Rimedi per il reflusso: come curarlo?
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Il materiale pubblicato ha lo scopo di permettere il rapido accesso a consigli, suggerimenti e rimedi di carattere generale che medici e libri di testo sono soliti dispensare per il trattamento della Malattia da Reflusso Gastroesofageo; tali indicazioni non devono in alcun modo sostituirsi al parere del medico curante o di altri specialisti sanitari del settore che hanno in cura il paziente.
Il reflusso gastroesofageo è una condizione fisiologica che interessa lo stomaco e l'esofago.
In una persona sana avvengono circa 50 episodi di reflusso della durata di pochi secondi al giorno. Diversa è la malattia da reflusso gastroesofageo o MRGE. Questa colpisce circa il 7% della popolazione (soprattutto maschi >50 anni) e rappresenta una patologia vera e propria.
E' provocata da:
- Ernia iatale.
- Stile di vita e abitudini scorrette.
E' riconoscibile per:
- La durata del reflusso (3-5 minuti).
- I danni che provoca all'esofago.
Le lesioni da MRGE sono causate dallo squilibrio tra acidità di stomaco e meccanismi difensivi della mucosa esofagea (sfintere esofageo, pulizia del materiale gastrico, trofismo della mucosa).
Questi danni possono evolvere in situazioni critiche e predisporre verso patologie molto gravi (esofago di Barret, carcinoma ecc.).
Le complicazioni della MRGE sono pressoché impercettibili. I primi sintomi di carcinoma esofageo insorgono solitamente molto tardi.
Riconoscere precocemente i sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo è fondamentale per evitare una prognosi infausta.
Cosa fare per il reflusso
- Anzitutto è necessario saper riconoscere i sintomi tipici:
- Pirosi (bruciore) retrosternale.
- Rigurgito di materiale gastrico.
- Dolore epigastrico.
- E' di grande aiuto anche non escludere la MRGE in presenza di sintomi atipici; tra questi:
- Manifestazioni orofaringee (tonsilliti, tosse ecc).
- Alterazione delle prime vie respiratorie (polipi, laringite cronica ecc).
- Manifestazioni polmonari.
- Riconoscendo uno o più dei sintomi tipici, ancor più se in presenza di quelli atipici recidivanti (ad esempio le tonsilliti che non guariscono con gli antibiotici), è necessario rivolgersi al medico.
- Iniziare il percorso diagnostico. Il medico di base o il gastroenterologo si occuperanno di:
- Anamnesi.
- Esofagogastroduodenoscopia.
- pH-metria delle 24 ore.
- Impedenzometria delle 24 ore.
- In caso di diagnosi positiva e sotto prescrizione medica, è necessario:
- Seguire la terapia farmacologica specifica.
- Rispettare la terapia alimentare dedicata.
- Dimagrire in caso di sovrappeso.
- Limitare fumo e alcol.
- Mangiare in posizione eretta.
- Mangiare lentamente e masticare accuratamente.
- Dopo i pasti:
- Vestire con abiti comodi e non stretti.
- Scegliere pantaloni elastici o le bretelle piuttosto delle cinture.
- Stare a riposo.
- Rimanere in posizione eretta o seduta e al massimo inclinata di 45°.
- Masticare chewing-gum (stimolando la salivazione e la deglutizione favorisce la pulizia dell'esofago).
- Ridurre lo stress psicologico.
Nota. Un corretto stile di vita riduce la sintomatologia nel 20-30% dei casi.
Cosa non fare per il reflusso
- Ignorare i sintomi tipici e atipici.
- Non rivolgersi al medico o farlo dopo molto tempo dall'inizio dei sintomi.
- Non approfondire la diagnosi con le indagini strumentali specifiche.
- Non seguire, o rispettare con discontinuità, la terapia farmacologica.
- Non seguire, o rispettare con discontinuità, la terapia alimentare dedicata.
- Ingrassare o rimanere in sovrappeso.
- Fumare.
- Abusare di alcolici.
- Mangiare velocemente masticando poco.
- Dopo i pasti:
- Vestire con abiti stretti.
- Utilizzare cinture costrittive.
- Eseguire sforzi fisici di notevole entità.
- Coricarsi.
- Accumulare stress nervoso che provoca acidità di stomaco e peggiora la MRGE.
Cosa mangiare per il reflusso
Per approfondire: Dieta per la Malattia da Reflusso Gastroesofageo
- In caso di sovrappeso (soprattutto con distribuzione androide), dimagrire praticando una dieta ipocalorica con un apporto energetico del 70% rispetto al normale.
- Consumare pasti ridotti, con porzioni moderate. Il frazionamento delle calorie potrebbe rispettare un criterio simile: colazione al 15% dell'energia, due spuntini (merende) al 10% oppure quattro al 5%, pranzo al 35% e cena al 30%.
- Mangiare lontano dal riposo.
- Condire poco e solo con olio extravergine di oliva. Sono sufficienti 4 cucchiaini al giorno tra pranzo e cena.
- Di quelli animali, prediligere i cibi magri e/o con poco tessuto connettivo:
- Tra le carni: aviarie senza pelle (pollo, tacchino ecc), coniglio, muscolo sgrassato di maiale o manzo ecc.
- Tra i prodotti della pesca: merluzzo, alici, orata, branzino, corvina, ombrina, filetto di tonno, gamberi ecc.
- Tra i formaggi: ricotta magra, formaggio spalmabile light, fiocchi di latte.
- Non più di un uovo intero per porzione.
- E' possibile consumare semi oleosi, ma solo lontano dai pasti principali, quindi in prossimità degli spuntini.
- Tra quelli proteici, prediligere cibi mediamente cotti. Le tecniche consigliate sono:
- Bollitura in acqua.
- Lessatura sottovuoto.
- Vasocottura.
- A vapore.
- In pentola a pressione.
- In padella a fiamma dolce.
- Al forno.
- Alla griglia.
- Al cartoccio.
- Tra i cereali, legumi e derivati, scegliere quelli a medio o basso contenuto di fibre. L'eccesso è causa di una permanenza gastrica eccessiva.
- La frutta e la verdura sono tollerate cotte e crude, ma le porzioni non devono superare i 150 g.
- Cibi insipidi.
- Alimenti freschi e da consumare "al naturale"; l'unico metodo di conservazione a lungo termine consigliato è il congelamento.
- Consumare prodotti che non contengono molecole direttamente coinvolte nel peggioramento del reflusso gastroesofageo (riducono il tono dello Sfintere Esofageo Inferiore – SEI).
- Se possibile, mangiare alimenti con pH medio.
- Assumere i cibi a temperatura media.
Cosa non mangiare per il reflusso
- Alimenti ipercalorici che possono favorire il sovrappeso.
- Pasti e porzioni abbondanti.
- Cene quantitativamente eccessive; non devono MAI essere il pasto più ricco della giornata.
- Pasti a ridosso del riposo.
- Cibi molto conditi.
- Alimenti grassi, soprattutto di origine animale, o ricchi di tessuto connettivo:
- Tra le carni: frattaglie, tagli grassi di maiale, cotica, ossobuco, insaccati, salumi, wurstel, hamburger ecc.
- Tra i prodotti della pesca: salmone, anguilla, ventresca di tonno, polpo, seppia, cozze, vongole, lumache ecc.
- Tra i formaggi: gorgonzola, pecorini, mascarpone, fontina, brie ecc.
- Più d'un tuorlo d'uovo per volta.
- Cibi proteici crudi o stracotti:
- Le tecniche sconsigliate sono:
- Stufatura.
- Frittura in padella.
- Lunghe cotture in forno o alla griglia o in acqua bollente.
- Brasatura.
- Cereali, legumi e derivati ad alto contenuto di fibre (integrali).
- Porzioni eccessive di frutta e verdura.
- Cibi salati.
- Alimenti conservati:
- Sottolio.
- In salamoia.
- Sotto sale.
- Affumicati ed essiccati.
- Spezie e aromi, soprattutto quelli che stimolano la secrezione acida:
- Prodotti che riducono il tono dello SEI:
- Cibi e bevande acide:
- Alimenti bollenti o ghiacciati.
- Latte.
- Caffè e tè.
- Alcolici.
- Brodo.
- Bevande gassate (aranciate, cola ecc).
- Snack e altri cibi spazzatura.
Cure e rimedi naturali per il reflusso
Gli unici rimedi naturali contro la malattia da reflusso gastroesofageo sono specifici per ridurre l'acidità di stomaco:
- Alcaloidi ad azione anticolinergica che riducono la secrezione gastrica:
- Atropina e scopolamina: contenute nelle foglie di Atropa belladonna. ATTENZIONE! L'uso non è più consigliato a causa dei potenziali effetti collaterali; inoltre, le bacche della stessa pianta sono fortemente velenose.
- Droghe mucillaginose che proteggono la mucosa dello stomaco e dell'esofago:
- Altea, acido alginico, malva, lichene islandico e aloe gel.
Cure farmacologiche per il reflusso
- Inibitori della pompa protonica (PPI) e antagonisti dei recettori H2: riducono l'acidità delle secrezioni gastriche e impediscono che il contenuto gastrico corroda la muscosa esofagea.
- Protettori della mucosa esofagea: proteggono la parete dell'esofago dall'attacco degli acidi:
- Farmaci procinetici: accelerano il tempo di svuotamento dello stomaco evitando che la rallentata evacuazione favorisca l'insorgenza del disturbo:
- Antiacidi da banco:
- Bicarbonato di sodio (NaHCO3).
- Carbonato di calcio (CaCO3).
Prevenzione del reflusso
La prevenzione del reflusso gastroesofageo è esclusivamente di tipo comportamentale. In sintesi:
- Evitare il fumo di sigaretta e gli alcolici.
- Evitare gli abiti troppo stretti.
- Mantenere una postura corretta durante e dopo i pasti.
- Ridurre il volume dei pasti prediligendo quelli piccoli e frequenti.
- Consumare solo gli alimenti concessi dalla dieta per la MRGE.
- Mangiare lentamente e masticare adeguatamente.
- Coricarsi dopo almeno 3 ore.
- Non esagerare con gli sforzi fisici.
- In caso di sovrappeso, dimagrire.
Trattamenti medici per il reflusso
Il trattamento medico alternativo alla terapia farmacologia è la chirurgia. Non è sempre o totalmente risolutiva. Si tratta di un intervento eseguibile in laparoscopia (fundoplicatio), che ha come obiettivo il ripristino funzionale dello sfintere gastroesofageo.