Figure Retoriche
Figure Retoriche
Figure Retoriche
Allitterazione è una figura retorica che consiste nella ripetizione di lettere uguali in parole
vicine, per ottenere particolari effetti espressivi.
ESEMPIO:
rade.... la rondine (Pascoli)
Anacoluto è un costrutto sintattico irregolare, in cui l'elemento iniziale di una frase rimane sospeso,
senza appoggio sintattico negli elementi successivi. Può essere usato da un autore per particolare scopi
espressivi.
ESEMPIO:
Analogia è una relazione di somiglianza, creata dalla fantasia tra due oggetti o situazioni che in sé non
hanno rapporto, senza l'utilizzo del "come".
ESEMPIO:
Anastrofe è una figura retorica consistente nell'inversione dell'ordine abituale di un gruppo di termini
successivi.
ESEMPIO:
Allor che all'opre femminili intenta
sedevi, assai contenta
(A Silvia - Leopardi)
Antifrasi (o ironia) è l'utilizzo di un termine o di una locuzione a cui si dà senso opposto rispetto a quello
comune.
ESEMPIO:
Che bellezza! (= per alludere a qualcosa di spiacevole);
Alleluja! (= finalmente).
Antitesi (o dicotomia) è l'accostamento di immagini
contrapposte.
ESEMPIO:
Antonomasia è una figura retorica che fa uso di un nome comune al posto di un nome
proprio. ESEMPIO:
l'eroe dei due mondi (perifrasi) per Garibaldi
il Filosofo (appellativo) per Aristotele.
Apostrofe è una figura retorica che consiste nel rivolgersi direttamente e con enfasi a un interlocutore reale
o fittizio, producendo un brusco cambiamento di tono.
ESEMPIO:
Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, non donna di provincie, ma
bordello!
Assonanza è una rima imperfetta tra due o più parole, in cui, dall'accento fino al termine della
parola, sono uguali le vocali e non le consonanti.
ESEMPIO:
Cesura dal latino “taglio” indica la pausa metrica all'interno di un verso, pausa che suddivide il verso in due
emistichi (mezzi versi) differenti.
ESEMPIO:
Tanto gentile e tanto onesta pare
(Dante, Vita nuova, XXVI, Tanto gentile, v. 1)
Chiasmo è una disposizione incrociata di elementi coordinati della frase, con schema ABBA.
ESEMPIO:
<<Le donne, i cavallier,
l'arme, gli amori,...»
(Ludovico Ariosto. L'Orlando furioso)
Climax dal greco "scala", è la disposizione dei termini di un elenco secondo una progressione
emotiva o logica, in senso crescente.
ESEMPIO:
Consonanza è una rima imperfetta tra due o più parole, in cui, dall'accento fino al termine della parola,
sono uguali le consonanti e non le vocali.
ESEMPIO:
partisti e rimasta. (Lavandare - Pascoli)
Dialefe è la fusione in un'unica sillaba della vocale finale di una parola con quella iniziale della parola
successiva.
ESEMPIO:
voi ch'ascoltate..
Domanda retorica (o interrogativa retorica) è una domanda fittizia la cui risposta è già implicita
nella domanda stessa; si pone per coinvolgere o sollecitare emotivamente l'interlocutore.
ESEMPIO:
Ellissi è una soppressione di elementi della frase, ricavabili comunque dal contegno logico o sintattico;
è di uso frequente, come quando alla domanda "come Stai?" si risponde "bene!" (evitando la
ripetizione del predicato verbale "sto").
ESEMPIO:
Enallage si ha quando si usa una parte del discorso invece di un'altra (sostituzione di avverbio
con aggettivo, di un nome con un verbo).
ESEMPIO:
Endiadi è una figura retorica che usa due o più termini coordinati per esprimere un unico concetto.
ESEMPIO:
Enfasi è una figura retorica che serve ad accentuare e a mettere in risalto una parola o una frase.
ESEMPIO:
Lui sì che è un amico
Enjambement in italiano viene detto anche spezzatura o inarcatura (scavalcatura): la frase non si conclude
alla fine del verso, ma prosegue nel verso successivo.
ESEMPIO:
Enumerazione è l'elencazione di parole unite per asindeto (senza congiunzioni: e, ma, o, ecc.), o per
polisindeto (con due o più congiunzioni che si ripetono).
ESEMPIO:
Epanadiplosi si ha quando si inizia e termina una frase o un verso con la stessa parola.
ESEMPIO:
Eufemismo è un'attenuazione di un'espressione, sentita come troppo dura o cruda, con un'altra
più attenuata.
ESEMPIO:
"male incurabile" per non dire "cancro".
"passare a miglior vita" per non dire "morire"
Figura etimologica è l'accostamento di parole con la stessa radice, usata per evidenziare il concetto
espresso.
ESEMPIO:
questa selva selvaggia
Histeron proteron è una figura retorica che consiste nel dire per prima la cosa avvenuta per
ultima. ESEMPIO:
usciamo, muoviti!
Moriamo e lanciamoci in mezzo alle armi.
il divino del pian silenzio verde (l'aggettivo verde è accostato a silenzio anziché a piano);
le mani avide del vecchio (invece che le mani dell'avido vecchio).
Iperbato è una figura retorica che prevede un allontanamento di una parola da un'altra alla quale
dovrebbe essere vicina.
ESEMPIO:
O belle agli occhi miei tende latine (Tasso).
Don Abbondio non era nato con un cuore di leone (Cioè, il don Don Abbondio di Manzoni era un fifone).
Metafora è una figura retorica che consiste nella sovrapposizione di due elementi che abbiano qualcosa in
comune, fino a creare un terzo elemento nuovo ed originale. Per semplificare molto, si può dire che la
metafora è una similitudine senza “come”. ESEMPIO:
I tuoi occhi sono stelle (si sovrappone l'elemento "occhi" all'elemento "stelle" e si crea il nuovo
elemento "occhi stellati)
Più semplice sarebbe stata la similitudine “i tuoi occhi sono come stelle", dove i due elementi paragonati
rimangono separati e non creano un terzo elemento nuovo ed originale.
Metonimia è una figura retorica che consiste in un trasferimento di significato tra due termini che a
differenza della metafora appartengono comunque allo stesso campo semantico.
Onomatopea è una figura retorica che consiste nell'uso di parole che imitano suoni o versi degli animali.
ESEMPIO:
chicchiricchì
bau bau
ticchettare
scricchiolare...
Perifrasi consiste nell'indicare una cosa o una persona ricorrendo a un giro di parole anziché al
nome proprio di essa.
ESEMPIO:
"è mancato all'affetto dei suoi cari" per dire "è morto".
"re de l'universo" per indicare "Dio".
Personificazione è una figura retorica che consiste nell'attribuire comportamenti umani ad animali o cose.
ESEMPIO:
le nuvolette stanche (Saba, Favolette),
la nebbia arriva con le sue zampette.
e a me che me ne importa.
io quello
infinito silenzio a questa voce
vo comparando: e mi sovvien l'eterno,
e le morte stagioni, e la presente
e viva, e il suon di lei.
Preterizione (paralessi, paralissi o paralipsi) è quando si finge di tacere un argomento di cui invece si
tratta diffusamente.
ESEMPIO:
Similitudine è una figura retorica che consiste nel creare un paragone fra due elementi che abbiano qualche
somiglianza tra loro. Inizia sempre con parole tipo: come, sembra, pare, simile, pari a, somiglia a.
ESEMPIO:
blu come il mare,
bello come il sole.
Sinalefe è la fusione in una sola parola della sillaba finale della parola precedente con quella iniziale della
parola successiva.
ESEMPIO:
i dorati silenzi (il dorato lo percepisco con la vista; il silenzio lo percepisco con
l'udito)
Zeugma: quando due o più complementi o parti della frase dipendono da un solo verbo, che dovrebbe riferirsi
solo ad uno di essi.
ESEMPIO:
parlar e lagrimar vedrai insieme
(Divina Commedia, Inferno, XXXIII 9)