Contattore
Contattore
Contattore
IL CONTATTORE
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PARAMETRI FISSI:
- Tensione nominale Ui: è il valore di tensione al quale sono riferite le prove dielettriche.
Qualora non fosse indicato dal costruttore coincide con la tensione più elevata di impiego Ue
- Corrente nominale termica Ith: valore dichiarato dal costruttore che il contattore può sopportare per la
durata di 8 ore con i contatti principali chiusi ed in assenza di operazioni di apertura/chiusura.
E' la massima corrente d'impiego del contattore in condizioni normali;
- Frequenza nominale di alimentazione: valore di frequenza per il quale il contattore è previsto ed al quale
sono riferiti gli altri valori nominali;
PARAMETRI VARIABILI
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In questo codice la prima cifra indica il grado di protezione delle persone contro il contatto con parti
pericolose ed il grado di protezione dei materiali contro l'ingresso di corpi solidi estranei; mentre la seconda
cifra indica il grado di protezione dei materiali contro l'ingresso dannoso dell'acqua.
- Il circuito ausiliario: controllato dai contatti ausiliari del contattore, che si muovono in sincronismo con
quelli principali e controllano circuiti di segnalazione, blocco etc.., gli ausiliari appunto.
È importante aver presente che il circuito comandato ed il circuito di comando possono essere alimentati con
tensioni di alimentazione di diverso tipo e valore,per quanto concerne il circuito di comando usualmente si
utilizzano tensioni di 24 V (DC/AC) ed anche in alcuni casi: 48 V ,110 Vca, 230 Vca.
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- I morsetti delle bobine vengono indicati con un sistema alfanumerico e caratteri maiuscoli, nei contattori
ad esempio la bobina viene indicata con A1 ed A2
- I morsetti dei contatti utilizzano un sistema di designazione di tipo numerico, dove il numero inferiore
dispari indica l’entrata mentre il numero superiore pari indica l’uscita.
- I morsetti principali, ovvero quelli di potenza vengono designati con un numero ad una sola cifra
- I morsetti dei contatti ausiliari utilizzano un sistema di designazione con un numero a due cifre, dove la
prima indica il tipo di funzione, e la seconda indica il numero di sequenza, ovvero il numeri di funzione 1 e
2 indicano i contatti di apertura (NC) ed i numeri 3 e 4 quelli di chiusura (NO) ed i numeri 5 e 6 i contatti di
apertura con particolare funzione, e di numeri 7 e 8 come i precedenti ma di chiusura, per particolare
funzione si intende un contatto ad esempio ritardato…(impiegati nel settore della generazione fotovoltaica o
eolica o in tutte quelle applicazioni dove l'improvvisa apertura del contattore per un tempo limitato (ms) può
causare danni o disturbi alle utenze collegate a valle)
- La numerazione sul contattore viene realizzata da sinistra verso destra iniziando dal piano più vicino a
quello di fissaggio.
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Tabella 2 Categorie di utilizzazione in corrente alternata
Ogni categoria di utilizzazione identifica per il contattore delle prestazioni minime ben definite (ad esempio
campo di applicazione o capacità nominale di interruzione) secondo valori di corrente, tensione, fattore di
potenza, o costante di tempo e condizioni di prova specificate nella Norma.
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- Criteri di scelta
Le più importanti caratteristiche del contattore/avviatore da coordinare con le esigenze impiantistiche sono
di seguito indicate:
- Corrente nominale di impiego (Ie): come detto sopra è la corrente stabilita dal costruttore in
relazione alla tensione nominale, al numero di cicli (apertura/chiusura) all’ora, alla categoria di
utilizzazione, alla corrente nominale del relè di sovraccarico, ecc.
Ad esempio, lo stesso contattore alla tensione nominale di 400V, può avere una corrente di impiego
Ie= 20 A in categoria AC-1, Ie= 12° in categoria AC-3 e Ie= 4,3A in categoria AC-4.
Nell’avviamento diretto di motori singoli, l’indicazione della corrente nominale di impiego del
contattore/avviatore può essere sostituita o completata con l’indicazione della massima potenza
nominale del motore.
- Categoria di utilizzazione: indica le applicazioni tipiche nelle quali il contattore/avviatore può
essere impiegato, tabella 1 o 2; è quindi molto importante, nella scelta della categoria di utilizzazione
del contattore, definire bene il tipo di carico che si deve alimentare.
- Potere di chiusura e di interruzione nominali (Ic): valori di corrente che il contattore è in grado di
stabilire e di interrompere senza subire danneggiamenti; sono espressi come multipli della corrente di
impiego Ie in relazione alle categorie di utilizzazione.
Dalla tabella 2 risulta invece evidente che il contattore/avviatore non è in grado di chiudere o
interrompere una corrente di cortocircuito.
- Numero totale dei cicli a carico (durata elettrica): numero di cicli che il contattore può effettuare a
carico, in condizioni stabilite dalla norma, prima che si renda necessaria la riparazione o sostituzione
dei pezzi.
Dimensionare il contattore in funzione della durata elettrica è necessario nel caso di utilizzatori con
manovre molto frequenti (servizio gravoso).
I costruttori, in genere, forniscono i diagrammi dai quali si desume la durata elettrica del contattore
in relazione alla sua corrente di impiego e alla corrente assorbita dal motore a regime.
Maggiore è la corrente nominale di impiego del contattore e più lunga è la sua durata elettrica, a
parità di corrente assorbita dal motore.
Per quanto riguarda la durata meccanica, intesa come numero totale di manovre che il contattore è
capace di effettuare a vuoto, tutti i costruttori garantiscono alcuni milioni di manovre.