Tranvia Torino-Volpiano
Torino-Leinì-Volpiano | |
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Stazione di Leinì | |
Inizio | Torino |
Fine | Volpiano |
Inaugurazione | 1883 (Torino-Leinì) 1884 (Leinì-Volpiano) |
Chiusura | 1929 (passeggeri) 1931 (merci) |
Gestore | SAFCTC (1891-1931) |
Vecchi gestori | Ambrogio Perincioli (1883-1884) SATTLV (1884-1891) |
Lunghezza | 18,1 km |
Tipo | Tranvia extraurbana |
Scartamento | 1.445 mm |
Trasporto pubblico | |
La tranvia Torino-Leinì-Volpiano era una linea interurbana a vapore, in esercizio dal 1883 al 1931.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il 29 marzo 1882[1] l'ing. Ambrogio Perincioli ottenne la concessione dalla provincia di Torino per una tranvia da Torino a Leinì, Feletto, Rivarolo Canavese e Castellamonte, con l'obbligo di ultimare il tratto Torino-Leinì entro l'anno e l'intera linea nel primo semestre dell'anno seguente[2].
Il primo treno partì da Leinì il 24 giugno 1883: la locomotiva che trainò il convoglio inaugurale, una Krauss, fu battezzata Andrea Provana in onore dell'ammiraglio che combatté nella battaglia di Lepanto[3].
La linea fu prolungata a Volpiano l'anno successivo[4]; contestualmente la gestione fu assegnata alla Società Anonima Tramways Torino Leynì Volpiano[5].
La linea era stata pensata come connessione della zona del Canavese alla sinistra della ferrovia Settimo-Rivarolo (fino ad allora non servita da mezzi di trasporto celeri) con la ferrovia stessa[6].
Un nuovo passaggio di gestione si ebbe nel 1891 allorché subentrò la Società Anonima Tramvia Torino-Leinì-Volpiano, rinominata nel 1891[1] come Società Anonima per la Ferrovia Centrale e le Tranvie del Canavese[5], la quale impostò gli orari in modo che non risultassero concorrenziali rispetto a quelli della parallela ferrovia del Canavese, gestiti dalla medesima azienda[7].
L'orario del 1896 era impostato secondo cinque coppie di treni giornalieri, che scendevano a quattro al sabato e nei festivi[1].
La concessione dell'impianto, cui la società esercente non intese destinare i finanziamenti per il necessario rinnovo della sede e per l'elettrificazione, scadde nel 1929; a seguito di ciò la tranvia rimase in esercizio per il solo traffico merci fino al 1931, quando la stessa fu definitivamente chiusa[1].
Caratteristiche
[modifica | modifica wikitesto]La linea tranviaria era lunga 18,100 km, a scartamento normale di 1445 mm. Il raggio di curvatura minimo era di 50 metri, la pendenza massima del 30 per mille; la velocità massima raggiungibile era di 20 km/h[8].
Percorso
[modifica | modifica wikitesto]L'originario capolinea era situato in piazza Emanuele Filiberto, poi piazza della Repubblica nella zona detta Porta Palazzo; in seguito venne ricollocato più a nord in corso Ponte Mosca all'angolo con via degli orti[1].
Attraversata la Dora Riparia sull'omonimo ponte, i convogli giungevano quindi alla barriera dell'Abbadia di Stura alla volta della strada per Cuorgné interessando via Leinì e corso Vercelli.
Dopo aver attraversato la ferrovia Torino-Milano, i convogli tranviari servivano Leinì in via Torino[3] e quindi Volpiano, giungendo davanti alla locale stazione ferroviaria[1].
Materiale rotabile
[modifica | modifica wikitesto]Nel 1927 il parco rotabili della tranvia risultava composto da cinque locomotive a vapore, 26 rimorchiate a due assi e cinque carri merci[9].
Materiale motore - prospetto di sintesi[10]
[modifica | modifica wikitesto]Unità | Anno di costruzione | Costruttore | Quantità | Tipo | Velocità massima |
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1 ÷ 2 | 1884 | Krauss | 2 | a 2 assi | 20 km/h |
3 ÷ 7 | 1884-1909 | Krauss | 5 | a 2 assi | 30 km/h |
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Corriere del mattino - Tranvia Torino-Leyni'-Rivarolo, Gazzetta Piemontese, 30 marzo 1882, p. 1
- ^ a b Da Torino a Leyni' in tranvia, Gazzetta Piemontese, 25 giugno 1883, p. 3
- ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 8, p. 181
- ^ a b Torino-Leinì-Volpiano Archiviato il 2 aprile 2015 in Internet Archive., in Museo virtuale del tram. URL consultato nel dicembre 2015.
- ^ Governato, op. cit., p. 137
- ^ Domenico Molino, La ferrovia del Canavese, Elledì, Torino, 1986, p. 9. ISBN 88-7649-043-4.
- ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 9, p. 762
- ^ Ogliari, Sapi, op. cit., vol. 9, p. 763
- ^ Hefti, op. cit., p. 220
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Walter Hefti, Dampf-Strassenbahnen, Birkhäuser Verlag, Basilea, 1984, ISBN 978-3-7643-1536-8.
- Aleardo Fioccone, La tranvia Torino-Leinì-Volpiano, in Canavèis, Ivrea, n. 17, primavera-estate 2010, pp. 31–36.
- Francesco Ogliari, Franco Sapi, Scintille tra i monti. Storia dei trasporti italiani vol. 8 e 9. Piemonte-Valle d'Aosta, a cura degli autori, Milano, 1968.
- Mario Governato, C'era una volta il tram. Tranvie intercomunali di Torino nelle immagini d'epoca 1880-1950, Edizioni del Capricorno, Torino, 2016, ISBN 978-88-7707-274-0.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su tranvia Torino-Volpiano
Collegamenti esterni
[modifica | modifica wikitesto]- Descrizione della linea, dal sito del "Museo virtuale dei tram di Torino", su museodeltram.it. URL consultato il 24 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2015).
- Immagini della linea, dal sito del "Museo virtuale dei tram di Torino", su museodeltram.it. URL consultato il 24 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 4 aprile 2015).