Forme Di Governo

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Forme di Governo

Professor Francesco Biagi


Diritto Pubblico Comparato
2021-2022
Forme di Governo

1. Sistema presidenziale

2. Sistema parlamentare

3. Sistema semi-presidenziale

4. Sistema direttoriale
Sistema
Presidenziale
Caratteristiche del Sistema
Presidenziale
1. Il Presidente è allo stesso tempo Capo di Stato e Capo del Governo
2. È eletto dal popolo (negli USA non direttamente, ma dal collegio
elettorale…)
3. Non c’è alcun rapporto di fiducia tra Presidente e Parlamento: il
Presidente non può sciogliere il Parlamento, ed il Parlamento non può
rimuovere il Presidente (salvo che nel caso di impeachment). Ciò può
dare vita ad una situazione di “governo diviso” (nel caso in cui il
Presidente appartenga ad un partito diverso dalla maggioranza del
Parlamento)
4. Il Presidente rimane in carica per un periodo predeterminato (negli
USA 4 anni con la possibilità di essere rieletto una sola volta)
Prerogative del Presidente degli
USA
1. Dirige il potere esecutivo
2. Comandante in capo delle Forze Armate
3. Dirige la politica estera e di difesa
4. Formalmente non ha il potere di iniziativa legislativa (ma può
superare questo ostacolo attraverso il “messaggio sullo stato
dell’Unione” e chiedendo ai membri del Congresso del suo partito
di presentare atti legislativi in sua rappresentanza)
5. Potere di veto (il Congresso può superarlo con una maggioranza dei
due terzi)
“Interazioni” tra il Presidente
ed il Congresso negli USA
1. La nomina presidenziale dei giudici della Corte Suprema deve essere
ratificata dal Senato
2. Impeachment: il Presidente è messo in stato di accusa dalla Camera
dei Rappresentanti, ed il Senato adotta la decisione finale
3. Il Senato deve anche ratificare i trattati internazionali conclusi dal
Presidente
4. Potere di veto superabile dal Congresso con una maggioranza dei
due terzi
Pregi e difetti del Sistema
Presidenziale
Pregi:
• Stabilità
• Rapidità decisionale
• Netta separazione dei poteri (anche se vi sono numerosi esempi di “interazioni” tra il
Presidente ed il Congresso)
• Sistema di pesi e contrappesi (USA)
• Elezione diretta del Presidente

Difetti:
• Difficoltà nell’implementare le decisioni (in caso di governo diviso)
• Rischio di eccessiva concentrazione di autorità nelle mani del Presidente (ad esempio in
America Latina ed Africa)
• Scarsa flessibilità
Sistema
Parlamentare
Caratteristiche del Sistema
Parlamentare
1. Vi è sia un Capo di Stato sia un Capo del Governo.
• Il Capo di Stato può essere alternativamente un Re o un Presidente della
Repubblica. Nel caso della monarchia parlamentare, la carica di Re è su base
ereditaria; nel caso di una repubblica parlamentare, il Presidente della
Repubblica è eletto dal Parlamento. Il Capo di Stato ha soprattutto (ma non
esclusivamente) una funzione simbolica/cerimoniale.
• Il Capo del Governo (chiamato Primo Ministro, Cancelliere, Presidente del
Consiglio dei Ministri, Presidente del Governo… in base ai casi) è nominato dal
Capo di Stato sulla base delle elezioni parlamentari. È il capo dell’esecutivo.
Caratteristiche del Sistema
Parlamentare (prosegue)
2. Rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento: il Governo può sciogliere
il Parlamento, ed il Parlamento può rimuovere il Capo del Governo
(attraverso una mozione di sfiducia).

3. Durata in carica. Nel caso della monarchia parlamentare, la durata in


carica del Monarca è per tutta la vita; nel caso della repubblica
parlamentare, la durata dell’incarico al Presidente è per un periodo di
tempo determinato.
La durata in carica del Capo del Governo non è fissa perchè può essere in
ogni momento rimosso dal Parlamento attraverso una mozione di sfiducia.
Sistemi Parlamentari “Finti”:
Marocco e Giordania
Marocco e Giordania sono finte monarchie parlamentari. Di fatto, sono
monarchie “esecutive” perchè il Re non ha meramente una funzione
simbolica/cerimoniale, ma è il capo del sistema politico ed istituzionale.
È il leader dell’esecutivo, ha alcuni poteri legislativi, ed influenza
pesantemente il potere giudiziario

La separazione dei poteri non è sostanziale, ma rimane teorica.


Variabili da considerare
1. Sistema elettorale

2. Sistema politico

3. Disciplina di partito
Regno Unito

Il Regno Unito è caratterizzato da:


• sistema maggioritario (first-past-the-post)
• sistema bipartitico
• forte disciplina di partito

Ciò ha portato nella maggior parte dei casi a governi molto stabili. Le
cose sono parzialmente cambiate negli ultimi anni… (casi di “Hung
Parliament”, quando né il Partito Laburista né il Partito Conservatore ha
la maggioranza assoluta in Parlamento)
Italia (1948-1993: “Prima
Repubblica”)

Nel periodo 1948-1993 l’Italia è stata caratterizzata da:


• sistema elettorale proporzionale (senza soglie di sbarramento)
• sistema pluripartitico (pluripartitismo estremo)
• debole disciplina di partito.

Questo ha portato a governi estremamente instabili.


Strumenti Giuridici per
Garantire la Stabilità: il Caso
della Germania
1. Soglia di sbarramento al 5% per le elezioni del Bundestag (Camera
Bassa)
2. Sfiducia costruttiva (il Cancelliere non può essere rimosso se il
Bundestag non ne elegge contestualmente il successore)
3. Stato di emergenza legislativa (che dà al Cancelliere la possibilità di
governare per un massimo di 6 mesi con il supporto del solo
Bundesrat (ossia la Camera Alta))
4. Potere della Corte Costituzionale di dichiarare la inconstituzionalità
dei partiti politici “antisistema”
Pregi e Difetti del Sistema
Parlamentare
Pregi:
• Inclusività (specialmente se il paese in questione ha adottato un sistema proporzionale)
• Flessibilità (i Governi possono essere rimossi in qualsiasi momento)
• Efficacia (se c’è un’ampia e stabile maggioranza a sostegno del Governo)
• Presenza di un Capo dello Stato neutrale che rappresenta l’unità del Paese

Difetti:
• Instabilità
• Difficoltà nell’implementare le decisioni (specialmente nel caso di governi di coalizione)
• Mancanza di una netta separazione dei poteri
Sistema Semi-
presidenziale: focus
sulla Francia
Caratteristiche del Sistema
Semi-presidenziale Francese
1. Vi è sia un Capo di Stato sia un Capo del Governo.
• Il Capo di Stato è il Presidente della Repubblica, che è direttamente eletto dal
popolo.
• Il Capo del Governo (chiamato Primo Ministro) è nominato dal Presidente
della Repubblica sulla base delle elezioni parlamentari.
• Condividono il potere esecutivo (esecutivo “dualistico” o “bicefalo”).

2. Rapporto di fiducia tra Governo e Parlamento


Caratteristiche del Sistema Semi-
presidenziale Francese (prosegue)
• Quando Presidente, Primo Ministro e maggioranza parlamentare
appartengono tutti alla stessa maggioranza politica, il Presidente della
Repubblica è il leader indiscusso del Paese. Adotta le decisioni più
importanti, strategiche per il paese.

• Quando il Presidente è di un partito diverso da quello del Primo


Ministro e della maggioranza parlamentare si ha una situazione
chiamata “coabitazione”. Si è verificata tre volte in Francia: 1986-1988;
1993-1995; 1997-2002. In questo caso il Presidente prevale rispetto a
politica estera, difesa e nel caso di circostanze eccezionali; il Primo
Ministro incide di più sul fronte della ordinaria politica interna.
Differenze tra il “Modello
Francese” ed altri Sistemi Semi-
presidenziali
• In UE, 13 paesi hanno adottato un Sistema semi-presidenziale: Austria, Bulgaria, Croazia,
Finlandia, Francia, Irlanda, Lituania, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Romania,
Slovacchia, e Slovenia
• Solo in Francia però (e parzialmente in Romania e Lituania) il Presidente è il reale leader
del paese e gode di poteri esecutivi
• In tutti gli altri paesi UE, il Presidente della Repubblica (anche se eletto direttamente dal
popolo) ha principalmente un ruolo simbolico, e quindi il sistema semi-presidenziale, di
fatto, funziona in un modo molto simile a quanto accade in una forma di governo
parlamentare.
• In altri Paesi (ad es. Tunisia) vi è un semi-presidenzialismo “conflittuale”, ossia
caratterizzato da grossi contrasti tra Presidente e Primo Ministro
• Il semi-presidenzialismo, in contesti autocratici o semi-autocratici, può degenerare in un
sistema iper-presidenziale (Egitto, Russia)
Pregi e Difetti del Sistema Semi-
presidenziale
Pregi (soprattutto del “modello francese”):
• Stabilità
• Alto grado di efficacia
• Rapidità decisionale
• Presidente direttamente eletto dal popolo

Debolezze:
• Casi di coabitazione
• Caso di “divided minority government” (quando né il Presidente né il Primo Ministro hanno
una maggioranza sostanziale in Parlamento. Questa situazione, comunque, è difficile che si
verichi in Francia, dove vige un sistema elettorale maggioritario a doppio turno)
• Rischio di eccessiva concentrazione di autorità nelle mani del Presidente (si vedano i casi, ad
esempio, di Russia ed Egitto, che di fatto sono sistemi “iper-presidenziali”)
Sistema Direttoriale:
il Caso della Svizzera
Caratteristiche del Sistema
Direttoriale
1. Il Consiglio Federale è allo stesso tempo Capo di Stato e Capo del
Governo. È composto da sette membri
2. Il Consiglio Federale è eletto dall’Assemblea Federale
3. Non c’è rapporto di fiducia tra il Consiglio Federale e l’Assemblea
Federale
4. Il Consiglio Federale resta in carica per 4 anni
5. Il Consiglio Federale è presieduto dal Presidente della
Confederazione, che è eletto tra i sette membri e resta in carica per
un anno. È un “primus inter pares”
Caratteristiche del Sistema
Direttoriale (prosegue)
Nell’eleggere il Consiglio Federale, il Parlamento deve garantire che i
seguenti gruppi siano rappresentati:
1. Rappresentanza dei cantoni
2. Rappresentanza delle due principali religioni (Cattolicesimo e
Protestantesimo)
3. Rappresentanza dei quattro gruppi linguistici (italiano, tedesco,
francese e romanza)
4. Rappresentanza dei quattro partiti politici principali (sulla base della
cosiddetta “formula magica”)
La Svizzera come “democrazia
semi-diretta”
Meccanismi di democrazia diretta:
1. Referendum
2. Revoca degli eletti, attraverso cui il popolo può rimuovere l’organo
esecutivo o legislativo attraverso un voto diretto prima della fine
dell’incarico dei rappresentanti eletti. Esiste soltanto a livello statale
in alcuni cantoni.
3. Iniziative popolari, che consentono alla popolazione di proporre
nuove leggi e modifiche alla Costituzione

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