Misura a valori di proiettore
In matematica, in particolare in analisi funzionale, una misura a valori di proiettore è una funzione definita su un certo sottoinsieme di un insieme fissato i cui valori restituiti sono proiettori autoaggiunti su uno spazio di Hilbert.
Le misure a valori di proiettore sono usate per esprimere i risultati della teoria spettrale, come il teorema spettrale per operatori autoaggiunti.
Definizione
[modifica | modifica wikitesto]Sia un sottoinsieme chiuso di . Si definisce misura a valori di proiettore un insieme di proiezioni ortogonali che soddisfa le proprietà:[1]
- e per qualche .
- Sia una famiglia di insiemi tale che:
- allora si ha:
- dove il limite è in senso forte.
Si tratta di una misura limitata, e dalla definizione segue l'ulteriore proprietà:
Se si considera uno spazio topologico sul quale è definita una sigma-algebra di Borel , una misura a valori di proiettore è una funzione definita su ed a valori nello spazio dei proiettori ortogonali definiti su uno spazio di Hilbert di dimensione finita . In tal caso gli insiemi utilizzati nella definizione sono gli elementi della sigma-algebra di Borel , e si ha .
Ad esempio, si consideri lo spazio di Hilbert , dove è una misura di Borel. Si può definire una misura a valori di proiettore nel seguente modo:
per quasi ogni .
Integrazione rispetto ad una misura a valori di proiettore
[modifica | modifica wikitesto]Sia data una famiglia di insiemi misurabili mutuamente disgiunti ed una funzione semplice:
dove è la funzione indicatrice relativa all'insieme per ogni i ed i numeri sono disgiunti.
Si può definire l'integrale di rispetto ad una misura a valori di proiettore nel seguente modo:
Si dimostra che l'estensione di tale operatore integrale dallo spazio delle funzioni semplici allo spazio di Banach delle funzioni limitate e misurabili rispetto alla sigma algebra di Borel è unica. Si definisce in questo modo l'operatore integrale positivo:
rispetto alla misura a valori di proiettore :
Detto inoltre il supporto di , si dimostra che:
Misura associata ad un operatore
[modifica | modifica wikitesto]Sia uno spazio topologico sul quale è definita una sigma-algebra di Borel , sia uno spazio di Hilbert e una misura a valori di proiettore. Per ogni il prodotto interno:
rappresenta una misura di Borel complessa. In particolare, la misura viene detta misura spettrale associata a .
Attraverso una misura del tipo di si può definire l'operatore di integrazione rispetto ad una misura a valori di proiettore anche nel caso in cui non sia limitata, a patto di utilizzare l'insieme:
come dominio dell'applicazione:
che definisce in questo modo un operatore lineare chiuso e limitato, che è l'integrale di rispetto a . L'insieme è un sottospazio denso in , ed il secondo membro è caratterizzato dal fatto che la funzione può essere vista come il limite di una successione di funzioni misurabili e limitate convergente nella norma di .
Sia una funzione definita sul supporto di tale che sia inoltre limitata e misurabile rispetto alla sigma-algebra di Borel. Per il teorema di rappresentazione di Riesz esiste un unico operatore:
che soddisfa la relazione:
dove denota l'integrazione rispetto alla misura .
Decomposizione spettrale di operatori normali e autoaggiunti
[modifica | modifica wikitesto]Sia un operatore normale limitato definito su uno spazio di Hilbert . Il teorema di decomposizione spettrale per operatori normali afferma che esiste un'unica misura a valori di proiettore tale per cui:
dove è lo spettro di . Si dice che è la misura a valori di proiettore associata ad .
In particolare, se è un operatore autoaggiunto si può definire una misura a valori di proiettore limitata:
definita sullo spettro di . Tale misura può essere univocamente associata ad nel seguente modo:
per ogni funzione misurabile limitata , e in tal caso si ha:
La formula a sinistra è detta diagonalizzazione di .[2]
Se da un lato è possibile definire univocamente un operatore autoaggiunto (o, più in generale, un operatore normale) a partire da una misura a valori di proiettore, dall'altro se è possibile diagonalizzare tramite una misura a valori di proiettore limitata allora è la misura a valori di proiettore associata univocamente ad . Ogni operatore limitato autoaggiunto può dunque essere messo in corrispondenza biunivoca con una misura a valori di proiettore limitata .
Operatori autoaggiunti non limitati
[modifica | modifica wikitesto]Si consideri un operatore autoaggiunto non limitato. Attraverso la trasformata di Cayley associata ad :
è possibile definire, a partire da , una misura a valori di proiettore nel modo seguente:
L'insieme è un borelliano contenuto nello spettro (reale) di , e è il risultato ottenuto applicando la trasformata di Cayley su .
Si dimostra che se la funzione identità, definita su , è di classe rispetto alla misura , allora definisce una misura a valori di proiettore su .
In particolare, è possibile scrivere:
Anche nel caso di non limitato la corrispondenza tra ed una misura a valori di proiettore è biunivoca.
Proiezioni e spettro di un operatore
[modifica | modifica wikitesto]Le proiezioni spettrali sono uno strumento che permette di caratterizzare le proprietà dello spettro di un operatore autoaggiunto . In primo luogo si dimostra che un numero appartiene a se e solo se per ogni è soddisfatta la seguente condizione:[3]
Un tale approccio permette inoltre di suddividere lo spettro in due sottoinsiemi:
- Lo spettro essenziale di è l'insieme dei numeri tali per cui per ogni il rango di ha dimensione infinita. Si dimostra che tale insieme è chiuso. In modo equivalente, appartiene a se e solo se è un autovalore che ha molteplicità infinita.
- Si definisce spettro discreto di l'insieme dei numeri tali per cui per ogni il rango di ha dimensione finita. In modo equivalente, appartiene a se e solo se è un punto isolato di ed è un autovalore che ha molteplicità finita.
Estensioni delle misure a valori di proiettore
[modifica | modifica wikitesto]Se è una misura a valori di proiettore su , allora la mappa:
estende a mappa lineare su uno spazio vettoriale di funzioni gradino su .
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Reed, Simon, Pag. 235.
- ^ Reed, Simon, Pag. 234.
- ^ Reed, Simon, Pag. 236.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- (EN) Michael Reed, Barry Simon, Methods of Modern Mathematical Physics, Vol. 1: Functional Analysis, 2ª ed., San Diego, California, Academic press inc., 1980, ISBN 0-12-585050-6.
- (EN) G. W. Mackey, The Theory of Unitary Group Representations, The University of Chicago Press, 1976
- (EN) G. Teschl, Mathematical Methods in Quantum Mechanics with Applications to Schrödinger Operators, [1], American Mathematical Society, 2009.
- (EN) V. S. Varadarajan, Geometry of Quantum Theory V2, Springer Verlag, 1970.