve l’esecuzione
antifiamma in quanto la sorveglianza del bus
è garantita da un controllo heartbeat. Se
accade che un’interruzione o un cortocircuito
non faccia pervenire i protocolli o li ritardi, si
attiva il funzionamento in emergenza AC di
tutti gli apparecchi allacciati al circuito finale.
Systemtopologie
ONLITE BRI
Pronto
Bus sistema
Ready to operate
Mod. batteria
Battery operation
Errore
Failure
L1 N L2 L3
Us
Fault
Test
4 12 11 14 24 21 22
L1/L2/L3/N
PC / Webbrowser
ONLITE central EPD 2
TCP/IP
Network
L1/N/PE
ONLITE central eBox
max. 600 apparecchi
DALI
DALI
max. 20 apparecchi
L DA
N in1 DA 7 8
5 6
90 1
L in2 Address
4
2 3
N Status
L
N
PE
max. 20 apparecchi
max. 20 apparecchi
Bus sistema
out
in
B1 B2 B1 B2 9 01 AL1 AL2
9 01
7 8
2 3
Address
7 8
2 3
S4 – L/N
2 S3 – L/N 4
S2 – L/N
S1 – L/N
L/N L1/L2/L3/N
ONLITE central eBox BSIM ONLITE central eBox BPD
max. 9 max. 9
LED segnaletici*
rosso, on/off
regolare ogni 0,5 s disturbo dell’impianto
14,2 14,9 15,7 17,7 PCA 1 x 18/24 TCL EXCEL one4all c xitec II
25,9 28,0 30,6 33,1 PCA 2 x 18/24 TCL EXCEL one4all c xitec II
18,2 19,3 20,8 24,6 PCA 1 x 18/24 TCL EXCEL one4all c xitec II
34,0 37,0 40,6 47,1 PCA 2 x 18/24 TCL EXCEL one4all c xitec II
25,5 27,7 30,0 36,3 PCA 1 x 21/39 T5 EXCEL one4all lp xitec II
48,6 53,8 59,5 70,9 PCA 2 x 21/39 T5 EXCEL one4all lp xitec II
30,5 33,6 37,0 46,1 PCA 1 x 21/39 T5 EXCEL one4all lp xitec II
60,4 67,1 74,5 89,0 PCA 2 x 21/39 T5 EXCEL one4all lp xitec II
44,9 49,0 53,7 64,4 PCA 1 x 35/49/80 T5 EXCEL one4all lp xitec II
86,1 94,8 105,2 125,4 PCA 2 x 80 T5 EXCEL one4all lp xitec II
Per soddisfare ogni esigenza con un numero sorvegliato singolarmente e utilizzato anche
possibilmente limitato di componenti, ogni per l’emergenza. Un ulteriore vantaggio è la
centralina ONLITE central CPS possiede semplificazione dell’avviamento, del controllo
tutte le funzioni al completo. e degli interventi di manutenzione.
Non servono né software né moduli A tale scopo si utilizza un pratico touch-PC
aggiuntivi. Non bisogna montare elementi estraibile con il quale basta un’unica persona
separati nemmeno negli apparecchi d’illumi- per mettere l’impianto in funzione o verifi
nazione visto che ogni apparecchio DALI è carne lo stato.
Caratteristiche
Circuiti (max. 20 apparecchi)
– Potenza in emergenza da 1 a 30 kW
– Fino a 300 circuiti, ognuno da max.
Numero massimo di apparecchi
20 apparecchi di sicurezza
– Fino a 12 derivazioni esterne per ogni
Collegamento rete
centralina principale (CPS H)
– Possibilità di funzionamento misto Rete
all’interno di un circuito Potenza d’uscita AC totale
– Da 120 a 240 ingressi di accensione
Potenza d’uscita AC per circuito max.
liberamente configurabili (opzionale)
Potenza d’uscita AC per 20 circuiti (pro UVS)
– Videata di comando su base browser
Emergenza
Potenza d’uscita DC totale
Potenza d’uscita DC per circuito max.
Potenza d’uscita DC per 20 circuiti (pro UVS)
Durata autonomia 1 h–8 h
1300 W 1300 W
4700 W 4700 W
18 x 12 V / 7–75 Ah 18 x 12 V bis 200 Ah
in vano combinato in vano o supporto separato
HVA
ONLITE BRI
ONLITE central Touch PC
Betriebsbereit
Ready to operate
Batteriebetrieb
>
Battery operation <
Störung info
Failure
?
+Ub K1 K2 K3 GND
GND 24 V A B
Batteria
216 V
Segnalazione guasto ventilatore
Sensore temperatura
J Y (S t) Y 2 x 2 x 0, 8
vai a UVS 2
vai a UVS 1
Rete HVA
Emergenza-off
3
3
Premendo il pulsante
emergenza-off si disattiva la
32
4 5 6 7 8 9 10 11 12
24V
0V
-
+
2x5
A1 –
A1 +
A2 +
A2 –
Ax –
Ax +
–2 x 1
S4
S6
–
PE
PE
S2
S5
S3
S7
L2
L3
L1
N
+
Bus di alimentazione24 V
R e la is 7
FI
B1 –
UVS 1
UVA 1
PE 3
S1
S2
2
[...]
S8
PE
L1
PE
L3
L2
N
PE
PE
11
Sorveglianza di circuiti
PE
PE
PE
PE
N L3 L2 L1
14
PE
PE
PE
PE
Data e Power
PE
PE
PE
PE
PE
PE
PE
PE
PE
Bus delsistema 24 V +
J Y (S t) Y 2 x 2 x 0, 8
-
5x1
B1 +
FI
UVS 2
B1 –
UVA 2
E60
PE
di singoli
S1
S2
apparecchi
[...]
Sorveglianza
S8
DALI
DALI L+ N– DALI PE
L1
PE
L3
L2
DALI L+ N– DALI PE
DALI L+ N– DALI PE
11
DALI L+ N– DALI PE
DALI L+ N– DALI PE
DALI L+ N– DALI PE
DALI L+ N– DALI PE
14
N L3 L2 L1
DALI L+ N– DALI PE
DALI L+ N– DALI PE
successiva
DALI L+ N– DALI PE
derivazione
DALI L+ N– DALI PE
Bus delsistema 24 V + J Y (S t) Y 2 x 2 x 0, 8
-
191
192
14,2 14,9 15,7 17,7 PCA 1 x 18/24 TCL EXCEL one4all c xitec II
25,9 28,0 30,6 33,1 PCA 2 x 18/24 TCL EXCEL one4all c xitec II
18,2 19,3 20,8 24,6 PCA 1 x 18/24 TCL EXCEL one4all c xitec II
34,0 37,0 40,6 47,1 PCA 2 x 18/24 TCL EXCEL one4all c xitec II
25,5 27,7 30,0 36,3 PCA 1 x 21/39 T5 EXCEL one4all lp xitec II
48,6 53,8 59,5 70,9 PCA 2 x 21/39 T5 EXCEL one4all lp xitec II
30,5 33,6 37,0 46,1 PCA 1 x 21/39 T5 EXCEL one4all lp xitec II
60,4 67,1 74,5 89,0 PCA 2 x 21/39 T5 EXCEL one4all lp xitec II
44,9 49,0 53,7 64,4 PCA 1 x 35/49/80 T5 EXCEL one4all lp xitec II
86,1 94,8 105,2 125,4 PCA 2 x 80 T5 EXCEL one4all lp xitec II
Tecnica e tabelle
Classi di isolamento
Tipi di protezione
I tipi di protezione descrivono le seguenti ca- Le norme EN 60598-1 definiscono due gradi
ratteristiche delle parti elettriche: protezione degli apparecchi:
– Livello di protezione dal contatto diretto – Grado di protezione da contatto e corpi
– Livello d’isolamento dal penetrare di corpi estranei (prima cifra)
estranei (polvere, sassi, sabbia etc.) – Grado di protezione da acqua
– Livello d’isolamento dal penetrare di acqua (seconda cifra)
Esempio IP23: IP 2 3
INGRESS PROTECTION
Ambienti bagnati
Cantine di vini e birre IPX4 in generale vale:
Docce IPX4 IPX5: in caso di pulizia con getti d’acqua
Lavorazione di carni IPX5
Impianti galvanici IPX4
Serre IPX4
Caseifici IPX4
Officine bagnate IPX4
Impianti di autolavaggio IPX4
Aziende agricole
Cantine di vini e birre IP44 in generale vale:
Docce IP44 IPX5: in caso di pulizia con getti d’acqua
Magazzini di fieno, mangimi, fertilizzanti etc. IP44 IP54+FF: in aziende a rischio incendio
Ambienti di allevamento IP44
Stalle IP44
Locali accessori alle stalle IP44
Strutture sportive
Palestre di badminton IP20 apparecchi protetti da colpi di pallone
Palestre di squash IP20 apparecchi protetti da colpi di pallone con
Palestre di tennis IP20 rifrattore chiuso; massima apertura
Palestre generiche e da ginnastica IP20 delle griglie 60 mm
Protezione antincendio
Protezione antideflagrante b
Zona 22
Area in cui non è probabile la formazione di
un’atmosfera esplosiva sotto forma di pol-
vere combustibile o, qualora si verifichi, sia
unicamente di breve durata.
sì no
apparecchio elettrico
motore con
combustione interna
Normative
Per il funzionamento degli apparecchi Nota: i dati qui elencati sono solo valori
d’illuminazione si raccomandano fusibili orientativi che in singoli casi possono diver-
automatici di tipo C. In caso di protezioni gere. Pertanto si tenga conto della serie e del
pluripolari i valori andranno ridotti del 20 % modello concreto nonché del numero reale di
secondo quanto specificato dai produttori. alimentatori per ogni apparecchio d’illumina-
I valori delle tabelle si riferiscono all’accen‑ zione. Nel caso di lampade a ioduri metallici,
sione simultanea in tensione di rete la corrente di accensione aumenta a causa del
UN = 230 V. superamento della fase di accensione. In caso
di allacciamento a fusibili automatici di tipo B,
per evitare che questi scattino erroneamente
è opportuno non caricare i trasformatori fino
a raggiungere il valore nominale.
EVG per lampade fluorescenti compatte TC-L dimmerabili Basic / dimmerabili DALI
(serie TRIDONIC PCA TCL ECO/PCA TCL EXCEL one4all):
C10 C13 C16 C20 B10 B13 B16 B20
mm2 1,5 1,5 1,5 2,5 1,5 1,5 1,5 2,5
1/18 W TC-L 52 56 64 96 26 28 32 48
2/18 W TC-L 52 56 64 96 26 28 32 48
1/24 W TC-L 52 56 64 96 26 28 32 48
2/24 W TC-L 20 26 32 40 10 13 16 20
1/36 W TC-L 30 50 70 76 15 25 35 38
2/36 W TC-L 10 20 30 30 5 10 15 15
1/40 W TC-L 30 50 70 76 15 25 35 38
2/40 W TC-L 10 20 30 30 5 10 15 15
1/55 W TC-L 20 30 40 46 10 15 20 23
2/55 W TC-L 10 14 18 20
5
7
9 10
1/80 W TC-L 10 20 30 30 5 10 15 15
EVG per lampade fluorescenti compatte TC-DEL/TEL dimmerabili Basic / dimmerabili DALI
(serie TRIDONIC PCA ECO/PCA EXCEL one4all):
C10 C13 C16 C20 B10 B13 B16 B20
mm2 1,5 1,5 1,5 2,5 1,5 1,5 1,5 2,5
1/13 W TC-DEL/TC-TEL 40 60 80 80 20 30 40 40
2/13 W TC-DEL/TC-TEL 28 40 60 64 14 20 30 32
1/18 W TC-DEL/TC-TEL 30 50 70 76 15 25 35 38
2/18 W TC-DEL/TC-TEL 22 32 46 68 11 16 23 34
1/26 W TC-DEL/TC-TEL 30 50 70 76 15 25 35 38
2/26 W TC-DEL/TC-TEL 22 32 46 56 11 16 23 28
1/32 W TC-TEL 26 38 50 58 13 19 25 29
2/32 W TC-TEL 10 18 24 28 5 9 12 14
1/42 W TC-TEL 26 38 50 58 13 19 25 29
2/42 W TC-TEL 10 18 24 28 5 9 12 14
Nel catalogo online di Zumtobel sono indicati gresso e la durata di impulsi degli apparecchi
i tipi di disgiuntori e il corrispondente numero LED. Ulteriori informazioni sui disgiuntori
massimo di apparecchi. Alla fine delle tabelle legati al rispettivo prodotto sono disponibili su:
si trovano anche i valori di corrente d’in- zumtobel.com/it-it/prodotti.html
Non esiste al mondo un materiale che Le tabelle qui riportate vi forniscono solo una
resista in assoluto a tutti gli agenti chimici. sintesi sommaria delle applicazioni più tipiche
Le reazioni infatti sono delle più disparate e delle sostanze chimiche più frequenti.
e riempiono interi libri di tabelle sulla Per domande specifiche o dubbi sono a
resistenza. disposizione gli specialisti di Zumtobel.
Quando si valuta un potenziale di pericolo,
bisogna tenere in conto non solo il grado
di saturazione delle sostanze chimiche ma
anche la temperatura ambiente con cui
interagiscono.
Qualità particolari
PC PMMA CHEMO Poliestere
Codice IK 08 03 07 03
Resistenza UV + ** ++ ++ ++
Resistenza all’urto 6 Nm 0,2 Nm 4 Nm 0,35 Nm
Resistenza all’usura +* ++ ++ ++
Assenza di silicone sì sì sì sì
Assenza di alogeni sì sì sì sì
Compatibilità International Food Standards (IFS) sì sì sì sì
Collaudo filo incandescente 850 °C 650 °C 850 °C 850 °C
Termoresistenza delle plastiche 130 °C 90 °C* 122 °C
Infiammabilità conf. UL94 (ISO 60695) V2 HB HB HB
Grado di trasmissione UV 89 % 91 % 89 %
Cantine umide –
Preparazione di foraggi
Cucine industriali
Birrifici –
Lavorazione di carni –
Caseifici –
Latterie –
Impianti di autolavaggio –
Aziende agricole
Preparazione di mangimi e foraggi
Serre
Industria tessile –
Laboratori teatrali
Ambienti di asciugatura
Garages
Garages interrati
Parcheggi chiusi
Box auto
Depositi di autoveicoli
Impianti all’aperto
Impianti su rampe (sotto tettoie)
Tettoie
Acido bromico – – – –
Acido cloridrico (HCl) < 20 %
Acido solfidrico
Acqua marina
Ammoniaca 25 % –
Anidride carbonica
Anilina – – – –
Benzina (solvente)
Benzina normale –
Benzina super – –
Benzolo – – –
Birra
Calce
Chetone – – –
Clorofenolo – – – –
Cloroformio – – –
Cloruro di metilene – – –
Cresolo – – – –
Diossano – –
Etere di petrolio
Etilacetato – – –
Fenolo – – – –
Gasolio –
Glicerina
Glicolo
Glysantin®
Grassi: animali –
Grassi: minerali –
Grassi: vegetali –
Idrocarburi alifatici
Idrocarburi aromatici – –
Isopropanolo –
Lisciva sintetica
Metanolo – – –
Monossido di carbonio
Nafta –
Olio di trementina
Olio siliconico
Piridina – – –
Potassa caustica 30 % – –
Sangue
Soda
Tetracloruro di carbonio – –
Toluene – – –
Tricloretano – –
Xylene – – –
160 %
= Eneu
140 %
120 %
100 % = Em
80 % Esempio:
Manutenzione apparecchi: ogni anno
60 % Manutenzione locali: ogni 3 anni
Sostituzione lampade: ogni 3 anni
40 % Sostituzione di lampade difettose: subito
20 %
0 0,5 1,0 1,5 2,0 2,5 3,0 3,5 anni
Condizioni dell’ambiente
Conf. CIE - pubblicazione 97, «Maintenance of indoor electric lighting systems», aggiornamento 2005
Lampada fluorescente trifosforo T26 (VVG) FMFL 1,00 0,99 0,98 0,97 0,96 0,95
ZVEI 2005 FMML 1,00 1,00 0,99 0,99 0,98 0,98
Lampada fluorescente trifosforo T26 (EVG) FMFL 1,00 0,99 0,98 0,97 0,96 0,95
ZVEI 2005/CIE97:2005 FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 0,99
Lampada fluorescente trifosforo T26 (EVG) long life FMFL 1,00 0,99 0,99 0,98 0,98 0,98
Philips MASTER TL-D Xtreme (long life) FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
Lampada fluorescente trifosforo T26 (EVG) long life FMFL 1,00 1,00 1,00 1,00 0,98 0,98
AURA Ultimate LL (long life) FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
Lampada fluorescente trifosforo T16 (EVG) FMFL 1,00 0,99 0,98 0,97 0,96 0,95
ZVEI 2005 FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 0,99
Lampada fluorescente trifosforo T16 (EVG) long life FMFL 1,00 1,00 0,99 0,99 0,98 0,96
AURA SUPREME T5 HO LL (long life) FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
Lampada fluorescente comp. TC-S, TC-D, TC-T 5–26 W (VVG) FMFL 1,00 0,98 0,97 0,95 0,93 0,86
ZVEI 2005 FMML 1,00 1,00 1,00 0,99 0,98 0,97
Lampada fluorescente comp. TC-SEL, TC-TEL 5–42 W (EVG) FMFL 1,00 0,98 0,96 0,94 0,93 0,87
ZVEI 2005 FMML 1,00 1,00 0,99 0,99 0,99 0,98
Lampada fluorescente compatta TC-DEL 10–26 W (EVG) FMFL 1,00 0,98 0,96 0,94 0,92 0,87
ZVEI 2005 FMML 1,00 1,00 1,00 0,99 0,99 0,98
Lampada fluorescente compatta TC-L 18–36 W (VVG) FMFL 1,00 0,99 0,98 0,97 0,96 0,92
ZVEI 2005 FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
Lampada fluorescente compatta TC-L 18–80 W (EVG) FMFL 1,00 0,99 0,98 0,97 0,97 0,94
ZVEI 2005 FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 0,99
Valori secondo i dati dei produttori lampade, gennaio 2008, conf. CIE97:2005
Technical Report «Guide on the Maintenance of Indoor Electric Lighting Systems» 2nd edition e pubblicazione ZVEI
«Ciclo di vita di lampade a scarica per l’illuminazione», novembre 2005.
I dati di lampade di altre marche o modelli vanno richiesti direttamente al relativo produttore.
Si presuppone l’utilizzo di alimentatori di tecnologia moderna.
La frequenza di accensione ha un effetto importante sul fattore mortalità lampade (FMML).
Quasi tutti i dati si basano sul ritmo di accensione normato di 3 ore conf. IEC (2,75 h ON, 0,25 h OFF).
6000 8000 10 000 12 000 14 000 16 000 18 000 20 000 22 000 24 000 30 000 35 000 40 000 45 000
0,97 0,96 0,95 0,95 0,94 0,94 0,93 0,93 0,93 0,92 0,91 0,90 0,90 0,90
1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 0,98 0,90 0,70
0,97 0,97 0,97 0,96 0,95 0,95 0,94 0,94 0,94 0,93 0,92 0,91 0,91 0,91
1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 0,99 0,99 0,99 0,99 0,99 0,99 0,99
0,94 0,93 0,92 0,92 0,91 0,90 0,90 0,90 0,90 0,89
0,99 0,98 0,98 0,98 0,97 0,97 0,96 0,91 0,80 0,50
0,95 0,94 0,93 0,92 0,91 0,90 0,90 0,90 0,90 0,89 0,89 0,88 0,88 0,88
1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 0,99 0,99 0,99 0,99 0,99 0,99 0,98 0,98 0,98
Lampada a ioduri metallici ceramica (50–150 W) FMFL 1,00 0,95 0,87 0,75 0,72
CIE97:2005 FMML 1,00 0,99 0,99 0,98 0,98
Lampada a ioduri metallici ceramica FMFL 1,00 0,99 0,98 0,96 0,95 0,91
Philips CDM-T 70 W/Elite FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
Lampada a ioduri metallici ceramica FMFL 1,00 0,93 0,88 0,87 0,86 0,80
Osram HCI-T 150 W/WDL PB FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 0,99 0,99
Lampada a ioduri metallici ceramica FMFL 1,00 0,96 0,92 0,91 0,90 0,87
Osram HCI 250 W PB FMML 1,00 0,99 0,98 0,98 0,97 0,94
Lampada a ioduri metallici quarzo (250/400 W) FMFL 1,00 0,98 0,95 0,90 0,87
CIE97:2005 FMML 1,00 0,99 0,99 0,98 0,97
Lampada a ioduri metallici quarzo FMFL 0,99 0,98 0,92 0,88 0,85 0,80
Osram HQI-E 250 W/D FMML 1,00 0,99 0,98 0,97 0,95 0,91
Lampada a ioduri metallici quarzo FMFL 1,00 0,97 0,93 0,88 0,85 0,80
Osram HQI-E 400 W/D FMML 1,00 0,99 0,98 0,97 0,95 0,91
Lampada a ioduri metallici quarzo FMFL 1,00 0,97 0,92 0,87 0,83 0,77
Osram HQI-BT 400 W/N FMML 1,00 0,99 0,98 0,97 0,95 0,91
Lampada a ioduri metallici quarzo FMFL 1,00 0,98 0,96 0,93 0,92 0,86
Philips HPI-T Plus 250/400 W FMML 1,00 1,00 0,99 0,99 0,99 0,98
Lampada a vapori di sodio 50/70 W FMFL 1,00 0,99 0,98 0,97 0,96 0,93
ZVEI 2005 FMML 1,00 1,00 0,99 0,99 0,98 0,97
Lampada a vapori di sodio 150–400 W (flusso lum. stand.) FMFL 1,00 0,99 0,98 0,97 0,96 0,93
ZVEI 2005 FMML 1,00 1,00 0,99 0,98 0,98 0,97
Lampada a vapori di sodio 150–400 W (flusso lum. stand.) FMFL 1,00 0,99 0,99 0,98 0,97 0,96
ZVEI 2005 FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 0,99 0,98
Lampada a vapori di sodio FMFL 1,00 0,99 0,99 0,98 0,98 0,97
Philips SON(-T) PIA Plus 100–400 W FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
Valori secondo i dati dei produttori lampade, gennaio 2008, conf. CIE97:2005
Technical Report «Guide on the Maintenance of Indoor Electric Lighting Systems» 2nd edition e pubblicazione ZVEI
«Ciclo di vita di lampade a scarica per l’illuminazione», novembre 2005.
I dati di lampade di altre marche o modelli vanno richiesti direttamente al relativo produttore.
Si presuppone l’utilizzo di alimentatori di tecnologia moderna.
La frequenza di accensione ha un effetto importante sul fattore mortalità lampade (FMML).
Quasi tutti i dati si basano sul ritmo di accensione normato di 3 ore conf. IEC (2,75 h ON, 0,25 h OFF).
6000 8000 10 000 12 000 14 000 16 000 18 000 20 000 22 000 24 000 30 000 35 000 40 000 45 000
0,92 0,91 0,90 0,89 0,88 0,88 0,88 0,88 0,87 0,87
0,97 0,96 0,95 0,93 0,92 0,90 0,88 0,84 0,79 0,70
0,95 0,94 0,93 0,92 0,92 0,91 0,91 0,90 0,90 0,90
0,98 0,97 0,97 0,95 0,93 0,92 0,90 0,86 0,81 0,73
0,97 0,96 0,95 0,95 0,94 0,94 0,93 0,93 0,92 0,92 0,90 0,89
0,99 0,98 0,97 0,96 0,93 0,92 0,88 0,86 0,82 0,77 0,55 0,43
L95 @ 50 000 h FMFL 1,00 1,00 0,99 0,99 0,98 0,98 0,97 0,97
FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
L90 @ 50 000 h FMFL 1,00 0,99 0,98 0,97 0,96 0,95 0,94 0,93
FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
L85 @ 50 000 h FMFL 1,00 0,99 0,97 0,96 0,94 0,93 0,91 0,90***
FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
L80 @ 50 000 h FMFL 1,00 0,98 0,96 0,94 0,92 0,90 0,88 0,86
FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
L75 @ 50 000 h FMFL 1,00 0,98 0,95 0,93 0,90 0,88 0,85 0,83
FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
L70 @ 50 000 h FMFL 0,99 0,97 0,94 0,91 0,88 0,85 0,82 0,79
FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
L65 @ 50 000 h FMFL 0,99 0,97 0,93 0,90 0,86 0,83 0,79 0,76
FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
L60 @ 50 000 h FMFL 0,99 0,96 0,92 0,88 0,84 0,80 0,76 0,72
FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
L55 @ 50 000 h FMFL 0,99 0,96 0,91 0,87 0,82 0,78 0,73 0,69
FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
L50 @ 50 000 h FMFL 0,99 0,95 0,90 0,85 0,80 0,75 0,70 0,65
FMML 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
*U
na classe di flusso luminoso LED è definita dalla sua durata utile Lx (base scelta: 50 000 h) in cui il flusso luminoso
scende a x % (valore iniziale = 100 %) ad una temperatura ambiente di 25 °C.
Esempio: la classe di flusso luminoso LED «L80 @ 50 000 h» descrive un calo di flusso luminoso fino all’80 %
(FMFL = 0,80) in un ciclo di vita di 50 000 h.
I dati dei fattori di manutenzione di una classe di flusso luminoso LED servono alla progettazione: permettono infatti di
prevedere l’andamento del flusso luminoso nel tempo.
Per eseguire il progetto si possono ricavare i fattori di manutenzione da un ciclo di vita presunto.
Nota: i fattori di manutenzione lampade FMFL e FMML sono qui applicati ai moduli LED sebbene in questo caso non si tratti
di lampade vere e proprie nel senso tradizionale. Come fattore FMML si ipotizza 1 in quanto nella progettazione il guasto di
un modulo LED completo può essere trascurato.
I dati prendono spunto dalle bozze IEC 62717 la cui stesura non è però ancora conclusa.
40 000 45 000 50 000 55 000 60 000 65 000 70 000 75 000** 80 000 85 000 90 000 95 000 100 000
0,96 0,96 0,95 0,95 0,94 0,94 0,93 0,93 0,92 0,92 0,91 0,91 0,90
1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00 1,00
Per confrontare gli apparecchi LED si può procedere così: partendo da una classe «Lx @ 50 000 h» si cerchi
sulla stessa riga la corrispondente coppia di valori «FMFL e durata di funzionamento», tenendo presente
che il fattore FMFL x 100 corrisponde alla percentuale di flusso luminoso (in %).
Esempio:
*** L80 @ 50 000 h corrisponde a L70 @ 75 000 h
*** L90 @ 35 000 h corrisponde a L85 @ 50 000 h
Condizioni ambiente MP P N S MP P N S MP P
Tipo di apparecchi
Supporti a fascio libero 0,98 0,95 0,92 0,88 0,96 0,93 0,89 0,83 0,95 0,91
Riflettori aperti in alto 0,96 0,95 0,91 0,88 0,95 0,90 0,86 0,83 0,94 0,87
(effetto autopulente)
Riflettori chiusi in alto 0,95 0,93 0,89 0,83 0,94 0,89 0,81 0,72 0,93 0,84
(nessun effetto autopulente)
Apparecchi chiusi IP2X 0,94 0,92 0,87 0,83 0,94 0,88 0,82 0,77 0,93 0,85
Protezione antipolvere IP5X 0,94 0,96 0,93 0,91 0,96 0,94 0,90 0,86 0,92 0,92
Apparecchi a luce indiretta 0,94 0,92 0,89 0,85 0,93 0,86 0,81 0,74 0,91 0,81
Conf. CIE - pubblicazione 97, «Maintenance of indoor electric lighting systems», 2005, ISBN 3 900 734 34 8
Condizioni ambiente: MP = molto pulito, P = pulito, N = normale, S = sporco
Conf. CIE - pubblicazione 97, «Maintenance of indoor electric lighting systems», 2005, ISBN 3 900 734 34 8
I valori qui riportati valgono per indici di riflessione 70/50/20 in un locale di media misura (k = 2,5)
Condizioni ambiente: MP = molto pulito, P = pulito, N = normale, S = sporco
N S MP P N S MP P N S MP P N S
0,87 0,80 0,94 0,89 0,84 0,78 0,93 0,87 0,82 0,75 0,92 0,85 0,79 0,73
0,83 0,79 0,92 0,84 0,80 0,75 0,91 0,82 0,76 0,71 0,87 0,79 0,74 0,68
0,74 0,64 0,91 0,80 0,69 0,59 0,89 0,77 0,64 0,84 0,87 0,74 0,61 0,52
0,79 0,73 0,91 0,83 0,77 0,71 0,90 0,81 0,75 0,68 0,89 0,79 0,73 0,65
0,88 0,83 0,93 0,91 0,86 0,81 0,92 0,90 0,85 0,80 0,92 0,90 0,84 0,79
0,73 0,65 0,77 0,88 0,66 0,57 0,86 0,73 0,60 0,51 0,85 0,70 0,55 0,45
Comando luce diurna: le lampade si accendono automaticamente quando la luce diurna è insufficiente.
I dati valgono a condizione che per la metà del giorno lavorativo sia presente luce diurna a sufficienza.
Conf. CIE – pubblicazione 97, «Maintenance of indoor electric lighting systems», aggiornamento 2005.
Strumenti di progettazione
9
Manuale illuminotecnico pratico
235
Strumenti di progettazione
Specifiche Progetti di ricerca, studi, DALEC
Progetto Catalogo online, QuickCalc, configuratori di sistema,
LM-Energy, DIALux, Relux, ecoCALC, visualizzazione VIVALDI
Checklist
Condizioni generali
Utilizzo dei locali
Dimensioni e altezza locali
Costruzione soffitto
Indici di riflessione
Vetrate
Porte, passaggi, corridoi
Zone di attività differenti
Disposizione e materiale dei mobili
Protezione richiesta (da corpi estranei e umidità)
Classe isolamento richiesta (elettricità)
Agenti chimici
Protezione antincendio
Illuminazione di sicurezza ed emergenza
Valori limite di consumo energetico (kWh/anno)
Valore massimo di potenza impegnata (W/m²)
Budget dell’installazione iniziale
Checklist
Potenziale
Checklist
2. Miglioramento dell’ergonomia
Potenziale
➝
Molti studi dimostrano che un’illuminazione migliore può incrementare
di molto la produttività (ad es. lo studio condotto dall’università di
Ilmenau, AIF-nr. 9955).
2. Riduzione degli errori
➝
Molti studi dimostrano che un’illuminazione migliore può ridurre in
modo consistente il tasso di errori (ad es. lo studio condotto dall’università
di Ilmenau, AIF-nr. 9955).
3. Incremento dello stato di veglia
➝
L’illuminazione può essere tarata in maniera ideale per favorire lo
stato di veglia (lo dimostra ad es. la tesi di laurea di Susanne Fleischer,
Politecnico di Zurigo).
4. Incremento dello stato di benessere
➝
Una luminosità piacevole e una regolazione individuale hanno effetti positivi
sullo stato di benessere (ad es. Light Right Consortium).
Potenziale
4. Altre argomentazioni
1. Miglioramento di fattori ambientali
Oggi gli apparecchi d’illuminazione vengono costruiti seguendo direttive come
WEEE e RoHS. L’impatto ambientale si riduce (ad es. piombo/cadmio).
2. Progresso della tecnica
Le moderne soluzioni di luce seguono le tecniche più evolute e rispettano meglio le
normative che disciplinano l’illuminazione.
Programmi
VIVALDI
È il nostro strumento interattivo per com Visualizzazioni che fanno vivere la luce
porre scene di luce e progettare concezioni In una presentazione con VIVALDI, il cliente
dinamiche. vede istantaneamente gli effetti che hanno le
temperature di colore in un ufficio nei vari
– VIVALDI utilizza schizzi o altro materiale momenti della giornata. Con le barre di rego-
fotografico proveniente dai programmi di lazione si impostano i dettagli e si cambia la
calcolo illuminotecnico scena in tempo reale, variandola in modo
– Con una serie di barre si può regolare interattivo. Nel momento in cui l’impianto
intuitivamente intensità e colore delle non è acceso al massimo, bensì dimmerato in
singole sorgenti funzione della luce diurna, si ricavano consi-
– Disponendo di materiale fotografico dei stenti potenziali di risparmio energetico.
programmi di calcolo illuminotecnico,
in tempo reale vengono forniti i dati di
illuminamento, luminanze e consumo
energetico
– I cambiamenti della scena di luce sono
visualizzati in tempo reale
– Servendosi di timelines si guidano in modo
interattivo le sequenze dinamiche delle
scene
– Si possono inserire nella visualizzazione
anche sequenze basate sulla luce diurna, in
modo da poter coordinare la luce artificiale
seguendo l’andamento della giornata
Simulazione VIVALDI: una scena Nel corso della giornata le finestre Verso sera una luce di tonalità
di luce di tonalità fredda e con lasciano entrare molta luce diurna. calda con illuminamenti ridotti
illuminamenti alti stimola l’attività VIVALDI calcola i potenziali di aiuta a stabilizzare il ritmo
delle persone al lavoro. risparmio derivanti dal dimming naturale di sonno-veglia.
degli apparecchi d’illuminazione.
Programmi
VIVALDI facciata
Programmi
LM Energy
ecoCALC
QuickCalc
QuickCalc Mobile
ecoCALC light
DALEC
Catalogo online
Ora il catalogo di prodotti online di Zumtobel Vengono assistiti iPhone, iPad, tutti i
è ottimizzato anche per la telefonia mobile. cellulari di tipo Android e tablet. Si può
Questo significa che si può accedere diretta- accedere anche con Blackberry dalla versione
mente a tutte le informazioni sui prodotti uti- OS 6 e con altri smartphone attuali come
lizzando dispositivi come smartphone o Nokia S60.
tablet. Anche nella versione per la telefonia
Allo scopo basta selezionare mobile è possibile accedere direttamente ai
http://mobile.zumtobel.com (oppure uno prodotti con un link abbreviato. A tale scopo
dei corrispondenti siti nazionali come ad basta aggiungere il numero di articolo al sito
esempio http://mobile.zumtobel.it) con il http://mobile.zumtobel.com
browser del cellulare. Precisiamo che non si
tratta di una App, quindi non bisogna instal-
lare nessun software e l’accesso è possibile
da ogni tipo di cellulare.
Codice QR
Sugli imballaggi dei prodotti standard del tare l’obiettivo fotografico sul quadratino
programma Zumtobel trovate il cosiddetto bianco e nero: l’accesso al rispettivo prodotto
codice QR («Quick response»). È un codice del catalogo online sarà automatico.
analogo a quello a barre, che consente di Nel catalogo trovate comodamente tutte le
accedere immediatamente alle informazioni informazioni del prodotto: istruzioni di mon-
su un prodotto anche mentre si è in viaggio. taggio, schede tecniche e altri dettagli.
Per leggere questo codice bisogna aver L’intero catalogo online è stato ottimizzato in
installato nello smartphone un software modo da facilitare la navigazione anche con
gratuito di lettura QR. In tal caso basta pun- la telefonia mobile.
I dati di un prodotto che interessano possono – Informazioni complete sui prodotti in for-
essere estratti dal catalogo e composti in mato PDF, sempre aggiornate e specifiche
un’apposita scheda. In più sono disponibili dei vari paesi: numeri, grafici, immagini
tutte le istruzioni di montaggio in formato – Composizione dei dati selezionati in un
PDF. Vedi descrizione della scheda tecnica al foglio panoramico (file ZIP)
cap. 4, pag. 70. – Schede dei dati fotometrici
– Schede tecniche con le istruzioni per il
collegamento di prodotti LUXMATE
– Invio rapido di ogni parte del catalogo
tramite e-mail
Dati CAD 2D: DWG, DXF Dati CAD 3D: REVIT, ARCHICAD
I dati CAD 2D sono disponibili nel catalogo I dati CAD 3D sono disponibili nel catalogo
online. Nella sezione download del rispettivo online. Nella sezione download del rispettivo
prodotto trovate i dati CAD in formato DWG. prodotto trovate i dati CAD in formato REVIT,
La biblioteca completa dei dati in formato se già disponibili per quel programma.
DWG e DXF si può consultare nel sito alla La biblioteca completa dei dati in formato
sezione “SERVICE” oppure “DOWNLOAD E REVIT e ARCHICAD si può consultare nel sito
SOFTWARE”. alla sezione “SERVICE” oppure “DOWNLOAD
zumtobel.com/it-it/downloads.html#2D-CAD E SOFTWARE”.
zumtobel.com/it-it/downloads.html#revit
zumtobel.com/it-it/downloads.html#archicad
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