Villanova, Il Libro Del Perfetto Magistero

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ARNALDl de VILLANOVA


Flos Florum, Thesaurus omnium


incomparabilis e Margarita
PREFAZlONE

Il presente testo, fa seguito alla pubblicazione dell'

''Epistola'' di Arnaldo da Villanova e vuole essere .

un ulteriore contributo allo studio ed alla compren­

sione delle opere di questo grande Maestro d'Arte

Regia. Nelle nostre intenzioni, non vi è quella di

una rlvisitazione dell'Alchimia in chiave moderna,

ma, semmai, quella di una ricon:ferma e rivalutazio-


ne di questa Scienza dello Spirito. Il suo gergo oscu-

ricercatori della Verità, in quanto, esso si giust(fica t


l
con la necessità, sempre attuale, di allontanare i eu- ll
,
riosi e, con quella antica., di evitare / interferenza o l
t

le reazioni del clero, ed in particolar modo dell'In- l


l
quisizione, o di potenti, troppo interessati alle appli- l
l
l

cazioni più materiali, per non dire venali, di tale l


l

Scienza. Non ci interesseremo tuttavia di tali que- l


stioni, poichè il nostro interesse non va alle possibili

applicazioni materiali di questa Scienza, nè alle

contingenze del periodo storico in cui raggiunse il

suo massimo sviluppo; ciò che a noi interessa, è la


sua realtà di '''mezzo spirituale" o "via realizzativa"


......�·.---�... l---�..JI···--·,·.......-.-..... - .... _ ··----·-·1�.....�··---.--·
·
... -
.

per la trasformazione dell'uomo.


.......... �' ·- --.-.._.............
. l>!J# ,--...,........ ..·-··-· _..._____
_
..- ('
,...... .: .. \ ...
'
--- ·� . .. ..�... . .,. ' ...

' ' " '""
" ,
IL LIBRO DEL PERFETTO MAGISTERO

Il linguaggio chimico- metallurgico di cui gli alchi­

misti si servivano, non aveva infatti altro scopo se

non quello di adombrare procedimenti del tutto inte­

riori e spìrituali1 e, se anche l'incomprensione più

totale circonda oggi l'Alchimia, non sarà tuttavia

tale mancanz6l di comprensione a diminuirne il

valore2•

* *

Appartenente al gruppo delle scienze ermetiche, l'Al­

chimia, conosciu.ta anche çome scienza delle Bilance

o Arte Regia, passò dall'a,ntico Egitto ai greci ed ai

latini e, dopo alterne vicende, conobb.e nel Medioevo,

grazie agli arabi, il suo periodo di maggiore diffu­

sione. Uno degli appellativi dati dagli arabi all'Al-

l - Si veda. in merito. la prefazione e l'introduzione al lìbro di Arnaldo da


Villanova: Lellera suii'Aichinzia al Re di Napoli, Sear Edizioni, 1986.
2 - Tralasciando ]e divagazioni occultistiche e gli inutili sproloqui açcademici,
uno dei pochi testi su1rA1chimia, che merita di essere letto con attenzio­
ne, è quello di Julius Evola La Tradizione Ermetica. Roma, 1971.
-
PREFAZIONE

chimia era (ed è): al-Kimya as-sa' dah., il cui signifì-


....-........,....,.._.--
_..._·
=·---

cato letterale è: - alchimia della beatitudine


.-.-...- _.............__
..._ ..... ................. _,....__... ;___•.,.....___
. 1-_.........--...
... -·-
- 3; ciò
.
l

dimostra, se �fosse ancora necessario, il carattere spi- �


'

*'
rituale di questo procedimento endògeno i cui d(fètti ·

t
(in riferimento alle correnti occidentali di tale scien-
j
l

za), sono, l 'essersi distaccata dalla Dottrina Metafi- t

sica, per ciò che riguarda il suo ricol/egamento ai 1


f
Princìpi, ed il venir meno della base religiosa, per l
l
quanto riguarda il suo supporto4• Non la riguardano l
i

invece gli app�llativi di ':falsa scienza" e "chimica


infantile", ad essa applicati dalla "cultura ufficiale",
cheJ veramente ammalata di infantilismo, per non
dire di primitivismo intellettuale, entra in agitazione
ogni qua/volta il suo monopolio venga messo in
discussione.
Uno dei tanti casi, che possono fornire un interes­
sante esempio di incomprensione "accademica"

3 - Si veda,. riguardo all'alchi mia araba., quanto riportato in: L 'Insegnamen­ -

to Esoterico delflslam. Sear Edizioni, 1985, pp. 36-37.


4 Si tenga presente, che la base religiosa necessita in particolar modo a chi
,
-

segue la via Humida ,.


IL LIBRO DEL PERFETTO MAGlSTERO

dell'Alchimia, è quello di Cari Gusta v Jung, il quale,


pur essendosi occupato di tale scienza nelle sue ver­
sioni europee ed arabe, nonchè cinesi5, è riuscito
solo a trarne e a darne un'immagine completamente
distorta.
'

E divertente notare che lo Jung non riesce a farsi


nessuna idea delle sostanze elencate dagli alchimisti,
né della progressione .operativa; per quanto riguarda
poi la materia prima (cioè il Mercurio o Spirito),
fornisce ben ventotto termini che a suo parere sareb ...
bero sinonimi e cita il Lexicon di Rulan che ne ri­
porterebbe addirittura cinquanta6; per lui, lo Zolfo,
il Mercurio, il Sale etc.. divengono tutti una sola in­
distinguibile materia prima. Altrove7, dice che il
Mercurio è la prima materia, il caput corvi, la ni­
gredo, con.fondendo tranquillamente una sostanza

5 - Si veda l'introduzione di C.G. Jung al testo di alchimia cinese: Il Mistero


del Fiore d�Oro: Das Geheimnis der Go!denen Blute. Zurigo 1965, trad.
it. Torino� 1981 � ed il suo: Psyclzo!ogie und Alchen1Ù.'. Olten 1972, trad. it.
Psicologia e Alchimia, Boringhieri� Torino, 1983.
6 - Psicologia e Alchimia, trad. it. cit. pp. 325-327.
7 � Op. cil. p. 30 l.
PREFAZIONE

con uno stato o fase dell 'Opera. Dichiarazioni espli­


cite di incomprensione. le fa quando dichiara impre­
sa disperata mettere ordine nel caos delle materie o
dei procedimenti8; o quando dice che l'Opera va im­
maginata come una serie di esperimenti con corpi
chimici9•

Non ci sembra il caso di insistervi ulteriormente, ;.


.
'

l
.

tuttavia, al .fine di dissipare pesanti distorsioni, vor- ;


�'.
remmo precisare che l'Alchimia non ha niente a che
.

f
l
.


.
,

1
r
'

vedere con sogni, fantasie, immagini inconsce o l'in-


'

conscio collettivo, e !�interpretazione psicanalitica


.
!
-· -..,-� __. . ,... - ...__

t
'r

che ne deriva, la . dobbiamo de.finire completamente '


_
_...
_.
_,___, --- ---·---- --�---
.

assurda.
l

--·-·--�

8 - Op. cit. p. 287. Si potrebbe qui ricordare quanto è scritto dal Pernety nel
Traltato dell 'Opera Ermetica (testo in: Les Jàhles Egyptiennes et Greeques
dévoilées, Paris 1758), circa le ostentate contraddizioni deliberatamente
volute dagli alchimisti pe� con( . Q."ere��sTC!inorànti:Tung:-Tnvéce� arnva
�f! ·

persino·a·-arre-·c1iE' g1rarcnTm1sirnon sì capivano nemmeno tra di loro.


Circa il linguaggio degli alchimisti, cfr. il Libro di Arlt�fio in Bibliothéque
des Philosophes Chimiques Paris, 1741, dove senza troppi riguardi è scrit- !

�����flff�.�t�ri
. ;·�···
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.
O. a ��!:� �hLn_5!i _!i rLv.e li_<l l11.5UtP.er..- :
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9 - lbid. Nei sette capitoli dì Ermete è scritto: - Ecco� io vi rivelo ciò che è
stato nascosto: l'Opera è con voi ed \n voi; trovandola in voi stessi, ove
essa è continuamente, voi l'avete anche dovunque siate, in terra o in mare
-. (Citato da J. Evola� l Saggi di Bi!ychnis. Ar, Padova, 1970 p. 80).
IL LIBR() DEL PERFETTO MAGISTERO

La psicologia e la psicanalisi sono in.fatti fuori stra­


da nel loro proprio dominio, quando parlano di libe­
rare l' ''inconscio" sottovalutandone i contenuti e i
pericoli, e vanno a fare il paio con le teorie liberato-
rie (sempre dell'inconscio) dei tanti pseudo-guru
oggi di moda, che altro non propongono se non di
liberare gli inferi microcosmici (cioè la parte oscura,
injèra, dell'uomo). Il risultato di questa "liberazio­
ne" si può .facilmente immaginare e non è certa­
mente dei più costruttivi.
L 'Alchimia è una scienza Tradizionale 10 e come
.......... ._ .....,...... ...... .. . ·-· �..,..............- .
.. ... --.... ,_ ....... - ·---·----

tale, insegna il dominio e la sublimazione delle for-


---·--··-�-,_- ... ,..-...4·�......___
.. -:.-
• ___ _.,_. ..,... _
_, .... ...

ze inferiori, non insegna, né la loro repressione, né


... .... �-.,... �- ,....,_.,.., 11:-·· •:• ..."', " ... -... -� . -- .,. .._ ......
_, ___..,_ ,...�-- ---· - --- ..___,....,__ --- ---------

la loro liberazione 11• Essendo una Scienza iniziati-


---- ---- ----·-

ca, dispone di un suo simbolismo, di una dottrina e


di precisi procedimenti operativi �· quali tutti occorre
tenere fuori dalla portata di chi non sia per essa
qual�ficato. Ci dispiace in.fatti di dover constatare

lO - La natura dell'Alchimia è definita da René Guénon in: La crisi del n1on­


do moderno. Ron1a, 1972 pp. 75-76.
J l - Propone semmai la loro sublimazione per mezzo di tecniche ben precise.
___________......-..-. ,........___
.. ,_.......,_........------·-·--. ..
_ , ___
PREFAZIONE

che non sono pochi i presunti esoteristi che parlano


e sparlano di Alchimia, facendo an.che valere la loro
appartenenza a questa o a quella organizzazione
iniziatica (in realtà, non iniziatica, ma a dire il vero:
occultistica e pseudo-iniziatica) e .facendosi un dove­
re, nelle loro opere, di citare Jung come se jòsse
un' ''autorità", mostrando quindi quanto siano di­
storte e inattendibili le loro "conoscenze ''12 e dimo­
strando d'essere, oltre che dei profani, anche degli
scimmiottatori.
Basterebbe infatti, per liquidar/i, .far presente che per
Jung i simboli non sono le .figurazioni sensibili di
··- __ .......__.,. - -j· "'-•�·-· ------

realtà trascendenti, ma immagini archetipiche sub-


consce, e le loro somiglianze, presso popoli diversi,
in epoche diverse, si spiegherebbero con comuni
istinti di rappresentazione n, non certo con l'essere
prefigurazioni di viventi realtà intelligibili.

12 - L'asp�tto ''satanico" che la Psicanalisi va ad assumere quando vuole


''spiegare" il simbolismo tradizionale è stato ben esempi ificato da René
Guénon in: Il regno della quantità e i segni dei U!n7pi, Torino, 1969. pp.
277 e SS. => A'«\'t l t\iOl-.A. \� 'fv\���·._:... \ '\J��\.t::l

13 - Jntrod. a: Il Mistero deff?fore d'Oro. Op. cit.


IL LIBRO DEL PERFETTO MAGISTERO

Il simbolismo poi, si spiegherebbe con il primitivi- .

smo �çub-razionale, e, sempre secondo Jung, l'alchi­


mia taoista del �'Fiore d'Oro'' formerebbe un vivissi­
mo parallelo· con ciò che succede nello sviluppo psi­
chico dei suoi pazienti (psicopatici) 14•

Sulla base di queste affermazioni, siamo senz'altro


disposti a credere, che anche lo sviluppo interiore di
quegli pseudo-esoteristi che citano Jung come
un 'autorità� stia in vivissimo parallelo con quello dei
pazienti sopraindicati.
Invitiamo perciò i sinceri ricercatori, a prendere le
dovute distanze da .certo occultismo e pseudo-esote­
rismo degenere, evitandone le .facili suggestioni .e le
contaminazioni da cui non sarà facile liberarsi, oc-
.

cupandosi invece di studi più severi.


PerciÒ: Lege, lege, relege. Ora et la�ora.
...,_ ... _.,......._......-.......___ ....___·-·�--·� - - --·- �--

Visita Interiora Terrae Rectificando lnvenies Occul-


... . ••- ,- · ._ __.,.__.,..._......,..'""' .__,.,•,lire .....,..._, __'o:"!• -'11·-·.__.._.,.,_ .,....,__
ofl--":!"'"itl111'"'"t.'.c.l ..�'f'•,.........,.,..,... 4• .,.. 'lt oo• _..,.. - - • • •• •• - ·•• '' > ,.._,, ,,.-. ...... ,n(-·

. .

'

tum Lapidem. Veram Medicinam.


.. . ..
.
. . • l.� l. •
·--
- · . - • . . . .... ·-
• .., .....- . . .. . ..-.....---.... ... .._

E.M.

14 - lhid.
INTRODUZIONE
INTRODUZJONE

La presente traduzione del Flos_ Florum, o Libro del


" .....__........_,.._,... --
-- .... ------�··-... '""'··-..

Per/ètto Magistero, è stata ottenuta dalla compara-



·- ----·---···----· -

zione di versioni differenti della stessa opera; versio­

ni che presentano fra loro notevoli divergenze.

Non è, quindi, la traduzione acritica e letterale di

un solo testo, ma è una specie di opera di restauro

fatta nel tentativo di rendere la nostra versione il

più possibile completa e comprensibile. Non ci è

stato possibile agire diversamente, perchè tutti i testi

da noi consultati hanno subìto dei tagli e delle ridu­

zioni in certe loro parti, ad opera, presumibilmente,

dei vari trascrittori o stampatoti e non sempre que­

ste operazioni sono riuscite felicemente.


'

E stato così necessario reinserire in certi punti le

parti tolte, al fine di rendere intelligibile il tutto.

Non ci è infatti sembrato il caso di lasciare delle

oscurità inutili che si sarebbero aggiunte a quelle

che un testo simile ha già per sua natura, ed abbia­

mo anche cercato di favorire il lettore, correggendo

errori o imprecisioni dovute a probabili refusi tipo­

grafici, e cercando, ovunque fosse possibile, di ren­

dere nel migliore dei modi certi passaggi involuti :


ll LIBRO DEL PERFETTO MAGISTERO

permettendoci una certa libertà di traduzione.

La nostra unica preoccupazione, è stata quella di

conservare e completare, ove fosse necessario, il sen­

so alchèmico e il simbolismo dell'opera, mentre ci è

stata del tutto estranea ogni velleità filologica o

accademica.

1 Questo testo, infatti, pur essendo stato scritto all'in­

l circa nel 1300, può ancora oggi fornire utili indica-

zioni a coloro che per rara vocazione volessero cal­

care la Via dello Spirito. Il suo linguaggio oscuro

può a molti apparire sconcertante, inducendo i più


tiepidi a rinunciare allo sforzo necessario per pene­

trare oltre l'allegoria e il simbolo e giungere fino


alla realtà da essi adombrata. Tuttavia, l'utilità di

tale sforzo resta indiscussa e, la prova di ciò, è data


-

dall'odierRo diffondersi di sempre più numerose

contraffazioni delle vie spirituali.


Una conoscenza adeguata, foss'anche solo teorica,

dei procedimenti iniziatici dell'Arte Regia, mette­

rebbe infatti al riparo delle suggestioni occultistiche

e pseudo-iniziatiche in genere, fornendo anche un li­

vello ed una dignità superiori, in ragione della


INTRODUZIONE

misura della propria conoscenza in ordine a queste


'

.

'
.

realtà1 Si tratta infatti di abbandonare il punto di


• !

t
..

vista materiale, proprio al mondo delle cose morte, l

l
.

per giungere alla· conquista del vivente mondo dello '

'

l
spirito, e ci teniamo a sottolineare che non si tratta •

1

di conquiste fatte nella propria fantasia, ma della


l

f
l

'

acquisizione di superiori stati dell'essere che portano

con sé modi diversi e oggettivi di percezione e

d'azione.

Tali superiori possibilità, non sono aperte indistin-


- .. ----·-· .,. ....1>_... ....... -. •• ···-· .. . .. � .,.,_._,..... ........,__•..-.... ..-.-.-+·-·-....
'· ."
'QII"'..k___.. .IU<
...
.... -.. --

tamente a tutti, ma richiedono una speciale qualifi-


.... -·-....
- . .;o
. ..-1�111/f#,:-.._....,_,. ,_,u_.,��-···••-· •.,..,., •
..,
_ • ----- -----

cazione, Ciò spiega, perchè gli Alchimisti si servisse-

ro di un gergo metallurgico talvolta così oscuro da

scoraggiare anche il pr ofano più erudito, ed in effet­

ti, tale precauzione non appare superflua, specie se

si considera il notevole numero di coloro che senza

la minima qualificazione si gettarono sui loro scritti

generando il curioso fenomeno dei "soffiatori".

1 - Un testo arabo di Alchimia� così si esprime: - Chi conosce la nostra scien­


za, per poco che sia, è superiore a coloro che si sono distinti nelle scienze
comuni - , Trattato del Mercurio Orientale. testo in Berthelot, La Chimie
au moyen-age. Paris, 1893.
IL LIBRO DEL PERFETTO MAGISTERO.

L.����� . deJ . g�,rgq_ .


. . ro.et�Jl1!r.g j_ç_q, .. �.i . �P.��g'.l. �n.�h-�-�o
- n al­

tre necessità e, a parte quelle già indicate nella pre-


-·-

fazione, ci sembra il caso di soffermarci un momen- •

to su quella
. . che potremmo
.. . definire:
. . , ....... .. , .... . - • o ' . ... .. . ..... . o •• • _,, ......__._...... • .._......_.... .
analogica.
- -·- o

Occorre tenere presente, che quando si vuole tra­

smettere un dato insegnamento a persone che non

ne hanno alcuna conoscenza, uno dei procedimenti

più comuni a cui si può ricorrere per favorire tale

assimilazione, è quello degli esempi e delle similitu-

1 dini.
l

1
.

Essendo l'Alchimia
. una scienza spirituale
. il cui do- - __....._. ......... ·- -· · ,-------- ..---�-....•- ..."""., . .__.. .._._.,..._.... ...�-- -------··"--·-- - ..
f .....

f
l

minio si estende oltre il sensibile, tali accorgimenti



. ·'.··· . . . ..
�,�-· ......, ......�,.._...-.,_...____ ... .. .. .... ., ... ._.....�--- �-

� erano e sono tanto più necessari, in quanto essa


l
1 deve fornire delle indicazioni che siano di guida e di
• '

• 1 .. ..,... • >·l,.......
. . ...... _....,,•••._,.. ""'..--····· .....--�"'-o!._........__�--... ·--·-� ...-�"'.... . .,...__..... .,. ..
.. .. ... �•• �- ----

orientamento per l'esperienza di stati estracorporei.


---_.-.... .,.--, .
... . .. . f' V • ' '
, t
' .,. . � " 0 ' ' ' " " ,. ,.j ..,.. -...-•A·•�·.. ........- .. f•�,.,.....,.,.__,....'\,..__
� · ----,- -···- -·---

I suoi simboli, che debbono essere intesi


·4' --
· - .... .... ...
·
sub specie
�... � �r ---

'
interioritatis, . potranno così avviare alla diretta espe- , •- ...... . ., . .......... . .... 4, • ·- ··•·l lo . ,... • --- ••• ·-··-·---.....--....--.....,.-....
. -·-·· ·- �----

rienza del sovrasensibile, fornendo i dati necessari


.. . -- ·--· ... --- ·-·· · ···�···o'-1 --·-" ·•·· .. . . .. . ..... .... · -·-·--.. -------

per la giusta pratica.

Ricordiamo perciò agli interessati che, come dicono

gli Alchimisti, - le nostre operazioni non si fanno


INTRODUZIONE

con le 1nani2 - consigliando anche di non porre


,

1nano all'Opera se non si conoscono adeguata1nente


le sostanze e i procedimenti3 •

Arnaldo infatti, nell'opera che qui presentiamo, si

dilunga nelle prime pagine a chiarire gli svariati er­

rori in cui sono incorsi gli insipienti, precisando in

seguito quale sia il giusto modo di procedere. Le ri­

petizioni potranno talvolta sembrare eccessive, ma

se si considera che i "soffiatori" e gli pseudo-iniziati

sono al giorno d'oggi tutt'altro che scomparsi, vi sa­

rebbe semmai da aggiornare l'elenco con una nuova

casistica4• Noi, infatti, non neghiamo che l'Alchimia

possa fornire delle applicazioni accessorie, ma ne

neghiamo il valore ai fini di una conquista spirituale

2 - A.J. Pernety, Diction naire A1ytho-hermétique, Paris, l 7 58.


3 Non solo ci si esporrebbe infatti ad un fallimento quasi certo, ma si corre­
rebbero notevoli rischi. Sì ricordi inoltre l'affermazione ermetica secondo
-

la quale: l'Opera accresce le virtù del Saggio e la corruzione del pen'erso.


Cfr. J. Evola, La Trad. Erm., cit. p. 145
Andreae nelle Nozze Chimiche di Christian Ro.'ienkreuz. consiglia agli in­
sicuri ed a coloro che pretend on o troppo rispetto alle proprie forze, di
,

andarsene e fuggir via prima di essere provati. Chymische Hochzeit.


Strasburg, trad. it. Roma, 197 5.
4 Non mancano, ai nostri giorni, i moderni Hsoffiatori" che, armati di alam�
biechi e di un linguaggio pseudo-scientifico e occultistico, diffondono una
-

pseudo-alchimia e una pseudo-medicina alchemica raccogliendo un certo


numero di proseliti.
IL LIBRO DEL PERFETTO MAGISTERO

che non ha bisogno di prendere esempio da procedi­

menti manuali per poter essere realizzata 5• Quello


che si può apprendere da procedimenti esteriori, lo
t

� si ritrova già spiegato nelle opere alchemiche, ci si


i
'

l
1 può quindi risparmiare del lavoro e della fatica inu­
J

tile. Ciò che invece non è spiegato nelle opere al-

chemiche, e cioè gli esercizi e le tecniche


.
teurgiche� e -··""' ., �..;

• •• -·· ... .-1 ..... � .. . . ... "'- ··•- . . . ... _ -- # .... ... ..... -...
.....-- .�--·�·-...--
.

realizzative che di solito vengono trasmesse e inse-


......,..••l... - - ;- • ... �
•• -- • �· .. . ... .,. . • •#.... ... t- .. .. ·-· -· ..... . ... - ....
. ...� •.,. �··-- --- -... -- -,..- _ __
.._ -__
_ ..,...
...._.. . ..,.. ...... .,..- _, ,..;-

-...- -

gnate per via orale, non verrà certo appreso affumi-



•• .... ..... • • • •• +
•-
• •

'

candosi gli occhi o bruciandosi le mani 6• E suffi-

ciente invece tenere presente la regola dell'analogia,


... .J' '
" "" . .. .�· ,, •• .,.,,. '•h .. .-. • ,.._ -....�..,,��,..... � .,. .......... ... --....,...._ --------

e, dai testi, si potranno trarre tutte le indicazioni ..


.. . ,...,.. ..... .. . .
,. , ...... . ... -- ·-···· . .. . " . . .... . - · . .. . . . .. ... .... . �. .... . - . � ·-... -
--·-·-.·--·---..--.. --...-
-· --.-- --

possibili per applicarsi alla pratica di tale scienza. ... • --·· 4 , +


..
- .. - .. . . . - - · -
.... .. - ... . ··-· ·- .--- ......- •• --·---..-

-
·-

Si potrà così comprendere che distillare avrà il si-


..

---- ......._.., •.. -··- --····· ... ....a·- -..-


..

gnificato di rendere sottile lo spesso, e ciò varrà ad


.. ., .. . .-......,..
. . ,�;.. ... ... .. "' . . .........-.-....... h,_.,., .._........ ...."..· . ... . ,.. � •.- .. .. .. t . ... .. .. . .... ... "-·�......-· ·- ··-.. ·-·- -------

esempio per le facoltà di percezione. ..... .. ·


-·-
--
--...
-
.....__ ..---------:· - - - ------
--- -* -·· ··- .. - .. • _,

5 -
Affermano invece tale necessità, le correnti pseudo-alchemiche cui abbia­
mo accennato precedentemente.
6 - Volendo sbeffeggiare un poco i moderni pseudo-alchimisti si potrebbe ci­
tare l'Ode Alchemica di Crassellame, dove è detto: "Non mai stanchi
traete, da continuo carbon .fiamme incessanti. ... Farfàlle affumicate. e not­
te, e giorno, state vegliando a· stolti .fochi intorno.... A che fiamme ostinate?
Non carbon violento o accesi faggi, per l'hermetica pietra usano i Saggi".
(Fra Marcantonio Crassellame Chinese, Ode Alchemica; testo in O. Wirth,
Le Symbolisme Hérmetique, Parìs, 1909).
INTRODUZIONE

Mondare il Mercurio, significherà detergere dall'ani-


--� · _........--� -':·--�-----·�·-·-..-........----
...
- ·�--_..._ _
_____ ________

ma le passioni e le imperfezioni dell'io.


......�. _ ____.. ,........ ,............. ..,
__�... . , *�·· - �
. .....__..... .... . - -_..,___
.. ..-----�--

Le parti combustibili (dovute al solfo volgare) saran-


no così, l'animosità, l 'irritabilità, l'istintività, il fuo-

co passionale etc7
_
_
_
__
__ • • •
_
_
_
..
. -
..-
..,.• .
-
-...-
..

Le parti
··------ --�--
-··--
terrose saranno la superficialità, il cinismo,
-·---·-·--..... ,.______
__ _ -··-... ---·-�·.--..·· .....___,....,...._ �·· .�.....__._........_._. ...._
.. -...
_.,.. _____

l� ottusità, la pigrizia etc...


...-..--. ----------

Le umidità superflue, saranno sempre e di nuovo,


...,
,.... � ·�·..tiY
.. jj,l _ f ��J%•�etr' ••& """ ....
�,...,.._
. �-�"'-'�........
... ........,.... �·-�..-.._..,..---.= ··- - .
....,
_ ______

altre imperfezioni e passioni 8, come gli attaccamen-

ti, i sentimentalismì, la tragicità, il pessimismo, la


. .
. ..... - , . ,___...,_
•E..
. _. ...._ ,.,.._ �. _... _.... ,,;��� a..t: • --....a&.;. t ,..
·.-- ....-. ......,............,..,. ._....., _ .
�••..., - .> "'"')o;' • f · • ·� ,.. .i, , ,.. , ""' ""
· '"'
..,...,._
. , •
,.
, .,..._, •'•*�"'''' -..._.....,. '' � ''' ,. ... � .

depressione etc ...


-

Le dosi corrisponderanno nell'opera interiore alle �-·---•


.-
..· -•... ...-. -.,.-.-.w-......,_..._....-..,-..,. ,.- 41111l � 1a:
·- ••=-
._,..._,.,..,.,«t�,.....,,.,..,..,. ,..,. ...'-"•·· -·---·�--
-
..
•-•
u p
aJ.

quantità di attivo e passivo che dovranno permette-


....... ....
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re un perfetto equilibrio, poichè, se una eccessiva - -- -· .-..... ..


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dosatura sulfurea impedirà l'apertura spirituale, un


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eccesso mercuriale aprirà verso il sub-cosciente ed il


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7 Geber nella Sunzma Per èctionis Magisterii , Ma ng et i Tomo I pp. 519 e


ss. di'cé cne<Iarcorpi 1mper ett1 va tolt
o il Sol/o inutile e la terrestrità im-
- ,
.

-solioèa.guè1 o-Ìnterna··'e-meS'cFacoiMèrcunò·lesue� tm
.

iirìtà. Geber,
-siirrù:Yi a� c;T,
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8 - Si rilevi, nella parola passione, il senso negatìvo di passività.


IL LIBRO DEL PERFETTO MAGISTERO

mondo dei medium e dei visionari9• Sarà quindi op-


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portuno, che la disciplina preparatoria venga porta-

ta a fondo con scrupolo, giungendo concretamente,

e non nel1a fantasia, ad una superiorità effettiva sul

mondo delle contingenze e ad un reale dominio di

se.
,

Si dovrà anche procedere ad una


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del-
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l'orecchio del cuore, facendosi nel sentire liberi e --- ... ·-··-�--···.IJ�,_ ......
. .._ ..._____ . .... ..

aperti, non sovrapponendo


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alle impressioni
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i propri
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giudizi, ma lasciando che gli esseri e le cose parlino

da soli, esprimendo così la loro,...-.. vera natura •o.


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9 - Non va di ment icato che l'Arte Regia è anche chiamata Scienza delle
Bilance.
� 1O Sul cuore quale sede· dello Spirito e sulla purificazione, s i veda:_J.G.
·
Glf1ii�l��?.?i�Q:.s_òl?§ 9·��ovE dièe·ai· soitrarre.. Ia voTontà dalla
-

; ri4 �!IN. .Ti1 t :-


..
..

i costeHaz.tone estenore per volgers i a Dio nel suo Centro. Dante , Vita
Nova, JI, parla dello spir ito di vita che di mora nella secretissima camera
l de lo core. Nella Lettera di Giovanni Pontano sul Fuoco Fi/oso.fico,
; Roma, Atanòr, è data la seguente corrispondenza: Sole_.= Oro = Zolfo
! =

t Anima = Cuot'e.
i Sui collegamenti tra il cuore. l'occhio spirituale ed il regno di Dio nel­
l'uomo, cfr. L Jnsegn. Es. de/l '/siam. cit. cap. l, pp. 14-17. Cfr. anche:
René Guénon , Simboli della Scienza Sacra, M ilano, 1975, passim.
Bah me in l'Aurore Naissante, Milano, Arché, 1977, XI: 68, p. 181, parla
di un lampo che s i sprig iona nella ribollente sorgente del cuore; "mais
l'éclair s'élève dans la source boui//onnante du coeur, dans la sensibiliza­
-

tion du cerveau, dans laque/le l'esprit contemple" . Ermete Trismegisto -

nei suoi insegnamenti a Tat, d isse: nf!!..Oç_lf!E._c!..t.�:czl.f/(.�; $QSI!_enqj_.{'J g tivi­ . .

tà {{fj_��!Jlf�4.f.L.f2..tl!...QJ.�.EY.!iJif:qLLqg!.f_��Jl.r!J . t?.fl:.t i.Q!�l 4.��la J?'l:flJ.fi.fg_.f_ tu. 'z a­


scerai in Dio". Erm. Trism., Il C'ratere della Sapienza, Roma, 1962, p.
����- :}�-��c��Sì �<?ò.��aaW���e.��Ìì{i�t�
1
� ���: � ifi<:a�t<J_n.� _g� __cllo.r�.J.
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_
INTRODUZIONE

Occorrerà anche dominare la tendenza del pensiero


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a passare ... da un argomento


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ad un altro secondo gli - .,_,.. ,.,,,.,._._ •wo'·-·�....·--'<'(' ___._,__.,.,_�.,...,.. _..__ _,-,....�----..-.......-�·
. - �--·lj-·q ...

impulsi istintivi e le fantasie


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del momento,
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dando
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ad esso la caratteristica solare propria ad un pensie-

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!!_�_!tamente ad una
volontà pura
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e assoluta, priva di desiderio e di sfor- .....,.a :•
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za di .un potere intellettuale centrale, che dovrà sus- · -------------


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sistere alle trasformazioni antologiche ed al venir


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meno del supporto corporeo. Ciò, è: il


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Nostro Oro.
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Se poi si ritiene troppo difficile capire che il Sol/o è


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l'Anima, il Mercz-trio è lo Spirito11 , l'Arsenico è ad


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un tempo volontà e virilità spirituale, che 'l'Atanòr è


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. csa:cuca;; seacu
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nello stesso alchimista, che l'Uovo Filosofico è il


caos iniziale, il vaso e la materia prima t2, che la

Il -�& : 8Lo��-.i tu&I}).�!!�� 1+�.f�.-�2-���I2�!l�e!.s.�L,.ti�l� o��..nJ.. ol


Tl2� !�' � f o lo
. tnto mentre an tcamente 1 termtnl erano tnvenlti� ctoe: ercuno
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..�Ir�fo;"Sò1}0�n�ma���engapf.esenteUpossioileeqUÌVOC.O nefla lettu-


ra d1 veccfit e nuovt testt alchemici.
.
12 L'uovo corns_ponde anc he a Il'Atanor e non occorre molt o per mett ere lO
.
'

relaztone tt.&a�ig,c_<?n l.o,,fQ!l29,.t.,.;�-?.,Y.Q),�.... qtanco con l lV ercuno� e li


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JY�rl2Jr..
<l���2L ç:ç!lJL�ç;IrQ.
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o
Su t conegamentt tra tl Vaso ermetiCO, l'LJovo, l'Atanor e Il Graal cfr.
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' •

j René Guénon, Simboli della Scien=.a Sacra cit. p. 32 ed in particolare la !

nota 3; e J. Evola, Jl �Mister,o del Graal, p. 168 e sso, Roma, 1972.


IL LIBRO DEL PERFETTO MAGISTERO

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terra è il corpo, che l 'acqua è il mercurio-spirito, ·�
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salvo che indichi un' ''umidità'' superflua; che .,.. ...... ., ' .. - ... -•.,'f' =o...,. c_.,,.. .
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è il mercurio-ignificato ossia non il mercurio ordi-



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nario in rapporto con la terra-corpo, ma quello in


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rapporto con il solfo-anima, allora sarà meglio ap- ..


.... . .......... , .. .. ... ,, .

..

plicarsi con maggior impegno alle opere di Arnaldo

o di Filalete, di Sendivogio o del Trevisano, di Ge­

ber o di Morieno, o Artefio, o Braccesco;. di Flamel

o di Raimondo Lu1lo, di Zosimo o Basilio Valenti­

no, di S. Tommaso, Alberto Magno, Trismosin,

Pernety, Della Riviera; Paracelso e tanti altri, che

con i soli nomi dei Maestri dell'Arte si potrebbe

· pire un libro. Tanti, che seppure questa scienza


riem

non è facile, tuttavia non si può certo dire che sia il­

lusoria o impossibile. Si incolpi quindi sé stessi del- �� �.,... .. 1\\. ... ....
. .,.'1.:... .. ...... . -···-·----!-- ··< .... ,._._........
·
·r. ...... #···: • • "' _.. . . . .... . ... � Ilio'•• "' ...... ..__....

l'eventuale incapacità a capire e crescere, o si sap-


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pia, se tale è il proprio volere, prendere; come


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......,__. ........
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.. .. . ·� - ,. . ·- . ...... ......., ......

Mithra, il toro per le corna e ricondurlo alla caver-

na o.ve verra ucc1so.


.
'

.
... ""' .
....� - ---

Agli altri,. a coloro che preferiscono le pantofole e il

televisore, nonchè l'opinare gratuito su cose che non

conoscono, vengano lasciate le consolazioni dome-


JNTRODUZlONE

stiche, i romanzi fantastici, gli svaghi che servono

per ammazzare il tempo e la sicurezza di un mondo


creduto esclusivamente materiale. Coloro che non si
-----------

sono ancora spenti, sappiano però, che anche nella


·
---------·-·•••• ... -•-":""�-�-··-f"o:�-, ,... -•.--- --�-·-..:a
� - -- ------���- ---

migliore ·ipotesi, il materialismo non è altro che la


nn -�.....t·•"'-·"'-, ..-.
. --....·-·
. • .... .: ..• -..- .� ......._,, ••
· .. . ... .... ,.. ,._ .p.,.._.,._.;.... ..,.., _..,. J .... ..,.......,.c��..,,_...,._._._..__..._ __.,., ....,.,•._">..,.___,..,,..,_.,.,.._,__..
_

filosofia dei morti.

" .. .la loro cieca vita è tanto bassa che

invidiosi son d'ogni altra sorte.

Fama di loro il mondo esser non Iassa

misericordia e giustizia li sdegna:

non ragioniam di lor, ma guarda e passa''.

(Dante, In:ferno III: 4 7-51)

"Non v'accorgete, voi, che noi siam vermi

nati a formar l'angelica farfalla,

che vola alla giustizia senza schermi?"

(Dante, Purgatorio X, 123-126)


ARNALDO DA VILLANOVA



CAPITOLO I

appi, o carissimo, che in ognj co­

sa creata sotto il Cielo vi sono


·----- -... -w:lol>--.., ----------,.. ------

quattro elementi, non per vista,


_.,..... ...
..
. .
. l

ma per virtù 1; ed i Filosofi, sotto


..; r _....
\. .-••• •-'" " • l• • • • • , •

il velame della scienza degli ele-

menti, hanno rivelata questa Scienza (l'Alchimia) .

l - Non perchè appaiano alla vista n1a ugualmente presenti quali elementi
formatori di tutte le cose create. Le caratteristiche o le virtù di questi E�
menti. in dtversa misura e variamente mescolati, sono infatti presenti
ovunque� nell'uomo, ad esempio, il calore corporeo corris onde al Fuoco;
)e q�s?_,et�.:·· alla l erra, lélinfe-e i t ut 1 a c ua· 'ossi eno n el s n ue
la stessa resptraztone etc... anno n enmento all'Aria. L'uQ!llO poi per vi-
.v�re h!btso ri_o,r4i,.s_'1o�f�..2S2z.2�si&�_n2;;=..aria . cjJ:>�t�.ra
r ) bevaude=<;lCab\..�

menti c'fie"formano la base di tutte le cose materia l i� questi elementi sono:


il fuoco, la terra, l'acqua e l�aria: e contengono tutte le cose non per fissio­
ne'ma per trasmutazione e raggruppamento, ed in cui tutte le cose si risol­
vono quando si corrompono". H.C. Agrippa von Nettesheim, De Occulta
Philosophia. Koln 1533.
lL LIBRO DEL PERFETTO MAGJSTERO

Coloro che non ne hanno compreso il senso hanno

operato con sangue, capelli, uova e urina, nonchè

con molte altre cose2 e, da esse, hanno estratto in­

nanzitutto i quattro elementi, e, con essi, compirono

l'opera, separando prima per distillazione dalle cose

anzidette l'acqua chiara, poi l'olio dalla superficie

citrina, il quale, dicono contenga fuoc.o e aria, men-


tre sul fondo rimane la terra nera.

Successivamente lavano la terra con l'acqua e la

sbiancano imbevendola, cuocendola e distillando la

sua acqua tante volte ijnchè la terra si fa bianca. In

seguito, rimettono l'olio prep.a.rato col fuoco, imbe­

vendo e distillando, finchè la detta terra non assorbe

il tutto, cioè l'acqua, l'olio e la tintura, e la loro fan­

tasia non sia soddisfatta 3•

A titolo di esempio si può far prese�nte che j l san ,ue ;di DraJ'O e il Mer-
\

2 -

curio� i capelli corrispondono al Rebis; ruovo e 'A· anor v. lntroc. no ta


.,

s f.9.l.��.!L F uoco fi l o -
.

!���- !,
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l:�.
2
-

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T2)fi l�Q{0R":TR��In,erzons
L ' •

so tco ncurae . . ..

--

Scriveva Paracelso:. ""'Lasciate da parte digestione, sublimazione, distilla­


'

3 -

zione, rjverberazione, estrazione, soluzione, coagulazione, fermentazione�


fissazione, strumenti, vetri, cornute'\ tubi ricurvi, vasi di Ermete, vasi di
terra, fornelli a soffietto e a riverbero, lasciate n1arn1i e carboni� allora sol­
tanto voi potrete utilmente dedicarvi alrAichimia ". Parace]so Scritti al­
chemici e magici. Phoenix, Genova. 198 1 p. 89.
..
· ·-··
·


.. .... ' ••••• v -...;.... ,..,...-·---·:""--�-·- ··�·- - ..... , •• • ..... ... •• •__.....,_ • --·- _.. ___.,.__ --- ·-·--------
l

CAPITOLO I

Successivamente prendono questa Terra, ovvero, ce­

nere, e ne fanno la proiezione sopra un corpo fuso,

cioè sopra del rame o altro e non trovano cosa alcu­

na perchè il tutto è pura fantasia. E fanno tutto que­

sto secondo quanto i filosofi hanno detto nei loro li­

bri, attenendosi alla lettera. Ed essi sono caduti in

errore e non hanno trovato l'entrata.

E la causa dei loro errori è che essi non hanno ope­

rato con la giusta materia, poichè è certo che dal­

l'uomo non si genera se non l'uomo, né dal cavallo,

se non il cavallo e, similmente, dagli altri animali

non si generano se non cose simili a loro.

Essendo dunque queste sostanze così diverse dalla

natura dei metalli, è impossibile che da esse si faccia

la generazione dei metalli stessi, perchè i metalli

non si generano se non dal proprio seme e, una vol-


.
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ta trovato il vero seme dei metalli, abbiamo tutto il


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• • • . -
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Magistero4; ma non si trova in una cosa ciò


----------------""

4 Il sen1e det. metaIl'1 e t· 1 M ercuno, ossta 1o s�ptn'to; 1. met aJl'1, sono l. ocal'tzza-
• •

ZlOOl e grac 1 c 1vers1 c e o stesso SQifltO. Indicano anche fa-sì successtve


� ' .

dell�Opera e, contamtnatt dal solfo volgare (l'to), producono delle affeztont


' - .
• • • • •

metalliche o lebbra dei metalli; da tale lebbra ci sì dovrà liberare provve·


dendo con Ja catarsi a mondare i metalli.
IL LIBRO DEL PERFETTO MAGISTERO

!

che non può esservi. AI Io stesso modo, non vi è del

metallo nei capelli e in altre cose simili. È detto

d'altronde che il seme e l'origine dei metalli è il


....- --····· ..·--·-----· .,...,_ ....._____ ·--·--- �.. �--·------,...-...-....-....

Mercurio, e questo è certo, e tutti i filosofi lo affer-


..

mano, ed anche l'uso della ragione lo insegna, come


.

mostrero 1n segu1to.
' .

Ma queste cose anzidette, cioè il sangue, i capelli, le

uova ed altre simili cose, non sono argento vivo;

dunque, da esse è impossibile la generazione ovvero

la trasmutazione dei metalli: non sono infatti queste

cose predette il nostro lapis, quand'anche si usino

come esempi 5•

Vi sono poi altri che prendono quattro spiriti, che

vengono nominati, secondo la lettera: solfo, arseni­

co, sale ammoniaca e mercurio: e li dicono spiriti,

perchè dal fuoco fuggono e volano in fumo. E pren­

dono quésti, in luogo dei quattro elementi, vedendo

5 - La precisazione ci sembra esplicita; non per nulla Braccesco diceva che


questa Dottrina (l'Alchimia) la può intendere solo colui nel quale Dio in­
fonde Ja sua grazia. (Giovanni Braccesco da Orzinuovi, La espositione di
Geber Filos�fò. Venezia 1562 p. 7).
CAPITOLO l

che i filosofi dicono nei loro libri che la scienza sta

negli spiriti, e li sublimano con una sublimazione

volgare, non filosofica, e li fanno ascendere affinchè '

siano di natura aerea; in seguito, li fissano cuocen­

doli e calcinandoli, affinchè siano di natura terrea;

poi li solvono affinchè siano di natura acquea e suc­

cessivamente li distillano· affinchè divengano di na­

tura ignea; e questi compongono secondo i libri, alla

lettera, credendo di avere la scienza degli elementi.

Ed un simile composto lo proiettano sopra un corpo ·

imperfetto e non trovano cosa alcuna. E la causa del

loro errore è una, ed è che questi non sono il seme

dei metalli perfetti o imperfetti, fatta eccezione per

il Mercurio e ii Solfo
•··� • •· "
che
!'*'-··�·
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loro

coagulo,
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e da
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• -. ...-. .......,.,_.,. ....,
·- .
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questa coagulazione non possono attingere i nostri

elementi.

Essi infatti sono composti dalle virtù della natura in

un grande lasso di tempo, tale, che la vita umana

non può durare abbastanza.

Dunque, è impossibile che da essi sia fatta la gene­

razione dei metalli o la loro trasmutazione. E la

causa è che il solfo e l'arsenico in questo fuoco bru-


IL LIBRO DEL PERFETTO MAGISTERO

ciano e si riducono in carbone; in che modo dunque

si aspetterà da ciò cosa buona?

Dunque, è cosa manifesta a chi guarda sottilmente

che né queste cose di per sé, né congi unte con corpi�

né miste con olii estratti da uova, sangue, capelli,

urina o altre cose vegetabili, né miste tra di loro,

sono il nostro lapis ovvero la nostra medicina.

Questo, per le ragioni anzidette; poichè nella gene­

razione dell'uomo non si mescola cosa alcuna, né

nella generazione dell'animale o della pianta, ma

ciò si fa con i suoi propri semi. Perciò il nostro Ma­

gistero non ha bisogno di alcuna mescolanza estra­

nea.

Vi sono anche coloro che credono di trovare la

scienza nei sali o negli allumi e li solvono, calcina­

no, coagulano, fondono e preparano; altri fanno per

sé medesimi la proiezione sopra corpi imperfetti; al­

tri ancora Ii mescolano assieme con gli spiriti e con

corpi preparati, ma nella proiezione non trovano

nulla e la causa dei loro errori è simile a quelle pre­

cedenti. Vi sono poi altri che credono di ricavare la

Medicina dai soli metalli e li preparano calci nando,


CAPITOLO l

solvendo, congelando, e poi li proiettano sopra un

corpo, ma anch'essi sono ingannati; ed il loro errore

è che non hanno tolto dal pri11cipio il seme dei me-


talli, ma hanno preso il corpo così com'è nella sua

natura.

Coloro che intuiscono più sottilmente, hanno consi­

derato il Mercurio il principio dei metalli, e la loro


--�--�---- ...- ._.... _...... ·-·-... .,,. -

origine nel calore cocente del Solfo; sublimarono at-


...-�·-... ·--·-------·�-----
�.... ..____ _____<J611!8(. _..

traverso il Mercurio poi fissarono, dissolsero e con­

gelarono; infine, proiettarono, e non trovarono nul­

la. E la causa del loro errore è, che il seme maschile

non giova né da frutto, se non si mette nella matrice

femminile.

Così anche il Mercurio, che è il seme� non giova se

non si mette nella matrice dei corpi affinchè sia nu­

trito e maturi.

Alcuni l'hanno mischiato col corpo amalgamandolo

e I 'hanno lavato tanto tempo con acqua dolce che

infine ne è derivato un corpo mondo, ed hanno cot­

to sino alla fine credendo che l'argento vivo si me­

scoli con tale corpo, ma non hanno ottenuta cosa

alcuna perchè hanno trovato un corpo immondo ed


IL LfBRO DEL PERFETTO MAGISTERO

i l Mercurio è svanito.

E la causa del loro errore, è che il seme non si con­

giunge con il corpo se non mediante la Luna, per­

chè l'Anima è il mediatore tra lo Spirito e il corpo e

Ii congiung-e tra loro.

L'Anima è il fermento; infatti, così come l'Anima

vivifica il corpo dell'uomo, così il fermento vivifica

i l corpo morto e totalmente alterato dalla sua natu­

ra; onde l'Anima ottiene il principato esercitando le

sue v1rtu.
'
.

Circa poi il fermento, si dirà più sotto cosa esso

sta.
• '

'

Alcuni mischiarono i corpi imperfetti con i corpi

perfetti e li esaminarono cre:dendo che quello che è

buono e puro nei corpi imperfetti rimanga con i

perfetti, e i residui invece svaniscano. Ma non ve­

dendo tali cose, perchè sono illusi, vengono ad essi

cattivi pensieri.

La causa del loro errore, è che ciò che corrompe i


corpi imperfetti ne impedisce il perfezionamento. -- · -·-·--....".......,..,_..,_,_........_ ...... - ·-

. .-....-...-........._... ... . ------· --


· -. ...--�-�--- ..
--

Qui bisognerebbe avere una doppia virtù; una pri-


_,..A:sa&_.____·M>-D"'.ol.,.._ -
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ma che separasse la terra sulfurea che arde nel


--·------- ______,__ ---··-·q·-... ___
_ .,... __,.,.____.. _, �-----
CAPITOLO l

misto6, ed un'altra che convertisse alla sua natura


···-·---·.111
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quella che è già separata; ma il corpo nella sua cras-


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11
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sezza non puo avere questa v1rtu.


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Tutto questo, lo hanno tentato in molti operando in

modo comune, e anch'io l'ho tentato, e si sono stu­

piti disperando della scienza e abbandonando il ma­

gistero per debolezza d'intelletto.

Ma ora, voglio che tu sappia che la materia di tutti i


·-....------

metalli e il loro seme, è il Mercurio cotto e inspessi-


.. l"'WI'W""l'l't �,.....-. . -... Ili ��·


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...
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to nel ventre della terra, cuocendolo il calore sulfu-

reo e generando diversi metalli secondo la varietà


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del Solfo e la sua quantità nella Terra 7• La materia

di quelli è però essenzialmente la stessa., sono sol- .

tanto diversi nell'accidente e cioè in maggiore o mi­

nore cottura 8, ardente o più temperata e su que-

6 - La terra sulfurea è 1'istintività� si veda in merito quanto è scritto riguardo


. -

alle parti combustibili nell"introduzione.


7 - V. nota 4
8 - 1 metalli hanno corrispondenza con i pianeti, ed anche con i chakra dello
yoga. In Theosophia Practica introd. XIII, J.G. Gichtel dice che Dio in­
trodusse il suo spirito in rulli i Centri, e nelle tavole che iJiustrano il libro,
tali centri sono raffigurati con chiarezza: in particolare la tav. l mostra
tutti i sette centri (chakra) con anche il loro contrassegno planetario.
Gichtel, [:9 fa riferimento ad un settenario inferiore (gli stessi centri in sta-
IL LIBRO DEL PERFETTO MAGISTERO

sto c-onvengono tutti i Filosofi e questo ancora più

apertamente io ti dichiaro, poichè è cosa certa che

tutto è di quella natura nella quale si risolve.

Per esempio, il ghiaccio, ovvero la neve, si trasfor­

ma in acqua mediante il calore, quindi è stata prima

acqua che neve o ghiaccio; perciò, poichè tutti i me­

talli si convertono in argento vivo debbono i n prece­

denza essere stati argento vivo. Il modo di trasfor­

marli in detto argento vivo lo mostrerò più sotto.

Presupposto poi che il metallo si possa risolvere in

argento vivo, viene dissolta l'opinione di coloro che

affermano che le specie dei metalli non possono es­

sere trasmutate; ciò, è vero soltanto se esse non ven-

to di impurità che possono essere messi in relazione con i metalli impuri)


dicendo che il diavolo� l'antico serpente, si è rannicchiato in queste sette
forme ed ha avvelenato l'anima. Indipendentemente dall'interpretazione
moraleggiante di questo grande esoterista cristiano le convergenze sono
evidenti, e mostrano come l'Alchimia sia ben altro che una chimica infan­
tiJe come vogliono i dolli ignoranti. Per un confronto tra il testo citato e i
chakra dello· yoga, si veda; - Arthur Avalon (Jhonn Woodroffe) The
Serpent Power, London, 1919� trad. it. // Potere del Serpente, Roma,
J 968: Swami Sjvananda, Kundalini Yoga, Roma 1981 � Julius E vola, Lo
Yoga della Potenza, Roma 1968; Arvo ed Ea, La dottrina esoterica dei
centri segreti del corpo in un mistico cristiano. in Introduzione alla Magia
voL 2", Roma. 1971: Jules Boucher, La Simbologia Massonica, Roma
1975, pp. 3 3 3 e ss� René Guénon, Etudes sur l'Hinduisme, Paris, 1966.
CAPITOLO I

gono ridotte alla loro materia prima. Inoltre, il ri-


-
.. .... -

durli alla prima materia è cosa facile, e lo dimostre- ---


·- · ·· · "" · . . . . . ... .... � ... . . ,.,.......,,.............
. ..�..---"--
. .... ,.._

rò più avanti; dunque: la trasmutazione è facile e


_,__,-'-. .,......_._..
........ �.-... ..... ' . ...
. .. ................_._. ,
... . ... ..... .._,
.... --.. _.._,

possibile nei metalli, ed allo stesso modo io ti dimo-


' � .. .. w
, , ,

stro che è anche possibile la moltiplicazione di que-


· - - - --· ---- · -.. , . -

sti, perchè ogni cosa che nasce e cresce si moltiplica,


-

come si vede nelle piante e negli alberi, poichè da

un grano se ne fanno mille e da un albero procedo­

no tanti rami, dai frutti dei quali ne deriveranno al­

tri in quantità indefinita, crescendo così il loro nu­

mero e moltiplicandosi.

Ora, poichè i metalli nascono nella terra e in essa


·---..,-
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- -
·
--
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• '
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crescono, è dunque possibile il loro aumento e la


• • • ,.. •• ·- .. -.. .. .., ,,_••_... _."''-·..·- .,. vo.,..... __._
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.
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" ... �· ........ ,_.,.. . . . . ...... -
.

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-
-· ..-. -·• .� .- ......,., r...--• ,...,_ .. � • -

loro moltiplicazione indefinita.


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,.,. •,,. .... .....
_•. , , . ,, a . , , .. ·� . ,.., • Il ,.., )> '• .,....-> • • • 4foll,p. •'t' •· ,,- ''•• J•• .,. l r•

Io ti ho dunque mostrato, se tu hai capito le cose

che ho detto, gli errori di tutti coloro che operano

in modo comune, unitamente alle loro cause. Ho


··- ---- --· --- -
·�-,_______

anche affermato ciò che è invece vero, con dimo-

strazione chiara ed evidente.

Adesso� con l 'aiuto di Dio, passiamo alla pratica.


CAPITOLO II

Se vogliamo pervenire al Perfetto Magistero, occorre


----

innanzi tutto che abbiamo un lapis filosofico puro e


---
· -- ___..,___ -- -----......-----··--·
.. ·--- ..--
_..._ ---..--· ·

mondo, preso così com'è nella sua miniera senza ·ag-


. .. - ...... . ..--... -- -- ..__..
_.....
--·
·---·.o• ·-·- ... . . -----

giunte o sottrazioni, e che lo sublimiamo e da esso -·-·-� ..


-
·�-�:...
....
...
....
,__

estraiamo ciò che è puro e chiaro, facendolo poi


.........
.-. ....-_....
-· ....-..--.. .. . .. . _,_........._ ... .._ . , . .... .
-·· ..... ·- _

_ . .._.............-..•._ .... .. . .. '


� : -·
---.....-� -·- ·----...- .,..- -

scendere, distillare, calcinare, sciogliere, congelare,

fissare e incerare.

Questa, è tutta la pratica e la riduzione alla materia

prima, ed in altro modo non si fa né la generazione

né la moltiplicazione. Presta quindi attenzione a

quanto abbiamo scritto.

Ti dico infatti, o carissimo, che innanzi tutto biso-


- --
-..,.-·-

gna ridurre i corpi alla loro materia prima', affinchè


-------- ·
·
-
-�
-
-
·-- ... . ....
-..- _ ..._,___ ··-- ......-4·�--- --
- -
..._
- ·
.

l - Nella Véritable Alchimie des Rose-Croix è scritto che "Il fondamento di l


quest"Artc, èonstste·nel ridurre r èàrpora in Argentutn Vivum". (Estratto
in Sédir, Storia e dottrine dei Rosa· Croce. Roma, 1971 ).
G. Postel, Absconditorunz Clavis, 1646, XV: 3 scrive: ''... analogamente in
ogni cosa la n1a.teria. e la fùrrna sono amalgamate nello stesso compo­
sto ...,,; si tratterebbe perciò di ritrovare nello spirito le loro vere proprietà.
IL L1BRO DEL PERFETTO MAGISTERO

si faccia la generazione e la moltiplicazione.


,

_.
. - _. . _.-- ' .
. - ------ ----

Presta quindi attenzione a cio che ti descri vo.


Prendi una libbra di rame in limatura monda e me­
scolala con quattro l ibbre di mercuriol; trita nel
mortaio con poco sale e aceto finche si amalgamino
,

aSSleme.
Quando i l rame sara ben congiunto, aggiungi acqua
di vita in buona quantita, e cioe, dodici parti di
questa acqua di vita, cosi che, se la massa sara di
una libbra, l'acqua di vita sara dod ici l ibbre. Poni i l
tutto in un orinale e mettilo sopra un debo le fuoco
di cenere lenti ssimo, che stia sotto di esso per un
giomo naturale.
Dopo, lascialo raffreddare e quando sara freddo ,
cola la tua acqua e tutte le cose che sono in essa con
un panno di lino, affinche esca e p assi per il panno
quello che sara disciolto, mentre cio che e solo

2 - I pesi. nel l'Opera interiore, debbono essere intesi sempl icemenle come
proporzione equil ibrata tra le componenti dell 'essere. Arnaldo ne\la "Lef­
fera sull 'Afchimia af Re di Napoli" op. cil. p. 39 dice: "I filosofi misero
ne\le loro opere molte cose e molti vasi e pesi . . . cio fecero per accecare gli
ignoranti e per dichiarare solo agJi intelligenti il loro Opus".

50
CAPI TOLO 11

rammolIito non passera per il filtro; uscira quindi


solo cio c he potra passare e c he poi dovra essere
messo da parte, mentre quell a che e rimasto nel
panno verra rimesso un 'altra volta suI [uoco, con
nuava acqua, dentro i l vasa suddettoJ• Qui dovra re­
stare un giorno e una notte come gia e stato [atto e
verra poi colato nel modo indicato pi u sopra. Tutto
questo dovra essere [atto pi u volte, finche il tutto
non sara ritornato all 'acqua, cioe alIa materia pri ma - ,

che e il Mercuri04•
Una voIta che questo a stato [atto, prendi iI tutto,

Sl

ponilo in un vasa di vetro e mettilo a cuocere a [uo­


co lento fino a che vedrai nel la superficie una nerez­
za5 apparente, la quale rimuoverai piu sottilmen-

3 - Si accenna qui a ripetule purificazioni del l a materia, al fine di togliere da


essa tutte l e i mpurita per poter poi operare l a congi unzione ermetica. Nei
testi s i avverte che se la purificazione non sara completa l 'Opera abortira.
V. Introd. nota 3. Come I'opera al nero e messa i n relazione con la di scesa
agli inferi, la purificazione e in relazione con il Purgatorio, dove 10 Spirito
si purga per poter ascendere ulteriormente; tutto q uesto pub fornire ai piu
volonterosi altro materia le di studio. Dante nel Purgatorio I: 3-6 dice:" . . . e
cantero di q uel secondo regno dove I'umano spirito si purga e di salire al
ciel diventa degno".
4 - Riduzione alia materia prima.
5 - E la mortificazione 0 n igredo.

51
I L L 1 B RO DEL PERFETTO M AGIST E RO

te che ti sanl possibile e ripeterai l'operazione cuo­


cendo e togliendo la nerezza dalla superficie, fi no a
che non appaia piu nerezza alcuna e I'acqua riman­
ga chiara.
Avrai cosi i due principali elementi: I ' Acqua e la .. - -_.- -.- ...----_
.
._--_. -

Terra� .
In seguito, prendi codesta terra e la nerezza che hai
raccolto e mettila in un vasa di vetro versando so­
pra di essa la predetta acqua finche non la sommer­
ga. Cuoci poi a fuoco lento per quattro giomi, ed
ancora, dopo di cia, aggiungi acqua e cuoci, conti- _ . ---
. . .-
--
.

'
-

nuando cosi sino a che la terra non divenga bianca e


'.
"
-
-
-
-
-
'
-

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-

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_. - - ---..-- ..-. .-....'..� ' ""-' -- . .. . . .... -'," . .. . . .. - . . ...... ,- -.-. .. - _ . . .

chiara .
.---

Questo e cia che dissero i Fil osofi:

6 - L 'esperienza della terra, 0 pi etra nera, la si ritrova descritta in vari testi.


C fr. T . Campanella. La pralliea dell'eslasi /iloso/iea. Opere. vo!. r 1 854;
1 0 stesso testo si ritrova i n Arturo Reghini. Le parole sacre e di passo.
Roma 1968; nell'Archil'io dell'Unieorno n° 2, M ilano 1976; In/rod. alia
magia. cil. vo!. II p . 43. Zolla, I misliei dell' occidenle vol pp. 1 46- 1 47. vo
Nel testo e spiegata la d i scesa net silenzio e il sentirsi "come se Iussi una
piama 0 pielra naturale"; questa e la prima parte del l 'esperienza che por­
ta i n izialmente ad una solidit<i nera, poi, si prosegue verso i l bianco. In
merito, si veda: Luce. La concenlrazione e if s ifenzio i n 1nl. alia Magia.
eit. vo!. I pp. 32-3 3 . Sempre su q uesta fase dell'Opera efr. J. EVola, Trad.
Erm. p . 1 2 1 ; ed anche. Fil alete, Introitus aperlUs ad occlusum Regis Pala­
Ilum. cap. XX.

52
CA PITOLO 1 1

- Questa Terra con l 'acqua si p utrefa e Vlene mon-


-.' -_ .
- - ---- -- -.
. , - -- ._" .- '-- -.,._.- .
.
- - - -- ..
. _ _. --. ---
- -

data, e quando sad mondata, con l 'aiuto di Dio


, . . � . -- . .
. . . �-, . �. ' . . �--
" -� . - --- ,-

condurrete a buon fine tutto il Magistero7 -. ____ ____.___ w_


____________._" _____

Questa terra, essendo mondata e chiarificata, ovvero


sbiancata come si e detto mediante l'acqua, con .

quest 'acqua, tramite il calore, sara coagulata e in- , ..- ..•-'.' .-..
------- ----,_._'

spessita 8.

7 - Ci si puo qui ricol\egare a quanto scrissero i filosofi ermetici, e cioe: -


mondate it lattone (terra nera) e bruciate i vostri libri . .. cfr. Artefio, Liber
Secretu5, Francoforte, 1 685 p. 96. Atalanta Fugiens di Michael Maier,
Oppen heimii 1 6 1 8 , Epigramma XI. Kerdanek de Pornik, 1/ libro dei XX/I
/ogli ermetici 1763 , Arcano XI'. Si veda anche piu avanti nel cap. III la
nota 4 .
8 - 1 1 calore. si riferisce al Fuoco Filoso.fico, I Fi losofi ermetici dicevano:
"Cuocete all 'iniz io. cuocete nel mezzo, cuocete alla fine" (Socrate, Tur­
ba), Nel\a Verit. Akhem, des R+c' cit. I'assioma XIX afferma: "tutlo i l .
j

metodo comincia e finisce in un solo modo: la cottura". Su q uesto Fuoco ,


,

o stato calorico che ha riferimenti col cuore e con il sangue, si trovano ,

molteplici affermazioni in tutti gli autori. Paracelso nel Cielo dei Fi/G.i'()(i ,

,
(testo in Scrilli alchem. e mag (it.). dice che "il fuoco, con i l suo calore

i

.

genera la vita", Pontano, Lell. sul/uoea/itns. cit 10 definisce./ilOco umido I

I
. .

necessario per tutle le operazioni alchemiche, Anche nelle tradizioni


orientali non mancano i ri ferimenti in merito; nel Buddhismo Tibetano si
parla di un calore psichico (glUm-mo) che e i l cuore dello "Yoga del fuo­
co interiore" permettendo la purificazione degli elementi e I'esperienza dei
Centri sottili. Cfr. Lama A nagari ka Govinda, I Fondamenti del Mistici­
smo Tibetano. Roma, 1 9 72 pp. 1 56 e ss.; ed anche, Evans-Wenz, Lo Yoga
Tibetano. Roma 1 9 73; David Neel, ."'/istici e Maghi del Tibet. Roma
1 965, passim. Nel Taoismo si parla di vari tipi di fuoco necessari per uni­
re 10 yang con 10 yin. il Sole con la Luna e del fornello interiore che si
usa nell'opera, (I'Atamir degli alchimisti occidentali), mostrando la perfet­
ta concordanza con la p ratica alchemica di altre tradizioni d'ogni tempo e
l uogo. Cfr. L u K'Uan Yu, Lo Yoga del Tao, Roma 1 9 76 cap. V, ed an­
che: Chao Pi Ch'en. Trallato di A lchimia e di Fisialagia Taoisla, Roma.
198 1 ; Lii Tw. 11 Mistero del Fiore d'Oro, Roma 1 9 7 1 , passim •
.

53
IL L1 BRO DEL PERFETTO MAGISTERO

Dovrai poi cuocere con fuoco forte questa terra coa-


� � , " -. . ,�.. . . . ..."
"
,. ' . '.. ..... . " -.- . " ' , . .. - -- .-- . --.--.�--.--.--.---...-.--.-----.-.-
. --

gulata e inspessita con la sua acqua, ma non si do-


. , b . .. . ...",' • '" _, . • ' • •,_,_ •••,. '__ " " __ • __ ." ....... _� ........._. '......r�.".'...__._.••• ___ �M ' .. ___ __
• __-

vfil aggiungere altra acqua. Cuocerai in una cucurbi-


' .... ", . . ' .•"'" ---- - .
'-""---�--".'"'' -, ... . . . .-, ,-, .. ....... ', ... -

ta vitrea cui verra sovrapposto un alambicco di ve­


tro, fino a che tutto cio che vi sara di acqueo ascen-
· · ·••·· .."..- t',· '·- ·' - ,·· ,,'�· -,· . _ . · '_ , " ,
. "
, .. . , -

da al lambicco e la terra resti calcinata ._-- -_..•_._.__ .- ----_._----


----_
..
9.

Prendi poi del fermento che sia della specie che


vuoi, la quarta parte; percio, se sad una libbra di
corpo perfetto, prendi tre once di fermento.
Invero, il fermento dell'oro e oro, e il fermento del­
l 'argento e argento; e questo fermento si discioglie e '
' __"-_
- .
_ .
, '" •• _ h_
•••_,__ ,
. _, -
_

fermenta con la terra, COSt come e fatto di terra; ne 1-


••

10 stesso modo e preparato con ordine e con essa e


congiunto. Imbevi poi con la predetta acqua e fa
cuocere per tre giorni 0 piu. Fatto questo , imbevi
ancora con la sua acqua e fa cuocere come prima,
replicando tante volte finche questi due si riducano

9 - Nel la Ver. A/c. des R+c' cit. e delto: "Cia che e grossolano e denso, deve
essere reso soltile e fine con la cafcinazione. Questa e un'operazione assai
faticosa e mol to l enta poiche e necessaria per strappare la radice stessa del
ma I e ....
..

54
CAPITOLO 1 1

in uno; cia saprai, quando nei medesimi il colore . . ___._ .•. .•__ ._�..•. • _,.__ .. "
'--'
-
�__
. .
____ • _ __" ..... - -_.'Co __.
.

. ,

non vana pI u.
.

. .

Allora, sopra di loro infondi l'anzidetta acqua, una


--.-_.. - ' . -.-..----�---.------- .'

parte dopo l'altra, a poco a poco, fino a che assorbi- --

ra di essa quanto potra. Infondi sempre nuova acqua


--

perche in questa congiunzione


- '
di spirito e
--- ---
di corpo,
.-.
,
. J
con quelli si mischia I'anima, affinche divengano i
I
• • •• , -. ' -

una stessa cosa, e i corpi si trasmutino nella loro na-


---------_. ----
.

tura. It germe COS! si congiunge con i suddetti corpi , . '


" - .

mondi e puri, mentre prima non poteva per la ]oro


..
---- --_. ----
--- ----
---

natura crassa e i mmonda 10; ora invece, si congiunge


. _ _�_._._..h___ _. ___.._ _ __ _ _ ________

e in essi cresce e aumenta .


-•• __• ____..
• -
• no _
"_ • • ••
_ _ _ __ •• ___

10 - Nel Semila Sell1ilae (Le Chemin du Chem in) trad. fr. di Albert Poisson,
Arche, 1974, p. 3 0 . Arnaldo riporta i l parere di Astano che nella Turba
dice: "L'esprit ne si joint aux corps que lorsque ceux-ci ont ete parfaite­
ment purifies de leurs impuretes".

55
CAPITOLO III

Ora ritornera, carissimo, alIe cose dette prima, ap­

plicando singolarmente su di esse le parole dei Filo­

sofi antichi che furono esposte in oscure parabole.

Cia fara in modo tale, che dirai di capire le parole


dei Filosofi attraverso queUo che io dico.

La prima parol a, e la riduzione dei corpi in argento .


--- - -

i
vivo; e questo e cia che i Filosofi hanno chi�mato
- - .
��-�-. - -'-- , --.---.- .----. . ._. . - ----.. -- .. -.- . . -.--- --,�- ..---.
1

so/uzione, la quale, e il fondam ento


-� - _. -- - -. -.
dell 'Arte. E pa- .

roIa dei Filosofi: - Se non soIverete i corpi lavorere-


I
te mvano -,

Di questa soluzione, ha parIato Parmenide neI libro

della Turba I.

Se avessero letto questo libro e I 'avessero compreso,

saprebbero che 1 'acqua e permanente2, ma, senza il •


_.,--

1 - Turba Philosophorllm. Mangeti, Bibliolheca Chemica Curiosa, Ginevra,


1702; ed anche: Bibliolhi'qlle des Philosophes Chimiques, Parigi, 1741.
Una traduzione della Turba la si ritrova anche nella raccolta di Inl/·od.
aI/a Magia, eil. vol. 11.
2 L'acqua permanente e il principio di Vita.
I
-

.---

57

IL LlBRO DEL PERFETTO MAGISTERO

, suo corpo col quale e congiunta e fatta una cosa .


_., _ _
••' ·w.....•• " •••••__• ,._�•••• ,', •• � .. . ... , _ _ _...... . ' ••h._ . _ _ ____.___

• ••' • _ .on . • _ . -____• __


_
•. "" . ___
___ ___ .
_

corpi dei Filosofi in nuvola, ma la conversione di


...__ ... -
... ..- -
.. .- " --
, . _ ------- -_..- -
. . -
.. .-_. - -_ .
-- ..... . - -,._...-,
.

essi in acqua, dalla quale furono creati, ossia l'ar-


I
. . . - . . . . . .- - . ' -.
-_... . -

gento vivo, che si converte col gelo in acqua limpi-


, ,--._-
,-,.�",.,•• _ ... ""_,'_.�_• • �. '" • •_ . • " ,_" , _.___ , _ . . • '---
. .••• ._ , �· ,_ _.
.,
. ..._,��••••o" " •.•• _• • _., _,. , ... _ d_'" _". •
. ...

da J quale fu precedentemente .
. -
--

Ecco che, per grazia di Dio, tu hai un elemento che '_.------- . . __ .._- - - - - - .

e l'Acqua. -
. . ---

I
I
La seconda parola, e che vi sia la Terra. E questo i

I
,-

�al�'impu�ita
---

filosofi dissero: - dell'acqua si gener�


I la terra -; perche le fecce dell 'acqua che rimangono
I

_ .- -
._-. ..
,

l ne! fondo del vaso i Filosofi le hanno chiamate Ter-


_•• ___._.________ _•___•.. __• __•••• ____ •.•___ •._.• __ • _�.'_' ••• ,_ - ,_, . . ,_ -0'-' ._____ �. _,•••• -- __•• •

ra. COS] dunque hai, secondo altri, l'elemento che si


-.__.-
. -
--.

chiama Terra.
. __
.--
' - -----

La terza parola, e la purificazione della Terra.


- _.P- . ..

- " -- ---
-_..

1
• • -
-
- . , .--- .. - " . , •• • .• • .- .

3 -
Sui gelo e sui ghiacciare l e acque err. Abraxa. Conoscenza delle acque. in
lntrod. alia Magia. cit. vol. I' p. 26; e J. Evola. La Trad. Erm., cit. p. 5 1 e
ss.

58
CAPITOLO III

di Dio, verra compiut04-.


I
,

. -�.-.- p'-
-.'- '

Di questo parlo anche Pheyrer nel libro della Tur- ,

ba: - Congiungi il secco con I'umido, cioe la Terra


.n • • ___••_ •.__________ •__• __••_..._.____._••_
i
.--.--.-.---.-- -
--

con l'Acqua -. Ecco che hai I' Acqua per se stessa e i


" " ..
,', _ .- -' -- .." _. __. .- --.•.. .. - - -"' .. __ . .,�-.--.---.�.---- ---.- ��-..--.... -. . .•.,-. ,
. •._._-- -----

i
la Terra imbiancata con I 'acqua.
,
,
,

.

. .. ," .- - -- ,
, . .. . . ..-- . . -- ..
.
. . .

La quarta parola e: l'acqua puo evaporare per distil-


....�. _ .. _...____ ...... _ .. ___..___ .
_ _ _ _ _ .._"_. .. .... ... .__. .�..._��_ ... ...
� . r . _ ·__�_.
. ._ .", . .. - . . _ ... .. . .. _______._
!\
lazione 0 sublimazione, per la quale sublimazione i
.
.

. i
� - .•. �... '-_."-_.•. _.. ... ---- - -..�..-. � -� .. . .. . . --_.-

I
.
_
.
� - -

ovvero ascensione la stessa terra si fa aerea, essendo


'-� ".." -�,.--� ..�---- . . ,�--� . . -.....-..-.- � - .,- - .- .,.' .--.._-, ...... ��. -- .. � -,.�.�, ", " . . ' '- '," . . .- ,' . .. . . . . . . . . . ....•... -•... --...
,

prima il tutto inspessito con la terra e coagulato. :


-.-�"'�----�.".--.---.----- ..--- ' ... ---. - --" --'--...•. ,,,----, . . _._ . .. . . - -.-.. . -.

E cosi, ha] la Terra, I'Acqua e I'Aria. E questo e cio :


.. ,_ . ._. _____..-. .. .. - ., 0 ._ .. _ . . . _ .______ __. '
,

che disse Filete nel libro della Turba: - 1 1 secco


sbiancato si arde nel fuoco finD a che da lui esce 10
_.•.. .- . . _- _.... ... .. . .- . -.
. . -. ,-.. .. -. . - .- ..... . .. . ..� ... . � ..... - - - . .-.- .�,.-.--- . . . . .� . . � .- �
... - --. .-
,. _. . .. ..- . ' ... . . . . ...- . -

spirito che in esso si trova e che si chiama cenere



- --- .. "�-�-�. _.•.__._------ ----- -
/'
----�....- --_.._-_._-._-, .. . _ -_ . . . - ., ._----

4 - Lo sbianeamento deJ/a Terra, ehe segna la fase della rigenerazione 0 Albe-


do, e nei testi descritto come resurrezione, nuova nascita 0 primavera che
segue il freddo inverno. Ceceo d'Ascoli dice: ·'Al lora vedrai fuggir la mor-
le obscura et ritornar 10 Sole lucente e bello. con molti fi�ri ornato in sua
figura" (testo in Sonclt! alchemici di Cecco d'Ascoli e (rate Elia, Atanor.
1 955). Dante, PurgalOrio XXXIII: 1 42-1 45 dice: " 1 0 ritomai dalla santis- i.
,

sima onda, rifalto si come piante novelle rinovellate di novella fronda, !


puro e d isposto a salir alle stelle". I n E::cchiele XXXV[: 25-26 e scritto: i
"Vi aspergero di acqua pura e sarete purificati da ogni vostra bruttura.... I
i
Daro a voi un euore nuovo e porro in voi uno spirito nuovo .... ". Sarebbe
anche interessante fare delle considerazioni suI diluvio biblico, il nero cor­
vo. la biunca colomba e il verde ulivo; cosi pure sulla lotta di Giacobbe
con rAngelo (spiri to) per [utta la nolle (nero) tino aWalba (bianco) etc . . . .
Cfr. Gelzcs; XXX I I: 23 e ss.; ibid. VII I: 6 e ss.

59
I L L 1 B RO DEL P E R FETTO M AG I ST E RO

I
,
d'Hermete -. E i l filosofo Miseris: - La terra calcina-
- --" _. _

j
, , ... .
.

1
,
ta che resta nel fondo del vasa e di natura ignea -.
;
, _ n_ ' _ _ __ �

,
Abbiamo cosi , nelle preparazioni anzidette, quattro -

'
.

,

,
elementi.
...

Dunque, questa terra calcinata e quella del 1 a quale


,
,

,

I cosi dice il filosofo Miseris: - Non tenete in poco


Ii
. -- .- -----
_._. _----- .. .
.

conto la cenere che sta nel luogo inferiore perche in


I
-�.---.---.. , "
- , - - -

I
,

!
essa e i l diadema del cuore che rimane5 -.
!
--_._-- -" ----, -
-- - ------

I
,
,
! In seguito poni il fermento con la predetta terra,
, _._._"'_� "..__._" __._,,.___
. _._'
0 -' _
-,_._..____,_"... ,_,_ ,________, ____
, ._ .._ _ _.. no' •• , ••_.___ _ __• _.

perche i filosofi dicono che il fermento e l' Anima; e


,

I
,
, -

I il corpo umano, senza il suo fermento, ovvero, sen-


I

i
-, -------- ---- -_. - -- -.-- --
..-
-----
---

za la sua Anima, non vale nul la, ed e cosi anche per


�" , .__ • • •_•••____._ •• _ . _ • • • • r"_'p" _ _ _•
_ • • "

noi , perche il fermento e il corpo, come gia prima si ._._.__


. _--_.-
...•..._
.

e spiegato, e converte le altre cose alia sua natura . . _. - ,. .. . . . _. ,. .. . .._....n . _ . _.__._.__�_._ •. . .....
• ..
.•.
,,
_._
_
_

__
- _

Sappi anche, che sono fermento sol tanto 11 Sole e la '


�------ - ,. ..

5 - Artefio dice: "Nella cenere che rimane in fondo al sepolcro c'e il diadema
del nostro Re" Libro di Arle/io. Cif.
B6hme, De SignQlUra Rerum VIII: 47-48 dice: " 1 1 Paradiso e ancora i n
questo mondo. ma l'uomo ne e lontano tinche non si rigenera; aIJora po­
tra penetrarvi secondo il modo della rein tegrazione . . . . Ed ecco I'oro nasco­

st� in Saturno sotto una forma ed un colore disprezzabi l i e ben diversi dal
I normale. Anche esponendolo nel fuoco e fond en dolo non si otterra che un
corpo senza valore e vi rtu, sinche l'Artista non int ervenga a trattarlo. Sol­
tanto allora esso si manifestera".

60
CA PITOLO III

,
Luna, ossia l'oro e l 'argento, che sono appropriati a •

._ . •.. '�-. _. . .- i
:
� .
•.. " . �- .�

questi pianeti. I
;
I
I
-. - ._---.-

Infatti, cosi come il Sole e la Luna dominano sopra I


I

gl i altri pianeti , allo stesso modo questi due corpi I


I
dominano sopra gli altri e l i convertono alla loro i
__••_._,_ • • • , • • • • n .. . . .. _ _ '" . ,
• "• • • •_•• , . . .. . '
,
. .. ,_ , H ' . ,. n ,'_' " . . .
"
,.·.. ..._�·_w..
_
_.-
I
)
_ ,
_,

natura, ed e per questo che da m olti sono chiamati


Fermento. Bisogna dunque che si introduca il Fer- I
-
._-_... --,-__...__0
,' � . .
• •___ _ ._ _' ___..-_ _ __,

mento nei corpi, perche e la loro ani ma. _• ___ _ .


______
_.____ ___• ...-. n. �' , ._ _ _ _
___ •

E questo e cia che disse Morieno: - Se non monde-


. �. . �, . .

rai il corpo immondo e non 10 farai bianco, ed in


.-....--�-- ----+--- - --- -------
--

esso non metterai I'anima, non avrai realizzata cosa


. ___...___••_._ -.'�_•.•__ �.• �_.....__ .....� •. .,.,...._'"......_.__�
___.•.•.•• _., " ,'M
__�� ..___, _-,'" ' ,-

alcuna in questo Magistero6 -.


.---_... _-.-- -
.. -. _.._. ...-_.
- .-.-- �-. - ---.-...

Si fa dunque la congiunzione del fermento con il


•Oh , j • E , ' .._7 ,

corpo mondo, ed allora 10 spirito, quando si con-


r ••�.. ' . _ .
�..... • ____•____-., .

giunge, si ral legra con quelli, perche sono mondati


____ _", " " ,. ". " . ... ,,0.'." Zoo ",,""_'._____ • __ w,' ,

della loro natura grossolana e sono divenuti sottili.


- - ---" . . ,
-
-

E questo di sse Ascano ne} libro della Turba: - Lo


spirito non si congiunge con i corpi sino a che non

6 - Si tratta di mettere il secco con I 'umido e di cambiare le nature; operazio­


ni che cOfrispondono alle prime d ue fasi deJI 'Opera.

61
lL LlBRO DEL PERFETTO MAGISTERO

i
j
siano perfettamente purgati delle loro immondizie -.
1
,

i
,
E nell'ora della congiunzione si vedono le massime
,
,
�.- ,
_
"0 ,_.. • • • • _ '_ ", __ ••� • •_._._._ .....
_
________...._____
... .... " _ _._...__." .. 'r

I

,

meraviglie, perche tutti i col ori del mondo appaiono
,._----- .. --" --' ---" "---'-'p ' _.- , " " ,"---_._...-
" .

,
i nell' operare; tanti , che mai si possono immaginare 7.
1
_.__._ ...
------_.__._-
_.__. ----- .. __.-

;
,

f
Ed il corpo imperfetto, si colora di una colorazione
I

i ferma mediante il fermento; ed il fermento e l'A-


I
! --------
. -

mma.

I
,
Lo Spirito, si congiunge con il corpo mediante l'Ani-
--- "••_ __ _______ -0,- ._� __ ._ -
.


ma, e si lega e si converte insieme con quel lo nel co-


lore del fermento e diviene una sola cosa con quel li8• - - . - --- --- . ..
-�

Dalle cose suddette appare, a chi guarda sottilmente,


che i Filosofi con le loro oscurissime parole hanno
detto cose vere. Gli stessi Filosofi, dicono i nfatti nei

·
loro libri che i l nostro Lapis e di quattro elementi, - - ,

. -

,
• ,

{ perche agli stessi elementi 10 hanno comparato. E gia


,

,
,

i stato spiegato prima in qual modo si abbiano i quat­


.
I - _••____• - _•• ', - T" _ .-. . .. . . _ , . ..__. _._... ._ ,'.r. _, _ .... ···r_..._ 0_' • __ _

tro elementi .
-------

7 - [ colori dell'Opera si possono mettere in rapporto con l'Arcobalcno biblico


(Genesi IX: 1 3) che segna il patto d'alleal1za tra il Cielo e la Terra.
8 - E cio che nei testi ermetici viene designata come �orpjficazjone D,ello s rito t
e splfltualizzazlOne del corpo, secondo la nota formula: Solve et Coagu a.
- "- '- ''
= .
• .

62
CAPITOLO III

Hanno detto anche che i l nostro


.
Lapis e composto 1
- ,
I
di corpo, anima e spirito; e hanno affermato il vero,

11
.__ w · ' , •.•_
. __•__•___.••_____
.___ ___
. -_.

perche hanno paragonato il corpo imperfetto al cor- ,


. ' _,_ ...__,_.' ,�..... '"�.-�...._.� __,_.-_
, _
- _ ,_.---"- ••__ �_____ I

PS>,
,

e 10 hanno fatto perche il corpo e infermo. !


l!�nn. � de�!� che ��cqua e spirito, ed essa, e vera- i


.
mente spmto. I
• •

\
.__ n_ _
. ._ _
,

Hanno detto che il fermento e l' Anima; perche,


___
. - ___. , __ _ , , 0 .

I
come si e detto sopra, esso dit la vita perfetta al cor-

po imperfetto che prima non l'aveva e produce una •


o
'"

forma migliore .
•• •
_ • ••• _•..., • w• • • w. _ _ • w.. .. __

Alcuni Filosofi hanno anche detto: - Se non riducete !


i corpi, a che divengano incorporei9, cioe non corpi,
- • _._ - _. • • ____A __. _
I

non avete ancora trovate le regole per operare con i


' Wo, ,_�
, . _ _ _______._.__
I
corpi -; ed hanno detto i1 vero. Infatti, prima si fa I
--

l'Acqua, ossia I'argento vivo, e COS! si fa I'incorpo-


"' - , .- ,

reo, poi con la congiunzione dello spirito, I'acqua si


' •••• -.. •. ___ _
• •.• _• • ___ . �_ _• - ••-
__ •• •
-
" -__ , w"w___
• _.-

___n,o_ _••___ ' _

fa corpo lO .
-.,-� -- - - �

E per questo che alcuni hanno detto: - Converti le


_
. .- . ..._-.
-
-

9 0 Solve.
10 0 Coagula.

63
IL L1BRO DEL PERFETTO MAGISTERO

nature e troverai quello che cerchi 11 -.


-- " -

Questo e vero, perche nel nostro Magistero pnma


.. - ._-- --,
-- .-

facciamo sottile 10 spesso, cioe trasformiamo il cor-


-. . .. -_.. .---- --
-,-� --- --- ._. " '-__"___ •____•__• ._._" "0" _
' ' ••
-
_____

po in acqua; poi dell'acqua, che e cosa umida, fac-


. . '" ..
, - -- . ... . " .•., " - . -.. . ..----------� .. . - . . -. --.-.- ---.
-.' - '�-
---� -. --_.- -..-
-----­

ciamo Terra, che e cosa secca e cosi convertiamo le


.. -." ._.- •.. _--.- - ._._ .. .
. _--
----------_.- -.- ----- - . . -

nature facendo il'corporale spirituale, e 10 spirituale


corporale, cosi come si e detto. E facciamo q uello
_ . ------ •
· -

che e sopra come quello che e di sotto, e quel lo che



..-.
-

- --"
- - .--, . - � ,.------.-----
. --- . - - -._- --- --- ..�--.. -,.. �-.---.
· .. =

e di sotto come quello che e di sopra 12; cioe 10 spiri-


· . . . - - - . .. , . " "- --,." ..•,,-'..- . �,.---.-". '-'---'--� ..

to 10 facciamo corpo, e il corpo spirito; come all'ini- -. . . .


. '- . -
-
. . . . • . . __ , A'._ ._.'_

zio dell'operazione, ossia nella soluzione, si fa che ..


, ....__• __•• � . . . •.. _••" .• _" ______u_._'.'______ _
_
_ -. , " ... _0._ 0
_
___ ..

I
quelIo che e di sotto sia come quello che e di sopra
.
,

.. .

e tutto si convertini in Terra 13 •

-- . -�" '-'-------- ----

E dunque reso manifesto daI Ie cose predette che iI •

I
, "nostro Lapis", sono i q uattro elementi , e 10 sono
.. _- . -
---- . ,_.

i
--.. " '-'. ' ._-----_. - -- - -
.--�---.- - - _ ._---,_."-,-." --

,

l 'anima, i l corpo e 10 spirito 14, e il nostro Lapis,
----_
-- ._-
• --

-._---_
.

I I . V. nota 8.
12 - Vi e qui un 'allusione alia Tavola di Smeraldo.
13 - Sempre nella Tabula Smaragd i na e scritto che l a forza del Telesma e
completa se e convertita in Terra.
14 . I quattro, i tre. i sette, dell'uomo e del mondo.

64
CAPITOLO III

come dicono alcuni Filosofi, s i fa di una sola cosa


con un'altra, e certamente dicono il vero, perche

.�E.�!2. t, �
i M iste r q �L f�. c �!l:J
___
�_�9. .1:l<l:
__
n <?�!ra, e di
quella, e per .,.
--_._.
quella.
.. ."
Infatti, essa
.--
solve gli
-------==-------
stessi cor-
.

pi , come di sopra si e detto, non con quella solu­


zione - come credono gli ignoranti - che converte
in acqua di nuvole 15, ma con vera soluzione filo­
sofica.

Questa, con vert e prima in acqua, della quale sono i


I
,
:,

state inizialmente, perche la stessa acqua ca1cina i


--.----� .--� ...... -
-. - ...'._-
I
I

corpi e li riduce in terra; poi la stessa acqua riduce


-...' -_.
---..- -. -
-------
------------ - . .
-

i corpi in cenere . Essa incene risce, imbianca, mon-


da� e Morieno, giustamente dice che Azoth e
>,

15 - Di nubi e di acqua di nuvole si par/a - intendendo ovviamente tutt'altra


cosa - in Arnaldo, Lel/. suIl'Alch., eit. p. 48 . e men/re i: cosl. si riduca
. .. . .

que�lO spirilO sopra 10 stesso corpo da cui e uscilu; queslO spiriLO e simile •

aliI' nUl'ole nere chI' porlano aequa. Percii'; queslv spirilO si chiama Ae­

qua di Vila . . "; Filalete, 1nl. ad Oce!. Reg. Pal., cit. dice: "". cuocetelo in


.

un fuoco dolce e continuo affinche la rugiada e'le nubi salgano per rica­ •
,
,

derc sui composto in gocce". Sono innumerevoli i testi in cui si paria ,


l
,
della rugiada celeste che fa germogliare la Terra e molte iIlustrazioni al­ I

chemiche mostrano le gocce che cad ono dal cielo. Nel Mu/us Liber di II
Altus (Mangeti Tomo I p. 945. cie.) la quarta figura mostra delle lenzuola
I
stese per raccogliere la rugiada ed un uomo ed una donna che le strizza­
no. Questo simbolismo ci sembra tanto bello quanlo trasparente; pcccato
che non manchino i moderni soffiatori che espongono vere lenzuola; e
I
giusto pero chI' ognuno si passi il lempo come l'uole.

65
IL L1BRO DEL PERFETTO MAGISTERO

Ignis'6 lavano Latonel7 10 mondano e gli tolgono to- " .- --.


- - "

talmente le sue oscurita.


. -. - --. - , .. . .. -.- ......-.- ..._----->-

Latone e un corpo i mmondo, Azoth e l 'argento


. - -_
... _-...._._-... . . ...... . . ', - - _.. .... ._-,..._.. _- ......�---- ...
. . -.....-¥-.- ....-�.-..
----- --- -. ,
,.;;.
- ... -

vi vo, e congi unge corpi diversi 18 se preparato nel


_._----- -- --- --. -

modo anzidetto, con una tale congiunzi one, che non •

potnl la potenza del fuoco separarl i , ne 10 potranno


tentativi e prove di versel9 • Esso difende dalla com­
bustione del fuoco, e mette uno di quelli in un altro,
e sublima i corpi, ma non con sublimazione volgare,

16 - Aria e Fuoco, con i quali si fa tutla l'Opt:ra.


17 - Nel l a Porta Magica di Roma e seritto: AzOl e Ignis dealbando LalOnam -

reniel sine veIN Diana . Vedere Diana senza vesti e tanto quanto libera­
-

re il Mereurio-Luna dai suoi rivestimenti corporei . Cfr. Pietro Bornia. L a


PorIa Magica di Roma, Roma 1 9 1 5; ed anehe: Luciano Pirro(ta, La
POrIa Ermetica, Roma, 1979. Latone e la materia al new, od anehe la
materia non ancora purgata; deve 11 suo nome a Lalona (Latona, 10 greco
,

LelO figlia diT�eo e d; Febe), che seeondo Omero (I' [nno ad Apollo) e

tiglia di Saturno; anche la terra nera 0 Latone.1; tigl j a del Saturno filoso­

fieo, quindi il senso dell'aecostamento i: evidente. E ancora interessante


rilevare ehe Diana (rappresentante' la Luna-Mereurio e l'Opera al bian­
co), secondo il mito, aiuto sua madre a partorire Apollo (Sole-Solfo); ab­


biamo quindi: L a/ ana Opera a1 nero: Diana = Opera al bianeo; Apollo
=

= Opera al rosso. Va r ilevato inoltre ehe I'isola di Delo, dove Latona par­
,

tori Diana e Apollo, era mobile, e venne /issata per permetterle il parto;
.
efr. in merito Pernety, Fables, cit. ove I; spiegato i l senso degli antic hi
miti seeondo I'ermetismo. Per il mito in se, efr. E.G. Stoll, Manual" del­
la Religione e Milologia, Firenze, 1 8 74; Robert Graves, I Miti Greci, Mi­
lano. 1977, ed intine, Inni Omerici, Milano ,1986.
18 - Congiunge il Corpo e 10 Spirito. ovvero Corpo, Anima e Spirito.
19 - I risultati dell'Opera, una volta raggiunti sono indistruttibili, e I'A rtista
ne godra per sempre.

66
CA PITOLO 1/ I

come intendono gli idioti; questi c redono infatti che


subIimare sia far ascendere di sopra per forza d i
fuoco.
,

E per questo che prendono i corpi caIcinati e li mi-


schiano con gl i spiriti sublimati: cioe col mercurio,
l'arsenico e il sale ammoniaco. Con fuoco forte e su­
bitaneo fanno ascendere i corpi con gli spiriti , e di­
cono poi che COS! i corpi sono sublimati, ma si sono
ingannti e rimangono delusi, perche dopo l i ritrova­
no piu immondi di prima.
Sappi dunque, che i l nostro sublimare, non e ascen- · ,
-
, �- . .

dere di sopra, ma i l subli mare dei Filosofi e di fare ;


--- •

di una cosa vile una cosa preziosa, e d---i --.:.:.:..:


una"�� cosa :, r·�.__.,
__. .� .. _____._ ...---,._-'. - - - --_._ ..

.___ �__ .,·._.______.____ _

, bassa e corrotta, una cosa alta e grande , cioe pura. !


i
. - " "

Cosi noi diciamo: - Questo uomo e sublimato; cioe


-- --- --
'. -. . ,-- -------.
' ----.-. -.-----�---,.-----
:
!
!
elevato in dignita. Cosi diciamo: - I corpi sono su- I
!I
-- ' ..- , - . � - -'. '. '�''''- ''-- -

blimati -, cioe resi sottili e trasformati in altra natu- 1

I
ra , alta, pura, monda e nobilissima. • • •• • • • _• .•'. - , . , . ,
• • ' •• -----_... . - >. _A',

I
Da cio ne deriva che, presso i Filosofi , sublimare e I
i
rendere sottile, rnondare, purgare, sbiancare e rende-
,
I

I
-'
'-'
-� ••-._-" ,-- • .• • . • •-..• . . .•• • • ', - •• P', " ', . - ,'_ , .
-"'- -'- "
'- '�
- '- '
' .'
- �" .--
' . -

re rosso, e tutto questo 10 fa !'acqua nostra benedet-


•'
�, •
_"
••••-
.••
- •

- =
-'.- • • .", ---
.,'"'-- " ._ - - -----._

ta. Cosi dunque i ntendi la nostra subli mazione, ed


• •
I

67
I L L1BRO DEL PERFETTO MAGISTERO

anc he il nostro discendere, distillare, calcinare, sol­


vere, congelare, fi ssare, incerare; e tutto questo si fa
j per il beneficio della nostra acqua benedetta, ed in
q uesto molti si sono i ngannati . L'acqua nostra, mor-
!
" . ,. . . . . - ,-
,
" .-'._ " , " ... -
-�
-- -
-

tifica, vi vifica e fa apparire per primo il colore nero


nella mortificazi one del corpo, mentre si converte in _ . _ •. .. .. .._ .
.__ ...__. ._ _ . . __ . __ __ ... . _ . .. __ " ,__. ._.. . _____."._.. ._._d"�._·___"_ __
_
.__ . .. _ . _ ___ . .. .'

terra; poi appaiono molti e di versi colori pri ma del-


-,
---.-�-.- . . -.,-.----.•. -. -----_...---- - _. -. '-
-- ." - -- .

l'imbiancare, ma il fine di tutti e l 'Albedo.


. -- . ... -.,..�---- -
-_.
' . - ' � -.." .-.. . -. . . ..... . . - .� ..- . . .. ...-. -. - . . --
-
. -- . , -�.---.
�.
---".. _ -," .

Nella congiunzione del corpo appaiono in vero tan -


-
----- .. ". . -. ---�-�------ --

tissimi colori , tant i che l 'uomo non puo immagina-


. - -.- . ---- , - �-- - -
. . . --.-.
----
" -

re. E diviene evidente che il nostro Magistero e una - - - - _.


- -. - - -----�---. .. --
. --" '.'-

-
... --
--- .
- - -
-
__ _ -
--.- n_ .'.__.___ _ _ .___

cosa sola e si fa con una sola20 ; ed e di quattro ' . '_ . _ .•__ _


.... _. _._. ._
• •
_•." _....,.. _ u_ �•• ••••• _ _ _.·_ . _ . _
.. • • •
-._ d _ � . _.___� . _ _ . . . ___ _ _ _• •_ _ _ •• •• • _

cose2 1 come si e detto, ed e di tre cose22 come si e


------ .-.
__. - -

detto sopra .
.--.-..�-.. --- ..--

Sappi quindi carissimo, che i Fi losofi hanno mol ti ­


plicato i nomi del nostro Lapis per. nasconderlo, e 10

20 - I l Mercurio.
21 - Terra, Acqua, Aria e Fuoco.
22 - Solfo, Mercurio e Sale. Bohme, De Signalura Rerum V I : 19 scrive: -

Tutto cia che cresce. vive e si muove in questo mondo contiene il Solfo e
il Mercurio ne i: la vita e il Sale i; J'essenza corporea del I a fame del
Mercurio.

68
CA PITOLO II I

hanno detto corporeo e spiri tuale, ed in verita non


hanno mentito, com e posson o comprendere i sa­
pienti . In esso e il corpo e 10 spirito, e il corpo e fat- ;
....!- � -.:..-
- .--"--'
' --.:..- . - -.-- -.----.
. - -- ---
.

to spirituale nella sol uzi one, co si come 10 abbiamo


____ ••___

. ....�.___.' ' •• •• • • �• •_n• ••••• • _ _ _••.•_

precedentemente spiegato. E 10 spirito e fatto corpo- •_ _ _ _ _._ " ___u . ,_u • __


rale. nella sua congiunzione con i l corpo perfetto ed


_n . _
. .. ,_._ _ _" ·. __�..., ___ ---- __, ...___•__.________ - '...___ _ __ ._______• ___

il fermento . •

In queso modo 10 hanno defi nito aIcuni Fil osofi , e


come di sse Eximeo nel libro del la Turba: - Voi tutti
che ricercate la scienza, sappiate che non vi e vera . -

tintura, se non quella che si fa col nostro rame -; e


. .-.-..---------.-,----.-.--�.-..---. -- ---
. --�- ' - -.....--- .

vi hanno posto molteplici nomi, affi nche dagli insi-


pienti venisse inteso in un certo modo. Nondimeno
I 'Opera e una sola, ed e la stessa per tutti .
Morieno dice poi c he il nostro Magistero si assomi- .
glia, nella sua progressione, alia creazione delI 'uo-
!
,

mo, perche pri ma vi e l 'uni one, poi la concezi one, ,

poi l'impregnazione; come quarta cosa la nasci ta e , I


quinto, segue il nutri mento.
Queste parole io ti faro intendere se sarai attento e
sollecito.
Jl nostro seme, che e l 'argento vivo, con la terra si
. -
..

. - -.�-.,--
--
-, - -
.
--"- -'-'�

....• .
-- -_. . -- . -.
. .-, .--..

69
I L LlBRO D E L PERFETTO M AGISTERO

congiunge a corpo imperfetto; questa terra, la dicia-


",'
-- --- -----.--.�-.--.--.. ," .._- .

mo nostra, perche la terra e la madre di tutti gli ele- , , , . . .


• .
n ..
_ "
.. " ,

menti , e cia c hiamiamo quindi unione . , . ,


.

Quando poi la terra comincia a trattenere motto ar-


..' ------_. ,,.- ...._
. ...

gento vivo, c hiamiamo cia concezione. Opera allora


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,__" _"
_ .

il maschio nella fem mina, cioe I 'argento vivo nella


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-- -_._. .
_ . . _----. .._--_...•_-. .-.._-----. .._--
--- -- , -,,, --- , _ .
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" ---- ---

terra. Questo e cia che dicono i Filosofi, ossia, c he i l -

nostro Magistero non e altro che il masc hio e la


---.-,,,.�-,-�--. -.�-.- - '. . ,.'- - -, . .. .. , . . .. ,. . . , -
. ,.. _ - .

femmina e la l oro congiunzione23 •


___.___ _ . •____.' _
La

Nell 'argento vi vo domina I 'acqua e, la terra, cresce,


_w. " .. 0,"._-..... ..'_...__ .__.' , _
" " . J
• •".
, ,.' " • 'E,... " " �'_'_ __ ' . . . " " _",__

si moltiplica ed aumenta, e' questo avviene quando


la terra s'imbianca, allora si dice: impregnazione,
. , , - ' --- . -"--_._.- - .,
'�'-

perche la terra e gia impregnata.


, .

I n seguito il fermento si congiunge con i l corpo i m- ,., --


".
.. - ... -.

perfetto prep'arato come si e detto, affinche si faccia-


-
�-.-.-- - - .-.�-,.- ""'.- •.. -,,-
- .--- ..�-.- , ---," -.�---- . . . -

no una cosa sola nel colore e nell 'aspetto, e questo


••
. , . _ ._ '- r " _ _ . .. _··· · � .. _·'� _ . �___,_«".�. •__�__�.L_ . _v". .. �__"'_ __
_ ' ,...,.,." ...., . ,..� �. • ••• <.�' .. _._. _... . "_� _ ,,.�••_ , . , .". . • • .• � . ' " . _
.

,_" , .

viene c hiamato nascita.


- -.---. --..-.-.-
---

! 23 - Cesare della Riviera (J1 Mondo Magico degli Heroi, Carmagnola 1 978, p.
68) scrive: - La magia naturale consiste, come afTermano gli Indu, nel
congi ungimento del Cielo maschio con la Terra femmina . . . . co si pure i l
I saggio Eroe congiunge i l Cielo e la Terra e l e virt u inferior i a quelle su­
,

periori -. Cfr . i n appendice la Tab. Smarag.


I

70
CAPI TOLO I I I

E nato allora il nostro Lapis, e questo nato, e dai


-. ---. �,--- .-�--..- --, . ,�.-.---.
. - �-- ' .-

Filosofi chiamato Re24 • Onde, dice il Fi losofo nel li-

dal Fuoco coronato di diadema 2 S , e nutritelo finche


pervenga all'eta perfetta. Suo padre e i l Sole e la
I
- �, .,

Luna e sua madre 26 -.


------- -------

La Luna prendono come corpo


.- -c'--
-
imperfetto,
.:.-... _.
_
._.....:...
.
il Sole . ____
!
,
{
-- _._ _ ______ _
_ _ _ ___
_
,

invece come corpo perfetto.


,

i

I

Dunque, da ul ti mo viene il nutrimento, finche au-


,

. - _,"O
h :_." . . .. ----�.�.---- - . - .. , ..�.. , . ,--- --

I
menti in grande misura. {
Il suo nutrimento, e del suo latte e seme, del quale e
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- -_. --- " ,
.
!
stato inizialmente.
---_.-------

S' imbeva i l Mercurio tante volte, fi nche abbia quan-


.
------------------_. . _ --._.__.---

to basti, cioe sino alIa perfezione che e it fine del-


._-, .__._--_.._-'-- - ' ,------- .
'...-._-" '_ .- .. ..'

I 'Opera nostra. •

24 - E i l fanciullo di vino nato dalla Vergine.


25 - E
i l diadema che precedentemente si trovava nelle ceneri, che conteneva- \
,

no quindi i l nostro Oro. ;


26 E il Telesma della Tav. di Smeraldo dove e scritto: "Suo padre e i l Sole
- I
(Solro), sua madre e la Luna ( Mercurio) e i l Vento (Mercurio Ignificato) I'ba
portato nel suo ventre, e la Terra (corpol i: la sua nutrice" V. i n appendice la
Tab. Smarag C . del la Riviera, fl Mon do Mag degli Her cit. p . 6 8 afferma: -
. . . .

Questi due Luminari. dunque. si congiungono affinchi: dalla congi unzione e


dal matrimonio di genitori si nobili e generosi si generi qu el figlio glorioso, i l
cui padre e madre gia Ermete disse esser gli stessi Sole e Luna - .

71
CONCLUSIONE

Carissimo, tu puoi dunque , per le cose dette, facil­


mente intendere tutte le oscure parole dei Filosofi, e
conoscerai che esse convergono I , e saprai che non vi
e altro Magistero se non quello che ti ho esposto.

la riduzione dello stesso al la materia prima � . Poi hai I


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_
.
.

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o _ "H"
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_

la conversione dello stesso in terra; in seguito


-
vi e 10
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ou
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sbiancamento e la trasformazione in aria.

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Infatti, distil lando l ' umidita che in quello si trova, si
II
- , , ". ,"'-.• -•.,- .... � ' - � ,_._... . ' •__ wo • - . "-_.- - -'. -- •.--

fa aereo e ascende 3 • Poi discende, e la terra rimane


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calcinata, ed e allora di natura ignea.


,
,

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"_",,-"U"_ 7 _••� _ _" " ",

Hai
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anche
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-
la
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congiunzione
----
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di
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questi,
----
I'uno con -=

I -
Nella Turba. e delto che i Filosofi sono d'accordo e dicono tutti l e stesse
cose "ma i pazz; prendono le parole fali e quati le diciamo sellza cap ire
ne il che ne il pen·he , ma se esse non sono a/fallo raf?ionevoli his()�lla ri-
. .
• _ L.

satire al! 'infenzione nosfra, e non atlenersi alia lel/era ".


2 -
I I Mercurio.
3 -
E i l vento della Tab. Smar. Sarebbe interessante sofTermarci a fare delle
considerazioni suI Vento. if Mercurio, 10 SpirilO che soma dove vuofe, i f
Pneuma, if respiro, i l prallQ etc . . . .

73

I L L I B RO DEL PERFETTO M A GISTERO

l'altro, ed hai anche la commistione dell'anima, del


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-_._.

corpo e dello spirito insieme, e la conversione tra,- . � -


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. ... . .
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' ",-'
.. ....

loro.
Hai la moltiplicazione, la cui utilita e maggiore di
quanto si possa con la ragione intendere4 •
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.__ _.__.
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,._.

4 - La moltiplicazione serve per accrescere indefinitamente il potere della Pie­


tra, ed anehe per trasmettere ad altri eerte sue caralteristiehe.
Filalete, In tr. ad Occl. Reg. Pal.. cit. cap. X X X V , dice che con la moltipli­
cazione le virtu della Pietra sorpassano ogni ealcolo i mmaginabile.

74
A PPENDICE
I
BIOGRAFIA DEL MAESTRO •

ARNALDO da V ILLANOV A

La vita del Maestro Arnaldo da Villanova, detto il


Calalano, e tuttora avvolta da notevoli oscurita, le
informazioni sono relati vamente scarse e non si
hanno dati precisi.
Presumibilmente nato attorno al 1 240 in Provenza,
fece gli studi classici ad Aix (matematica, fisica, lati­
no, greco etc . . . ), poi ando a Montpellier a studiare
medicina, terminando in seguito gli studi a Parigi ,
ove si laureo verso il 1 2 70.
A Parigi si suppone che abbia seguito dei corsi di
Alberto Magno I , 0 perlomeno, che ne sia venuto a
conoscere 1 'insegnamen to.
Non si esclude, che dalle opere di questi abbia tratto
i l suo interesse per l ' Alchimia.

1 - Alberto Magno ( 1 200 ca. - 1 2 80), Teologo, Filosofo e Santo della C h iesa,
ebbe il titolo di Dottore U n i versale per l a vastita della sua dottrina, aven­
do in vestigato tutti i rami dello scibile umano. Si occupo anche di Ermeti­
smo e si possiedono ancora oggi diversi suoi trattati di Alchimia. Fu mae­
stro di S. Tommaso d ' Aquino (Doctor A n r;e/icus 1 22 5 - 1 2 74) che ne condi-
,

vise gli interessi.

77
I L L 1 B RO DEL PERFETTO M AGISTERO

Successivamente Amaldo viaggio molto al fine di


perfezionare i suoi studi di medicina, visito infatti
diverse Scuole e U niversita italiane, tra cui queUe di
Bologna, Firenze, Perugia e Roma; pare anche che
abbia studiato a Napoli e Salemo, ove era attiva la
,

famosa Scuola di Medicina2 •

Tomato in Francia, esercito la professione di medi-


co in diverse localita, stabilendosi infine a Parigi
dove rimase per diversi anni.
Qui incontro Raimondo Lullo3 , che divenne suo di­
scepolo, e scrisse diversi l ibri di natura medica4 •
Si reco poi in Spagna aUa corte di Pietro I I I

2 - La Scuola Medica Salemitana si rese famosa soprattutto per l'opuscolo


"Flos Sanilati s " 0 "Regimen sanitatis salernitanum ", i l piu consultato testo
di medicina del Medioevo. In merito, chi vuole puo consultare la Regola
Sanitaria Salernitana. Roma, 1 9 8 1 .
3 - Raimondo LulIo (n. 1 2 3 5), nobile d'origine spagnola, viaggio molto, oltre
che in Spagna, anche i n Francia e Italia; dopo aver conosciuto Amaldo si
occupo di Alchimia e, piu tardi, deciso a predicare il cristianesimo agli infe­
deli, si reco i n Africa piu e piu volte finche vi mori lapidato nel 1 3 1 6 ca. Di
l u i si possiedono, oltre agli im portanti testi alchemici, anche scritti di filoso­
fia, teologia, etica e poesia. Tra i tanti citiamo: JI Trallato della Quinta Es­
senza, Roma, 1 9 72; Clavicula, Milano, 1 9 74; Theoria e Praclica, in Theatr.
Chem. IV vo!. Compendium, Mangeti, tomo I; JI Libro dell Ordine della
Cavalleria, Carmagnola, 1 9 83; Opera Omnia, Mainz, 1 72 1 -42.
4 - Di Amaldo sono noti tra gli altri un "Commento" alIa Regola Salemitana,
ed un "Breviario di Pratica".

78
BIOGRAFIA

d' Aragona ( 1 240- 1 2 8 5 ), nonche in diverse citta,


come Barcellona, Tarragona, Valencia e forse anche
Madrid e Toledo, citta questa, che all'epoca era un
famoso punto d'incontro ove affiuivano numerosi gli
E rmetisti.
Nel 1 2 8 6 , Arnaldo insegnava a Barcellona ove ebbe
modo di apprendere la l ingua araba ed allargare i
suoi studi; si interesso sempre di piu alla religione
ed alla politica e scrisse diverse opere a sfondo esca­
tologico. Divenne, o ltre che medico, anche consi­
gliere di Giacomo II d'Aragona ( 1 264- 1 3 2 7), figlio
di Pietro Ill, ed esercito una certa influenza politica
in Spagna, in Francia, ed anche in Italia. Inviato nel
1 3 0 1 da Giacomo II, a Re Filippo IV di Francia
(detto Filippo il Bello: 1 2 68 - 1 3 1 4), fu arrestato, ap­
pena giunto a Parigi, per delle affermazioni teologi­
che di carattere sospetto contenute nei suoi libri.
Appellatosi a Filippo IV e a Bonifacio VIII
( 1 2 3 5 - 1 303), fu liberato, ed ottenne di poter lasciare
la Francia. Venuto in Italia, seppe farsi apprezzare
come medico anche dal Papa, che si mostro con lui
molto tollerante; subi ugualmente, pero, condanne e

79
IL LIBRO DEL PERFETTO MAGISTERO

carcere , a Roma e a Perugia.


Rifugiatosi in Sicilia alla corte di Federico Il d' Ara­
gona (fratello di Giacomo 11; 1 2 72- 1 3 3 7), Arnaldo
scrisse I'opuscolo D e Cymb a/is Ecclesia, per ingra­
ziarsi il Papa, cui presto anche le sue cure contro i
calcoli renali di cui Bonifacio soffriva . •

I suoi rapporti con il Papato migliorarono poi con il


successore di Bonifacio VIII, Benedetto XI
( 1 240- 1 304), che fu Papa dal 1 3 03 al 1 304 e con il
successore di questi, Clemente V, eletto net 1 305
per volon ta del Re di Francia 5 .
Clemente, con il quale inizia la cattivita avignonese
dei Papi , favori gli studi di medicina e di lingue
oriental i , istituendo cattedre universitarie e promul­
gando editti.
N el 1 3 0 5 , l 'inquisizione catalana proibi la lettura
dei libri di Arnaldo, che spaziavano dalla Medicina
all 'Astrologia, dalla Teologia all'Alc himia, etc . . . , e

5 - Clemente V e Filippo i l Bello, distrussero e spogliarono dei suoi beni 1'0r­


dine del Tempio, infliggendo alia cristianita una ferita dalla quale non si
sarebbe piu ri presa.

80
BIOG RAFIA

nei quali si prevedeva per la meta del XIV secolo, la


fine di un 'era e la vittoria dell' Anticristo6 •
Arnaldo fu chiamato ad esporre le sue teorie davan­
ti al Sacro Collegio riunito ad A vignone, ed in que­
sta occasione, si espresse contro i governi temporali,
rompendo in particolare ogn i rapporto con Giaco­
mo 1 1 , del quale, fino a quel momento, era stato me­
dico e consigl iere .
In Francia, Arnaldo riorganizzQ gli studi delLa Scuo­
la di Montpellier, di cui fu il rappresentante piu il­
lustre nonche professore e rettore.
Qui, nel 1 309, secondo un programma sanzionato
da una bolla di Clemente V, pose le basi che trasfor­
marono questa Scuola in Unive rsita e compose vari
testi medici, divenendo famoso per le sue polemiche
contra la medicina araba e galenica e opponendo
alIa cultura libresca l'esperienza pratica.

6 - EfTettivamente e da riconoscere, che, secondo i dati tradizionali, I'inizio


del mondo moderno e da situarsi nel X LV secolo, il che, confermerebbe
quanto Arnaldo disse di aver letto nelle stelle . . . . In merito alia dottrina dei
Cicli Cosm ici. si veda: Rene Guenon, Forme Tradizionali e Cicli Cosmici,
Roma, 1 9 74; ed anche: La Crisi del Mondo Moderno, Roma, 1 9 72.

81
I L L 1 B RO D E L PERFETTO MAGISTERO

Come Bonifacio VIII e Benedetto X I , anche C lemente


V apprezzo personalmente le sue capacita di medico,
mostrandosi pure interessato alle sue opere alchemi­
che (interesse che fu gia di Bonifacio VIII).
Abbandonata tuttavia la Francia, Arnaldo fece ritor­
no in Sicilia alla corte di Federico 11 e si reco forse per­
sino in Africa. Per conto di Federico, svolse poi nu­
merosi incarichi e missioni diplomatiche, recandosi di
frequente, da Palermo, a Parigi ed A vignone. Fu du­
rante uno di questi viaggi verso A vignone, latore di un
messaggio di Federico 11 a C lemente V, che Arnaldo
mori in mare presso Genova, nel l'anno 1 3 1 3 .
Dopo la sua morte, nel 1 3 1 6 , i suoi libri furono confi­
scati e bruciati dall 'Inquisizione di Tarragona.
Tutt 'oggi si possiedono pero ugualmente molte delle
sue opere e, tra queUe alchemiche, si annoverano (01-
tre 11 Flos Florum, 0 Libro del Perfttto Magistero, da
noi qui tradotto), le seguenti:
- Ep istola Sup er A lch imia 7

7 - Trad. it. Lettera sull'Atchimia at Re di Napoli. Sear 1 9 8 6 .

82
B10G R A FIA

- Novum Lumen

- 11 R osario dei Filosofi

- Domande sull 'Essenza e sull 'A ccidente

- Lo Sp ecchio dell 'A lchimia

- Carmen

- Semita Semita e

- Testamento

- La Practica (Breviarium Librorum AIchemiae)


- D e D ecotione

Infine, e da ricordare che a Lione, tra iI 1 520 ed iI


1 5 32, e a Basilea 1 5 8 5 , 1 699 fu pubblicata l 'Op era
Omnia Arnoldi de ViIlanova.

83
II
liernnete llrismegisto


LA TAVOLA DI SMERALDO

R iportiamo qui di seguito la traduzione della Tabu­

la Smaragdina, ritenendo che essa, pur nella sua

brevita, possa jornire una ch iave sicura p er com­

prendere i procedim enti dell 'Op era, oltre ovviamen­

te, a p ermettere u n piu diretto riscontro dei riferi­

menti da noi jatti nelle note al testa di A rnaldo.

Siamo certi che qu esto tesoro dell'antica sapienza

egizia sara gradito ai lettori.

* *

E vero, senza menzogna, certo e verissimo.


Cio che e inferiore , e come cio che e superiore e cio
che e superiore, e come cio che e inferiore I , per
compiere miracoli da una sola cosa.
E come tutte le co se vennero da uno e mediante

I - Si tratta di un rapporto analogico tra microcosmo e macrocosmo. dove i l


primo simboleggia i l secondo.

85

I L L1 BRO D E L PERFETTO MAGIST ERO

uno, cosi esse tutte sono nate da una cosa unica per
adattamento.
Suo padre e il Sole, sua madre la Luna, il Vento I ' ha
portato nel suo ventre e la Terra e la sua nutrice.
Il padre di tutto, i l Te lesma di tutto il mondo, e qui .
La sua forza e completa se e convertita in terra.
Separerai la terra dal fuoco, il sottile dallo spesso, soa­
vemente, con grande ingegno.
Egli sale dalla terra al cielo e ri discende poi in terra,
,

ricevendo le virtu del superiore e dell'inferiore ed


avendo cosi la gloria di tutto il mondo.
Cosi fugge da te ogni oscurita.
Qui e tutta la forza di ogni forza, che vince tutte le
cose sottili e penetra ogni cosa solida.
Cosi il mondo e stato creato.
Da qui verranno mirabili adattamenti di cui questo e il
mezzo.

Per questo sono stato chiamato Hermete Trismegisto,


perche h o le tre parti della Filosofia del mondo.
Cia che ho detto del l 'operazione del Sole, e completo.

86
BIBLIOGRAFIA

Opere citate:

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che di Christian Rosenkreuz. Roma, 1 97 5
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Julius Evola - l/ .'<Iistero del Graal, Roma, 1 9 72 •

J ulius Evola - L o Yoga della Potenza. Roma, 1 968


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87

I L L1 BRO DEL PERFETTO M AGIST ERO

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Lama Anagarika Govinda . I Fondamenti del A1islicismo Tibelano.
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Gruppo di U r - lntroduzione alia Magia. Roma, 1 9 7 1
Rene Guenon - Ell/des sur I 'Hinduisme. Paris, 1 9 66
Rene Guenon - Forme Tradizionali I' Cieli Cosmici. Roma, 1 9 74
Rent� Guenon - II Regno della Quanlila I' i segni dei lempi,
Torino, 1 9 69
Rene Guenon - La Crisi del Mondo Moderno. Roma, 1 9 72
Rene Guenon - Simboli della Scienza Sacra. Milano, 1 9 7 5
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Trad. it. Torino, 1 98 1
L ibro di A rte/io. Paris, 1 74 1 testa in Bib!. des. Phi!. Chim. eil.
Raimondo Lullo - Clavicula. M i l ano, 1 974
Raimondo Lullo . Compendium. Mangeti, cil. Tomo I
Raimondo Lullo - II Libro dell 'Ordine della Cava/leria.
Carmagnola, 1 98 3
Raimondo Lullo - II TrallalO della Quinta Essenza. Venezia, 1 542
Raimondo Lullo - Theoria I' Praclica. testa in Theat. Chem. I V Vo!.
Strasb . , 1 6 59
Raimondo Lullo . Opera Om nia. Mainz, 1 72 1 -42
Lu K'Uan Yu - 1.0 YO l?a del Tao. Roma, 1 9 76
'.

Lii Tzu - II Mislero del Fiore d 'Oro. Roma, 1 9 7 1


Michael Maier - A lalanta FlIgiens. Oppenehimii, 1 6 1 8

Mangeti - Bibliolheca Chemica ClIriosa, Ginevra, 1 702


H.e. Agrippa von Nettesheim - De Occulla Phi!osophia libri Ires
Kol n , 1 5 3 3
Omero - Inno ad Apollo
Paracelso - Scrilli A Ichemici I' Magici. Genova, s.d.
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A J . Pernety - Les Fables Egypliennes 1'1 Greqlles devoitees.
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Arnaldo da V i l lanova - Praclica
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Parafraste Ocella - Chim ico Crivello. M i lano, 1 9 82
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