Mat Dic14

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MAT2020 - Anno II - n°20- 12/14

TANTI AUGURI DA MAT2020!


ARMANDO GALLO
SONNY LANDRETH
NIGHTS! NIGHTS!
SILVER KEY
Sono passati due anni esatti dalla nascita di MAT 2020 e lo staff si regala… la prima pagina.
MAT 2020 - MusicArTeam racconta...
[email protected] In altro spazio è presente un commento dedicato al ricordo.

Angelo De Negri E sì che di personaggi meritevoli di cover se ne potevano trovare altri, a partire da quel Joe Vescovi
mancato proprio mentre il numero di MAT 2020 era in fase di impaginazione: di lui certamente non
General Manager and Web Designer
ci si poteva dimenticare!
Athos Enrile Un gradito ritorno è quello di Armando Gallo, che in occasione dell’uscita della sua app sui Genesis
1st Vice General Manager and Chief Editor ci racconta l’evoluzione del progetto, mentre Angelo De Negri ne commenta stupefatto il funziona-
mento.
Massimo ‘Max’ Pacini Tutto nasce casualmente, ma per questa ricorrenza ritorna con noi Maurizio Baiata, che svela come
2nd Vice General Manager, Chief Editor and Webmaster un album come Aqualung abbia scatenato un profondo cambiamento nella sua vita.
Rimaniamo su argomenti “pesanti”, e troviamo Mirco Delfino che ci parla di Sid Barret, Jacopo Mu-
Marta Benedetti, Paolo ‘Revo’ Revello
neratti che si sofferma sui Genesis e Aldo Pancotti (Wazza Kanazza) che svela i retroscena di un suo
Administration attimo di vita caratterizzato da un concerto dei WINGS.

Web Journalists: Un evento fatto di solidarietà ci è proposto da Gian Paolo Ferrari, mentre le novità arrivano da Davi-
Maurizio Baiata, Glauco Cartocci, Rodolfo Cervetto, Mirco Delfino, Gian Paolo Ferrari, Angelo de Rossi (Toten Schwan), che propone “Cani Di Portici”, e Alberto Sgarlato, che disegna il mondo di
Lucardi, Maurizio Mazzarella, Jacopo Muneratti, Fabrizio Poggi, Davide Rossi, Mauro Selis, DECA; nasce poi l’opportunità di ritrovare i Silver Key e quella di conoscere un gruppo di innovativi
ventenni svedesi, i NIGHTS! NIGHTS!
Alberto Sgarlato, Riccardo Storti.
E quando Franco Vassia disegna l’opera di Peppe Barra la tradizione entra in scena.
Ritorna la penna di Max Pacini, che si interroga sul ruolo di “certa” musica e del contenitore che la
ospita, mentre la rubrica fotografica è curata questo mese da Angelo Lucardi.
MAT2020 is a trademark of MusicArTeam.
A proposito di rubriche salutiamo l’esordio dell’angolo Jazz, che curerà per MAT 2020 Rodolfo Cer-
vetto, mentre rimangono consolidati: lo spazio Metal di Maurizio Mazzarella, quello dedicato al
Prog del nuovo millennio di Mauro Selis, i “Gioielli Nascosti” di Riccardo Storti, gli approfondimenti
musicali di Glauco Cartocci, il blues di Fabrizio Poggi, gli amori musicali antichi di Alberto Sgarlato e
lo studio della connessione tra Musica e Psiche ancora di Selis.
Un’abbuffata di argomenti per un numero speciale!

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MAT2020 - Anno II - n° 20 - 12/14 sommario

Le Rubriche di MAT2020
(click sul titolo per andare alla pagina)

Rock ‘n’ Roll Pills Profondo Blues


a cura di Glauco Cartocci a cura di Fabrizio Poggi
L’immagine di copertina: lo staff di MAT2020 festeggia i due anni “LA MUSICA? PURCHE’ STRINGS, HEROES & FRIENDS:
della sua “creatura” ed augura buone feste a tutti i lettori! SIA TUTTA BUONA” SONNY LANDRETH
(Angelo, Marta, Revo, Athos e Max)

In questo numero:
(click sul titolo per andare alla pagina) New Millennium Prog Once I wrote some poems
a cura di Mauro Selis a cura di Alberto Sgarlato
SUDAMERICA: GENESIS:
ARGENTINA PARTE 2 WIND AND WUTHERING

Metalmorfosi Gioielli Nascosti


JOE VESCOVI GENESIS SYD BARRETT a cura di Maurizio Mazzarella a cura di Riccardo Storti

EMILIO DE BIASE FRANK ZAPPA:


LUMPY GRAVY

ARMANDO GALLO NIGHTS! NIGHTS! PEPPE BARRA Psycomusicology


a cura di Mauro Selis
Jazz
a cura di Rodolfo Cervetto

ASTOLFO: PAOLO VINACCIA


L’AGORAFOBIA DEL DJ

DECA CANI DEI PORTICI WINGS 1976 Inoltre:


(click sul titolo per andare alla pagina)
u PICTURES AT AN EXHIBITION
Generazione Televoto
MAT2020 alla scoperta della musica delle nuove generazioni. LE FOTO DI: ANGELO LUCARDI

IL COMPLEANNO DI MAT2020
MAURIO BAIATA SILVER KEY SOLIDARIETA’
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Mentre MAT 2020 è pronto la sua vividissima memoria per raccontarmi
all’uscita arriva la notizia della alcuni dettagli inediti della sua vita, come il
morte di Joe Vescovi, uno dei momento esatto in cui conobbe e si innamorò
fondatori dei TRIP. di Mia Martini, al Piper di Viareggio. Non solo
dettagli musicali quindi, ma anche la voglia
La sua precaria situazione di di lasciarsi andare al racconto intimo, come si
salute era nota da tempo a conviene tra persone che si stimano e rispet-
chi era riuscito a mantenere la tano i rispettivi ruoli. Abitava nelle Marche
rete di contatti, ma la speranza ma ci eravamo incontrati a Roma, nel 2010,
che le cose potessero miglio- e negli ultimi periodi era riuscito a riproporre
rare non è mai venuta meno. i ricostruiti TRIP ad Alassio, per il quaranten-
Dopo aver appreso la triste no- nale, e nel 2013 ad Albenga, alla Fiera Inter-
tizia ho scritto di getto queste nazionale della Musica, raccogliendo attorno
poche righe… a sé gli amici di sempre. Da almeno un anno
Era nell’aria, chi gli era vicino, il suo stato di salute si era aggravato, ma nul-
col cuore e con la mente, sape- la traspariva, se non un certo suo ottimismo,
va che il momento era quasi ar- ingiustificato per chi era a conoscenza della
rivato. Eravamo amici, non nel gravità della situazione. Nel Giugno scorso, a
senso più banale della parola, Cisano sul Neva, luogo in cui la band crebbe, si
spesso utilizzata per indicare è organizzata una grande festa nel ricordo dei
una frequentazione episodica TRIP, e in quell’occasione è venuto purtroppo
associata al “tu”, ma c’era tra spontaneo e facile fare la conta dei musicisti,
noi qualcosa di più solido. Era suoi compagni di viaggio, ormai diretti verso
un mito, in Italia e all’estero, e altri lidi: Billy Gray e Wegg Andersen. Ora an-
per gli adolescenti come me, ad che Joe li ha raggiunti e sono certo che, già
inizio anni ’70, aveva rappre- da stasera, quei tre pazzi scatenati suoneran-
sentato qualcosa di inavvicina- no assieme, riproponendo “Caronte” dal vivo,
bile. La sua proposta innovati- magari in una nuova versione unplugged.
va, la sua tecnica tastieristica, Ciao Joe, sono contento di averti conosciuto.
la sua fantasia e la capacità di
creare perle musicali di rara
bellezza lo avevano ormai con-

JOE VESCOVI
sacrato come icona musicale senza tempo.
Era di Savona, e proprio nel centro città lo
incontrai per la prima volta, io adolescente e
lui un po’ più grandicello: mi pare fosse il ’73.
Capelli biondi, lisci, lunghissimi; barba curata

CI HA LASCIATI
e occhi di un azzurro intenso, passeggiava in
via Pia con una coda di discepoli, e lui, tunica
bianca e lunga, sembrava camminasse sulle
acque. Così poteva apparire allora al cospetto
di un giovincello come me, imbevuto di musi-
ca sino al midollo. A distanza di quarant’anni
di Athos Enrile l’ho ritrovato, e a quel punto il gap genera-
zionale aveva ormai perso ogni significato,
e così abbiamo passato assieme lunghi e si-
gnificativi momenti, attimi in cui ha utilizzato

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IL COMPLEANNO DI
metteva di stilare una scadenza precisa? 10? liason tra CIAO 2001 e MAT 2020.
12? Ho perso il conto e ho dovuto fare una E’ cosa buona e giusta evidenziare che non

MAT2020
piccola ricerca per realizzare che questo ap- hanno mai perso un colpo Mauro Selis, Alber-
pena uscito è il numero 23, in 24 mesi, con to Sgarlato e Riccardo Storti, tre appassionati
una media pagine di 60/70 per edizione. ed esperti che potrebbero fornire articoli a go
Non è stato facile tenere tutto in piedi, con i go ad una qualsiasi rivista musicale di livello
collaboratori che entravano e uscivano (salvo superiore.
alcuni che rappresentano lo zoccolo duro), vi- Che cosa c’è dietro l’angolo?
sto che il giornale è puro momento ludico, e Inutile pianificare l’impossibile, stupido au-
quindi non esistono obblighi di alcun tipo. toincensarsi, senza senso progettare a lungo
Non è stato facile tener calme le famiglie, vi- termine. Molto meglio vivere alla giornata, se
sto il prezioso tempo sottratto loro. questi sono i risultati.
Non è stato facile continuare senza avere C’è la strana e piacevole sensazione che prima
grossi feedback da parte dei lettori: piacerà poi qualcosa di importante accadrà, feeling
o non piacerà? E’ utile a qualcuno il risultato basato sul niente, ma da tenere in considera-
del nostro lavoro notturno? zione, se non altro per mero fatto statistico.
Non è stato facile prendere atto che gli stessi Ma cosa servirebbe allo staff per arrivare alla
musicisti non sono quasi mai un veicolo di dif- piena soddisfazione? Diventare delle star del
fusione, e sì che dovrebbero essere interessa- web? No, niente di tutto ciò, viviamo queste
ti alla più ampia visibilità! esperienze per il piacere della condivisione
Ufficialmente dovremmo avere 2500 iscritti, e della divulgazione più seria ed equilibrata
anche se ci siamo accorti che una grossa fet- possibile, ed avere un riscontro numerica-
ta ha bypassato l’iscrizione (cosa inutile visto mente significativo vorrebbe dire essere ripa-
che tutto è gratis) e ci sfugge quindi il numero gati con reale moneta delle ore impiegate per
reale dei lettori. la costruzione di MAT 2020.
Ma a un certo punto è subentrata la presa di Nel numero ZERO, Novembre 2012, ci diede-
coscienza che ciò che stiamo creando, mese ro una mano ad aprire degnamente i mitici
dopo mese, ha una valenza superiore a qual- Armando Gallo e Maurizio Baiata. A distanza
siasi calcolo utilizzato per autoanalizzare la di due anni, fatto casuale, Gallo ci racconta
nostra azione, perché gli articoli che alimen- i suoi immensi sforzi profusi per realizzare il
Sono passati esattamente due anni da quan- di fornire informazione musicale, forti di buo- tano MAT 2020 sono documenti che rimar- suo progetto, una app dedicata ai Genesis,
do è uscito il numero ZERO di MAT 2020. ne conoscenze e di amici esperti, validi musi- ranno per sempre. E’ questo il pallino che da che ripropone attraverso le nuove tecnolo-
Era infatti il Novembre 2012 quando un’i- cofili in grado di far parte del team, alimen- sempre ha in testa lo scrivente, quello di trat- gie - in forma digitale e interattiva - ciò che
dea di Angelo De Negri diventava qualcosa tando il contenitore mese dopo mese. tenere documenti (idee e fatti concreti) prima illustrò molti anni fa, quando scrisse il libro
di estremamente concreto, e la voglia di ri- Ovviamente non era possibile utilizzare “la che vadano per sempre persi. “L’evoluzione di una rock band”, divenuto suc-
percorrere le linee guida che avevano portato carta stampata”, anche perché il goal era In ventiquattro mesi abbiamo raccontato cessivamente “I Know What I Like”. E Baiata ci
all’invenzione di “CIAO 2001”- punto di riferi- quello di regalare al potenziale lettore un pro- eventi live, nuove uscite discografiche e bo- regala il primo capitolo di un suo libro, dove
mento musicale per molti giovani dei seven- dotto vario e approfondito a costo zero. Nem- oks, mondi musicali sconosciuti; abbiamo musica e spiritualità si incontrano.
ties - si trasformava in MAT 2020. meno un briciolo di pubblicità è contenuta intervistato miti musicali e dato la giusta ri- Fatto casuale dicevo, ma forse di buon auspi-
Impossibile ripetere le gesta di pionieri e nei numeri di MAT 2020, e non ci è ancora levanza a premature dipartite, creando nu- cio, perché la loro benedizione ha un signifi-
professionisti innovativi, capaci di scrivere la chiaro se tutto questo sia un bene. meri “speciali” (quello sul Piper di Viareggio cato ben preciso, quello del riconoscimento
storia senza copione scritto, ma il solo sforzo Il formato elettronico messo a punto da An- è storia pura!) e proponendo una edizione in del lavoro di un gruppo di pivelli, che forse
emulativo era qualcosa che dava forte moti- gelo e Max ha permesso di approntare un lingua inglese. non hanno sbagliato nel riproporre il vecchio,
vazione alla squadra di MusicArTeam - Mar- prodotto visionabile online ed un pdf scarica- E poi la rivisitazione del passato, gli aspetti ma con una veste nuova.
ta Benedetti, Angelo De Negri, Athos Enrile, bile, e di fatto tutti i numeri pregressi sono a psicologici del nostro quotidiano, tra prog e E questo, al momento, è più che sufficiente.
Massimo “Max” Pacini e Paolo “Revo” Revel- disposizione del popolo del web. pop, metal e blues, cantautorato e rock puro.
lo. Ma quante sono le copertine realizzate, te- Impossibile ricordare tutti i collaboratori vo-
Per essere chiari… l’obiettivo era solo quello nendo conto che l’impegno elevato non per- lontari, alcuni sparsi per il mondo, altri vere Il Team di MAT
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VIAGGIANDO
TRA I RICORDI
“I Know What I Like”, una app per ipad dedicata ai
Genesis che ripropone nel nuovo formato elettronico
lo storico libro di Armando Gallo.
L’intervista all’autore.

di Athos Enrile e Angelo De Negri

E’ disponibile la nuovissima App “I Know What sterebbe sicuramente affascinato.


I Like”, che ripropone la versione elettronica MAT 2020 annunciò la nascita del proget- Intervista ad Armando 3 Ottobre 2014 un iPad. Subito giudicai il tutto un pò strano
del libro scritto da Armando Gallo molti, mol- to nell’ottobre del 2012, dopo che Armando (Fox Gabriel?), ma in realtà Foux - non Fox -
tissimi anni fa. Gallo ci aveva rilasciato una lunga intervista Armando, partiamo dalla genesi - tanto per era il suo vero nome, e ben presto scoprii la
Il fascino del libro resta intatto, ma ciò che Ar- dichiarando i suoi nobili propositi. La collabo- restare in tema: mi racconti come è nata l’i- serietà della proposta.
mando ed il suo team hanno realizzato è de- razione è proseguita nel tempo e in occasio- dea della “app” per iPad dedicata ai Gene- Mi mandò quindi dei link dove potei vedere
stinato a raggiungere un notevole successo, ne dell’uscita ufficiale di “I Know What I Like”, sis, “I Know What I Like”? alcuni libri per bambini convertiti in app e mi
perché il mondo “Genesis” è sempre molto Armando ha voluto raccontare a MAT 2020 spiegò che, essendo appassionato dei Gene-
attivo e seguito, e riviverlo in questa nuova aneddoti e retroscena, spingendoci verso il Circa tre anni fa sono stato contattato da un sis, avrebbe voluto fare la stessa cosa con il
veste significa realizzare un’alchimia che tra- sogno, attraverso i suoi racconti, non solo le- fan dei Genesis, l’argentino Gabriel Foux, che mio libro, quello che ho dedicato alla band
muta i ricordi in emozioni rinforzate e ridon- gati al passato. mi ha proposto di fare una app sui Genesis. Io molti anni fa.
danti, e anche chi si avvicinasse casualmente Ecco cosa ci ha svelato, il 3 Ottobre scorso… non sapevo che cosa fosse, non ero nemme- Accettai, ma non avevo voglia di tornare in-
a questo masterpiece degli anni 2000 ne re- no un frequentatore di facebook e non avevo dietro agli anni ’70 e rivedere tutto il mate-
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riale, perché mi sembrava un impegno enor- ‘70, andando a risentire “The Musical Box”,
me, e gli dissi di provare a lavorare sulle foto e rendendomi conto ancor più dell’opera di
del libro, tanto da realizzare una demo, cosa Steve all’interno della band. I Genesis crearo-
che fece e che mi affascinò immediatamente no qualcosa di enorme, ma di cui nemmeno
dopo la prima visione. loro si resero conto, canzoni intramontabili,
Da un paio di anni mia moglie provava ad re- che anche proposte dal vivo, da buone tribu-
galarmi un iPad, che regolarmente finiva nel- te band, danno un’idea dell’opera realizzata.
le mani di altri perché mi rifiutavo di usarlo, Tutte queste cose messe assieme mi hanno
ma questa volta, colpito dal lavoro di Foux, dato probabilmente la spinta per avviare il
mi avvicinai alla nuova tecnologia e assieme a progetto.
lui mi impratichii, lasciandomi catturare dall’i- Il team argentino era fatto da “ragazzi” di
dea e, essendo in partenza per l’Inghilterra, 47/48 anni che per venti anni avevano studia-
portai con me l’esempio, per farlo vedere a to programmazione: Gabriel e Mike Sobiek si
Tony Banks. erano conosciuti all’università che frequenta-
Lui aveva un iPad che non adoperava, ma sfo- vano seguendo il settore della Scienza delle
gliando assieme il demo ci rendemmo conto Comunicazioni, e avevano un amico program-
che per rimanere giovani e attivi dovevamo matore, Ivan Leider, in quel momento a Bar-
stare un pò più a passo con i tempi, sintoniz- cellona, che incontrai a Roma (aveva sposato
zandoci con il nuovo in arrivo. una romana) e un quarto, l’Art Director che
A quel punto volevo sapere se il manager dei lavorava per la Lucasfilm, con cui abbiamo
Genesis era interessato ad una nuova sfida, formato questo gruppo di lavoro; ho manda-
partendo da questo progetto sicuramente in- to loro le prime fotografie e abbiamo iniziato
novativo. Questo accadeva due anni e mezzo una Kickstarter Campain, una sorta di autofi-
fa. Anche il manager dei Genesis si dimostrò nanziamento che arriva attraverso l’aiuto dei
all’impatto titubante… “Perché farlo? I Ge- fans, fenomeno del crowdfunding che stava
nesis non esistono più, abbiamo venduto le prendendo campo in America. L’obiettivo ini-
edizioni musicali, le case discografiche hanno ziale era raccogliere almeno 20000 $ ma alla
perso il ruolo antico!”; insomma un incontro fine ne abbiamo raccolti 30000 ed è stato
interlocutorio in cui si parlò anche di qua- molto gratificante, anche se poi ne abbiamo
rantennale di The Lamb e di eventuali possi- spesi il doppio, come quasi sempre accade
bili eventi correlati. Questo dialogo avvenne quando si prevede un budget per un lavoro
in Luglio. Tre mesi dopo ero nuovamente di completamente nuovo.
passaggio da Londra. Avevo sentito che Ste- A quel punto sono andato in tournèe con
ve Hackett era pronto a pubblicare un doppio Steve Hackett e ho partecipato alla crociera
CD, Genesis Revisited II, lo ascoltai e rimasi prog, Cruise to the Edge, che è stata fantasti-
stravolto dalla sua bellezza e dalla sua “luce”. ca: quando Steve è entrato sul palco dando il
Sapevo che Steve aveva avuto una storia per- via a Watcher of the Sky - che non sentivo dal
sonale molto dolorosa e mi chiesi come era vivo da 30 anni - e i motori della nave si sono
possibile che una persona che aveva sofferto accesi per la partenza, sembrava di assistere
così tanto per opera di un affetto e di persone ad un terremoto musicale!
in cui nutriva fiducia, potesse trovare la forza Ho poi rivisto la band suonare in Inghilterra,
per tornare in studio, con musicisti incontrati in luoghi in cui i Genesis erano passati qua-
attraverso gli anni, e “rientrare” nella musica rant’anni anni prima, e il tutto è avvenuto du-
che tanto amava quando era giovane, e con- rante i due mesi di raccolta fondi, periodo in
fezionarla così bene da fornirne una versione cui si è tratto un buon vantaggio dalle attività
luminosa, che è poi quella che noi tutti abbia- live di Steve.
mo amato e che ancora amiamo; attraverso E’ stato piacevole vedere partecipare perso-
il suo disco ho riascoltato i Genesis degli anni naggi del calibro di Andrew Stanton, grande
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fan dei Genesis, uno che scoprì il mio libro a l’i-Phone nuovo. Di solito servono 4/5 giorni nesis, non sono mai stato ingaggiato dai Ge- na a cui affido il mio pensiero e il mio lavoro
dodici anni e successivamente la copertina di dalla consegna del materiale e invece abbia- nesis, ma mi sono sempre offerto, tranne in sulla app a partire dalla sua uscita.
Second Out, cover che gli fece realizzare che mo dovuto trepidare per 10 lunghi giorni e un’occasione, nel 1992 per la tournèe di We
i Genesis potevano essere molto “cinemato- quando è arrivato il permesso - a Los Angeles can’t dance, dove mi hanno ingaggiato pa- Pensa che già il 6 ottobre 2012, a Genova,
grafici”. Oggi Andrew è un genio della Pixar, erano le 5 del pomeriggio - Gabriel Foux mi gandomi anticipatamente: allora i tre ragazzi con Steve Hackett, sul palco del Politeama,
coautore di Toy Story e regista di WALL-E e ha chiamato dall’Argentina per chiedermi se erano diventati miliardari e, forse, se lo pote- abbiamo dato la notizia che tu mi avevi for-
Finding Nemo. ero pronto per il mio close up. Apro, scarico, vano permettere!!! nito in anteprima! Ma, cosa bisogna fare
Avvocati, medici, professionisti che avevano controllo che tutto funzioni e, arrivato all’ul- poter accedere a “I Know..”?
conosciuto il gruppo da ragazzi, ma che resta- tima pagina, trovo il mio video creato per rin- Hanno reagito tutti entusiasticamente i Ge-
vano saldamente attaccati a quella musica, a graziare tutti: era tutto bellissimo, nell’insie- nesis alla vista del tuo lavoro? Beh, intanto ci vuole un iPad. Poi occorre fare
quell’idea, con affetto e amore. me intendo, ma arrivato a quel punto, dove il download gratuito dall’Apple Store in iTunes
E’ stato bello lavorare con queste persone ero immortalato mentre salutavo e ringrazia- Entusiasticamente no, mettiti nei loro panni… Così si possono già vedere dei contenuti free
creando un vero spirito di squadra, fans che vo, mi sono commosso. Penso che il più bel hanno fatto il loro ciclo, Tony Banks si è ritira- e le prime pagine del libro, e poi pagando l’e-
si offrivano di collaborare per gli aspetti di complimento sia da fare a questi ragazzi che to a casa dove praticamente fa il giardiniere quivalente in euro 19. 99 dollari si ha accesso
propria competenza. hanno programmato tutto dal punto di vista e l’agricoltore e ha quasi dimenticato il pia- all’intero libro, 200 pagine, e al Light Box. E’
Nel periodo in cui non si potevano mettere le tecnico e hanno aggiunto la loro passione; noforte, ma quando abbiamo guardato assie- un documento dinamico, che prevede la par-
musiche originali, di cui non avevamo i dirit- è un prodotto che alla fine risulta elegante, me, come ti dicevo, per oltre due ore il lavoro tecipazione dei fans, un museo virtuale, un
ti, sono ricorso a vari musicisti conosciuti nel piacevole, che sta avendo successo di critica finito, era molto contento. centro dove apprezzare la Musica dei Gene-
tempo - fans dei Genesis, da loro ispirati, e ovunque, essendo la più bella app musicale Phil Collins ha problemi di salute più impor- sis, un nuovo modo per vedere un fans club
diventati loro stessi musicisti - per creare i 30 in circolazione, e in un certo senso è un altro tanti, eppure mi ha mandato una mail di au- in azione. E non dimentichiamo l’intero cata-
secondi necessari al “cambio pagina”. A dire il treno che le case discografiche hanno perso, guri per il lavoro che stavo facendo. logo discografico dei Genesis: se si scaricano
vero hanno partecipato anche membri origi- perché è una applicazione che non è solo il Mi sono premurato di mandare a tutti loro i gli album dei Genesis da iTunes li trovi tutti
nali, come Anthony Phillips e Steve Hackett e racconto dell’intera carriera dei Genesis par- codici di accesso in modo che non siano co- dentro e li puoi ascoltare attraverso un vinile
Daryl Stuermer! tendo dal mio “vecchio” libro, ma c’è molto stretti pagare i 19 dollari per visionare l’intero digitale. Grande!
Un volta finita l’app l’ho mostrata a Tony di più: oltre alle fotografie e al mio materiale lavoro!
Banks, a casa sua, pagina dopo pagina, con ci sono aspetti inusuali, come la possibilità di Steve si è distinto tra tutti, ha partecipato at- Ma secondo te ci sarà le reunion di cui ogni
in sottofondo la musica ispirata ai Genesis e fotografarsi assieme a loro, o utilizzare imma- tivamente ed è un pò il padrino di questa app. tanto si sente parlare?
quindi venne spontaneo dire… “certo, sareb- gini da inserire come wallpapers nell’ iPhone, Peter Gabriel l’ha inserita immediatamente
be bello avere le trame originali…”. tanto per fare qualche esempio; pensa, nel li- sulla sua pagina di facebook. Nel corso de- Non credo, ieri erano riuniti per la presenta-
E così il giorno dopo mi fece incontrare Tony bro originale dei Genesis c’erano due pagine gli anni sono sempre stato molto attento a zione del documentario, per delle foto con i
Smith che mi propose di fornirgli una lista con che avevo chiamato “the light box”, un visore non parlare dei Genesis con lui, ma in que- fans ma… solo per un minuto! Non vedo la
dodici titoli e poi lui avrebbe sondato la pos- con una serie di diapositive che non avevano sta occasione ho fatto uno strappo. Siccome voglia di farlo.
sibilità di usarli con i vari editori. Si parlava di trovato spazio nel design originale del libro. i programmatori argentini hanno fatto anche
quattro o cinque editori diversi in giro per il Allora decidemmo di fotografare il visore stes- la app di So, gli ho chiesto il favore di pubbli- Dopo la tua presentazione a Parma mi ha
mondo, non una cosa semplice quindi. so e pubblicarlo su due pagine; ora, nell’app, cizzare in bacheca I Know What I Like, e lui lo chiamato Bernardo Lanzetti che ti ha incon-
Alla fine gli ho dato una lista di venti pezzi, i puoi zoomare su ogni singola diapositiva e le ha fatto il giorno stesso, e in quella occasione trato e mi ha raccontato di come tu faccia
più rappresentativi, da The Knife a The Musi- immagini “esplodono” quando ti ci soffermi abbiamo avuto 1500 download. parte di un altro mondo, carico di persone
cal Box, da Watcher of the sky a Dancing with sopra: e la mia voce commenta la diapositiva. Poi ho lasciato un pò in pace tutti perché ave- inavvicinabili per i comuni mortali, e per
the moonlit knight, da I know what I like sino Dietro ad ogni fotografia c’è una storia e in vano da presentare il box set dei tre album, questo ti invidiamo un pò, ma… come fai?
a Turn it on again. quello spazio fotografico c’è la sintesi del per- e proprio ieri hanno presentato il documen-
Gli editori, dopo aver afferrato la bellezza del corso dei Genesis. tario ad un gruppo di fans prescelti tramite Forse ho seminato bene in passato, ma ho
progetto, hanno dato il permesso di utilizzare Pensa che ora mi stanno suggerendo di utiliz- una lotteria e sono un pò presi con la promo- avuto anche i miei dubbi.
i brani, e così abbiamo aspettato in “agonia” zare quelle immagini per fare una mostra fo- zione del documento della BBC, ma mi hanno Dall’’89 al ‘90 mi sono fermato e non sape-
dal Febbraio scorso sino ad un mese fa per tografica … bella idea! Un effetto domino che promesso che appena finito questo impegno vo cosa fare, i nuovi giovani arrivavano e io
avere gli ultimi permessi e i contratti firmati, porta a molteplici sviluppi. riempiranno le loro pagine di FB. Quindi non avevo già 46 anni e pensavo a quel punto di
e siamo usciti il 17 Settembre, dopo aver con- Nell’ottica del coinvolgimento ho ricevuto an- é stata ancora fatta promozione alla app, per- fare qualcosa di totalmente diverso dalla figu-
segnato tutto alla Apple per la pubblicazio- che molte fotografie, perché è bene ricordare ché volevo proprio che i primi a scoprirla fos- ra del reporter e fotografo; casualmente ho
ne, proprio nel periodo in cui stava uscendo che io non ero il fotografo personale dei Ge- sero i fans stessi, e forse tu sei la prima perso- incontrato una vecchia amica della Warner di
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Losa Angeles che mi dato due biglietti per un to una donna che amava andare al cinema! ma potrei dirgli: “… fai quello che ti ami fare, iTune attraverso il seguente link:
concerto dei REM, e mi ha chiesto di fare al- L’Associazione della Stampa Estera è un pool perché almeno starai bene tutto il giorno!”
cuni scatti che le servivano per il mercato eu- di corrispondenti di Hollywood che votano http://bit.ly/genesis-ipad-app
ropeo; io non me la sono sentita di dirle che per i Golden Globes, premi diventati molto Per scaricare la App andare direttamente su
da sei mesi non usavo più la macchina foto- famosi in questi anni, e quindi ora faccio par-
grafica e che avevo perso motivazione e sta- te di una associazione stampa tra le più pre-
vo cercando di cambiare attività, e così sono stigiose al mondo… siamo 82 corrispondenti
andato al Forum di Los Angeles e ho scattato votanti: ecco la risposta a come fai a rima-
un rullino di foto, non da sotto il palco, ma da nere a galla, se semini bene riesci a rimanere
dieci metri di distanza, immagini che ritraeva- sempre in corsa.
no solo la band intera, e le ho mostrate, tanto
per giustificare il mio impegno e… i REM le Quindi dal punto di vista professionale sei
hanno viste e sono rimasti stupefatti e me ne ora abbastanza sereno?
hanno comprate dodici, e una di queste è di-
ventata la copertina del singolo “Green”. Sì, ma sono sempre alla ricerca di cose nuo-
A quel punto della storia ho ricevuto una mail ve… pensa al format creato per questa app,
dagli U2, che erano diretti in Australia, che immaginalo applicato a qualsiasi artista…
mi invitavano a seguirli; presi l’aereo e li an- ma non solo band musicali… pensa a fare la
dai a fotografare a Sydney… era il Settembre stessa cosa per un film, la sua preparazione,
dell’89. Due anni prima, a Bologna, durante come viene scritto, come vengono trovati gli
il tour di Joshua Tree, proposi a Bono di re- attori, le location, chi crea i costumi e i truc-
alizzare un Tour Program che presentasse le chi, chi gli effetti speciali… tutto un lavoro che
foto che immortalavano le date in via di svol- nessuno conosce e che sarebbe bello mostra-
gimento, un documento attivo e non legato re e raccogliere in un app. Certo, ci sono dei
alla prove del tour, ma il discorso era finito documentari che ne parlano, dei “Making of”,
lì. Dopo le date australiane del Settembre ma adesso fare una app di un film è una cosa
dell’89, gli U2 mi chiesero di raggiungerli nel da cui sono molto attratto, l’idea di dare una
tour giapponese del mese dopo, cosa che vita più lunga al film quando questo esce in
feci; arrivato a Tokyo Bono fu eccitatissimo DVD o viene proiettato in TV, insomma oc-
nel farmi vedere il Tour Program con annesse corre inventare sempre cose nuove perché
le mie foto scattate nei concerti australiani. il giornalismo era un lavoro, una professione
Questi sono i segnali che ti dicono che forse eccelsa sino a trenta o quarant’anni fa, e un
stai facendo la cosa giusta! corrispondente era davvero un “pezzo gros-
Ancora un passo indietro. Nel ‘78 mi ero uni- so”; adesso quello del giornalista è uno dei
to alla Hollywood Foreign Press Association: lavori peggiori in assoluto se si pensa a svi-
lavoravo per Sorrisi e Canzoni TV e mi faceva luppi futuri. Prima la stampa viveva con la
comodo esserne membro. pubblicità, ora la pubblicità va tutta in TV o Angelo De Negri ha eseguito il download e
Negli anni ’80 sono andato in giro con varie in rete e i giornali si leggono di meno e se hai racconta ai lettori di MAT2020 le sue preziose
band, avevo fondato la DIY Books di Los An- bisogno di trovare una notizia vai su Internet sensazioni.
geles per pubblicare il libro dei Genesis in e ce l’hai a disposizione. Quando ad inizio di
maniera migliore di quello che aveva fatto l’e- carriera ero a Londra, andai alla EMI, la casa Ho appena scaricato l’app di “I Know What Le fotografie sono in numero notevolmente
ditore inglese nell’edizione originale. La DIY discografica dei Beatles, ed ero il primo gior- I Like”, la versione moderna della ‘bibbia’ di superiore rispetto al libro, grazie alla nuova
Book Europe diventava la Fratelli Gallo Editori nalista italiano che loro conoscevano: era il fine anni ’70 sui Genesis, di Armando Gallo. tecnologia e se ne trovano di tre tipologie:
e pubblicammo una quarantina di libri rock 1967. A quei tempi avrei voluto conoscere un La struttura è la stessa dell’opera cartacea, quelle all’interno del testo (dove basta un
e una rivista mensile, Pix Photorock che non giornalista italiano da cui imparare, ma non quella che leggevo come se fosse un libro di ‘touch’ per farle letteralmente uscire fuori
aveva pubblicità. Nel ’92, dopo le esperienze ho mai trovato nessuno. I cambiamenti degli favole. dalla pagina per avere maggiori informazioni
dei REM e degli U2, sono rientrato nell’asso- ultimi quarant’ anni sono stati enormi. Non Ma oggi Armando Gallo ha aggiunto ulteriore didascaliche), quelle che fanno capolino dai
ciazione, la HFPA, perché… beh, avevo sposa- suggerirei ad un giovane di fare il giornalista, magia. bordi delle pagine (il più delle volte autenti-
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che ‘chicche’ che possono essere spostate, zioni sul titolo e l’esecutore.
ruotate ed ingrandite a piacimento) e le col- Tutte queste innovazioni rendono ancora più
lezioni a tutta pagina (trattano lo stesso tema, preziosa la sezione dedicata ad i singoli mem-
si fanno scorrere a destra-sinistra, hanno di- bri della band, che spesso si raccontano in
dascalie e sottofondi musicali del periodo). prima persona.
Gli apporti vocali dei protagonisti, trascritti in Molto interessante anche la sezione “The
una loro pagina dedicata, sono il primo nuovo Lightbox” del menù, dove è possibile selezio-
ingrediente che Armando ha aggiunto all’o- nare immagini tra un nutrito gruppo di dia-
pera. E’ piacevole ed emozionante ascoltare positive virtuali ed ascoltare ogni singola de-
la storia dei Genesis raccontata dalle voci dei scrizione direttamente dalla voce di Armando
Genesis e di coloro che hanno gravitato nella Gallo.
loro orbita.
Ma le sorprese non finiscono qui. Il carillon che suona le note di “Old King Cole”
Ci sono i filmati. fa da sottofondo al menu interattivo ed istin-
E’ così possibile, ad esempio, ascoltare e ve- tivamente entro nel libro.
dere Paul Whitehead ‘raccontare’ ad Arman- E così comincio a leggere del primo arrivo di
do e a tutti noi del suo incontro con i Genesis Armando alla Chartehouse, mentre sono ac-
e ‘spiegare’ le sue magiche copertine. compagnato dal suono della chitarra di An-
Ed infine c’è la musica, che introduce i capito- thony Phillips e la sua “Only Your Love” e dal-
li ed accompagna piacevolmente la lettura e la foto dell’austero edificio.
lo scorrere delle immagini. Basta un tocco sul Un’opera assolutamente imperdibile per un
simbolo della nota musicale per avere indica- fan dei Genesis.
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Rock ’n’ Roll Pills non mi sogno minimamente di giudicare cosa
sia “buono” e cosa non lo sia negli altri campi.
anche contraddittorie, ingiustificate, ma delle
scelte. E’ possibile, certo, “spaziare” in vari
campi, ma non puoi “amare tutto-purché-sia-
a cura di GLAUCO “MYSTERY TOUR” CARTOCCI Posso dire ciò che mi piace e ciò che non mi
piace (o meglio, ciò che non capisco). buono”.
Perdonatemi se di seguito faro un po’ di Nessuno vieta, peraltro, in determinate
esempi per chiarire cosa intendo (se volete epoche della vita, di tornare sui propri passi
[email protected] e scoprire che il proprio gusto è mutato nel
saltateli a piè pari…)
Mi piace Strawinskij, non capisco Mozart. Mi tempo (anche i peperoni non mi piacevano,
piace certo Jazz-Rock, non capisco Coltrane o una volta… chissà che non mi riesca di
anche Armstrong. Non mi dice niente Frank apprezzare Lady Gaga, un giorno!)
Sinatra, e neanche Mina, ma non voglio dire
che siano due incapaci stonati (me ne guardo Secondo me molta gente non “ama”
bene), ma semplicemente che non toccano veramente la musica, si rifugia verso il
le mie corde. Non sopporto il Rap, e me ne generico “mi piace buona” perché non ne
frego se è la musica più battuta degli ultimi... sa molto, o perché la considera un elemento
quanto saranno, 30 anni? Ma non nego la sua superfluo della vita, trascurabile, che - se c’è -
importanza storica. bene, se non c’è - pazienza.
Detesto la Lirica con tutte le mie forze, mi
riempio di bolle e bubboni solo a vedere un Da queste considerazioni deriva il motivo per
tenore che sta per aprire bocca o a sentire cui non trovo appagante sentire la musica
il nome “Callas”; ma non intendo certo come “sottofondo”; intendiamoci, mi capita
sottovalutare la qualità di quella tipologia di spesso di farlo. Ma una cosa è infilarcisi dentro
musica: semplicemente, per mie carenze o con la massima concentrazione, un’altra è
costituzione, non sono in grado di godere o di lavorare o apparecchiare sentendo un disco.
apprezzare quella forma artistica. Anche nel Peggio ancora, lasciare che la filodiffusione

“LA MUSICA?
Rock-pop ci sono bravi interpreti, di cui posso o la radio costituiscano un magma indistinto,
anche riconoscere il valore, che però non che accompagna le azioni di ogni giorno. A
mi dicono niente: Elton John, Pino Daniele, quel punto la musica diviene un’ancella, per

MI PIACE TUTTA
Whitney Houston, i Queen, Pat Metheny... soddisfare un bisogno fisico, un accessorio
Del blues e del reggae, poi, amo solo certi pezzi che viene propinato senza una propria dignità,
particolari, e a piccole dosi. In fondo in fondo, una propria rilevanza.

PURCHE’ SIA BUONA”


poi, per entrambi questi generi preferisco la
versione bianca, imbastardita. Per il blues, (Anche l’audiofilia estrema, di cui molti
preferisco ascoltare John Mayall o i Cream soffrono, spesso porta a perdere di vista la
rispetto ai “padri” del genere. Per il Reggae qualità artistica per concentrarsi sul fatto
preferisco i Police, o i Live Wire, a Marley o tecnico. Ne conosco di gente che fra un
Tosh (che sicuramente rappresentano un Genesis inciso maluccio e un Venditti inciso
Da quando sono nato, ogni tanto mi capita In modo analogo, colui che dice “amo tutte le reggae più “autentico”). bene preferisce quest’ultimo… ma non
di imbattermi in qualcuno che se ne esce donne” in realtà non ne ama nessuna. E non credo poi di avere gusti così difficili... divaghiamo).
dicendo che lui/lei “ama ogni tipo di musica Ma anche dove uno abbia gusti “eretici” o
purché sia buona”. Una cosa è un musicofilo a tutto tondo Mi sorge spontaneo fare una distinzione, fra
fuori dal coro, bisogna avere il coraggio di
Sembra un’affermazione validissima e (ammesso che ne esistano) che ha tali e tante il semplice SENTIRE la musica e l’ASCOLTARLA.
esprimerli, di difenderli: in fondo ognuno di
inattaccabile. Ma alle volte un’affermazione conoscenze di Classica, di Lirica, di Jazz, di Buttarci l’orecchio oppure viverla e berla
noi è definito dalle sue preferenze, che creano
validissima e inattaccabile può essere al Rock o Pop da poter esprimere dei giudizi l’insieme di una personalità. fino in fondo, se vogliamo dirlo in un altro
contempo …una stronzata. motivati in ogni settore; altra cosa è il tizio modo… Partire dal concetto che l’artista ti stia
Quando qualcuno ti dice che ama tutta la qualunque. La morale di questo discorsetto è che per comunicando qualcosa, non che stia lì per
musica purché sia “buona” significa che in Fra i “tizi qualunque” mi ci metto anch’io: nel AMARE la musica bisogna fare delle scelte, divagare, riempire silenzi o coprire rumori
realtà non ama niente, non ha gusti spiccati. Rock e dintorni credo di poter dire la mia, ma esterni, come la TV accesa anche se nessuno
20 21
DECA
la guarda. stigmatizzavo poco sopra. Quel tipo di
fruizione può sembrare equivalente, ma in
E questo ci porta a una considerazione realtà la differenza è notevole. Il “possesso”
riguardante la fruizione della musica oggi, è atto fondamentale nell’apprezzamento del
nell’era di Internet. disco, il fatto stesso di comprare il LP (ad
Leggo sula rivista “Panorama” (24/9/14) un
articolo riguardante la “mossa a sorpresa”
esempio) dei Police magari rinunciando a
quello contemporaneo dei Toto equivaleva Onirodrome
Apocalypse
degli U2, che hanno messo in download a una scelta di campo ben precisa, a
gratuito per qualche settimana il loro ultimo un’affermazione di gusto.
lavoro “Songs of Innocence”. L’articolista Parecchie generazioni hanno vissuto il rito del
(Gianni Poglio) sottolinea - giustamente - mostrare agli amici, con orgoglio, la propria
che “siamo nell’era dello streaming, un’era collezione di dischi (vinili prima, CD dopo)
in cui con 10 euro al mese si ha accesso a “fammi vedere ‘n’po’ che dischi ci hai” “Ah
cataloghi sterminati di ogni genere musicale bello, ce l’ho, oh azzo questo mi manca…”
(basti pensare alle piattaforme come Spotify). “facciamo uno scambio… si ma poi me lo
Verrebbe da dire che nel 2014 la musica si ridai….” di Alberto Sgarlato
ascolta e non si possiede.” Già nell’era della duplicazione (che io ho
vissuto pienamente) qualcosa si era perso: la
Tutto incontestabile, ma dal mio punto di vista grandissima offerta, dovuta alla facilità della
questo è l’ultimo “chiodo sulla bara” del disco. “copia” faceva sì che (come accade sempre
Io non sono certo un nostalgico del vinile, nella vita) il valore intrinseco degli oggetti istanti enunciata da voci narranti trattate
apprezzo la musica in digitale, ma è innegabile scendeva. Spessissimo si copiavano CD che Deca – “Onirodrome Apocalypse” e filtrate elettronicamente, ma per il resto
che il progressivo venir meno del “feticcio”, poi tenevamo là, senza manco tanta urgenza Di Alberto Sgarlato affidata a emozioni e sensazioni trasmesse
dell’oggetto di culto con la copertina formato di ascoltarli. Torna con una sua nuova opera, un concept- tramite il suono. Ovviamente l’ascolto in cuffia
grande, sia stato una notevole perdita. Con il download, subito dopo, la cosa si è album, Deca, il musicista elettronico italiano non è soltanto consigliato, ma addirittura quasi
Il passaggio (sacrosanto in termini tecnici e intensificata: moltiplicando gli oggetti musicali che tutto il mondo ci invidia. Non si tratta obbligatorio: solo così entrerete voi stessi a far
storici) dal vinile al digitale ha poi procurato (ormai “files”), la brama di ascoltare e di capire di un’iperbole: Deca è effettivamente più parte della storia, rimarrete disorientati dalla
un effetto secondario non trascurabile: attentamente le varie proposte artistiche è conosciuto e apprezzato all’estero che in Italia, cinematica dei rumori urbani di una traccia
la trasformazione del Long Playing in una per forza di cose andata scemando. dove comunque la sua nutrita discografia, come “Metamorphic Metropolis”, ottenuta
sommatoria di files, che (se non racchiusi in Approdando all’Era dello Streaming, c’è il dai primi demo-tape, ai 33 giri in vinile, fino giocando con la spazialità tra i canali del fronte
un CD) divengono elementi slegati, erranti concreto rischio che si scelga una musica al CD, gode di ottime quotazioni sul mercato stereo, vi sentirete circondati dalle scansioni
in un Hard Disk o in un i-Pod, difficilmente a caso, come girando la manopola di una
collezionistico. ritmiche generate dai rumori percussivi
riconducibili a una precisa “Opera”, coerente radio, senza approfondire nulla, ascoltando
Dall’ambient alla industrial, dal rock che determinano l’incedere dei momenti
e chiusa. distrattamente perché la musica “fa
progressivo alle colonne sonore, con più significativi dell’album, vi sembrerà di
Per capirci, non esiste più “il disco” compagnia”… tanto sono 10 euro al mese, che
con una copertina e una grafica che lo volete che sia. (Prevengo l’obiezione: anche incursioni nella musica etnica e antica, Deca annegare nei lunghi tappeti orchestrali e
contraddistinguono, ma tante canzoni per la radio era così, ma l’ascolto radiofonico in 30 anni esatti di carriera ha esplorato senza organistici. Deca è un grande alchimista dei
sciolte, magari mischiate ad altre degli stessi era uno stimolo all’acquisto dei dischi, scelti limiti le capacità offerte dalle tecnologie suoni e con questa sua nuova opera, così
interpreti, o forse anche no. fra quanto la radio proponeva: ora no, o elettroniche, arrivando a collaborare persino curata in ogni dettaglio e così matura nella
E fin qui, è una “mutazione” epocale, dal mio sostanzialmente no). con una prestigiosa etichetta come Rai realizzazione, lo dimostra, amalgamando
punto di vista deleteria, ma magari ancora Trade. Questa volta, però, ha scelto la più l’analogico e il digitale, le tastiere d’epoca e il
accettabile. Un catalogo facilmente accessibile, e totale autoproduzione, quasi come a voler computer, suoni umani e rumori ambientali,
virtualmente infinito di generi è - sulla carta tornare alle origini di queste sue tre decadi di tanti ingredienti tesi a creare una trama
Quando però mi si dice che “la musica - cosa buona e giusta, ma mi sgomenta l’uso carriera, e ha pubblicato l’album “Onirodrome sonora precisa come un orologio e profonda
non si possiede più” ma si ascolta che se ne farà: quanti saranno a usufruirne Apocalypse” per la sua personale etichetta come un tunnel senza ritorno nelle paure
estemporaneamente, come fosse un Juke con assoluta superficialità - “tanto la musica indipendente, la Atom Institute. umane.
box-On-line, questo mi riporta al concetto mi piace tutta purché sia buona” ? Le otto lunghe tracce che compongono l’opera
di musica di sottofondo, usa e getta, che raccontano una storia, solo per brevissimi
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Il primo capitolo del libro “Gli Alieni mi hanno salvato la vita” Ricordare esattamente la data è impossibile, ma a ridosso della Stazione Termini, a Roma. Ero

AQUALUNG E IL TUNNEL DI LUCE


era certamente la seconda settimana dell’Aprile stanco. Con la mano destra manovravo il gas, la
1971. All’epoca avevo quasi vent’anni e scrivevo sinistra reggeva sul serbatoio della moto l’album
per il settimanale musicale Ciao 2001 diretto da dei Jethro. Una cunetta e un sobbalzo. Il disco
Saverio Rotondi, un direttore burbero ma buono cade in mezzo alla strada. Fermo la moto accanto
di Maurizio Baiata che mi diceva sempre che avevo un certo stile, al marciapiede, la metto sul cavalletto centrale.
ma dovevo imparare a scrivere in dieci righe La mia unica preoccupazione era recuperare il
quello che avevo scritto in una cartella di trenta, 33 giri che giaceva sull’asfalto a pochi metri da
l’arte della sintesi non era il mio forte. Andavo di me. La memoria è lucida. In un attimo avviene.
getto, spesso privo di punteggiatura, sospinto dai All’improvviso a fari spenti un’auto a forte
suoni stralunato e visionario come le musiche che velocità, una Volkswagen Maggiolino scuro,
mi piacevano. Ero fra i collaboratori esterni, con blu o verde. Vedo nell’abitacolo una ragazza
Enzo Caffarelli, Manuel Insolera, Marco Ferranti che alza le mani verso il viso a coprire gli occhi,
e diversi altri, il fotografo Piero Togni, mentre in lancia un urlo che non sento. La macchina mi
redazione c’erano Tonino Scaroni, Luigi Cozzi e investe in pieno. Urto violentissimo. Volo per
Fabrizio Cerqua. I nostri corrispondenti sarebbero alcuni metri, forse una decina. Scaraventato a
divenuti famosi, anni dopo entrando nella famiglia terra. Cerco di rialzarmi, mentre il Maggiolino
Arbore: da Londra scriveva Michel Pergolani, non si ferma e sparisce in un istante. Non ci
Armando Gallo, fotoreporter, andava e veniva da riesco, sono piegato sullo stomaco, ho il viso
Los Angeles. La rivista vendeva decine di migliaia insanguinato. Mi accascio sul bordo della strada
di copie la settimana e non aveva concorrenza, sopraffatto dal dolore allo stomaco. Passano
si era imposta sul mercato editoriale/musicale pochi secondi e sento lo stridio delle gomme in
italiano come fonte di informazioni provenienti frenata di una vettura, piccola, una Fiat 600. Ha
soprattutto dall’Inghilterra, che all’epoca viveva le portiere controvento. Vedo uscire un ragazzo,
ancora dei fervori post anni Sessanta ed era un militare che mi si avvicina. Mi dice “Hey, ti
all’avanguardia nel campo del Progressive Rock. sei fatto male, ti porto in ospedale”. Mi aiuta a
La fantasia e la ricerca della perfezione nel rialzarmi, mi sostiene premuroso, cingendomi la
suono, che in realtà fluiva dalle vene del Blues/ vita e le spalle, braccia forti. Mi depone sul sedile
Rock bianco, costituivano la matrice di molti davanti. Il ragazzo spinge sull’acceleratore, per
gruppi elettrici, ma le radici scendevano sino quanto possibile su una scatoletta simile e non
al folklore rurale e alle leggende e ai salterelli siamo distanti dal Policlinico Umberto Primo.
dell’antica terra d’Albione e i Jethro Tull ne Mi rassicura. Mi dice che andrà tutto bene.
erano commercialmente la punta di diamante. Non è di Roma, dall’accento mi sembra del Sud.
Aqualung, il loro album di maggior successo, era Arriviamo al Pronto Soccorso penso in meno di
uscito per la Island Records in Gran Bretagna un cinque minuti. Ferma la macchina, scende, apre
mese prima e me ne ero procurato una copia, con lo sportello e mi solleva dal sedile. Di nuovo con
copertina in rilievo, un’opera d’arte in ogni senso, gentilezza mi sorregge. Le luci dell’ospedale sono
che penso se l’avessi oggi varrebbe centinaia di diafane, quella dell’ingresso del Pronto Soccorso
euro, anche perché me l’aveva autografata Ian è più luminosa. Arriva un portantino. Il militare
Anderson, il leader del gruppo, incantatore di gli dice qualcosa, che ha visto l’incidente da poca
serpenti flautista sublime dalla voce possente e distanza. Ma deve scappare via, deve rientrare
Quando iniziò l’avventura di MAT 2020, sue news, e Maurizio Baiata ci regala il primo dai modi eleganti, che avevo intervistato grazie in caserma. Il portantino gli chiede di restare e
ricevemmo una sorta di benedizione da due capitolo di un suo libro scritto un pò di tempo fa, a Luigi Mantovani, allora manager International firmare un verbale, lui risponde di no, che non
giornalisti che avevano contribuito a rendere ed è l’occasione per tornare indietro nel tempo, della Ricordi. Andavo in moto. Da poco mi avevano può e che si occupino di me perché gli sembro
immortale CIAO 2001, Armando Gallo e rivisitare la storia, sottolineare gli umori di rubato una Lambretta 150 modificata e in quel piuttosto grave. Non faccio neppure in tempo
Maurizio Baiata, che fornirono il loro contributo. un’epoca lontana e fondere materia, spirito, fede periodo mio fratello Claudio mi aveva prestato il a ringraziarlo. Mi mettono su una lettiga lungo
Nell’occasione del secondo compleanno del e mondi sconosciuti. E se la scintilla è provocata suo Gilera 5V. Era tarda sera. Alle 21.15 – l’ora è il corridoio del Pronto Soccorso. Trascorrono
web magazine, sono entrambi presenti, seppur da un album come Aqualung e dai Jethro Tull, rimasta impressa nella memoria – percorrevo Via alcuni minuti. Arriva un medico di turno. Mi
con ruoli diversi. Armando Gallo ci racconta le beh, ben venga l’incendio! Filippo Turati nei pressi della Centrale del Latte, puliscono e medicano il viso. Le abrasioni sono

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estese, ma superficiali, nessuna lacerazione. letto accanto al mio. Boccheggia, il suo respiro piccolina. Le afferro il polso, glielo contorco e non corpo, senza accorgermene. E sentivo una forte
Dico che mi fa molto male la pancia, che ho si fa più affannoso, poi con un singulto cessa del mollo la presa. Le dico che voglio vedere la mia pressione allo stomaco, la linea verticale di una
crampi fortissimi. Il medico mi tasta l’addome e tutto. Oddio! È morto così, a due metri da me. È la faccia e d’incanto nelle sue mani si materializza ventina di punti esterni bruciava un po’. Entrò un
non riscontra alcunché e le ossa sono a posto. prima (e sola) volta che vedo una persona morire. un piccolo specchio, che mette davanti al mio dottore. Mi disse che era stato lui a operarmi e
Mi piazzano in una camerata molto ampia, dove Chiudo gli occhi. E di nuovo succede, stavolta la viso. Inorridisco. È verdastro. Le dico che mi che in un paio di settimane sarei stato di nuovo in
giacciono tanti poveretti ricoverati. Sul letto. Ho luce alla fine del tunnel è vivida e in fondo una sento morire. Lascio il suo polso e si dilegua. piedi. Con un filo di voce chiesi: “Ma potrò tornare
l’impressione che le cose non vadano per il verso sagoma indistinta, esile, scura sembra pulsare di Dopo un paio di minuti torna, insieme a un a giocare a pallacanestro?” Rispose: “Sì certo,
giusto, i dolori addominali sono troppo forti e luce propria, i contorni si delineano e distinguo dottore. Giovane, incredibile, osserva la cartella torni in palestra al San Leone Magno presto, non
cerco di non lamentarmi per non disturbare gli una figura umana. E sento una voce dapprima clinica, appoggia le mani sul mio ventre e ordina: preoccuparti”. Come poteva sapere che giocavo
altri. Un vecchio nel letto accanto al mio ha gli flebile che si fa parole: “Vieni da me…”, “Vieni “In sala operatoria, immediatamente!” e va via. nella squadra del San Leone? E aggiunse: “Sono
occhi fissati nel vuoto, rantola penosamente. qui”… Mi muovo nel tunnel con i lati multicolori La suora resta. Ancora pochi minuti e appaiono il fratello di Massimo, il tuo compagno di banco
Io provo a controllare il respiro lentamente. che diventano come nella sequenza finale del due portantini. Mi sollevano e mi adagiano su al liceo” – “Cosa?” – “Sì, sono Maurizio Moretti,
Inspiro ed espiro, ma ho un singulto e un fiotto film 2001 Odissea nello Spazio, dove l’astronauta una lettiga. Percorriamo un corridoio e arriviamo ti ho operato io. Ora continuo il mio giro, ma ti
di sangue scuro mi esce dalla bocca, cerco di David Bowman compie il viaggio ultimo verso davanti alla porta di un ascensore, che si apre, rimetteremo presto in piedi. Passo di nuovo
non sporcare le lenzuola, mi rannicchio su un il mondo nuovo, l’eternità della nuova vita che entriamo, un portantino mi dice che ora mi domani”. Cosa fu, un miracolo? Non l’ho mai
fianco e il sangue smette di uscire. È stato solo sorge all’orizzonte cosmico. Strisce luminose operano. La sala è già pronta. L’anestesista mi capito. Aveva ragione il dottor Moretti, perché
un attimo, ora andrà meglio, mi dico. Non va così. lampeggianti, flash continui che aumentano dice: “Ora farai un bel sogno, ragazzo” e la mistura mi dimisero dall’ospedale una settimana dopo
Un altro singulto e ancora sangue dalla bocca. di intensità a ogni secondo… Ohhhhhh… sono di ossigeno e narcotico fa effetto in tre, quattro e iniziai a riprendermi velocemente. A quell’età
Passano due portantini e uno mi dice “Ehhh, hai pronto. La forza dolce mi sospinge verso la figura secondi. Bello scivolare nel mondo dei sogni. il fisico reagisce bene anche a un trauma simile.
bevuto tanto vino rosso, bravo!” Ridacchiano e che resta lì, immobile. Mi cadde però una tremenda tegola sulla testa.
si allontanano. Vorrei saltargli addosso, ma non Quando riapro gli occhi, mi vedo nel letto in una La mia ragazza, Rita, quella per la quale mi ero
riesco a muovermi e neppure a rispondere, ho È la mia meta ed è bello andare con i brividi caldi stanza d’ospedale, con mia madre e mio fratello aggrappato alla vita, per alcuni giorni non si
il sangue in gola, gorgoglia e invade la trachea, che nascono dal mio ventre e ormai mi hanno accanto. Osservo la scena dall’alto, sospeso in un era fatta viva. Un pomeriggio mi telefonò e mi
mi sento soffocare. Cerco di non pensare. Mi preso completamente… mi stupisce non sentire angolo del soffitto e vedo tutto. disse: “Vedi Maurizio, io ti voglio bene, ma
dico che devo riuscire a dormire un po’ e che le musiche che adoro, i suoni astrali dei quali tu sei troppo… impegnativo. Scusami, non
passerà. Chiudo gli occhi e mi lascio andare. scrivo già da tempo, i brividi diventano maestosi Vedevo la stanza e la parete sulla destra del letto, possiamo stare insieme”. Capii all’istante che
Ho la sensazione di addormentarmi. E accade ed è amore allo stato puro, lo sento: “Apri le trasparente, dietro la quale c’erano persone che aveva ragione, perché era ancora troppo piccola
qualcosa. Il dolore cessa all’istante. Sento tue braccia e accoglimi, oh morte. Tu sei la vita. sembravano in attesa. Erano miei amici. Non so, e quell’incidente che mi aveva quasi ammazzato
un’onda diffusa di strano torpore caldo provenire Vengo da te”. In realtà, sono fermo. Il tempo non ricordo e sinceramente non voglio sapere era stato troppo per lei. Il mondo si fermò. Erano
dall’addome. Sale verso il torace, rapidamente, e lo spazio scorrono insieme davanti ai miei chi avesse avvisato la mia famiglia. anni belli, ma difficili per la mia generazione. Per
mi riempie i polmoni, il cuore batte forte… una occhi. Vedo sulle pareti del tunnel multicolore le strade c’era aria di rivoluzione. Dopo la morte
luce fioca, biancastra mi appare davanti agli scene che non ho mai visto, il passato e il futuro Ma erano tutti lì e io fluttuavo morbidamente di mio padre, nel Novembre del 1960, ero stato
occhi, devo per forza riaprirli, per vedere meglio all’unisono. Scene di vite lontane. Sogni veloci, nell’aria. Vedevo persino le cannule nelle mie in collegio per cinque anni, con mio fratello e
e il dolore lancinante torna immediatamente, passaggi ultraluminali… allora ecco questo è narici. Brusio di voci, sospiri, volti preoccupati. solo l’amore per il basket e per la musica – Radio
mi contorco nel letto. Sono come spinte di una il presente che sto vivendo. Sto morendo. Ho Lacrime sul mio viso che, in fondo, non sembrava Luxembourg ascoltata di nascosto la notte con
lama affilata che penetra nelle viscere. Il silenzio vent’anni. E sto morendo. Come l’uomo vicino a così deturpato dall’incidente e d’altronde stavo l’auricolare di una radiolina a transistor – mi
della sala è rotto dalle mie grida che provo ad me. Non voglio morire ora. Amo da impazzire la benissimo nel mio angoletto di mondo che mi aveva aiutato a uscire da un’educazione cattolica
attutire e nessuno sembra sentire. Chiudo gli mia ragazza, non posso lasciarla, ha solo sedici riportava alla vita. Come rientrai dal corpo astrale che ora rifiutavo completamente. Un sistema
occhi e… la sensazione di calore sale ancora anni. Ma la voce mi dice di andare, ancora e la al corpo fisico non sono mai riuscito a capirlo. oppressivo e tetro che imponeva ai bambini di
dal ventre più forte ora. Vedo di nuovo quella sensazione di benessere è diventata abbandono Ripresi conoscenza e la prima cosa che dissi a mia pregare dalla mattina alla sera, di salmodiare
luce che è come alla fine di un imbuto scuro, totale che mi risucchia verso la fine del tunnel madre fu se era stata avvertita Diletta, mio primo il messalino nell’austera cappella del Collegio
un punto chiaro nell’oscurità. Mi attrae. Sento il e mi avvolge come il più tenero e focoso degli grande amore adolescenziale. Mi disse di sì e la San Giuseppe Istituto De Merode di Piazza di
mio corpo che si muove verso la luce, distendo le amplessi. Un orgasmo mistico. Irresistibile. Fra fece subito entrare. Eccola. Graziosa davvero. Non Spagna. Di imparare a pensare alla salvezza della
braccia a toccare le pareti invisibili che diventano l’amore per lei e l’amore che provo per la fine disse una parola, rimase solo un paio di minuti. E tua anima invocando tutti i santi del paradiso
multicolore. Il dolore non c’è più, sono sovrastato della mia vita, scelgo di riaprire gli occhi. Il dolore presero a entrare anche gli altri, uno a uno, in fila e ad avere terrore della morte che portava alla
da una sensazione di benessere totale e di calore insorge di nuovo e mi riporta in coscienza. Sento indiana. Poi un’infermiera intimò a tutti di uscire. corruzione della carne.
che mi pervade ovunque, a ondate sempre più il sapore del sangue in bocca, aspro e dolce. E Restai solo e mi accorsi che avevo una seconda
aggressive… Ma riapro gli occhi e torno alla mia ora inizio a urlare con tutta la forza che mi resta: cannula infilata nello stomaco. Drenava liquidi. Ripresi gli allenamenti con la squadra di basket
agghiacciante realtà. Mi volto verso il vecchio nel “Aiuto!!! Per favore”. Si avvicina una suora, Ormai ero rientrato completamente nel mio del liceo San Leone Magno impegnata nel torneo

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di Promozione (anticamera della serie D), due Death Experience, esperienza di pre-morte) uguaglia il dolore che ti attraversa dentro, nella
settimane dopo essere stato dimesso, come aveva durante la notte del ricovero in ospedale, sia vita di ogni giorno a farti andare avanti. E intanto
predetto il dottor Moretti. Nel giro di un mese me nella seconda di OBE (Out of Body Experience, Altri osservano. Vengono da lontano, scavano nel
la cavavo piuttosto bene, ma il tono muscolare esperienza fuori dal corpo) e vivendo la successiva profondo della tua psiche, invisibili. Non sai chi
era calato. Considerando la mia scarsa altezza, in “astrale” al mio risveglio. La ragione per la siano, continuerai a non saperlo, sin quando gli
mi stava bene il ruolo di playmaker, avevo un quale non me ne rendevo conto e non me ne occhi ti si schiuderanno alla realtà della Quarta
buon tiro da fuori e discreta visione di gioco, ma sarei reso conto per altri vent’anni fu che l’intera Dimensione.
prendevo troppe botte, gomitate sul viso appena esperienza dell’incidente era stata cancellata,
cercavo di infilarmi nell’area degli avversari e insieme alla sindrome post traumatica, dalla mia
andare al rimbalzo in mezzo a marcantoni di memoria cosciente.
quasi due metri era una tortura. Decisi allora che
il Karate era la mia via. L’esempio di un amico di Non ne ricordavo assolutamente nulla e quindi
destra (io no) e cintura nera fu importante. Mi non ne avevo mai parlato con nessuno, parenti
spiegò che non si diventava come Bruce Lee e o amici, nonostante spendessimo lunghe ore a
che mi sarebbe costato molti sacrifici, ma la mia conversare, ad ascoltare musica e a sperimentare
situazione psicologica ancora piuttosto scossa e il con l’aiuto di derivati dalla cannabis, mai droghe
forte desiderio di apprendere un’arte marziale mi pesanti, sia ben chiaro. Inoltre, praticavo Karate
avrebbero aiutato ad affrontare meglio anche la agonistico e il mio Maestro, Paolo Ciotoli (che
vita di tutti i giorni. Non certo per menare le mani, adoro come un padre ancora oggi) ci voleva vigili
ero allora e sono tuttora un pacifista. Il Karate mi e pronti a lottare per il bene della nostra squadra,
prese nel profondo. I contatti, sia al viso sia in il KIAI di Roma, fortissima e fra le prime in Italia.
ogni altra parte del corpo, erano continui. Avevo Ciotoli basava i nostri intensissimi allenamenti
paura che il ricevere colpi all’addome potesse sulle tecniche tradizionali del Karate stile Wado
causare problemi allo stomaco e ci andavo Ryu, eseguivamo i kata (forme di combattimento
cauto. Invece, i colpi arrivavano e gli addominali figurato contro avversari immaginari) cercando
reggevano bene. Mi ero ristabilito dall’incidente la concentrazione e la distensione dell’energia, il
e l’operazione aveva avuto effetti positivi, avevo segreto del Ki (Chi in Cinese), la forza interiore alla
perso una decina di chili, mi sentivo in forma e base del Karate. Inoltre, con il saluto cerimoniale
andavo di nuovo in motocicletta. Scrivevo per all’inizio e alla fine di ogni allenamento restavamo
Ciao 2001. La redazione e soprattutto il direttore, a lungo in ginocchio, una forma di meditazione
Saverio Rotondi, mi tenevano in considerazione. Zazen, con la quale ottenere il vuoto mentale. Se
Erano i tempi dei grandi concerti. Degli tutto questo non era bastato a riportare alla luce
sfondamenti delle transenne fuori dai palasport il mio viaggio verso la Morte/Vita doveva esserci
e delle battaglie all’università. Esistevano i una ragione.
“collettivi” e la musica si diceva non si pagava.
Scrivevo, scrivevo e gli articoli portavano anche Ora so qual è questa ragione. Ora ho quasi 60
qualche soddisfazione economica, pagati 40.000 anni, vivo negli Stati Uniti, a Phoenix, in Arizona.
lire l’uno, un paio di recensioni e un pezzo a E da oltre 20 anni studio il fenomeno UFO in tutte
settimana rappresentavano un gruzzoletto che le sue sfaccettature. Scrivo e scrivo, ancora. E solo
peraltro dissipavo continuamente comprando pochi mesi fa ho realizzato che tutto avvenne
dischi di importazione alla discoteca “Città 2000” per colpa di Aqualung – che per la cronaca non
di Viale Parioli e da Consorti. Insomma cercavo fu recuperato dopo l’incidente – ma anche,
di sostentarmi come giornalista musicale. Le probabilmente, della mia avventatezza. Con
grosse case discografiche mi rifornivano in troppa foga mi ero slanciato nel mezzo della strada
continuazione. La musica che mi interessava e quel Maggiolino guidato da un pregiudicato
era psichedelica. Volevo scoprire, attraverso la che sarebbe stato ucciso in uno scontro a fuoco
Musica, come arrivare alle porte del cosmo. Non con dei finanzieri nella zona di Ardea alcuni anni
capivo che alle porte del cosmo ero già arrivato dopo, era la macchina che avrebbe cambiato per
durante il coma, sia nella prima fase di NDE (Near sempre il mio destino. È l’amore che provi, che

28 29
New Millennium Prog
il Progressive del terzo millennio
SUBLIMINAL
Il progetto dei Subliminal, composto da tre
a cura di MAURO SELIS membri dei Nexus, una delle prog band più
importanti del Sudamerica (vedi scheda sul
num. 4 di Mat 2020 del Marzo 2013), ha dato
[email protected] alle stampe un unico lavoro “Limbo Experi-
ment” nel 2008.
Come il titolo suggerisce si tratta di una sorta

Il secondo tour sudamericano


di album sperimentale, dove i musicisti han-

ARGENTINA
no cercato di produrre qualcosa di diverso da
quello che solitamente proponevano con i
Nexus.

E 2 Figura portante del lavoro è la parte tastieri-

RT stica simil Emerson di Huber che impregna di

PA
lirismo sinfonico l’opera.
La line up del disco prevede: il tastierista Lalo
Huber, il batterista Luis Nakamura e Lito Mar-
cello alle chitarre e voce.
Dopo aver “visitato” il Cile, ritorniamo dopo quasi due anni in Album consigliato: Limbo Experiment (2008)
Argentina per approfondire altre realtà progressive del nuovo millennio
assolutamente degne di essere menzionate, seppur poco note in Europa. ORQUESTA METAFISICA
Gli Orquesta Metafisica di Buenos Aires sono
un interessantissimo progetto, non propria-

LAQUESIS
mente prog a dire il vero, fondato nel 2009
da due musicisti Sebastián Volco (pianofor-
te, Moog / composizione) e Sebastián Rosen-
I Láquesis, band di Rosario, hanno debutta- feldt (basso / produzione). Il duo ha reclutato
to discograficamente nel 2013 con un disco Sebastián Ricciardi (batteria, percussioni), Fa-
omonimo estremamente interessante. Il loro bián Araya (sassofono, flauto, tromba), Pablo
sound pur riecheggiando i seventies con un Gignoli (bandoneon), e Mariano Malamud
uso possente del Mellotron spazia tra il prog (viola) e nel 2011 ha dato alle stampe un par-
sinfonico e l’hard rock, in pratica un mix di ticolarissimo lavoro: 7 Movimientos con cui
vintage e sapori moderni. sono divenuti una band di culto tra gli appas-
Il gruppo è formato da Diego Actis (tastiere), sionati di musica alternativa e d’avanguardia
Guillermo Caminer (chitarre), Ariel Loza (bas- in Argentina.
so / cori), Martin Puntonet (voce) e Martin Particolarissimi i loro live act molto cross-over
Teglia (batteria). anche di genere con performance arrichite
Link utile: dalla presenza scenica di altri artisti (registi,
https://www.facebook.com/LaquesisRock- acrobati, ballerini, poeti, ecc).
Prog L’ensamble ha trasferito la sua sede principa-
le a Parigi dove ha registrato il suo secondo
album, “Abre los ojos”, previsto per il 2015.
Sito ufficiale: http://www.orquestametafisi-
ca.com/

Album consigliato: Láquesis (2013) Album consigliato: 7 Movimientos (2011)


30 31
AMAGRAMA
Quartetto che ha prodotto un solo disco in
studio nel 2004, dal titolo “clinico” Ciclotimia
(un disturbo dell’umore, caratterizzato da pe-
riodi alternanti di depressione e di maniacali-
tà) e l’anno successivo il live Volumen 1 (Bue-
nos Aires Free Experience).
Il loro sound, per lo più strumentale, è carat-
terizzato da potenti assoli di chitarra e uso
di tastiere per un disco sinfonico che alterna
momenti melodici a ritmiche più incalzanti.
Line up: Agustin Amaya: voce e tastiere, Juan
Cruz Sanabria: chitarra, Juan Amaya: batteria/
percussioni e al basso Javier Martinez

Link utile: http://youtu.be/XXUbwKoRxXY

Album consigliato: Ciclotimia (2004)

MADAME CLAUS
Non si sa molto di questo oscuro gruppo che
ha dato alle stampe un unico eccellente album
nel 2005 dal titolo Quemando Oscuridad.
La band formata Pablo Gómez Salvo (chitar-
re), Marcelo Lancon (basso), Pablo Perego
(tastiere), Daniel Fernandez (voce) e Fausto
Manes (batteria) spazia tra prog sinfonico e
hard rock melodico per una produzione che
non ha nulla di trascendentale ma è degna di
essere menzionata in questo tour progressivo
argentino.
Link utile:

http://www.lastfm.it/music/Madame+Claus

Album consigliato: Quemando Oscuridad


32 33
REINCARNATION
I fatti narrati di questo articolo sono ambien- più noti, il documentario venne soppresso in
tati prima che i Genesis fossero come li co- fase di lavorazione, non arrivando nemmeno
nosciamo; anche prima che entrassero Phil al montaggio. Mick Jackson sparì nell’oblio,
Collins e Steve Hackett. In effetti, ci troviamo ma i Genesis ebbero modo di farsi comunque
verso la fine del 1969, e il gruppo ha un solo pubblicità alla BBC registrando il 22 Febbraio,

(i Genesis e i Jackson Tapes)


album in discografia, il quasi-concept “From allo Studio 4 di Maida Vale, una session che
Genesis To Revelation”, un fallimento nel- verrà poi trasmessa all’interno del program-
le vendite; probabilmente complice anche il ma “Nightride” il 1 Aprile dello stesso anno e,
di Jacopo Muneratti fatto che il tempo di uscita è stato maggiore con questa formazione, pubblicarono il loro
gtbtreviews.blogspot.com rispetto al dovuto (quasi un anno), rendendo secondo album “Trespass” a fine Ottobre.
la musica ivi contenuta già obsoleta alla sua
pubblicazione. Oltre a questo, sebbene il di- Per quanto riguarda, invece, la musica che
sco fosse liricamente piuttosto avventuroso, avevano registrato per il mancato documen-
benché estremamente acerbo, musicalmen- tario, è necessario sapere che all’epoca, visti
te strizzava un po’ troppo ad alcuni aspetti i costi elevati dei nastri vergini, era la prassi
modaioli della musica dell’epoca in maniera che, tutto ciò che era già stato trasmesso o
non troppo convinta, riuscendo, di fatto, a utilizzato (o che non avesse più valore, come
conquistare poca gente. Staccatosi dalla casa in questo caso), venisse cancellato, in modo
discografica Decca, con un nuovo contratto da poter riutilizzare i nastri per ridurre le
con la Chrisalys e con il nuovo batterista John spese. La BBC non ragionava ancora in ter-
Mayhew (il resto della formazione conteneva mini storici, e non pensava che, in futuro, ci
Peter Gabriel al flauto e alla voce, Mike Ru- sarebbe potuto essere un qualsiasi tipo di in-
therford al basso e alla chitarra acustica, Ant teresse verso i programmi radiofonici e tele-
Phillips alla chitarra e Tony Banks alle tastie- visivi dell’epoca, e il che spiega la grandissima
re varie), il gruppo decide di allargare i propri quantità di BBC session oggi non più disponi-
orizzonti, scrivendo musica più complessa e bili, e l’assenza di episodi di alcuni programmi
calcolata. TV importanti, come Doctor Who o At Last
The 1948 Show. Non sorprende, quindi che,
Non ci è dato sapere esattamente quando, per molti anni, questo tipo di materiale fos-
ma fu in questo periodo che il gruppo co- se scomparso e dato per perso per sempre;
minciò a cercare ingaggi più seri e fu ora che quando alla fine degli anni ’90 Tony Banks
ebbe il primo contatto con la BBC. La famosa compilò il primo cofanetto del gruppo, “Ar-
emittente Britannica aveva in mente un do- chive 1967-1975”, tentò di reperire queste
cumentario sul pittore Mick Jackson, un astro registrazioni, senza successo, potendo solo
nascente la cui carriera non andò a buon fine, rassegnarsi e confermare quello che tutti so-
e i Genesis vennero assunti per registrarne spettavano. Un paio di anni dopo, però, suc-
la colonna sonora. Non ci è dato sapere se il cesse l’impensabile: un nastro dei Jackson
gruppo avesse visionato le opere di Jackson e Tapes, forse una copia o forse il master origi-
per cosa specificamente il materiale avrebbe nale, venne riscoperto in un granaio. Il luogo
dovuto fare da sottofondo; ma quello che è del ritrovamento potrebbe apparire impen-
certo è che il 9 Gennaio 1970 i Genesis si reca- sabile, ma, in realtà, a quanto pare, la costru-
rono agli Shepherd Bush Studios della BBC, e zione era di proprietà di un amico di uno dei
incisero 15 minuti di materiale inedito, crean- tecnici della BBC che avevano partecipato alle
do quattro nuovi brani unendo insieme varie registrazioni. Il nastro venne, così, messo in
loro composizioni: “Provocation”, “Frustra- vendita via internet, ad un prezzo altissimo,
tion”, “Manipulation” e “Resignation”. Ma, e, poiché il rischio di essere scambiati per dei
forse a causa dello scarso interesse dei tele- semplici mitomani era alto, sul sito vennero
spettatori, o per altri motivi che non ci sono inseriti anche dei sample di 20 secondi di cia-
34 35
scuno dei quattro brani e delle foto del box e finale di “Looking for Someone”, futuro composto da Anthony Phillips, reso di- Ci troviamo davanti ad un materiale sicura-
del nastro. Fan da ogni parte del mondo, con pezzo di apertura di “Trespass”, anche se sponibile in seguito sul suo CD “The Archi- mente tecnicamente imperfetto (tanto per
l’acquolina in bocca, cominciarono a prepara- qui la prima parte di questo segmento è ve Collection Volume 1”. Qui, viene pre- fare un esempio, la voce di Gabriel stride
re collette e a racimolare denaro, se non che, cantato e il finale è meno sofferto. Dato sentato con un arrangiamento per intero spesso e volentieri, come lui stesso nota nelle
di punto in bianco, l’asta venne chiusa e il sito che all’epoca il brano era già praticamen- gruppo, anche se comunque con le chitar- note di copertina definendola, esagerando,
rimosso, senza dare alcuna spiegazione. Per te pronto ed eseguito dal vivo, non si può re acustiche in primo piano, e con un nuo- “terribile”), ma incredibilmente affascinan-
molto tempo, i fan rimasero frustrati: era pa- considerare “Provocation” come una early vo drammatico finale, con cori e organo. te, notevole e, sorprendentemente, viste le
lese che l’asta fosse stata fatta chiudere dal version di “Looking for Someone”, mentre Questo è uno dei momenti più pregevoli circostanze, anche disponibile in qualità ec-
management dei Genesis, ma che fine aveva non è escluso che i germi di “The Fountain dei Jackson Tapes, e non fa altro che sotto- cellente. Visti i titoli dei brani terminanti con
fatto il nastro? Era stato acquistato da loro o of Salmacis” siano nati proprio qua, anche lineare quanto sia stato ingiusto il manca- il suffisso “-ation”, e visto il periodo storico,
avremmo dovuto accontentarci per sempre se l’assenza di registrazioni dell’epoca può to credito di Phillips su “The Musical Box”: non si può fare a meno di chiedersi come mai
di quei 20 miseri secondi di ogni brano che, solo farci speculare al riguardo. se è pur vero l’arrangiamento finale non “Stagnation” non sia presente in nessuna for-
non solo non sfamavano la nostra curiosità, avrebbe potuto essere stato partorito da ma, a parte, forse, un brevissimo accenno su
ma la alimentavano? un’incarnazione precedente del gruppo, “Resignation”… talmente breve che potrebbe
praticamente tutte le sezioni del brano persino non trattarsi affatto di una citazione.
La risposta ufficiale venne data solo nel 2008,  Frustration (3:42) - Questa è una vera e La risposta, in realtà, è piuttosto facile: al mo-
propria sorpresa: una very early version sono già presenti in questa early version
quando venne annunciato il cofanetto deluxe mento della registrazione dei Jackson Tapes,
di “Anyway”, un pezzo che sarà pubblicato e la cosa sicuramente non si può ignorare.
“1970-1975”, contenente gli album del grup- il brano era già stato composto e, una ver-
solo nel 1974 su “The Lamb Lies Down on Stando a quanto dice Phillips, c’è almeno
po dell’era Gabriel (ad eccezione del primo, i sione primordiale verrà incisa nella già citata
Broadway”, l’ultimo disco con Gabriel in un altro brano su “Nursery Cryme” parti-
cui diritti sono tutt’ora detenuti da Jonathan BBC session registrata per “Nightride”; quin-
formazione. Ancora una volta, è impossi- to da una sua idea, “Harlequin”, e, viste le
King) in versione remixata dal tecnico Nick di, probabilmente, il gruppo non l’ha dichia-
bile sapere se fosse un’idea musicale che atmosfere non dissimili a certi momenti di
Davies e un CD bonus, che comprendeva bra- rato idoneo per questo scopo e ha deciso,
il gruppo aveva già in mente da tempo o “Trespass”, non c’è nessun motivo per du-
ni usciti su singolo, qualche inedito già appar- semplicemente, di non includerlo in questo
se sia nata esplicitamente per il documen- bitare di ciò che dice!
so su “Archive 1967-1975”, e, finalmente, in progetto.
prima mondiale assoluta, i famigerati Jackson tario, né tantomeno se il testo di questa
Tapes. Ci fu qualche polemica per via del fatto versione, completamente diverso da quel- Visto il lieto fine di questa avventura, non
che, per sentire finalmente questo tanto so- la ufficiale, sia stato creato per l’occasio-  Resignation (3:02) - Questo brano, stando possiamo che chiederci quanto altro mate-
spirato materiale, si sarebbe dovuto acquista- ne. Il brano, nonostante sia in una tonali- a testimoni oculari dell’epoca (o quanto- riale storico, che sia musicale o meno, si na-
re un costoso boxset che, benché contenente tà diversa, nella sua prima sezione non si meno, auditivi), parrebbe essere una ver- sconda da qualche parte su questo pianeta in
anche altre cose interessanti, non era esatta- discosta poi tanto da come sarà in futuro. sione modificata di una canzone intitola- attesa di essere scoperto e pubblicato. Maga-
mente una priorità di tutti, ma l’eccitazione Le vere differenze cominciano quando ini- ta “Peace”, mai incisa e assente da tutte ri, per restare in tema Genesis, in un sotter-
per la pubblicazione di questo reperto storico zia la sezione centrale: invece di progre- le registrazioni dal vivo rinvenute fino ad raneo o in una soffitta, nascosto al buio tra
fu talmente grande da subissare tutto il resto. dire nello splendido intermezzo strumen- ora. Tuttavia, sappiamo già che questa altri oggetti, si nasconde il nastro del singolo
Finalmente, il mondo era in grado di sapere, tale, va in una direzione completamente versione non può essere uguale al brano del 1972 “Going Out To Get You”/ “Wooden
esattamente, in cosa consistessero i Jackson diversa, sfociando in una nuova sezione originale: prima di tutto, “Resignation” Mask”, registrato, mai pubblicato e, in segui-
Tapes: che sembra derivare da qualcos’altro, in è uno strumentale, mentre “Peace” era, to, purtroppo, svanito senza lasciare nessuna
quanto, di fatto, si lega poco con quanto teoricamente, un brano cantato. Inoltre, traccia. Vedremo cosa ci riserverà il futuro
l’ha preceduto, anche se non sappiamo a in questa veste, compaiono anche fram- ma, nel frattempo, continuiamo a controllare
cosa appartenesse nello specifico questa menti di “Manipulation”/”F Sharp” e della soffitte, cantine e, a questo punto, granai!
 Provocation (4:10) - Dopo una partenza seconda parte. sezione inedita di “Provocation”, chiara-
un po’ enigmatica, ci troviamo davanti
mente originariamente estranei a questa
alle basi di quella che diventerà l’intro-
composizione. Comunque, per come è
duzione strumentale di “The Fountain of
presentato qua, il pezzo in sé non sarebbe
Salmacis”, però con una melodia vocale  Manipulation (3:48) - Un altro germe di
un futuro classico dei Genesis periodo Ha- stato fuori luogo su “Trespass”, con la sua
completamente diversa. Segue una se-
ckett-Collins: “The Musical Box”. In realtà, atmosfera delicata data dalle chitarre acu-
zione strumentale inedita, probabilmen-
per come le cose erano messe all’epoca, stiche di Phillips e Rutherford e dal flauto
te appartenente a qualche altro brano
questa non è altro che una rielaborazio- di Gabriel.
dell’epoca in seguito scartato. La coda di
questo brano è costituita dalla sezione ne di “F Sharp”, strumentale chitarristico

36 37
METALMORFOSI di MAURIZIO MAZZARELLA
Existential Triad” del 2001, che ottengono una
molteplice serie di riconoscimenti e meriti da
turalezza nelle undici composizioni del disco
per circa un’ora di musica. A partire dall’im-
parte della critica nazionale ed internaziona- maginifico titolo che racchiude un concept
le, fra varie riviste e portali web, ottenendo incentrato sui misteri del cosmo, ampiamen-
numerosissimi consensi tra le maggiori riviste te documentato nel libretto che accompagna
specializzate del settore e risultando per tre il cd, questo lavoro è idealmente la colonna
anni al primo posto della top 5 tra le migliori sonora di un vero e proprio trip mentale,
demo di sempre. Tra il 2005 ed il 2010 inse- dove mistero, avventura ed introspezione si
gna chitarra elettrica al Civico Liceo Musica- rispecchiano in un mélange sonoro che oltre
Emilio De Biase le Comunale “Luigi Rossi” di Torremaggiore, a metal, rock più tradizionale, progressive e

INTERPLANETARY VOYAGE
apportando le proprie metodologie tecnico- fusion, presenta soluzioni sonore inaspettate
teoriche di studio e forma successivamente come nel terzo magnifico brano, The Eternal
l’ensemble chitarristico Axemania, il quale, Wandering, con una solenne cascata di note

ABOARD A SIX STRINGS


in continuo mutamento, è costituito dalla se- assestata su ritmi lenti che sfocia improvvisa-
lezione dei suoi migliori allievi di turno. Nel mente in un funky marcato dalla presenza dei
2009 inizia la collaborazione con dl’etichetta fiati. Davvero apprezzabile la dinamicità di
italiana Videoradio, che porterà alla pubbli- The Mission Kepler (dove sembra che le stelle
cazione dell’album “Interplanetary voyage ed i pianeti scorrano velocemente attorno…),
Emilio De Biase nasce a San aboard a six strings”, il cui progetto, del quale così come la poliedricità ritmica del brano
Giovanni Rotondo nel 1976, è arrangiatore, compositore ed unico esecu- posto in chiusura, The Three Super-Earths,
inizia lo studio della chitarra tore di tutte le partiture musicali dell’intero efficacemente condensata in appena quattro
a 14 anni e a 17 anni prose- disco, nonché curatore della registrazione, minuti. Disco consigliatissimo a tutti e non ai
gue la su crescita musicale mixaggio, mastering e artwork, richiederà la soli appassionati di shredding…
studiando chitarra classi- dedizione di 4 anni di lavoro, tra il 2010 ed il
ca presso il Conservatorio 2014, per un concept album che ha l’intento
Statale di musica “Umber- di proporre un innovativo scenario, atto a re-
to Giordano” di Foggia con vocare le sensazioni, le conoscenze e le atmo-
i maestri Giovanni Grano, sfere del cosmo, dei misteri più affascinanti
Riccardo Fiori e in partico- dell’universo di cui ne siamo parte, contorna-
lare Sandro Torlontano, fre- to da una miscela ottenuta tra il progressive
quentando anche alcuni suoi e la fusion metal, altalenati a fasi più viscerali
seminari di ricerca musicale ed evocative. Durante questo periodo di ste-
e scelta del repertorio; teo- sura, con gli AGE of Time, band con la quale
ria e solfeggio con il maestro svolge un’intensa attività live ed altrettante
Cesare Tancredi e armonia collaborazioni musicali, pubblica per la Vide-
con il maestro Giovanni Fio- oradio, l’album “Attimo”, realizzando intanto
rentino. Partecipa a seminari il suo primo lavoro discografico, progetto mu-
di Musicologia e Psicologia sicale Pop-Rock ideato assieme ad Antonio
Applicata alla Musica ed al Schiavone (voce) e Giovanni Corleone (autore
Musicista con il maestro Fa- testi).
bio Trippetti e a laboratori di studio sulla do- borazioni con i Dik Dik, Leano Morelli, Dino,
decafonia di Arnold Schönberg, curato dal Federico Fazio dei New Showman. Nel 1996 “Interplanetary voyage aboard a six strings”
maestro Giuseppe Fagnocchi. Continua la sua fonda i NOX PERPETUA, duo polistrumentisti- ha ottenuto si dalla sua uscita buoni riscontri
esplorazione musicale ed a maturare la sua co (coadiuvato da Giovanni Coppola al basso, di critica, anche quella che conta. L’ispirazione
esperienza live suonando da subito in molte clarinetto e testi) che propone un originalis- è il fattore che più colpisce ascoltando la sua
band locali ed orchestre spettacolo, cimen- simo mix di death metal progressive, Classica musica. Il modo con cui Emilio De Biase ha
tandosi nei più variegati generi musicali. Tra e fusion, col quale incide tre demo tape ed è metabolizzato i suoi ascolti formativi e le sue
le esperienze turnistiche da segnalare colla- proprio con il loro terzo lavoro, “The Eternal esperienze, si trasducono con estrema na-
38 39
NIGHTS! NIGHTS!
pe, Roxette, Cardigans… il prog degli Änglagård…
il metal dei Bathory. L’EP in pillole…

Clouded mind,
Gli svedesi amano la Musica. I bambini imparano
precocemente a suonare lo strumento scelto nel- Band: Nights! Nights!
la scuola musicale comunale che fa parte della Album: Clouded mind, clear as day
scuola elementare, e spesso proseguono anche Genre: Post-rock
da grandi a suonare a cantare in coro. L’offerta Released: 2014

clear as day
è ampia e varia, e non c’è da stupirsi che i poco Label: Shunu Records
più che adolescenti Nights! Nights! abbiano con-
cepito un mini disco come “Clouded mind, clear MEMBERS
as day”. Jonas Hallén - Guitars
La proposta è totalmente strumentale, inseri- Martin Bäckius - Guitars
ta ad arte nella categoria Post Rock, che non so Malusi Sjögren - Bass
cosa voglia dire se riferita all’EP in questione. Erik Larsson – Drums
Non amo molto le etichette!
di Athos Enrile Ciò che ho ascoltato mi ha portato in viaggio per CREDITS
15 minuti, e poi altri 15, e 15 ancora. All music by Martin Bäckius, Jonas Hallén and
Ho visitato terre di rara bellezza, fredde e buie, Erik Larsson.
assolate ed accoglienti. Ho incontrato una natura Produced by Matteo Coppola Neri in October
che mi era oscura, e mi sono fatto accompagnare 2013 at X-Style Studios, Gothenburg.
per tutto il percorso. Mastering by Gitarrtoken Studios, Gothenburg.
Ecco cosa è accaduto ai Nights! Nights!... han- Album art by Acke Hallén & Sam Woods.
no saputo tradurre in musica le loro immagini
quotidiane, le hanno dipinte, usando i colori ap- TRACKLIST
propriati, utilizzando una semplicità che spesso 01 Searching for Borealis
viene scambiata per mancanza di argomenti, ma 10:00
che in questo caso è la perfetta sintesi di momen- 02 Another Sunset Lost
ti e atmosfere vissute. 4:51
Ascoltare e lasciarsi andare con la mente è il
modo perfetto per poter godere appieno di
“Clouded mind, clear as day”.
Una band in erba, promettente, con le idee chia-
re, talmente limpide da capire che proporre le
loro pictures - e non quelle derivanti dai modelli
imposti dal momento - è la strada che conduce
alla piena soddisfazione, che in questo caso po-
trebbe coincidere con quella dell’ascoltatore. A
me piace immaginarla così!
Ecco un esempio:

https://www.youtube.com/
E’ probabilmente la prima volta che provo a rac- Loro si chiamano Nights! Nights! e ciò che watch?v=7MW9UT8Cyv8
contare il lavoro della pura gioventù in azione. presentano è un EP di debutto, quantitativamente
Chi me la propone la inserisce all’interno di un poca cosa se si pensa ai 15 minuti suddivisi su
pugno di proposte, e lo fa un pò timidamente, due sole tracce. Ma la lunghezza c’entra davvero
aggiungendo: “Prova a dargli un’ascoltata se hai poco con la qualità e l’originalità, mentre è più
voglia, magari trovi qualcosa che rifletta i tuoi interessante concentrarsi sulle potenzialità e
gusti!”. sulla maturità di questi ragazzi di Goteborg, la cui
E cosa c’entrano i miei gusti? Occorre avere ri- età oscilla tra i 18 e i 20 anni.
spetto per chi si impegna e provare a fornire Penso alla Musica di quel paese e mi viene in
un’immagine oggettiva del lavoro altrui. mente il pop di successo… quello di ABBA, Euro-
40 41
Psycomusicology
A questo scopo, usando il Personal Computer, ascoltato, ancor prima dell’insorgere della
creammo un personaggio su Second Life, una malattia.
piattaforma in cui gli utenti, detti residenti, E così suonò i Doors di Jim Morrison, che
accedono al mondo virtuale attraverso esprimevano i propri demoni interiori sotto
a cura di MAURO SELIS un avatar tridimensionale, un alter ego forma di liriche e melodie di rara bellezza:
elettronico che può immergersi in una
[email protected] esistenza creata su misura per sé.

ASTOLFO:
Astolfo, in quel mondo, decise di diventare
un D.J., creando una radio che trasmetteva http://youtu.be/YweoQz22SQY
del buon rock, quello che da sempre aveva

l’agorafobia del D.J.


Era da tempo che il paziente a cui facevo della lettura e della musica.
visita non usciva dalla propria abitazione. L’uomo descriveva la sua malattia in questo
Negli anni le sue incursioni fuori casa si erano modo: “I miei timori sono le situazioni che
diradate come capigliatura su una persona includono l’essere fuori casa da soli, l’essere in
scarso crinita. mezzo alla folla o in coda, l’essere su un ponte
Astolfo era un uomo sulla quarantina, affetto e il viaggiare in autobus, treno o automobile”.
da una perniciosa forma di agorafobia Astolfo abitava con i genitori, anziani ma
(dal greco αγορά: piazza e φοβία: paura, ancora sufficientemente in gamba, ed era
etimologicamente “paura della piazza”) che un paziente complesso in quanto la sua
gli impediva di recarsi in posti esterni alla personalità presentava – parallelamente -
propria abitazione. una serie di altri disturbi:
Per questo ero io ad andare da lui, in quanto • fobia sociale (evitamento delle
sarebbe stato troppo oneroso a livello di situazioni sociali per il timore di essere
energia psichica raggiungere il mio studio imbarazzato),
dall’altra parte della città. • disturbo ossessivo-compulsivo
Vent’anni prima le avvisaglie di questa grave (evitamento dello sporco per paura
patologia lo avevano sorpreso una domenica della contaminazione),
mattina in una piazza semideserta del luogo • disturbo post traumatico da stress
ove risiedeva. (evitamento di stimoli, accumulatori di
Era in compagnia della sua ragazza e, come stress),
un colpo allo stomaco, gli subentrò un ansia • disturbo di ansia di separazione
diffusa e la voglia impellente di entrare in (evitamento di separazione dalla casa
un luogo chiuso, un bar da dove poi faticò - e dai familiari).
psicologicamente parlando - a rientrare nella In quanto persona molto sensibile, dotata di
propria abitazione. vivida intelligenza seppur in grave sofferenza
Da quel giorno in Astolfo subentrò una per le sue limitazioni di movimento,
progressiva fobia invalidante di uscire e di decidemmo assieme di attuare un progetto
vivere in luoghi esterni, abbandonò così gli che gli permettesse, pur rimanendo
studi al secondo anno di Università per far fisicamente in casa, di “convalidare” la propria
vita sempre ritirata, seppur coltivasse le arti esistenza.
42 43
Poi il grunge dei Nirvana, ove violenza e esterno, poi i social network consolidarono la
dolcezza, dannazione e catarsi si mischiavano visione di mostrare un universo meno ostile
in una copiosa proiezione emotiva: agli occhi dell’uomo che riuscì a fare qualche
sortita al di fuori di casa senza provare quel
senso di paura paralizzante.
Parafrasando il Banco del Mutuo Soccorso:
http://youtu.be/hTWKbfoikeg http://youtu.be/kufJ6nD9KFE
Successivamente la folk psichedelia dei Pearls
Before Swine, ove il leader Tom Rapp si ergeva
con la sua surreale metafisica tra atmosfere
oniriche, afflati poetici e texture fiabesche:
Rilascia con calma le staffe della malattia, o
Astolfo.
Conduci il tuo ippogrifo tra le meraviglie del
http://youtu.be/eqLa42texfI mondo.
A poco a poco il senso di autoefficacia in Non ci sarà cupo inganno né fobia.
Astolfo crebbe e riuscì a fondare una reale Ma solo una cura per la tua patologia.
webradio per poter comunicare con il mondo

POST SCRIPTUM : Il caso di Jemma Pixie A seguito dei numerosi Like ricevuti, nel 2012
Hixon ha rilasciato il suo primo singolo, Never Let
Go:
Un paio di anni fa è salita alla ribalta, dapprima
in Cina ed estremo Oriente, poi in tutto il
mondo, Jemma Pixie Hixon, una ventenne http://youtu.be/7KFG708edcI
cantante inglese affetta da agorafobia:
che, curiosamente, ha il medesimo titolo
del primo singolo dei miei prediletti Camel
(emerge sempre il cuore proghettaro…) del
http://jemmapixiehixon.tumblr.com/ novembre 1972
La ragazza ha iniziato a soffrire di attacchi di
panico all’età di sei anni, a sedici ha dovuto http://youtu.be/zMWhSOkmDy4.
lasciare la scuola in quanto non riusciva più
ad oltrepassare il cancello del suo giardino a
Malvern (contea del Worcestershire).
Trovando nella musica, sia nel semplice Una fortuita coincidenza che ha amplificato
ascolto, sia nel scrivere e cantare brani, un la mia curiosità su questo caso, anche perché
conforto e un sito di felicità endogena con come recita il testo di Andy Latimer “Man is
cui affrontare la paura paralizzante di vivere born with the will to survive,” (L’uomo è nato
all’aria aperta, ha iniziato a postare su you con la volontà di sopravvivere).
tube video-canzoni che hanno, quelle sì, The power of music!
varcato il confine di casa ottenendo un vasto
consenso soprattutto nel popolo dei teenager.
44 45
u
Generazione Telev oto
MAT2020 alla scoperta della musica delle nuove generazioni.
di Max Pacini

Parte Prima
Un viaggio. Questo è un viaggio e nulla più. Confesso subito che non avevo mai visto un Poi un po’ meglio con il gruppo selezionato re buono, specie considerando il ridottissimo
Cosa vuol dire avventurarsi nella musica dei solo minuto di XFactor nelle edizioni prece- per la prosecuzione dell’avventura. Qualcuno minuto (fatto di 60 secondi e nulla più) a loro
giovani nel 2014? Non l’ho ancora capito di denti e che, invece, quest’anno, per motivi effettivamente possiede quel qualcosa in più disposizione. Sì è vero, a questo livello chissà
preciso, ma sicuramente il passaggio obbli- giornalistici, ma anche un po’ per cercare di che forse lo metterà in condizioni di emerge- quanti giovani (e non) ci sono in Italia, ma Fe-
gato, diretto o indiretto, è attraverso XFactor. capire, non ho perso nulla. Neppure gli ab- re. Mi colpiscono in particolare il trentenne derico e Lorenzo sono lì e si rendono visibili,
Già XFactor, questo format da tutti dato sulle bondanti articoli, critiche e recensioni ovun- Federico Pagani (in arte An Harbour) e il più senza rintanarsi in qualche garage o cantina a
onde di un inevitabile declino, ma ancora ca- que raggiungibili. Del resto non poteva che giovane Lorenzo Fragola. Sarà che si presen- incensarsi vicendevolmente, salvo poi lamen-
pace di calamitare migliaia, per non dire mi- toccare a me questo compito visto che, mu- tano armati di chitarra (che suonano pure!),
lioni, di telespettatori ogni giovedì. Con il suo sicalmente parlando, sono decisamente il più sarà che il loro primo inedito è davvero accat-
televoto e le sue promesse discografiche, la ‘leggero’ della compagnia MusicArTeam (cosa tivante, ma il mio giudizio non può che esse-
sua vera o presunta banalità, il suo fascino da di cui non mi sono mai vergognato, specie nei
moderno ‘Festival di Sanremo’ dei giovani e miei caldi anni ‘radiofonici’).
dei meno giovani. Una domanda sorge subi-
to spontanea: ma i Protagonisti e i giudici di Come funziona XFactor? Nella prima parte
XFactor quando parlano di pop, rap, rock, prog della stagione vengono svolte delle audizio-
sanno veramente di cosa stanno parlando? E ni alle quali partecipano centinaia e centinaia
noi che facciamo parte, almeno a parole, de- di ragazzi più o meno maturi, alla ricerca di
gli ‘altri’, quelli che se la tirano da musicisti/ gloria o chissà forse solo di qualche fugace
musicofili ‘colti’, lo sappiamo veramente? Sì, sensazione ‘da palcoscenico’. Poi i seleziona-
direi di sì, ma… sono molto confuso. ti proseguono il cammino tra serate a tema
e eliminazioni successive su base televoto,
avendo l’opportunità di imparare (e tanto) da
Vocal Coach del calibro di Rossana Casale. Il
tutto sino alla finale nel corso della quale vie-
ne proclamato il vincitore che riceve in pre-
mio dalla Sony un contratto discografico.
Il livello della ottava edizione (quella di
quest’anno) è decisamente scandaloso alme-
no nella prima parte. Tra stecche, banalità,
presunzione e, qualche volta, un filo di volga-
rità tutto scorre e… fa spettacolo e… ascolti.
46 47
appartiene… a due protagonisti di XFactor
di oggi e di ieri: Fedez (giudice della edizio-
ne 2014) e Francesca Michielin (vincitrice di
XFactor 5 nel 2011/2012) con un brano dal
titolo Magnifico.
Anche qui, giusto per seguire il ragionamen-
to, fate un salto su youtube con me:

http://www.youtube.com/
watch?v=RELQXv8m_cc
Ancora una volta rimango stordito dai nume-
I due artisti hanno in effetti un precedente
ri:
degno di nota: Cigno nero
Magnifico (Official Video): 4’313’707 visualiz-
zazioni in 16 (dico sedici) giorni
http://www.youtube.com/
Cigno Nero (Official Video): 33’826’040 dal 4
tarsi del fatto che nessuno li conosce. Avere Federico è un cantautore puro, già abbon- watch?v=cd7fZTqYYmg
marzo 2013 (sempre al 16 novembre 2014)
successo non è un peccato. Il problema è un dantemente formato. Lorenzo un giovanotto
altro: il talento. L’opportunità rende visibile di belle speranze arrivato con fidanzata al se-
quel qualcosa che ci deve già essere, almeno guito, ma già idolo delle ‘teen’. Il primo sarà
subito trombato, per i più inaspettatamente
in parte. Certo da qui a dire che tutti i talenti
prima o poi riescano a diventare famosi… il (bravissimo, ma troppo cantautore e soprat-
passo è decisamente troppo lungo. Così come tutto poco malleabile per poter proseguire e
affermare che tutti i famosi hanno talento. diventare un ‘Sony Affair’ dico io) mentre il
secondo sta attualmente continuando la sua
Per capire quello che sto dicendo, vi prego, avventura e, se qualcuno non si berrà del tut-
non fate gli schizzinosi e ascoltate questi due to il cervello, vincerà questa edizione.
contributi video ‘ufficiali’. Ovviamente levate
da mezzo i commenti dei giudici (Morgan, Vic- Ma a parte le considerazioni artistiche o mu-
toria Cabello, Mika e Fedez) troppo impronta- sicali, voglio fissare la vostra attenzione sui
ti allo show e al musical business, ricordate risultati degli ascolti o meglio delle visualiz-
che è un programma dedicato a cantanti e zazioni su youtube: 2’659’943 per Lorenzo
non a musicisti e concentratevi sui ragazzi. e 1’066’932 per Federico (al 16 novembre
2014, ma in rapida ascesa). Numeri incredi-
Federico Pagani (An Harbour) http://www. bili da raggiungere anche per grandi star del
youtube.com/watch?v=tf-jlzsomvE mondo della musica.
Lorenzo Fragola: http://www.youtube.com/ E allora la mia mente vola e va… alla ricerca
watch?v=ETMl84bZePM dei brani più gettonati su youtube. E cosa
arrivo a scoprire? Che la salita più verticale

48 49
Il fenomeno, tra una ‘e’ aperta milanese e una
‘o’ grave veneta, è sicuramente da analizzare
farlo. La musica è fatta di sensazioni e la mia
vita è scomponibile in tanti momenti diversi,
Generazione Boh (Fedez)
e guai a chi dice il contrario! Non penso che con tensioni emotive le più svariate. Così, in Un italiano su tre vive a casa dei genitori ‘’Ricariche dello stato’’
tutte queste persone volessero solo vedere alcuni attimi, nel mio mondo non necessa- Il problema è che gli altri due sono i genitori Con le tasse che ho pagato compravo mezzo
se è veramente bella la fidanzata di Fedez (è riamente elitario, c’è spazio anche per una Con in mano il testamento tipo ‘’Nonno stato
così importante?). Ci sarà qualcosa in più. Ci ‘rappata-pop’ (‘poppata-rap’ è vistosamente quando muori?’’ ‘’Come si chiama la carica da parte dei poli-
deve essere qualcosa in più. O no? cacofonico, fuorviante e quasi volgare) così Ti trovi a quarant’anni a dire ‘’Mamma dor- ziotti sui manifestanti?’’
giovane da essere attrattiva. Chi mi segue su mo fuori’’ Cariche dello stato.
Una prima domanda nasce spontanea: ma chi Spotify è ormai abituato ai miei ripetuti ‘sbal-
E’ noto che l’italico soffre di stress post-trau- Rinunci alla casa e alla villa con vista
diavolo ha truccato quasi da zombie il rapper zi musicali’ e non si meraviglierà.
matico da cellulare scarico un italiano su tre rinuncia anche il dentista
morbido e ‘supertatuatoconlafacciadabra-
Tipo che l’IPhone smette di scrivere e tu Viviamo in condizioni precarie
voragazzo’ Fedez e la giovane Francesca nel Visto che, forse, mi avete sopportato sino a
smetti di vivere Che molto presto diventeranno carie
filmato di ‘Magnifico’? “In galera” ripeteva a qui, ascoltate un po’ Generazione Boh (da cui
Pazzo per gli autoscatti? sei fotosensibile Generazione ‘’televoto’’ coi cervelli sotto
mo’ di tormentone Giorgio Bracardi dagli au- è stato tratto, neanche troppo liberamente, il
Su Facebook si è iscritta metà popolazione vuoto
torevoli microfoni di Alto Gradimento. E gale- titolo di questo articolo)
L’altra metà ha ancora dei problemi con il Sempre più risucchiati dal televuoto
ra sia! Non può essere diversamente.
http://www.youtube.com/watch?v=_ modem Generazione beat?
La seconda è: ma in che mondo viviamo? Non NhcJokNEos I suicidi ormai non fanno più tanto rumore Generazione pop?
posso, infatti, fare a meno di paragonare i nu- In tuo onore ci sarà un minuto di silenziatore No! Rigenerazione
meri sopra esposti con quelli (1’286) raccimo- Il filmato è decisamente più curato e il testo Il mio paese chiama Facchinetti ‘’Figlio d’ar- Generazione boh
lati (ed è solo un esempio) da giovani di sicuro esprime, su 2 note 2, i problemi, le perples- te’’
e certificato talento come Andrea De Nardi e sità e l’autocommiserazione/disperazione dei E’ come andare da McDonald’s e dire ‘’Vado Ritornello
Matteo Ballarin (i ‘Former Life’) con Belong To giovani d’oggi. al ristorante’’
The Stars (da Electric Stillness) attraverso un Banale? Forse. O Forse no. Un vecchio è un pericolo se guida una Mer- Non ci fermiamo alle precedenze
video minimalist pubblicato da Gloria Taglia- cedes Ma ci fermiamo alle apparenze
pietra (vi dice niente?) il 20 settembre 2012: Fermarsi a meditare lo ritengo, a questo pun- Figuriamoci quando è alla guida di un paese Abbiamo più punti interrogativi che punti di
to, praticamente obbligatorio. Generazione ‘’televoto’’ coi cervelli sotto riferimento
http://www.youtube.com/ vuoto Guardiamo tutti le stesse cose
watch?v=Y8SQ9TtI4I8 Alla prossima puntata. Sempre più risucchiati dal televuoto Indossiamo gli stessi vestiti
Questa è veramente la fine. La fine di tutto. Generazione beat? Mettiamo le stesse scarpe
Ma poi ripenso a una frase fatta tra le più get- Generazione pop? Siamo specchi che non riflettono
tonate: “la quantità non fa la qualità”. E… sì No! Rigenerazione Prigionieri del presente in un paese senza fu-
bravo! Ora ne so quanto prima. Generazione boh turo
Rit: O reagiamo o ci troviamo a cucire l’orlo del
Delle due una: se l’importante è la musica al- baratro
lora i Former Life dovrebbero avere almeno I don’t know (boh) I don’t know (boh) E a quel punto i rimorsi faranno più male dei
100’000’000 visualizzazioni; se l’importante I don’t know (boh) I don’t know (boh) morsi
è l’immagine allora non mi spiego come due I don’t know (boh) I don’t know (boh)
video obiettivamente semplici e non troppo I don’t know (boh) I don’t know (boh) Ritornello
azzeccati (per non dire bruttini) possano giu-
stificare un simil consenso. C’è Ancora chi crede in un posto migliore
Per questo si fanno le valigie e si parte
Ma c’è una cosa che ancor più mi turba: a me C’è ancora chi crede in un mondo migliore
la musica che propone Fedez (di cui ignoravo Per questo mandiamo le sonde su Marte
completamente l’esistenza sino al settembre L’Italia è a forma di stivale
2014 e di cui trascuro ogni ‘approccio/aggan- per questo prendiamo calci in culo dalla sera
cio’ politico) non dispiace per niente, anzi. al mattino
Come è possibile direte voi. Non so rispon- Ma in fondo se ci pensi ci è andata pure bene
dere a questa domanda… e non mi interessa Pensa se era a forma di preservativo
50 51
PROFONDO BLUES
viaggio intorno alla musica dell’anima
a cura di FABRIZIO POGGI

[email protected]

Vorrei parlarvi in questo articolo suddiviso in Atkins, anche se in seguito sarà ispirato per
due parti di un paio di grandi musicisti con sua stessa ammissione da altri grandi come

STRINGS, HEROES & FRIENDS


cui ho avuto il piacere, l’onore e il privilegio Robert Johnson, Ry Cooder, David Lindley,
di suonare in tempi recenti. Si tratta di due Lowell George, Duane Allman, Robben Ford,
giganti della chitarra che varrebbe la pena Mick Taylor, Merle Travis, Leo Kottke, Clarence

(parte prima)
di conoscere meglio. Sono davvero due White dei Byrds e i Ventures, celebre gruppo
leggende della sei corde blues, ma non solo, surf.
perchè sono realmente due musicisti a tutto In una intervista rilasciata a un quotidiano
tondo. Due grandissimi capaci di unire perizia texano dirà: “A tredici anni già sapevo di voler
tecnica a un grande cuore. Due eroi che suonare la chitarra, sapevo di voler suonare
grazie al miracolo del blues sono diventati in una band”. Il suo primo strumento a sei
miei amici. corde è una chitarra giocattolo ispirata ad
Elvis Presley che però appartiene al fratello.
Il primo protagonista è Sonny Landreth Un giorno mentre i due sono a scuola il
Il suo nome completo è Clyde Vernon Sonny cagnolino di famiglia farà di quella chitarra
LANDRETH

Landreth III ed è in giro dai primi anni giocattolo il suo passatempo preferito,
settanta. E’ considerato da tutti il numero azzannandola a più non posso e rovinandola
uno della chitarra slide che suona con uno completamente. Sonny non se la prende
stile assolutamente unico e originale. Di lui più di tanto (era comunque la chitarra del
Clapton ha detto: “è uno dei chitarristi più fratello) e seppur solidale qualche settimana
sottovalutati del pianeta, ma è anche uno dopo si comprerà una chitarra vera e,
dei più grandi e innovativi musicisti che io sopratutto tutta sua, con la quale comincerà
conosca”. a suonare in una piccola band composta da
Sonny Landreth oggi vive a Breaux Bridge amici del suo quartiere. Una sera con i suoi
in Louisiana, ma è nato il primo febbraio compagni di band si reca al Blue Angel Club
del 1951 nella terra del blues, a Canton un dove assiste a un concerto di Clifton Chenier,
minuscolo paesino del Mississippi. Frequenta leggendario fisarmonicista che suona zydeco,
ancora la seconda elementare quando il padre la musica nera della Louisiana. Sonny ne
assicuratore si trasferisce prima a Jackson rimarrà folgorato per sempre tanto che le
la capitale del Mississippi e poi a Lafayette musiche popolari della Louisiana saranno
Sonny

in Louisiana, nel cuore della Cajun country, per lui fonte di grande ispirazione per tutta
dove il giovane Sonny troverà un mileau la sua carriera. Una carriera che comincia
musicale assolutamente affascinante e di prestissimo. E’ infatti poco più che ventenne
grande ispirazione. Inizialmente si avvicina quando incide il suo primo album nel 1973 che
alla tromba che suona nella band della scuola la Columbia però (succedeva in quegli anni)
per tutte le elementari, per passare poi un decide di non pubblicare. E’ sempre in quel
paio di anni dopo alla chitarra. Ad ispirarlo periodo che ottiene però il primo ingaggio da
in quegli anni sono Scotty Moore e Chet professionista come chitarrista della band di
52 53
poi mi sono appassionato al Delta Blues e a ad esempio canta attraverso la slide. Uno dei
musicisti come Mississippi John Hurt, Robert miei dischi preferiti in assoluto di tutti i tempi
Pete Williams e Tampa Red e così ho trovato è il suo “Into The Purple Valley”. Altri musicisti
un nuovo approccio musicale combinando slide straordinari sono stati Lowell George e
insieme i vari stili imparati da loro. Una Duane Allman. Una chitarrista slide fantastica
miscela di ritmo, arpeggio e melodia… è Bonnie Raitt.
Quando ho scoperto la tecnica bottleneck non Vivo in Louisiana da sempre e ho assimilato
avevo nessuno che mi insegnasse a suonarla tantissimo la cultura locale, la musica, gli stili,
e così ho ascoltato e appreso tutto dai dischi. i ritmi di quella terra meravigliosa. Spesso nei
Per “capire” la slide bisogna risalire a Robert miei dischi, con il distorsore e le accordature
Johnson e a Elmore James, colui che ha aperte, cerco di avvicinarmi ai suoni della
elettrificato la slide. Per me la slide è una fisarmonica, del violino e quindi al sound
sorta di simulazione della voce. Ry Cooder cajun e zydeco. Il mio primo amore però è
sempre stato e sempre sarà il blues”.

quel Clifton Chenier che anni prima l’aveva lavoro di Sonny con Hiatt produce interesse
lasciato incantato al Blue Angel Club. Sonny per la produzione di parecchi album solisti che
sarà per diverso tempo l’unico musicista racchiudono in se tutto ciò che il chitarrista
bianco in quella band di neri, e rimarrà per ha assorbito: dalle coinvolgenti sonorità del
sempre l’unico bianco ad averne fatto parte. sud della Louisiana al blues del Mississippi
Nel 1979 decide di cominciare una propria al southern rock, il tutto espresso con la sua
carriera solista fondando i Bayou Rhythm con superba tecnica chitarristica slide. Un sound
i quali incide un paio album profondamente unico, inimitabile. Tanti gli altri grandi (e suoi
influenzati dal blues. Contemporaneamente pari) con cui ha suonato: Mark Knopfler, Buddy
inizia la sua collaborazione con il grande cajun Guy, Bonnie Raitt, John Mayall, Beausoleil,
rocker Zachary Richard che avrà come punta di Junior Wells, Neville Brothers, Eric Johnson,
diamante l’incisione di un disco straordinario Robben Ford, Dr. John, Buckwheat Zydeco,
registrato dal vivo a Montreal. A metà degli Gov’t Mule, Little Feat, Johnny Winter, Jimmy
anni Ottanta alcuni amici gli presentano Buffett, Allen Toussaint e lo stesso Eric Clapton
John Hiatt che ha bisogno di una band per che l’ha invitato più volte ad esibirsi ai suoi
la tournée del suo album Bring The Family. Crossroads Guitar Festival.
E’ amore a prima vista e Hiatt sceglie senza Intervistato da un magazine statunitense
indugi Sonny e la sua band per andare “on the qualche anno fa alla domanda fatidica:
road”. La scelta si rivela così soddisfacente da “Come definiresti il tuo stile chitarristico e
indurre Hiatt a chiedere il supporto di quel come nasce la tua musica?”
gruppo di musicisti anche per il suo nuovo Sonny ha risposto: “Ho imparato a suonare
album intitolato Slow Turning. L’eccellente imitando lo stile finger picking di Chet Atkins,
54 55
Arriviamo alla traccia di mezzo, “Frigge la car- Finisce così questo “Cave Canem”, un demo
ne”, che parte in maniera tranquilla per poi che ha destato da subito la mia attenzione e
esplodere in un ritornello dal sapor “Marle- che tutto sommato ho apprezzato quasi per
niano”, con un bel testo intenso e una voce intero, ecco magari la traccia che proprio non

CANI DEI PORTICI


che a tratti sussurra e a tratti vomita odio. è riuscita a convincermi è stata “Tria”, ma per
E’ con “Tria”, un pezzo che possiamo definire il resto non ho nulla da dire e aspetto il pros-
quasi “metallurgico”, e con “Notturno 62” che simo lavoro con la speranza di ascoltare una
arriviamo alla traccia finale dal titolo “Orient produzione soprattutto migliore.
Express”. Grandi Cani bastardi, in bocca al lupo per
Una chiusura fantastica, a tratti malinconica tutto.
e con una batteria sostenuta nei giusti punti.
di Davide Rossi

Cani Dei Portici sono un power trio di ragazzi di Bernardo Russo dei MEGANOIDI ,( Novem-
calabresi emigrati in Emilia,si formano nell’in- bre 2013) grazie al supporto di toten schwan .
verno del 2010 a Bologna .Una musica dura, Questa la recensione di NON DIRMI MAI DI
grezza, ma ben suonata, sparata direttamente NOISE ‘zine:
in faccia dal cuore,in bilico tra post-hardcore, Il demo parte come una bomba, sonorita’
stoner e noise punk. il trio ,composto da Clau- dall’attitudine stoner e Claudio che urla os-
dio Adamo (Voce e Chitarra), Fabio Mollica sessivamente “Cave Canem”, titolo della pri-
(Basso) e Demetrio Sposato (Batteria) dopo ma traccia, per poi esplodere in un muro di
una demo eclattante, arrivano all’ep CAVE distorsioni “muffose”, belli anche i continui
CANEM per toten schwan records (in combut- sali e scendi per poi dissolversi come una nu-
ta con l’odio dischi).L’ep esce in digipack CD vola di nebbia tossica.
con 6 pezzi assolutamente fenomenali, una “Septem” ci trascina in quel mondo sognante
spremuta di energia allo stato primordiale, Le che tanto ci piaceva ascoltare negli Smashing
sessioni strumentali sono state registrate dal Pumpkins degli anni’90, con i suoi bei 4min.
vivo nel Marzo 2012 al Red Angela Studio di di trip sonoro e con la totale assenza di voce,
Castel Maggiore da Nicola Fantozzi; le riprese che rende il pezzo unico e al limite della pa-
vocali nell’estate del 2012 al Panda Music Lab ranoia, un elemento che ritroviamo positiva-
di Crotone ed il mix/mastering saranno cura mente per tutto il demo.
56 57
ONCE I WROTE SOME POEMS… “Wind and Wuthering”, probabilmente
‘album più trascurato e dimenticato nel
la seconda è la conclusiva “Afterglow”, che
non solo da quel momento farà parte delle
Riflessioni sugli album che hanno maggiormente segnato la mia esistenza primo decennio di carriera dei Genesis; forse scalette di quasi ogni tour, fino all’ultimo
il più sottovalutato, anche da parte dei fans del 2007, ma con il suo arpeggio di chitarra
a cura di ALBERTO SGARLATO più accaniti. Certamente il più strano. Sì, e il suo giro armonico influenzerà 30 anni di
strano perché in esso convivono molte anime progressive rock, dai Flower Kings di “The
[email protected] differenti. Andiamo insieme a scoprire quali. road back home”, agli IQ di “Constellations”,
L’apertura è affidata a “Eleventh Earl of Mar”, fino agli Spock’s Beard di “Waitin’ for me”.
la storia di un nobile inglese, un conte, che Sarà un pop velato di prog o un prog dalle
a causa degli impegni mondani e diplomatici sfumature pop? Difficile dirlo, ben più certo è
trascura suo figlio. La vicenda è narrata con che questa prima svolta melodica dei Genesis
quel taglio fiabesco e dal gusto un po’ “retrò” si imporrà come un chiaro riferimento
tipico di molti testi genesisiani, uno stile stilistico per tutto il prog-rock mondiale. E
introdotto da Gabriel e proseguito dagli altri questa è la prima anima che troviamo in
dopo la sua uscita dal gruppo, ma in realtà in questo disco. La seconda anima è frutto del
quelle strofe non è difficile leggere i problemi “braccio di ferro”tra Tony Banks, sempre più
esistenziali di Phil Collins; il batterista, presente nelle dinamiche compositive e negli
ora diventato cantante e frontman fin dal arrangiamenti del gruppo, e Steve Hackett, che
precedente album “A trick of the tail”, infatti, invece non sopporterà più questa situazione e
divorzierà (per la prima volta, ma succederà abbandonerà anche lui, dopo questo album,
spesso, nella sua vita) nel giro di un paio per dedicarsi interamente alla propria carriera
d’anni. Ciò si rifletterà pesantemente nei testi solista come già aveva fatto Peter Gabriel. I
dell’album “Duke”, del 1980, ma le prime due, Banks e Hackett, sembrano veramente
avvisaglie si possono scorgere già in questa sfoderare tutte le loro capacità espressive per
canzone e nel successivo disco “And then dare vita a due brani a dir poco giganteschi,
there were three” dove, ad esempio, “Down che meritano di essere ricordati per sempre
and out” parla dello stress dato da una vita in tra le migliori produzioni del gruppo: si tratta
giro per alberghi e sempre lontano da casa. di “One for the vine” per il tastierista e di
L’inizio di “Eleventh“ è indubbiamente “Blood on the rooftops” per il chitarrista, due
genesisiano, con quei suoi crescendo di composizioni che meriterebbero davvero di
Mellotron a ondate e l’intrecciarsi di una essere studiate in ogni corso di musica per i
chitarra “mugolante” con gli arpeggi del rispettivi strumenti. Tra le due riesce a trovare
sintetizzatore. Ma subito parte un inconsueto posto un altro brano molto interessante e
e potente riff organistico, molto accattivante, “strano” per la dicotomia che porta con sé: si
che già in qualche modo anticipa gli anni ‘80, tratta di “All in a mouse’s night”. Dicotomico,
quando alcune bands prog-rock iniziavano a nel senso che sul piano strumentale è una
incrociare i loro percorsi con quelli dell’AOR delle cose più maestose scritte dalla band,
e del rock più radiofonico. Non sono poche le con una straordinaria introduzione affidata al

GENESIS
similitudini, infatti, tra la potenza dell’organo Roland String Synthesizer, che dal vivo veniva
Hammond di questo brano e quello di “Does invece eseguita al Mellotron, seguita da un
it really happen” sull’album “Drama” degli veloce arpeggio di synth ARP Pro-soloist che

“WIND & WUTHERING”


Yes. A proposito di anni ‘80: “Wind and diventerà un ennesimo riferimento per tutto
Wuthering” contiene già due tracce che in il british neo-progressive rock degli anni ‘80,
qualche modo sembrano anticipare la svolta dai Marillion di “Punch and Judy” agli IQ di
commerciale della band negli anni a venire. “Awake and nervous”, mentre sul piano delle
(1977) La prima è la delicata “Your own special way”, liriche siamo probabilmente di fronte a uno
58 59
Il vino, l’amore, l’amicizia....la vita. Allo
spettatore meno attento Sideways può
sembrare una commedia come le altre, la
nota originale sembra essere data dalla scelta
dell’ambientazione, le colline della California
ammantate di vigneti e il mondo della
viticoltura.
Ma chi sa apprezzare i dettagli, si accorge
subito di essere di fronte a una pellicola ben
più profonda. Per Miles e Jack amici da una
vita, il viaggio alla scoperta dei vini californiani
dei testi meno intelligenti scritti dai Genesis Earth”. Questo strumentale conclusivo,
dovrebbe essere un momento per ritrovarsi
nella fase una
insieme, più “progressiva”
sorta di ultimo della loro
giro dacarriera.
scapoli che poi si ricongiunge ad “Afterglow” per
Si parla infatti di una coppia
maturi prima del matrimonio di Jack con che scopre nel chiudere l’album, cita all’interno anche un
cuore della notte un topo che gira per casa,
Christine. tema di “Eleventh Earl”, ed è probabilmente,
ma mentreinvece
Si rivelerà il loropergatto sta per un’
entrambi prenderlo urta
importante per la ripartizione dei riffs e degli assoli, il più
un mobile
e forse e si fa cadere
inaspettata un vaso
occasione perditirare
fiori in
le equilibrato punto di incontro di tutto il disco
somme
testa. Unadelle
storiaproprie
un po’ da rispettive
cartoon di esistenze
Tom & fra la personalità di Hackett e quella di Banks,
costellate
Jerry, insomma.di delusioni e aspettative mancate. oltre ad essere forse la più bella composizione
E come
La terza la“stranezza”,
degustazione di un buon
nonché terza vinoanima si strumentale dei Genesis insieme a “Los
accompagnaèspesso
dell’album, data alladallameditazione,
presenza dicosì benil Endos”, sul disco precedente.
racconto
tre branidistrumentali
un viaggio attraverso
nel disco, il mondo della
una scelta La presenza di ben tre brani strumentali e
viticoltura e alla scoperta delle sensazioni che
quantomai inconsueta da parte di questa il profluvio di percussioni in essi presente
sa trasmettere un buon vino, diventa il modo
band che ha
per porre sempre dato
riflessioni sullegrande
storie importanza
parallele di non può non farci pensare allo “zampino”
al
due persone assolutamente diverse fra“Wot
cantato e alle liriche. Il primo, loro di Phil Collins, che in quel periodo si era
Gorilla?”,
ma accomunati da insicurezze, fallimentiune
è francamente prescindibile, letteralmente innamorato dell’universo jazz-
tema brevemente ripetuto da chitarre e
malinconie. rock e si divideva tra i Genesis e il suo nuovo
tastiere
Quando senzala strada grandi
dei duevariazioni,
amici si che sembra
incrocia con progetto, i Brand X. Negli anni ‘80, invece,
quelle di solo
pensato Maya, percameriera
far esprimereche condivide
al massimo, con Collins troverà un nuovo amore musicale,
Miles
in la passione
sottofondo, le enofila, e Stephanie,
grandi abilità percussiveche quello per il pop, il funky, la dance e le batterie
di Collins. Poche note, molto immediate la
lavora in una casa di produzione vinicola, e elettroniche, e ciò influenzerà anche la sua
vacanza sembra potersi arricchire
orecchiabili, che potrebbero andare bene per di una nota band in una direzione ben diversa da quella
di brio;
una siglainvece l’incontro
televisiva. con le
E infatti, in due
quel“ragazze”,
periodo, che si poteva ipotizzare ascoltando le tre
ciascuno con il proprio fardello di vita e le
fu usato dalla RAI, in Italia, proprio per qualche tracce strumentali di “Wind and Wuthering”.
proprie storie alle spalle, contribuirà a far
suo programma.
emergere in Miles Gliealtri
Jackdue,
i nodinonirrisolti
solo nelladei Si aprirà così il capitolo ancora oggi più
struttura, ma persino
rispettivi percorsi di vita. nel titolo, formano a discusso nella storia di questa formazione
tutti gli effetti
Alexander Payneun brano solo: la prima
ha dimostrato nellaparte,
sua inglese e dei suoi tre musicisti superstiti.
più breve,
carriera si intitola
di saper “Unquiet
affrontare storieslumbers
di ordinariafor
the sleepers”
(almeno e la seconda
in apparenza) “in that
quotidianità co quiet

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L’intervista praticamente esaurita e presto dovremo fare
una ristampa. Le recensioni e i commenti,
sia da parte del pubblico che della critica
Potresti riassumere la specializzata, sono stati generalmente
storia dei Silver Key? molto positivi. Dal punto di vista tecnico,
Molto sinteticamente, ovviamente, con il passare del tempo è
il nome Silver Key è inevitabile ascoltare i brani pensando “oggi
stato usato per diverse questo lo farei diversamente”, ma, tutto
formazioni della band sommato, siamo soddisfatti del risultato
fin dal 1992. Nel 2006 complessivo.
ci siamo riformati con In un’intervista di inizio 2013, ad una mia
alcuni vecchi compagni domanda relativa al vostro futuro mi fu
di musica e alcune nuove risposto: “Credo che, in ultima analisi, il piano
acquisizioni, come band per l’immediato futuro sia divertirsi e far
di tributo ai Marillion del divertire. Tutto il resto deriva di conseguenza”:
periodo Fish. Avevamo siete riusciti nell’intento?
comunque velleità di Diciamo che abbiamo fatto sicuramente del
band originale e idee per nostro meglio!
diversi brani, e alla fine ci Parlami delle novità e del nuovo album che
siamo convinti a provare a sta per arrivare.
svilupparli, sostituendoli Questo nuovo album, che si intitolerà “The
gradualmente alle cover Screams Empire”, sarà, io credo, più “ampio”
fino ad abbandonarle rispetto al primo sostanzialmente su due
completamente. Nel fronti: quello musicale e quello tematico.
novembre 2012, quindi, Dal punto di vista musicale abbiamo cercato
è uscito il nostro primo di esplorare altri generi e utilizzare sonorità
sforzo grazie anche diverse – dal pop all’hard rock, dal folk
all’interessamento di alla musica elettronica. Dal punto di vista
Ma.Ra.Cash Records. tematico, invece, diciamo che il primo album
Da allora abbiamo nuovamente cambiato

Nuovo album per i Silver Key


è un viaggio più “personale” mentre queste
formazione – Alberto Grassi al basso è nuove canzoni sono più collettive, sociali e
stato sostituito da Ivano Tognetti, e Carlo

Intervista a Yuri Abietti


politiche. Se il primo album è una sorta di
Monti alla chitarra da Roberto Buchicchio. allegoria fantasy/horror, in questo secondo
E’ con questa nuova formazione che stiamo album sfruttiamo maggiormente le figure
lavorando ai brani per il secondo album. tipiche del genere fantascientifico.
Siamo al cospetto di un concept album?
di Athos Enrile A fine 2012 è uscito il vostro primo album, Sì e no: ci saranno alcuni fili conduttori, temi
“In the Land of Dreams”: che tipo di bilancio ricorrenti, e molto probabilmente una suite,
La prog band Silver Key sta preparando il https://www.youtube.com/watch?v=PfC_ ti senti di delineare, sia dal punto di vista come nel primo album, di canzoni legate
terreno per il nuovo album, dopo il fortunato dYzAzeQ&list=UUtVjn3jB3hMa8gQWHIgv8 del consenso da parte del pubblico che da narrativamente da una storia comune, ma
“In the Land of Dreams” del 2012. Jg quello meramente tecnico, legato al prodotto non sarà un vero e proprio “concept” in
“The Screams Empire”, questo il titolo del realizzato? senso stretto.
disco, dovrebbe vedere la luce tra l’Aprile e il MAT 2020 ha chiesto a Yuri Abietti, membro Direi che il bilancio è piuttosto positivo, Perchè avete scelto il titolo ““The Screams
Maggio 2015, ed è stato anticipato dal video del gruppo, di allacciare il recente passato al per una band emergente di un genere tutto Empire”, l’Impero delle Urla?
del brano “Adrift”, fruibile al seguente link: nuovo che sta arrivando. sommato di nicchia, soprattutto in Italia, e Perché credo che sia una bella descrizione del
indipendente. La tiratura iniziale del CD è mondo in cui ci siamo trovati a vivere negli
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ultimi vent’anni. Un mondo in cui la ragione etichetta o a nessun genere predefinito. Pur
sta dalla parte di chi urla più forte, di chi fa la rimanendo nell’ambito generale di quella
voce più grossa, di chi fa il forte con i deboli cosa che possiamo definire “Rock”, è nostro
e il debole con i forti. Urla in televisione desiderio variare e sperimentare. Speriamo
durante i reality e i talent, durante i dibattiti che il pubblico apprezzerà le nostre scelte
politici, durante i talk-show. Urla nei comizi e questa continua ricerca, sia dal punto di
dei partiti politici e in parlamento, urla vista prettamente tecnico e musicale, sia dal
nelle strade. Non è rimasto più spazio per la punto di vista tematico e narrativo.
pacata voce della ragione.
L’album è stato anticipato dal video “Adrift”:
di cosa si tratta e chi ha curato la regia del
video?
“Adrift” è un brano decisamente più pop-
rock, una “ballad” classica, che per noi è stata
una sfida: affrontare un prodotto di questo
tipo pur cercando di imprimere la nostra
impronta, il nostro stile di gruppo. Il tema –
che è uno di quei fili conduttori del disco di cui
parlavo prima – sono i rimpianti, i rimorsi, gli
amori perduti e le occasioni mancate. Tutto
il bagaglio di cose non fatte e non dette che
ognuno di noi si porta dentro, convinto di
poter sempre rimediare un giorno, come se
fossimo immortali. Nell’idea allegorica della
canzone, un astronauta si perde e va alla
deriva nello spazio fino ad entrare nell’orbita
di uno strano pianeta: in quel luogo fuori dal
tempo e dallo spazio, tutti i fantasmi del suo
passato gli compaiono davanti per giudicarlo
e dare voce ai suoi rimpianti. La regia è stata
curata da Marcella Savino, una fotografa
che ci ha colpito per i suoi lavori e che ha
accettato di cimentarsi in questa impresa.
Avete pianificato qualche data live per
presentarlo?
Non abbiamo ancora piani per la promozione
dell’album, ma sicuramente organizzeremo
dei concerti proprio a questo scopo, e anche
per risuonare i brani più apprezzati del primo
CD.
Inutile a questo punto una domanda sui vostri
programmi futuri, ma… che tipo di evoluzione
vedi se ti soffermi sul generico argomento
“Musica”?
Difficile a dirsi... Ma penso che sia intenzione
della band quella di non fermarsi a nessuna
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GIOIELLI NASCOSTI
a cura di RICCARDO STORTI
Illustrate le dovute premesse che Zappa ri- Prima della reprise di Oh no, veniamo scon-
chiede, proviamo, ora, a buttarci nel disco e a volti da un patchwork polimaterico creato da
[email protected] districarci nella complessa tela strutturale di nastri di produzione propria (il Dixieland It’s
questo microalbum. Come si è detto in prece- from Kansas City, riprodotto al doppio della
Frank Vincent Zappa & The Abnuceals denza, dura poco più di 30 minuti, consta di
due parti ed è stato pensato addirittura come
velocità; la musichetta orientale di Almost
Chinese) e altrui (il rock ruspante di Hurricane
Emuukha Electric Symphony Orchestra una sorta di breve oratorio, asemblato as-
semblato peraltro in soli 11 giorni. Gli aned-
di Sugarlaki, denominato A Bit of Nostalgia),
più una serie di episodi di musica concreta
& Chorus doti sulle sessioni orchestrali si perdono. Si (3’47”, 5’51”, quello a 6’36” che pare un re-
racconta di un due fiatisti (clarinetto basso e make di The Return of the Monster Magnet e
fagotto) che si rifiutavano di suonare una par- 6’53”), quasi omaggiando Edgar Varèse, uno

Lumpy Gravy te, in quanto giudicata troppo difficile; allora


Zappa li prese da parte e chiese: “Se provo a
suonarla io e ci riesco, poi voi farete altrettan-
dei suoi idoli.
La seconda parte di Oh no viene annunciata
quasi da una chiamata a raccolta delle idee te-
(Verve, 1968) to?”. Il tentativo - coraggioso e geniale - riuscì
e i due furono convinti, nonché coinvolti.
matiche, prima attraverso una scrittura chia-
ramente stravinskiana (6’57”), poi (7’00”) con
Su, partiamo senza indugi. Duodenum è l’ini- un trattamento ipercinetico al nastro. Nella
parte 2 zio di questa storia musicale. Il brano – che ripresa, i colori mutano e si arricchiscono; sul
assomiglia molto ad una sigletta per telefilm piano tematico, da evidenziare un felice in-
western – ritornerà più tardi dal vivo sia in Fil- terludio in 5/4 dal sapore quasi spagnolesco
lmore East June 1971, sia in Make a Jazz Noi- (8’24”) tra De Falla, Rodrigo e il Gil Evans di
se Here ma con due titoli diversi (nel primo Sketches of Spain. Chiusura spettacolare ad
sarà l’anima melodica di Bwana Dik, mentre effetto con sospensione su una nota acuta
nel secondo verrà presentata semplicemente all’unisono. Questo sì che è mestiere, anzi, è
come Lumpy Gravy Theme). alta gioielleria. La prima sezione del disco vel-
Oh No, invece, rivela già in tutta la sua essen- leggia verso la fine con un’altra traccia ardita,
za il vertice del disco. Nella prima parte, un I Don’t Know If I Can Go Through This Again
prologo di poche battute formato da due mo- (11’59”). Annunciato da una caotica jam di
tivi, uno più orchestrale (dalla colonna sono- blues da strada con tanto di armonica a boc-
ra di World’s Greatest Sinner del 1962) a cui ca (Another Pickup), questa composizione si
ne segue uno leggermente blues (Run Home affida alla vis di un Frank Zappa sperimenta-
Cues #2 per il film western Run Home Slow), tore della musica contemporanea. Collage di
ma entrambi figli di un’atmosfera lounge. nastri magnetici, musica concreta, centralità
Poi (a 2’09”) il tema portante, scritto con un di timbriche percussive, rimetabolizzazione
tempo composto (verrebbe da dire un 7/4, in cubista di Oh no e fiati sinistri (quanto Varèse
realtà si tratta di un’alternanza di 4/4 e 3/4) da 11’58”) fino ad un’inaspettata apertura a
sulla tonalità liquida di Mi Dorico. solari sonorità di ascendenza impressionisti-
Che colonna sonora sarebbe stata! Un brano ca (13’07’’... a spasso con Ravel e Debussy) o
semplice, eppure originale per varietà tim- un ipotizzabile frammento per un concerto
briche (è uno Zappa che sa già lavorare con pianistico (lunari luci tra Schönberg e Bartók
gusto alle proprie orchestrazioni) ed episodi a 14’48”) che chiude il movimento.
di rottura come a 3’30” dove irrompe una
breve melodia di una tastiera sovracuta (sem-
Fonte: Songbook, Lumpy Gravy version accompaniment by Kasper Sloots
brerebbe un clavicembalo) sul metro di 6/4. (fine seconda parte)
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WICH ONE IS PINK?
pre state proporzionali all’ostinazione con la si sente Barrett cantare né eseguire pezzi di
quale l’ex-musicista aveva deciso di nascon- sua composizione; la LMPTBB suonava prin-
dersi, fino alla scomparsa definitiva nel 2006. cipalmente cover di canzoni blues e rock ‘n’
roll, con un piglio hard tipico dei primi anni
Syd Barrett e la Last Minute Put Together Band
Eppure quest’anno è stato pubblicato un di- ’70. Il blues e rhythm ‘n’ blues sono stati la
sco che include Barrett fra i musicisti, ma po- prima ispirazione per Syd, questo era anche
chi sembrano essersene accorti, forse troppo il repertorio originale della Sua Banda, ab-
di Mirco Delfino ansiosi e distratti per l’inattesa imminenza di bandonato, pare, in seguito alla defezione del
un nuovo (?) album della Sua Banda. Non si chitarrista Bob Close, unico musicista vera-
tratta di un live degli Stars, l’ultimo gruppo mente capace del gruppo. Un evento provvi-
con il quale il nostro si esibì (un nastro dovreb- denziale forse, che li costrinse a sperimentare
be esistere ed è una sorta di Sacro Graal per i qualcosa di nuovo, diversamente avrebbe-
cultori), ma di un evento di poco precedente ro rischiato di diventare qualcosa di simile a
a questo. All’inizio del 1972 John “Twink” Al- dei Cream meno bravi. A questa ispirazione
der, altra figura leggendaria dell’underground sembrò voler ritornare; già nel suo secondo
britannico, batterista con Tomorrow, Pretty album si ascoltano dei blues straniti e devian-
Things e Pink Fairies e titolare di un capola- ti quali Maise, Rats e Wolfpack, e gli ultimi la-
voro di psichedelia esoterica chiamato Think conici nastri incisi nel ’74, tentativo estremo
Pink, assembla a Cambridge la Last Minute ed abortito di registrare un nuovo disco, altro
Put Together Boogie Band con l’americano non sono che scarni ed inconcludenti giri ar-
Bruce Michael Paine, cantante con Apple Pie monici blues.
Motherhood Band, gli ultimi Steamhammer e
nel musical Hair, ed il bassista John “Honk” Nel sentire questa musica, al desiderio di ria-
Lodge, già con Junior’s Eye e Quiver. Que- scoltare il testamatta si contrappone la paura
sta formazione registra qualche provino per di trovare confermate le sue precarie condi-
la Polydor e si esibisce due volte dal vivo a zioni psichiche. I pareri dei musicisti coinvolti
Cambridge, con il nuovo bassista Jack Monck, sono discordanti, magari i loro ricordi sono
ex membro dei canterburiani Delivery: il 26
gennaio al King’s College Cellar, senza Paine
e di spalla al bluesman di Detroit Eddie “Gui-
tar” Burns, ed il 27 al Corn Exchange con Fred
Frith, noto chitarrista degli Henry Cow. Syd,
che aveva già fatto ritorno nella sua città na-
Riguardo alla vita di Syd Barrett sono stati foto scattata con una Polaroid, che documen- tia, viene coinvolto da Jenny Spires, moglie di
inventati un sacco di aneddoti bizzarri. Il più ta tali tristi condizioni fisiche. La latitanza di Monck oltre che sua ex fidanzata, e suona in
assurdo di tutti è però assolutamente auten- Syd aveva ed ha sempre continuato ad avere alcuni brani di entrambi gli show. La seconda
tico. Mentre la Sua Banda stava incidendo un un peso enorme, sia per i musicisti della Sua apparizione della band era parte di un even-
brano elegiaco che ne celebrava con ramma- Banda, che a lui devono il nome e lo sfolgo- to denominato Six Hour Technicolour Dream,
rico la scomparsa, con versi del tipo di nobody rante inizio di una fortunatissima carriera, e che vide anche la partecipazione di Pink Fairi-
knows where you are, how near or how far, che a lui ed alla sua vicenda, con rimpianto, es ed Hawkwind. Un primo nastro con la regi-
un signore d’aspetto curioso, con cranio e so- o forse con un senso di colpa un po’ ipocri- strazione del concerto apparve nel 1985, ven-
pracciglia rasati (ricordate Bob Geldof nel film tamente mascherato, hanno continuato a ne sequestrato dalla EMI e quindi perduto.
The Wall?) se ne stava seduto lì negli studi di riferirsi, sia per gli affezionati fan, costretti a Una seconda bobina fu ritrovata nel 2005 e,
Abbey Road, senza che nessuno lo ricono- tenersi strette al cuore un pugno di registra- dopo varie vicissitudini, acquistata dalla Easy
scesse. Si trattava proprio di Barrett. Un’as- zioni risalenti tutte ad ormai più di 40 anni fa, Action, etichetta dedita alla pubblicazione di
senza molto ingombrante la sua, considerato con un numero sempre più esiguo di inediti vecchio materiale live ed inedito.
che era arrivato a pesare circa un quintale; su cui poter fare affidamento. L’attenzione e
E’ bene precisare subito che in questo CD non
la veridicità dell’evento è confermata da una la venerazione nei confronti di Syd sono sem-
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certi stroncati dalla critica. col capo chino sullo strumento, a dialogare
Tornando al CD Six Hour Technicolour Dream, con se stesso. Lentamente però il pezzo de-
in fase di editing è stato fatto il possibile per colla, un blues psichedelico che scorre lento
ripulire un suono che risulta a tratti distorto, ed ipnotico. Frith e Barrett dialogano scam-
la qualità è quella di un bootleg di buon livel- biandosi fraseggi solistici, riff limacciosi, scale
lo, con la voce di Paine che scompare a volte insolite, minacciosi accordi aperti e feedback.
nel missaggio, voce che è uno fra i punti di La musica pulsa, cresce, si carica di tensione
forza della performance, insieme al brillante fino a farsi più eterea e rarefatta, con un bre-
lavoro di Frith, il quale suona in tutti i brani, ve soliloquio di Twink nel finale, che da modo
a differenza di quanto riportato nelle note a Syd di andarsene in silenzio, mentre la band
di copertina. Il concerto parte con l’energico chiude con un paio di altre canzoni ruspanti.
rock ‘n’ roll Sea Cruise, seguito da un brano E’ musica che ci riporta alle improvvisazio-
scritto da Paine, L.A. To London Boogie, un ni libere di Interstellar Overdrive, ma anche
galoppante boogie (per l’appunto…) con una ad alcuni episodi strumentali astrusi e poco
spruzzata di glam-pop bolaniano. Ice, lunga e considerati del Barrett solista, quali Lanky o
stravolta cover di un pezzo dal primo album Rhamadan, realizzati secondo una concezio-
degli Apple Pie Motherhood Band, è forse il ne artistica molto pura e naif, diametralmen-
momento migliore del disco, una sequenza di te opposta rispetto a quella cura maniacale
power-chords che cresce fino ad un climax ru- ed ossessiva per la forma che avrebbe di lì a
moristico e dissonante nel quale riconoscia- poco generato The Dark Side Of The Moon.
mo il Frith avanguardista e sperimentatore, Syd venne osteggiato dai compagni della Sua
che qui conferma, nel caso ce ne fosse stato Banda perché avrebbe voluto ampliare l’orga-
bisogno, quanto sia necessario conoscere la nico con un sassofonista ed un suonatore di
tradizione per poterla innovare e stravolgere. banjo, perché aveva portato in studio l’eserci-
Al termine della successiva Nadine, di Chuck to della salvezza per registrare quella Jugband
Berry, viene introdotto Barrett, si sente il suo- Blues che sarebbe stata il suo commiato. Syd,
un po’ “fumosi”; Twink afferma che Syd fos- ed originale, pur non virtuosistico, malgrado no di una chitarra che si collega all’amplifica- a detta della sorella, dipingeva e poi bruciava
se in gran forma mentre l’ottimo Fred Frith si dica che all’epoca egli fosse a malapena in tore. Le sei corde si scaldano con la rilettu- i suoi quadri, dopo averli fotografati. L’auten-
ricorda di essere rimasto scioccato, da fan grado di ricordarsi gli accordi ed i testi. ra del gospel Drinkin’ That Wine, che porta ticità e la spontaneità mi fanno preferire que-
quale era, nel trovarlo assolutamente assen- quindi alla lunga jam session Number Nine/ sto ruvido sogno in technicolor alla prevedibi-
Il sottoscritto, obbiettivamente, non riterreb- lità rassicurante, ovattata, stucchevole di The
te e capace solo di suonare delle variazioni be imprescindibile questo nuovo disco, se Gotta Be a Reason. Syd attacca con un cupo
sul tema di Smokestack Lightning di Howlin’ riff simile a quello di Maise, nessuno lo segue, Endless River.
non fosse per l’affetto e l’ammirazione che mi
Wolf (canzone che per altro doveva essergli legano all’artista, ma l’impressione comun- in un attimo di smarrimento pare di vederlo
ben nota, basti risentire Candy And A Currant que è che Syd, così come il resto della band,
Bun). L’opinione di Frith è particolarmente se la cavino egregiamente. E’ molto più di
significativa, dato che fu il primo ad elogiare quanto osassi aspettarmi da chi solo un mese
le doti di Barrett come chitarrista, oltre che prima aveva rilasciato la sua ultima intervista
come compositore e cantante, in un articolo al magazine Rolling Stone, con dichiarazioni
per il New Musical Express del ’73, citando del tipo di: “mi spiace di non riuscire a parlare
come paradigma quella che sembra un inno- molto coerentemente”, “sono pieno di polve-
cua canzoncina flower power quale Apples re e chitarre”, “ho una testa molto irregolare,
And Oranges. Proviamo a riascoltare anche e comunque non sono nulla di quel che pensi
le canzoni dei suoi album solisti prestando io sia”, ma anche: “ho l’idea che ci debba es-
attenzione alla chitarra, senza farci distrarre sere qualcuno con cui suonare”. La LMPTBB
dal ciondolio incantatorio di quelle filastroc- fece da preludio alla formazione degli Stars,
che aliene, e scopriremo, per esempio in Gi- il trio Barrett/Twink/Monck, che ebbe vita ef-
golo Aunt, uno stile assolutamente brillante fimera e si sciolse dopo una manciata di con-
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Peppe Barra
L’ORO DI
NAPOLI
di Franco Vassia

Definire concerto un recital di Peppe Barra è Un concerto è un intrattenimento dedicato per nel mondo ma diventa un contenitore di e i cantori del “Pentamerone” di Giambattista
quantomeno restrittivo poiché, per l’artista, l’ascolto della musica, l’esibizione dal vivo di gioia, di arte, di cultura, di saggezza che trae Basile.
non è altro che una scusante, un modo per un orchestra, di un musicista o di un cantante. linfa pura dalla cultura popolare più genuina Giovedì 13 novembre, al Folk Club di Torino,
esporre la sua preziosa mercanzia sui banchi Nel suo caso non c’è nulla di più sbagliato. Il e antica. Peppe Barra ha sciolto le briglie del suo
del mercato dell’arte e del tempo. concerto, per lui, è uno dei modi per riempire Ed ecco che la canzone diventa soltanto una magnetismo smisurato, ha stregato il pubblico
Nel corso della sua onorata e celebrata il tempo con la musica, dipingerlo col canto, scusante, un basamento per srotolare tappeti confondendo il cantato con la recitazione,
carriera, Peppe Barra ne ha allargato accarezzarlo con la poesia, graffiarlo con la preziosi sui quali, a danzare, uno dopo l’altro, ha liberato le favole prigioniere nelle pagine
il concetto, dilatate le caratteristiche, teatralità dei testi classici, delle barcarole arriveranno i personaggi della Napoli più secolari dei libri.
esasperate le tematiche per condensare, in procidane, delle tammurriate. incantata: il Pulcinella di Antonio Petito, il Pluripremiato nelle rassegne più prestigiose e
un paio d’ore, tutto il suo enorme talento e E’ il vaso di Pandora rovesciato, dal quale - dopo Sarchiapone della “Cantata dei Pastori”, la onorato in tutto il mondo, Peppe stupisce per
tutta la sua grande passione. la sua apertura - tutti i mali non si riversano matrigna della “Gatta Cenerentola”, gli attori la sua umiltà: “Il più bel dono che ho ricevuto
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nella mia carriera? Per carità, altro che Premio si è alzata dalla sedia che si era portata e, con cui la musica era ancora compagna di vita e “Portugal” e “Un giorno credi” (scritta da
alla Carriera: sono stati così carini a darmelo il camice nero lungo lungo, ha messo le mani un territorio ancora da esplorare e da arare. Patrizio in collaborazione con Eugenio
o il Premio Tenco, tutte gratificazioni per cui in tasca, mi ha dato quattro caramelle e mi ha E, a rendere ancora più magica la serata, Bennato) è stata la volta di Peppe Barra che
ringrazio sempre con gioia e con affetto. Il più detto: “Pussiate campà cent’anni”. Questo è si è aggiunta la partecipazione di un altro ha percorso un itinerario di rara bellezza
bel dono l’ho avuto un giorno in una piazza, in stato il dono più bello, il più bel premio che membro storico della Nuova Compagnia di conclusosi con la ormai classica “Tammurriata
uno spettacolo che ho fatto tanti tanti anni fa. ho avuto nella mia carriera. Perché, in quel Canto Popolare: Patrizio Trampetti. La loro Nera”.
C’ero solamente io, la chitarra e un tamburo. momento, sono riuscito a dare delle cose con apparizione sul piccolo palco dello scantinato Raggiunto sul palco da Patrizio Trampetti
Mi esibivo in una piazza quasi deserta, la niente, soltanto con una chitarra, un tamburo torinese ha suscitato più di un’emozione, e liberati gli istinti istrionici dei suoi due
piazza di un paesino sperduto della Calabria. e la mia voce”. soprattutto nell’animo degli amanti di quella talentuosi musicisti, Peppe Barra ha celebrato
A poco a poco si è affollata ed è arrivato il Accompagnato dalla chitarra e dal mandolino leggendaria formazione che, nella prima e reso immortale il brano che, più di ogni
grande successo, il divertimento del pubblico. di Paolo Del Vecchio e dal pianoforte e dalla metà degli Anni Settanta, aveva saputo altro, può essere considerato il manifesto
Allora è venuta una vecchia, perché erano fisarmonica di Luca Urciuolo, Peppe ha ritagliarsi un posto di prestigio accanto alle della cultura partenopea.
quasi tutti contadini venuti con i trattori a cavalcato gli umori di una serata che sembrava band più acclamate del momento. Così,
sentirmi. Alla fine del concerto questa vecchia appartenere a un tempo andato, ai tempi in dopo l’esibizione di Patrizio con le bellissime
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JAZZ
VINACCIA
Paolo

Andersen. Tanti musicisti della corrente mu- entrare perché ero bambino. Così ascoltavo andare a scuola. In quel periodo cambiavo
di Rodolfo Cervetto sicale che viene etichettata come « jazz euro- con l’orecchio attaccato alla porta. E poi an- continuamente gruppi, sempre rock. Erano
peo « hanno identificato in lui il motore indi- davo a casa e su una valigia rotta, con bac- i tempi dei trofei: DAVOLI, SEMPRINI, EKO,
Entra nella squadra di MAT 2020 Rodolfo Cer- spensabile per farla vivere e crescere. chette fatte a mano, risuonavo quello che ecc.
vetto, musicista, che curerà per il web maga- Dietro la figura del musicista un uomo ricco avevo ascoltato. Un giorno, alle prove, man- A 18 anni andai a Milano e Torino con gruppi
zine una rubrica dedicata al jazz. Si inizia con di passioni, sensibilità e sempre alla ricerca di cò il batterista, che era a letto con la febbre. napoletani a suonare nei Night club. Si suo-
un’intervista a Paolo Vinaccia. qualcosa di nuovo, caratteristiche fondamen- Allora mi fecero entrare, tanto non poteva- nava dalle 9 di sera alle 5 del mattino. Senza
tali per chi vive di improvvisazione. no fare le prove... e mi domandarono quale pausa. Senza giorno libero e a volumi incre-
Intervista con... strumento mi piacesse. Io subito: “la batte- dibilmente bassi (la batteria era regolarmen-
ria”. Mi chiesero se volevo suonare e qua- te coperta con stracci, asciugamani e cose si-
Paolo Vinaccia è oggi uno dei musicisti di Raccontaci dei tuoi inizi e cosa ti ha portato le canzone. Io dissi: “una qualsiasi, intanto mili). È in quei posti che, nei primi anni ‘70,
punta della casa discografia ECM. Italiano ma in Norvegia. le conosco tutte!”. E mi fecero suonare una iniziai ad interessarmi al jazz e alla musica
vive in Norvegia dagli anni ‹70. versione rock di “Chattanuga cho cho”. Dalla sud americana. E un giorno, nel 1973, un
Nel suo curriculum ci sono collaborazioni im- Ho iniziato a nove anni. Andavo a sentire le settimana dopo facevo parte del gruppo. Ero amico mi chiese di andare con lui in Scan-
portanti, basti ricordare Garbarek, Rypdal e prove di un gruppo rock. Non mi facevano ancora giovanissimo e fino a 18 anni dovevo dinavia, dove diceva che si lavorasse poco
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(circa 3 ore) e si guadagnasse bene (350 mila è proprio allora che – spesso - succedono lavorava per la Bosforus e i miei piatii non
lire al mese, che a quei tempi erano una bel- cose interessanti. Per questo le incisioni dal rimbalzano. Non si può “rubare”, bisogna Come trovi l’Italia quando torni?
la paga). vivo sono sempre più interessanti e più cari- suonare tutti i colpi.
E poi tra Svezia e Danimarca. Mi capitò di an- che di energia di quelle in studio. Purtroppo l’Italia mi fa soffrire. C’è poco
dare anche in Norvegia e dopo un anno ini- lavoro e non pagano. Le attrezzature sono
ziai a conoscere alcuni musicisti norvegesi: Quando suoni hai spesso gli occhi chiusi... vecchie. Cambia qualcosa solo se vengono
Andersen, Garbarek, Rypdal. E così comin- Nuovi progetti con Aorild? Come vi preparate gli americani, specialmente di colore. Allora
ciai ad apprezzare quel tipo di musica, libe- al nuovo repertorio? Prove? Chiudo gli occhi per ascoltare meglio. Tiro sì che ti trovano tutto e pagano pure bene.
ra, nostalgica, aperta. È allora che ho scelto Per me sono sempre “nuovi” i progetti. I fuori più energia. Così non vedo le belle ra- Anche se poi non sanno suonare! La gente
di restare in Norvegia, come libero profes- brani sono sempre diversi. Altri ritmi, altre gazze in prima fila… quelle te la levano l’e- pensa… “hanno la pelle scura, sono originali,
sionista. Passando dal rock al blues all’etni- soluzioni. Non facciamo mai prove. Si arriva nergia! jazzisti nati”. Purtroppo in Italia non solo si
co e anche un po’ di jazz. Ho partecipato alla con una melodia, 2-3 accordi e si suona sul sottovaluta il pubblico, ma anche i musicisti
realizzazione di almeno 300 dischi, suonan- palco. Poi, ad ogni concerto, il brano cambia Cos’è importante nella musica? italiani. Solo quei 3 o 4riescono a vivere con
do sia batteria che percussioni. Negli anni e dopo 4-5 volte, se ancora ci piace, lo uti- la musica e purtroppo “regnano” sul pollaio.
’90 iniziai a conoscere più da vicino i grandi lizziamo. Fare le prove non fa parte del jazz, L’importante per me è quello che è sempre Vengono gonfiati dai giornali e dalle TV e noi
nomi del jazz. Arndersen e Garbarek furono ma della musica da spettacolo. Il vero jazz è stato importante: la melodia. Senza melodia purtroppo ci crediamo.
i primi. sempre improvvisato. non c’è musica, forse c’è divertimento “atleti-
co”, ma non musica. Consigli per i lettori?
Nei tuoi lavori mi colpisce la cura del suono.
Hai anche un studio di registrazione, vero? Che rapporto hai con il pubblico? So che hai altre passioni oltre alla musica. I lettori dovrebbero ricercare e ampliare i
loro orizzonti. Non fidarsi dei consigli degli
Adesso ho uno studio professionale e lavoro Penso che non si debba mai suonare per il Amo tutto. La natura. Coltivo peperoncini, in altri. Ma trovare il proprio gusto. Ricercare
anche come fonico, sia in studio che dal vivo. pubblico, ma per sé ed esclusivamente per casa naturalmente - con queste temperature nella nostra storia, riscoprire la nostra cul-
Ho fatto il fonico per 3 anni al Vienna Jazz sé. Neanche per i tuoi colleghi. Il pubblico nordiche non si scherza. Vado a pesca di sal- tura. Dalla musica napoletana ai trallallero,
Festival, 10 anni al Sarajevo Jazz Festival, 3 vuole ascoltare TE. Il vero te stesso e non moni, cerco funghi. Sono un ottimo cuoco! dai canti alpini alla tarantella. Abbiamo una
anni al Montreaux. Ho sempre utilizzato i quello che già conoscono. Il pubblico è sem- Ho diversi frigoriferi. Tanti tipi di formaggi, storia così ricca e tanta, tanta cultura.
miei microfoni. Anche con la Ecmho sempre pre un pò masochista. Vuole sempre un pò prosciutti e salami. E poi sono appassionato
utilizzato e posizionato i miei. Ho curato la di botte, come le donne. Fai il bravo ragazzo di tartufi. Ho 200-300 bottiglie di vino. Tut- Hai qualche sponsorizzazione in atto? Quale
fonica anche per il mio ultimo disco in trio e ti lasciano o ne hanno altri due. Non biso- ta roba da stelle Michelin! Ho fatto anche set usi?
con Andersen e Smith. Avevo anche pensa- gna mai sottovalutare il pubblico. Purtroppo programmi televisivi di cucina, anche per
to di rilevare il Rainbow studio di Oslo ECM, penso che sia questo il vero problema del- il Gambero Rosso. Ho anche altre passioni: Difficile ottenere sponsorizzazioni.
quando ho saputo che il grande Jan Erick vo- la cultura italiana. Per questo cinema, tea- assemblo biciclette e curo la manutenzione Adesso ho una AYOTTE Canadese, fabbrica-
leva andare in pensione. tro, musica, televisione stanno vivendo una di barche di legno. I miei migliori amici sono ta da uno dei fratelli Gretch che ha lasciato
grande decadenza artistica. Dopo Fellini e elettricisti, falegnami, fabbri, maestri d’ascia la ditta quasi per protesta dato che ormai
Credo sia importante coltivare amicizie pro- Troisi, per me, è morto il cinema italiano. ecc. la Gretch costruisce in Corea e assembla in
fonde con i musicisti con cui si suona. Que- Dopo Tenco e Battisti non c’è più musica ita- America.
sto consente di sperimentare con maggior liana. Mi dispiace. Quando ci penso PIANGO
tranquillità senza paura di invadere gli spazi e mi dispero perché mi manca cosi tanto la Dischi che ti sono rimasti nel cuore?
dell’altro. Cosa ne pensi? mia Italia.
Jonny Hartman e Coltrane. Tanti Miles, Jim-
E importantissimo essere amici. Importan- Prima di suonare fai esercizi di riscaldamen- mi Hendrix, Hancok dal vivo. E ancora gli He-
tissimo. Sperimentare e, a volte, anche in- to? Studi ancora tecnica? adhuntersdel 1974, i Beatles. Tenco, Battisti
tralciare gli altri musicisti: “interplay” è la il vecchio Celentano, Modugno, Sergio Bruni
parola esatta. Purtroppo in Italia e in Ame- Non ho mai fatto allenamento o riscalda- e tanti altri. Strano, nessuno dei miei. Forse
rica i musicisti hanno quasi paura a farlo. mento. Non mi interessa la tecnica. Io sono uno tra il booklet con 6 CD uscito pochi anni
Quasi tutti si “accompagnano”. E per me non puro. Non uso il rimbalzo della bacchetta fa. Contiene 6 concerti dal vivo con Rypdal si
è jazz. Bisogna assolutamente essere liberi. quando suono swing. Mi sono costruito i chiama VERY MUCH ALIVE. Si trova anche su
Con rispetto ma anche “in lotta”. Sì, perché, miei piatti a Istambul con un pensionato che Spotify.
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I ricordi di Aldo Pancotti (Wazza Kanazza) Allora eravamo nel 1976, la patria mi chiamò
al fare il servizio militare... non è che ne aves-
di 100 Km; insieme all›amico/commilitone
Maurizio pianifichiamo la trasferta, con il tre-

PAUL McCARTNEY
si molta voglia, ma era “obbligatorio”, e biso- no (se non ricordo male) bisognava arrivare
gnava andare. a Udine e poi prendere per Venezia: gli orari
Vi chiederete dove potevo fare il militare: a dei treni e quello del rientro in caserma… non
Roma come raccomandato? A Cuneo come combaciavano!

& WINGS
Totò ? No, dopo il CAR fatto a Legino (Savona), Mi venne l›idea… l›amico Maurizio aveva
vengo mandato in Friuli; come raccontavo al- una relazione con una «attempata», bionda
lora ero… “raccomandato, ma la spinta fu tal- signora del posto, che io avevo ribattezzato
mente forte che invece di fermarmi a Roma… «Virna-lising», perchè oltre a concedergli le
sono arrivato a Casarsa della Delizia!”. «sue grazie» lo copriva di regali vari; la signo-

in concerto a Venezia
E con il culo che mi ritrovavo, oltre a fare il ra aveva una 112 Abarth con cui spesso lo ri-
militare a 750 km da casa, cos’altro potevo accompagnava in caserma.
volere di più dalla vita? Il Terremoto!!! Gli faccio… «a Maurì, perchè non te fai pre-
Nonostante le disavventure militaresche e i stà la machina della tardona, così nun c’avevo
giorni impegnati nella costruzione di prefab- problemi, p’annà è tornà, mettemo dù scudi

25 Settembre 1976 bricati, riuscivo a seguire e coltivare la mia


passione di sempre, la musica.
Non ci crederete, ma nello “spaccio”(non era
dè benzina...è ‘namo!” (al “cambio”, 1 scudo
era 5 mila lire, 2 scudi 10 mila lire...).
Virna-lising accettò, e subito dopo pranzo ci
una pratica per tossici, ma il bar della caser- mettemmo in viaggio per Venezia…non co-
ma) c’era un juke box che, oltre alla più get- noscendo le strade, senza cartina (il tom-tom
di Aldo Pancotti (Wazza Kanazza) tonata “Tornerò” dei Santo California, aveva era fantascienza), arrivammo a Venezia in ab-
anche “A Passion Play”, naturalmente da me bondante ritardo, mentre il concerto era ini-
spesso selezionata, ma non riscuoteva molto ziato.
successo tra i miei commilitoni; altre cose che Si diceva che ci fossero 25mila persone, quin-
sentivo assiduamente, uscite quel periodo, di strade, ponti, “calli e duroni”, erano intasa-
erano “ Too Old to Rock ‘n’ Roll …” (Jethro te; riuscimmo ad arrivare nei pressi di Rialto
Tull): me lo riversai da vinile in musicasset- dove c’era un “posto di blocco”, di polizia e
ta, e lo sentivo con il mangianastri che mi ero servizio d’ordine; non avendo preso in consi-
portato dietro, mentre di “Come in un ultima derazione il biglietto - a tutt’oggi, non so se
cena” (BMS), comprai la cassetta “originale”, il concerto era gratuito o pagamento - e già
a via Sannio che ancora posseggo. sentendo le note di “Jet”, iniziai a imprecare
Anche l’attività live non era trascurata, ed ebbi , “porco dè quà, porco dè là..” Un addetto al
l’occasione di vedere i Gong a Pordenone, mi servizio d›ordine sulla cinquantina, con ac-
sembra in una palestra…(se c’è qualcuno che cento veneto ci chiese se eravamo romani. il
era presente mi può rinfrescare le idee!» tizio ci raccontò che aveva fatto il militare alla
Ma l›occasione da non farsi scappare asso- Cecchignola di Roma, era «innamorato» dei
lutamente era il concerto dei Wings di «Sir» romani, e per farvela breve… ci fece entrare!
Paul McCartney, che si sarebbe tenuto in Arrivammo, non so come, a piazza San Mar-
Piazza San Marco a Venezia il 25 settembre co; fu impossibile avvicinarsi al palco posizio-
del 1976.. nato di fronte al campanile. Paul fece un paio
Tanto per tenerci «adrenalinici», l’11 settem- di canzoni che non conoscevo, poi attaccò
bre del 1976, (era una data predestinata...) ci Lady Madonna, è li ci fu un “sussulto della
furono altre due grosse scosse di terremoto, piazza”; mi ricordo “Blackbird, Yesterday”…
e avevo fatto doppio turno di guardia per po- il tempo passava inesorabilmente, e mentre
ter avere il 25 Settembre libero. ci guardavamo in faccia calcolavamo il tempo
Nel frattempo ero stato «aggregato» a Tau- che ci voleva per “uscire” da Venezia, arrivare
riano di Spilimbergo, che da Venezia dista più a Tauriano ed evitare punizioni, consegne e
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menate varie... decidemmo a nostro malin- “mare di gente”, questa volta ai Fori Imperiali,
cuore di andarcene! davanti al Colosseo a Roma, sono riuscito a
In pratica abbiamo visto quasi la metà del vedere tutto il concerto, senza Wings, con 27
concerto, e le note di Paul ci accompagnaro- anni di più… ma la stessa grinta! (ma questa è
no, mentre uscivamo dalla “casbha” dei vi- un’altra storia...).
coli, fino a non essere più percepite da orec- WK
chio, come se un “virtuale” tecnico del suono
le stesse sfumando... questo me lo ricordo
bene. La Band:
Tornammo in caserma, nonostante tutto, in
ritardo e “scavalcando” il muro, ma consape- Paul McCartney: Vocal, Bass, Piano, Acoustic
voli di avere visto, anche se per poco, un mito Guitar.
del rock , uno dei Beatles “…à Maurì… tè pare Linda Mccartney: Vocals, Keyboards.
poco? Speriamo che stanotte er teremoto cݏ Denny Laine: Vocals,Guitar, Acoustic Guitar
fà dormi !”. Piano, Bass.
Per la cronaca, il concerto era patrocinato Jimmy Mcculloch: Vocals,Guitar, Acoustic
dall’Unesco, per raccogliere fondi per “salva- Guitar, Bass.
re Venezia”, ma mi ricordo giorni dopo le po- Joe English: Drums,Vocals.
lemiche che ci furono, perchè si era detto che Thadeus Richard: Saxophones, Clarinet,
il peso del palco, compreso di amplificatori, Flute.
luci laser... e delle persone, aveva fatto affon- Tony Dorsey: Trombone.
dare la piazza di qualche centimetro! Howie Casey: Saxophone.
Comunque a Maggio del 2003, sempre in un Stevie Howard: Trumpet, Flugelhorn

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PICTURES
AT AN
EXHIBITION

I VENUS
ANGELO Extra Fest
LUCARDI Sassello
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FIM ‘14
Genova
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MY GURUS
La Claque
Genova

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BIG ONE
Priamar
Savona

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MusicArTeam sempre
in campo per un grande
gesto di solidarietà
di Gian Paolo Ferrari

La ONLUS Voci e Volti, è molto “viva” qui a Ve- creare una fonte di auto-sostentamento a favo-
rona, composta da molti giovani e da un presi- re di opere assistenziali che le suore mantengo-
dente attivo e molto intraprendente (Marcello no nella zona, in particolare la casa per gli orfani
Bragantini), si adopera da molti anni nel campo del villaggio di Mgolole. Infatti, il latte prodotto
della solidarietà in molteplici direzioni, sia loca- sarà per lo più introdotto nel mercato con canali
li che internazionali, soprattutto con un occhio di vendita già stabiliti, divenendo fonte di ren-
di riguardo verso i paesi poveri dell’Africa. L’an- dita certa a favore di questi piccoli. Il secondo
no scorso (23 dicembre 2013) in occasione del obbiettivo, ma non meno importante, è quello
concerto al Teatro Filarmonico dei Big One, ho della formazione. L’azienda infatti, opererà dan-
avuto modo di collaborare direttamente all’orga- do particolare risalto all’impiego di giovani, che
nizzazione dell’evento, con un risultato finale più qui potranno trovare un lavoro sicuro, e impa-
che ottimo: circa ottomila euro raccolti, che sono rare come avviare e gestire autonomamente un
serviti per completare la costruzione di una casa azienda agricola o di allevamento. Un terzo im-
famiglia per i bimbi orfani a USA RIVER- ARUSHA portante obbiettivo, è quello di favorire il con-
sonalmente posso aggiungere che Marcello con i
(TANZANIA). Per questo Natale 2014 mi trovo sumo di latte per le famiglie povere, mettendo a
suoi volontari, pianifica ed organizza qui a Vero-
ancora coinvolto come inviato speciale di Music loro disposizione il prodotto a prezzi più acces-
na mediante la sua Onlus, l’arrivo di bambini afri-
Art Team, nell’organizzazione di un nuovo affa- sibili di quelli attualmente proposti sul mercato.
cani affetti da malattie cardiache. I nostri piccoli
scinante evento che si terrà sempre nel presti- Le tecniche avanzate che saranno utilizzate, ga-
eroi vengono assistiti prima e dopo l’operazione
gioso e bellissimo Teatro Filarmonico di Verona. rantiscono un prodotto sano e di qualità.” Per-
chirurgica che viene effettuata da uno staff medi-
Lunedì 8 dicembre, si esibiranno gli Italian Dire
co all’avanguardia, dell’ospedale di Borgo Trento
Straits, una delle tribute band più importanti che
di Verona. Ecco in breve in che cosa consiste il
gravitano sul palcoscenico europeo, nel ripro-
concerto dell’8 dicembre del Teatro Filarmonico
porre il mitico sound del famoso gruppo di Mark
di Verona. In questa serata, per tutti i presenti,
Knopfler. Il ricavato dello spettacolo andrà a so-
verrà proiettato un video, a testimonianza che i per realizzare questo “GRANDE EVENTO per UN
stegno del PROGETTO: TANZANIA Masiwa Kwa
soldi dell’anno precedente sono andati a buon GRANDE AIUTO”.
Melela Bustani – Latte a Melela Bustani. Tale pro-
fine. Infatti, nelle immagini si potrà chiaramente
getto consiste nella realizzazione e l’avviamento
vedere la casa famiglia di USA RIVER (vedi foto), Prevendite biglietti Box Office Verona e www.
di un azienda di allevamento di bovini destinata
già attiva e occupata dai nostri piccoli orfani. Mi ticketone.it
alla produzione di latte. L’intervento è studiato
auguro che questa breve descrizione dell’evento
in collaborazione con la congregazione Immacu-
sia stata chiara ed esaustiva per tutti voi. Cercate
lare Hearth of Mary Sisters di Morogoro. Il mio
di spargere la voce … magari qualcuno che abi-
caro amico e “Presidente” Marcello Bragantini ci
ta nelle vicinanze di Verona potrebbe pensare di
illustra così nel dettaglio i tre importanti e fon-
dare una mano a Music Art Team e a Voci e Volti
damentali obbiettivi da raggiungere.” Il primo è
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