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Johomnsebastionpach

gita
Nato il 31 marzo 1685 in Turingia, Johann Sebastian Bach è universalmente
considerato uno dei maestri indiscussi della storia della musica classica. Il
compositore e musicista fu uno degli esponenti di spicco del Barocco musicale
fra Seicento e Settecento, ricordato soprattutto per la complessità strutturale
delle sue opere (suo anche il canone retrogrado), per la loro armonia estetica
e per un allontanamento dal genere melodrammatico, in una sapiente sintesi
fra il cosiddetto stile tedesco e influenze italiane che gli venivano da
compositori come Antonio Vivaldi. La sua produzione è sterminata,
abbracciando in modo enciclopedico diversi strumenti, in particolare organo e
clavicembalo, occupandosi però anche di musica da camera e da orchestra,
addirittura di musica cantata (fu lui stesso un soprano, ma non compose mai
opere liriche).

Cresciuto in una famiglia di musicisti da generazioni, Johann Sebastian Bach


crebbe fin da subito immerso nell'educazione musicale: il padre (Stadtpfeifer,
ovvero musicista ufficiale della città) gli insegnò subito il violino e, morti
entrambi i genitori, fu il fratello maggiore Johann Christoph ad adottarlo e
insegnarli per primo a suonare l'organo, prima che entrasse nella prestigiosa
scuola di musica di Lüneberg nel 1699.Da lì iniziò una carriera senza pari
attraverso le corti dei vari stati tedeschi, fra Weimar, Cöthen e finalmente
Lipsia, dove nel 1723 fu eletto Thomaskantor (prestigiosa carica di direttore
del coro di voci bianche della città). Dopo una fortunata parentesi a Potsdam
presso il re Federico II di Prussia, che stupì con la sua Offerta musicale, Bach
morì il 28 luglio

Cosa scrisse
Il catalogo delle opere di Bach ad oggi note comprende 1128 composizioni.
Per identificare le composizioni si usa la sigla BWV seguita da un numero;
BWV è l’acronimo di Bach-Werke-Verzeichnis (‘Catalogo delle opere di Bach‘).
PRINCIPALI COMPOSIZIONI di J.S. Bach Musica sacra principalmente luterana
(in parte anche cattolica):
Cantate sacre
Oratori (comprese le celebri Passioni degli evangelisti Matteo e Giovanni)
Messe (come quella in si minore, per il culto cattolico)
Mottetti
Armonizzazioni di corali luterani
Musica per organo:
Preludi, toccate, fantasie e fughe (come la Toccata e fuga in re minore)
Elaborazioni di corali luterani (come nella cantata 147)
Musiche strumentali:
Suites (per orchestra, per violino solo, per v.cello solo, per cembalo)
Concerti per strumento solista (violino, cembalo) o per un gruppetto di solisti
ed orchestra Sonate per violino e cembalo (flauto e cembalo)
Musiche a carattere didattico:
L’arte della fuga (esempi musicali nello stile polifonico)
Il clavicembalo ben temperato (doppia raccolta di preludi e fughe per
strumento a tastiera) Il quaderno di Anna Magdalena (semplici brani per
strumento a tastiera)

Bach è stato un uomo e un artista di grande curiosità intellettuale, di grande


sapienza, dalla profonda fede religiosa, di grande laboriosità. Convinto di
avere sempre molto da imparare da tutti, dedicò molto tempo alla copiatura e
allo studio delle partiture di molti musicisti importanti, dai quali apprese le
più svariate tecniche compositive, l’uso appropriato delle voci e degli
strumenti, lo stile. Scrisse una gran quantità di musiche di vario genere, tutte
ben curate anche nei particolari con perizia d’artigiano. Solo in parte seguì la
moda del tempo, che spingeva verso musiche orecchiabili e di facile ascolto;
al contrario molte sue composizioni risultano complesse, risentono dello stile
polifonico e richiedono un ascolto attento e ripetuto. Una particolare bravura
Bach dimostrò nella trascrizione di musiche d’altro autore, attività frequente
per quei tempi, e nel riutilizzo di melodie e temi già impiegati; egli seppe
valorizzare tutto il repertorio di corali della tradizione luterana, che
rielaborò anche più volte, inserendoli anche in composizioni più ampie
(Passioni e Cantate); fu il più grande organista della Germania di allora, la
sua attività di organista era molto apprezzata, richiesta e ben remunerata; ad
essa egli univa anche una competenza tecnica sullo strumento e sulla sua
manutenzione. Fu inoltre uomo di buona cultura, conosceva bene la lingua
latina e sapeva esprimersi in qualche lingua straniera, era in grado di ben
figurare negli ambienti di corte e sapeva rapportarsi con le autorità cittadine;
sapeva provvedere personalmente anche alla gestione dei suoi interessi
professionali ed economici. Se per molto tempo dopo la sua morte pochi
ebbero la consapevolezza dell’altissimo valore artistico delle sue
composizioni, ciò può essere dovuto alla limitata rinomanza a cui era
soggetta la musica sacra, che spesso non veniva neppure stampata, oppure
all’ubicazione periferica dei luoghi frequentati da Bach, piccole città, corti di
scarsa importanza, oppure al carattere “difficile” di molte sue musiche, mentre
la moda del tempo portava verso musiche dal carattere più orecchiabile e, per
così dire, ”frivolo”.

Bach non compose mai opere liriche. Dalle sue lettere pare che il musicista
considerasse la lirica come un piacere frivolo, utilizzando in maniera
dispregiativa i termini 'canzone' e 'canzonetta'. Per lui la vera arte era
tutt'altro.16
Ciaccona

La ciaccona è un tipo di danza di origine cinquecentesca spagnola o forse


latinoamericana. Il tempo ternario con basso sincopato ostinato le conferisce
un carattere vivace e scherzoso. Tuttavia nel Seicento assume tratti più austeri
alla corte francese, entrando a far parte di balletti, opere e suite. Il basso
della ciaccona segue una regola ferrea: si muove dalla tonica alla
dominante, con moto ascendente o discendente, cromatico o diatonico,
procedendo dall’inizio alla fine come un tutt’uno con le sue variazioni.
Il Kapellmeister, com’era definito Bach nel suo tempo, trattò il violino in
senso solistico negli anni della sua permanenza a Köthen, dedicando a questo
strumento due tra le più straordinarie raccolte: le tre Sonate e le tre Partite
per violino solo (BWV 1001-1006) e le sei Sonate per violino e cembalo
obbligato. Bach compose le Sonate e Partite nel 1720. Il lavoro rimase inedito
per 80 anni, circolando solo in copie manoscritte fra allievi, musicisti e amici
appassionati. Il Kantor era un esperto violinista ma, curiosamente, e questo la
dice lunga sulla maestria strumentale infusa a livello di pensiero scrivendo
le note sul pentagramma, non era abbastanza bravo per eseguire alla
perfezione le sue stesse pagine. Dovette cercare al di fuori delle mura di
Köthen, e trovò il giusto concertista in Johann Georg Pisendel di Dresda.
Dunque, il compositore stesso si rese conto sulla propria pelle che per suonare
le sue musiche “a solo” non bastava la tecnica. Perché nelle Sonate e Partite
occorre penetrare più in profondità rispetto all’abilità delle dita sulle corde
dello strumento. La Ciaccona, che chiude la Partita, è la più attesa dagli
appassionati, la più ardua per gli interpreti, la più iconografica per la storia
tutta della musica violinistica. Potremmo dire che i precedenti quattro
movimenti sono sulla partitura per “preparare” la Ciaccona, per disegnarle un
sentiero di arrampicata sonora. Si tratta, dal punto di vista formale, di un
tema derivato da un basso semplice di quattro misure e sviluppato in 29
variazioni per un totale di 257 misure. Il tema iniziale riappare a metà della
composizione e alla fine. Tre pilastri che sostengono una struttura suddivisa
in tre tonalità: re minore iniziale, cambio di tonalità in re maggiore, e ritorno
ancora una volta al re minore, in un’abbondanza d’inventiva e immaginazione
che ricorda un gioiello finemente intarsiato e cesellato.
Senza entrare nei dettagli delle leggi dell’armonia, e delle regole che sono
alla base delle “modulazioni” tra una tonalità e l’altra, la felicità di chi
ascolta (e ovviamente il conseguente benessere psicofisico) può essere
proficuamente coltivata proprio sforzandosi di ascoltare, e interiozzare, i due
cambi di “atmosfera” che Bach imprime alla sua Ciaccona, passando prima dal
re minore al re maggiore, e poi dal re maggiore al re minore. Sono due
“stacchi” assai percepibili, assolutamente magici, che arrivano a condizionarci
addirittura in un salto di umore, di sguardo sull’esistenza. Dalla maestosità
dell’attacco e dagli arpeggi che restano sospesi, quasi immobili, alla religiosa
bellezza (ma di una spiritualità neutra, laica) della sezione in re maggiore, la
cui fine termina, com’è stato giustamente sottolineato, quasi come un corale
d’organo, come se a suonare fosse un’intera orchestra.Chaconne, il quinto e
ultimo movimento della Partita in D minore per l'assolo di violino, è
dedicato alla memoria della prima moglie Maria Barbara.
Aneddoti e
Curiosità

1. Quando a 10 anni perde i genitori e va a vivere con il fratello maggiore,


viene spostato in una scuola di nuova concezione, dove gli studenti sono
incoraggiati a fare pratica e imparare dai propri errori; il fratello però non
lo ritiene ancora pronto a imparare alcune musiche, così di notte il
ragazzino si alza per prendere gli spartiti "proibiti" dalla credenza e
studiarli in autonomia.
2. Nel 1705 cammina per ben 450 km per raggiungere Lubecca e diventare il
successore dell'organista Buxtehude, ma uno dei requisiti sarebbe sposare
una delle sue figlie e Bach rifiuta.
3. Quando il duca di Sassonia-Weimar lo fa imprigionare per un mese, passa
il tempo scrivendo in cella preludi per organo.
4. Scrive una canzone sul caffè, bevanda da lui molto amata; questa canzone
viene eseguita in una coffee house a Lipsia nel 1735.
5. Viene coinvolto in una sfida alle tastiere da un suo amico, capo concerto
alla corte dell'elettore di Sassonia; lo sfidante Louis Marchand, saputo chi è
l'avversario preferisce evitare la sfida e ritirarsi.
6. Sui suoi manoscritti appone spesso la sigla I.N.J. In Nomine Jesus, a
testimonianza della sua profonda fede religiosa.
7. A 65 anni si sottopone a un'operazione per la cataratta da parte di un
chirurgo ambulante, tale John Taylor: l'operazione e le successive gocce post
operatorie lo rendono cieco.

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