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ASTRATTO

una relazione sul


funzionamento dei motori
asincroni trifase e tipi
dell'avviamento e differenza
tra loro

By: Omar Afifi

motori asincroni Don Bosco cairo

trifase
LAB ELETTRO
LAB ELETTRO

ISTITUTO SALESIANO DON BOSCO CAIRO

RELAZIONE TECNICA DI LABORATORIO DI ELETTRO


MOTORI ASINCRONI TRIFASE

CLASSE
3IPIEC

DOCENTE STUDENTE
Nabil Rezk Omar Afifi N:15

A.S. 2022 – 2023

RELAZIONE TECNICA 1|Page


LAB ELETTRO
Il motore asincrono trifase
Introduzione ------------------------------------------.3

1 Il motore asincrono trifase -------------.3


1.1Tipologie ed utilizzo ................................ 5.
1.2Struttura del motore asincrono ................6

1.1Tipologie ed utilizzo ................................ .5


2 Principali modalità di avviamento di un motore
asincrono trifase con rotore a gabbia
2.1 Avviamento diretto ..........................................................11

2.2 Avviamento a t ensione ridotta ....................................


2.2.1 Avviamento stella triangolo (Y/ Δ) ........................14
2.2.2 Avviamento con autotrasformatore ......................19
2.2.3 Avviamento con reattori o resistori statorici ........21
2.2.4 Avviamento con soft starter ................................ ..23
2.2.5 Avviamento invertitore.................................25

3 Confronto tra i diversi tipi di avviamento


3.1 in termini di efficienza---------------------------------------- 26
3.2 costi, sicurezza e manutenzione -----------------------27

4 Riferimento --------------------------------------------------29

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RELAZIONE TECNICa
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Introduzione
Il motore asincrono trifase é dispositivo elettrico che trasformare dall'energia
elettrica cinetica di rotazione ,quando si collega il motore al sorgente
alternata gli avvolgimenti si genera un campo magntico ,il campo magntico
fa girare da il rotore. I motori asincroni trifase possono essere considerati
tra le macchine elettriche più affidabili; svolgono la loro funzione per molti
anni con interventi di manutenzione assai ridotti e si adattano a prestazioni
diverse in base alle esigenze, coprendo sia applicazioni di produzione sia di
servizio.

Il motore asincrono trifase


I motori trovano impiego nei settori industriali più svariati, come
esempio possiamo citare le industrie alimentari, chimiche, metallurgiche,
le cartiere o in impianti di trattamenti acque o di tipo estrattivo. Le
applicazioni riguardano quelle macchine con organi in movimento a
velocità fissa o variabile quali ad esempio i sistemi di sollevamento
come ascensori o montacarichi, di trasporto come nastri trasportatori, i
sistemi di ventilazione e climatizzazione (unità trattamento aria), anche
pompe e compressori.

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LAB ELETTRO
Da queste indicazioni si evince come il motore asincrono
trifase possa essere considerato come la macchina elettrica più diffusa in
ambiente industriale (il consumo di energia dei motori elettrici è circa il
75% del totale consumo del settore industriale). A fronte di questo dato si
capisce come possa essere importante per l’economia aziendale (il costo
di un motore nella propria vita è dovuto per circa il 98% al consumo di
energia e per il rimanente 2% alle spese di acquisto e manutenzione) e
per il miglioramento dell’efficienza energetica in senso lato, attuare una
riduzione dei consumi elettrici ricorrendo ad esempio all’utilizzo di
azionamenti a velocità variabile attraverso inverter, oppure realizzando il
rifasamento per avere un cosφ idoneo per evitare di incorrere in penali, o
ancora più direttamente utilizzando motori ad alta efficienza identificati ,
aventi caratteristiche costruttive e materiali particolarmente evoluti, che
permettono di ridurre i consumi di energia elettrica fino al 20%.

Tipologie ed utilizzo
Il motore asincrono trifase può essere:
- con rotore avvolto chiamato anche ad anelli, oppure
- con rotore in cortocircuito o più comunemente definito come rotore a
gabbia di scoiattolo.
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RELAZIONE TECNICa
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La principale differenza tra i due tipi risiede nella
struttura del rotore e più precisamente per il primo tipo il rotore è
costituito da avvolgimenti veri e propri come quelli dello statore, presenta
una struttura più complessa e delicata (spazzole che strisciano sul rotore,
con possibile interposizione di resistenze per il controllo della fase di
avviamento) con necessità di manutenzione periodica e dimensioni
d’ingombro elevate, mentre il secondo tipo ha un rotore costituito da
sbarre chiuse in cortocircuito, quindi grazie ad una maggiore semplicità
costruttiva dà origine ad un tipo di motore molto semplice, robusto ed
economico.
Grazie allo sviluppo dell’elettronica di controllo che permette la
regolazione della velocità in modo molto semplice ed efficace, tutte
quelle applicazioni che vedevano l’impiego di motori più facilmente
soggetti ad avere nel proprio comportamento intrinseco la possibilità di
una regolazione della velocità (motori in corrente continua o motori ad
anello) hanno lasciato il posto ai motori asincroni, in particolare a quelli
a gabbia di scoiattolo che vengono comunemente utilizzati per
comandare pompe ventilatori compressori e molte altre applicazioni
industriali.

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LAB ELETTRO

Struttura generale
Il motore asincrono è costituito da due parti fondamentali di forma cilindrica
coassiali: una parte esterna, fissa, detta ‘statore’ ed una interna, coassiale,
munita di albero, sostenuto da due supporti, libera di ruotare intorno all’asse
della macchina, detta ‘rotore’. In particolare, nella figura si notano i
seguenti dettagli:

1. albero con chiavetta;


2. anello della gabbia;
3. sbarra di rame;
4. morsettiera;
5. ventola di raffreddamento;
6. spaccato delle matasse degli avvolgimenti di statore;
7. spaccato del circuito magnetico statorico; pacco del circuito magnetico
rotorico; alette di raffreddamento della carcassa esterna

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RELAZIONE TECNICA 7|Page


LAB ELETTRO
I statore di una macchina asincrona

Lo statore è sostenuto dalla carcassa che costituisce la struttura portante del


motore e che deve permettere il fissaggio del motore al piano di supporto e
resistere alle sollecitazioni meccaniche trasmesse dalle diverse parti in
rotazione.

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Il rotore

Il rotore avvolto ha un
avvolgimento trifase, realizzato in
filo o piattina di rame, analogo a
quello dello statore e con lo stesso
numero di poli. che costituiscono
l’avvolgimento di
rotore.

.
costituito anch’esso da un
pacco di lamierini di ferro
arricchiti di silicio,
all’interno del quale passa
l’albero di rotazione e Il
rotore nella cui parte
esterna sono disposte un
certo numero di cave in
cui sono allocati i
conduttori che
costituiscono
l’avvolgimento di rotore.

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LAB
ELETTRO
Per motori di potenza elevata e che debbono partire sotto carico, risulta
necessario limitare la corrente di spunto e ridurre lo sfasamento tra tensione

e corrente. Per far ci occorre aumentare la resistenza rotorica, anche se un


aumento della resistenza rotorica comporta un aumento delle perdite che, a
regime, significherebbe una sicura diminuzione del rendimento. Per
conciliare queste due opposte esigenze, elevate resistenze all’avviamento e
basse resistenze a regime, per potenze elevate si è abbandonato il motore a
gabbia di scoiattolo per sostituirlo con q

uello
‘a rotore avvolto’
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RELAZIONE TECNICa
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prima di parlare su i tipi dell'avviamento dobbiamo sapere che cosa
succede nel avviamento del motore Cosa succede la corrente che fa il
motore in inizio come abbiamo sapeuto che il motore asincrono durante il
passaggio dallo stato fermo a quello di rotazione produce nei circuiti
elettrici delle sovracorrenti(ha chiamato anche corrente di spunto) è elevato
pari 4÷8 dalla corrente nominale.

Figura 3 : Rappresentazione d’insieme ed in sezione di un motore asincrono

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Tipi di Avviamento

1. Avviamento diretto
2. Avviamento di due direzioni
3. Avviamento stella / triangolo
4. Avviamento con autotrasformatore
5. Avviamento con reattori o resistori statorici
6. Avviamento con soft starter
7. Avviamento con invertitore

1.Avviamento diretto
Il sistema di avviamento diretto è forse il più tradizionale e consiste nel
connettere il motore direttamente alla rete elettrica di alimentazione
eseguendo quindi un avviamento a piena tensione; è spesso abbreviato con
la sigla DOL (Direct On Line). il sistema più semplice ed economico per
avviare il motore asincrono a gabbia ed è quello tradizionalmente più
utilizzato. Prevede, la connessione diretta alla rete di alimentazione e quindi
l’avviamento avviene alla piena tensione e con frequenza costante,
sviluppando una coppia di avviamento elevata con tempi di accelerazione
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mediamente molto ridotti. Le applicazioni tipiche sono relative a motori di


piccola potenza anche con avviamento a pieno carico.

SCHEMA FORZA

La prima schema si chiama come


vediamo nell figura su cui
rappresenta il collegamento dal
sorgente trifase al fusibile o
interrutore automatico 3fase al
conttatore per contollorare apre e
chiude il circuito nella schema di
controllo al relè termico per
protezione il motore da cadere una

fase
per cui causare una corrente

massima.

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SCHEMA FUNZIONALE

Usiamo questa schema per


Facilitare il controllo motorio

2. Avviamento di due direzioni


Avviatore destinato a provocare l’inversione del senso di rotazione di un
motore, invertendone le connessioni primarie, solo quando questo è fermo

SCHEMA FUNZIONALE SCHEMA FORZA

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3. Avviamento stella / triangolo


L’avviamento stella triangolo è il più conosciuto e forse il più utilizzato tra
i metodi di avviamento a tensione ridotta e serve ad avviare il motore
riducendo le sollecitazioni meccaniche e limitando le correnti durante
l’avviamento; per contro rende disponibile, una coppia di spunto ridotta
,Può essere impiegato per motori dotati di morsettiera con 6 morsetti ed
aventi la doppia tensione di alimentazione. Risulta prevalentemente idoneo
per partenze a vuoto o con coppia di carico bassa e costante o leggermente
crescente. La corrente del avviamento uguale 5 volte la corrente nominale
del motore I avv =5 In.

Collegamento a triangolo
le fase R, S, T indicano le 3 fasi di corrente collegati alle line L1(cavo di
colore nero collegato a R), L2(cavo di colore grigio collegato a S) e
L3(cavo di colore marrone collegato a T). I 3 ingressi vengono collegati tra
fase e fase seguendo lo schema 1-2, 2-3, 3-1 ed applicando una tensione di
400V. Non è necessario il neutro diversamente da quello a stella.
Per eseguire il collegamento a triangolo viene utilizzato l'avvolgimento di
R al capo di S; un secondo capo di S verrà collegato a T ed il secondo capo
T ad S. Per riassumere a livello di schema elettrico ad ognuno dei 3 capi di
giunzione si collega singolarmente ognuna delle 3 fasi.
Ad ogni capo degli avvolgimenti la differenza di potenziale corrispondere
alla tensione 380v.

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Collegamento a stella
diversamente da quello a triangolo nella connessione a stella viene
collegata ogni singola fase ai 3 capi dei 3 avvolgimenti
resistivi(collegamento fra fase e neutro 1-N, 2-N, 3-N a 230V) ed induttivi
mentre i 3 capi rimanenti vengono collegati fra di loro per formare il centro
stella(con potenziale pari a 0).
Il nome deriva dalla forma dello schema di connessione simile appunto ad
una stella. In questo schema la differenza tra il rapporto potenziale fra
centro e ogni fase corrisponderà a 220V o 380V.

Il collegamento di mosettiera

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RELAZIONE TECNICa
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Gli schemi :

1. Schema di controllo

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2. S chema forza

3. S chema con il p . l . c .

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Diagramma dell’avviamento (Y/Δ)


La corrente del avviamento del triangolo uguale 5 volte la corrente del
avviamento della stella

RELAZIONE TECNICA 19 | P a g e
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4. Avviamento con autotrasformatore

La riduzione della tensione di alimentazione avviene mediante un


autotrasformatore a presa fissa o con un più oneroso autotrasformatore a più
prese, o addirittura con tensione variabile con continuità.
Durante l’avviamento con autotrasformatore, come da schema di figura 7,
il motore è connesso ad una delle prese dell’autotrasformatore (interruttore
solo magnetico chiuso, KA chiuso, KY chiuso) che riduce la tensione di
rete di “k volte” e che richiama nel motore una corrente ridotta dello stesso
fattore rispetto a quella che il motore assorbirebbe se fosse alimentato
direttamente alla piena tensione. La corrente al primario
dell’autotrasformatore e quindi sulla linea risulta ridotta di “k2 volte”.
Come conseguenza della riduzione della tensione del fattore “k” volte anche
la coppia di spunto si ridurrà di “k2” volte rispetto all’avviamento a piena
tensione. Quando il motore ha raggiunto indicativamente 80% - 90% della
sua velocità di regime il contattore KY si apre, il motore continua ad essere
alimentato a tensione ridotta dall’induttanza degli avvolgimenti
dell’autotrasformatore. Viene a questo punto chiuso il contattore KL e aperto il
contattore KA così che il motore è alimentato direttamente dalle rete.
L’avviamento con autotrasformatore è da ritenersi abbastanza costoso,
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sicuramente più di quanto non lo sia l’avviamento Y/Δ, e trova applicazioni per
motori a gabbia di scoiattolo di media/grossa potenza con alta inerzia.

Interruttore solo
magnetico

Contattore
KA

Contattore
Autotrasformatore
KL

Relé
termico

Contattore
KY
M

RELAZIONE TECNICA 21 | P a g e
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5. Avviamento con reattori o resistori statorici 1
Avviamento resistori statorici:
L’avviamento con reattanze statoriche, consiste nell’inserzione di tre
reattanze sulla linea in grado di provocare un’opportuna caduta di tensione
ai morsetti del motore. Questo tipo di avviamento presenta il vantaggio di
una grande semplicità e di avere una caratteristica di avviamento facilmente
aggiustabile utilizzando le diverse possibilità di modelli a
disposizione.L’aspetto negativo è che il rotore impone un limite al servizio
della macchina (il numero di avviamenti orari possibili è pari a 4 o 5) e
presenta un basso fattore di potenza all’avviamento. Sullo stesso principio
della riduzione della tensione è basato l’avviamento con autotrasformatore
il cui impiego viene però normalmente riservato alle grosse macchine a
bassa e media tensione.

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2. Avviamento con resistenza rotorica:


Questo tipo di avviamento è idoneo per rotori a gabbia e la caduta di
tensione viene prodotta da reattori o da resistori posti in serie allo statore
nella fase di avviamento (K1 chiuso K2 aperto, K3 aperto). Terminata la
fase di accelerazione i reattori o i resistori vengono esclusi (chiusura di
K2) e il motore torna ad avere i parametri relativi alla piena tensione e
poi terminata la fase di accelerazione i reattori o i resistori vengono
esclusi (chiusura di K3). Si possono realizzare anche più esclusioni
graduali dei reattori o dei resistori mediante comandi temporizzati.
Inconvenienti di questa metodologia sono il notevole abbassamento in
fase di avvio del fattore di potenza a causa delle reattanze o un elevato
riscaldamento prodotto dalla dissipazione di potenza sulle resistenze.

6.Avviamento con soft starter


Che cos’è soft starter?
RELAZIONE TECNICA 23 | P a g e
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soft starter si fa riferimento degli strumenti che vengono posizionati sui
sistemi di accensione dei motori elettrici per garantire un avviamento dolce
e graduale, in modo da prevenire l’insorgere di problemi sia di natura
meccanica che elettrica.

Come funziona il soft starter?

Il soft starter funziona grazie ad un un certo numero di tiristori che sono


azionati da un microprocessore che li regola: l’obiettivo è quello di
calibrare e dosare la potenza per evitare dei sovraccarichi. L’obiettivo è
quello di ottenere tre differenti modalità di avviamento che sono dette
rampa di tensione, di corrente e rampa di coppia: quando il motore viene
avviato, il soft starter esclude le prime due e mantiene in attività solo la
rampa di coppia che dà comunque allo stesso la possibilità di entrare in
funzione ma, come si diceva anche prima, in una modalità molto più soft
rispetto ad una situazione normale, quindi senza l’utilizzo del soft starter.
Sotto questo punto di vista, quindi, il soft starter si presenta come un
sistema non solo innovativo ma che garantisce alle macchine la massima
protezione e, di conseguenza, anche la possibilità di una lunga vita di
attività.
Il soft starter ha metodo può essere utilizzato anche per variare la
velocità del motore.

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Schema forza

Fusibile

Contattore KL

Soft
Contattore KB
starter

8. Avviamento con invertitore

È un dispositivo utilizzo per regolare la frequenza dell motore e quando


aumenta la frequenza aumenta anche la velocita dell’ motore sto usando un

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ELETTRO
inverter il motore può essere avviato sotto carico. L’invertitore è costituito
da un brige per trasormare da AC a DC e dopo c’è un gruppo di capcita per
modificare la frequenza che esce il brige e dopo esce frequenza DC bouna e
dopo c’è un transistore per uscire frequenza AC all’motore.
L’inverter è essenzialmente costituito da sei dispositivi di commutazione
S1 – S6 (nella figura rappresentati come MOSFET). Questi sei interruttori
sono collegati a due a due in configurazione a mezzo ponte e il punto
comune di ognuno dei tre rami pilota una fase del motore. Comandando
l’attivazione dello switch superiore di un ramo si mette in collegamento la
fase relativa del motore al positivo dell’alimentazione. Ovviamente è
indispensabile che non avvenga mai che i due switch di ogni ramo siano
accesi contemporaneamente (pena un corto circuito).

Vantaggi :
1-dimenuisce la corrente di spunto
2-possibilità di freno motore
3-risparmio energeitco
4-Facilità di regolare le impostazioni del cambio di velocità

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3. Confronto tra i diversi tipi di avviamento

RELAZIONE TECNICA 27 | P a g e
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Tipi di Sicurezza manutenzione


avviamento

Il motore disttaca un 1-Cambiare i contattori


secondo per si passa
stella e triangolo da stella a triangolo
cosi può essereci un 2- Controlla il timer
disturbo dell’motore

Resistenza Succede un scintillio conferma del schema funzionale


Statorica dei contacttori quando
attaca il contactore fare manutazione delle impedenze o
per fare corto circuito resistenze

Resistenza Succede un scintillio conferma del schema funzionale


Rotorica dei contacttori quando
attaca il contactore fare manutazione delleimpedenze
per fare corto circuito

Soft–starter L'alto calore generato Non fa niente manutenzione


da esso

Inverter Il VFD può anche Non voule manutenzione tanti


fornire protezione da
sovraccarico,
sovratensione e caduta
di fase. Spegne
direttamente la
corrente

RELAZIONE TECNICA 29 | P a g e
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ELETTRO
5. Conclusione

Avviatori diretti
Avviatori che applicano la tensione di linea ai terminali del motore in una sola
operazione, sono destinati ad avviare e accelerare motori fino alla loro velocità
di regime. Devono assicurare le funzioni di manovra e protezione come dalla
definizione generale.

Stella a triangolo
Avviatori destinati ad avviare un motore trifase con gli avvolgimenti di
statore nella connessione a stella, ad assicurarne il funzionamento continuo
con gli avvolgimenti di statore nella connessione a triangolo. Devono
assicurare le funzioni di manovra e protezione come dalla definizione
generale.
Statorica
questo tipo di avviamento molto semplice e facile questo tipo costituire da
una resistenza o induttanza sull ogni fase per fare diminuire le tensione del
motore.

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Rotorica
fa il collegamento le impedenze sull parte rotore e anche collegate queste
impedenze o resistenze a stella e ha chiuso questo avviamento per dimnuire le
le tensione di avviamento
Tensione ridotta( Soft starter)
È un dispositivo che controlla elettronicamente l'avviamento del motore
elettrico sta controllando la tensione.
inveter( convertitore di frequenza )
Avviatore destinato a provocare l’inversione del senso di rotazione del motore,
invertendone le connessioni primarie, anche se il motore è in funzione.anche
è un dispositivo utilzzo per regolare la frequenza dell motore e quando
aumenta la frequenza aumenta anche la velocità

6. Riferimento
1.Un libro si chiama (Quaderni di applicazione technica)
2. https://novelettra.com
3. http://carbognin.it
4. https://slideplayer.it

RELAZIONE TECNICA 31 | P a g e

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