Grazia's Reviews > Flush

Flush by Virginia Woolf
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29190640
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Così si divertono le grandi autrici geniali.

Già. Per defatigare dall'impegno della stesura di Orlando, sicuramente una delle mie prossime letture, Virginia decide fare la biografia di un cane.

Beh non un cane qualsiasi, eh. Un cane dal manto fulvo e di razza purissima. Un cocker spaniel razza che vanta presenza su questa terra documentata già dalla metà del decimo secolo.


“Lo spaniel del re vale una sterlina,” stabilì Howel Dha1 nel suo Libro delle Leggi. E se ci ricordiamo cosa si poteva acquistare con una sterlina nell’Anno Domini 948 – quante mogli, quanti schiavi, cavalli, buoi, tacchini e quante oche – appare chiaro che lo spaniel era già allora un cane di valore e reputazione.


Dopo averne decantato gli illustri natali, Virginia ci parla di un incontro. L'incontro tra Flush e quella che sarà la sua umana per il resto della vita, una poetessa inglese realmente esistita, Miss Barret.

E questo primo incontro Virginia lo descrive così.


"“Oh, Flush!” disse Miss Barrett. Per la prima volta lei lo guardò in viso. Per la prima volta Flush guardò la signora adagiata sul divano. Entrambi furono colti da sorpresa. Riccioli pesanti pendevano da ciascun lato del volto di Miss Barrett, dove brillavano grandi occhi lucenti e un’ampia bocca sorrideva. Orecchie pesanti pendevano da ciascun lato del muso di Flush; anche i suoi occhi erano grandi e lucenti; la bocca era ampia. C’era una somiglianza fra loro. Mentre si guardavano l’un l’altra, ognuno sentiva: “Eccomi qui” – e poi ognuno pensò: “Ma che differenza!”." [..]

"Tra di loro si estendeva l’abisso più vasto che mai possa separare un essere dall’altro. Lei parlava. Lui era muto. Lei era donna; lui cane. Così, intimamente uniti, così, infinitamente divisi, si guardarono a lungo. Poi, con un unico salto, Flush balzò sul sofà e si stese lì dove si sarebbe steso poi per sempre – sulla copertina ai piedi di Miss Barrett."


Sempre in bilico tra ironia e commozione, un racconto che non solo dice tanto dell'amore per i cani della stessa Virginia, ma dell'amore in senso lato che si trasforma e trasforma.

Peraltro il racconto è anche una testimonianza di quelle che erano le condizioni di vita dei sobborghi londinesi nel tardo ottocento, una satira nei confronti della società nobiliare e delle caste. E di come già all'epoca esistessero i sequestri ai fini di estorsione (!).

Un vero gioiello fruibile anche dai non amanti del flusso di coscienza e pure dai non amanti dei cani.
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Reading Progress

January 28, 2024 – Started Reading
January 28, 2024 – Shelved
January 28, 2024 –
27.0% "Altre volte lo metteva in piedi accanto a sé davanti allo specchio e gli chiedeva perché abbaiasse e tremasse. Quel piccolo cane marrone lì di fronte non era forse proprio lui stesso? Ma cos’è “se stesso”? È quello che vedono gli altri? O quello che uno è?"
January 28, 2024 –
48.0%
January 29, 2024 –
57.0%
January 30, 2024 –
57.0%
January 30, 2024 – Finished Reading

Comments Showing 1-4 of 4 (4 new)

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message 1: by Laura (new)

Laura Gotti Ah Grazia, leggere VW è sempre una gioia.


Grazia Laura wrote: "Ah Grazia, leggere VW è sempre una gioia."

Vero, sentirne parlare anche da Chiara Valerio (altro mio mito assoluto)


message 3: by Laura (new)

Laura Gotti Per me lei è LA scrittrice italiana. Io la adoro.


Grazia Laura wrote: "Per me lei è LA scrittrice italiana. Io la adoro."

Ho avuto il piacere di ascoltarla dal vivo sabato scorso a "Mi prendo il mondo", il salone del libro di Torino a Parma. Ha portato così tante suggestioni e riflessioni che non so quanto tempo impiegheró a smatassarle 🤭


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