Evi *'s Reviews > Gli anni della leggerezza

Gli anni della leggerezza by Elizabeth Jane Howard
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bookshelves: donne-scrittrici, letteratura-inglese

Mia figlia maggiore non legge più da alcuni anni, passeggiamo in libreria… la nostra attenzione si posa su questo volume lei manifesta curiosità, le racconto che fa parte di una saga composta da 5 voll questo è solo il primo.
So di persone che dopo essere arrivate all’ultimo episodio si sono sentite perdute, inconsolabili si aggirano come zombi per le vie della città, non fanno più la spesa, smesso di lavarsi, chiesto una aspettativa in ufficio, sono entrati in analisi, hanno lasciato il marito. Ovviamente lo compro (per lei), ora il dilemma è lo leggo o non lo leggo anche io?
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Reading Progress

November 3, 2018 – Started Reading
November 3, 2018 – Shelved
November 3, 2018 – Shelved as: to-read
November 3, 2018 – Shelved as: donne-scrittrici
November 3, 2018 – Shelved as: letteratura-inglese
November 3, 2018 – Finished Reading

Comments Showing 1-27 of 27 (27 new)

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Agnes Si, se hai voglia di “ leggerezza “


Agnes Non era un commento negativo, anzi


Amaranta non vale la pena.


message 4: by Nood-Lesse (new)

Nood-Lesse Io voto perché tu lo legga


Three leggilo, ma la trasformazione in zombi è un rischio autentico, a me è successo


Malacorda ...il fatto che tu ti stia arrovellando nel dilemma dimostra che la frittata è già bell'e che fatta. Lo leggi.


message 7: by Evi * (last edited Nov 04, 2018 01:10AM) (new) - added it

Evi * Grazie a @tutti per i consigli o sconsigli, finora il vostro bilancio risulta essere in attivo con spinta a leggerlo, ad eccezione fatta per Amaranta :)
Anni fa su annobi ci fu una bella discussione in un gruppo sui libri chiamati libri da framezzo (per la verità qualcuno li definì prosaicamente libri da cesso espressione che non mi piace per niente ma rende un po' l'idea) libri a cui non diamo alcun valore se non quello di fungere da distrazione veloce e senza impegno, da scacciapensieri, potrebbe essere il caso della saga dei Cazalet, inoltre sfaterei uno dei (miei) pregiudizi quello di non leggere saghe, in tutto il mio discorso c'è una forte punta di snobismo lo riconosco..., ma il punto è se poi ne rimango felicemente impantanata?

Nel dubbio ho cominciato un libro sulla depressione che fa veramente poco rima con leggerezza!!


Amaranta Avvaloro il mio voto negativo dato in fretta:
ho cominciato il primo della saga con aspettative molto alte avendone solo sentito parlare benissimo. E probabilmente è questo che un po' mi ha fregato. Ho trovato solo una vetrina di personaggi affastellati, senza un costrutto storico di base ben studiato, e questo si nota. Non ci sono ricerche dietro il libro e mi ha molto infastidito. Mi è sembrata una trovata editoriale per far soldi, cosa che per un lettore, o almeno per me è odiosa. Mi sono fermata al primo.


message 9: by Pat (new)

Pat Inizialo, puoi sempre sospenderne la lettura :)


message 10: by Evi * (new) - added it

Evi * @Amaranta, ho letto che l'autrice è stata la matrigna molto amata dello scrittore Martin Amis che fu proprio lui a spingerla a mettere per iscritto le vicende della sua famiglia


Amaranta mah...leggilo allora, sempre meglio farsi un 'opinione personale delle cose. : )


Agnes Che un libro piaccia o meno dipende tanto dal momento in cui lo si legge , oltre ai gusti personali, naturalmente.Io , per es., spazio dai saggi sulla due Guerre ai polizieschi di Malvaldi ; non è che uno deve leggere un libro perché tutti ne parlano. Ho sbirciato la tua libreria e vedo che abbiamo i gusti " abbastanza" simili ( ho sempre ancora 1.200 libri su A. da caricare ), ma, sempre per fare un esempio, a te è piaciuto tanto " tutto quello che un uomo" che io, arrivata al terzo racconto, ho abbandonato : sono indecisa se regalarlo o riprovare in tempi migliori.
Tornando alla Howard - dopo la saga - ho letti altri due suoi romanzi : uno mi è piaciuto e uno no, mah sarò strana io 🤔


Barbaraw - su anobii aussi @Evi...io, per snobismo o consapevolezza o perché l'esitazione nel cominciare un libro è un ottimo criterio, spesso un'intuizione....eviterei; ma voglio il titolo del libro poco leggero che stai leggendo!


message 14: by Evi * (last edited Nov 04, 2018 09:02AM) (new) - added it

Evi * Agnes wrote: "Che un libro piaccia o meno dipende tanto dal momento in cui lo si legge , oltre ai gusti personali, naturalmente.Io , per es., spazio dai saggi sulla due Guerre ai polizieschi di Malvaldi ; non è ..."

@Agnes: Ho visto il tuo tiepido apprezzamento dei racconti di Szalay, essendo racconti puoi sempre riprenderli, in qualsiasi momento :) L’anno scorso nel passaggio da annobi a GR non mi gettai al trasferimento selvaggio e anche io ho ancora molti libri e recensioni da migrare qui. Tornando alla saga mi chiedo anche se abbia senso leggere solo il primo volume.


message 15: by Evi * (new) - added it

Evi * Barbara wrote: "@Evi...io, per snobismo o consapevolezza o perché l'esitazione nel cominciare un libro è un ottimo criterio, spesso un'intuizione....eviterei; ma voglio il titolo del libro poco leggero che stai le..."

@Barbara è L’uomo che trema di Andrea Pomella


message 16: by Rowizyx (last edited Nov 04, 2018 09:07AM) (new) - rated it 5 stars

Rowizyx È curioso che tu dica che non ci sono ricerche dietro questo libro, Amaranta, perché è di ispirazione autobiografica. L'autrice rielabora la sua famiglia e la sua esperienza di ragazza inglese negli anni '30 e '40. Il primo volume serve in parte a presentare la grande famiglia, ma dire che non ci sono ricerche mi sembra quanto meno discutibile.

Lo scopo è proprio questo: spostare l'occhio dal contesto generale della guerra a come una famiglia altoborghese l'ha vissuta in Inghilterra. Cosa ha voluto dire per le persone "normali", la guerra?


Amaranta mah... mi è sembrato un racconto affastellato di personaggi e la vicenda della guerra raccontata con poco spessore. Posso capire che il primo volume sia la presentazione della famiglia, ma ogni romanzo dovrebbe essere in qualche modo "compiuto"pur facendo parte di uno schema più ampio. Questo non l'ho trovato.


Rowizyx La vicenda della guerra è raccontata come percepita dalla famiglia e come la percepirono all'inizio moltissime famiglie britanniche e non solo: con l'incredulità di chi aveva visto la prima guerra mondiale e riteneva impossibile che una cosa del genere non potesse ripetersi a poco più di vent'anni di distanza, meno che mai essere molto molto peggio. Inoltre le voci narranti principali sono Louise, Polly e Clary, che all'epoca del primo sono ragazzine, educate in casa da una istitutrice discutibile e a cui non era ritenuto importante spiegare le cose.


Amaranta beh, che dirti, la mia percezione è questa.


Malacorda Evi * wrote: "Tornando alla saga mi chiedo anche se abbia senso leggere solo il primo volume. "
Il primo volume è effettivamente un preludio: funge più da presentazione di luoghi e persone che non da sviluppo vero e proprio di eventi (forse deriva anche da questo il senso di "affastellamento" di @Amaranta), ed è un preludio anche anche dal punto di vista più strettamente storico perché il sipario cala su un momento in cui ancora non c'è certezza assoluta se la guerra ci sarà o meno.
E tuttavia, a mio avviso è un preludio ben fatto quindi può stare in piedi anche come libro singolo nel caso in cui uno decida di non proseguire con gli altri libri. In questo caso bisogna vederlo come un racconto lungo, la fotografia di una certa famiglia in un certo momento storico. A me ha comunque fatto venire voglia di proseguire la lettura e infatti mi sono letta tutta la serie in un periodo relativamente breve. E devo anche ammettere di non avere avuto effetti collaterali: letto molto volentieri, ho apprezzato e mi sono affezionata alla serie, ma al termine non ho avuto crisi di pianto né depressione né disperazione del tipo "oddio adesso cosa posso leggere". Mi ha lasciato, invece, una buona soddisfazione.


Barbaraw - su anobii aussi Evi * wrote: "Barbara wrote: "@Evi...io, per snobismo o consapevolezza o perché l'esitazione nel cominciare un libro è un ottimo criterio, spesso un'intuizione....eviterei; ma voglio il titolo del libro poco leg..."

grazie! (pensa che ho un molto bel ricordo di lettura di "la donna che trema" di Siri Hustved)


message 22: by Anfri (new)

Anfri Bogart Ma poi tua figlia lo ha letto? Curiosità di un padre (di figlia che non legge)


message 23: by Evi * (new) - added it

Evi * @Grazie Rowityz e Malacorda siete una spinta a cominciarlo ☺


message 24: by Evi * (new) - added it

Evi * Barbara wrote: "Evi * wrote: "Barbara wrote: "@Evi...io, per snobismo o consapevolezza o perché l'esitazione nel cominciare un libro è un ottimo criterio, spesso un'intuizione....eviterei; ma voglio il titolo del ..."

@Barbara ora sarei curiosa di vedere se l’autore riconosce una eredità nel titolo che citi, praticamente l’argomento è lo stesso, sarebbe veramente una strana coincidenza…


message 25: by Evi * (new) - added it

Evi * Anfri wrote: "Ma poi tua figlia lo ha letto? Curiosità di un padre (di figlia che non legge)"

@Anfri diciamo che lo ha cominciato e letto circa 50 pagine le sta anche piacendo però mi ha già messo nell’angolo dicendomi che non avrà molto tempo per leggere… :)


Agnes Evi * wrote: "Agnes wrote: "Che un libro piaccia o meno dipende tanto dal momento in cui lo si legge , oltre ai gusti personali, naturalmente.Io , per es., spazio dai saggi sulla due Guerre ai polizieschi di Mal..."
Se entrambe dobbiamo trasferire ancora tanti libri, scopriremo sicuramente di avere una percentuale maggiore in comune 😊


Erica Io l'ho apprezzato moltissimo. Credo che il primo volume, volutamente molto introduttivo e poco movimentato, sia godibilissimo e molto appassionante.


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