Mat Dic14
Mat Dic14
Mat Dic14
Angelo De Negri E sì che di personaggi meritevoli di cover se ne potevano trovare altri, a partire da quel Joe Vescovi
mancato proprio mentre il numero di MAT 2020 era in fase di impaginazione: di lui certamente non
General Manager and Web Designer
ci si poteva dimenticare!
Athos Enrile Un gradito ritorno è quello di Armando Gallo, che in occasione dell’uscita della sua app sui Genesis
1st Vice General Manager and Chief Editor ci racconta l’evoluzione del progetto, mentre Angelo De Negri ne commenta stupefatto il funziona-
mento.
Massimo ‘Max’ Pacini Tutto nasce casualmente, ma per questa ricorrenza ritorna con noi Maurizio Baiata, che svela come
2nd Vice General Manager, Chief Editor and Webmaster un album come Aqualung abbia scatenato un profondo cambiamento nella sua vita.
Rimaniamo su argomenti “pesanti”, e troviamo Mirco Delfino che ci parla di Sid Barret, Jacopo Mu-
Marta Benedetti, Paolo ‘Revo’ Revello
neratti che si sofferma sui Genesis e Aldo Pancotti (Wazza Kanazza) che svela i retroscena di un suo
Administration attimo di vita caratterizzato da un concerto dei WINGS.
Web Journalists: Un evento fatto di solidarietà ci è proposto da Gian Paolo Ferrari, mentre le novità arrivano da Davi-
Maurizio Baiata, Glauco Cartocci, Rodolfo Cervetto, Mirco Delfino, Gian Paolo Ferrari, Angelo de Rossi (Toten Schwan), che propone “Cani Di Portici”, e Alberto Sgarlato, che disegna il mondo di
Lucardi, Maurizio Mazzarella, Jacopo Muneratti, Fabrizio Poggi, Davide Rossi, Mauro Selis, DECA; nasce poi l’opportunità di ritrovare i Silver Key e quella di conoscere un gruppo di innovativi
ventenni svedesi, i NIGHTS! NIGHTS!
Alberto Sgarlato, Riccardo Storti.
E quando Franco Vassia disegna l’opera di Peppe Barra la tradizione entra in scena.
Ritorna la penna di Max Pacini, che si interroga sul ruolo di “certa” musica e del contenitore che la
ospita, mentre la rubrica fotografica è curata questo mese da Angelo Lucardi.
MAT2020 is a trademark of MusicArTeam.
A proposito di rubriche salutiamo l’esordio dell’angolo Jazz, che curerà per MAT 2020 Rodolfo Cer-
vetto, mentre rimangono consolidati: lo spazio Metal di Maurizio Mazzarella, quello dedicato al
Prog del nuovo millennio di Mauro Selis, i “Gioielli Nascosti” di Riccardo Storti, gli approfondimenti
musicali di Glauco Cartocci, il blues di Fabrizio Poggi, gli amori musicali antichi di Alberto Sgarlato e
lo studio della connessione tra Musica e Psiche ancora di Selis.
Un’abbuffata di argomenti per un numero speciale!
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MAT2020 - Anno II - n° 20 - 12/14 sommario
Le Rubriche di MAT2020
(click sul titolo per andare alla pagina)
In questo numero:
(click sul titolo per andare alla pagina) New Millennium Prog Once I wrote some poems
a cura di Mauro Selis a cura di Alberto Sgarlato
SUDAMERICA: GENESIS:
ARGENTINA PARTE 2 WIND AND WUTHERING
IL COMPLEANNO DI MAT2020
MAURIO BAIATA SILVER KEY SOLIDARIETA’
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Mentre MAT 2020 è pronto la sua vividissima memoria per raccontarmi
all’uscita arriva la notizia della alcuni dettagli inediti della sua vita, come il
morte di Joe Vescovi, uno dei momento esatto in cui conobbe e si innamorò
fondatori dei TRIP. di Mia Martini, al Piper di Viareggio. Non solo
dettagli musicali quindi, ma anche la voglia
La sua precaria situazione di di lasciarsi andare al racconto intimo, come si
salute era nota da tempo a conviene tra persone che si stimano e rispet-
chi era riuscito a mantenere la tano i rispettivi ruoli. Abitava nelle Marche
rete di contatti, ma la speranza ma ci eravamo incontrati a Roma, nel 2010,
che le cose potessero miglio- e negli ultimi periodi era riuscito a riproporre
rare non è mai venuta meno. i ricostruiti TRIP ad Alassio, per il quaranten-
Dopo aver appreso la triste no- nale, e nel 2013 ad Albenga, alla Fiera Inter-
tizia ho scritto di getto queste nazionale della Musica, raccogliendo attorno
poche righe… a sé gli amici di sempre. Da almeno un anno
Era nell’aria, chi gli era vicino, il suo stato di salute si era aggravato, ma nul-
col cuore e con la mente, sape- la traspariva, se non un certo suo ottimismo,
va che il momento era quasi ar- ingiustificato per chi era a conoscenza della
rivato. Eravamo amici, non nel gravità della situazione. Nel Giugno scorso, a
senso più banale della parola, Cisano sul Neva, luogo in cui la band crebbe, si
spesso utilizzata per indicare è organizzata una grande festa nel ricordo dei
una frequentazione episodica TRIP, e in quell’occasione è venuto purtroppo
associata al “tu”, ma c’era tra spontaneo e facile fare la conta dei musicisti,
noi qualcosa di più solido. Era suoi compagni di viaggio, ormai diretti verso
un mito, in Italia e all’estero, e altri lidi: Billy Gray e Wegg Andersen. Ora an-
per gli adolescenti come me, ad che Joe li ha raggiunti e sono certo che, già
inizio anni ’70, aveva rappre- da stasera, quei tre pazzi scatenati suoneran-
sentato qualcosa di inavvicina- no assieme, riproponendo “Caronte” dal vivo,
bile. La sua proposta innovati- magari in una nuova versione unplugged.
va, la sua tecnica tastieristica, Ciao Joe, sono contento di averti conosciuto.
la sua fantasia e la capacità di
creare perle musicali di rara
bellezza lo avevano ormai con-
JOE VESCOVI
sacrato come icona musicale senza tempo.
Era di Savona, e proprio nel centro città lo
incontrai per la prima volta, io adolescente e
lui un po’ più grandicello: mi pare fosse il ’73.
Capelli biondi, lisci, lunghissimi; barba curata
CI HA LASCIATI
e occhi di un azzurro intenso, passeggiava in
via Pia con una coda di discepoli, e lui, tunica
bianca e lunga, sembrava camminasse sulle
acque. Così poteva apparire allora al cospetto
di un giovincello come me, imbevuto di musi-
ca sino al midollo. A distanza di quarant’anni
di Athos Enrile l’ho ritrovato, e a quel punto il gap genera-
zionale aveva ormai perso ogni significato,
e così abbiamo passato assieme lunghi e si-
gnificativi momenti, attimi in cui ha utilizzato
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IL COMPLEANNO DI
metteva di stilare una scadenza precisa? 10? liason tra CIAO 2001 e MAT 2020.
12? Ho perso il conto e ho dovuto fare una E’ cosa buona e giusta evidenziare che non
MAT2020
piccola ricerca per realizzare che questo ap- hanno mai perso un colpo Mauro Selis, Alber-
pena uscito è il numero 23, in 24 mesi, con to Sgarlato e Riccardo Storti, tre appassionati
una media pagine di 60/70 per edizione. ed esperti che potrebbero fornire articoli a go
Non è stato facile tenere tutto in piedi, con i go ad una qualsiasi rivista musicale di livello
collaboratori che entravano e uscivano (salvo superiore.
alcuni che rappresentano lo zoccolo duro), vi- Che cosa c’è dietro l’angolo?
sto che il giornale è puro momento ludico, e Inutile pianificare l’impossibile, stupido au-
quindi non esistono obblighi di alcun tipo. toincensarsi, senza senso progettare a lungo
Non è stato facile tener calme le famiglie, vi- termine. Molto meglio vivere alla giornata, se
sto il prezioso tempo sottratto loro. questi sono i risultati.
Non è stato facile continuare senza avere C’è la strana e piacevole sensazione che prima
grossi feedback da parte dei lettori: piacerà poi qualcosa di importante accadrà, feeling
o non piacerà? E’ utile a qualcuno il risultato basato sul niente, ma da tenere in considera-
del nostro lavoro notturno? zione, se non altro per mero fatto statistico.
Non è stato facile prendere atto che gli stessi Ma cosa servirebbe allo staff per arrivare alla
musicisti non sono quasi mai un veicolo di dif- piena soddisfazione? Diventare delle star del
fusione, e sì che dovrebbero essere interessa- web? No, niente di tutto ciò, viviamo queste
ti alla più ampia visibilità! esperienze per il piacere della condivisione
Ufficialmente dovremmo avere 2500 iscritti, e della divulgazione più seria ed equilibrata
anche se ci siamo accorti che una grossa fet- possibile, ed avere un riscontro numerica-
ta ha bypassato l’iscrizione (cosa inutile visto mente significativo vorrebbe dire essere ripa-
che tutto è gratis) e ci sfugge quindi il numero gati con reale moneta delle ore impiegate per
reale dei lettori. la costruzione di MAT 2020.
Ma a un certo punto è subentrata la presa di Nel numero ZERO, Novembre 2012, ci diede-
coscienza che ciò che stiamo creando, mese ro una mano ad aprire degnamente i mitici
dopo mese, ha una valenza superiore a qual- Armando Gallo e Maurizio Baiata. A distanza
siasi calcolo utilizzato per autoanalizzare la di due anni, fatto casuale, Gallo ci racconta
nostra azione, perché gli articoli che alimen- i suoi immensi sforzi profusi per realizzare il
Sono passati esattamente due anni da quan- di fornire informazione musicale, forti di buo- tano MAT 2020 sono documenti che rimar- suo progetto, una app dedicata ai Genesis,
do è uscito il numero ZERO di MAT 2020. ne conoscenze e di amici esperti, validi musi- ranno per sempre. E’ questo il pallino che da che ripropone attraverso le nuove tecnolo-
Era infatti il Novembre 2012 quando un’i- cofili in grado di far parte del team, alimen- sempre ha in testa lo scrivente, quello di trat- gie - in forma digitale e interattiva - ciò che
dea di Angelo De Negri diventava qualcosa tando il contenitore mese dopo mese. tenere documenti (idee e fatti concreti) prima illustrò molti anni fa, quando scrisse il libro
di estremamente concreto, e la voglia di ri- Ovviamente non era possibile utilizzare “la che vadano per sempre persi. “L’evoluzione di una rock band”, divenuto suc-
percorrere le linee guida che avevano portato carta stampata”, anche perché il goal era In ventiquattro mesi abbiamo raccontato cessivamente “I Know What I Like”. E Baiata ci
all’invenzione di “CIAO 2001”- punto di riferi- quello di regalare al potenziale lettore un pro- eventi live, nuove uscite discografiche e bo- regala il primo capitolo di un suo libro, dove
mento musicale per molti giovani dei seven- dotto vario e approfondito a costo zero. Nem- oks, mondi musicali sconosciuti; abbiamo musica e spiritualità si incontrano.
ties - si trasformava in MAT 2020. meno un briciolo di pubblicità è contenuta intervistato miti musicali e dato la giusta ri- Fatto casuale dicevo, ma forse di buon auspi-
Impossibile ripetere le gesta di pionieri e nei numeri di MAT 2020, e non ci è ancora levanza a premature dipartite, creando nu- cio, perché la loro benedizione ha un signifi-
professionisti innovativi, capaci di scrivere la chiaro se tutto questo sia un bene. meri “speciali” (quello sul Piper di Viareggio cato ben preciso, quello del riconoscimento
storia senza copione scritto, ma il solo sforzo Il formato elettronico messo a punto da An- è storia pura!) e proponendo una edizione in del lavoro di un gruppo di pivelli, che forse
emulativo era qualcosa che dava forte moti- gelo e Max ha permesso di approntare un lingua inglese. non hanno sbagliato nel riproporre il vecchio,
vazione alla squadra di MusicArTeam - Mar- prodotto visionabile online ed un pdf scarica- E poi la rivisitazione del passato, gli aspetti ma con una veste nuova.
ta Benedetti, Angelo De Negri, Athos Enrile, bile, e di fatto tutti i numeri pregressi sono a psicologici del nostro quotidiano, tra prog e E questo, al momento, è più che sufficiente.
Massimo “Max” Pacini e Paolo “Revo” Revel- disposizione del popolo del web. pop, metal e blues, cantautorato e rock puro.
lo. Ma quante sono le copertine realizzate, te- Impossibile ricordare tutti i collaboratori vo-
Per essere chiari… l’obiettivo era solo quello nendo conto che l’impegno elevato non per- lontari, alcuni sparsi per il mondo, altri vere Il Team di MAT
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VIAGGIANDO
TRA I RICORDI
“I Know What I Like”, una app per ipad dedicata ai
Genesis che ripropone nel nuovo formato elettronico
lo storico libro di Armando Gallo.
L’intervista all’autore.
“LA MUSICA?
Rock-pop ci sono bravi interpreti, di cui posso o la radio costituiscano un magma indistinto,
anche riconoscere il valore, che però non che accompagna le azioni di ogni giorno. A
mi dicono niente: Elton John, Pino Daniele, quel punto la musica diviene un’ancella, per
MI PIACE TUTTA
Whitney Houston, i Queen, Pat Metheny... soddisfare un bisogno fisico, un accessorio
Del blues e del reggae, poi, amo solo certi pezzi che viene propinato senza una propria dignità,
particolari, e a piccole dosi. In fondo in fondo, una propria rilevanza.
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estese, ma superficiali, nessuna lacerazione. letto accanto al mio. Boccheggia, il suo respiro piccolina. Le afferro il polso, glielo contorco e non corpo, senza accorgermene. E sentivo una forte
Dico che mi fa molto male la pancia, che ho si fa più affannoso, poi con un singulto cessa del mollo la presa. Le dico che voglio vedere la mia pressione allo stomaco, la linea verticale di una
crampi fortissimi. Il medico mi tasta l’addome e tutto. Oddio! È morto così, a due metri da me. È la faccia e d’incanto nelle sue mani si materializza ventina di punti esterni bruciava un po’. Entrò un
non riscontra alcunché e le ossa sono a posto. prima (e sola) volta che vedo una persona morire. un piccolo specchio, che mette davanti al mio dottore. Mi disse che era stato lui a operarmi e
Mi piazzano in una camerata molto ampia, dove Chiudo gli occhi. E di nuovo succede, stavolta la viso. Inorridisco. È verdastro. Le dico che mi che in un paio di settimane sarei stato di nuovo in
giacciono tanti poveretti ricoverati. Sul letto. Ho luce alla fine del tunnel è vivida e in fondo una sento morire. Lascio il suo polso e si dilegua. piedi. Con un filo di voce chiesi: “Ma potrò tornare
l’impressione che le cose non vadano per il verso sagoma indistinta, esile, scura sembra pulsare di Dopo un paio di minuti torna, insieme a un a giocare a pallacanestro?” Rispose: “Sì certo,
giusto, i dolori addominali sono troppo forti e luce propria, i contorni si delineano e distinguo dottore. Giovane, incredibile, osserva la cartella torni in palestra al San Leone Magno presto, non
cerco di non lamentarmi per non disturbare gli una figura umana. E sento una voce dapprima clinica, appoggia le mani sul mio ventre e ordina: preoccuparti”. Come poteva sapere che giocavo
altri. Un vecchio nel letto accanto al mio ha gli flebile che si fa parole: “Vieni da me…”, “Vieni “In sala operatoria, immediatamente!” e va via. nella squadra del San Leone? E aggiunse: “Sono
occhi fissati nel vuoto, rantola penosamente. qui”… Mi muovo nel tunnel con i lati multicolori La suora resta. Ancora pochi minuti e appaiono il fratello di Massimo, il tuo compagno di banco
Io provo a controllare il respiro lentamente. che diventano come nella sequenza finale del due portantini. Mi sollevano e mi adagiano su al liceo” – “Cosa?” – “Sì, sono Maurizio Moretti,
Inspiro ed espiro, ma ho un singulto e un fiotto film 2001 Odissea nello Spazio, dove l’astronauta una lettiga. Percorriamo un corridoio e arriviamo ti ho operato io. Ora continuo il mio giro, ma ti
di sangue scuro mi esce dalla bocca, cerco di David Bowman compie il viaggio ultimo verso davanti alla porta di un ascensore, che si apre, rimetteremo presto in piedi. Passo di nuovo
non sporcare le lenzuola, mi rannicchio su un il mondo nuovo, l’eternità della nuova vita che entriamo, un portantino mi dice che ora mi domani”. Cosa fu, un miracolo? Non l’ho mai
fianco e il sangue smette di uscire. È stato solo sorge all’orizzonte cosmico. Strisce luminose operano. La sala è già pronta. L’anestesista mi capito. Aveva ragione il dottor Moretti, perché
un attimo, ora andrà meglio, mi dico. Non va così. lampeggianti, flash continui che aumentano dice: “Ora farai un bel sogno, ragazzo” e la mistura mi dimisero dall’ospedale una settimana dopo
Un altro singulto e ancora sangue dalla bocca. di intensità a ogni secondo… Ohhhhhh… sono di ossigeno e narcotico fa effetto in tre, quattro e iniziai a riprendermi velocemente. A quell’età
Passano due portantini e uno mi dice “Ehhh, hai pronto. La forza dolce mi sospinge verso la figura secondi. Bello scivolare nel mondo dei sogni. il fisico reagisce bene anche a un trauma simile.
bevuto tanto vino rosso, bravo!” Ridacchiano e che resta lì, immobile. Mi cadde però una tremenda tegola sulla testa.
si allontanano. Vorrei saltargli addosso, ma non Quando riapro gli occhi, mi vedo nel letto in una La mia ragazza, Rita, quella per la quale mi ero
riesco a muovermi e neppure a rispondere, ho È la mia meta ed è bello andare con i brividi caldi stanza d’ospedale, con mia madre e mio fratello aggrappato alla vita, per alcuni giorni non si
il sangue in gola, gorgoglia e invade la trachea, che nascono dal mio ventre e ormai mi hanno accanto. Osservo la scena dall’alto, sospeso in un era fatta viva. Un pomeriggio mi telefonò e mi
mi sento soffocare. Cerco di non pensare. Mi preso completamente… mi stupisce non sentire angolo del soffitto e vedo tutto. disse: “Vedi Maurizio, io ti voglio bene, ma
dico che devo riuscire a dormire un po’ e che le musiche che adoro, i suoni astrali dei quali tu sei troppo… impegnativo. Scusami, non
passerà. Chiudo gli occhi e mi lascio andare. scrivo già da tempo, i brividi diventano maestosi Vedevo la stanza e la parete sulla destra del letto, possiamo stare insieme”. Capii all’istante che
Ho la sensazione di addormentarmi. E accade ed è amore allo stato puro, lo sento: “Apri le trasparente, dietro la quale c’erano persone che aveva ragione, perché era ancora troppo piccola
qualcosa. Il dolore cessa all’istante. Sento tue braccia e accoglimi, oh morte. Tu sei la vita. sembravano in attesa. Erano miei amici. Non so, e quell’incidente che mi aveva quasi ammazzato
un’onda diffusa di strano torpore caldo provenire Vengo da te”. In realtà, sono fermo. Il tempo non ricordo e sinceramente non voglio sapere era stato troppo per lei. Il mondo si fermò. Erano
dall’addome. Sale verso il torace, rapidamente, e lo spazio scorrono insieme davanti ai miei chi avesse avvisato la mia famiglia. anni belli, ma difficili per la mia generazione. Per
mi riempie i polmoni, il cuore batte forte… una occhi. Vedo sulle pareti del tunnel multicolore le strade c’era aria di rivoluzione. Dopo la morte
luce fioca, biancastra mi appare davanti agli scene che non ho mai visto, il passato e il futuro Ma erano tutti lì e io fluttuavo morbidamente di mio padre, nel Novembre del 1960, ero stato
occhi, devo per forza riaprirli, per vedere meglio all’unisono. Scene di vite lontane. Sogni veloci, nell’aria. Vedevo persino le cannule nelle mie in collegio per cinque anni, con mio fratello e
e il dolore lancinante torna immediatamente, passaggi ultraluminali… allora ecco questo è narici. Brusio di voci, sospiri, volti preoccupati. solo l’amore per il basket e per la musica – Radio
mi contorco nel letto. Sono come spinte di una il presente che sto vivendo. Sto morendo. Ho Lacrime sul mio viso che, in fondo, non sembrava Luxembourg ascoltata di nascosto la notte con
lama affilata che penetra nelle viscere. Il silenzio vent’anni. E sto morendo. Come l’uomo vicino a così deturpato dall’incidente e d’altronde stavo l’auricolare di una radiolina a transistor – mi
della sala è rotto dalle mie grida che provo ad me. Non voglio morire ora. Amo da impazzire la benissimo nel mio angoletto di mondo che mi aveva aiutato a uscire da un’educazione cattolica
attutire e nessuno sembra sentire. Chiudo gli mia ragazza, non posso lasciarla, ha solo sedici riportava alla vita. Come rientrai dal corpo astrale che ora rifiutavo completamente. Un sistema
occhi e… la sensazione di calore sale ancora anni. Ma la voce mi dice di andare, ancora e la al corpo fisico non sono mai riuscito a capirlo. oppressivo e tetro che imponeva ai bambini di
dal ventre più forte ora. Vedo di nuovo quella sensazione di benessere è diventata abbandono Ripresi conoscenza e la prima cosa che dissi a mia pregare dalla mattina alla sera, di salmodiare
luce che è come alla fine di un imbuto scuro, totale che mi risucchia verso la fine del tunnel madre fu se era stata avvertita Diletta, mio primo il messalino nell’austera cappella del Collegio
un punto chiaro nell’oscurità. Mi attrae. Sento il e mi avvolge come il più tenero e focoso degli grande amore adolescenziale. Mi disse di sì e la San Giuseppe Istituto De Merode di Piazza di
mio corpo che si muove verso la luce, distendo le amplessi. Un orgasmo mistico. Irresistibile. Fra fece subito entrare. Eccola. Graziosa davvero. Non Spagna. Di imparare a pensare alla salvezza della
braccia a toccare le pareti invisibili che diventano l’amore per lei e l’amore che provo per la fine disse una parola, rimase solo un paio di minuti. E tua anima invocando tutti i santi del paradiso
multicolore. Il dolore non c’è più, sono sovrastato della mia vita, scelgo di riaprire gli occhi. Il dolore presero a entrare anche gli altri, uno a uno, in fila e ad avere terrore della morte che portava alla
da una sensazione di benessere totale e di calore insorge di nuovo e mi riporta in coscienza. Sento indiana. Poi un’infermiera intimò a tutti di uscire. corruzione della carne.
che mi pervade ovunque, a ondate sempre più il sapore del sangue in bocca, aspro e dolce. E Restai solo e mi accorsi che avevo una seconda
aggressive… Ma riapro gli occhi e torno alla mia ora inizio a urlare con tutta la forza che mi resta: cannula infilata nello stomaco. Drenava liquidi. Ripresi gli allenamenti con la squadra di basket
agghiacciante realtà. Mi volto verso il vecchio nel “Aiuto!!! Per favore”. Si avvicina una suora, Ormai ero rientrato completamente nel mio del liceo San Leone Magno impegnata nel torneo
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di Promozione (anticamera della serie D), due Death Experience, esperienza di pre-morte) uguaglia il dolore che ti attraversa dentro, nella
settimane dopo essere stato dimesso, come aveva durante la notte del ricovero in ospedale, sia vita di ogni giorno a farti andare avanti. E intanto
predetto il dottor Moretti. Nel giro di un mese me nella seconda di OBE (Out of Body Experience, Altri osservano. Vengono da lontano, scavano nel
la cavavo piuttosto bene, ma il tono muscolare esperienza fuori dal corpo) e vivendo la successiva profondo della tua psiche, invisibili. Non sai chi
era calato. Considerando la mia scarsa altezza, in “astrale” al mio risveglio. La ragione per la siano, continuerai a non saperlo, sin quando gli
mi stava bene il ruolo di playmaker, avevo un quale non me ne rendevo conto e non me ne occhi ti si schiuderanno alla realtà della Quarta
buon tiro da fuori e discreta visione di gioco, ma sarei reso conto per altri vent’anni fu che l’intera Dimensione.
prendevo troppe botte, gomitate sul viso appena esperienza dell’incidente era stata cancellata,
cercavo di infilarmi nell’area degli avversari e insieme alla sindrome post traumatica, dalla mia
andare al rimbalzo in mezzo a marcantoni di memoria cosciente.
quasi due metri era una tortura. Decisi allora che
il Karate era la mia via. L’esempio di un amico di Non ne ricordavo assolutamente nulla e quindi
destra (io no) e cintura nera fu importante. Mi non ne avevo mai parlato con nessuno, parenti
spiegò che non si diventava come Bruce Lee e o amici, nonostante spendessimo lunghe ore a
che mi sarebbe costato molti sacrifici, ma la mia conversare, ad ascoltare musica e a sperimentare
situazione psicologica ancora piuttosto scossa e il con l’aiuto di derivati dalla cannabis, mai droghe
forte desiderio di apprendere un’arte marziale mi pesanti, sia ben chiaro. Inoltre, praticavo Karate
avrebbero aiutato ad affrontare meglio anche la agonistico e il mio Maestro, Paolo Ciotoli (che
vita di tutti i giorni. Non certo per menare le mani, adoro come un padre ancora oggi) ci voleva vigili
ero allora e sono tuttora un pacifista. Il Karate mi e pronti a lottare per il bene della nostra squadra,
prese nel profondo. I contatti, sia al viso sia in il KIAI di Roma, fortissima e fra le prime in Italia.
ogni altra parte del corpo, erano continui. Avevo Ciotoli basava i nostri intensissimi allenamenti
paura che il ricevere colpi all’addome potesse sulle tecniche tradizionali del Karate stile Wado
causare problemi allo stomaco e ci andavo Ryu, eseguivamo i kata (forme di combattimento
cauto. Invece, i colpi arrivavano e gli addominali figurato contro avversari immaginari) cercando
reggevano bene. Mi ero ristabilito dall’incidente la concentrazione e la distensione dell’energia, il
e l’operazione aveva avuto effetti positivi, avevo segreto del Ki (Chi in Cinese), la forza interiore alla
perso una decina di chili, mi sentivo in forma e base del Karate. Inoltre, con il saluto cerimoniale
andavo di nuovo in motocicletta. Scrivevo per all’inizio e alla fine di ogni allenamento restavamo
Ciao 2001. La redazione e soprattutto il direttore, a lungo in ginocchio, una forma di meditazione
Saverio Rotondi, mi tenevano in considerazione. Zazen, con la quale ottenere il vuoto mentale. Se
Erano i tempi dei grandi concerti. Degli tutto questo non era bastato a riportare alla luce
sfondamenti delle transenne fuori dai palasport il mio viaggio verso la Morte/Vita doveva esserci
e delle battaglie all’università. Esistevano i una ragione.
“collettivi” e la musica si diceva non si pagava.
Scrivevo, scrivevo e gli articoli portavano anche Ora so qual è questa ragione. Ora ho quasi 60
qualche soddisfazione economica, pagati 40.000 anni, vivo negli Stati Uniti, a Phoenix, in Arizona.
lire l’uno, un paio di recensioni e un pezzo a E da oltre 20 anni studio il fenomeno UFO in tutte
settimana rappresentavano un gruzzoletto che le sue sfaccettature. Scrivo e scrivo, ancora. E solo
peraltro dissipavo continuamente comprando pochi mesi fa ho realizzato che tutto avvenne
dischi di importazione alla discoteca “Città 2000” per colpa di Aqualung – che per la cronaca non
di Viale Parioli e da Consorti. Insomma cercavo fu recuperato dopo l’incidente – ma anche,
di sostentarmi come giornalista musicale. Le probabilmente, della mia avventatezza. Con
grosse case discografiche mi rifornivano in troppa foga mi ero slanciato nel mezzo della strada
continuazione. La musica che mi interessava e quel Maggiolino guidato da un pregiudicato
era psichedelica. Volevo scoprire, attraverso la che sarebbe stato ucciso in uno scontro a fuoco
Musica, come arrivare alle porte del cosmo. Non con dei finanzieri nella zona di Ardea alcuni anni
capivo che alle porte del cosmo ero già arrivato dopo, era la macchina che avrebbe cambiato per
durante il coma, sia nella prima fase di NDE (Near sempre il mio destino. È l’amore che provi, che
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New Millennium Prog
il Progressive del terzo millennio
SUBLIMINAL
Il progetto dei Subliminal, composto da tre
a cura di MAURO SELIS membri dei Nexus, una delle prog band più
importanti del Sudamerica (vedi scheda sul
num. 4 di Mat 2020 del Marzo 2013), ha dato
[email protected] alle stampe un unico lavoro “Limbo Experi-
ment” nel 2008.
Come il titolo suggerisce si tratta di una sorta
ARGENTINA
no cercato di produrre qualcosa di diverso da
quello che solitamente proponevano con i
Nexus.
PA
lirismo sinfonico l’opera.
La line up del disco prevede: il tastierista Lalo
Huber, il batterista Luis Nakamura e Lito Mar-
cello alle chitarre e voce.
Dopo aver “visitato” il Cile, ritorniamo dopo quasi due anni in Album consigliato: Limbo Experiment (2008)
Argentina per approfondire altre realtà progressive del nuovo millennio
assolutamente degne di essere menzionate, seppur poco note in Europa. ORQUESTA METAFISICA
Gli Orquesta Metafisica di Buenos Aires sono
un interessantissimo progetto, non propria-
LAQUESIS
mente prog a dire il vero, fondato nel 2009
da due musicisti Sebastián Volco (pianofor-
te, Moog / composizione) e Sebastián Rosen-
I Láquesis, band di Rosario, hanno debutta- feldt (basso / produzione). Il duo ha reclutato
to discograficamente nel 2013 con un disco Sebastián Ricciardi (batteria, percussioni), Fa-
omonimo estremamente interessante. Il loro bián Araya (sassofono, flauto, tromba), Pablo
sound pur riecheggiando i seventies con un Gignoli (bandoneon), e Mariano Malamud
uso possente del Mellotron spazia tra il prog (viola) e nel 2011 ha dato alle stampe un par-
sinfonico e l’hard rock, in pratica un mix di ticolarissimo lavoro: 7 Movimientos con cui
vintage e sapori moderni. sono divenuti una band di culto tra gli appas-
Il gruppo è formato da Diego Actis (tastiere), sionati di musica alternativa e d’avanguardia
Guillermo Caminer (chitarre), Ariel Loza (bas- in Argentina.
so / cori), Martin Puntonet (voce) e Martin Particolarissimi i loro live act molto cross-over
Teglia (batteria). anche di genere con performance arrichite
Link utile: dalla presenza scenica di altri artisti (registi,
https://www.facebook.com/LaquesisRock- acrobati, ballerini, poeti, ecc).
Prog L’ensamble ha trasferito la sua sede principa-
le a Parigi dove ha registrato il suo secondo
album, “Abre los ojos”, previsto per il 2015.
Sito ufficiale: http://www.orquestametafisi-
ca.com/
MADAME CLAUS
Non si sa molto di questo oscuro gruppo che
ha dato alle stampe un unico eccellente album
nel 2005 dal titolo Quemando Oscuridad.
La band formata Pablo Gómez Salvo (chitar-
re), Marcelo Lancon (basso), Pablo Perego
(tastiere), Daniel Fernandez (voce) e Fausto
Manes (batteria) spazia tra prog sinfonico e
hard rock melodico per una produzione che
non ha nulla di trascendentale ma è degna di
essere menzionata in questo tour progressivo
argentino.
Link utile:
http://www.lastfm.it/music/Madame+Claus
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METALMORFOSI di MAURIZIO MAZZARELLA
Existential Triad” del 2001, che ottengono una
molteplice serie di riconoscimenti e meriti da
turalezza nelle undici composizioni del disco
per circa un’ora di musica. A partire dall’im-
parte della critica nazionale ed internaziona- maginifico titolo che racchiude un concept
le, fra varie riviste e portali web, ottenendo incentrato sui misteri del cosmo, ampiamen-
numerosissimi consensi tra le maggiori riviste te documentato nel libretto che accompagna
specializzate del settore e risultando per tre il cd, questo lavoro è idealmente la colonna
anni al primo posto della top 5 tra le migliori sonora di un vero e proprio trip mentale,
demo di sempre. Tra il 2005 ed il 2010 inse- dove mistero, avventura ed introspezione si
gna chitarra elettrica al Civico Liceo Musica- rispecchiano in un mélange sonoro che oltre
Emilio De Biase le Comunale “Luigi Rossi” di Torremaggiore, a metal, rock più tradizionale, progressive e
INTERPLANETARY VOYAGE
apportando le proprie metodologie tecnico- fusion, presenta soluzioni sonore inaspettate
teoriche di studio e forma successivamente come nel terzo magnifico brano, The Eternal
l’ensemble chitarristico Axemania, il quale, Wandering, con una solenne cascata di note
Clouded mind,
Gli svedesi amano la Musica. I bambini imparano
precocemente a suonare lo strumento scelto nel- Band: Nights! Nights!
la scuola musicale comunale che fa parte della Album: Clouded mind, clear as day
scuola elementare, e spesso proseguono anche Genre: Post-rock
da grandi a suonare a cantare in coro. L’offerta Released: 2014
clear as day
è ampia e varia, e non c’è da stupirsi che i poco Label: Shunu Records
più che adolescenti Nights! Nights! abbiano con-
cepito un mini disco come “Clouded mind, clear MEMBERS
as day”. Jonas Hallén - Guitars
La proposta è totalmente strumentale, inseri- Martin Bäckius - Guitars
ta ad arte nella categoria Post Rock, che non so Malusi Sjögren - Bass
cosa voglia dire se riferita all’EP in questione. Erik Larsson – Drums
Non amo molto le etichette!
di Athos Enrile Ciò che ho ascoltato mi ha portato in viaggio per CREDITS
15 minuti, e poi altri 15, e 15 ancora. All music by Martin Bäckius, Jonas Hallén and
Ho visitato terre di rara bellezza, fredde e buie, Erik Larsson.
assolate ed accoglienti. Ho incontrato una natura Produced by Matteo Coppola Neri in October
che mi era oscura, e mi sono fatto accompagnare 2013 at X-Style Studios, Gothenburg.
per tutto il percorso. Mastering by Gitarrtoken Studios, Gothenburg.
Ecco cosa è accaduto ai Nights! Nights!... han- Album art by Acke Hallén & Sam Woods.
no saputo tradurre in musica le loro immagini
quotidiane, le hanno dipinte, usando i colori ap- TRACKLIST
propriati, utilizzando una semplicità che spesso 01 Searching for Borealis
viene scambiata per mancanza di argomenti, ma 10:00
che in questo caso è la perfetta sintesi di momen- 02 Another Sunset Lost
ti e atmosfere vissute. 4:51
Ascoltare e lasciarsi andare con la mente è il
modo perfetto per poter godere appieno di
“Clouded mind, clear as day”.
Una band in erba, promettente, con le idee chia-
re, talmente limpide da capire che proporre le
loro pictures - e non quelle derivanti dai modelli
imposti dal momento - è la strada che conduce
alla piena soddisfazione, che in questo caso po-
trebbe coincidere con quella dell’ascoltatore. A
me piace immaginarla così!
Ecco un esempio:
https://www.youtube.com/
E’ probabilmente la prima volta che provo a rac- Loro si chiamano Nights! Nights! e ciò che watch?v=7MW9UT8Cyv8
contare il lavoro della pura gioventù in azione. presentano è un EP di debutto, quantitativamente
Chi me la propone la inserisce all’interno di un poca cosa se si pensa ai 15 minuti suddivisi su
pugno di proposte, e lo fa un pò timidamente, due sole tracce. Ma la lunghezza c’entra davvero
aggiungendo: “Prova a dargli un’ascoltata se hai poco con la qualità e l’originalità, mentre è più
voglia, magari trovi qualcosa che rifletta i tuoi interessante concentrarsi sulle potenzialità e
gusti!”. sulla maturità di questi ragazzi di Goteborg, la cui
E cosa c’entrano i miei gusti? Occorre avere ri- età oscilla tra i 18 e i 20 anni.
spetto per chi si impegna e provare a fornire Penso alla Musica di quel paese e mi viene in
un’immagine oggettiva del lavoro altrui. mente il pop di successo… quello di ABBA, Euro-
40 41
Psycomusicology
A questo scopo, usando il Personal Computer, ascoltato, ancor prima dell’insorgere della
creammo un personaggio su Second Life, una malattia.
piattaforma in cui gli utenti, detti residenti, E così suonò i Doors di Jim Morrison, che
accedono al mondo virtuale attraverso esprimevano i propri demoni interiori sotto
a cura di MAURO SELIS un avatar tridimensionale, un alter ego forma di liriche e melodie di rara bellezza:
elettronico che può immergersi in una
[email protected] esistenza creata su misura per sé.
ASTOLFO:
Astolfo, in quel mondo, decise di diventare
un D.J., creando una radio che trasmetteva http://youtu.be/YweoQz22SQY
del buon rock, quello che da sempre aveva
POST SCRIPTUM : Il caso di Jemma Pixie A seguito dei numerosi Like ricevuti, nel 2012
Hixon ha rilasciato il suo primo singolo, Never Let
Go:
Un paio di anni fa è salita alla ribalta, dapprima
in Cina ed estremo Oriente, poi in tutto il
mondo, Jemma Pixie Hixon, una ventenne http://youtu.be/7KFG708edcI
cantante inglese affetta da agorafobia:
che, curiosamente, ha il medesimo titolo
del primo singolo dei miei prediletti Camel
(emerge sempre il cuore proghettaro…) del
http://jemmapixiehixon.tumblr.com/ novembre 1972
La ragazza ha iniziato a soffrire di attacchi di
panico all’età di sei anni, a sedici ha dovuto http://youtu.be/zMWhSOkmDy4.
lasciare la scuola in quanto non riusciva più
ad oltrepassare il cancello del suo giardino a
Malvern (contea del Worcestershire).
Trovando nella musica, sia nel semplice Una fortuita coincidenza che ha amplificato
ascolto, sia nel scrivere e cantare brani, un la mia curiosità su questo caso, anche perché
conforto e un sito di felicità endogena con come recita il testo di Andy Latimer “Man is
cui affrontare la paura paralizzante di vivere born with the will to survive,” (L’uomo è nato
all’aria aperta, ha iniziato a postare su you con la volontà di sopravvivere).
tube video-canzoni che hanno, quelle sì, The power of music!
varcato il confine di casa ottenendo un vasto
consenso soprattutto nel popolo dei teenager.
44 45
u
Generazione Telev oto
MAT2020 alla scoperta della musica delle nuove generazioni.
di Max Pacini
Parte Prima
Un viaggio. Questo è un viaggio e nulla più. Confesso subito che non avevo mai visto un Poi un po’ meglio con il gruppo selezionato re buono, specie considerando il ridottissimo
Cosa vuol dire avventurarsi nella musica dei solo minuto di XFactor nelle edizioni prece- per la prosecuzione dell’avventura. Qualcuno minuto (fatto di 60 secondi e nulla più) a loro
giovani nel 2014? Non l’ho ancora capito di denti e che, invece, quest’anno, per motivi effettivamente possiede quel qualcosa in più disposizione. Sì è vero, a questo livello chissà
preciso, ma sicuramente il passaggio obbli- giornalistici, ma anche un po’ per cercare di che forse lo metterà in condizioni di emerge- quanti giovani (e non) ci sono in Italia, ma Fe-
gato, diretto o indiretto, è attraverso XFactor. capire, non ho perso nulla. Neppure gli ab- re. Mi colpiscono in particolare il trentenne derico e Lorenzo sono lì e si rendono visibili,
Già XFactor, questo format da tutti dato sulle bondanti articoli, critiche e recensioni ovun- Federico Pagani (in arte An Harbour) e il più senza rintanarsi in qualche garage o cantina a
onde di un inevitabile declino, ma ancora ca- que raggiungibili. Del resto non poteva che giovane Lorenzo Fragola. Sarà che si presen- incensarsi vicendevolmente, salvo poi lamen-
pace di calamitare migliaia, per non dire mi- toccare a me questo compito visto che, mu- tano armati di chitarra (che suonano pure!),
lioni, di telespettatori ogni giovedì. Con il suo sicalmente parlando, sono decisamente il più sarà che il loro primo inedito è davvero accat-
televoto e le sue promesse discografiche, la ‘leggero’ della compagnia MusicArTeam (cosa tivante, ma il mio giudizio non può che esse-
sua vera o presunta banalità, il suo fascino da di cui non mi sono mai vergognato, specie nei
moderno ‘Festival di Sanremo’ dei giovani e miei caldi anni ‘radiofonici’).
dei meno giovani. Una domanda sorge subi-
to spontanea: ma i Protagonisti e i giudici di Come funziona XFactor? Nella prima parte
XFactor quando parlano di pop, rap, rock, prog della stagione vengono svolte delle audizio-
sanno veramente di cosa stanno parlando? E ni alle quali partecipano centinaia e centinaia
noi che facciamo parte, almeno a parole, de- di ragazzi più o meno maturi, alla ricerca di
gli ‘altri’, quelli che se la tirano da musicisti/ gloria o chissà forse solo di qualche fugace
musicofili ‘colti’, lo sappiamo veramente? Sì, sensazione ‘da palcoscenico’. Poi i seleziona-
direi di sì, ma… sono molto confuso. ti proseguono il cammino tra serate a tema
e eliminazioni successive su base televoto,
avendo l’opportunità di imparare (e tanto) da
Vocal Coach del calibro di Rossana Casale. Il
tutto sino alla finale nel corso della quale vie-
ne proclamato il vincitore che riceve in pre-
mio dalla Sony un contratto discografico.
Il livello della ottava edizione (quella di
quest’anno) è decisamente scandaloso alme-
no nella prima parte. Tra stecche, banalità,
presunzione e, qualche volta, un filo di volga-
rità tutto scorre e… fa spettacolo e… ascolti.
46 47
appartiene… a due protagonisti di XFactor
di oggi e di ieri: Fedez (giudice della edizio-
ne 2014) e Francesca Michielin (vincitrice di
XFactor 5 nel 2011/2012) con un brano dal
titolo Magnifico.
Anche qui, giusto per seguire il ragionamen-
to, fate un salto su youtube con me:
http://www.youtube.com/
watch?v=RELQXv8m_cc
Ancora una volta rimango stordito dai nume-
I due artisti hanno in effetti un precedente
ri:
degno di nota: Cigno nero
Magnifico (Official Video): 4’313’707 visualiz-
zazioni in 16 (dico sedici) giorni
http://www.youtube.com/
Cigno Nero (Official Video): 33’826’040 dal 4
tarsi del fatto che nessuno li conosce. Avere Federico è un cantautore puro, già abbon- watch?v=cd7fZTqYYmg
marzo 2013 (sempre al 16 novembre 2014)
successo non è un peccato. Il problema è un dantemente formato. Lorenzo un giovanotto
altro: il talento. L’opportunità rende visibile di belle speranze arrivato con fidanzata al se-
quel qualcosa che ci deve già essere, almeno guito, ma già idolo delle ‘teen’. Il primo sarà
subito trombato, per i più inaspettatamente
in parte. Certo da qui a dire che tutti i talenti
prima o poi riescano a diventare famosi… il (bravissimo, ma troppo cantautore e soprat-
passo è decisamente troppo lungo. Così come tutto poco malleabile per poter proseguire e
affermare che tutti i famosi hanno talento. diventare un ‘Sony Affair’ dico io) mentre il
secondo sta attualmente continuando la sua
Per capire quello che sto dicendo, vi prego, avventura e, se qualcuno non si berrà del tut-
non fate gli schizzinosi e ascoltate questi due to il cervello, vincerà questa edizione.
contributi video ‘ufficiali’. Ovviamente levate
da mezzo i commenti dei giudici (Morgan, Vic- Ma a parte le considerazioni artistiche o mu-
toria Cabello, Mika e Fedez) troppo impronta- sicali, voglio fissare la vostra attenzione sui
ti allo show e al musical business, ricordate risultati degli ascolti o meglio delle visualiz-
che è un programma dedicato a cantanti e zazioni su youtube: 2’659’943 per Lorenzo
non a musicisti e concentratevi sui ragazzi. e 1’066’932 per Federico (al 16 novembre
2014, ma in rapida ascesa). Numeri incredi-
Federico Pagani (An Harbour) http://www. bili da raggiungere anche per grandi star del
youtube.com/watch?v=tf-jlzsomvE mondo della musica.
Lorenzo Fragola: http://www.youtube.com/ E allora la mia mente vola e va… alla ricerca
watch?v=ETMl84bZePM dei brani più gettonati su youtube. E cosa
arrivo a scoprire? Che la salita più verticale
48 49
Il fenomeno, tra una ‘e’ aperta milanese e una
‘o’ grave veneta, è sicuramente da analizzare
farlo. La musica è fatta di sensazioni e la mia
vita è scomponibile in tanti momenti diversi,
Generazione Boh (Fedez)
e guai a chi dice il contrario! Non penso che con tensioni emotive le più svariate. Così, in Un italiano su tre vive a casa dei genitori ‘’Ricariche dello stato’’
tutte queste persone volessero solo vedere alcuni attimi, nel mio mondo non necessa- Il problema è che gli altri due sono i genitori Con le tasse che ho pagato compravo mezzo
se è veramente bella la fidanzata di Fedez (è riamente elitario, c’è spazio anche per una Con in mano il testamento tipo ‘’Nonno stato
così importante?). Ci sarà qualcosa in più. Ci ‘rappata-pop’ (‘poppata-rap’ è vistosamente quando muori?’’ ‘’Come si chiama la carica da parte dei poli-
deve essere qualcosa in più. O no? cacofonico, fuorviante e quasi volgare) così Ti trovi a quarant’anni a dire ‘’Mamma dor- ziotti sui manifestanti?’’
giovane da essere attrattiva. Chi mi segue su mo fuori’’ Cariche dello stato.
Una prima domanda nasce spontanea: ma chi Spotify è ormai abituato ai miei ripetuti ‘sbal-
E’ noto che l’italico soffre di stress post-trau- Rinunci alla casa e alla villa con vista
diavolo ha truccato quasi da zombie il rapper zi musicali’ e non si meraviglierà.
matico da cellulare scarico un italiano su tre rinuncia anche il dentista
morbido e ‘supertatuatoconlafacciadabra-
Tipo che l’IPhone smette di scrivere e tu Viviamo in condizioni precarie
voragazzo’ Fedez e la giovane Francesca nel Visto che, forse, mi avete sopportato sino a
smetti di vivere Che molto presto diventeranno carie
filmato di ‘Magnifico’? “In galera” ripeteva a qui, ascoltate un po’ Generazione Boh (da cui
Pazzo per gli autoscatti? sei fotosensibile Generazione ‘’televoto’’ coi cervelli sotto
mo’ di tormentone Giorgio Bracardi dagli au- è stato tratto, neanche troppo liberamente, il
Su Facebook si è iscritta metà popolazione vuoto
torevoli microfoni di Alto Gradimento. E gale- titolo di questo articolo)
L’altra metà ha ancora dei problemi con il Sempre più risucchiati dal televuoto
ra sia! Non può essere diversamente.
http://www.youtube.com/watch?v=_ modem Generazione beat?
La seconda è: ma in che mondo viviamo? Non NhcJokNEos I suicidi ormai non fanno più tanto rumore Generazione pop?
posso, infatti, fare a meno di paragonare i nu- In tuo onore ci sarà un minuto di silenziatore No! Rigenerazione
meri sopra esposti con quelli (1’286) raccimo- Il filmato è decisamente più curato e il testo Il mio paese chiama Facchinetti ‘’Figlio d’ar- Generazione boh
lati (ed è solo un esempio) da giovani di sicuro esprime, su 2 note 2, i problemi, le perples- te’’
e certificato talento come Andrea De Nardi e sità e l’autocommiserazione/disperazione dei E’ come andare da McDonald’s e dire ‘’Vado Ritornello
Matteo Ballarin (i ‘Former Life’) con Belong To giovani d’oggi. al ristorante’’
The Stars (da Electric Stillness) attraverso un Banale? Forse. O Forse no. Un vecchio è un pericolo se guida una Mer- Non ci fermiamo alle precedenze
video minimalist pubblicato da Gloria Taglia- cedes Ma ci fermiamo alle apparenze
pietra (vi dice niente?) il 20 settembre 2012: Fermarsi a meditare lo ritengo, a questo pun- Figuriamoci quando è alla guida di un paese Abbiamo più punti interrogativi che punti di
to, praticamente obbligatorio. Generazione ‘’televoto’’ coi cervelli sotto riferimento
http://www.youtube.com/ vuoto Guardiamo tutti le stesse cose
watch?v=Y8SQ9TtI4I8 Alla prossima puntata. Sempre più risucchiati dal televuoto Indossiamo gli stessi vestiti
Questa è veramente la fine. La fine di tutto. Generazione beat? Mettiamo le stesse scarpe
Ma poi ripenso a una frase fatta tra le più get- Generazione pop? Siamo specchi che non riflettono
tonate: “la quantità non fa la qualità”. E… sì No! Rigenerazione Prigionieri del presente in un paese senza fu-
bravo! Ora ne so quanto prima. Generazione boh turo
Rit: O reagiamo o ci troviamo a cucire l’orlo del
Delle due una: se l’importante è la musica al- baratro
lora i Former Life dovrebbero avere almeno I don’t know (boh) I don’t know (boh) E a quel punto i rimorsi faranno più male dei
100’000’000 visualizzazioni; se l’importante I don’t know (boh) I don’t know (boh) morsi
è l’immagine allora non mi spiego come due I don’t know (boh) I don’t know (boh)
video obiettivamente semplici e non troppo I don’t know (boh) I don’t know (boh) Ritornello
azzeccati (per non dire bruttini) possano giu-
stificare un simil consenso. C’è Ancora chi crede in un posto migliore
Per questo si fanno le valigie e si parte
Ma c’è una cosa che ancor più mi turba: a me C’è ancora chi crede in un mondo migliore
la musica che propone Fedez (di cui ignoravo Per questo mandiamo le sonde su Marte
completamente l’esistenza sino al settembre L’Italia è a forma di stivale
2014 e di cui trascuro ogni ‘approccio/aggan- per questo prendiamo calci in culo dalla sera
cio’ politico) non dispiace per niente, anzi. al mattino
Come è possibile direte voi. Non so rispon- Ma in fondo se ci pensi ci è andata pure bene
dere a questa domanda… e non mi interessa Pensa se era a forma di preservativo
50 51
PROFONDO BLUES
viaggio intorno alla musica dell’anima
a cura di FABRIZIO POGGI
Vorrei parlarvi in questo articolo suddiviso in Atkins, anche se in seguito sarà ispirato per
due parti di un paio di grandi musicisti con sua stessa ammissione da altri grandi come
(parte prima)
di conoscere meglio. Sono davvero due White dei Byrds e i Ventures, celebre gruppo
leggende della sei corde blues, ma non solo, surf.
perchè sono realmente due musicisti a tutto In una intervista rilasciata a un quotidiano
tondo. Due grandissimi capaci di unire perizia texano dirà: “A tredici anni già sapevo di voler
tecnica a un grande cuore. Due eroi che suonare la chitarra, sapevo di voler suonare
grazie al miracolo del blues sono diventati in una band”. Il suo primo strumento a sei
miei amici. corde è una chitarra giocattolo ispirata ad
Elvis Presley che però appartiene al fratello.
Il primo protagonista è Sonny Landreth Un giorno mentre i due sono a scuola il
Il suo nome completo è Clyde Vernon Sonny cagnolino di famiglia farà di quella chitarra
LANDRETH
Landreth III ed è in giro dai primi anni giocattolo il suo passatempo preferito,
settanta. E’ considerato da tutti il numero azzannandola a più non posso e rovinandola
uno della chitarra slide che suona con uno completamente. Sonny non se la prende
stile assolutamente unico e originale. Di lui più di tanto (era comunque la chitarra del
Clapton ha detto: “è uno dei chitarristi più fratello) e seppur solidale qualche settimana
sottovalutati del pianeta, ma è anche uno dopo si comprerà una chitarra vera e,
dei più grandi e innovativi musicisti che io sopratutto tutta sua, con la quale comincerà
conosca”. a suonare in una piccola band composta da
Sonny Landreth oggi vive a Breaux Bridge amici del suo quartiere. Una sera con i suoi
in Louisiana, ma è nato il primo febbraio compagni di band si reca al Blue Angel Club
del 1951 nella terra del blues, a Canton un dove assiste a un concerto di Clifton Chenier,
minuscolo paesino del Mississippi. Frequenta leggendario fisarmonicista che suona zydeco,
ancora la seconda elementare quando il padre la musica nera della Louisiana. Sonny ne
assicuratore si trasferisce prima a Jackson rimarrà folgorato per sempre tanto che le
la capitale del Mississippi e poi a Lafayette musiche popolari della Louisiana saranno
Sonny
in Louisiana, nel cuore della Cajun country, per lui fonte di grande ispirazione per tutta
dove il giovane Sonny troverà un mileau la sua carriera. Una carriera che comincia
musicale assolutamente affascinante e di prestissimo. E’ infatti poco più che ventenne
grande ispirazione. Inizialmente si avvicina quando incide il suo primo album nel 1973 che
alla tromba che suona nella band della scuola la Columbia però (succedeva in quegli anni)
per tutte le elementari, per passare poi un decide di non pubblicare. E’ sempre in quel
paio di anni dopo alla chitarra. Ad ispirarlo periodo che ottiene però il primo ingaggio da
in quegli anni sono Scotty Moore e Chet professionista come chitarrista della band di
52 53
poi mi sono appassionato al Delta Blues e a ad esempio canta attraverso la slide. Uno dei
musicisti come Mississippi John Hurt, Robert miei dischi preferiti in assoluto di tutti i tempi
Pete Williams e Tampa Red e così ho trovato è il suo “Into The Purple Valley”. Altri musicisti
un nuovo approccio musicale combinando slide straordinari sono stati Lowell George e
insieme i vari stili imparati da loro. Una Duane Allman. Una chitarrista slide fantastica
miscela di ritmo, arpeggio e melodia… è Bonnie Raitt.
Quando ho scoperto la tecnica bottleneck non Vivo in Louisiana da sempre e ho assimilato
avevo nessuno che mi insegnasse a suonarla tantissimo la cultura locale, la musica, gli stili,
e così ho ascoltato e appreso tutto dai dischi. i ritmi di quella terra meravigliosa. Spesso nei
Per “capire” la slide bisogna risalire a Robert miei dischi, con il distorsore e le accordature
Johnson e a Elmore James, colui che ha aperte, cerco di avvicinarmi ai suoni della
elettrificato la slide. Per me la slide è una fisarmonica, del violino e quindi al sound
sorta di simulazione della voce. Ry Cooder cajun e zydeco. Il mio primo amore però è
sempre stato e sempre sarà il blues”.
quel Clifton Chenier che anni prima l’aveva lavoro di Sonny con Hiatt produce interesse
lasciato incantato al Blue Angel Club. Sonny per la produzione di parecchi album solisti che
sarà per diverso tempo l’unico musicista racchiudono in se tutto ciò che il chitarrista
bianco in quella band di neri, e rimarrà per ha assorbito: dalle coinvolgenti sonorità del
sempre l’unico bianco ad averne fatto parte. sud della Louisiana al blues del Mississippi
Nel 1979 decide di cominciare una propria al southern rock, il tutto espresso con la sua
carriera solista fondando i Bayou Rhythm con superba tecnica chitarristica slide. Un sound
i quali incide un paio album profondamente unico, inimitabile. Tanti gli altri grandi (e suoi
influenzati dal blues. Contemporaneamente pari) con cui ha suonato: Mark Knopfler, Buddy
inizia la sua collaborazione con il grande cajun Guy, Bonnie Raitt, John Mayall, Beausoleil,
rocker Zachary Richard che avrà come punta di Junior Wells, Neville Brothers, Eric Johnson,
diamante l’incisione di un disco straordinario Robben Ford, Dr. John, Buckwheat Zydeco,
registrato dal vivo a Montreal. A metà degli Gov’t Mule, Little Feat, Johnny Winter, Jimmy
anni Ottanta alcuni amici gli presentano Buffett, Allen Toussaint e lo stesso Eric Clapton
John Hiatt che ha bisogno di una band per che l’ha invitato più volte ad esibirsi ai suoi
la tournée del suo album Bring The Family. Crossroads Guitar Festival.
E’ amore a prima vista e Hiatt sceglie senza Intervistato da un magazine statunitense
indugi Sonny e la sua band per andare “on the qualche anno fa alla domanda fatidica:
road”. La scelta si rivela così soddisfacente da “Come definiresti il tuo stile chitarristico e
indurre Hiatt a chiedere il supporto di quel come nasce la tua musica?”
gruppo di musicisti anche per il suo nuovo Sonny ha risposto: “Ho imparato a suonare
album intitolato Slow Turning. L’eccellente imitando lo stile finger picking di Chet Atkins,
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Arriviamo alla traccia di mezzo, “Frigge la car- Finisce così questo “Cave Canem”, un demo
ne”, che parte in maniera tranquilla per poi che ha destato da subito la mia attenzione e
esplodere in un ritornello dal sapor “Marle- che tutto sommato ho apprezzato quasi per
niano”, con un bel testo intenso e una voce intero, ecco magari la traccia che proprio non
Cani Dei Portici sono un power trio di ragazzi di Bernardo Russo dei MEGANOIDI ,( Novem-
calabresi emigrati in Emilia,si formano nell’in- bre 2013) grazie al supporto di toten schwan .
verno del 2010 a Bologna .Una musica dura, Questa la recensione di NON DIRMI MAI DI
grezza, ma ben suonata, sparata direttamente NOISE ‘zine:
in faccia dal cuore,in bilico tra post-hardcore, Il demo parte come una bomba, sonorita’
stoner e noise punk. il trio ,composto da Clau- dall’attitudine stoner e Claudio che urla os-
dio Adamo (Voce e Chitarra), Fabio Mollica sessivamente “Cave Canem”, titolo della pri-
(Basso) e Demetrio Sposato (Batteria) dopo ma traccia, per poi esplodere in un muro di
una demo eclattante, arrivano all’ep CAVE distorsioni “muffose”, belli anche i continui
CANEM per toten schwan records (in combut- sali e scendi per poi dissolversi come una nu-
ta con l’odio dischi).L’ep esce in digipack CD vola di nebbia tossica.
con 6 pezzi assolutamente fenomenali, una “Septem” ci trascina in quel mondo sognante
spremuta di energia allo stato primordiale, Le che tanto ci piaceva ascoltare negli Smashing
sessioni strumentali sono state registrate dal Pumpkins degli anni’90, con i suoi bei 4min.
vivo nel Marzo 2012 al Red Angela Studio di di trip sonoro e con la totale assenza di voce,
Castel Maggiore da Nicola Fantozzi; le riprese che rende il pezzo unico e al limite della pa-
vocali nell’estate del 2012 al Panda Music Lab ranoia, un elemento che ritroviamo positiva-
di Crotone ed il mix/mastering saranno cura mente per tutto il demo.
56 57
ONCE I WROTE SOME POEMS… “Wind and Wuthering”, probabilmente
‘album più trascurato e dimenticato nel
la seconda è la conclusiva “Afterglow”, che
non solo da quel momento farà parte delle
Riflessioni sugli album che hanno maggiormente segnato la mia esistenza primo decennio di carriera dei Genesis; forse scalette di quasi ogni tour, fino all’ultimo
il più sottovalutato, anche da parte dei fans del 2007, ma con il suo arpeggio di chitarra
a cura di ALBERTO SGARLATO più accaniti. Certamente il più strano. Sì, e il suo giro armonico influenzerà 30 anni di
strano perché in esso convivono molte anime progressive rock, dai Flower Kings di “The
[email protected] differenti. Andiamo insieme a scoprire quali. road back home”, agli IQ di “Constellations”,
L’apertura è affidata a “Eleventh Earl of Mar”, fino agli Spock’s Beard di “Waitin’ for me”.
la storia di un nobile inglese, un conte, che Sarà un pop velato di prog o un prog dalle
a causa degli impegni mondani e diplomatici sfumature pop? Difficile dirlo, ben più certo è
trascura suo figlio. La vicenda è narrata con che questa prima svolta melodica dei Genesis
quel taglio fiabesco e dal gusto un po’ “retrò” si imporrà come un chiaro riferimento
tipico di molti testi genesisiani, uno stile stilistico per tutto il prog-rock mondiale. E
introdotto da Gabriel e proseguito dagli altri questa è la prima anima che troviamo in
dopo la sua uscita dal gruppo, ma in realtà in questo disco. La seconda anima è frutto del
quelle strofe non è difficile leggere i problemi “braccio di ferro”tra Tony Banks, sempre più
esistenziali di Phil Collins; il batterista, presente nelle dinamiche compositive e negli
ora diventato cantante e frontman fin dal arrangiamenti del gruppo, e Steve Hackett, che
precedente album “A trick of the tail”, infatti, invece non sopporterà più questa situazione e
divorzierà (per la prima volta, ma succederà abbandonerà anche lui, dopo questo album,
spesso, nella sua vita) nel giro di un paio per dedicarsi interamente alla propria carriera
d’anni. Ciò si rifletterà pesantemente nei testi solista come già aveva fatto Peter Gabriel. I
dell’album “Duke”, del 1980, ma le prime due, Banks e Hackett, sembrano veramente
avvisaglie si possono scorgere già in questa sfoderare tutte le loro capacità espressive per
canzone e nel successivo disco “And then dare vita a due brani a dir poco giganteschi,
there were three” dove, ad esempio, “Down che meritano di essere ricordati per sempre
and out” parla dello stress dato da una vita in tra le migliori produzioni del gruppo: si tratta
giro per alberghi e sempre lontano da casa. di “One for the vine” per il tastierista e di
L’inizio di “Eleventh“ è indubbiamente “Blood on the rooftops” per il chitarrista, due
genesisiano, con quei suoi crescendo di composizioni che meriterebbero davvero di
Mellotron a ondate e l’intrecciarsi di una essere studiate in ogni corso di musica per i
chitarra “mugolante” con gli arpeggi del rispettivi strumenti. Tra le due riesce a trovare
sintetizzatore. Ma subito parte un inconsueto posto un altro brano molto interessante e
e potente riff organistico, molto accattivante, “strano” per la dicotomia che porta con sé: si
che già in qualche modo anticipa gli anni ‘80, tratta di “All in a mouse’s night”. Dicotomico,
quando alcune bands prog-rock iniziavano a nel senso che sul piano strumentale è una
incrociare i loro percorsi con quelli dell’AOR delle cose più maestose scritte dalla band,
e del rock più radiofonico. Non sono poche le con una straordinaria introduzione affidata al
GENESIS
similitudini, infatti, tra la potenza dell’organo Roland String Synthesizer, che dal vivo veniva
Hammond di questo brano e quello di “Does invece eseguita al Mellotron, seguita da un
it really happen” sull’album “Drama” degli veloce arpeggio di synth ARP Pro-soloist che
60 61
L’intervista praticamente esaurita e presto dovremo fare
una ristampa. Le recensioni e i commenti,
sia da parte del pubblico che della critica
Potresti riassumere la specializzata, sono stati generalmente
storia dei Silver Key? molto positivi. Dal punto di vista tecnico,
Molto sinteticamente, ovviamente, con il passare del tempo è
il nome Silver Key è inevitabile ascoltare i brani pensando “oggi
stato usato per diverse questo lo farei diversamente”, ma, tutto
formazioni della band sommato, siamo soddisfatti del risultato
fin dal 1992. Nel 2006 complessivo.
ci siamo riformati con In un’intervista di inizio 2013, ad una mia
alcuni vecchi compagni domanda relativa al vostro futuro mi fu
di musica e alcune nuove risposto: “Credo che, in ultima analisi, il piano
acquisizioni, come band per l’immediato futuro sia divertirsi e far
di tributo ai Marillion del divertire. Tutto il resto deriva di conseguenza”:
periodo Fish. Avevamo siete riusciti nell’intento?
comunque velleità di Diciamo che abbiamo fatto sicuramente del
band originale e idee per nostro meglio!
diversi brani, e alla fine ci Parlami delle novità e del nuovo album che
siamo convinti a provare a sta per arrivare.
svilupparli, sostituendoli Questo nuovo album, che si intitolerà “The
gradualmente alle cover Screams Empire”, sarà, io credo, più “ampio”
fino ad abbandonarle rispetto al primo sostanzialmente su due
completamente. Nel fronti: quello musicale e quello tematico.
novembre 2012, quindi, Dal punto di vista musicale abbiamo cercato
è uscito il nostro primo di esplorare altri generi e utilizzare sonorità
sforzo grazie anche diverse – dal pop all’hard rock, dal folk
all’interessamento di alla musica elettronica. Dal punto di vista
Ma.Ra.Cash Records. tematico, invece, diciamo che il primo album
Da allora abbiamo nuovamente cambiato
Definire concerto un recital di Peppe Barra è Un concerto è un intrattenimento dedicato per nel mondo ma diventa un contenitore di e i cantori del “Pentamerone” di Giambattista
quantomeno restrittivo poiché, per l’artista, l’ascolto della musica, l’esibizione dal vivo di gioia, di arte, di cultura, di saggezza che trae Basile.
non è altro che una scusante, un modo per un orchestra, di un musicista o di un cantante. linfa pura dalla cultura popolare più genuina Giovedì 13 novembre, al Folk Club di Torino,
esporre la sua preziosa mercanzia sui banchi Nel suo caso non c’è nulla di più sbagliato. Il e antica. Peppe Barra ha sciolto le briglie del suo
del mercato dell’arte e del tempo. concerto, per lui, è uno dei modi per riempire Ed ecco che la canzone diventa soltanto una magnetismo smisurato, ha stregato il pubblico
Nel corso della sua onorata e celebrata il tempo con la musica, dipingerlo col canto, scusante, un basamento per srotolare tappeti confondendo il cantato con la recitazione,
carriera, Peppe Barra ne ha allargato accarezzarlo con la poesia, graffiarlo con la preziosi sui quali, a danzare, uno dopo l’altro, ha liberato le favole prigioniere nelle pagine
il concetto, dilatate le caratteristiche, teatralità dei testi classici, delle barcarole arriveranno i personaggi della Napoli più secolari dei libri.
esasperate le tematiche per condensare, in procidane, delle tammurriate. incantata: il Pulcinella di Antonio Petito, il Pluripremiato nelle rassegne più prestigiose e
un paio d’ore, tutto il suo enorme talento e E’ il vaso di Pandora rovesciato, dal quale - dopo Sarchiapone della “Cantata dei Pastori”, la onorato in tutto il mondo, Peppe stupisce per
tutta la sua grande passione. la sua apertura - tutti i mali non si riversano matrigna della “Gatta Cenerentola”, gli attori la sua umiltà: “Il più bel dono che ho ricevuto
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nella mia carriera? Per carità, altro che Premio si è alzata dalla sedia che si era portata e, con cui la musica era ancora compagna di vita e “Portugal” e “Un giorno credi” (scritta da
alla Carriera: sono stati così carini a darmelo il camice nero lungo lungo, ha messo le mani un territorio ancora da esplorare e da arare. Patrizio in collaborazione con Eugenio
o il Premio Tenco, tutte gratificazioni per cui in tasca, mi ha dato quattro caramelle e mi ha E, a rendere ancora più magica la serata, Bennato) è stata la volta di Peppe Barra che
ringrazio sempre con gioia e con affetto. Il più detto: “Pussiate campà cent’anni”. Questo è si è aggiunta la partecipazione di un altro ha percorso un itinerario di rara bellezza
bel dono l’ho avuto un giorno in una piazza, in stato il dono più bello, il più bel premio che membro storico della Nuova Compagnia di conclusosi con la ormai classica “Tammurriata
uno spettacolo che ho fatto tanti tanti anni fa. ho avuto nella mia carriera. Perché, in quel Canto Popolare: Patrizio Trampetti. La loro Nera”.
C’ero solamente io, la chitarra e un tamburo. momento, sono riuscito a dare delle cose con apparizione sul piccolo palco dello scantinato Raggiunto sul palco da Patrizio Trampetti
Mi esibivo in una piazza quasi deserta, la niente, soltanto con una chitarra, un tamburo torinese ha suscitato più di un’emozione, e liberati gli istinti istrionici dei suoi due
piazza di un paesino sperduto della Calabria. e la mia voce”. soprattutto nell’animo degli amanti di quella talentuosi musicisti, Peppe Barra ha celebrato
A poco a poco si è affollata ed è arrivato il Accompagnato dalla chitarra e dal mandolino leggendaria formazione che, nella prima e reso immortale il brano che, più di ogni
grande successo, il divertimento del pubblico. di Paolo Del Vecchio e dal pianoforte e dalla metà degli Anni Settanta, aveva saputo altro, può essere considerato il manifesto
Allora è venuta una vecchia, perché erano fisarmonica di Luca Urciuolo, Peppe ha ritagliarsi un posto di prestigio accanto alle della cultura partenopea.
quasi tutti contadini venuti con i trattori a cavalcato gli umori di una serata che sembrava band più acclamate del momento. Così,
sentirmi. Alla fine del concerto questa vecchia appartenere a un tempo andato, ai tempi in dopo l’esibizione di Patrizio con le bellissime
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JAZZ
VINACCIA
Paolo
Andersen. Tanti musicisti della corrente mu- entrare perché ero bambino. Così ascoltavo andare a scuola. In quel periodo cambiavo
di Rodolfo Cervetto sicale che viene etichettata come « jazz euro- con l’orecchio attaccato alla porta. E poi an- continuamente gruppi, sempre rock. Erano
peo « hanno identificato in lui il motore indi- davo a casa e su una valigia rotta, con bac- i tempi dei trofei: DAVOLI, SEMPRINI, EKO,
Entra nella squadra di MAT 2020 Rodolfo Cer- spensabile per farla vivere e crescere. chette fatte a mano, risuonavo quello che ecc.
vetto, musicista, che curerà per il web maga- Dietro la figura del musicista un uomo ricco avevo ascoltato. Un giorno, alle prove, man- A 18 anni andai a Milano e Torino con gruppi
zine una rubrica dedicata al jazz. Si inizia con di passioni, sensibilità e sempre alla ricerca di cò il batterista, che era a letto con la febbre. napoletani a suonare nei Night club. Si suo-
un’intervista a Paolo Vinaccia. qualcosa di nuovo, caratteristiche fondamen- Allora mi fecero entrare, tanto non poteva- nava dalle 9 di sera alle 5 del mattino. Senza
tali per chi vive di improvvisazione. no fare le prove... e mi domandarono quale pausa. Senza giorno libero e a volumi incre-
Intervista con... strumento mi piacesse. Io subito: “la batte- dibilmente bassi (la batteria era regolarmen-
ria”. Mi chiesero se volevo suonare e qua- te coperta con stracci, asciugamani e cose si-
Paolo Vinaccia è oggi uno dei musicisti di Raccontaci dei tuoi inizi e cosa ti ha portato le canzone. Io dissi: “una qualsiasi, intanto mili). È in quei posti che, nei primi anni ‘70,
punta della casa discografia ECM. Italiano ma in Norvegia. le conosco tutte!”. E mi fecero suonare una iniziai ad interessarmi al jazz e alla musica
vive in Norvegia dagli anni ‹70. versione rock di “Chattanuga cho cho”. Dalla sud americana. E un giorno, nel 1973, un
Nel suo curriculum ci sono collaborazioni im- Ho iniziato a nove anni. Andavo a sentire le settimana dopo facevo parte del gruppo. Ero amico mi chiese di andare con lui in Scan-
portanti, basti ricordare Garbarek, Rypdal e prove di un gruppo rock. Non mi facevano ancora giovanissimo e fino a 18 anni dovevo dinavia, dove diceva che si lavorasse poco
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(circa 3 ore) e si guadagnasse bene (350 mila è proprio allora che – spesso - succedono lavorava per la Bosforus e i miei piatii non
lire al mese, che a quei tempi erano una bel- cose interessanti. Per questo le incisioni dal rimbalzano. Non si può “rubare”, bisogna Come trovi l’Italia quando torni?
la paga). vivo sono sempre più interessanti e più cari- suonare tutti i colpi.
E poi tra Svezia e Danimarca. Mi capitò di an- che di energia di quelle in studio. Purtroppo l’Italia mi fa soffrire. C’è poco
dare anche in Norvegia e dopo un anno ini- lavoro e non pagano. Le attrezzature sono
ziai a conoscere alcuni musicisti norvegesi: Quando suoni hai spesso gli occhi chiusi... vecchie. Cambia qualcosa solo se vengono
Andersen, Garbarek, Rypdal. E così comin- Nuovi progetti con Aorild? Come vi preparate gli americani, specialmente di colore. Allora
ciai ad apprezzare quel tipo di musica, libe- al nuovo repertorio? Prove? Chiudo gli occhi per ascoltare meglio. Tiro sì che ti trovano tutto e pagano pure bene.
ra, nostalgica, aperta. È allora che ho scelto Per me sono sempre “nuovi” i progetti. I fuori più energia. Così non vedo le belle ra- Anche se poi non sanno suonare! La gente
di restare in Norvegia, come libero profes- brani sono sempre diversi. Altri ritmi, altre gazze in prima fila… quelle te la levano l’e- pensa… “hanno la pelle scura, sono originali,
sionista. Passando dal rock al blues all’etni- soluzioni. Non facciamo mai prove. Si arriva nergia! jazzisti nati”. Purtroppo in Italia non solo si
co e anche un po’ di jazz. Ho partecipato alla con una melodia, 2-3 accordi e si suona sul sottovaluta il pubblico, ma anche i musicisti
realizzazione di almeno 300 dischi, suonan- palco. Poi, ad ogni concerto, il brano cambia Cos’è importante nella musica? italiani. Solo quei 3 o 4riescono a vivere con
do sia batteria che percussioni. Negli anni e dopo 4-5 volte, se ancora ci piace, lo uti- la musica e purtroppo “regnano” sul pollaio.
’90 iniziai a conoscere più da vicino i grandi lizziamo. Fare le prove non fa parte del jazz, L’importante per me è quello che è sempre Vengono gonfiati dai giornali e dalle TV e noi
nomi del jazz. Arndersen e Garbarek furono ma della musica da spettacolo. Il vero jazz è stato importante: la melodia. Senza melodia purtroppo ci crediamo.
i primi. sempre improvvisato. non c’è musica, forse c’è divertimento “atleti-
co”, ma non musica. Consigli per i lettori?
Nei tuoi lavori mi colpisce la cura del suono.
Hai anche un studio di registrazione, vero? Che rapporto hai con il pubblico? So che hai altre passioni oltre alla musica. I lettori dovrebbero ricercare e ampliare i
loro orizzonti. Non fidarsi dei consigli degli
Adesso ho uno studio professionale e lavoro Penso che non si debba mai suonare per il Amo tutto. La natura. Coltivo peperoncini, in altri. Ma trovare il proprio gusto. Ricercare
anche come fonico, sia in studio che dal vivo. pubblico, ma per sé ed esclusivamente per casa naturalmente - con queste temperature nella nostra storia, riscoprire la nostra cul-
Ho fatto il fonico per 3 anni al Vienna Jazz sé. Neanche per i tuoi colleghi. Il pubblico nordiche non si scherza. Vado a pesca di sal- tura. Dalla musica napoletana ai trallallero,
Festival, 10 anni al Sarajevo Jazz Festival, 3 vuole ascoltare TE. Il vero te stesso e non moni, cerco funghi. Sono un ottimo cuoco! dai canti alpini alla tarantella. Abbiamo una
anni al Montreaux. Ho sempre utilizzato i quello che già conoscono. Il pubblico è sem- Ho diversi frigoriferi. Tanti tipi di formaggi, storia così ricca e tanta, tanta cultura.
miei microfoni. Anche con la Ecmho sempre pre un pò masochista. Vuole sempre un pò prosciutti e salami. E poi sono appassionato
utilizzato e posizionato i miei. Ho curato la di botte, come le donne. Fai il bravo ragazzo di tartufi. Ho 200-300 bottiglie di vino. Tut- Hai qualche sponsorizzazione in atto? Quale
fonica anche per il mio ultimo disco in trio e ti lasciano o ne hanno altri due. Non biso- ta roba da stelle Michelin! Ho fatto anche set usi?
con Andersen e Smith. Avevo anche pensa- gna mai sottovalutare il pubblico. Purtroppo programmi televisivi di cucina, anche per
to di rilevare il Rainbow studio di Oslo ECM, penso che sia questo il vero problema del- il Gambero Rosso. Ho anche altre passioni: Difficile ottenere sponsorizzazioni.
quando ho saputo che il grande Jan Erick vo- la cultura italiana. Per questo cinema, tea- assemblo biciclette e curo la manutenzione Adesso ho una AYOTTE Canadese, fabbrica-
leva andare in pensione. tro, musica, televisione stanno vivendo una di barche di legno. I miei migliori amici sono ta da uno dei fratelli Gretch che ha lasciato
grande decadenza artistica. Dopo Fellini e elettricisti, falegnami, fabbri, maestri d’ascia la ditta quasi per protesta dato che ormai
Credo sia importante coltivare amicizie pro- Troisi, per me, è morto il cinema italiano. ecc. la Gretch costruisce in Corea e assembla in
fonde con i musicisti con cui si suona. Que- Dopo Tenco e Battisti non c’è più musica ita- America.
sto consente di sperimentare con maggior liana. Mi dispiace. Quando ci penso PIANGO
tranquillità senza paura di invadere gli spazi e mi dispero perché mi manca cosi tanto la Dischi che ti sono rimasti nel cuore?
dell’altro. Cosa ne pensi? mia Italia.
Jonny Hartman e Coltrane. Tanti Miles, Jim-
E importantissimo essere amici. Importan- Prima di suonare fai esercizi di riscaldamen- mi Hendrix, Hancok dal vivo. E ancora gli He-
tissimo. Sperimentare e, a volte, anche in- to? Studi ancora tecnica? adhuntersdel 1974, i Beatles. Tenco, Battisti
tralciare gli altri musicisti: “interplay” è la il vecchio Celentano, Modugno, Sergio Bruni
parola esatta. Purtroppo in Italia e in Ame- Non ho mai fatto allenamento o riscalda- e tanti altri. Strano, nessuno dei miei. Forse
rica i musicisti hanno quasi paura a farlo. mento. Non mi interessa la tecnica. Io sono uno tra il booklet con 6 CD uscito pochi anni
Quasi tutti si “accompagnano”. E per me non puro. Non uso il rimbalzo della bacchetta fa. Contiene 6 concerti dal vivo con Rypdal si
è jazz. Bisogna assolutamente essere liberi. quando suono swing. Mi sono costruito i chiama VERY MUCH ALIVE. Si trova anche su
Con rispetto ma anche “in lotta”. Sì, perché, miei piatti a Istambul con un pensionato che Spotify.
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I ricordi di Aldo Pancotti (Wazza Kanazza) Allora eravamo nel 1976, la patria mi chiamò
al fare il servizio militare... non è che ne aves-
di 100 Km; insieme all›amico/commilitone
Maurizio pianifichiamo la trasferta, con il tre-
PAUL McCARTNEY
si molta voglia, ma era “obbligatorio”, e biso- no (se non ricordo male) bisognava arrivare
gnava andare. a Udine e poi prendere per Venezia: gli orari
Vi chiederete dove potevo fare il militare: a dei treni e quello del rientro in caserma… non
Roma come raccomandato? A Cuneo come combaciavano!
& WINGS
Totò ? No, dopo il CAR fatto a Legino (Savona), Mi venne l›idea… l›amico Maurizio aveva
vengo mandato in Friuli; come raccontavo al- una relazione con una «attempata», bionda
lora ero… “raccomandato, ma la spinta fu tal- signora del posto, che io avevo ribattezzato
mente forte che invece di fermarmi a Roma… «Virna-lising», perchè oltre a concedergli le
sono arrivato a Casarsa della Delizia!”. «sue grazie» lo copriva di regali vari; la signo-
in concerto a Venezia
E con il culo che mi ritrovavo, oltre a fare il ra aveva una 112 Abarth con cui spesso lo ri-
militare a 750 km da casa, cos’altro potevo accompagnava in caserma.
volere di più dalla vita? Il Terremoto!!! Gli faccio… «a Maurì, perchè non te fai pre-
Nonostante le disavventure militaresche e i stà la machina della tardona, così nun c’avevo
giorni impegnati nella costruzione di prefab- problemi, p’annà è tornà, mettemo dù scudi
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PICTURES
AT AN
EXHIBITION
I VENUS
ANGELO Extra Fest
LUCARDI Sassello
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FIM ‘14
Genova
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MY GURUS
La Claque
Genova
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BIG ONE
Priamar
Savona
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MusicArTeam sempre
in campo per un grande
gesto di solidarietà
di Gian Paolo Ferrari
La ONLUS Voci e Volti, è molto “viva” qui a Ve- creare una fonte di auto-sostentamento a favo-
rona, composta da molti giovani e da un presi- re di opere assistenziali che le suore mantengo-
dente attivo e molto intraprendente (Marcello no nella zona, in particolare la casa per gli orfani
Bragantini), si adopera da molti anni nel campo del villaggio di Mgolole. Infatti, il latte prodotto
della solidarietà in molteplici direzioni, sia loca- sarà per lo più introdotto nel mercato con canali
li che internazionali, soprattutto con un occhio di vendita già stabiliti, divenendo fonte di ren-
di riguardo verso i paesi poveri dell’Africa. L’an- dita certa a favore di questi piccoli. Il secondo
no scorso (23 dicembre 2013) in occasione del obbiettivo, ma non meno importante, è quello
concerto al Teatro Filarmonico dei Big One, ho della formazione. L’azienda infatti, opererà dan-
avuto modo di collaborare direttamente all’orga- do particolare risalto all’impiego di giovani, che
nizzazione dell’evento, con un risultato finale più qui potranno trovare un lavoro sicuro, e impa-
che ottimo: circa ottomila euro raccolti, che sono rare come avviare e gestire autonomamente un
serviti per completare la costruzione di una casa azienda agricola o di allevamento. Un terzo im-
famiglia per i bimbi orfani a USA RIVER- ARUSHA portante obbiettivo, è quello di favorire il con-
sonalmente posso aggiungere che Marcello con i
(TANZANIA). Per questo Natale 2014 mi trovo sumo di latte per le famiglie povere, mettendo a
suoi volontari, pianifica ed organizza qui a Vero-
ancora coinvolto come inviato speciale di Music loro disposizione il prodotto a prezzi più acces-
na mediante la sua Onlus, l’arrivo di bambini afri-
Art Team, nell’organizzazione di un nuovo affa- sibili di quelli attualmente proposti sul mercato.
cani affetti da malattie cardiache. I nostri piccoli
scinante evento che si terrà sempre nel presti- Le tecniche avanzate che saranno utilizzate, ga-
eroi vengono assistiti prima e dopo l’operazione
gioso e bellissimo Teatro Filarmonico di Verona. rantiscono un prodotto sano e di qualità.” Per-
chirurgica che viene effettuata da uno staff medi-
Lunedì 8 dicembre, si esibiranno gli Italian Dire
co all’avanguardia, dell’ospedale di Borgo Trento
Straits, una delle tribute band più importanti che
di Verona. Ecco in breve in che cosa consiste il
gravitano sul palcoscenico europeo, nel ripro-
concerto dell’8 dicembre del Teatro Filarmonico
porre il mitico sound del famoso gruppo di Mark
di Verona. In questa serata, per tutti i presenti,
Knopfler. Il ricavato dello spettacolo andrà a so-
verrà proiettato un video, a testimonianza che i per realizzare questo “GRANDE EVENTO per UN
stegno del PROGETTO: TANZANIA Masiwa Kwa
soldi dell’anno precedente sono andati a buon GRANDE AIUTO”.
Melela Bustani – Latte a Melela Bustani. Tale pro-
fine. Infatti, nelle immagini si potrà chiaramente
getto consiste nella realizzazione e l’avviamento
vedere la casa famiglia di USA RIVER (vedi foto), Prevendite biglietti Box Office Verona e www.
di un azienda di allevamento di bovini destinata
già attiva e occupata dai nostri piccoli orfani. Mi ticketone.it
alla produzione di latte. L’intervento è studiato
auguro che questa breve descrizione dell’evento
in collaborazione con la congregazione Immacu-
sia stata chiara ed esaustiva per tutti voi. Cercate
lare Hearth of Mary Sisters di Morogoro. Il mio
di spargere la voce … magari qualcuno che abi-
caro amico e “Presidente” Marcello Bragantini ci
ta nelle vicinanze di Verona potrebbe pensare di
illustra così nel dettaglio i tre importanti e fon-
dare una mano a Music Art Team e a Voci e Volti
damentali obbiettivi da raggiungere.” Il primo è
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