Rumore 347 Dicembre 2020

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N° 347 | MENSILE - DICEMBRE 2020 | PRIMA IMMISSIONE 27/11/2020 | EURO 7,00

SALEM RVG GIORGIO CANALI TREES ZEROCALCARE PAUL MCCARTNEY SAULT


STEVE PICCOLO BOB MOULD GIÖBIA MOURNING [A] BLKSTAR PRINCE X

S
RETROPOLIS RADICI OLTRE 260 RECENSIONI
SPECIALE ISOBEL CAMPBELL TRA DISCHI, LIBRI, FILM
RISTAMPE SERIE E FUMETTI

IL MEGLIO

a
DEL 2020

V
FONTAINES D.C.

b y
TUTTA LA MUSICA DI CUI HAI BISOGNO

POSTE ITALIANE SPA - SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N.46) ART. 1, COMMA 1, NO / TORINO - ISSN 1591-4062 - N.11 ANNO 2020

byVaSco
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S
AUSTRA
HIRUDIN

ALL WE ARE
PROVIDENCE

V
GEORGIA

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SEEKING THRILLS
STEPHEN MALKMUS
TRADITIONAL TECHNIQUES

b
SORRY
925

y
PROTOMARTYR
ULTIMATE SUCCESS TODAY
PORCHES
RICKY MUSIC

ELA MINUS
ACTS OF REBELLION
OWEN PALLETT
ISLAND

THE KILLS
LITTLE BASTARDS

byVaSco
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BEST
VIBES

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2020

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TAME IMPALA MATT
The Slow Rush BERNINGER
Serpentine Prison

a
MARILYN MAJOR LAZER
MANSON

V
Music Is The
We Are Chaos Weapon

y
JEHNNY BETH CHRISTINE
To Love Is To Live AND THE
QUEENS
La Vita Nuova EP

b
INTERNET NAS
MONEY King’s Disease
B4 The Storm
design: www.filippovezzali.com

OSCAR TOM MISCH


JEROME & YUSSEF
Breathe Deep DAYES
What Kinda Music

byVaSco
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a S
V
2020 with BRONSON RECORDINGS:

y
LIVE SKULL SAN LEO
Dangerous visions Mantracore
(Vinile, Cd, Digitale) (Vinile, Cd, Digitale)

Live Skull reshaped the Two long suites evoking pure


aggression of burned-out natural elements and sound-
post-punk into modern scapes, captivating grooves and

b
heavy, guitar-driven gloomy heavy, hypnotic riffs.
dystopian tunes. Side 2 is a From kraut-rock, psychedelic
blast from the past folk, free-form post-rock,
including four tracks from obscure metal, electronica and
their legendary 1989 PEEL ambient sounds, San Leo are
SESSION, released here for taking their musical vision to a
the first time feat Thalia whole new level on “Mantracore”.
Zedek on vocals.
#LaZonadOmbra

ELM SOLARIS
The wait Un paese di musichette
(Vinile, Cd, Digitale) mentre fuori c’è la morte
(Vinile, Cd, Digitale)
Elm’s The Wait is a raging
display of manic urgency. Recorded and mixed by iconic
"Crunching riffs, fuzzed-out producer Martin Bisi (Sonic
bass, and beats smash Youth, Swans, Unsane).
each other and then recede 90s-infused heavy noise
in a shinier, heat-fueled and foursome SOLARIS present their
darker landscape, adding very own perception of
tension to aggression." noise-laden post-rock through
"Una mezcla de Elvis, powerful riffs, magnetic vocals
Entombed, The Jesus Lizard and industrial soundscapes.
y más"
#LaZonadOmbra

www.bronsonrecordings.com
https://bronsonrecordings.bandcamp.com
byVaSco
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EDI TOR I ALE

LA RIVOLUZIONE NON RUSSA

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DI ROSSANO LO MELE

Qualche anno fa, in un istituto superiore specia- Sudno, che significa, all’incirca, “nave”. Gli autori si
lizzato in letteratura di Mosca, agli studenti venne chiamano Molchat Doma, vengono dalla Bielorussia
sottoposto un questionario. Questa la domanda prin- e quando i presentatori autoctoni li introducono tra-
cipale: chi è il tuo poeta contemporaneo preferito? sformano la “o” di Doma in una “a”, così da suonare

S
La risposta praticamente unanime fu: Boris Ryžij. quasi come la parola “dama”. Li abbiamo lasciati
Risposta anagraficamente appropriata, giacché Boris in sospeso su queste colonne il numero scorso di
Borisovič Ryžij è nato nel 1974 in una delle molte “Rumore”. In sospeso perché, di fronte a una nostra
città russe che costeggiano i Monti Urali. Figlio di un richiesta di chiarimento sulle loro posizioni politiche,
ingegnere attivo nel partito comunista di zona e di ci hanno fatto sapere – tramite il loro ufficio stam-
una madre dottoressa, Boris aveva due sorelle. Tra- pa – che non intendevano esporsi sul tema. Ma la

a
piantato in un’altra città per via del lavoro del padre, verità è un’altra: nettamente più noti in Europa e nel
Boris decise di seguirne le orme anche negli studi, resto del mondo che a casa, i Molchat Doma hanno
conseguendo una laurea in ingegneria a pieni voti. più volte chiesto di poter suonare in Bielorussia. Per
Tuttavia la sua passione principale non coincise mai farlo devi presentare una documentazione completa
con le miniere locali che avrebbero dovuto inghiot- al Dipartimento Cultura del Comitato Esecutivo della
tire gran parte della sua vita lavorativa, bensì con la città di Minsk. Permesso che è sempre stato rifiutato
poesia. Già da adolescente Boris iniziò a comporre loro. Ora, con la crescente popolarità, la band confida
versi pieni soprattutto di ciò che gli scorreva a fian- finalmente (dopo un tour mondiale già annunciato
co: la criminalità più o meno organizzata, il molto per il 2021, chissà) di poter a breve suonare anche

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alcol che circolava nei bar e che lui stesso consumava in patria. Fra le canzoni in programma dal vivo im-
in dosi massicce, la bruttezza sempre immutabile maginiamo non possa mancare quella sopra citata,
del paesaggio circostante, lo spaccio, il degrado delle Sudno: divenuta inaspettatamente una hit anche su
periferie: architettura industriale, sedi di partito, an- TikTok, il social media più usato dagli adolescenti
ziani che passeggiano, fermate del bus. in questi mesi. Sorprende che un brano così scuro
Ispirato dalla poesia di un connazionale come il e dal testo così pecioso possa diventare un trend su

y
gigante Iosif Aleksandrovič Brodskij, antecedente TikTok, ma forse è proprio la platea esistenzialista
a Boris di una generazione, Boris si sposa alla fine degli adolescenti a poter decrittare meglio questo
degli anni 90: dal matrimonio nasce un figlio. A male di vivere. Anche perché le parole del testo pro-
cavallo tra il 2000 e il 2001 la sua mancata carriera vengono proprio da una poesia di Boris Ryžij. Che i
da ingegnere e la sua vocazione da poeta sembrano Molchat Doma hanno deciso di omaggiare e ricordare
però mettersi d’accordo: nel 1999 vince l’Anti-Bo- in questo modo. Già perché fra qualche mese, nel
oker Prize, fra i più prestigiosi premi di poesia russi, 2021, ricorrono i 20 anni dalla morte del poeta: sui-
mente nel 2000 viene invitato a Rotterdam, dove si cidio, impiccagione per l’esattezza. Gli eroi sono tutti

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tiene il Festival Internazionale di Poesia. giovani e belli, cantava un altro poeta (della canzone,
ma nato a Modena 80 anni fa esatti, ancora in vita per
Cosa ci porteremo dietro di questo 2020 che sta per fortuna). Gli eroi sono sì tutti giovani e belli, ma sono
finire? La pandemia, certo, i decreti, sicuro, la ma- ancora più eroi se defunti. Cosicché, se volessimo fare
lattia strisciante, ovvio, il senso di paura e fragilità, della cronaca di livello discutibile e trovare il titolo
naturalmente. Tutte le sciocchezze ascoltate e spesso già scaldato al microonde, non potremmo non notare
scritte, talvolta pronunciate, quasi sempre con pa- che Boris appartiene al celeberrimo club 27 dei vari
renti, amici o gente che non conosciamo nemmeno. Kurt, Jimi, Amy e via dicendo. Ma no, non è questo il
Ma tutta questa roba è la superficie. Sotto c’è l’im- punto. I Molchat Doma hanno faticato enormemente,
perfezione della solitudine, il tempo che non passa per loro stessa ammissione, a chiudere in pieno lock-
mentre al contrario l’orizzonte temporale si restrin- down il disco appena edito: desertificati emotivamen-
ge. I progetti che naufragano, per tanti, quasi tutti. te. Il risultato artistico, tuttavia, è lì a testimoniarlo.
E che inabissandosi si mangiano la forza di volontà, Nell’auspicare che quanto vissuto quest’anno sia
perché l’isolamento fa anche questo. C’è una canzone presto solo un ricordo, ci auguriamo anche che - allo
che dice più o meno così: “Vivere è duro e scomodo, stesso modo - possano da qui nascere grandi opere
ma almeno morire è comodo”. La canzone s’intitola nel futuro che verrà.

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byVaSco
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347
CO N T E N U T I

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V a
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48

COV E R S TO R Y

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F ON TAI N E S D.C .

26 Playlist 2020: i dischi dell'anno A CUR A DELL A REDA ZIONE

53 Canzoni dell'anno A CUR A DELL A REDA ZIONE

54 Film dell'anno A CURA DI GIONA A . NA ZZ ARO

55
A C U R A D I C L AU D I A B O N A D O N N A ,
Serie TV dell'anno ANDRE A FORNA SIERO, GIONA A .
NA Z Z ARO E M ARIANGEL A SANSONE

56 Libri dell'anno A CUR A DELL A REDA ZIONE

57 Fumetti dell'anno A CURA DI GIONA A . NA ZZ ARO

96 Retropolis: le ristampe dell’anno A CUR A DELL A REDA ZIONE

byVaSco
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NUMER O 347
ANNO 2 9

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DI CEMBR E 2 02 0

DI R ET TOR E R ESPONS ABI LE


Marco De Crescenzo

DI R ET TOR E EDI TOR I ALE


Rossano Lo Mele

COOR DI NAMENTO R EDAZI ONAL E


Alessandro Besselva Averame

S
R E DA Z I O N E E WE B Nicholas David Altea,
Letizia Bognanni

R VG CONSULENTI ALL A R EDAZI ONE


Maurizio Blatto, Giona A. Nazzaro,
P. 3 4 Claudio Sorge, Giorgio Valletta

R UBR I CH E Alessandro Baronciani, Carlo


Bordone, Luca Doldi, Francesco Farabegoli,

a
Luca Frazzi, Sergio Messina, Marco Pecorari,
Andrea Pomini, Barbara Santi

COLL ABOR ATOR I


Davide Agazzi, Diego Ballani, Antonio
Belmonte, Paolo Bogo, Claudia Bonadonna,
Antonio Briozzo, Arturo Compagnoni, Matteo
Da Fermo, Stefano D’Elia, Stefano Fanti,
Mauro Fenoglio, Paolo Ferrari, Daniele
Ferriero, Manuel Graziani, Luca Gricinella,

V
Stefano Morelli, Andrea Prevignano, Fernando
Rennis, Mario Ruggeri, Gianluca Runza, Fabio
Striani, Doriana Tozzi, Andrea Valentini,
Simona Ventrella, Francesco Vignani

DI R ET TOR E AR TI STI CO Stefano Manzi

PR OG ET TO G R AF I CO
E I MPAG I NAZI ONE Sericraft Lab snc

PR IN CE

y
F OTOG R AF I Stefano “Star Fooker” Brambilla,
Francesca Sara Cauli, Luigi De Palma
P. 101
MAR KETI NG E PUBBLI CI TÀ
Francesco Sassi - [email protected]

RUMOREMAG.COM AMMI NI S TR AZI ONE


DI F F US I ONE E COR R I S PONDEN Z A
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b
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rumo remag r u mo remag az i ne ru m o re m a ga z i n e
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MEPE Distribuzione Editoriale
Via Ettore Bugatti 15 - 20142 Milano (MI)

STAMPA Reggiani Print srl


Brezzo di Bedero (VA)
5 Editoriale 88 Singolare
Pubblicità a carattere musicale
8 News 90 Flashback direttamente presso l’editore

14 Privé 91 Retropolis Autorizzazione del tribunale di Torino n. 21


del 25/07/2013
18 My Tunes 103 Gente Sola ISCRIZIONE AL ROC N° 23733

20 Futura (Ma Non Troppo) Questo periodico è associato


CON TENITO R I all’Unione Stampa Periodica Italiana
59 Recensioni 104 Visioni
Finito di stampare nel mese di novembre 2020
60 Disco Del Mese 108 Letture
80 Treecolore 112 Fumetti
82 Radici 113 Poster-i
84 In Italia 114 Banda Larga

byVaSco
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PARQUET COURTS PHOEBE BRIDGERS ALGIERS TEENAGE FANCLUB

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D IC EMBRE 2020

S
A CU RA DELL A R E DA Z I ONE @ ru m o re m a ga z i n e

ANDREW WEATHERALL MOGWAI SHARON JONES SPENCER DAVIS

a
INDICE: NEWS p. 08 — FACCIAMO I CONTI p.09 — SOCIAL p.10 — IN ARRIVO p.10

UN AUDITORIUM
PER SHARON JONES

A North Augusta, in South

V
Carolina, un anfiteatro da 600
posti è stato intitolato alla
memoria di Sharon Jones.
La cantante soul, scomparsa
precocemente tre anni fa dopo
aver ottenuto un tardivo ma
meritatissimo successo nel

y
nuovo millennio con i suoi
Dap-Kings, era nata in città e
lì aveva trascorso i suoi primi
anni di vita. Dopo una lunga
parentesi a Brooklyn, negli ul-
timi anni era tornata a viverci
con la famiglia.

IL TRITATO DI YANKEE

b
HOTEL FOXTROT

Barry Jenkins, regista del film DIECI ANNI DI PARQUET COURTS (E UN FILM CONCERTO)
Moonlight (3 oscar nel 2017)
ha realizzato una sua versione
“chopped and screwed” di Yan-
kee Hotel Foxtrot dei Wilco con Parquet Courts origine e a una serie di interviste. Il tutto
l’aiuto dei Chopstars, collettivo festeggiano i loro primi avviene a dieci anni di distanza dal primo
di Houston dedito al turntabli-
sm, diffondendola su Twitter.
I anni di vita annunciando concerto in assoluto della band, presso
l’uscita di On Time, il Monster Island Basement, sempre a
Non è la prima volta che il film concerto che verrà Brooklyn. Parlando dell’iniziativa e del
regista si cimenta in una inizia-
reso disponibile in suo significato anche simbolico, la band
tiva del genere, avendo già in
streaming a partire dal 10 dicembre, e ha dichiarato in un comunicato, non
passato sottoposto allo stesso
trattamento le colonne sonore contestualmente condividendo Hey Bug, senza una buona dose di humour: “Dieci
di Moonlight e di un altro suo un brano inedito tratto dalle session anni fa incominciava la nostra avventura
film, If Beale Street Could Talk del loro album d’esordio, Sunbathing con un concerto in cui abbiamo suonato
del 2018 (distribuito in Italia Animal, pubblicato nel 2013. On Time virtualmente di fronte a nessuno, e così
col titolo di Se La Strada Po- include le riprese integrali di un concerto per festeggiare abbiamo deciso di offrire a
tesse Parlare) ma anche due tenuto al Pioneer Works di Brooklyn, tutti quanti un concerto virtuale”.
album dei Grizzly Bear, Vecka- alternato a materiale d’archivio di varia
timest e Painted Ruins.

byVaSco
8 | RUMOREMAG.COM
o
IL “BEST WORLD MUSIC
ALBUM” DEI GRAMMY
FACCIAMO I CONTI CAMBIA DENOMINAZIONE

c
La Recording Academy, isti-

25
GLI ANNI APPENA COMPIUTI DALLA tuzione che ogni anno asse-
DEEP ELM, ETICHET TA SIMBOLO gna i Grammy, ha deciso di
DELL’EMOCORE INDIPENDENTE sostituire la categoria “Best
AMERICANO. UN’ANTOLOGIA IN TRE New World Music Album” con
VOLUMI NE CELEBRA LA STORIA quella di “Best Global Music
Album”. Non è la prima volta
che accade: alcuni anni fa il

S
10
MUSICASSETTE AL PREZZO DI CINQUE: “Best Urban Contemporary
OFFERTA COMMERCIALE DI UN MAIL Album“ era stato modificato in
O R D E R G R A Z I E A L Q UA L E M A K AYA “Best Progressive R&B Album”.
MCCRAVEN SCOPRÌ GLI A TRIBE CALLED In un comunicato la Recor-
QUEST ding Academy ha spiegato in
maniera articolata la scelta di
mandare in pensione l’espres-

a
3
SETTIMANE SERVIRONO 40 ANNI FA sione “world music”: “Mentre
AGLI ECHO & THE BUNNYMEN PER il nostro pensiero diventa
INCIDERE CROCODILES, IL DEBUTTO sempre più autenticamente
DELL A BAND: IAN MCCULLOCH AVEVA globale, dobbiamo aggiornare
21 ANNI il linguaggio che utilizziamo
per esprimere una categoriz-
zazione più appropriata, che si
impegni a celebrare la portata
STERLINE DI BOLLET TA DEL GAS DA
della musica proveniente da

2000

V
SALDARE. SONO SERVITI A SINÉAD
ogni parte del mondo. Durante
O’CONNOR PER DECIDERE DI TORNARE
l’estate ne abbiamo lunga-
AL L AVORO DOPO OT TO MESI DI
mente discusso con artisti,
OSPEDALE
etnomusicologi e linguisti di
ogni parte del mondo, e tutti
quanti sono stati concordi con

1
R AY DAV I E S D E I KI N K S S O S T I E N E D I la necessità di aggiornare la

y
E S S E R E N ATO Q UA N D O YO U R E A L LY G OT categoria utilizzando un ter-
ME ARRIVÒ AL PRIMO POSTO DELLA mine più rilevante, moderno
CL ASSIFICA DI VENDITA INGLESE e inclusivo. Il cambiamento
simboleggia un allontanamen-
to dalle connotazioni coloniali,
‘folk’ e ‘non americane’ del ter-

14
ANNI: LI AVEVA SUZANNE VEGA mine utilizzato in precedenza,
QUANDO SCOPRÌ L’ESORDIO DI adattandosi agli attuali trend
LEONARD COHEN. CI SI AVVICINÒ

b
di ascolto e all’evoluzione cul-
PERCHÉ INCLUDEVA UNA CANZONE turale del rapporto tra le varie
CHIAMATA SUZANNE comunità”.

50 MINUTI DI ALGIERS
STERLINE: IL COSTO ESORBITANTE

3.25
DELL A CASSET TA TDK ACQUISTATA
DAGLI ORBITAL PER (RI)REGISTRARE Gli Algiers hanno diffuso una
OLTRE 30 ANNI FA CHIME, PRIMO ambiziosa e lunghissima ri-
SINGOLO DEL DUO lettura – ben 50 minuti! - di
un loro brano del 2017, con-
tenuto in The Underside Of

10
DISCHI APPENA: QUESTO IL NUMERO Power, ovvero Cleveland, ri-
TOTALE DI ALBUM POSSEDUTI DAI battezzata per l’occasione Cle-
GENITORI DA MAT T BERNINGER DEI veland 20/20: nella sezione
NATIONAL mediana dell’originale il can-
tante Franklin James Fisher
declamava i nomi di alcuni
afroamericani uccisi dalla
polizia o morti in circostanze
RUMORE È DISPONIBLE OGNI MESE ANCHE IN VERSIONE DIGITALE
poco chiare e sbrigativamente
SCARICA SUBITO LA NOSTRA APP! dichiarati suicidi. In questa
DISPONIBILE PER SMARTPHONE E TABLET APPLE E ANDROID nuova versione la lista si al-
larga a dismisura, includendo

RUMOREMAG.COM | 9
byVaSco
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N E WS ! D I C E M B R E 2 02 0

RUMORE PER IL SOCIAL


una lunga serie di persone
morte in circostanze analoghe
negli ultimi tre anni, oltre alle

c
28 vittime (bambini, ragazzini S F O G H I, CO N FE S S IO N I E CA Z Z EGGI CAT TUR ATI IN RE TE
e adulti) dei cosiddetti Atlanta
Child Murders avvenuti tra il
1979 e il 1981.

LA CAMPAGNA NANCY È LÌ
“JUSTICE AT SPOTIFY”
You may have noticed over the years that I have
N A N C Y tried to follow everybody back but lately it’s been
La Union Of Musicians And SINATRA getting away from me so nudge if I miss you

S
@NANCYSINATRA
Allied Workers ha lanciato la (Vi sarete accorti che nel corso degli anni ho cercato di
campagna ‘Justice At Spotify’, seguire tutti quanti ma ultimamente ho staccato un po’
cercando di fare pressione al per cui datemi un colpo di gomito se non vi dò retta)
gigante dello streaming per
spingerlo a rivedere il proprio
modello aziendale. All’associa-
zione aderiscono musicisti, DJ,

a
produttori, tecnici e lavoratori
a vario titolo del mondo della
musica, e lo scopo dell’iniziativa I SAY A LIT TLE PL AYER
è “trarre collettivamente risorse
e potere dalle poche compagnie
ricche che si impongono nella DIONNE Did you know that the artist can see the names
of the playlists you’re adding their songs to on
nostra industria” . L’iniziativa WARWICK Spotify?
ha raccolto, al momento di an- @_DIONNEWARWICK
dare in stampa, più di 10mila (Lo sapevate che gli artisti sono in grado di vedere i nomi

V
firme, tra cui quelle di Moor delle playlist in cui inserite le loro canzoni su Spotify?)
Mother, Zola Jesus, King Giz-
zard And The Lizard Wizard,
Deerhoof e Guy Picciotto dei
Fugazi. Tra le richieste, portare
la percentuale di royalties per
ogni singolo ascolto almeno a
un centesimo (al momento la

y
cifra è un infinitesimale 0,038
IN ARRIVO
centesimi), contratti di licenza
più trasparenti, il superamento
di accordi pay-to-play sulle
playlist curate da Spotify, e la
richiesta di citare chiunque sia
stato coinvolto nella registrazio-
ne della musica in catalogo. Al MOGWAI

b
momento l’azienda di streaming
non paga le royalties in base al
numero di streaming, ma uti-
lizza un modello proporzionale
AS THE LOVE CONTINUES
ROCK ACTION
che favorisce, questa la denun-
cia, gli artisti con maggiore visi-
bilità. La Union ha annunciato
una escalation della campagna In origine i Mogwai il loro nuovo album avrebbero dovuto registrarlo negli Stati Uniti, ma,
nel caso in cui le richieste non
vista l’impossibilità di spostarsi Oltroceano durante il lockdown primaverile, le session si
vengano esaudite. Al momento
sono svolte in uno studio del Worcestershire. Produttore confermato, però: Dave Friedmann,
di andare in stampa l’azienda
svedese non si è ancora espressa collaboratore ricorrente degli scozzesi fin dal secondo album, Come On Die Young del 1999.
sulla vicenda. Il seguito di Every Country’s Sun, uscito nel 2017, ospita i contributi di Colin Stetson e
Atticus Ross, ciascuno presente in un brano, e l’uscita di As The Love Continues coincide con
TEENAGE FANCLUB IN il venticinquennale del primo singolo inciso dalla band di Glasgow, l’autoprodotto Tuner/
DIRITTURA D’ARRIVO Lower. Anche questa volta gli scozzesi si sono sbizzarriti coi titoli: tra le tracce troviamo
infatti roba tipo To The Bin My Friend, Tonight We Vacate Earth, It’s What I Want To Do,
Mum e Ritchie Sacramento.
La band scozzese ha annuncia-
to per il prossimo marzo l’u- MOGWAI.SCOT R O C K A C T I O N .C O .U K
scita del suo nuovo album, via
Merge, a quasi 5 anni da Here.
Endless Arcade è il primo disco FUORI IL 21 FEBBRAIO 2020
inciso dai Teenage Fanclub

byVaSco
10 | RUMOREMAG.COM
o
dopo l’abbandono del cofonda-
tore Gerard Love nel 2018.

c
IRIS(CHI) DEL MESTIERE ALTRI LUTTI

If trump loses I will cover iris by the goo goo dolls


CI hanno lasciati in queste
PHOEBE (se trump perde farò una cover di iris dei goo goo dolls)
settimane: Billie Joe Shaver
BRIDGERS RE: GOO GOO DOLLS @googoodolls (1939-2020), cantautore out-
@PHOEBE_BRIDGERS law country, autore per Elvis
We’re waiting :D :D :D Presley e Waylon Jennings;
Jerry Jeff Walker (1942-
(in risposta a @phoebe_bridgers 2020), pure lui nome di spicco

S
Stiamo aspettando :D :D :D ) dell’outlaw country, autore nel
1968 del brano Mr. Bojangles
(ripreso fra i tanti da Bob Dylan
ed Elton John); Viola Smith
(1912-2020), la prima batterista
professionista; Pedro Iturral-
r u mo remag r u mo re m a ga z i n e de (1929-2010), sassofonista

a
pioniere dell’ibridazione di jazz
e flamenco; Bones Hillman
(1958-2020), bassista neoze-
landese componente degli au-

y V
ASCOLTA
QUESTO
NUMERO SU
SPOTIFY

b
L’ESPERIENZA
UN LIBRO SU ANDREW WEATHERALL DI RUMORE
SI AMPLIFICA
OGNI MESE UNA NUOVA
a rivista britannica varie interviste fatte a una serie di nomi
PLAYLIST DEDICATA
“Jockey Slut” pubblica che hanno incrociato la strada dell’artista
AL NUMERO IN USCITA
L un libro dedicato ad londinese, tra cui Bobby Gillespie dei
Andrew Weatherall, Primal Scream e Keith Tenniswood PER VIVERE IL MAGAZINE
prematuramente (aka Radioactive Man). Tutto il ricavato IN MANIERA TUTTA NUOVA
scomparso al principio dell’operazione andrà ad alcune delle
dell’anno, Andrew Weatherall: A Jockey associazioni umanitarie supportate dallo
Slut Tribute. Si tratta di un volume di 160 stesso Weatherall: Amnesty International,
pagine che raccoglie numerosi articoli Crisis, Multiple Sclerosis Society e
e interviste dedicati al producer e DJ Thrombosis UK. Il libro è disponibile in
inglese, dagli anni 80 al 2020, tratti dalle pre order sul sito della rivista a partire dal
pagine del magazine. Oltre al materiale 10 dicembre.
d’archivio, la pubblicazione comprende
pure una lunga storia orale che attinge a ru m o re m a ga z ine

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N E WS ! D I C E M B R E 2 02 0

straliani Midnight Oil; James

SPENCER DAVIS
Broad, cantante, chitarrista
e autore della band power pop
londinese Silver Sun.

c
La sfortuna di Spencer Davis, se così si può dire, è stata
CERCASI PROTAGONISTA quella di aver dato il nome a una formazione in cui il
PER IL BIOPIC SU vero talento era un altro. Enfant prodige per di più.
COSEY FANNI TUTTI Nel 1963 il gallese Davis, trasferitosi a Birmingham per
insegnare tedesco, appassionato di folk e blues nonché
chitarrista in proprio, frequentando i locali della città
Nelle scorse settimane è ap-
parso il seguente annuncio
si era imbattuto in un abilissimo pianista – e multi-
su Twitter: “stiamo cercando strumentista - quindicenne che suonava nella band del
fratello Muff, tale Steve Winwood. I tre, con Pete York,

S
qualcuno che interpreti il
ruolo iconico di Cosey Fanni batterista della Muff Wood Jazz Band, questo il nome
Tutti. Siete ventenni, avete della formazione, avevano fondato lo Spencer Davis
la mente aperta e non avete Group. Così chiamato per una ragione semplicissima:
paura?”. Il film sarà basato sul Davis era quello che se la cavava meglio con le pubbli-
memoir pubblicato dall’artista che relazioni. Dopo successi come l’immortale Gimme
britannica nel 2017, Art, Sex, Some Lovin’, I’m A Man e Keep On Running (cover di

a
Music, che racconta gli anni
un brano del giamaicano Jackie Edwards), e l’abban-
formativi tra le fila del colletti-
dono di Winwood, che nel 1967 aveva fondato i Traffic,
vo di performance art estrema
COUM Transmissions e suc-
la band aveva cercato di aggiornare con alterne fortune
cessivamente la fondazione dei la propria formula R&B, sciogliendosi nel 1969 ma
Throbbing Gristle. La musici- riunendosi sporadicamente nei corso dei decenni suc-
stai ha contribuito alla stesura cessivi. Nei ‘70 Davis diventerà dirigente della Island,
della sceneggiatura insieme al (19 3 9 -2020) promuovendo nomi come Bob Marley e l’ex collega
regista Andrew Hulme. Winwood.

V
Durante la lavorazione del
numero abbiamo saputo che è

GORDON
venuta a mancare la madre del
nostro Luca Frazzi, Elvezia. La
redazione porge a Luca e fami-
glia le più sentite condoglianze. HASKELL

y
ERRATA N. 346 Robert Fripp, suo ex compagno di scuola, lo aveva reclu-
tato nel 1970 come bassista e cantante dei King Crim-
son. Subito dopo le session di Lizard, tuttavia, Gordon
Nella penultima riga dell’edi- Haskell, più sintonizzato sulla black music che sulle
toriale, il “vicolo principale che complessità frippiane, se n’era andato sbattendo la porta.
mette in contatto fan e artisti” Prima ancora c’era stata la militanza negli psichedelici
non è ovviamente un vicolo Fleur De Lys, e successivamente ci sarà una lunga gavet-
bensì un “veicolo” ta ai margini del music business, fino al colpo di scena,

b
nel 2001: l’inatteso successo del singolo How Wonderful
Nel nostro ricordo di Eddie Van
Halen abbiamo erroneamente
(19 46 -202 0) You Are (secondo posto delle charts UK e canzone più
richiesta di sempre dagli ascoltatori di BBC Radio 2).
scritto che la celebre “Franken-
strat” utilizzata dal chitarrista
era una “Stratocaster modifica-
ta con meccaniche Gibson”. In
realtà lo strumento, come ci ha
fatto notare un lettore, era una
KEN HENSLEY
Stratocaster sulla quale erano
stati montati degli humbucker
Nel 1965 Ken Hensley fondava i Gods, formazione in
(pickup presenti in genere su cui transiteranno Mick Taylor, Greg Lake e John Gla-
chitarre Gibson) al posto dei scock (futuro Jethro Tull), e nella quale il musicista,
single coil di serie. in origine un chitarrista, suonava l’organo Hammond.
E proprio come tastierista che Paul Newton, ex bas-
IN USCITA sista dei Gods nel frattempo entrato a far parte degli
Spice, lo coinvolgerà per rendere più progressivo e
hard il suono di questi ultimi, che cambieranno ben
Sleaford Mods Spare Ribs (15 presto il nome in Uriah Heep (da un personaggio di
gennaio) Clap Your Hands Charles Dickens): Hensley, fondamentale nel definir-
Say Yeah New Fragility (29
gennaio) Goat Girl On All (19 45 -2020) ne suoni e repertorio, li abbandonerà nel 1980, prose-
guendo come solista.
Fours (29 gennaio) Notwist
Vertigo Days (29 gennaio)

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RIEDIZIONE PER IL
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TESTO DI
PRIVÈ / PANZANE CONSIDERARE GIGI D’ALESSIO UN MUSICISTA NON CI UCCIDERÀ F RANCES CO FARAB EG O LI

c
Considerare Gigi D’Alessio
un musicista non ci ucciderà

S
PANZANE

a
di stato dell’arte della musica presenza di una monumentale
brutta, a cui ci piace tornare per recensione dell’ultimo disco di
darci un po’ di gomito ma di cui, Gigi D’Alessio, a firma Giuseppe
per un motivo o per l’altro, non Aiello, sull’ultimo numero
abbiamo avuto esperienza diretta. di “Blow Up”. Le obiezioni/

V
Certo: ha ragione Sergio Messina congetture sono più o meno le
quando scrive che questo tipo di solite: da una rivista di musica
pregiudizio aiuta a vivere meglio. non ci si aspetta questi scivoloni
Si tratta di uno dei punti centrali nel cattivo gusto e/o le solite
di tutto il discorso, la quarta trollate di questa o quell’altra
dimensione del gusto musicale, rivista e/o territori simili. Non

y
per così dire. Tutto quell’insieme voglio dire che siano obiezioni
di segnali, non detti, percezioni, sbagliate, tutt’altro: un po’ di
parentele più o meno nascoste pregiudizio ci impedisce di
Voi cosa sapete di Gigi tra un artista e il mondo che lo impazzire, e il gioco si regge solo
D’Alessio? Mai ascoltato un circonda, che ci fanno percepire se questi articoli sono sporadici.
suo disco, non dico nella sua se sarà di nostro gradimento o Ma la recensione è comunque
interezza, ma anche – tipo - le meno anche prima di entrare sincera e di cuore e – ovviamente
prime due canzoni in fila? Avete a contatto con la sua opera. È - molto positiva: il suo successo

b
idea di quanti dischi abbia fatto? quello che rende bella la musica, popolare, una svolta per inseguire
Conoscete i titoli di qualcuno di per molti aspetti; per altri, è il successo nazionale che non
quei dischi? Avete idea di quale anche quello che rende il gusto gli è stata perdonata - una bella
sia l’etichetta che lo pubblica, se così caduco e questionabile anche storia, come minimo. Non credo
ne abbia cambiata qualcuna, come nelle sue forme più storicizzate di averci trovato una vera e
si chiami il suo produttore? Vi è - e quindi, di fatto, attaccabile. propria redenzione, ma ho deciso
mai capitato di andarlo a vedere Esempio: nel microcosmo di comunque di dare una possibilità
dal vivo? Be’, neanche io. So musiche in diffusione tra radio a Gigi D’Alessio e ho messo su
molte più cose riguardo alla sua generaliste e supermercati, quello un suo disco. È andata molto
vita di quante ne sappia sulla sua che mi ricorda ad esempio quanto male, ma la prossima settimana ci
musica. Ho questa idea confusa possa far male l’indulgenza verso riprovo.
di orrore generico, costruita un certo tipo di talent show, Gigi
probabilmente su giudizi di D’Alessio passa molto di rado. È
seconda mano appioppati a probabile che ci siano contesti in
vecchi dischi di Gigi D’Alessio, cui funziona di più, forse la fascia
da persone che immagino fossero pomeridiana dei programmi à la
inorridite e in totale buona fede. Balivo, ma non è roba di cui io
Certo, dev’essere successo più sappia molto.
di 20 anni fa. Nei decenni che Stavo riflettendo su queste cose
sono seguiti Gigi è rimasto una e altre mentre spulciavo qualche
specie di spauracchio, una sorta discussione online scatenata dalla

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TESTO DI
PRIVÈ / BLOG’N’ROLL THE GREAT COMPLOT TO CARLO B O RD ON E

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The Great Complotto

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BLOG’N’ROLL

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seconda solo a quella di Roky su Twitter di malefici piani
Erickson nel 1969. Musicalmente del deep state secondo cui il
sarebbe all’insegna della varietà e vaccino c’è sempre stato ma “ce
del crossover tra i generi, quindi lo tengono nascosto!” (una frase
nessun pregiudizio e totale che nella vulgata complottista

V
apertura mentale. Ci sarebbero equivale al riff di Louie Louie
padri nobili come Van Morrison, nel rock’n’roll). Per gli amanti
che quest’estate ha definito dei suoni più duri abbiamo
“pseudoscientifiche” le norme una new entry fresca fresca,
di distanziamento sociale, forte quella di Stephen Carpenter
del suo concetto di “scienza” dei Deftones che è riuscito a

y
ispirato epistemologicamente a completare il Grande Slam
Ron Hubbard più che a Galileo delle minchiate dichiarandosi
o Karl Popper. Subito dopo contemporaneamente
Cercando di far passare in scaletta ecco i campioncini negazionista, antivaccinista e per
il tempo tra un DPCM del del retro rock caucasico anni non farsi mancare niente pure
governo e l’altro, mi è venuta 90 come Ian Brown e Noel terrapiattista. E la musica black?
un’idea formidabile per una Gallagher: secondo il primo la Tranquilli, come sempre tutte le
compilation a tema. Sono pandemia è stata un gigantesco, basi sono coperte da Kanye West.

b
ragionevolmente sicuro che terroristico esperimento di Per dare continuità, tra un brano
diventerebbe un successo e un controllo mentale di massa grazie e l’altro si potrebbero inserire
classico di questi nostri tempi al quale possono convincerci di delle simpatiche registrazioni
strani e terribili. Mi stupisce qualunque cosa (forse persino sul campo con Ted Nugent che
anzi che etichette specializzate che Second Coming alla fine spara a dei bisonti. Sono convinto
in questo genere di cose – che era un bel disco), mentre il che questa Anthology di casi
so, la Rhino o la Cherry Red – secondo ci ha fatto sapere che umani venderebbe tantissimo
non ci abbiano ancora pensato. portare le mascherine secondo e avrebbe milioni di ascolti su
Il progetto è questo: una bella lui, maschione manchesteriano, Spotify. Ovviamente, quando gli
antologia (potrebbe venirci fuori è segno di codardia perché “chi artisti presenti chiederebbero
addirittura un box set) intitolata può avere paura di un germe?” le royalties, la risposta sarebbe
The (International) Morons (gli ha risposto eloquentemente “quale compilation? non esiste
Conspiracy, con tante scuse e pacatamente il critico David nessuna compilation”.
a quella vecchia band combat Stubbs: “ma brutto idiota, non
punk svedese, che raccoglierebbe hai capito che la mascherina
tutti quei musicisti che in questi serve non per proteggere te ma
mesi ci hanno regalato le loro gli altri, soprattutto dalla vista
fantasmagoriche cazz... le loro della tua faccia da cazzo?”). E le
perle di saggezza basate su donne? No problem, abbiamo
curricula scientifici di assoluto addirittura una Madonna. Mesi
rispetto e una lucidità di analisi fa miss Ciccone cinguettava

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TESTO DI
PRIVÈ / ZIGZAG C I A O E LV E Z I A LU CA F RAZ Z I

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Ciao Elvezia

S
ZIGZAG

a
donna che prendeva per il culo i “Inflammable Material”. Conservo
fascisti. Aveva due sorelle e due ancora qualche foglietto sul quale
fratelli nati su e giù per l’Italia a si annotava i nomi di chi mi aveva
seconda di dove veniva spostato cercato al telefono, membri di
mio nonno, uno stipendio doveva gruppi dai nomi strani che lei

V
bastare per sette persone. Dopo storpiava creativamente.
la quinta elementare, ancora Credo non le piacesse quasi nulla
ragazzina, aveva lavorato in di quello che ascoltavo ma era
un sugherificio per portare in troppo discreta per dirmelo. Un
famiglia qualche soldo. Le piaceva pezzo però le piaceva tantissimo,
leggere e lo ha sempre fatto, fino era Jimmy Jazz dei Clash.

y
a che ha potuto. Era gentile: Lo fischiettava poi tornava a
nella sua vita aveva pronunciato cucinare, a caricare la lavatrice,
tanti “grazie”, forse troppi. Si era a stendere panni. A crescerci.
Sto per fare una cosa sbagliata: sposata a 20 anni, niente viaggio Perché era una persona semplice
parlarvi degli affari miei. di nozze, dopo un anno era nato e teneva l’asticella bassa. Non le
Uso questa pagina (e non mio fratello, 13 anni dopo io. Mio piacevano i gruppi che ascoltavo,
Facebook, per esempio) perché padre operaio in fabbrica, mia ma era contenta che in casa nostra
non cerco feedback. E pazienza madre casalinga, non avevamo ci fosse posto anche per loro.

b
se per una volta l’argomento non l’automobile e non ce ne siamo A cosa voglio arrivare? A nulla. Lei
sarà la reunion dei Damned in accorti. Non ci è mai mancato non c’è più, e mi manca.
formazione originale o l’industria nulla.
musicale messa in ginocchio dal Le piacevano Sergio Endrigo, Se sono quello che sono lo devo
Covid, dopo 40 anni passati a Mina e Antoine. Quando ho alle lezioni che non mi ha mai
recensire dischi penso di essermi cominciato a portare a casa dischi dato: non servivano, bastava
guadagnato questo bonus. non mi ha mai detto che stavo guardarla. Aveva debolezze e
buttando soldi: era costretta ad piccole incoerenze che portavano
Il primo ottobre ho perso mia ascoltarli (l’impianto stereo era la gente a volerle bene perché
madre. Una fine complicata. in soggiorno) ma non mi ha mai era buona, e i buoni vincono
Nessuna voglia di scatenare detto “che roba è?” Era rodata da comunque.
confronti tra filogovernativi e anni di Genesis e Yes in un salotto Senza di lei, qualcuno di voi non
negazionisti, so io come è morta e avvolto nel fumo (mio fratello, avrebbe mai ricevuto la sua copia
non credo che conoscere i dettagli certo), io almeno ascoltavo Elvis di “Do The Pop!”. Anche solo per
vi cambierebbe la vita, forse Costello e non fumavo. Quando questo, rivolgetele un pensiero.
nemmeno la giornata. Diciamo facevo fanzine si appuntava su un Se lo merita perché era una donna
che Sgarbi e Fusaro è meglio che quaderno chi me l’aveva richiesta, piccola e gentile, e le piacevano i
mi stiano alla larga. Ma non è quanto denaro mi aveva mandato, Clash.
questo il punto. quando gliel’avevo spedita.
Mia madre era nata nel ‘32, Nei fatti è stata la segretaria
figlia di un cantoniere e di una amministrativa di “Do The Pop!” e

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TESTO DI
PRIVÈ / GLOBO AFROPEI AND REA PO M I N I

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Afropei

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GLOBO

a
infiltratisi sottopelle anche in mezzo quello, afro e qualcos’altro;
forme apparentemente meno truci, diceva che essere nero in Europa
a farci vedere ogni nero appiattito non significava per forza essere un
su quell’unico modello. Sarà anche immigrato”.
la statistica, certo: nelle nostre Così, Johny si mette in viaggio

V
città è più probabile incontrare un per il continente alla scoperta
migrante senegalese o nigeriano degli afropei, e li trova a Parigi,
piuttosto che un cittadino Bruxelles, Amsterdam, Berlino,
francese o inglese, portoghese Stoccolma, Mosca, Marsiglia e
o statunitense. Ma questa sorta Lisbona. In un continente dove
di profilazione inconscia resta, e nemmeno Gran Bretagna e Francia

y
converrebbe fare attenzione. hanno ancora avuto un primo
ministro nero (aspettiamo ancora
Oltre a quello ovvio del ragionare un sindaco figlio di immigrati
Metto le mani avanti: capita per schemi, il rischio persino più meridionali a Torino, se è per
anche a me, più spesso di quanto grande è un altro: non accorgersi questo), con la consapevolezza
vorrei. Vedo per strada una di un’evoluzione che rende vecchio di quanto detto sopra (“La pelle
persona con la pelle nera, e ogni altro ragionamento. Della nascondeva la mia identità
immediatamente la testa dà per nascita e del consolidamento di europea, dato che europeo era

b
scontato che sia un migrante “una cultura radicalmente nuova, ancora usato come sinonimo di
africano. Non un sudamericano o non assimilabile appieno né al bianco”). E una rima di Mos Def
uno statunitense. Non un francese, mondo dell’immigrazione né alla come guida: “We’re either niggas
un britannico o un portoghese, tradizione europea”. La cultura or kings, we’re either bitches
per citare posti vicini dove un degli Afropei, felice neologismo or queens”. Così i neri vengono
cittadino nero è da tempo una cosa che dà il titolo a un libro di Johny rappresentati nei media, “o come
normale. Non un europeo e basta, Pitts (nato a Sheffield da padre hipster-dandy-ultramodaioli, con
insomma. Sarà probabilmente afroamericano e madre inglese occhiali dalla montatura spessa e
l’imprinting inconscio di chi è bianca), appena tradotto in italiano una pezza di kente addosso; oppure
cresciuto prima dell’arrivo, e da EDT. “La prima volta che l’ho come teppistelli con il cappuccio
dell’ingresso nell’immaginario sentito”, scrive nell’introduzione, della felpa calcato in testa.
comune, delle cosiddette seconde “mi ha incoraggiato a vedermi In mezzo a questi due estremi
generazioni; io ho una certa età, come un’entità integra e senza ci sono quelli che hanno dato il
ma mio figlio non fa assolutamente trattini: afropeo. Ecco uno spazio contributo più importante a questo
questo passaggio logico, e non in cui la tradizione nera contribuiva libro: le persone normali che ho
ha alcun commento o domanda a dare forma all’identità europea. incontrato per caso”.
da fare di fronte a italiani che si Indicava la possibilità di vivere in,
chiamano Okaka, El Shaarawy, e con, due concetti diversi: l’Africa
Amdouni, Ayane. Saranno forse e l’Europa, o per estenzione il Sud
i decenni di propaganda razzista del mondo e l’Occidente, senza
alla quale siamo stati sottoposti, sentirsi misti, mezzo questo e

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MY TUNES
CHARIT Y SHOP WINDOW

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A GIRL C ALLED EDDY

DICEMBRE 2020 DI MAURIZIO BL AT TO

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questa è una storia
di separazione e
banale, magari si obbligava a farlo, a
deviare la mira per non diventare
di essere sempre allineati e di non
doversi spiegare nemmeno il perché.

b
mistero. “Le colpe troppo in fretta quello che sapeva fin Lo erano. Che sensazione
non sono mai tutte dall’inizio di essere veramente. meravigliosa aver tutti in
da una parte sola”, Possibile? Se qualcuno glielo avesse opposizione, buttarsi in guerra
la frase gliela disse fatto notare, quando si separarono, ridendo avvolti nelle lenzuola. E il
un amico a non avrebbe afferrato nemmeno il banale? Sconosciuto. Un giorno
proposito di un’amicizia frantumata suono delle parole. Di quello che lei comprarono un disco insieme, forse a
per sempre, durante un pranzo. Lui gli diceva, della spiegazione banale sceglierlo fu soprattutto lei, un
spostò il bicchiere di lato e si del come erano arrivati fin lì. Forse sabato mattina dopo una spesa priva
domandò se fosse una conseguenza un paio di frasi, ma non il suono, di buon senso in un mercato della
dei suoi anni che le grandi e l’eco del fallimento, quello no. Eppure loro città. Cibo inadatto a costruire
incontrovertibili verità non gli a lui la musica piaceva, ma non un pasto e un vinile di una band
apparissero più banali come un voleva che diventasse l’unica ragione americana con una cantante sexy.
tempo. Anzi, ora ne coglieva in pieno di vita, come stava accadendo a Nulla può essere meglio, nulla. Te lo
la grande potenza di verità. La luce diversi suoi amici. Non era i suoi ricordi? Ma il banale è quello che
fulminea. Il guaio è che lui aveva dischi, nonostante li comprasse con vince, il colonnello che struscia gli
passato i decenni migliori a coltivare regolarità e dopo una valutazione che stivali nel fango e guarda le vittime.
l’alternativa delle cose, il non non aveva nulla di istintivo o E in quel campo di zolle e accuse
scontato, quello che lui e quelli come emozionale. Voleva che fossero bei c’erano loro. Non così lontani, ma già
lui notavano per primi. Guardava dischi, che fossero “giusti”, nulla di diventati un grumo di difetti
sempre in quella direzione e non più. Quindi le colpe non erano tutte ereditati dai propri genitori, con un
coglieva mai la saggezza, il da una parte? All’epoca non ci catalogo di accuse compilato e la
consolidato comune. Forse credeva affatto. Prima erano loro due paura di parlare per scivolare nella
nell’ignorarlo sfuggiva alla sua indole contro il mondo, avevano la certezza ghigliottina dei lo sapevo, dei ti

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TESTO DI
MY TUNES CHARITY SHOP WINDOW A GIRL CALLED EDDY MAU RIZIO B L AT TO

“PER CHI COMPR A: NESSUNA GAR ANZIA . NELL’USATO VALE L A REGOL A VISTO E PIACIUTO. I BENI
ACQUISTATI NON SONO GAR ANTITI CONTRO DIFE T TI E M ALFUNZIONA MENTI, NÉ SI POSSONO C A MBIARE”.

c
(SERVIZI DELL A C A MER A DI COMMERCIO DI PR ATO)

avevo detto, sedotti dalla rabbia di dove “il passato vive a un prezzo davvero loro. Quindi la protagonista
aprire le finestre alla luce di amori scontato”. Chiamò un vecchio amico, della canzone non riusciva a voltar
diversi, di qualcuno non che considerava uno Shazam in carne pagina. Avrebbe voluto sapere di più
necessariamente migliore, ma di e ossa e provò a spiegargliela. La su di lei, su di loro. Magari c’erano
sicuro più facile. Il dolore più forte conosci? Sai chi è? Non hanno detto colpe precise, qualcuno aveva
era che gli fosse toccato in sorte il titolo. Poi fece il nome di quella tradito? O semplicemente tutto si era
quello che capita a tutti. Esattamente band americana con la cantante sexy. asciugato, diventato abitudine e

S
a loro e con le stesse ferite, uguale. È loro? Si sono riformati? Si accorse disinteresse? Ma il pop non può
Identico. Non erano speciali proprio di sperarci. “Ho capito. È At The spiegare ogni cosa, anche se ci va
per niente. Oh, non lo erano affatto. Charity Shop Window di A Girl molto vicino. Il mistero è in ciò che
Così prima ancora che lasciarsi Called Eddy. È meravigliosa, vero? rif lette, nella capacità di parlare a
diventasse qualcosa da eseguire come Solo gli Steely Dan sarebbero riusciti noi. Anzi, soltanto a noi. Lui questo
un obbligo mattutino, spettinati e a metterci così tanto e così bene lo capiva, ma su molto altro aveva
accaldati dalla noia e dall’oblio, lui dentro. Gli archi, il basso, e poi come ben poche certezze. Su come fosse
vendette il disco. Guardò la cantante sale con la voce! Io la adoro Erin stato possibile accusarsi con così

a
sexy con risentimento e buttò il vinile Moran, è Carole King con Brian tanti silenzi quando ancora stavano
sul bancone del negozio “Dammi Wilson sotto braccio. L’assolo di insieme. Sul perché la stanchezza
quello che vuoi, non lo voglio vedere chitarra beatlesiano prima vinca sulla rabbia, su come il dolore
mai più”. Le colpe non sono mie. Le dell’apertura del f lauto, pazzesco”. si tramuti in abitudine. Nessuno al
colpe sono sue. Fanculo quel disco Lui si distrasse e pensò a quando la mondo sapeva che la cosa cui teneva
che eravamo. Se ne andò e negli anni cantante dice “Il suono della sua voce di più era uscire e andare a cercare
a seguire non fu mai un granché e il loro primo saluto. Il loro ultimo quel disco, ma l’idea che fosse là
felice. Visse senza più andare in addio”. Come sempre non aveva fatto fuori, da qualche parte, abbandonato
guerra con qualcuno e contro caso alla raffinatezza degli in uno scatolone o nella casa

V
qualcosa. Come molto altro, la arrangiamenti, ma era rimasto sbagliata, lo stava consumando a
musica perse importanza. Però iniziò incollato a parole come “un vestito di piccoli morsi. O forse invece era
a fare una cosa buffa, quasi senza nozze ingiallito dal tempo. Lei non l’unico motivo che tenesse il suo
rendersene conto. Cercava il suo riusciva proprio a voltare pagina”. Il interesse ancora in vita, aggrappato
disco. Nei negozi dell’usato, alle fiere, suo amico parlava di soul femminile, come un traditore lasciato penzolare
sulle foto di eBay. Proprio il suo, non di come fosse bello il catalogo delle da un balcone in un film noir, ti
uno qualsiasi. Era convinto di cose abbandonate nei negozi di prego non mollare la presa! Le vene

y
ricordare una piega sulla parte bassa beneficenza, i 45 rotti e i libri letti a dei polsi grosse come le dita e il
della copertina. Si convinse che nella metà, le chitarre e gli autografi delle traffico là sotto. Ti prego non
busta interna della sua copia ci fosse star. Ma lui pensò che non erano mollare la presa! Si sdraiò sperando
un segno fatto con la biro. Forse tanto la Stax o Laura Nyro e Patti di addormentarsi, maledicendo come
accidentale. Magari voluto. Forse lei LaBelle, quanto il fatto che lei dicesse sempre il corpo umano, così inutile
voleva sottolineare una parte del subito che aveva visto il suo cappotto, da non avere un timer buono da
testo, non ricordava bene. Lui di che cantasse una cosa dolorosa come programmare. Qualcosa tipo
certo non lo avrebbe mai fatto. Non “i ricordi costano poco nella vetrina “spegnimi ora, immediatamente, e
risparmiava domande al venditore, del negozio di beneficenza”. Che riaccendimi tra otto ore”. Cuori come

b
quando ne trovava una copia. Ce l’hai tutto partisse da lì. Non tanto gli uh- souvenir dimenticati, questo diceva
da molto? Ti ricordi per caso chi te uh di sottofondo o un eco di George la canzone, se non si sbagliava. Il
l’ha venduto? L’hai comprato in Harrison giocato in meno di cinque giorno dopo sarebbe andato a pranzo
questa città? Non si convinse mai del secondi, quanto l’idea che con un amico. Si girò su se stesso e
tutto, no, non era la sua copia. lasciassimo soltanto una traccia di poi fece uno sforzo enorme per
Continuò a cercarlo, con inconfessata noi al mondo, e che poi fossimo ricordarsi qualche nota, un passaggio
ostinazione. Senza domandarsi se destinati a ricercarla per sempre, preciso della melodia, qualcosa in più
stesse inseguendo un errore o volesse invano. “Grazie, sei infallibile. delle parole.Ma non arrivò nulla. E
soltanto riempire un vuoto, per Magari lo compro, è un po’ che non quindi si arrese.
quanto minuscolo. Poi una sera gli mi porto a casa un disco”. Riattaccò e
capitò di sentire una canzone che fece i conti con la delusione di aver
iniziava con un giro di pianoforte e saputo che non erano la band
una bella voce femminile che parlava americana con la cantante sexy. Un
di uno di quei negozi di beneficenza peccato, avrebbe giurato fossero

Erin Moran, in arte A Girl Called Eddy, è la migliore erede di Burt Bacharach, di quella gigantesca maestria pop
che riesce a definire ogni attimo della nostra vita. Nata nel New Jersey, ma trasferitasi in Inghilterra, ha pubblicato
un esordio omonimo nel 2004, con la dorata complicità di Richard Hawley. È tornata quest’anno con Been Around,
risposta implicita, forse, a tutti noi che ci domandavamo dove fosse finita. In giro, quindi. Il suo rientro è stato una
delle cose migliori di quest’anno sventurato, un dono capace di mettere insieme Re Burt, gli Steely Dan, Carole King,
Paul McCartney, i Prefab Sprout, Smiley Smile e, ovviamente, quella band americana con la cantante sexy.

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RUMOREMAGAZINE D I C EMB RE 2 02 0

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DOVE: QUANDO:

Rimini,
Italia SAN LEO dal 2013

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COSA:

Oltre il post rock

IL DISCO: ONLINE:

MANTRACORE sanleo.bandcamp.com
BRONSON, 2020

S
hitarra e se non scenari, paesaggi. Oltre Difficile fare meglio, ma il
percussioni. a questo elemento visuale molto 2020 ci regala l’album della

a
C Muscoli,
follia, spigoli
marcato, una delle costanti
nei primi anni è stata quella di
definitiva maturità. Mantracore
è un pugno diretto allo stomaco,
e tribalismo. lavorare per sottrazione anche su senza preavviso. La percezione
Kraut, post noi stessi, sui nostri strumenti. è che sia stata intrapresa una
rock, elettronica, oscuro metal L’intenzione era di essere glaciali, direzione differente rispetto
o psichedelia? “Le etichette di nel senso di non permettere alle al passato. “Sentivamo di
genere sono solo escamotage individualità di sovrapporsi al avere fatto abbastanza con la
che servono a far capire a chi materiale musicale. Volevamo noi precedente modalità compositiva,

V
scorre distrattamente una pagina stessi visualizzare un paesaggio che si basava su un processo
Internet che non facciamo o una scena, senza interferenze più speculativo generato da
pop, ma che non intervengono di idee e gestualità meramente improvvisazioni controllate e
come idee musicali quando tecniche”. revisionate, lavorando su ogni
componiamo”. San Leo è tutto brano affrontando in modo
questo. Il percorso di Marco Da questo approccio nascono sequenziale una parte dopo
Migani e Marco Tabellini inizia DOM e Y, nei quali la creatura l’altra. Per la prima volta siamo

y
a prendere forma nel 2015 con non riusciva a essere domata e partiti cercando di visualizzare
il loro primo album. XXIV è una continuava a dimenarsi, senza il disco nella sua interezza, come
creatura indomita, selvaggia e pace. “Entrando in studio per se non fosse la narrazione o
imprevedibile. Il suono è privo XXIV non avevamo termini di rappresentazione di qualcosa,
di compromessi e senza limiti. In paragone, quindi il modo in ma un oggetto concreto, come
molti lo etichettarono come post cui i brani sono stati composti una pietra. Partendo dal silenzio,
rock ignorando che, in realtà, è stato più immediato. Con abbiamo cercato di sintonizzarci

b
andava oltre i confini del genere DOM volevamo qualcosa che su un’emanazione molto più
e si declinava spontaneamente rispecchiasse ancora di più materica e immediata. Ispirati
in sperimentazione. Gli l’aspetto live, visto che nel ad A Voice Comes To One In The
elementi emergenti erano la frattempo avevamo avuto modo Dark. Imagine di Beckett, è stato
rappresentazione e la narrazione di rodare maggiormente i pezzi, il materiale stesso a indicarci un
di stati d’animo in continuo e ci siamo concentrati sui lati più nuovo approccio espressivo e ci ha
mutamento, quasi evocativi aspri del nostro spettro sonoro. Y dato modo di esprimere un grado
di immagini associabili al è più obliquo, meno immediato, più intenso di fisicità. C’è una
suono e quindi estremamente approfondisce i contrasti fra tensione positiva e catartica, fra
cinematografiche. “Il bacino esplosioni, sospensione, paralisi. l’astrazione di un’idea musicale
da cui abbiamo attinto in quel I brani di quella che a posteriori e la fisicità del suono e del ritmo”.
periodo si basava su alcune abbiamo considerato una trilogia, La creatura è finalmente domata.
idee fondamentali. Per ogni in realtà, non sono nettamente
nuovo spunto, ogni momento o separati a livello di composizione.
atmosfera musicale, l’importante Infatti, quando registravamo
era che tutto fosse evocativo, XXIV, avevamo già materiale che
che non rimandasse a null’altro è poi finito in Y”.

TESTO DI Antonio Briozzo

RUMOREMAG.COM | 21
byVaSco
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DOVE: QUANDO:

Roma, Italia
Berlino,
Germania
IL QUADRO DI TROISI dal 2020

c
COSA:

L’Italia sintetica in eterea ode futurista

IL DISCO: ONLINE:

IL QUADRO DI TROISI raster-raster.bandcamp.com/


RASTER, 2020 album/il-quadro-di-troisi

a S
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Andrea Noce (Eva Geist) e
Donato Scaramuzzi (Donato
la storia sintetica italiana.
“Mi piace pensare che la citazione
pindarici della mia mente. Ho il
sospetto che siano anche messaggi

b
Dozzy) non sono certo dei sia un modo per riallacciarsi e in codice dal mio subconscio”.
novizi. Cantante e compositrice proiettarsi. C’è anche tanta voglia Tutte suggestioni che, comunque,
elettronica di stanza a Berlino di sperimentare e di creare un arrivano da lontano. “Vengo da
lei, sound designer di respiro suono personale”. una scena nostrana che ha visto
internazionale lui. Il loro nascente emergere gente come Calcutta,
progetto affascina già dal nome. E poi il fascino dei testi. “Raggio Pop X, i Camillas.
Ci dice lei: “Troisi è una delle Verde è nato di fronte all’oceano, Il mio background synth pop mi
cose più belle che i media italiani a Porto, passeggiando da sola per ha dato visibilità nel mondo della
abbiano mai trasmesso. Non chilometri. Altri di getto, sempre nu disco”. L’influenza (aurea) dei
credo ci sia niente di più creativo, in solitudine, mentre correva compositori italiani di colonne
poetico e allo stesso tempo ironico tra Donato e me un’assidua sonore e un passato (synth)
in tutta l’arte italiana. Forse solo corrispondenza. Il Giudizio l’ho recente che riesce (comunque) a
Totò lo supera, ma Troisi lo trovo scritto dopo aver ascoltato la scrivere al futuro.
più attraente”. La partecipazione musica a casa sua. Beata ha avuto
di Pietro Micioni (Gazebo, Mike una lunga gestazione, quasi un
Francis e tanti altri) rivela una anno. Tutti i testi raccontano
suggestione quasi concettuale per le visioni sporadiche e i voli

TESTO DI Mauro Fenoglio

byVaSco
22 | RUMOREMAG.COM
o
DOVE: QUANDO:

Piemonte,
Italia oAxAcA dal 2010

c
COSA:

Free jazz psychedelic groove

IL DISCO: ONLINE:

ONDE DI SABBIA facebook.com/oAxAcA.theband


2 HEADED DEER, 2020

a S
y V
Ormai è una regola: se
c’entrano i Movie Star Junkies,
pubblicate in digitale nel 2009.
Nel corso degli anni la band si è
pezzi scritti dall’inizio alla fine.
Onde Di Sabbia è la summa di

b
occhio. Tocca al chitarrista allargata fino ad arrivare anche due anime distinte, quella della
Alberto “Boto” Dutto stavolta, a sette elementi, e a ogni cambio ricerca di ambienti sonori e
e all’evoluzione degli Stylefire, o aggiunta di musicisti è seguito territori inesplorati e quella del
duo blues punk formato con un disco. Prima in due appunto, ritmo. È stato inoltre il primo
Mattia Bernardi alla batteria. poi in cinque (oAxAcA, 2011), in disco in cui abbiamo sfruttato lo
Evoluzione culminata nel sette (Salvatora, 2014) e in sei studio, 8/7 ad esempio è stata
favoloso Onde Di Sabbia, album (la cassetta III, 2017), e di nuovo registrata con tracce separate,
che combina improvvisazione, in cinque per Onde Di Sabbia”. ci sono valanghe di percussioni,
jazz, psichedelia e sapori idem Reich. Anche da lì arriva
latini. “oAxAcA è il nome che Un lavoro che suona decisamente l’impronta sudamericana”.
abbiamo scelto per segnare orientato verso cose più ritmiche Dallo scorso giugno, intanto, gli
il passaggio a una forma più e strutturate rispetto al passato, oAxAcA sono di nuovo in sei:
libera. Ci siamo accorti che con inatteso endorsement di un speriamo passino meno di tre
ci piaceva improvvisare, e le maestro del groove come Gilles anni per un nuovo disco.
nostre prime incisioni hanno Peterson. “In questi anni siamo
destato l’interesse della netlabel passati dall’improvvisazione pura
romana Selva Elettrica, che le ha all’idea di comporre, arrivando a

TESTO DI Andrea Pomini

RUMOREMAG.COM | 23
byVaSco
o
ELA MINUS GILA
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:
Brooklyn, USA / Bogotà, Colombia Denver, Colorado, USA

c
dal 2015 dal 2016
ONLINE: elaminus.com ONLINE: gila-00.bandcamp.com

COSA: COSA:
Echi di electro pop per il 2020 Dai ritmi trap ad altre
esplorazioni digitali

IL DISCO: IL DISCO:

ACTS OF REBELLION ENERGY DEMONSTRATION

S
DOMINO, 2020 LEX, 2020

V a
y
Se il debutto di Gabriela Jimeno – aka Ela Minus, Da promettente batterista jazz a talentuoso
trentenne di Bogotá migrata negli States per studiare produttore elettronico: è stata una artrite reumatoide a
musica al Berklee College di Boston – è arrivato troppo costringerlo ad appendere le bacchette al chiodo quando
tardi per molte playlist di fine anno, a consolarla aveva 17 anni, ma il gusto per i ritmi elaborati non gli
potrebbe essere la velocità del passaparola. Per un è venuto a mancare. Cinque EP hanno preceduto la
disco DIY in senso proprio: nel suo lato pratico, con la recente pubblicazione del suo primo album, sulla scia
sua autrice a sfruttare la formazione accademica per dei consensi ricevuti da colleghi come Flying Lotus e

b
costruirsi e modificarsi i synth da sola, così come in Thom Yorke. “Fin da giovanissimo mi è sempre piaciuta
quello ideologico, visto il colore politico di questi atti di la musica elettronica ma non ne capivo granché: ad
ribellione. “Credo che, se sei nata in Colombia, non è che esempio immaginavo che i rapper confezionassero
ci siano molte scelte diverse dall’essere politicizzata. Lo anche i beat su cui si cimentavano. Ma è solo quando
spirito ribelle dell’album è tuttora rilevante, anche se l’ho ho iniziato ad ascoltare drum’n’bass e artisti IDM
scritto due anni fa. C’è sempre bisogno di rivoluzione: come Autechre e Aphex Twin che mi sono chiesto
è un disco con cui provo a prendermi un po’ di come riuscissero a creare quella musica. Ero un fan
responsabilità per il mio essere al mondo”, lo introduceva dei Telefon Tel Aviv, e grazie a loro ho iniziato ad
lei. approfondire l’uso di Ableton Live”.

Commentando un lavoro effettivamente attuale anche Il suono di Kyle Reid vive prevalentemente di tonalità
per un anno come questo 2020, con ritmi da club a fosche, e la chiave di lettura risiede nel suo nome d’arte:
ritirarsi nell’intimità di un gusto pop fra l’ultima Kelly “Stavo leggendo Meridiano Di Sangue di Cormac
Lee Owens e Anna Meredith. O, come da sua fin troppo McCarthy e c’era un passaggio in cui descriveva la bocca
preveggente descrizione (e da adesivo da lei stessa del mostro di Gila, scintillante al chiaro di luna, oscura
appiccicata su un sintetizzatore la notte dell’elezione di e velenosa. Lento e pesante come la mia musica. È
Trump), “musica piena di luce per tempi bui”. anche un omaggio alle mie origini, nel South West degli
States”.

TESTO DI Francesco Vignani TESTO DI Giorgio Valletta

byVaSco
24 | RUMOREMAG.COM
o
HEN OGLEDD NICOLAJ SERJOTTI
DOVE: QUANDO: DOVE: QUANDO:
Newcastle, UK Milano, Italia

c
dal 2012 dal 2018

ONLINE: henogledd.com ONLINE: instagram.com/nicolajserjotti

COSA: COSA:
Il dopolavoro pop di Rap ispirato dalla provincia
Richard Dawson milanese

IL DISCO: IL DISCO:
FREE HUMANS MILANO 7

S
DOMINO, 2020 LA TEMPESTA/VIRGIN, 2020

V a
y
Non il classico materiale da Futura, essendo Free L’esordio del rapper ventiduenne milanese si
Humans il quarto capitolo di una discografia finora intitola Milano 7, come il luogo in cui vive, e vede le
però più che sotterranea. Come noto è uno dei quattro sue rime dialogare con la produzione dei sodali Fight
membri del gruppo, quel Richard Dawson arrivato dopo Pausa e Wuf. “È un album denso. Ci sono momenti di
anni di lavori psych folk, di quelli dove a tratti il prefisso sogno, altri di disillusione, o in cui parlo di paure e
avant finiva per tagliare la strada alle migliori intenzioni solitudine. E uno in cui bevo una Pepsi. Al centro c’è
e alla più generosa delle pazienze, all’incoronazione il mio modo di affrontare la vita, un po’ scherzandoci

b
come miglior cantautore d’Inghilterra, almeno secondo il su, un po’ drammatizzando per niente. Milano 7 parla
“Guardian”. Del tutto nuovo e con cipiglio da debuttanti di incertezza e ambizione. E indirettamente anche del
è il gruppo a uscire però da questo Free Humans, fascino buio della provincia, della tranquillità e della
follia pop esilarante, incatalogabile e, a non saperlo, noia che ci avvolgono. Nel suono emerge il contrasto
praticamente impossibile da ricondurre all’inglese. tra un aspetto più classico, legato ai loop e alle batterie
squantizzate di Wuf, e uno più elettronico, tra i synth e
“Sono io che ho avuto l’idea di fare un disco pop”, le distorsioni di Fight Pausa. Contrasto che consente al
metteva le mani avanti Dawson, “senza però pensare che disco di evolversi in diverse interpretazioni della stessa
alla fine lo avremmo fatto davvero. Ma è un genere che idea artistica”.
unisce le persone. Se sei davvero fortunato arrivi a un
punto in cui il pubblico conosce le tue canzoni e le canta, Il nostro è innamorato della letteratura e del cinema.
non come quei concerti in cui tutti gli spettatori sono “Ciò che mi affascina in un film è osservare un momento
orribilmente seri”. Difficile arrivarci con un album che specifico della vita dei protagonisti con gli occhi del
fa sembrare monotematici i 1975, probabilmente. Ma, regista. Mi ispirano i film che hanno un prima e un dopo
a vedere citati come influenze ABBA e Billie Eilish, ai che non vediamo. Amo quelli che raccontano storie
quattro non manca la voglia di sporcarsi le mani. potenzialmente vere, tipo Geumul di Kim Ki-duk, ma
anche più astratte, come Synechdoche, New York di
Kaufman”.

TESTO DI Francesco Vignani TESTO DI Barbara Santi

RUMOREMAG.COM | 25
byVaSco
P L A
c o
Y

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L
S I

V
S T 2

by 0 2
APPROFONDIMENTI A CUR A DI LE TIZIA BOGNANNI, DIEGO BALL ANI,
A N D R E A P O M I N I , C L AU D I O S O R G E E M AU R O F E N O G L I O

S C H E D E A C U R A D I A L E S S A N D R O B E S S E LVA AV E R A M E ,
LE TIZIA BOGNANNI, DIEGO BALL ANI
0

byVaSco
UN ANNO DIFFICILE, STRANO,

A TRATTI SFIANCANTE QUESTO 2020.

c o
S
TEMPI PANDEMICI E DI LOCKDOWN, NEI

QUALI ABBIAMO CERCATO IL CONFORTO

DELLA MUSICA COME PROBABILMENTE NON

a
ACCADEVA DA TEMPO. LA MUSICA, INCISA

DURANTE IL CONFINAMENTO CASALINGO

O MENO, HA RISPOSTO COME SEMPRE ALLE

ASPETTATIVE, E CI PARE SINTONIZZATA SUL

V
PRESENTE E I SUOI CONTRASTI COME NON

MAI. C’È UN PO’ DI TUTTO NEI NOSTRI 50 TITOLI,

COME ACCADE SEMPRE PIÙ SPESSO: TIZZONI

y
ARDENTI E CONTAMINA(N)TI DI BLACK MUSIC

E NUOVO JAZZ, MUSICA CON CHITARRE CHE

CONTINUA AD AVER COSE DA DIRE, FELICI

b
RITORNI E GRANDI VECCHI ANCORA IN

FORMISSIMA, NUOVI ACCENTI ELETTRONICI

E DANCE, AMPLIATORI E MANIPOLATORI DEL

FORMATO POP, ITALIANI APPREZZATI ALL’ESTERO

CHE ABBIAMO VISTO CRESCERE E VIA DICENDO.

IN BREVE, IL NOSTRO 2020 IN MUSICA.

byVaSco
o
5 RICARDO 4 AUTECHRE
0 RICHAID 9 SIGN
TRAVESSEIRO FELIZ WARP

c
FAR OUT RECORDINGS
LA PREMESSA Gli Autechre che
LA PREMESSA Cresciuto in una non ti aspetti: lineari, atmo-
famiglia di musicisti, fattosi le sferici, ambient, spogli, con-
ossa come bassista e ingegnere cisi, quasi chill out, in qualche
del suono, il brasiliano Richaid debutta con un album modo addirittura rassicuranti e consolatori. Ma sem-
sorprendente, un “cuscino felice” - questo il significato pre di Autechre si tratta.
del titolo - caldo, intimo e stordente.
COSA NE DICONO “65 minuti di musica, perlopiù

S
COSA NE DICONO “Lui lo chiama ‘tropicalismo indu- costruita su progressioni armoniche di sapore vaga-
striale’, riconoscendone sia le radici musicali e cultu- mente retrofuturista, clamorosamente ricorsive se ci
rali, sia l’ambientazione moderna e urbana. Il suono è riferiamo al passato recente del gruppo: il loro ‘disco
decisamente psichedelico, assai rétro nelle atmosfere e ambient’, forse, ma molto meno complesso e stratifica-
nella combinazione di arpeggi acustici e fuzz, melodie to del quarto volume delle NTS Sessions. Defatigante,
morbide e ritmi beat, ma ricco di dettagli produttivi e come minimo”.
scelte di scrittura fresche, originali” F R A N C E S C O FA R A B E G O L I , “ R U M O R E ” N . 3 4 5

a
ANDRE A POMINI, “RUMORE” N. 338
“Sign è una gradita deviazione, un diversivo, e, in que-
“Ogni strato rivela un ulteriore script: jazz, progressive sti tempi difficili e complicati, una specie di balsamo.
rock, post punk, neo classical, folk brasiliano. Quando È la cosa più vicina alla musica chill out che abbia mai
ritorna il flauto, scaricato dalla memoria del canale de- fatto il duo, caratteristica che ne fa l’album degliAute-
stro dello stereo, si palesa l’ambizione del disco: questo chre perfetto per il 2020. Con Sign gli Autechre dimo-
LP testerà e legherà insieme i generi in un modo che strano di essere sintonizzati con il loro pubblico, è che
non si vedeva dalla Rio De Janeiro di fine ‘70”. la loro è ancora (e sempre sarà) musica umana fatta da

V
B E N W I L S O N , “AT W O O D M A G A Z I N E ”
umani per umani”
CHARLIE FRAME, “THE QUIETUS”

LA CANZONE Largado Nu LA CANZONE gr4

y
4
8

b
X fresco, dinamico, credibile; nutrito del meglio del
r’n’r dei 60s (la title track inizia con gli accordi di My
ALPHABETLAND Generation!). Stando così le cose, l’età sparisce”.
FAT POSSUM CL AU D I O S O RG E , “ R UMO R E ” N . 341

LA PREMESSA Il punk (come il rock’n’roll) è meglio “La prima immagine che l’ascoltatore incontra nella
lasciarlo a chi l’ha sempre fatto in modo credibile e traccia di apertura del nuovo album degli X ne è la
appassionato. Lo dimostrano i redivivi X che, a 35 anni quintessenza: un marciapiede distrutto e ricoperto con
dall’ultimo album in formazione originale, tornano con una nuova pavimentazione per oscurare le iniziali di
un lavoro incredibilmente brillante. una vecchia fiamma. Metaforica perfezione che apre un
disco dalla lunga gestazione, che vede la band di Los
COSA NE DICONO “Gli X erano, e sono, una band Angeles tornare alle sue radici musicali e poetiche”.
rock’n’roll pura, qualunque significato diate a questa C H R I S M O R R I S , “ VA R I E T Y ”
parola. E Alphabetland è un ottimo disco di rock’n’roll, LA CANZONE ALPHABETLAND

byVaSco
28 | RUMOREMAG.COM
o
4 KAIRON;

4
7 IRSE!
POLYSOMN

c
5
SVART

LA PREMESSA Con il loro quarto


album, i finlandesi volevano
enfatizzare il caos psichedelico
del loro caratteristico post prog: un’opera in cui ogni
canzone crea la propria realtà, piena di visioni surreali
e paesaggi sonori eterei.

S
COSA NE DICONO “Mondi vorticosi che appaiono e
scompaiono, nell’esplosione di atmosfere celestiali.
Mir Inoi sembra un sogno di Canterbury totalmente
trasfigurato. E Altair Descends è una caleidoscopica
estatica meraviglia. Il loro approccio sembra a trat-
ti un po’ caotico, ma lascia continuamente aperte le
porte a nuove imprevedibili direzioni”.

a
CL AUDIO SORGE , “RUMORE ” N . 344

“Prendere l’atmosfera del prog e la propulsione del


krautrock significa praticamente solo emulare i primi
lavori di Kraftwerk, Neu! e Can, gli inventori di quel
suono. Aggiungendo strati di chitarre shoegaze, sin-
tetizzatori e l’aggressività del proto metal anni 70 si
ottiene un miscuglio rumoroso che, sebbene a volte

V
eccessivo, è ascolto inebriante”.
CHRIS TODD, “THE LINE OF BEST FIT ”

LA CANZONE Altair Descends

y
4 ORANSSI BOB MOULD
6 PAZUZU
BLUE HEARTS
MESTARIN KYNSI MERGE
NUCLEAR BLAST

LA PREMESSA L’instancabile Bob Mould (da Silver Age


LA PREMESSA Su Mestarin
a Blue Hearts fanno cinque album in otto anni) produ-

b
Kynsi la band finlandese si
ce quello che è probabilmente il suo disco più inquieto
abbandona a uno sperimentalismo sconvolgente,
e schierato di sempre.
una commistione imprevedibile di generi in grado di
alterare completamente la percezione di ciò che oggi COSA NE DICONO
può definirsi black metal. “La miglior forma di boomerismo su piazza: fosse ri-
masto qualche dubbio in merito al fatto che il ‘nuovo’
COSA NE DICONO “Ma dove nei Dark Buddha Rising Bob Mould ci sia o ci faccia, Blue Hearts risponde con
questa potente commistione si basa tutta su un la certezza incrollabile di un entusiasmo che nei mo-
impatto feroce, negli Oranssi Pazuzu, l’altro polo black menti migliori sembra farina del sacco di un gruppo di
psichedelico finnico, è il frutto di una visione più sbarbi”.
larga, dilatata, che declina la pura esecrazione black FRANCESCO FARABEGOLI, “RUMORE” N. 344
metal con supporti che oscillano tra ritmi electro,
forme prog occulte ed esplorazioni astrali kosmische”. “Mould ha dannatamente ragione a essere arrabbiato
CL AUDIO SORGE , “RUMORE ” N . 339 in Blue Hearts, ma la sua rabbia è una bestia dai molti
volti, profonda come l’oceano. È uno statista anziano,
“Il minimalismo trascendentale degli ultimi Swans un padrino musicale con il dente avvelenato che ha
è una delle poche pietre di paragone specifiche. Al tante cose a cui pensare oggi. Grazie a Dio è tornato
tempo stesso il senso di terrore cosmico viene espresso per mostrarci com’è fatta la vera musica di protesta e
attraverso lo space rock, il prog più oscuro, la techno quali sono i suoi sentimenti in questa profonda crisi
e persino, su Tyhjyyden Sakramentti, qualcosa che si americana”.
avvicina al jazz”. SCOTT ELINGBURG. “UNDER THE RADAR”
O L LY T H O M A S , “ K E R R A N G ”
LA CANZONE American Crisis
LA CANZONE Tyhjyyden Sakramentti
RUMOREMAG.COM | 29
byVaSco
o
4 AKSAK
MABOUL
4 PERTURBAZIONE
4 FIGURES
3 (DIS)AMORE
ALA BIANCA

c
CRAMMED DISCS
LA PREMESSA
LA PREMESSA Il ritorno I Perturbazione tornano
dopo 40 anni della for- a fare quello che gli riesce
mazione belga fondata meglio, raccontare le cose
da Marc Hollander, uno dei più atipici gruppi apparentemente piccole
dell’avant rock europeo, mostra freschezza d’idee che fanno grande la vita:
e intelligenza compositiva fuori dal comune. 23 canzoni che seguono
l’evoluzione di una “sem-
plice” storia di (dis)amore.

S
COSA NE DICONO “Formidabili canzoni che in-
trecciano i testi arguti e surreali della Vincent
con un avant pop di scuola francofona che ripren- COSA NE DICONO “Innamoramento, estasi, dub-
de il discorso di Les Rita Mitsouko, Antena e Ste- bio, separazione e solitudine. Due cuori anonimi
reolab arricchendolo con quei caratteri art rock che diventano simbolo di tutte quelle ispirazioni
continentali che gli Aksak Maboul hanno contri- (musicali e non), chiamate qui a raccolta per
buito a sviluppare più di quattro decenni fa”. creare la cassetta mista definitiva. Dove Dalla e

a
Vecchioni stanno insieme a Morrissey e i Cursive,
A L E S S A N D R O B E S S E LVA AV E R A M E , “ R U M O R E ” N . 3 4 4
Rohmer con Buzzati”.
M AU RO FE N O G L I O, “ R UMO R E ” N . 341
“Figures riesce a includere elementi di ogni fase
della band, mantenendo comunque un tocco con-
temporaneo. Come accade nei più riusciti tenta- “Le canzoni […] sembrano stringersi in un ab-
tivi di fondere ingredienti vari, gli elementi pop e braccio, con una tenerezza che l’impianto chitar-
quelli avant si completano a vicenda. Le melodie ra-basso-batteria rende essenziale, pura, senza gli
decise colpiscono subito, consentendo a tutti gli edulcoranti artificiali del pop. Brano dopo brano

V
altri abbellimenti di completare il quadro negli si susseguono immagini in cui predominano luci
ascolti successivi”. tremolanti, librerie alte fino al soffitto, un album
fotografico a cui togliere la polvere, un vecchio
SEAN KITCHING , “THE QUIETUS”
disco che suona per chi non sa dimenticare “.
P I E R L U I G I L U C A D E I , “ M I N I M A & M O R A L I A”
LA CANZONE Histoires De Fous

LA CANZONE Io Mi Domando Se Eravamo Noi

y
GIL SCOTT- NOTHING
4 HERON 4 THE GREAT DISMAL
2 WE’RE NEW AGAIN: A REIMAG- 1 RELAPSE

INING BY MAKAYA MCCRAVEN LA PREMESSA La band di

b
XL Filadelfia torna a rive-
stirsi della ruvida scorza
LA PREMESSA Il batterista, tastieri- metallica del classico
sta e produttore Makaya McCraven, disco d’esordio, ma la usa
artista di punta della International Anthem, reimmagina, per rivestire canzoni dal songwriting più maturo
dieci anni dopo, l’ultimo lavoro del mai abbastanza com- e per costruire un epico quinto disco dotato di
pianto Gil Scott-Heron. momenti di potenza travolgente.

COSA NE DICONO “Tutt’altro che un’operazione superflua, COSA NE DICONO “Per una volta, tirare in mezzo
l’album è ricco di immaginazione e profondità, e rende ulte- i soliti riferimenti shoegaze datati non ha senso.
riore giustizia a uno degli artisti più importanti e sottovalu- Just For A Story e Ask The Rust ci accompagna-
tati degli ultimi decenni”. no all’uscita con la visione cinica e misantropica
G I O R G I O VA L L E T TA , “ R U M O R E ” N . 3 3 7 di un mondo che sta marcendo. Benvenuti a The
Great Dismal, la palude naturale che è trappola
“We’re New Again è un album incredibile, più simile ad per la sopravvivenza umana”.
I’m New Here 2.0 che a una rielaborazione. Ciò è dovuto N I C H O L A S D AV I D A LT E A , “ R U M O R E ” N . 3 4 6
al fatto che McCraven è rispettoso nei confronti del mate-
riale d’origine. Piuttosto che realizzare una versione più “Il frontman Dominic Palermo ha composto il
jazzata dell’originale, ha trovato il ritmo naturale in grado disco con la prima foto di un buco nero appesa
di accompagnare i testi costruendoci intorno le canzoni. sopra la sua scrivania. Ci sono momenti in cui la
Nel farlo, Makaya McCraven infonde nuova vita non solo al band si scatena davvero con tutta quella forza. Le
disco ma pure all’eredità artistica di Scott-Heron”. chitarre sferzano, ululano e si abbattono su Say
NICK ROSEBL ADE, “CL ASH MUSIC” Less come i venti di un uragano di categoria sei”.
PAT R I C K C L A R K E , “ N M E ”
LA CANZONE New York Is Killing Me LA CANZONE Say Less

byVaSco
30 | RUMOREMAG.COM
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4

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S
EDDA E MAROK in Alone Vol. 1. E funziona bene. Funziona perché
Maroccolo ha un’impronta netta, nel comporre, nel
NOIO; VOLEVAM SUONAR suonare, nell’arrangiare, nel produrre. Sa [...] cucire
CONTEMPO abiti su misura secondo l’artista con cui lavora”.

a
B A R B A R A S A N TI , “ R UMO R E ” N . 341
L A PREMESSA In piena pandemia, dopo una
frequentazione precedente che aveva dato origine al “Avete presente i film di Ettore Scola con Massimo
brano L’Altrove, Edda e Gianni Maroccolo producono Troisi? In un’intervista Troisi affermava che, alla
un disco “lo-fi e gratis”, a metà tra l’estro del primo e chiamata di Scola, si era detto ‘Oh ragazzi, meglio
le solide architetture del secondo. ricomporsi un po’ perché qua le cose si fanno serie’.
Ecco: Maroccolo sta a Scola come Edda sta a Troisi”.
COSA NE DICONO “Noio; Volevam Suonar è M A S S I M O Q U A R T I , “ I M PAT T O S O N O R O ”

V
un esperimento, un secondo approccio dopo la
collaborazione di Edda su L’Altrove, brano incluso LA CANZONE Servi Dei Servi

y
3
9

b
CARIBOU rimenti che Caribou inserisce in questo viaggio sono di
natura diversissima e rendono il tutto di fruibilità uni-
SUDDENLY versale, pur restando a marcata distanza dalle tendenze
CITY SLANG dominanti nella musica pop internazionale”.
G I O R G I O VA L L E T TA , “ R U M O R E ” N . 3 3 7

LA PREMESSA Sei anni dopo Our Love, Dan Snaith in-


nesta sul suo collaudato canovaccio dance pop inserti, “Come sottolinea Suddenly, la sua carriera è arrivata
deviazioni, samples, percorsi obliqui, ma anche una in un luogo avvincente: una nicchia tutta sua, dove
vulnerabilità e un intimismo nuovi. l’autore elettronico incontra il cantautore, dove un
senso innato per la musica pop e per il dancefloor coe-
CHE NE DICONO “Dan Snaith ribadisce la sua abilità sistono con la sperimentazione”.
nel confezionare prototipi dance pop efficaci quanto ALEXIS PE TRIDIS , “THE GUARDIAN ”
distanti dalle banalità. Certo, la sua natura sonora resta
fondamentalmente elettronica, ma gli elementi e rife- LA CANZONE Cloud Song

RUMOREMAG.COM | 31
byVaSco
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S
TESTO DI Mauro Fenoglio

TECNOLOGIA 3
8

a
ED ESTASI

V
ACTRESS dettagliati e d’insieme, finendo poi per dar risalto ai
particolari. Per il pianoforte, nel nuovo album mi sono
KARMA & DESIRE ispirato alla rappresentazione della chitarra nei quadri
NINJA TUNE di Picasso. I musicisti pop si reinventano ogni volta, at-
traverso moda, aspetto, produzione. A volte vorrei fare
Una carriera da calciatore del West Bromwich lo stesso, ma la mia musica finisce per dire di me più di
Albion stroncata sul nascere dagli infortuni. I primi quanto io possa dire in un’intervista o attraverso la mia

y
esperimenti di deviazione dance con Hazyville (2008) immagine”.
e il magnifico Splazsh (2010), ibridazione della notte
industriale di Detroit con la lezione dub. L’incontro Il minimalismo e Mark Rothko sono due riferi-
con la London Contemporary Orchestra per LAGEOS menti dichiarati di Karma & Desire
(2018), fra Xenakis e il minimalismo e, ora, il romanzo “Per me è importante dire tutto usando meno pennella-
tecnologico fra cielo e terra di Karma & Desire. Nuova te possibile. Non voglio riempire tutta la tela. Se trovo
fase, l’ennesima, di un percorso sempre lontano dalle un suono che mi piace, diventa il tema centrale. È un

b
dinamiche più didascaliche della musica elettronica, mostrarsi nudo all’ascoltatore. Rothko a lungo non l’ho
mantenendo intatto un tessuto connettivo sotterraneo. capito, solo dopo aver scoperto Bridget Riley e i suoi
Come Burial e Dean Blunt, Darren Cunningham tesse lavori col bianco e nero e l’immagine illusoria, e dopo
una trama che unisce passato e futuro, avanguardia e aver iniziato a lavorare col rumore bianco, ho iniziato a
ritmo. guardare i suoi quadri monocromatici lasciando che mi
colpissero senza cercare troppi significati”.
Karma & Desire sembra aprire una nuova fase.
“Il nuovo disco muove da elementi molto privati e Che cosa ti ha spinto a utilizzare le voci in
personali. Actress è un personaggio, un riflesso dello Karma & Desire?
specchio attraverso cui mi manifesto. È il mio primo “In un album col pianoforte, le voci potevano servire
album in cui appare il pianoforte. In questo senso è uno a costruire un archetipo. Nei lavori precedenti la mu-
spostamento”. sica era già sufficientemente descrittiva. L’idea dietro
a Karma & Desire è questa. Due sorelle: una, Karma,
Mi affascina il tempo e l’energia che dedichi vive in Paradiso e l’altra, Desire, sulla Terra. Due ge-
alla ricerca del concept dietro a ogni tuo nuovo melle celesti, le visioni dell’una influenzano l’altra. Se
lavoro. Desire uccide l’amato sulla Terra con una maledizione,
“È perché non ho mai padroneggiato nulla in partico- lui ritroverà Karma in Paradiso. Come una tragedia
lare. So come usare gli strumenti che ho a disposizio- greca ripensata per un mondo tecnologico”.
ne, ma ho sempre la sensazione di dover continuare
a imparare, di dover uscire dalla mia comfort zone. La tecnologia è una tua ossessione da sempre.
Ritorno continuamente a quegli artisti per i quali l’arte “Credo che la tecnologia riesca a creare bellezza. Molti
è adattamento: Matisse, Picasso, graffitari come Ram- sono attratti dal suo aspetto freddo, puro. Il metallo, le
mellzee, Basquiat. Matisse ha iniziato con dipinti molto superfici scintillanti. Altri ne apprezzano il contenuto

byVaSco
32 | RUMOREMAG.COM
o
biologico. I liquidi, i componenti chimici. X Ray si
ricollega a entrambe le idee. A causa dei miei mol-
teplici infortuni, quando giocavo a calcio sono stato 3 U.S. GIRLS
sottoposto più volte ai raggi X. Hai addosso una
pesante copertura per proteggerti e tutti gli altri la-
7 HEAVY LIGHT
4AD
sciano la stanza o si riparano dietro a uno schermo.

c
Una telecamera ti penetra. Una cosa molto fredda,
LA PREMESSA Quello di Heavy
ma la tecnologia alla base è bellissima. Riesce a
Light è pop sperimentale e
individuare le parti del tuo corpo che soffrono.
politico. L’ulteriore conferma
È come osservare un robot che vernicia un’auto.
del talento obliquo di Meghan Remy e della sua band:
Provo a esprimere questa ambivalenza”.
un collettivo in grado di trasformare un concept sui
traumi dell’infanzia in un colorato blend di soul, bossa
Ci sono letture o film che ispirano la tua vi-
e gospel.
sione della tecnologia?
“Da ragazzo mi hanno influenzato film come Corto

S
COSA NE DICONO “Non c’è solo la storia di Meg Remy,
Circuito o War Games. ai tempi dell’università ho
una a cui andrebbero intitolati corsi di attitudine in-
visto una immagine dell’intonarumori costruito da
dipendente e militanza politica. Quanto la sensazione
Luigi Russolo, futurista italiano, sul suo libro L’Arte
che siano pochissimi quelli i cui settimi dischi godono
Dei Rumori. Oggi sembra qualcosa di primitivo, al-
del numero di idee che quando va bene farciscono i
lora era un’invenzione incredibile”.
debutti”.

a
Pensi di utilizzare l’Intelligenza Artificiale FR ANCESCO VIGNANI, “RUMORE” N. 338

per comporre in futuro?


“Si, anche se si tratta di un concetto molto comples- “La Remy sembra suggerire che il trauma collettivo sia
so e profondo, che cambia di continuo. La nostra la ragione della frattura della nostra società. Portiamo
generazione ha fatto da cavia per la sua applicazio- il nostro dolore ovunque; è ciò che plasma e distrugge
ne. Se la utilizzerò lo farò con qualcuno di davvero il nostro ambiente. Se gran parte della convivenza con
esperto, non ho le capacità tecniche”. un trauma riguarda la necessità di trovare una strada
da percorrere, Heavy Light è in grado di illuminare
Parteciperai al nuovo documentario della quella strada”.

V
BBC, Dark Matter. dedicato all’afrofuturismo. S O P H I E K E M P, “ P I T C H F O R K ”

“Apprezzo che si parli di arte nera. Ma non capisco


perché la musica elettronica nera debba essere LA CANZONE IOU
separata necessariamente dal resto. Capisco voler
restringere il campo in riferimento a dinamiche
sociali, ma non da un punto di vista artistico. Par-

y
tecipo al documentario per parlare dei Drexciya. Se
afrofuturismo ha un senso come termine, va appli- 3 PALLBEARER
cato al loro universo sonoro e al loro immaginario
unico. Riconosco la mia appartenenza, ma i miei
6 FORGOTTEN DAYS
NUCLEAR BLAST
riferimenti vanno da Aphex Twin agli Autechre, ai
Boards Of Canada, fino a Derrick May, Juan Atkins
LA PREMESSA Il quarto album
o Goldie”.
della formazione doom metal

b
dell’Arkansas, prodotto da
LA CANZONE X Ray
Randall Dunn, è un ritorno alle origini attraversato dal
tema della memoria e della rielaborazione del passato.

COSA NE DICONO “I Pallbearer vantano un’accresciuta


consapevolezza delle proprie possibilità e soprattutto
un arricchito bagaglio stilistico. Una variegata ricchez-
za di sfumature doom che il gruppo sa dispiegare: un
massiccio e oscuro muro di chitarre […]; una malinco-
nia che ti stringe come in una morsa;celebrativi river-
beri folk; aperture di scenari maestosi e solenni”.
CL AUDIO SORGE , “RUMORE ” N . 346

“Forgotten Days è senza dubbio il miglior disco doom


metal del 2020 […] Grazie alla produzione minimale
di Dunn l’album è [...] più accessibile di Heartless. Le
nuove canzoni posseggono la tipica qualità emotiva dei
Pallbearer. E la band sembra non essersi scomposta di
fronte alle nuove distrazioni o aspettative legate all’es-
sere un gruppo di successo”.
JON HADUSEK “CONSEQUENCE OF SOUND”

LA CANZONE Silver Wings

RUMOREMAG.COM | 33
byVaSco
o
3 THE 1975 3 ALGIERS
5 NOTES ON A 4 THERE IS NO YEAR
CONDITIONAL FORM MATADOR

c
DIRTY HIT
LA PREMESSA Se i precedenti
L A PREMESSA Il pop onnivoro dischi del quartetto mostra-
della discussa formazione bri- vano un gruppo in grado di
tannica si fa sempre più ambizioso. sposare un’ampia gamma di stili, per creare una coe-
rente identità sonora, There Is No Year li vede rifinire
COSA NE DICONO “La trama che lega le 23 tracce è la estetica e messaggio. L’ennesimo disco audace di una
trasposizione musicale dell’approdo a San Junipero band audace.
(l’arcadia nostalgica della serie TV Black Mirror).

S
Con il Midwest americano emocore di Then Because COSA NE DICONO “L’attacco martellante della title
She Goes e Me And You Together Song, oppure con track riposiziona al centro del tutto un beat addensato
l’alt country purificatore di The Birthday Party. Con di drum machine, contornato da atmosfere primordia-
la gentilezza vocale di Phoebe Bridgers nell’America li rafforzate da un rigoglioso gospel contemporaneo. Il
country di Jesus Christ 2005 God Bless America e lavoro maggiore è stato fatto proprio su quel fronte”.
lungo i sentieri polverosi della ruspante Roadkill”. N I C H O L A S D AV I D A LT E A , “ R U M O R E ” N . 3 3 6

a
M AURO FENOGLIO, “RUMORE ” N . 340
“Troppo pochi gruppi contemporanei corrono rischi
“I 1975 hanno fatto uscire un album perfetto per l’in- come fanno loro, e troppo pochi hanno qualcosa di con-
trospezione, per l’ascolto in cuffia e per ballare nella creto da dire; gli Algiers riflettono consapevolmente su
propria cameretta, qualcosa di profondo e rilassato e ogni nota, e le loro idee radicali impregnano ogni traccia
talvolta sciocco che scava nelle profondità di molti ascol- come benzina che impregna uno straccio”.
tatori, la cui vostra traccia preferita cambia di giorno LUKE CARTLEDGE , “THE LINE OF BEST FIT”
in giorno. Qualcosa che richiede tempo e attenzione,
perfetto per questo momento”. LA CANZONE Dispossession

V
DAN STUBBS , “NME ”

LA CANZONE Shiny Collarbone

3 YVES TUMOR 3 BELL WITCH

y
3 HEAVEN TO A TORTURED 2 & AERIAL
MIND RUIN
WARP
STYGIAN BOUGH
LA PREMESSA Due anni dopo VOLUME I
Safe In The Hands Of Love, PROFOUND LORE
primo album su Warp, Sean

b
Bowie propone una versione appena più accessibile del LA PREMESSA L’epico e funereo doom dei Bell Witch
suo inquietante immaginario in una formula sempre è un luogo di meditazione ideale per lasciarsi alle
più perfezionata. spalle la tristezza che affligge il mondo. Nel seguito al
monolitico Mirror Reaper continuano il loro viaggio
COSA NE DICONO “L’artista originario di Miami è qui spirituale verso le terre occidentali, spalleggiati dallo
ancora più a fuoco nel definire una forma mutante tra storico collaboratore Aerial Ruin.
soul, art rock e pop sperimentale, in un quarto album
che spesso suona come se Prince avesse incontrato i COSA NE DICONO “Se il precedente lavoro dei Bell
Sonic Youth in una dimensione parallela”. Witch aveva visto la semplice collaborazione di Mog-
G I O R G I O VA L L E T TA , “ R U M O R E ” N . 3 4 0 gridge, in questo nuovo la coesione tra gli elementi è
totale. Sono una nuova forza, un nuovo gruppo.
“Mentre Heaven To A Tortured Mind, come altri dischi E Stygian Bough è un album di una potenza smisurata”.
di Yves Tumor, è un collage di stili (qui troviamo glam, CL AU D I O S O RG E , “ R UMO R E ” N . 341
psych rock, krautrock, Britpop, soul e noise), questa
volta emerge una personalità ben distinta, quella di “Moggridge ha contribuito a portare un lato slowcore/
Yves il seduttore. Questo genere di rock sfarzoso e folk nel doom metal di Bell Witch, con il risultato che
solenne – carico di fiati imperiali, fragorose batterie e Stygian Bough Volume I è quasi l’esatto opposto; è un
arditi assoli di chitarra – evoca la sensualità del cuoio album slowcore/folk con occasionali incursioni nel
e del fumo di sigaretta, facendo emergere una atmosfe- doom. Ha i suoi momenti heavy, ma nel complesso non
ra decadente di vizio totale”. è più metal di, diciamo, Ocean Roar di Mount Eerie”.
KE VIN LOZ ANO, “PITCHFORK” A N D R E W S A C H E R , “ B R O O K LY N V E G A N ”

LA CANZONE Gospel For A New Century LA CANZONE The Unbodied Air

byVaSco
34 | RUMOREMAG.COM
o
3 NAZAR 3 KVELERTAK
1 GUERRILLA 0 SPLID
HYPERDUB RISE

c
LA PREMESSA Attingendo alla LA PREMESSA I norvegesi su-
memoria collettiva della sua perano la crisi innescata da
famiglia, il 26enne produttore cambio di etichetta e cantante,
angolano, cresciuto in Belgio perfezionando il blend di gene-
e ora di stanza a Manchester, costruisce un concept ri che sin dagli esordi ne contraddistingue il sound e
album sulla guerra civile, attraverso un proprio stile confezionando un capolavoro di heavy rock mutante.
che egli stesso definisce rough kuduro.
COSA NE DICONO “Trascinati dal punk e dal death

S
COSA NE DICONO “Attraverso l’incedere nervoso di punk, incastonano folk e heavy metal moderno, classic
Diverted, o mentre la voce atonale di Shannen SP si fa rock, southern e heavy metal, Queen, Judas Priest e
largo fra le pale di elicottero di Bunker, prima che il Bob Seeger, Turbonegro, Mayhem, e Kiss, new wave,
caos sonoro divenga quasi indecifrabile con UN San- post metal, Pink Floyd e Alan Parsons. Splid è il capo-
ctions. Tutt’altro che un ascolto facile, ma sicuramente lavoro di una band che oggi può sedersi al fianco degli
uno dei dischi più significativi di questa prima parte Ulver, per dividersi il grande trono del Nord”.
del 2020”.

a
M A R I O R U G G E R I , “ R UM O R E ” N . 3 42/3 43
G I O R G I O VA L L E T TA , “ R U M O R E ” N . 3 4 0
“I Kvelertak sono la band per tutti coloro che cerca-
“Parlare di Guerrilla in termini che implichino un no un gruppo moderno che faccia proprie le qualità
significato in qualche modo vago o astratto significa dell’heavy metal classico, ma che sappia offrire qual-
fargli un torto: questo è un disco con conflitto, rimo- cosa di nuovo ed eccitante. […] La creatività espressa
zione, trauma e tensione intessuti in ogni cucitura, e in Splid va di pari passo con la sua intensità, poiché i
per questo tanto più potente”. Kvelertak imbracciano lo spirito del vero metal lungo
LUKE CARTLEDGE , “THE QUIETUS” tutto l’album”.

V
MICHAEL PEMENTEL , “CONSEQUENCE OF SOUND”
LA CANZONE UN Sanctions
LA CANZONE Bråtebrann

2 SAMUELE 2 BEN WATT

y
9 BERSANI 8 STORM DAMAGE
CINEMA SAMUELE UNMADE ROAD/CAROLINE

SONY
LA PREMESSA Il nuovo lavoro
LA PREMESSA Un periodo dif- del 56enne musicista londinese
ficile, un lungo blocco dello completa idealmente la trilogia

b
scrittore, sette anni di silenzio inaugurata nel 2014 da Hendra
discografico che però ci hanno restituito uno dei di- e proseguita con Fever Dream due anni dopo.
schi migliori e più ispirati del cantautore romagnolo.
COSA NE DICONO
COSA NE DICONO “Sembra provenire da un’altra di- “A precederlo […] un lutto personale (la morte improv-
mensione, con quella sensibilità e quell’umanità fuori visa del fratellastro) e i recenti eventi britannici che
dal comune. Con talento, sì, ma anche con una capaci- Watt stesso descrive come fonte della sua ‘rabbia po-
tà di tratteggiare i personaggi che abitano le sue storie litica’. I due aspetti sembrano mescolarsi nei toni do-
e un’attenzione ai dettagli che sono figlie dei sette anni lenti e profondamente malinconici di Summer Ghosts,
che sono occorsi per scrivere l’album”. mentre Retreat To Find si rifà egregiamente a certo
folk rock britannico”.
BARBARA SANTI, “RUMORE” N. 346
G I O R G I O VA L L E T TA , “ R U M O R E ” N . 3 3 6

“Nel frattempo, il mondo musicale è cambiato: […]


quello che una volta chiamavamo ‘indie’ è diventato il “Watt possiede una voce ordinaria che non si allontana
nuovo pop. Samuele non è cambiato: la sua capacità di mai troppo dalla propria comfort zone, perfetta per
unire profondità e leggerezza, semplicità e comples- queste canzoni. Lo accompagna una schiera di musi-
sità, con il suono giusto (ottimo il lavoro su questo cisti che ne abbellisce splendidamente la musica. Al
album di Pietro Cantarelli). In questo panorama la sua suo interno, accenni di jazz, elettronica, Robert Wyatt,
musica risalta ancora di più ed è davvero una boccata Nick Drake, e un pizzico di quello che, a un certo
d’aria fresca”. punto, nei ‘90, chiamavamo trip hop. Ma i veri prota-
gonisti sono i suoi testi”.
G I A N N I S I B I L L A , “ R O C K O L”
I A N R U S H B U R Y, “ P O P M AT T E R S ”

LA CANZONE Il Tuo Ricordo


LA CANZONE Irene

RUMOREMAG.COM | 35
byVaSco
o
2 FIONA APPLE
7 FETCH THE BOLT
CUTTERS

c
EPIC

LA PREMESSA Un album “fatto


in casa” pre lockdown, in cui
Fiona Apple, ispirata da una
battuta della serie The Fall, prende le sue personali
“tronchesi”, gli strumenti musicali, e li usa come arma
di liberazione

S
COSA NE DICONO “Fetch The Bolt Cutters, dice Fiona
Apple, e prende i suoi attrezzi, strumenti ‘veri’ e tutto
ciò che può essere suonato e percosso, per liberare una
donna, se stessa, e insieme a lei chiunque si lascerà
trascinare dall’esplosione di pura vita – rabbiosa, gio-
iosa, potente, melodiosa, dissonante, sensuale, jazz,
pop, blues – che è questo album”.

a
LETIZIA BOGNANNI, “RUMORE” N. 341

“Fetch The Bolt Cutters sembra abbassare quasi com-


pletamente il volume alla storia della musica mentre ci
dà dentro con la vita reale – battimani, cori, […] echi,
sussurri, urla, respiri, scherzi, errori [...]. Detriti che
orbitano intorno a cuore della musica: la voce, il piano,
e molti dei testi, da sempre strumento principale. Una
GIÖBIA

V
sinfonia selvaggia del quotidiano”.
JENN PELLY, “PITCHFORK”
PLASMATIC IDOL
LA CANZONE Under The Table HEAVY PSYCH SOUNDS

Dopo l’uscita del disco, a febbraio, siamo entra-


2 KEVIN ti nell’incubo Covid. Raccontatemi quello che

y
6
vi è successo da allora e come avete cercato di
MORBY resettare tutto quanto.
SUNDOWNER “A fine febbraio, quando il Covid in Italia aveva già
DEAD OCEANS
iniziato a diffondersi, soprattutto in Lombardia, siamo
partiti per il tour di Plasmatic Idol, sentendoci in un
LA PREMESSA Il sesto album di certo qual senso sollevati nell’allontanarci dalla nostra
Kevin Morby, in parte inciso in terra. Il 22 febbraio, pochi giorni prima, ci eravamo

b
Texas con Brad Cook e in parte completato a distanza esibiti al Cox di Milano per il release party, senza
durante il lockdown pandemico, conferma il suo autore sapere che quello sarebbe stato il nostro ultimo live
tra i migliori interpreti del songwriting odierno. in Italia fino a data da destinarsi, e che il giorno suc-
cessivo avrebbero sospeso tutti i concerti e gli spet-
COSA NE DICONO tacoli in Lombardia. Il tour ci ha portati in Svizzera,
“Un disco di ballate, spesso minimali, con architettura Germania, Francia e Belgio, date che ci hanno regalato
acustica, soppesate con misura e intensità a piccolo davvero tante soddisfazioni, con vecchi e nuovi amici
rilascio. Si ronza intorno a Cohen, per le parole appog- e fan a supportarci. Avremmo dovuto suonare anche
giate in quel modo nella title track e l’eco Suzanne, ma a Londra, nello storico Underworld di Camden, ma
anche al Lou Reed arresosi alla vita di A Night At The purtroppo l’aggravarsi del contagio ci ha costretti a ri-
Little Los Angeles”. entrare prima del previsto. Proprio il 7 marzo, mentre
M A U R I Z I O B L AT T O , “ R U M O R E ” N . 3 4 5 eravamo in van sulla via del ritorno, hanno dichiara-
to il lockdown della Lombardia a partire dal giorno
“Questo lavoro non sostituirà mai il vostro album di successivo. Da allora per noi è iniziato, così come per
Kevin Morby preferito, ed è improbabile che gli possa molti altri, un periodo di forzato isolamento, durato
procurare nuovi fan, ma assomiglia a quel genere quasi due mesi, in cui non abbiamo potuto incontrarci
di privata delizia che i grandi artisti elargiscono di per le consuete prove, né abbiamo potuto proseguire il
tanto in tanto ai loro fan per ringraziarli. Sundowner tour con le date previste in Francia, Slovenia, Austria e
è l’Harvest Moon di Morby, il suo Nebraska, il suo Germania. Per noi, da anni abituati a vederci 2,3 volte
Hejira, una dichiarazione d’intenti fatta nel modo più a settimana, ad avere una progettualità e ritmi molto
tranquillo possibile”. serrati, interrompere l’attività senza sapere cosa ne
ROSS HORTON, “MUSIC OHM”
sarebbe stato delle date perse e della promozione del
nuovo disco è stato davvero destabilizzante. In questa
LA CANZONE Campfire fase di incertezza, due di noi (Saffo e Betta) hanno in-

byVaSco
36 | RUMOREMAG.COM
c o
S
2
TESTO DI Claudio Sorge

a
VOGLIA DI
SPERIMENTARE 5

V
trapreso un altro percorso, per cui in breve tempo si tando sempre più coeso e mosso da una ‘fame’ comune di
sono uniti a noi Melissa Crema alle tastiere, e Pietro tante cose: abbiamo davvero voglia di tornare sul palco e
D’Ambrosio alla batteria. Melissa, tastierista e front- starci il più possibile, di sperimentare. Le idee sono molte,
man de La Morte Viene Dallo Spazio, progetto in cui ora siamo sul punto di definire la formula per catalizzarle

y
suona anche Bazu, il nostro chitarrista, ci conosceva e svilupparle nel miglior modo possibile. Ma non aspette-
bene da tempo. Il suo subentro è avvenuto in modo na- remo cinque anni per far uscire il prossimo album, come è
turale. Pietro è arrivato poco dopo. Così, nei mesi esti- successo tra The Magnifier e Plasmatic Idol. Continuere-
vi, con l’attività live ridotta ai minimi termini, ci siamo mo sicuramente a dedicarci con molta attenzione alla com-
dedicati alla composizione di nuovi brani e alle relative posizione dei brani. Possiamo anticipare che tornerà alla
session di registrazione in studio. Abbiamo una release ribalta il bouzouki, abbandonato dopo Introducing Night
interessante in programma per l’anno prossimo, in col- Sound, una riscoperta di sonorità etniche che si unirà però

b
laborazione con una nota band che apprezziamo molto. a un utilizzo più massiccio di synth analogici vintage, a
Di recente abbiamo ricevuto anche diverse proposte di condire il tutto con quel tocco space che da sempre ci con-
concerti, compreso un festival in Francia, che speria- traddistingue e che qui emerge particolarmente. Un altro
mo davvero si possano svolgere senza gli impedimenti elemento importante che sfrutteremo è la voce di Melissa,
posti dal virus”. potente e particolare, protagonista di diversi pezzi”.

A mente fredda, c’è qualcosa che avreste voluto Doveste fare la vostra playlist dei dischi del 2020,
fare diversamente in Plasmatic Idol? che cosa o chi vi ha colpito di più o, comunque, che
“Abbiamo dato tutto quello che potevamo, concentran- cosa avete maggiormente ascoltato quest’anno
do al massimo le nostre energie. È un disco ‘ragionato’ (anche di vecchio of course)?
e consapevole, non è stato composto di getto ma studia- “Gli album di quest’anno che ci sono piaciuti sono diver-
to nel corso del tempo, per cui non abbiamo rimpianti si. Per citarne alcuni, Horrors Waiting In Line del duo
sull’album, quanto sul fatto di non averlo potuto por- francese Vaisseau, che fa un uso inusuale e interessante di
tare in Europa adeguatamente come previsto. A poste- synth, We Are della all female band russa Lucidvox, Dead
riori, avremmo cambiato la data di pubblicazione. Far Shrine dei Lamp Of The Universe, Type II dei londinesi
uscire un album agli albori di una pandemia sicura- Sex Swing e The Mother Stone, debut album di Caleb Lau-
mente non è stata una mossa azzeccata, ma chi poteva ndry Jones, una sorta di viaggio tra l’onirico e il reale. Tra
prevederlo?” gli ascolti più frequenti possiamo includere diversi artisti
della scena folk inglese, tra cui i Magna Carta, e altri del
In questo contesto, come sta procedendo l’evo- versante più heavy, che in parte ci influenzano, come Uncle
luzione del gruppo: intendo dire dove, e se, vi Acid And The Deadbeats e Kadavar”.
state spostando musicalmente?
“Il gruppo sicuramente sta evolvendo in fretta, diven- LA CANZONE In The Dawnlight

RUMOREMAG.COM | 37
byVaSco
o
2 PERFUME 2 SUFJAN
4 GENIUS 3 STEVENS
SET MY HEART ON FIRE THE ASCENSION
IMMEDIATELY

c
ASTHMATIC KITTY
MATADOR
LA PREMESSA Con questo se-
LA PREMESSA Un album “cor- condo lavoro del 2020, dopo l’e-
poreo”, uscito in un momento splorazione new age di Aporia,
storico in cui dei nostri corpi abbiamo timore (di usar- Stevens torna a un’elettronica fredda e austera, l’unico
li, di spostarli, di toccarli), che però regala speranza, mezzo adeguato, forse, per raccontare la deriva dell’A-
dicendoci che vicinanza e connessione possono essere merica ma anche la speranza che non sia irreversibile.
anche forze spirituali.

S
COSA NE DICONO “Come uno Springsteen più introverso
COSA NE DICONO “’Half of my whole life has gone’.La e meno binary, Stevens ci porta (di nuovo) per mano nel
constatazione con cui si apre Set My Heart On Fire Im- cuore di un Paese sempre più ferito e confuso e sempre
mediately sembra preludere a un lavoro dai toni nostal- meno innocente, che brandisce la fede come un’arma
gici e malinconici. E un po’ è vero. Ma è una malinconia mortale, in difesa da nemici inesistenti per non affron-
bella, avvolgente, che si apre in sprazzi di puro amore tare la realtà di essersi sconfitto da solo”.
per la vita, quella che abbiamo già vissuto e quella che

a
LETIZIA BOGNANNI, “RUMORE” N. 346
verrà”.
LE TIZIA BOGNANNI, “RUMORE ” N . 340 “Sembra banale dirlo, ma The Ascension non è esatta-
mente quel balsamo ottimistico che le persone potreb-
“Set My Heart On Fire Immediately è insieme vasto e bero cercare nel 2020. I fan possono trovare conforto in
pieno di dettagli. Le canzoni si espandono e si contrag- questo lavoro colossale condividendo il corretto senti-
gono, un attimo esplodono con il melodramma di una mento di Stevens al quale, per dirla in modo semplice, in
ballad alla Roy Orbison, quello dopo zoomano su det- questo momento fa tutto schifo”.
tagli chirurgici, mentre Hadreas descrive costole che GRANT SHARPLES, “CONSEQUENCE OF SOUND”

V
si piegano come tessuto, una faccia rigata di lacrime,
un caso di piccolo furto post coitale”. LA CANZONE America
M ADISON BLOOM , “PITCHFORK”

LA CANZONE On The Floor

y
2 ONEOHTRIX 2 KEATON
2 POINT NEVER 1 HENSON
MAGIC ONEOHTRIX MONUMENT
POINT NEVER PIAS

WARP
LA PREMESSA L’elusivo artista

b
LA PREMESSA londinese alle prese con il suo
Daniel Lopatin ritorna a pochi album più intenso e intimo.
mesi dalla soundtrack per Uncut Gems con il moniker
che gli ha dato la notorietà, regalandoci la sua caleido- COSA NE DICONO “La lievità di Parade è il riassunto
scopica e personalissima ipotesi di pop moderno. di sé, prima di sprofondare fra gli abissi di Self Por-
trait, dove acustica e voce sembrano sempre sul punto
COSA NE DICONO “L’indefinito è una delle grandi chiavi di cedere, per ritrovarsi in una partitura notturna di
dell’arte più seducente. Per usare un’iperbole, si potreb- Sparklehorse, con le sole percussioni discrete di Philip
be dire che ‘questo è un disco che non conosciamo, ma Selway dei Radiohead e i cori di Danielle Fricke a so-
di cui abbiamo memoria’. Il tocco Magic di Lopatin è stenere una disperazione che non chiede sconti”.
questo: non citare o ‘campionare’, ma evocare polveriz- M AURO FENOGLIO, “RUMORE ” N . 345
zando, riuscire ad attraversare la nebulosa elettronica
con purezza melodica, schegge ritmiche, sacchi colmi di “Primo album in quattro anni, Monument dimostra
malinconia. Questo mi ricorda, quello cos’era davvero? la padronanza da parte dell’artista londinese della
Qui mi aspettavo che. L’ascolto diventa un processo narrazione emotiva, in cui i silenzi sono commoventi
di decifrazione, un’immersione assoluta[...]. Intorno è quanto le raggianti melodie. Immerso nel dolore per
ambient, vita, pulviscolo ritmico, rimpianti, accelera- la scomparsa del padre dopo dieci anni di malattia, il
zionismo interno, nostalgia indecifrabile, easy listening concept album è magnifico nella sua composizione,
futuribile, parole sommerse. Un grandissimo disco”. simile a Hospice degli Antlears o ad A Crow Looked At
M A U R I Z I O B L AT T O , “ R U M O R E ” N . 3 4 6 Me di Mount Eerie nel devastante sfogo emotivo che lo
caratterizza”.
LA CANZONE Nothing’s Special CHARLIE FRAME, “THE QUIETUS”

LA CANZONE Self Portrait

byVaSco
38 | RUMOREMAG.COM
o
2

c
0

S
TESTO DI Andrea Pomini - FOTO DI McKinley Wiley

UNO VALE

a
OTTO

V
MOURNING [A]
BLKSTAR
THE CYCLE

y
DON GIOVANNI

Restano buone le parole usate a giugno, recensendo


The Cycle: difficile immaginare qualcosa di più attuale
e necessario di queste persone e questa musica, qui bile che Trump saboterà, piagnucolerà e tenterà di non
e ora. Per l’enfasi posta sull’essere un collettivo vero, essere sostituito. Quando sarà tutto sistemato, allora
ampio e variegato, in cui le singole parti né si annulla- forse potrò concentrarmi su cosa chiedere all’ammini-
no né si elevano, confluendo moltiplicate nel discorso strazione Biden. Penso comunque che dovrà costruire

b
comune. Per il modo originale in cui gli otto di Cleve- una coalizione efficace, collaborare sul serio e trovare
land reagiscono alla realtà brutale che li circonda, né nuovi modi di ascoltare una popolazione molto varie-
sloganistico né blando. Per le loro canzoni, perle soul gata. Durante il suo primo mandato dovrà mettere a
futuriste senza termini di paragone se non - ideali posto alcune tasse, approvare una riforma reale e so-
prima ancora che sonori - con i coevi Sault, non a caso stanziale della polizia e riorganizzare l’istruzione”.
apprezzatissimi. Musica ispiratissima, nata combinan-
do musicisti in carne e ossa (Dante Foley alla batteria, Ti aspettavi una distanza maggiore fra i candi-
Peter Saudek alla chitarra, Theresa May alla tromba, dati, dopo quattro anni di Trump e tutto quello
William Washington al trombone), tre cantanti (La- che è successo negli ultimi mesi?
Toya Kent, James Longs, Kyle Kidd) e basi elettroniche “No. L’America deve ancora fare i conti con il suo pas-
di taglio hip hop creativo, con echi di dub giamaicano sato. Il paese è fondato sulla supremazia bianca, è un
anni 70 e gospel, a cura del primus inter pares RA fatto. L’America non può più fare finta di non vedere
Washington. “Ho fondato i Mourning [A] BLKstar,” ci questo aspetto della sua storia, la sua brutalità”.
racconta quest’ultimo a conteggio dei voti quasi ulti-
mato, “scrivo i testi, produco i beats, suono strumenti e Come avete visto queste elezioni da quella che
collaboro con sette anime meravigliose”. è una delle città più povere degli Stati Uniti?
Biden ha avuto una larga maggioranza a Cleve-
Dobbiamo vedere cosa farà Trump prima del land, ma il resto dello stato ha scelto Trump...
20 gennaio, e non mi fiderei troppo, ma a meno “I sistemi che trascurano la popolazione alla fine falli-
di sorprese Joe Biden sarà il nuovo presidente scono. L’Ohio è uno stato repubblicano, mentre il suo
degli Stati Uniti. La prima cosa che ti viene in nordest (dove si trova Cleveland, nda) è democratico,
mente? ma questi termini non significano nulla per me. C’è un
“Ancora non sappiamo se Biden abbia vinto. È proba- abbandono post riots, una specie di foschia, su alcune

RUMOREMAG.COM | 39
byVaSco
o
parti di Cleveland. A quartieri storicamente neri ven- “Sono canzoni separate dall’album, e abbiamo tonnellate
gono destinate risorse non adeguate, sono abbandonati di altra musica in arrivo fra collaborazioni varie e progetti
a loro stessi, e questo abbandono li rende invisibili, solisti, oltre a quello che stiamo scrivendo insieme per
carne da macello per la gentrificazione. O peggio”. i Mourning [A] BLKstar. Mi sa che dovremo sentirci di

c
nuovo”.
Sembrate avere un rapporto speciale con la
vostra città, e la genesi stessa di The Cycle Avete appena lanciato The Mourning [A] BLKstar
dice molto in questo senso. L’immagine di voi Residencies, una docuserie a cadenza settimanale
che provate e registrate in uno spazio con ve- disponibile sulla piattaforma di streaming artisti-
trina sulla strada è particolarmente intensa co indipendente ORTVI. Di che si tratta?
e umana. In che modo la cosa ha contribuito “Ci stavamo preparando per portare in tour The Cycle
al clima dell’album, alla sua musica e ai suoi quando è arrivata la pandemia. Mentre molti musicisti
testi? hanno scelto di suonare dal vivo in streaming, noi abbia-

S
“Fare arte ispirata dal paesaggio è una cosa naturale. mo voluto ripensare i concerti nei locali, perché la gente
Non penso che l’arte possa esistere senza prendere in potesse goderseli stando in casa. Abbiamo contattato cin-
considerazione l’ambiente in cui viene prodotta. Certo que club fra i più rappresentativi di Cleveland e dintorni,
Cleveland ha influenzato The Cycle, ma è stato più il che erano stati costretti a chiudere per il Coronavirus: AV
senso dell’essere insieme, del creare nel nostro spazio, Club, Mahall’s, Beachland Ballroom, Grog Shop e Musica.
ad aver dato forma l’album. Lo spazio in cui abbiamo Siamo quindi ritornati su quei cinque palchi per filmare
passato così tante ore a provare, e a collaborare a que- The Mourning [A] BLKstar Residencies, una serie in cin-

a
sta musica”. que episodi che segue il collettivo durante la preparazione
del nostro sesto album. Pensavamo fosse importante cre-
Quanto ha contribuito invece il clima sociale are qualcosa che coinvolgesse sia il nostro pubblico sia i
e politico attuale degli Stati Uniti? Più che nei locali, entrambi fondamentali per la magia della musica
dischi precedenti? dal vivo. La serie comprende interviste, riprese dietro le
“Finché i neri verranno assassinati dalla polizia, e il quinte e performance dal vivo di canzoni da tutta la nostra
paese non avrà affrontato il proprio passato e il proprio discografia, più materiale inedito che sarà sul prossimo
debito verso la gente nera, la nostra musica rifletterà disco”.

V
sempre questo clima. È una nostra preoccupazione
costante, scriviamo con la consapevolezza che la nostra LA CANZONE Sense Of An Ending
musica dovrà rispecchiare i nostri tempi, ed essere
parte attiva di un lavoro di riflessione”.

So che il processo di scrittura dell’album è


stato molto lungo, e la registrazione al contra- 1 BOB DYLAN
9

y
rio molto veloce, due giorni e buona la prima, ROUGH AND ROWDY
quasi come una session dal vivo. Lavorate sem-
pre così, o è un metodo al quale siete arrivati WAYS
col tempo, crescendo come collettivo? COLUMBIA

“Lavoriamo nella maniera di cui hanno bisogno le no-


LA PREMESSA
stre canzoni. Abbiamo dei metodi per scrivere, ma il
Il primo album di Bob Dylan in
processo complessivo non è così legato ai tempi. Que-
otto anni è molto di più di un
sta volta abbiamo registrato in diretta tutti insieme,

b
dignitoso amministrare la propria leggenda. É il viaggio
con l’aiuto del nostro adorato fratello Jah Nada. Ma la
caleidoscopico, attraverso 50 anni di storia americana,
prossima volta potrebbe andare diversamente. Ti dirò,
di un artista che, dice di sé, “contengo moltitudini”. E
il tempo è passato velocemente, abbiamo fatto cinque
non sta barando.
dischi come collettivo e stiamo scrivendo il sesto. Ogni
giorno impariamo qualcosa di nuovo su noi stessi e COSA NE DICONO
sulle nostre possibilità”. “Ultimo tassello di un mosaico poetico senza eguali.
Ci sono il respiro della Storia e i doppi o tripli sensi, l’ar-
Il vostro nome è un omaggio quasi letterale a roganza e l’umiltà, la mortalità incombente e l’eternità
David Bowie, essendovi tra l’altro formati pro- dietro l’angolo. Molto più di un capolavoro senile: un
prio nei giorni dell’uscita di Blackstar e della disco mondo, e quel mondo si chiama Dylan”.
sua morte. Quanto è stato importante per voi?
CARLO BORDONE , “RUMORE” N. 346
“È un nome che viene dall’amore per Bowie del sotto-
scritto e di James Longs, uno dei nostri cantanti, certo.
“Rough and Rowdy Ways è l’esibizione metafisica, ma-
Ma è una scelta che va più a fondo, collegata al nostro
gica, minacciosa e impegnativa dell’illimitato talento di
lutto per tutte le anime nere e le stelle nere che se ne
un autore nel calpestare le convenzioni. Questo album è
sono andate. Le celebriamo nelle nostre canzoni”.
rilassante eppure frastagliato, mordace eppure appassi-
to, affettuoso eppure distante, come un delinquente vio-
Dopo The Cycle avete pubblicato due singoli
lento e romantico che riesce a dimostrare il suo amore
digitali, //Juneteenth// e These Hands Are Up:
solo quando si trova con le spalle al muro”.
vengono dalle stesse session dell’album o sono
R O S S H O R T O N , “ T H E L I N E O F B E S T F I T ”.
materiale nuovo? Che altro c’è in arrivo, come
collettivo o come progetti personali?
LA CANZONE Murder Most Foul

byVaSco
40 | RUMOREMAG.COM
o
1

c
8

TESTO DI Diego Ballani FOTO DI Anna Cunningham

a S
V
SELVAGGIO
GUITAR POP

y
sono voluti anni per realizzare una canzone che mi piaces-
se veramente. Non sono neanche sicura del perché volessi

RVG farlo. Ho sempre avuto una scarsa capacità di concentra-

b
zione e per qualche ragione comporre canzoni è l’unica
FERAL attività su cui sono in grado di concentrarmi pienamente.
FIRE Con Reuben e Marc ci conosciamo ormai da parecchio.
Chiunque suoni in una band a Melbourne prima o poi
Per alcuni sono la miglior band di Melbourne. Di certo entra in contatto con tutti gli altri. Io e Marc, ad esempio,
sono rampolli di una nobile genealogia guitar pop che suonavamo già insieme, e per un po’ Reuben ha continuato
affonda le radici nel jangly sound e nelle velleità arty a chiederci se volessimo fare un gruppo con lui. Tutto il
dei Go-Betweens. Ma ovviamente c’è di più. Ad esem- resto è venuto da sé”.
pio la spiccata teatralità con cui Romy Vager interpreta
le sue storie di dolore ed esclusione. La verità è che, a Mi parli un po’ dei vostri gusti? Spesso nelle re-
meno che non abbiate avuto la fortuna di imbattervi nel censioni siete stati paragonati a Go-Betweens ed
loro primo album autoprodotto (A Quality Of Mercy, Echo & The Bunnymen.
pubblicato nel 2017), Feral potrebbe esservi piombato “I nostri gusti musicali in qualche modo si intersecano, ma
addosso dal nulla e potrebbe avervi sedotto con la sua ognuno di noi ha una propria identità. A Reuben e Marc
scrittura pop cristallina e il suo cinico romanticismo. piacciono cose molto più esoteriche e strumentali, mentre
Questo almeno è successo a noi, al punto da spingerci a per quanto mi riguarda basta farmi sentire qualche canzo-
saperne di più sul Romy Vager Group (questo il senso ne da camionisti o qualcosa di Sheryl Crow per farmi feli-
dell’acronimo) e sull’enigmatica artista che lo guida. ce. Fra di noi questa alchimia funziona perfettamente, ma
diventa un inferno quando facciamo dei viaggi in macchina
Partiamo dall’inizio. Dal tuo amore per la mu- e cerchiamo qualcosa che piaccia a tutti. A parte questo, il
sica e dalle origini del gruppo. mio gruppo preferito sono sempre stati i Sisters Of Mercy.
“Penso di aver iniziato a comporre canzoni quando ero Può sembrare curioso, ma mi sento di avere preso molto
ancora teenager, ma all’epoca non ero molto brava. Ci da loro. Penso che molto della loro teatralità e del loro me-

RUMOREMAG.COM | 41
byVaSco
o
lodramma provenga direttamente dalla vecchia musica in un momento della mia vita in cui le cose stavano
degli anni 50 e 60. Da gruppi come le Shangri Las o gli cambiando parecchio e davvero pensavo sarebbe stata
Everly Brothers. Mi appassiona parecchio l’apparente l’ultima canzone decente che sarei stata in grado di
semplicità di quel genere di musica. Per me è qualcosa scrivere. A lungo non ho voluto suonarla con la band,

c
di davvero speciale”. penso sia troppo personale, ma loro mi hanno convinta
a farlo e sono contenta che ci siano riusciti”.
Si è detto che Feral è parecchio più cupo di A
Quality Of Mercy. So che il motivo è in parte le- Sul palco, ma anche su disco, la tua performan-
gato a ciò che è successo nel frattempo. Ho letto ce è molto emotiva. Quasi teatrale. C’è qualche
che non ti sei sentita del tutto a tuo agio nel artista che consideri un esempio in tal senso?
suonare al di fuori del tuo paese. “Be’, adoro quei video che girano su YouTube di John
“È probabile che nelle passate interviste abbia genera- Cale che suona al Rockpalast, negli anni 80. È distrut-
lizzato troppo. Diciamo che le cose cambiavano da con- to, assolutamente sopra le righe, ma ha un’energia che

S
certo a concerto. Sono successe un sacco di cose dal no- trascina via anche quando sembra piagnucolare fra sé e
stro primo disco. Quando abbiamo iniziato ad andare sé. È questo il tipo di performance che mi esalta. Credo
in tour mi sono trovata per la prima volta lontana dalla che tirar fuori reazioni viscerali di vario tipo dalla
mia comfort zone, e ho iniziato a sentirmi molto sola in gente sia molto più interessante che essere solamente
quello che facevo. Inoltre ci sono un sacco di situazioni l’ennesima band divertente. Anche se non si tratta di
parecchio spiacevoli in cui ci si può trovare se si è una un modello di business granché affidabile”.
persona trans che suona di fronte a un pubblico. Penso

a
che tutto questo sia finito in Feral, e che sia percepibile Prima di salutarci mi piacerebbe sapere qual
lungo tutto l’album”. è stato, da artista, il tuo rapporto con il lock-
down. Che musica hai ascoltato? Hai scritto
Parli con estrema tranquillità e trasparenza nuove canzoni?
del tuo status di persona trans. Pensi che le tue “Onestamente non ho ascoltato molta musica, solo un
parole, anche quando non sono troppo acco- CD di demo di Carole King e una cassetta dal vivo degli
modanti, possano aiutare altre persone che si Scott & Charlene’s Wedding registrata al The Tote. Per
trovano nella tua stessa situazione? lo più ho ascoltato molti podcast di politica americana,

V
“Quando sei una persona trans e assisti alla performan- perché sono masochista. In compenso ho scritto un
ce di qualcuno come te su un palco, o leggi quello che bel po’ di canzoni, un paio delle quali penso che siano
dice sulle pagine di una rivista, questa cosa può essere veramente speciali. Ma non voglio affrettare troppo le
utile. Soprattutto perché dio solo sa quanto poco aiuto cose. Per lo più ho utilizzato questo tempo per pren-
ci sia per situazioni come la nostra. Cerco solo di essere dermi una pausa da tutto. Stiamo venendo fuori ora da
onesta, non sono molto brava a parlare di questa cosa un lungo lockdown qui a Melbourne, per cui immagino
come possono esserlo altri, ma farlo con trasparenza è inizieremo a ritrovarci per provare. per la prima volta

y
molto importante per me”. da marzo. Abbiamo pubblicato l’album ad aprile ma
non siamo riusciti a fare neanche un concerto, per cui
Trovo i tuoi testi molto ironici, talvolta cinici. incrociamo le dita e speriamo che possa accadere al più
Come descriveresti la tua musica a chi non l’ha presto”.
mai ascoltata?
“In realtà non so mai cosa dire. Alle persone che me lo LA CANZONE I Used To Love You
chiedono dico solo che suono in una band rock. Non
sono molto brava a spiegare agli altri quello che faccio.

b
Preferisco che siano loro stessi a trarre le conclusioni
dopo avermi ascoltata. A parte questo, io mi sento dav-
vero ironica e cinica”.

Parliamo un po’ di Feral. Mi sembra che sia


stato accolto bene un po’ ovunque. Ti aspettavi
una trattamento del genere?
“Onestamente no. Mi sembra che il disco sia stato ac-
colto benissimo soprattutto in diverse parti d’Europa.
Di solito cerco di non leggere molte recensioni. È una
regola che mi impongo. Non fa per me, ho la tendenza a
credere solo alle cose negative. Ma questa volta è diver-
so. Siamo stati molto meticolosi nel produrre il disco,
nel senso che avevamo già suonato le canzoni dal vivo
centinaia di volte, e quindi appena siamo andati in stu-
dio è stato tutto semplice. Di solito non funziona così.
Con il primo disco è stato l’esatto opposto”.

C’è un brano del disco a cui tieni particolar-


mente?
“Photograph è forse il pezzo che considero più spe-
ciale. Sicuramente è il più autobiografico. L’ho scritto

byVaSco
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1 CALIBRO 35 1 WORKING
7 MOMENTUM 6 MEN’S CLUB
RECORD KICKS WORKING MEN’S CLUB

c
HEAVENLY RECORDINGS
LA PREMESSA
Il settimo album in 13 anni LA PREMESSA
per i più moderni e agguerriti Sono giovanissimi ma hanno già
custodi della nostra tradizione cambiato identità, assestandosi
soundtrack, con l’ingresso – circoscritto - della voce e (per ora), per volere soprattutto del leader Syd Min-
una virata – mai troppo distante dalle radici – in dire- sky-Sargeant, dopo un inizio più guitar oriented, su
zione black. un aggressivo e ballabile indie/elettro/post punk dalle
venature funk.
COSA NE DICONO

S
“Questa è la dichiarazione di intenti, concentrarsi non COSA NE DICONO
su una sezione sonora passata con il preciso intento “Con un approccio che si potrebbe def inire techno
di reinventarla, ma cogliere al volo il sign o’ the times. punk, i quattro danno infatti metaforicamente fuoco
[...]. Ed è così? Soltanto in parte, per fortuna. Nulla ai dancef loor con un massiccio uso di suoni elettro-
contro la modernità, ma stravolgere o smarrire il baga- nici che aizzano melodie pungenti, ben sottolineate
glio di cultura sonora limato al Calibro sarebbe stato dalla produzione di Ross Orton (The Fall, M.I.A., Arctic
un errore”

a
Monkeys). Un disco che cresce davvero ascolto dopo
M A U R I Z I O B L AT T O , “ R U M O R E ” N . 3 3 6 ascolto”.
DORIANA TOZZI, “RUMORE” N. 346
“Gli appassionati della band della prima ora non si
allarmino, perché si tratta sempre dei Calibro 35, ma- “Un pozzo di primo synth pop, dal proto synth dei Nor-
gari con una visione più allargata. Tuttavia l’idea della mal di Daniel Miller al post punk di Simple Minds, primi
band milanese come i nuovi BADBADNOTGOOD o Human League e Pulp, ispira il tutto. L’elettronica cruda
The Roots ci sollecita non poco, anche perché non solo è tagliata con elementi della techno di Detroit, scaraboc-
sono all’altezza, ma hanno le carte per superarli sul chi acid house e tastiere da house italiana, creando un

V
loro stesso campo da gioco”. sound ballabile e allo stesso tempo austero”.
M I C H E L E B O R O N I , “ R O C K O L” D AV E S I M P S O N , “ T H E G U A R D I A N ”

LA CANZONE Stan Lee LA CANZONE John Cooper Clarke

1 1

y
NICK HAKIM MATT
5 WILL THIS MAKE ME 4 BERNINGER
GOOD SERPENTINE PRISON
ATO BOOK’S/CONCORD/CAROLINE

LA PREMESSA LA PREMESSA
Il seguito dell’esordio Green Dall’idea di un disco di cover

b
Twins, uscito tre anni fa, ar- a un esordio solista di pezzi
riva dopo aver perso, durante un viaggio europeo, gli originali in cui il frontman dei National si racconta
appunti per i nuovi brani, un blocco dello scrittore e la con delicatezza e sincerità per poter “suonare bene alla
rivelazione della morte di un amico d’infanzia che ha radio, in macchina, in taxi, su YouTube, in una radio
rimesso tutto in moto. pirata o in una college radio”.

COSA NE DICONO COSA NE DICONO


“Un disco che arriva al momento giusto. Scritto e re- “Anche senza i musicisti puri della band – ma coadiu-
gistrato nello studio loft a Ridgewood, sobborgo del vato da un’ottima squadra produttiva, capitanata da un
Queens a New York, anelando quel senso di comunità Booker T. Jones che arricchisce senza appesantire – il
respirato da bambino a Washington, con i genitori im- frontman ci consegna altri dieci capitoli di un romanzo
migrati dal Perù. Protetto dalla musica popolare delle work in progress che da 20 anni indaga tutte le facce,
radici, il soul del ghetto e l’hardcore”. soprattutto quelle oscure, dell’animo umano, dell’amo-
M AURO FENOGLIO, “RUMORE ” N . 340 re, dei rapporti familiari e interpersonali in genere”.
LE TIZIA BOGNANNI, “RUMORE ” N . 345
“Capita spesso di accusare la musica di oggi di essere
prevedibile e stereotipata, e nessuno può biasimarvi “Se siete uno di quei tipi strani che non mettono i di-
se pensate che Hakim possa sfornare un nuovo disco schi in ordine alfabetico, potete sistemarlo accanto a
senza neppure pensarci, ma Will This Make Me Good The Boatman’s Call di Nick Cave & The Bad Seeds e
ci ricorda, e lo fa nel momento giusto, che la vera arte You Want It Darker di Leonard Cohen, come lezione di
risplende ancor di più quando emerge dai cieli più cupi”. songwriting maestoso, diretto e personale”.
ROSS HORTON, “CL ASH MUSIC” ANDREW TRENDELL , “NME”

LA CANZONE Qadir LA CANZONE Oh Dearie


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byVaSco
o
1

c
3

S
PORRIDGE RADIO Big Thief, che snocciola
parole e frasi spedite in
EVERY BAD circoli concentrici. Versi
SECRETLY CANADIAN destinati a scolpirsi presto nella memoria”.

a
A R T U R O C O M PA G N O N I , “ R U M O R E ” N . 3 3 9
LA PREMESSA
Esistono ancora rock band generazionali? Al suo secon- “I Porridge Radio realizzano un vero e proprio miracolo,
do tentativo, il gruppo britannico guidato dall’androgina musicalmente parlando: quello di dare nuova vita all’in-
Dana Margolin intercetta l’angst dei ventenni e lo traduce die rock. Lo fanno attraverso un disco che preso nei suoi
in una sceneggiata chitarristica, di grande impatto emo- singoli frammenti può essere paragonato a quello di altre
tivo. band, ma che al tempo stesso non può appartenere che
a loro”.
COSA NE DICONO

V
R I H A N D A LY, “ N M E ”
“Un approccio emo regolato sulla voce di Dana Margolin,
appassionata e vulnerabile, in questo e per questo ideo-
LA CANZONE Born Confused
logicamente accostabile a quella di Adrianne Lenker dei

1 1

y
A GIRL NICOLAS
2 CALLED 1 JAAR
EDDY CENIZAS
BEEN AROUND OTHER PEOPLE

ELEFANT
LA PREMESSA
LA PREMESSA Il quinto album del compositore

b
Il ritorno di Erin Moran dopo e sound designer cileno-americano è finora il suo più
16 anni di silenzio, appena interrotti due anni fa da un intenso e toccante, una riflessione sugli stati transitori
album a quattro mani con Mehdi Zannad, The Last che sta vivendo l’umanità.
Detail, che lasciava già intravedere una ispirazione
intatta. COSA NE DICONO
“Il compositore cilenoamericano ha lavorato alle tracce
COSA NE DICONO dal 2017, in qualche modo isolato dal mondo ufficiale,
“Per chi ha attraversato gli anni 80, cercando qual- ascoltando l’eco di una realtà in dissoluzione. Con Patrick
cosa oltre a poliestere, sintetizzatori e chitarre, che Higgins (compagno d’avventura nel duo acustico di-
placasse il cuore inquieto. Per chi crede, ancora oggi, gitale AEAEA) in post produzione, a curare la natura
che la vita abbia sempre corso sul filo di una canzone abissale dei suoni sparsi fra gli spazi. Gli strumenti
sognata da Bacharach, arrangiata da Donald Fagen e tradizionali ricamano un tessuto, che diventa sudario
accarezzata da voce e parole di Paddy McAloon. Per ambientale”.
tutti loro, questo disco è una gioia assoluta”. M AURO FENOGLIO, “RUMORE ” N . 340

M AURO FENOGLIO, “RUMORE ” N . 338


“Ciò che rende così compiuto l’ultimo album di Jaar è il
“Tutto ciò che ha reso il suo debutto omonimo del 2004 modo in cui riesce a fondere suoni sintetici e tessiturali
così immediatamente affascinante è ancora una volta in in maniera tanto naturale[...]. Con Cenizas Nicolas Jaar
bella evidenza. Quella voce soulful e cioccolatosa è anco- svela un capolavoro statico ma emotivo, un album che
ra tinta di tristezza, i ritornelli ancora perfettamente mo- non sfida l’ascoltatore ma piuttosto lo invita nel suo
dellati, e quegli insidiosi middle eights ancora ti fregano” mondo alieno, meditativo e sorprendente”.
R YA N L AT H A N , “ P O P M AT T E R S ” D A N I E L S Y LV E S T E R , “ E X C L A I M ! ”

LA CANZONE Jody LA CANZONE Cenizas

byVaSco
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1 SHABAKA

8
0 AND THE
ANCESTORS

c
WE ARE SENT HERE BY
HISTORY
IMPULSE!

LA PREMESSA
Secondo album con gli Ancestors, terzo su Impulse!
dopo quelli di Sons Of Kemet e The Comet Is Coming:
Shabaka Hutchins si conferma stella luminosa del nuovo
jazz, in costante movimento.

S
COSA NE DICONO
“Registrato a Johannesburg e Cape Town con gli stessi
musicisti della precedente esperienza, il nuovo disco
vira la collaudata impronta afrofuturista e free jazz della
band su tinte decisamente più fosche, come è evidente
già dall’inquieta They Who Must Die oppure nella pro-

a
fonda spiritualità di Go My Heart, Go To Heaven”.
G I O R G I O VA L L E T TA , “ R U M O R E ” N . 3 3 9

“We Are Sent Here By History […] è [...] una storia vivente
che guarda all’indietro nel tempo da un futuro non troppo di-
stante. Pubblicato in coincidenza con la proliferazione di una
pandemia globale, assume nuovi significati: una registrazio-
ne collettiva dell’apocalisse, una capsula temporale sonora

V
lasciata sepolta nella sabbia per gli esploratori del futuro”
M AT T H E W I S M A E L R U I Z , “ P I T C H F O R K ”

LA CANZONE Teach Me How To Be Vulnerable

9 LUCIO CORSI

y
PROTOMARTYR
ULTIMATE SUCCESS TODAY COSA FAREMO DA GRANDI?
DOMINO SUGAR

LA PREMESSA LA PREMESSA
Arrivati al quinto album, i Nove storie vere sotto forma di bugia quelle che racconta
Protomartyr realizzano un lavoro Lucio Corsi. Non saprà cosa farà da grande ma è ben con-

b
che suona come una possibile ri- sapevole di ciò che sta facendo ora: trovare la sua via al
sposta alla crisi sanitaria e sociale che sta affliggendo cantautorato, fra glam e immaginario fiabesco.
l’America. Lo fanno con un sound meno frontale ma non
meno intransigente rispetto al passato. COSA NE DICONO
“Aperture, psichedelia e sontuose orchestrazioni d’ar-
COSA NE DICONO chi classicheggianti degne del Duca Bianco. Ma anche di
“Con i suoi dischi, macinati alla media di uno ogni Sir Elton John [...]. Un cantastorie a spasso nel surreale.
paio d’anni, la band di Detroit si è costruita un piccolo Si intravvede Calvino. Rodari. Perso tra le onde del mare
ma devoto seguito, coltivando in maniera probabil- o dei campi, come in un Renoir. Con un Magritte in fronte
mente involontaria ma certamente caparbia e costante e una scintilla negli occhi”.
il ruolo di più credibile erede del mito Fall”. BARBAR A SANTI, “RUMORE” N. 336
A R T U R O C O M PA G N O N I , “ R U M O R E ” N . 3 4 2 / 3 4 3
“In pochi, come lui, sanno descrivere una storia che sem-
“È desolante, anche per uno che una volta scrisse una bra vera e inventata allo stesso tempo, di personaggi che
canzone sulla crisi idrica di Flint ispirata a un libro del potrebbero popolare la Maremma glam che sembra abi-
XVIII secolo intitolato The Anatomy Of Melancholy. tare come stato mentale. Anche lui, d’altronde, sembra
Avendo già esplorato le profondità del dolore, Casey ha un personaggio delle sue canzoni: il ragazzo magrolino
ancora spazio per andare più in profondità mentre il che parla con gli animali e dedica loro concerti vestito e
suono di Protomartyr continua a farsi sempre più ricco truccato come se stesse per suonare l’ultimo concerto di
e gratificante”. Ziggy Stardust”.
CHRIS O’CONNELL , “PITCHFORK” S I M O N E S T E FA N I N I , “ R O C K I T ”

LA CANZONE Processed By The Boys LA CANZONE Freccia Bianca

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byVaSco
o
6 RUN THE

7
JEWELS
RUN THE JEWELS 4

c
JEWEL RUNNERS/RBC/BMG

LA PREMESSA
Dopo tre anni di silenzio disco-
grafico, il quarto dispaccio di Killer Mike ed El-P fa convi-
vere spacconaggine street e impegno politico, quest’ulti-
mo parte di un discorso più ampio e articolato lungo vari
registri e velocità.

S
COSA NE DICONO
“Conta anche che il rap sia eccellente, connesso alla vec-
chia scuola ma avveniristico per come si muove sui beat,
alternando registri e velocità, prendendo rischi senza
scordare la storia. E conta che quei beat siano freschi,
potenti, creativi, anche loro perfettamente in equilibrio”.
A N D R E A P OM I N I , “ R UMO R E ” N . 341

a
“Trattano l’hip hop come un linguaggio universale e po-
litico che trascende l’identità, facendo affidamento sulla
meccanica del genere, inteso come veicolo per raccontare
storie significative, anche se ciò significa condurre quel
veicolo dritto contro l’edificio. RTJ4 è la colonna sonora
perfetta per la rivoluzione, soprattutto quella non tra-
smessa in TV”.

V
J A D E G O M E Z , “ PA S T E M A G A Z I N E ”.

LA CANZONE A Few Words For The Firing Squad


(Radiation)

y
LORENZO
SENNI
MOSES SUMNEY SCACCO MATTO
GRAE WARP

JAGJAGUWAR
LA PREMESSA
Il terzo album del producer

b
LA PREMESSA
cesenate, suo secondo lavoro dopo l’EP Persona del
Secondo album per l’artista californiano di origini gha-
2016 a essere targato Warp, perfeziona la sua pecu-
niane, a tre anni dall’apprezzato Aromanticism: della
liarissima ricerca musicale, all’insegna di una musica
nomea di artista R&B resta solo un ricordo, visto che
rave atipica, euforica e genuinamente sperimentale.
Grae è un doppio album densissimo e inclassificabile.
COSA NE DICONO
COSA NE DICONO
“Volgarizzando, techno/trance senza la cassa. Speci-
“Una torre d’avorio dove l’isolamento diventa filoso-
ficando un pochino: strutture ricorsive trasfigurate
fia. Costruita con l’ausilio di collaboratori scelti, fra I
che si sfaldano e si ricompongono nella testa dell’a-
migliori che la musica contemporanea possa offrire.
scoltatore, e un genuino senso del pericolo che l’orec-
[…] Un’opera densissima, divisa in due parti. Quasi la
chio allenato fa sempre più fatica a rintracciare nel
versione crepuscolare di Black Messiah di D’Angelo,
presente. Citando un singolo di pochi anni fa, The
dove l’elogio della solitudine è il non sentirsi addosso
Shape Of Trance To Come”.
un codice scritto da altri”.
F R A N C E S C O FA R A B E G O L I , “ R U M O R E ” N . 3 4 0
M AURO FENOGLIO, “RUMORE ” N . 340

“È cresciuto lontano dalla musica dance, nella scena


“Questa è un’opera coraggiosa, vulnerabile e ambizio-
hardcore punk di Rimini, e probabilmente questo ades-
sa che ci domanda di riconoscere e celebrare le nostre
so lo sta aiutando a farsi le domande che gli altri produ-
aree grigie. È un album carico di possibilità e dalla
cer non si fanno: perché mai dovrei fare ricorso a pause
portata sorprendente, il quale, infine, trova la pace in
e crescendo? E che bisogno c’è di avere dei beat?”
mezzo al dolore”.
B E N B E A U M O N T-T H O M A S , “ T H E G U A R D I A N ”
E L I Z A B E T H A U B R E Y, “ N M E ”

LA CANZONE Canone Infinito


LA CANZONE Colouour

byVaSco
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4 DANIEL 3 IDLES
BLUMBERG ULTRA MONO
ON&ON PARTISAN

c
MUTE
LA PREMESSA
LA PREMESSA Per il terzo album, gli Idles vole-
L’attesissimo seguito di Minus, vano costruire qualcosa che “cat-
a due anni di distanza dal quel turasse il feeling di un disco hip
sorprendente esordio, mantiene le promesse e indaga hop”, e a modo loro lo hanno fatto, con la parola che si
ancora una volta gli interstizi tra improvvisazione e prende tutto lo spazio necessario in un’era in cui non
canzone, tra suono e silenzio. tacere è un imperativo morale.

S
COSA NE DICONO COSA NE DICONO
“C’è il manto della modernità, esposto tra fratture, scheg- “Ripetersi non sarebbe servito a nulla. Gli Idles si evol-
ge d’avanguardia e un senso di pericolo e precarietà che vono senza perdere punti, occupando tutte le frequen-
è anche storia personale, difficoltà di vivere. Ma anche il ze sonore possibili, più ingombranti che mai. Danke”.
riparo quasi pop di aperture improvvise a melodie cri- N I C H O L A S D AV I D A LT E A , “ R U M O R E ” N . 3 4 4
stalline, oasi di rifugio tra destrutturazioni e canzoni che,
volutamente, smarriscono o acquisiscono forma”. “Il disco suona immenso, portando al livello succes-

a
M A U R I Z I O B L AT T O , “ R U M O R E ” N . 3 4 2 / 3 4 3
sivo il già enorme sound degli Idles. Sebbene gli Idles
non siano mai stati noti per la delicatezza, laddove
“Blumberg asserisce che anche per chi l’ha creata una la musica della band in passato poteva sembrare un
canzone possa essere qualsiasi cosa di cui uno abbia martello pneumatico oggi pare sia stata promossa a
bisogno in un dato momento, un veicolo per l’esplora- bulldozer”.
zione di sé. On&On mostra che Blumberg è totalmente
C ALEB C A MPBELL , “UNDER THE R ADAR ”
invischiato nella propria scrittura e nella propria im-
provvisazione in una modalità che è solo sua”.

V
N OA H YO O, “ PITCH FO R K ”

LA CANZONE Bound LA CANZONE Grounds

y
2

b
SAULT la sua cultura dei sound system come spazio ibrido. Ma
anche il filo rosso afroamericano nel corso del tempo, il
UNTITLED (RISE)/UNTITLED (BLACK IS) soul che si fa funk, disco (mutante e non) e quindi beat”.
FOREVER YOUNG ORIGINALS M A U R O F E N O G L I O , A N D R E A P O M I N I , G I O R G I O VA L L E T TA ,
“RUMORE” N. 346
LA PREMESSA
L’anonimo collettivo britannico continua a sfornare “A prescindere da chi è coinvolto nel progetto, l’im-
album a ritmo vertiginoso (due untitled solo nel 2020, pressione è che costui sia stato galvanizzato al massi-
Black Is e Rise), mantenendo una qualità straordinaria mo della forma. [Untitled (Rise)] è tanto risoluto dal
nell’equilibrio tra impegno e ricerca musicale. punto di vista dei testi quanto è avvincente in un’ottica
musicale, un equilibrio raro, come dimostrano storica-
COSA NE DICONO mente ettari di terribili canzoni di protesta”.
“Non importa il non sapere chi stia dietro questi suoni e ALEXIS PE TRIDIS , “THE GUARDIAN ”
queste parole. Di certo c’è l’Inghilterra, da sempre capa-
ce di coscienza del presente e sintesi inventiva pop. C’è LA CANZONE Free

RUMOREMAG.COM | 47
byVaSco
c o
S
TESTO DI Letizia Bognanni - FOTO DI Valerian 7000

a
LA RIVINCITA
DEL DISCO OUTSIDER

V
Quale pensi che sia il punto di forza dell’album?
“Proprio ieri ho sentito definire il nostro album ‘un

FONTAINES D.C.
disco outsider’. Credo sia una descrizione quasi perfet-
ta. Il primo album consisteva in una serie di osservazio-

y
ni sul mondo che ci circonda e su Dublino, il tutto visto
A HERO’S DEATH attraverso alcuni personaggi, mentre il secondo è più
PARTISAN simile a una raccolta di riflessioni e confessioni, la mu-
sica evoca una serie di ricordi che ripercorriamo. Credo
Sarà un cliché, ma contiene una buona parte di veri- anche che sia arrangiato molto bene. Ad esempio penso
tà: il secondo album è il più difficile. Quello che non è a un pezzo come Televised Mind”.
difficile è capire il perché: meno tempo per realizzarlo,

b
certo, ma, anche e soprattutto, nel caso che l’esordio A proposito di questo, ho parlato di quel brano
abbia successo, il peso delle aspettative, la paura di de- – e di Television Screen - nell’intervista che ho
ludere, il timore di ripetersi, o, al contrario, quello di fatto a maggio con Conor (Curley, il chitarrista),
distaccarsi troppo dallo stile del primo lavoro... non c’è lui diceva che “la televisione, gli schermi, costi-
da stupirsi, dunque, se molto spesso le opere seconde tuiscono una parte enorme parte del mondo di
risentono di quest’ansia da prestazione e non riesco- oggi, ogni cosa passa su uno schermo”. Sembra
no a essere all’altezza delle attese. E, come per tutti quasi profetico, ora che davvero gran parte
i cliché, c’è del vero ma ci sono anche le eccezioni: i delle nostre vite si è trasferita sugli schermi, la-
Fontaines D.C. non soltanto non hanno deluso le (alte) voro, vita sociale, anche la musica, la cosa è un
aspettative che seguivano un esordio fulminante come po’ triste ma ha anche dei lati positivi. Pensando
Dogrel, ma sono riusciti a fare meglio con A Hero’s ad esempio a un lockdown senza nemmeno la
Death, disco che, senza perdere la freschezza dell’e- possibilità di vedere gli amici su Zoom lo scher-
sordio, suona sorprendentemente maturo e personale. mo non sembra più una cosa così brutta, non
Ne abbiamo (ri)parlato con l’ombroso frontman, Grian credi?
Chatten. “Non lo so, non penso in ogni caso che sia una cosa po-
sitiva, è anche un mezzo di controllo da parte di politici,
Vi aspettavate tutto questo successo? industrie, multinazionali, lo usano per sapere tutto di
“Be’, ci sono molte canzoni che hanno funzionato te e questa cosa è incredibilmente dannosa per la salute
in radio, ma credo che sia stato un bene per noi non mentale, soprattutto per i giovani, per le persone più
pensare affatto a quello che sarebbe successo dopo vulnerabili e influenzabili. Penso che sia un po’ come
l’uscita, abbiamo deciso di non badarci, in fondo la avere il cervello continuamente esposto al rumore di
parte che ci appassiona di più è il momento creativo, la gente sempre d’accordo con te, è uno dei motivi per cui
realizzazione, non abbiamo pensato al dopo”. la politica è diventata così polarizzata. Non discutere

byVaSco
48 | RUMOREMAG.COM
o
1

S c
V
più con gli altri per strada, ma confrontarsi solo su Fa-
cebook: sostanzialmente è come trovarsi in una stanza
in cui tutti ti danno ragione, e in questo modo nessuno
ascolta più le ragioni di chi sta dall’altra parte”.

a
bastava poterci esibire in America, senza che le per-
sone avessero per forza il disco in mano. La prossima
volta ci ricorderemo di portare i rifornimenti”.

y
A proposito di America, nell’intervista prece-
Vi è pesato non poter fare una promozione tra- dente avevamo parlato anche del brano Living
dizionale per l’album, i concerti soprattutto? In America, oggi aspettando i risultati delle
“Sì, ma in un certo senso è stato anche salutare. C’è elezioni ci sentiamo tutti un po’ americani,
qualcosa di innaturale nel suonare la stessa canzone com’è il tuo rapporto con gli Stati Uniti?
una o due volte al giorno, diventa una cosa mental- “In realtà non ho avuto modo di trascorrere molto
mente impegnativa, anche sfibrante emotivamente, tempo in America, ci siamo stati solo in tour e questo

b
e questa è una sensazione che pur non volendolo non chiaramente non ti dà modo di avere una conoscenza
puoi non provare, quindi la cerchi ogni volta, finendo
in questo universo surreale dove si supera la soglia
entro cui le cose sono catartiche e si fanno ripetitive
e totalmente folli. Per cui pubblicare il disco e poterci
fermare a guardare ciò che succedeva, le reazioni delle
persone, a leggere le recensioni, ha reso più semplice
metabolizzare ogni cosa. Però in questo momento devo
ammettere che suonare dal vivo mi manca”.

È vero che la vostra etichetta inizialmente


aveva un po’ sottovalutato il potenziale del
disco, stampandone poche copie, e quindi a un
certo punto era introvabile?
“Sì e vero, è andata proprio così”.

Come mai, secondo te? Dopotutto anche Dogrel


era andato bene. Forse perché questo è un album
per certi versi più ostico?
“Non saprei proprio, non ne ho idea, però sì, ricor-
do che quando suonavamo in America praticamente
ovunque andassimo i fan ci dicevano che non riusciva-
no a trovare il disco. In quel momento direi che a noi

RUMOREMAG.COM | 49
byVaSco
o
approfondita del paese. Ma è stato comunque incredi-
bile trovarsi in quella bolla. Gli americani sono davve-
ro convinti che la loro sia la terra delle persone libere « S C E L G O I B E A C H B O Y S O G N I V O LT A
e della libertà, e che sia il luogo migliore al mondo in
C H E VA D O I N G I R O P E R L E S T R A D E

c
cui stare. Quando abbiamo scritto quella canzone era-
vamo in tour lì, bevevamo come pazzi senza dormire, PERDENDOMI, QUANDO HO BISOGNO
viaggiavamo di notte su un furgone, perciò la nostra
esperienza dell’America è stata surreale e anche confu-
DI RECUPERARE UN PO’ DI SICUREZZA
sa, per certi versi pure spaventosa. Venendo da un pic- E FIDUCIA. SONO CONVINTO CHE L A
colo paese la cui cultura è così intensamente unificata
COSA PIÙ BEACHBOYSIANA DEI BEACH
è stato strano essere proiettati in spazi così aperti, in
paesaggi immensi... Gli americani sono consapevoli, B O Y S S I A L’ A V E R C R E A T O U N M O N D O
come individui, di essere una goccia nell’oceano, del IN CUI HANNO VISSUTO LORO PER

S
fatto che nel paese ci sono così tante altre persone...
L’aspetto incredibile è che è stato fatto loro credere di P R I M I P E R P O I R E G A L A R L O A G L I A LT R I .
essere i più importanti. In ogni caso spero che Biden È INCREDIBILMENTE DIFFICILE DARE
vinca, anche se per me entrambe le opzioni sono sono
proprio il massimo”. V I TA A U N I N T E R O U N I V E R S O »

Di solito si dice che nei periodi storici peggiori

a
esca la musica migliore, sei d’accordo? In effet-
ti in questo anno diciamo “particolare” sono
usciti molti bei dischi. Musicalmente, invece, ascoltando A Hero’s
“Credo di sì, sfortunatamente sono una di quelle Death, i nomi che vengono subito in mente sono
persone che crede che le difficoltà, di qualsiasi tipo, Wire, Fall e cose del genere, voi però avete par-
portino miglioramenti e cambiamenti anche nell’arte, lato anche dell’influenza dei Beach Boys, in che
perché in questi momenti c’è un maggiore bisogno di senso?
esprimersi e di capire il mondo, a un livello personale “Mi influenzano nel senso che mi regalano gioia ogni

V
e politico... penso che oggi ci sia un disperato bisogno volta che li ascolto, e diciamo che li ascolto ogni volta
di chiarezza, ci sono in giro così tante bugie che di- in cui la mia testa è alla disperata ricerca di un luogo
venta sempre più difficile distinguere il vero dal falso. in cui lasciarsi andare, in cui sognare. Scelgo i Beach
Siamo sul punto di abbandonare la ricerca della verità Boys ogni volta che vado in giro per le strade perden-
e abbracciare le bugie, che sono più confortanti, senza domi, quando ho bisogno di recuperare un po’ di sicu-
neanche più darci il pensiero di capire, non ci interes- rezza e fiducia. Sono convinto che la cosa più beach-
sa la verità e stiamo sviluppando la negazione, che è boysiana dei Beach Boys sia l’aver creato un mondo in

y
una ignoranza consapevole. Siamo arrivati a un livello cui hanno vissuto loro per primi per poi regalarlo agli
incredibile di ignoranza”. altri. È incredibilmente difficile dare vita a un intero
universo”.
Quali sono i tuoi dischi dell’anno?
“Oddio difficilissimo, mi viene l’ansia! Ce ne sono C’è un brano dell’album che prediligi in parti-
molti in effetti, uno che ho ascoltato molto è The Night colare?
Chancers di Baxter Dury. Poi il disco dei Pottery, “Direi il primo, I Don’t Belong, per me non ha mai
Welcome To Bobby’s Motel, e quello dei Just Mustard, perso il suo fascino, è bellissimo sentirla passare in

b
che si intitola Wednesday e mi piace molto, anzi se ti radio, penso sia una canzone che ti rimane addosso”.
interessa lo puoi trovare su Spotify, così gli dai anche
più visibilità. Parlando in generale, tendo ad ascoltare Ho letto un’intervista di qualche tempo fa in cui
musica meno nota, più divertente e più sincera”. dicevi: “I’m basically not sure about the mea-
ningfulness of life”. Hai fatto qualche progres-
Non per metterti ulteriore ansia, ma ti chiede- so nella ricerca del significato dell’esistenza?
rei anche i tuoi libri dell’anno. “Non credo che la vita in sé abbia davvero un signifi-
“Non so se vale perché non è di quest’anno ma ho fini- cato. Fare una passeggiata, leggere, passare del tempo
to di leggerlo proprio un paio di settimane fa, si intito- con la mia fidanzata è tutto il significato che mi serve”.
la Il Cuore È Un Cacciatore Solitario di Carson McCul-
lers. È uno dei libri più belli che abbia mai letto in vita State già pensando al prossimo album?
mia. Ho appena finito anche The Moon And Sixpence “Sì, durante il lockdown abbiamo lavorato separata-
di William Somerset Maugham, ed è incredibile”. mente, ora siamo tutti a Londra e a dire il vero più
tardi dobbiamo vederci in studio per le prove”.
A questo proposito, quando scrivi i testi parli
delle tue esperienze, o di quelle di persone Qualche anticipazione su cosa aspettarci?
che conosci, oppure scrivi della “fiction”? O “Al momento dipendiamo ancora dalla band, dal lavoro
entrambe le cose? di scrittura che facciamo insieme, è quello che può dare
“Direi che si tratta soprattutto di fiction, ma il più delle al nostro nuovo progetto una motivazione, uno scopo,
volte lo faccio partendo dalle esperienze delle persone perciò quello che potete aspettarvi è... che ce l’abbia”.
che mi circondano e alle quali tengo, cerco di trovarci
un senso, cerco di comprenderne le sofferenze”. LA CANZONE I Don’t Belong

byVaSco
50 | RUMOREMAG.COM
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y V
b byVaSco
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ARCA KING KRULE
KiCk i Man Alive!

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b
EVERYTHING IS RECORDED YAEJI
Friday Forever What We Drew

GIL SCOTT-HERON LÅPSLEY


We’re New Again - A Reimagining by Makaya McCraven Through Water

byVaSco
o
CANZONI DELL’ANNO A CURA DELL A REDAZIONE

1 2 3 4 5

IDLES
A HYMN
PARTISAN
NICK HAKIM
QADIR
ATO 17
CARIBOU
NEVER
COME BACK

S
LEON BRIDGES/KHRUANGBIN
TEXAS SUN
DEAD OCEANS

c
JAMIE XX
IDONTKNOW
YOUNG TURKS

a
CITY SLANG
Niente da aggiungere Quadir è Qadir La canzone che dà Il brano e il video,
alla spiegazione di Joe Imhotep West, un Il primo brano scritto il titolo all’EP col- realizzato dall’arti-
Talbot: “un inno che amico di Nick scom- per l’album è stato laborativo di Leon sta Oona Doherty il
gioisce del virus sini- parso due anni fa a soli veloce e divertente da Bridges e Khruangbin giorno prima del lock-
stro e necrotizzante del 25 anni, una perdita scrivere e realizzare, è la perfetta colonna down a Belfast, sono
mediocre. Il suono dei con cui cerca di fare i racconta Dan Snaith: sonora per un viaggio la botta di energia che
denti che affondano conti attraverso una si sente e ci diverte. in autostrada col sole mancava in questo
nel tuo collo mentre ti musica ipnotica come negli occhi. periodo assurdo.
alzi nel sonno con gli una trance.
occhi aperti”.

V
CANZONI DELL’ANNO

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b
SUFJAN STEVENS
VIDEOGAME
ASTHMATIC KITTY

Non è un gioco, ma la
denuncia – mascherata
da canzone pop – della
disgrazia di una società
in cui like e follower
valgono più delle per-
sone.
BOB DYLAN
MURDER
MOST FOUL
COLUMBIA

Dura ben 17 minuti il


brano con cui Dylan
si è fatto risentire
dopo qualche anno,
e racconta la ferita
ancora aperta
dell’uccisione di John
Fitzgerald Kennedy.
SAULT
I JUST WANT
TO DANCE
FOREVER LIVING ORIGINALS

Non fidatevi nel titolo,


e nemmeno dei primi
versi: il tanto misterio-
so quanto produttivo
collettivo lancia dal
dancefloor un inno alla
rivolta antirazzista.

byVaSco
PERFUME GENIUS
ON THE FLOOR
MATADOR

Una danza con altre parti


di se stessi, come quella
del video, diretto dallo
stesso Mike Hadreas, che
vuole mostrare “la parte
esasperante e solitaria del
desiderio”.
THE 1975
THE 1975
DIRTY HIT

La tradizione di
intitolare il primo
brano di ogni album
The 1975 continua con
un featuring insolito:
Greta Thunberg e il
suo impegno contro il
cambiamento climatico.

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FILM DELL’ANNO A CURA DI GIONA A. NAZZARO

1 2 3 4 5

S c
a
DAMIANO E FABIO GIANFRANCO ROSI CHRISTIAN PETZOLD GIANNI AMELIO CHRISTOPHE HONORÉ
D’INNOCENZO NOTTURNO UNDINE HAMMAMET L’HOTEL DEGLI
FAVOLACCE AMORI SMARRITI
Un cambio di paradig- Una storia d’amore Il cupo tramonto di un
Lo spirito di Sergio ma per il cinema del scritta sull’acqua e leader politico poten- Se una notte d’inverno…
Citti soffia feroce fra le reale. Un rovesciamen- all’ombra di una Ber- tissimo raccontato con Sulla traccia di un’idea
immagini del film. Un to di campo alla “fine lino che si trasforma mestizia shakespearia- che avrebbe incantato
saggio di crudeltà come della storia”. instancabilmente. na. Favino giganteggia. Jacques Demy, Honoré
solo coloro che amano il Un’immersione nel Un fantasma romanti- costruisce un film magi-
mondo si possono per- cuore di tenebra del co ineffabile. co. Chiara Mastroianni

V
mettere. mondo. sublime.

FILM DELL’ANNO

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6 7 8 9 10

b
MOHAMMAD RASOULOF
IL MALE NON
ESISTE
Un atto di accusa fron-
tale contro la barbarie
della pena di morte in
Iran. Rasoulof ha paga-
to con la libertà la sua
audacia. Orso d’Oro a
Berlino.

54 | RUMOREMAG.COM
ARNAUD DESPLECHIN
ROUBAIX – UNA
LUCE NELL’OMBRA
Un noir esistenzialista
calato nel buio più de-
solato dell’anima.
La maestria della
messa in scena come
una geometria invisibi-
le della vita.
JUDD APATOW
IL RE DI STATEN
ISLAND
Una magnifica epopea
slacker. Pete Davidson
è un inno ai disadattati
di tutto il mondo. Un
cinema che sa essere
classico e persino cas-
savetesiano.

byVaSco
SPIKE LEE
DA 5 BLOODS –
COME FRATELLI
L’altro Vietnam.
Quello combattuto
dagli afroamericani.
Un Lee in stato di
grazia, polemico come
non mai a testa bassa
contro l’America tru-
mpiana.
KARIM AÏNOUZ
NARDJES A. 2019
Un ritratto di una gio-
vane donna nel cuore
delle trasformazioni
che vive l’Algeria.
La gioia della ribel-
lione come una danza
infinita.
o
SERIE T V DELL’ANNO A CURA DI GIONA A. NAZZARO, ANDREA FORNASIERO,
CLAUDIA BONADONNA, MARIANGELA SANSONE

1 2 3 4 5

S c
a
WE ARE WHO LOVECRAFT HILLARY MRS. AMERICA THE PLOT
WE ARE COUNTRY AGAINST
Hillary Clinton al di là Il femminismo e le AMERICA
Più che una serie, un Alle radici del razzismo delle accuse, dei miti, sue battaglie. Uno
film fiume. Il capola- sistemico statunitense. delle leggende urbane. sguardo necessario e Tratto dal romanzo di
voro di Luca Guada- Sincretismo narrativo, Il ritratto complesso motivato su una storia Philip Roth, un lavoro
gnino. Un’opera d’arte sorprendenti anacro- di una donna unica rimasta colpevolmente impressionante, cine-
totale nella quale si nismi, consapevolezza e coraggiosa che si nell’ombra. Cast ma come Hollywood
saldano desideri, pul- politica e intuizioni racconta senza nulla sempre all’altezza della non sa (o vuole) più
sioni e sogni. Una me- visionarie. nascondere. situazione. fare. Politicamente

V
raviglia assoluta. inquietante. Proprio
come Trump.

SERIE T V DELL’ANNO

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6 7 8 9 10

b
THE
MANDALORIAN
Baby Yoda. Basterebbe
lui. E invece questa
serie riesce nell’impre-
sa di ricreare il sentire
dell’universo di Lucas
attraverso una fedeltà
mai passiva all’origi-
nale.
ZERO ZERO ZERO
Stefano Sollima è
probabilmente il più
grande regista d’azione
in circolazione oggi e
riesce nell’impresa di
costruire un universo
minaccioso e coerente.
THE EDDY
Jazz e pulsioni neo
noir all’ombra di un
club parigino. Sotto
l’ala protettrice di
Damien Chazelle una
serie che celebra il
musical classico con
le orecchie tese nel
presente.

byVaSco
HOMELAND
(STAGIONE 8)
Una conclusione asso-
lutamente all’altezza di
una serie che è riuscita
nell’impresa di elabo-
rare in narrazione i
tormenti della politica
statunitense contem-
poranea.
THE GREAT
Ne succedono di
cose strambe a corte!
Sopra e sotto le righe,
un divertimento
acidulo che non fa
prigionieri e graffia
con consapevolezza
politica. Pas mal!

RUMOREMAG.COM | 55
o
LIBRI DELL’ANNO A CURA DELL A REDAZIONE

1 2 3 4 5

MAURIZIO BLATTO
STO ASCOLTANDO
ROSSANO LO MELE
SCRIVERE DI OHIO

S
STEPHEN MARKLEY PAUL BEATTY
TUFF E LA SUA

c
MARK FISHER
IL NOSTRO

a
DEI DISCHI MUSICA EINAUDI BANDA DESIDERIO È SENZA
ADD MINIMUM FAX FAZI NOME
Un grande romanzo MINIMUM FAX
Quando l’amore per “Una guida pratica americano, la storia Vincitore del Man
la musica diventa una e intima”, recita il di un gruppo di amici Booker Prize nel 2016 Il primo dei volumi
malattia, che porta sottotitolo di questo e di un ritorno a casa con Lo Schiavista, dedicati agli articoli
chi ne è affetto a con- libro, che non è un che diventa un ritratto Paul Beatty torna sul leggendario blog
fondere la vita con le manuale ma resta uno profondo e spietato con una nuova storia “K-punk” e su siti e riviste
canzoni, il pop con la strumento prezioso, dell’America, e degli “nera”, provocatoria, è uno sguardo acuto sulle
realtà. Ma vogliamo fra consigli e racconti anni e del mondo in brillante, originale e di evoluzioni politiche e

V
davvero curarla, questa personali, per chi vuole cui viviamo. sconcertante attualità. sociali sfociate nei nostri
malattia? scrivere di musica. anni 10.

LIBRI DELL’ANNO

y
6 7 8 9 10

b
NAOISE DOLAN
TEMPI ECCITANTI
BLU ATLANTIDE

Uno degli esordi più


celebrati dell’anno arri-
va dalla stessa Irlanda
di Sally Rooney, con
una “commedia dei
nostri tempi”, dice
Zadie Smith, “femmini-
sta, marxista e cattiva”.

56 | RUMOREMAG.COM
MOTTA
VIVERE LA
MUSICA
IL SAGGIATORE

Un viaggio dentro la
musica e tutto quello
che rappresenta, dalle
canzoni ascoltate alla
radio, alle prime cover
in garage, alla dolorosa
magia della scrittura.
HOLLY GEORGE-WARREN
ALEX CHILTON. UN
UOMO CHIAMATO
DISTRUZIONE
JIMENEZ

Una biografia che in-


sieme alla storia di una
rockstar di culto, tanto
geniale quanto tormen-
tata, traccia le coordi-
nate dell’evoluzione di
mezzo secolo di rock.

byVaSco
MATTEO TORCINOVICH
GRAFIKA 80!
GOODFELLAS

Oltre 800 immagini,


accompagnate da testi
di Matteo Torcinovich,
Vittore Baroni, Mirco
Salvadori, Giorgia
Fileni, per raccontare
l’estetica di un decen-
nio irripetibile.
MASSIMO ZAMBONI,
CATERINA ZAMBONI RUSSIA
LA MACCHIA
MONGOLICA
BALDINI+CASTOLDI

Non un semplice
racconto di viaggio, ma
un’esplorazione della
memoria e dei legami,
attraverso l’unione
fisica e simbolica di
due mondi spirituali e
artistici.
o
FUMETTI DELL’ANNO A CURA DI GIONA A. NAZZARO

1 2 3 4 5

TERESA RADICE,
STEFANO TURCONI
KOREN SHADMI
AI CONFINI DELLA

S
ALESSANDRO BARONCIANI
QUANDO TUTTO
JAMES STOKOE
GODZILLA – LA

c
A. KOT, T. MOORE, H. MOORE
IL NUOVO MONDO

a
LA TERRA, IL REALTÀ – LA VITA DIVENTÒ BLU GUERRA DEI 50 SALDAPRESS
CIELO, I CORVI DI ROD SERLING BAO PUBLISHING ANNI
BAO EDIZIONI BD SALDAPRESS Un’esplosione di inven-
Un tratto inconfondi- zione e fantasia. Una
Un’epopea lirica e La vita di un genio della bile, una storia sus- Il re dei mostri lettura memorabile zep-
commovente. Un tratto televisione raccontata in surrata, e l’ineludibile in un’avventura pa di dettagli e trovate ai
morbido, che rievoca un caleidoscopio di in- malinconia di spazi roboante e filologica limiti dell’umano. Una
pagine atroci della trecci visionari. Sogno, vuoti come gli intervalli al tempo stesso. Tutto fantasmagoria distopica.
guerra. Pura narrazione immaginazione, biogra- fra un battito e l’altro l’universo di Godzilla in
per immagini. fia. Come ai confini della del cuore. un’avventura da fine del

V
Capolavoro vero. realtà. mondo.

FUMET TI DELL’ANNO

y
6 7 8 9 10

b
LEO ORTOLANI
ANDRÀ TUTTO
BENE
FELTRINELLI COMICS

Il libro rosso della


pandemia e del lock-
down. Come si suol
dire, “per non dimen-
ticare”. Si ride tanto e
amarissimo.
Un Ortolani in stato di
grazia.
HARTLEY LIN
COME LA GENTE
NORMALE
EDIZIONI BD

Poesia e attenzione al
dettaglio.
Un segno preciso e
attento, che s’insinua
elegantemente nel
quotidiano come una
sonda.
ZEROCALCARE
SCHELETRI
BAO

I mille amari e assurdi


risvolti delle pieghe
del reale. Un racconto
serrato e riflessivo, con
trovate sorprendenti e
come sempre lucidis-
sime.

byVaSco
CARMINE DI GIANDOMENICO,
FRANCESCO COLAFELLA
LEONE – APPUNTI
DI UNA VITA
SHOCKDOM

Un libro che è una


storia di migrazioni e
di passione per il jazz.
Un tratto che scorre
fluido fra i sentieri
della memoria come un
assolo di Bird.
R. KIRKMAN, C. ADLARD, S.
GAUDIANO, C. RATHBURN
THE WALKING
DEAD VOL. 32 –
RIPOSA IN PACE
SALDAPRESS

La conclusione della
più grande saga dei
morti viventi di tutti
i tempi. Un volume
portentoso, memora-
bile. Non un sussurro,
un boato.

RUMOREMAG.COM | 57
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a
SALEM
60

PAU L M CC A R T N E Y DA R K B U D D H A R I S I N G I S O B E L C A M P B E L L G A B R I E L S

V
R E C E N S I O N I

y
240 DISCH I TRAT TATI D ICE MBRE 2020 ru m o re m a ga z i n e

b
G I OR GIO C A NA LI ANG EL BAT DAWID
& R O S S O FU O CO & THA BROTHAHOOD

80 72

TREES GAZNEVADA ALLISON RUN CHARLES WEBSTER MOLTHENI

byVaSco
o
DISCO DEL MESE DICEMBRE 2020

S c
a
SALEM

V
L’AMERICA DEGLI ANGELI CADUTI

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senza ragione storica in un mondo post dall’eco dei piatti rotti di Disintegration.
ideologico. Unico immaginario, l’orrore Flagellazione che conforta, mentre là
che si svela fra le pagine di Lunar Park fuori non c’è più nulla. L’abbraccio
di Brett Easton Ellis o dentro le auto agli angeli caduti di Wings come
parcheggiate nella nebbia del film It simulacro di Wolves di Kanye West,
Follows di David Robert Mitchell. Il con gli spigoli di una Ghosts dei Japan,
soffocante esordio King Night (2010) dimenticata in una stazione di servizio
disegna l’apocalisse come esercizio di del Midwest. Riferimenti non richiesti

b
stile. Esibizioni dal vivo disastrose, il che gonfiano melodie dolenti e rime
contributo di Donoghue a Yeezus di dense. Tormento senza redenzione,
Kanye West, un remix per Charli XCX, che diventa lirico specchio dei tempi.
e poi silenzio. Il mondo si dimentica di Nella progressione funerea di Red
loro, mentre Billie Eilish monetizza il River, assembramento di anime ignare,
gotico adolescenziale. Guai giudiziari manovrate da un ignoto grande fratello.
mai risolti, lavori estemporanei e il La preghiera disperata di Old Gods è il
commiato (non proprio amichevole) con capitolo non scritto di American Gods
Marlatt, e la nuova epopea white trash di Neil Gaiman (“Ho incontrato Dio
di Donoghue e Holland prende forma. e gli ho chiesto cosa volesse”). In un
In un campo di pesca in Lousiana, con mondo che è solo malsana casualità, le
SALEM l’aiuto di Shlohmo al mix e del re Mida aspirazioni sfumano in cenere, sincopate
FIRES IN HEAVEN della trap, Mike Dean al mastering. da beat narcolettici che affondano
SALEM A dieci anni dall’esordio, con una nel wall of sound. “Non è un granché
continuità impermeabile ad ogni novità. di esistenza, quella che vivi” svela
Sarà che la catastrofe in dieci anni è (con effimero sollievo) Not Much Of
Quando Jack Donoghue, John Holland diventata ipotesi reale, ma il nichilismo A Life. Basta farsene una ragione, per
e Heather Marlatt, trio di sbandati commerciabile degli inizi trova qui un ultimo malinconico sguardo agli
del Michigan, inventa la witch house pienezza narrativa. Sears Tower è il lato avanzi del sogno americano, dimenticati
col singolo Yes I Smoke Crack, siamo oscuro dei Brockhampton, in rave con gli sull’asfalto da un dio apatico.
nel 2008. Quella combinazione di zombi di The Walking Dead. L’epifania 82/100
sintetiche cascate dark wave e pigrizia malata di Starfall, una corsa libera verso
trap, ibridata dal verbo alla codeina la distruzione, con i tripli hi hat pigri
dell’immortale DJ Screw è il parto di immersi nel muro liquido di Plainsong
una generazione fallace per vocazione, dei Cure. Perché l’identificazione
votata all’autodistruzione anonima, romantica con questi suoni parte

DI MAURO FENOGLIO - FOTO DI ANNIE EVERSZ

byVaSco
60 | RUMOREMAG.COM
o
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2020

c
AA.VV. AC/DC ACE OF CUPS AUTECHRE
BLUE NOTE RE:IMAGINED 2020 POWER UP SING YOUR DREAMS PLUS
BLUE NOTE SONY HIGH MOON WARP

Decisamente riuscita l’opera- Il termine “resilienza” è tanto Fosse uscito nel 1977 – e poteva All’uscita (a sorpresa) del se-
zione con cui la leggendaria di moda, quanto responsabile uscire – cosa avremmo detto di condo album dei due di Man-
etichetta jazz affida ad alcuni dei di rash cutanei e giramento di un disco del genere? Che era una chester nel 2020, è subito girata
migliori artisti della nuova scena cosiddetti visto l’abuso. Qual- raccolta di cascami West Coast, voce che andasse sovrapposto al

S
britannica il compito di rileggere cuno dirà di sicuro che questo ballate easy rock insipide e zuc- precedente SIGN, generando un
episodi del proprio catalogo. A 17esimo album (18esimo, se cherose e funkettino iper radio- nuovo album ibrido. Finora non
colpire è anche la coerenza so- contiamo la doppia release di fonico con qualche canzone ispi- è dato di sapere se questa fosse
nora che ne risulta, nonostante High Voltage) degli AC/DC è rata dal Paul Simon innamorato l’idea degli autori ma, ascoltato
il Wayne Shorter di Footprints un “manifesto di resilienza” – e della musica africana. Be’, lo il risultato, se non siamo di
sia arrangiato dall’Ezra Collecti- probabilmente, in una certa diciamo anche oggi. So bene che fronte al nuovo Zaireeka non
ve con un beat alla J Dilla, o la misura, è così. Ma come accade del precedente album delle Love si tratta neanche di una burla.
versione di A Shade Of Jade per altre band simbolo in giro da Of Cups - che peraltro presenta- Anche perché, se il predecesso-

a
(originariamente di Joe Hen- tanto, le produzioni nuove sono va vecchio materiale 60’s ripreso re rappresenta il loro lato più
derson) offerta dalla splendida solo un modo per dire “esistia- con genuina passione - ne par- malinconico e ambientale, il
Nubya Garcia si avvalga di brevi mo ancora”: i nostri cuori di fan, lammo bene, ma questo del loro seguito ritorna su un’architettu-
citazioni/sample. Da un medi- invece, restano legati al passato ritorno definitivo, mi spiace, ra più concreta. Ritmi spezzati,
tativo Shabaka Hutchings agli dei classici immortali (per inten- no. E mi rincresce doverlo fare, brandelli di suono raggrumati
irrequieti Melt Yourself Down, derci: chi ascolta regolarmente ma proprio non saprei a cosa nelle arcinote strutture astrat-
impossibile elencare qui tutti i i dischi da Ballbreaker in poi?). attaccarmi per dirne bene. Forse te, di cui i due hanno massima
momenti eccellenti in scaletta. Quindi diciamo “bentornati” agli solo all’iniziale afrorock Basic padronanza. Pur lungo territori
Ma con Jorja Smith si chiude AC/DC che fanno gli AC/DC, Human Needs, pregnante mes- già ampiamente esplorati, il
il cerchio: la sua versione della confermandosi la miglior tribute saggio politico, anche se sembra livello è sempre ben al di sopra

V
recente Rose Rouge di St. Ger- band di se stessi, ma nulla più. il frutto di un tempo passato, della media di quello che chia-
main, che a sua volta campiona- Ed è bello avere la certezza che troppo, come dire, blandamente miamo elettronica sperimen-
va Marlena Shaw, ne restituisce sono sempre lì, in un momento universalista. tale. Genere in cui gli Autechre
un prezioso sapore R&B. d’incertezze planetarie. CLAUDIO SORGE sono caposcuola indiscussi.
GIORGIO VALLETTA ANDREA VALENTINI 58/100 MAURO FENOGLIO
85/100 70/100 75/100

y
BELLE AND SEBASTIAN BENT ARCANA BILLY NOMATES JANE BIRKIN
WHAT TO LOOK FOR IN SUMMER BENT ARCANA BILLY NOMATES OH! PARDON TU DORMAIS…

b
MATADOR CASTLE FACE INVADA VIRGIN

Esiste gruppo meno adatto Irrefrenabile, instancabile Il lockdown ne ha rimandato Ha ispirato il maestro Anto-
all’album dal vivo? Probabil- John Dwyer. Lo conosciamo da l’esordio e ora ci sta privando nioni e sbalordito la borghesia
mente no, così come non esiste quando rasoiava proto garage delle sue esibizioni, ma il nome sussurrando parole maliziose
disco meno adatto a chi crede punk con i Coachwhips e poi, di Billy Nomates è destinato all’orecchio del marito pigma-
finita la civiltà occidentale certo, con gli Oh Sees, che ad emergere. Il primo album lione Serge Gainsbourg (“Il mio
dopo lo scioglimento dei Don hanno fatto in quasi 20 album della giovane Tor Maries, col- ’68 personale”, ha detto di lui).
Caballero. Comprensibile quin- dell’eclettismo r’n’r la loro pisce per lucidità e concisione. È stata un’insuperabile it girl
di che il gruppo abbia atteso mission. Poi è arrivata la Castle Naturale l’endorsement degli tanto per la Londra di Mary
25 anni per il suo primo live Face. Etichetta a 360 gradi, che Sleaford Mods, di cui recupera Quant quanto per la Parigi del
album vero e proprio, complice pubblica tutto e il contrario di gli arnesi artistici e retorici pur Maggio francese. Da almeno un
la pandemia a interrompere tutto sotto l’egida di John. Ma declinandoli in un contesto decennio ha smesso di recitare:
i lavori in studio. Ma – e chi con un criterio che molto ellit- più commestibile. Le basi sono “Semplicemente perché non
scrive ha visto una decina di live ticamente potremmo definire altrettanto minimali, l’urgenza amo più il mio viso”, spiega
dei B&S – forse nessuno in giro r’n’r sperimentale. E be’, con i declamatoria sempre estrema- con l’elegante noncuranza del
riesce a portare a casa uno show Bent Arcana questo concetto sta mente frontale, ma le esili strut- suo status di icona. Jane Birkin
tanto tecnicamente sgangherato un po’ stretto. ECM/70’s hard ture post punk sono permeate trae ispirazione da un suo vec-
quanto gioioso e festoso. Così fusion/prog/kraut, semmai. da una voglia di ballare con chio film confessione del 1992
che forse un DVD sarebbe stato Vintage avanguardia. Lunghe rabbia. In un intrigante mix di e mette in musica un bilancio
preferibile a un album che pesca impro strumentali che partono ironia e storytelling, la ragazza della sua vita straordinaria.
però anche dove i recenti live da certo jazz rock e tribe funk assesta colpi a destra e a manca, Sorprese, leggerezze, dolori
glissavano (il periodo di metà 70’s, ma che deviano improvvise con calibrate dosi di realismo (quello travolgente per il suici-
carriera su tutti), lascia spazi verso strettoie no wave garage che pesano l’attivismo politico dio della primogenita, la pro-
per episodi minori (Little Lou.. o riemergendo tra noise e assoli alla luce del realismo sociale. mettente fotografa Kate Barry,
Stay Loose) e lustrini ai classici: di sax. E John Dwyer che con la Nel modo in cui riesce coniuga- nel 2013) confezionate in 13
affare per convertiti rassicurante sua chitarrina dopotutto fa qui re a gioia e furore sta il punto di piccole, dimenticabili filastroc-
come Natale a dicembre. quello che ha sempre fatto. forza di un esordio prezioso. che da bistrot.
FRANCESCO VIGNANI CLAUDIO SORGE DIEGO BALLANI CLAUDIA BONADONNA
77/100 78/100 80/100 56/100

byVaSco
RUMOREMAG.COM | 61
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BLACK TO COMM THE BUG FT. DIS FIG
OOCYTE OIL IN BLUE
& STOLEN ANDROGENS HYPERDUB
THRILL JOCKEY
Kevin Richard Martin ipotizza
“Voglio sovvertire la convinzione lo scheletro ritmico per un radio
per la quale la musica per instal- show nel 2018. Incontro fra
lazioni debba per forza essere teorie sci fi e tradizione giamai-

S
atonale, astratta, di difficile frui- cana, a cui manca solo una voce.
zione”. Il musicista tedesco Marc L’occasione gliela offre la pro-
Richter questo fa in Oocyte Oil vocante DJ Felicia Chen. Nasce
& Stolen Androgens, suo decimo una collaborazione che ger-
album come Black To Comm. moglia per 20 mesi, vedendo il
Assemblato con composizioni ritorno di Martin alla Hyperdub
site specific, commissionate per (già con loro ai tempi di Skeng
ambienti sonori (dal collettivo di The Bug, nel 2007). Mixato

a
multimediale Hasenbert, per la dal produttore durante il lock-
videoarte di Seb Patane) e speri- down nel suo studio casalingo a
mentazioni sulla voce umana, il Bruxelles, in isolamento forzato,

ALEX MAAS
lavoro è un’emozionante sintesi diventa un vortice affascinante
di musica acusmatica e soluzioni di teorie del basso e avvolgenti
electro pop, dove convivono la confessioni a notte fonda. All’in-
voce di Gustav Metzger, omaggi terno di una voragine di fumi
minimalisti al linguaggio nume- narcotici evocanti i King Midas
rico di Hanne Darboven, synth Sound, le seduzioni vocali della
impazziti, ambient music e cantante ipotizzano un possibile
LUCA

V
struggenti melodie al pianoforte. dopo al Tricky in versione Near
BASIN ROCK Fragoroso, avvolgente, un bel God. Descritto dalla coppia
calcio ben assestato alle paluda- come Tunnel Sound, in cui di-
te avanguardie della sound art. venta un piacere perdersi.
ANDREA PREVIGNANO MAURO FENOGLIO
Alex Maas è la voce dei
Black Angels, un gruppo 85/100 74/100
che i lettori di “Rumore”

y
conoscono bene stabilmente
presente da 15 anni nelle
liste delle migliori band
psichedeliche moderne.
I Black Angels sono il
gruppo che più di altri vanta
una discendenza diretta
con i 13th Floor Elevators.
Non solo per una ragione
BUSTA RHYMES CALEXICO
EXTINCTION LEVEL EVENT 2: SEASONAL SHIFT
geografica (sono texani, e si

b
THE WRATH OF GOD CITY SLANG
sente) ma anche per la loro CONGLOMERATE/EMPIRE
adesione “filosofica” al concetto di psichedelia e lo stile che I Calexico aprono garage e stu-
(Roky Erickson docet) si regge sull’uso dopato delle chitarre: Annunciato originariamente dio di registrazione alla ricerca
vortici di fuzz, assoli dilatati, roba freak che vola alta e scon- addirittura sette anni fa, più di nuovi orizzonti, come quelli
fina talvolta nello stoner. Musica per la mente svincolata dai volte rimandato, poi scompar- del loro deserto non fossero suf-
tempi in cui viviamo. Nei Black Angels Alex Maas è una rotella so e infine eccolo qua. Il tanto ficienti. Fanno bene: i brani più
dell’ingranaggio (una delle più importanti) e con loro gioca discusso seguito di uno degli stimolanti del loro ennesimo
pesante. In Luca, suo esordio solista, si chiude nel guscio e album maggiormente celebrati album arrivano proprio dall’in-
firma un album intimo, lontano dall’onda d’urto dei Black all’interno della carriera di que- terazione con altri artisti, scelti
Angels. Un disco nel quale la musica è ridotta allo scheletro,
sto veterano è finalmente nelle in modo pertinente e intelligen-
dieci episodi di folk psichedelico poco più che acustico (c’è una
nostre mani. Buone nuove: l’at- te. Il divertissement è arricchito
tastiera che fa da tappeto, un f lauto, qualche effetto distorto
tesa valeva la pena. Si tratta di in Sonoran Snoball da Camilo
che sfregia il malinconico diffuso torpore, e poco più). Mi
un’opera di grande respiro, oltre Lara del Mexican Institute Of
ricorda certe cose degli Allah-Las più decadenti, anche se la
20 tracce per quasi un’ora e 20 Sound, la profondità di Heart
vena di Maas è meno languida. Ci sono tre brani di una bel-
lezza clamorosa, Slip Into, 500 Dreams e Shines Like The Sun di buona musica. Praticamente Of Downtown deve molto al
(Madeline’s Melody), il resto è un campionario che riassume assenti filler di sorta, mentre cambio di marcia imposto dalle
50 anni di tradizione e ricerca delle radici (nel caso di Maas, nutritissima è la schiera degli corde di Bombino, la guatemal-
la musica dei nativi americani). Solo in American Conquest ospiti per un album che viaggia teca Gaby Moreno è perfetta
si avverte un legame diretto con i Black Angels, il resto è pura in tante differenti direzioni. C’è per un cocktail dissetante in Mi
introspezione. La voce fantasma di Maas e i suoni poveri delle il soul di You Will Never Find Burrito Sabanero, frizzante al
sue ballate fanno di Luca un disco crepuscolare dall’alto peso Another Me con la Blige, e le palato. A perdersi un po’ sono
specifico che col suo folk triste e drogato scava, inesorabile. A carezze di YUUUU e Look Over le tracce realizzate in proprio
pensarci bene, tutto meno che una sorpresa. Your Shoulder rispettivamente dalla ditta Burns & Convertino,
LUCA FRAZZI con Anderson Paak e Kendrick dai passaggi natalizi Christmas
80/100 Lamar, che si alternano con gli All Over Again e Happy Xmas
schiaffi di Czar (dove troviamo (War Is Over) a Nature’s Do-
gli M.O.P.) e la follia di Slow main e Hear The Bells.
Flow. Ottimo ritorno. PAOLO FERRARI
DAVIDE AGAZZI 62/100
75/100
byVaSco
62 | RUMOREMAG.COM
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RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2020

PSYCH
PSYCH

c
DEAD FAMOUS PEOPLE DEATH BELLS
HARRY NEW SIGNS OF LIFE
FIRE DAIS
RED SPEKTOR
Nel caso dei Dead Famous Peo- Con un roster in cui compaiono HEART OF RENEWED SUN
ple di Dons Savage il proverbia- i nomi di Drab Majesty, Choir KOZMIK ARTIFACTZ
le debutto sulla lunga distanza Boy e Tempers, la california- Da Stoke-on-Trent, da dove originarono i Dischar-
si è fatto attendere 31 anni. na Dais si sta costruendo un ge, Red Spektor fanno una cosa tutta diversa da

S
All’attivo finora, per la sigla profilo di tutto rispetto fra gli loro. Si rifanno a vecchie radici hippie, alla ricerca
neozelandese, solo un singolo appassionati delle sonorità di un fuoco rock blues che non si è mai spento. La
su Flying Nun (1987), un mini wave più gelide e sintetiche. feroce passione negli assoli pervicacemente blues
pubblicato nel 1989 dalla Utility In questo senso gli australiani di John Scane e il selvaggio e resistente odore
di Billy Bragg (best seller della Death Bells si inseriscono co- di un Hendrix “inglesizzato” (un po’ Fleetwood Mac e un po’…
label) e una session per John modamente in mezzo a band doom), sono i punti di riferimento dei RS. In Warflower, scava
Peel, ammiratore di quel jangle post punk come SPICE e Private scava e ci trovi Purple Haze. Mentre Hell To Pay è una lenta
pop tra C86 e Phis Spector. World, pur senza il dinamismo lacerazione blues alla James Gurley dei Big Brother & Holding

a
Dopo, per la frontwoman, ap- dei primi, né la voluttuosità pop Company; anche se la voce non è quella di Janis. E questo è un
parizioni voca li nei primi Saint dei secondi. Siamo dalle parti discorso più generale, perché alla band manca ancora uno/a can-
Etienne e un lungo iato com- del post punk più epigonico: il tante creativo/a. Non dissimili in fondo dai Child, se vogliamo
prendente, tra le altre cose, la modello di riferimento (vuoi per rimanere sull’acid blues revisited.
crescita di un figlio, l’Harry del le solide linee di basso, vuoi per 80/100
titolo. E quindi? Be’, tutto come il baritono di Will Canning così
previsto, nel miglior senso simile a quello di Paul Banks) A CURA DI CLAUDIO SORGE
possibile: mezz’ora di luminoso sono gli Interpol. La band, però,
pop chitarristico old school gestisce il tutto con una legge-
(mai manierista o forzatamente rezza che rimanda alle tenta- MUGSTAR RUFF MAJIK

V
vintage) che scivola limpido tra zioni new romantic degli ultimi GRAFT THE DEVIL’S CATTLE
melodie a presa rapida e acidule White Lies, trovando persino la CARDINAL FUZZ MONGREL
riflessioni sulla maturità. strada per possibili hit quando Dopo la Ci sento una
ALESSANDRO BESSELVA AVERAME più indugia su trame sintetiche. collaborazione sconvolta
75/100 DIEGO BALLANI con Damo influenza dei
69/100 Suzuki, è QOTSA, nei
cresciuto il Ruff Majik,
prestigio dei post grunge

y
Mugstar. Nel nuovo album atipici. Cantano, delirano, le
non presentano niente di loro storie di abusi e fallimenti
sostanzialmente innovativo umani in un reticolo di riff
rispetto al loro precedente e accordi fuzz angolari ed
lavoro, ma comunque sempre estrosi cori proto gospel/soul,
interessante. Una ricerca che danno alle loro canzoni
focalizzata su uno space quest’aria caldamente violenta
DEEP RIVER ACOLYTES DEMONIAC rock che vibra di nostalgiche e insana. Dei QOTSA trascinati
ALCHEMIA AETERNA SO IT GOES melodie psichedeliche, dentro e rovinati hardcore, insomma

b
ARGONAUTA EDGED CIRCLE
flussi incessanti, dilatati, (Jolly Rodger). Ma c’è anche
ipnotici di pura materia altro pop grunge invelenito a
Alchemia Aeterna, terzo album Salgono al proscenio questi heavy psych. Sentite solo la caratterizzare queste esplosive
dei tenebrosi doomsters fin- incredibili cileni con un’inedita struggente Ghost Of A Ghost. canzoni.
landesi Deep River Acolytes, proposta neo prog thrash. In
combina bene un rauco strug- questo che è il loro secondo 78/100 77/100
gimento vocale da balladeer (vero) album, si conferma la CAUSA SUI ACID MESS
con un’aspra heavytudine, loro peculiarità nel saper com- SZABODELICO SANGRE DE OTROS MUNDOS
diciamolo pure, doom. Che ha binare una vastità di spunti neo EL PARAISO SPINDA
qualche riverbero dei Trouble prog in un rifferama affilatis-
Da certe recenti Immaginare un
(sentite Verfurut). La voce ha simo e percuotente ai massimi
dichiarazioni, mix di Calibro
un’inflessione da Mark Lanegan livelli di intensità/velocità
sembra quasi 35, Fuzz e
un po’ drammatica e autocom- (chiamiamolo pure thrash).
che i Causa Sui Radio Moscow.
miseratoria; canta ballate rock Hanno un afflato a tratti litur-
si vergognino Non male,
noir a tratti veramente heavy. gico; cambiano di continuo
di certi loro vero? Latin jazz
L’atmosfera tepidamente fune- tempi e atmosfere, in un puro trascorsi acid psych. Come rock, heavy fuzz e debordante
raria non è molto dissimile da struggimento sudamericano, se fosse (stato) spregevole acid psychedelia. Rispetto
quella dei Crippled Black Phoe- a disegnare un complicato e suonare heavy. Nel nuovo a quelli che recensimmo un
nix; come in Caught Somewhe- raffinato affresco di grandiosità album, la band abbassa il po’ di anni fa, gli Acid Mess
re, che si trascina malinconica trans metallica. Prova ne sia su volume degli ampli, abolisce sono molto cambiati. Si sono
e vagabonda in una radura di tutto la roboante e drammatica chitarre fuzz e wah wah e evoluti, hanno trovato una
ancient dark sound. Come an- sequenza di So It Goes, la title diventa un trio jazz rock, un loro via originale. In brani
che nella conclusiva Cemetery track: 20 minuti di cavalcata po’ McLaughlin sedato, un come El Reflejo De Su Piel
Earth, dove i DRA distillano epica e feroce, contrappuntata po’ fusion (come si diceva una esplorano mondi etno/psych
tutta la loro gloominess o, come da nitidissimi interludi neo pro- volta). Qualche oncia di furia e bazaar di suoni afrospanish
a loro piace chiamarlo, AOR gressivi. Non è puro neo thrash, c’è ancora, ma per lo più si in un vortice di colori acidi.
(Antichrist Oriented Rock). ma qualcosa di molto più arti- perdono nei meandri di un Assonanze anche con i Black
CLAUDIO SORGE colato e interessante. noioso impro jazz rock. Wizards.
78/100 CLAUDIO SORGE
59/100 80/100
78/100

byVaSco
RUMOREMAG.COM | 63
c o
DOPE BODY EARTHEATER
CRACK A LIGHT PHOENIX: FLAMES ARE
DRAG CITY DEW UPON MY SKIN
PAN
Dopo lo scioglimento e quasi
cinque anni di assenza i Dope Non fatevi trarre in inganno
Body (Baltimore, MD) si erano dalla provocatoria copertina.
fatti risentire in maggio con la In realtà il quinto album di

S
raccolta Home Body, canzoni Alexandra Drewchin, sperimen-
home made in media fedeltà tatrice del Queens, è un bozzolo
assemblate in lockdown. Ora d’intimità acustiche, riflessioni
si fa sul serio con 14 brani che su mutazione e rinascita Nato
riprendono esattamente da dove durante le dieci settimane di

IZZY
i quattro avevano lasciato con una residenza a Zaragoza (Spa-
Lifer: la voce abrasiva e tor- gna), con l’ausilio di Marilu
mentata di Andrew Laumann, Donovan all’arpa, Adam Mar-

a
& THE BLACK
l’affilato pigfuck scolpito sui kiewicz al violino e gli archi go-
modelli del passato (la viziosa tici dell’Ensemble De Cámara.
e irresistibile interazione tra Gli acuti stregati della cantante

TREES
basso e batteria in stile Jesus veleggiano su sognanti arpeggi
Lizard) e del presente contem- alla chitarra, che muovono dalla
poraneo (l’impatto chitarristico weird (folk) America di Circuit
dei Metz). Jerbang, scelta come Des Yeux e Grouper, relegando
singolo in Rete, è la perfetta car- la nota ansia decostruzionista
tolina: una punta di trapano sul agli intermezzi strumentali.
cranio, spietato noise rock pieno Episodi come Airborne Ashes,
TRUST NO ONE

V
di distorsione e riverberi folli Below The Clavicle, How To
ANTENA KRZYKU che richiama l’immaginario da Fight o Volcano sono fughe nel
wood goblins dell’indimenticato mistero dell’apocalisse folk dei
Tad Doyle. Già un classico. Current 93.
ANDREA PREVIGNANO MAURO FENOGLIO
Mettiamola così. Se avete
visto e apprezzato Moonli- 80/100 74/100
ghting dovete ascoltare

y
questo disco. Se vi manca,
iniziate col recuperare la
pellicola di Jerzy Skoli-
mowski che si aggiudicò
il premio per la migliore
sceneggiatura al 35° Festi-
val di Cannes. La cantante
e chitarrista Izabela Izzy
Rekowska è l’equivalente del
ELBOW FLYING VIPERS
LIVE AT THE RITZ CUTTINGS
capo elettricista Nowak, in-

b
POLYDOR MUSIC ADD/JUMP UP
terpretato da un imperioso
Jeremy Irons. Il chitarrista Mariusz Dojs, il bassista Łukasz Ora di live in casa Elbow, fra le Già noti come Destroy Babylon,
Mazurowski e il batterista Mateusz Pawlukiewicz sono gli ope- ricche sessions da quarantena gli statunitensi Flying Vipers
rai tumulati nella casa di Londra a lavorare dalla mattina alla di Elbowrooms e questa regi- inaugurano la nuova deno-
sera, ignari del casino che sta succedendo in Polonia. Sicurez- strazione del 2019. Peculiare già minazione con una lezione di
za in se stessi, la spavalderia di chi non ha nulla da perdere dal locale, scelto più per mancu- mimetismo. Un album fin dalla
e una sana incoscienza caratterizzano il loro suono. Robusto nianissimo affetto che capienza. copertina votato al culto del dub
rock’n’roll costruito sulle fondamenta di riff chitarristici E soprattutto per il formato di metà anni 70, agli effetti e alle
classici che amano perdersi nella nebbia noise e ricompattarsi
acustico, con tutti i granelli del tecniche dei suoi protagonisti, al
seguendo la melodia vocale di Izzy, come fa un branco natura-
setaccio sonoro del gruppo a suono analogico ed economico
le di lupi sulle orme della femmina alfa. Nel primo singolo Pi-
guadagnare in definizione in di magnifici ensemble strumen-
casso’s Octopuss, Izzy e gli Alberi Neri vestono panni da Stone
una scaletta breve ma piena di tali come Aggrovators e Revo-
Roses mitteleuropei piombati in un club di Berlino Est subito
classici. Non sorprenderà così lutionaries, alle melodie e alle
dopo la caduta del muro. Groove saturo di fumo e chitarre
usate a mo’ di machete per fendere l’aria viziata e aprirsi la nessuno Grounds For Divorce in atmosfere del reggae più roots
strada che porta fuori. Finalmente respirare a pieni polmoni, coda o il classico recupero della e militante. Sul serio, è forse la
addentrarsi con accortezza tra rampicanti color castagno nella vecchia Great Expectations, ad cosa più vicina a quel mood mai
stasi boschiva di King Of Gardens per poi ritrovarsi sull’uscio esempio, per quanto sia Magni- sentita. Di loro, i quattro aggiun-
del palazzo presidenziale (Mr. President) e farsi breccia con la ficent (She Says) a brillare più gono melodie di sintetizzatore
forza magica degli incantatori di serpenti (Strangers Allow, di tutte spogliata dall’elettricità. e fiati non sempre così presenti
Kite Dancer). Non voglio cadere nel giornalismo pigro che Serata ideale per chi c’era, quin- nella materia originale, figlia
citerebbe il Patti Smith Group, come ha fatto Chelsea Wolf. Fa- di. Solo appena meno godibile di un percorso di svuotamento
cendo il gioco delle similitudini, immagino piuttosto i Beasts per chi la scopre ora, se – ripor- irriproducibile. E una citazione
Of Bourbon cresciuti nella campagna del Dorset in compagnia tata senza cesure sul disco – gli tristemente azzeccata in Two
di Polly Jean Harvey. onnipresenti cori del pubblico Twenties Clash, che aggiorna
MANUEL GRAZIANI e i lunghi (per quanto spassosi) Two Sevens Clash per un anno
78/100 interventi di Garvey spingono a turbolento quanto il 1977 canta-
frequenti skip. to dai Culture.
FRANCESCO VIGNANI ANDREA POMINI
70/100 78/100

byVaSco
64 | RUMOREMAG.COM
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RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2020

c
FOALS JOHN FRUSCIANTE FUZZTONES HALF JAPANESE
COLLECTED REWORKS MAYA NYC CRAZY HEARTS
WARNER TIMSESIG CLEOPATRA FIRE

Se negli ultimi anni il concetto La scossa jungle e drum’n’bass Jukebox Fuzztones a New York Giunto al 19esimo album in ben
di rock band tout court è diven- degli anni 90, con epicentro a City. Rudi Protrudi riscrive 15 45 anni di attività, Jad Fair con-
tato obsoleto lo si deve anche al Londra, si è propagata anche pezzi che hanno fatto la storia tinua dritto per la sua strada,
collettivo di Yannis Philippakis. oltreoceano e a ricordarlo, cu- del r’n’r della Big Apple. E lo fa e aggiunge altre 12 canzoni di

S
Dal 2008 i Foals hanno saputo riosamente, è John Frusciante alla sua maniera, con quel suo amore e fantascienza all’elenco.
imprimere un dinamismo alla che, a inizio anni Zero, fre- stile nostalgico e un po’ barocco. Brani che difficilmente gli por-
vecchia carcassa del pop inglese, quentava i rave di Los Angeles: Ci sono nuggets inestimabili. teranno nuovi fan nel mondo
che unito al crooning soulful questo disco rende omaggio a Scelgo la New Kind Of Kick musicale iperveloce e distratto
di Philippakis ha dato vita ad ritmi e suoni di quel periodo. Il dei Cramps, You Gotta Lose di di oggi, ma che faranno la
avvincenti anthems electro rock. neocinquantenne ha dichiarato Richard Hell, Skin Flower dei gioia di chi già lo ama. Per la
Il resto lo hanno fatto i remix: in di aver perso interesse a scrivere Fugs, due brani dei Dead Boys sua attitudine punk stralunata
13 anni ce ne sono stati decine. testi e cantare dunque predilige completamente trasfigurati dal applicata all’indie, per la sua

a
Pare pertanto naturale che comporre musica con il compu- kitsch dark di Protrudi: High eccentricità e le sue chitarre
questa tripla raccolta (somma ter (vedi anche i lavori a firma Tension Wire e Not Anymore sempre sull’orlo della scordatu-
dei tre volumi pubblicati nel Trickfinger). Così, Maya a tratti (scordatevi l’irruenza arrogante ra, per le sue melodie inquiete
corso dell’anno) rappresenti una rievoca i primi lavori di Amon dei Dead Boys…), l’omaggio al che serpeggiano fra distorsione,
sorta di greatest hits apocrifo. In Tobin, Squarepusher e quella periodo Max’s Kansas City con ballate e richiami agli anni 80
22 brani, la musica del gruppo schiera di produttori musicali Wayne County (Flip Your Wig) di certa wave o certa psichedelia
subisce i trattamenti più dispa- più rumorosi e meno allineati e la misconosciuta John Collins virati pop. Crazy Hearts di suo
rati, passando dal synth pop della scena bass/breakbeat di Band (The Man In Me), una Let ci mette compattezza e cuore,
gommoso alle rarefazioni neo circa 25 anni fa. Non c’è l’inti- Me Dream di Mink The Ville e numeri da greatest hits come
soul, fino alle brezze baleariche. mismo sofferto di Frusciante ma con armonica blues, che non la molto classica Wonderous

V
Attraversando un range estetico l’apertura (Brand E) ha un che ricordavo così bella, e la trasfi- Wonder, la saltellante And It
ed emotivo difficilmente raggiun- di romantico e, man mano, af- gurata 53rd And 3rd dei Ramo- Is con il suo organetto garage,
to negli album pubblicati fin qui. fiora sempre di più quell’inquie- nes, stupenda, davvero un’altra l’incalzante title track.
DIEGO BALLANI tudine che fa parte di lui. canzone. ANDREA POMINI
82/100 LUCA GRICINELLA CLAUDIO SORGE 75/100
70/100 81/100

b
PAUL MCCARTNEY
y
Circa due anni fa, in un momento di euforia monetaria ed emo-
zionale ormai consegnato agli archivi, comprai quattro biglietti
per il concerto di Paul McCartney a Lucca. L’intera famiglia. Più
di 600 euro, un’adorabile follia, nonché il tributo all’uomo che
più di chiunque altro ha saputo trasmetterci in egual parti amore,
rispetto e gioia per una pop song perfetta. Dio, che di sicuro ama
il reggaeton, ha punito me e chi come me per aver osato tanto.
La vicenda successiva è nota, voucher, beghe legali, intervento
a supporto (nostro) di Sir Paul, rimborso. Ogni tanto tiro fuori i
biglietti dal cassetto, indosso il costume e mi tuffo tra le onde della
malinconia e del rimpianto. Ma ora c’è questo, il III. 50 anni dopo
I e 40 dopo II, con lo stesso spirito di fare le cose da solo, per sé (e
MCCARTNEY III
CAPITOL

Long Tailed Winter Bird, passando per Pretty Boys, quintessenza


di “sguardo britannico”, e Women And Wives, per piano e universo
femminile. La voce ha, inevitabilmente, il riflesso degli anni, ma
è uno spettacolo vero immaginarla uscire dai suoi studi nella
campagna inglese, durante l’isolamento forzato (ribattezzato rock-
down), dove McCartney ha suonato tutti gli strumenti, incluso un
Mellotron già beatlesiano in Abbey Road e il contrabbasso di Bill
Black del trio originale di Elvis. Che dire del groove notturno di
Deep Deep Feeling ( from Marvin Gaye to Moses Sumney), del riff
Get Back/pub rock di Lavatory Lil o della maestria acustica di The
Kiss Of Venus e When Winter Comes? III non sarà rivoluzionario
come I o II, ma it’s a long and winding road e non Dio, ma Paul, sa
quindi per tutti noi) e lasciando traspirare il nettissimo profumo bene quanto ne abbiamo bisogno.
di un Maestro che ancora si diverte, è curioso e ben sintonizzato su MAURIZIO BLATTO
quanto accade. Il disco è molto vario, sin dall’hard fingerpicking di 78/100

byVaSco
RUMOREMAG.COM | 65
o
GOTICA

GOTICA

c
BEN HARPER HEADIE ONE
WINTER IS FOR LOVERS EDNA
ANTI- RELENTLESS
UNALEI
GALATEA Le pause, i racconti, i gesti Il rapper di Tottenham approda
UNALEI piccoli accompagnati da respiri al primo album ufficiale, dopo
profondi: il primo album in- una serie di ben otto mixtape
Federico Sanna oltrepassa il confine e raggiunge,
teramente strumentale di Ben inaugurata nel 2014, e culmi-

S
in un impeto rigorosamente romantico, la radice.
Harper gira sospeso in un mood nata nel recente e ottimo Gang,
Quest’ultima si definisce nel folk e nel corredo sinfo-
da colonna sonora di stagioni firmato con il produttore Fred
nico adeguato alla Terra. Meglio ancora, nell’astrarre
e viaggi, dell’inverno prossi- Again. Qui il ritorno alle sue
dal colore melodico mediterraneo e dalla cultura gre-
mo a venire come dei nostri origini drill – il sottogenere rap
co salentina (lo dice con orgoglio nella taranta gotica
movimenti nello spazio e nel preso di mira dalla polizia bri-
di Anarada) il sentimento che “santifica e glorifica” suoni, armonie e
tempo. La lap steel è essenziale tannica, che è arrivata a proi-
parole. Non viene tradito l’espressionismo delle origini, per intender-
protagonista che sa riempire birne i concerti – coincide con
ci quello caro al death gotico tramandato da Paradise Lost, Anathe-
ogni angolo e cambiare pelle una maturità artistica e umana
ma e Novembre, è messo piuttosto a nudo nella sua luce primigenia

a
mentre si muove tra i luoghi che gli consente di guardare al
(Lola ne è un cenno maestoso). Il tango di Gloria poi, nel mezzo del
che danno il nome a ciascun passato fra le case popolari e il
racconto, riesce con estrosa semplicità a integrare e rinvigorire quel
brano: il blues ossuto e teso di carcere con amarezza ma senza
sud d’Europa come non accadeva dai tempi di certi Moonspell (Wol-
New York, la sottile linea psi- prendere le distanze dalla sua
fheart), mentre Azalea è un viaggio omerico che sussurra canti al co-
chedelica di Bizanet, le assolate comunità. Fra l’appeal pop di
spetto di Ataraxia e Dismal.
rincorse pop rock di London, Ain’t It Different (con il suo
80/100 essere ovunque e in altri quan- campione dei Red Hot Chili
A CURA DI STEFANO MORELLI do soltanto chiudendo gli occhi. Peppers) e l’integrità hardco-
Se Toronto è una notte di atte- re di Triple Science, la sua
sa, Verona è risveglio e Paris la agilità verbale spicca anche nei
JACKSON VANHORN MITOCHONDRIAL SUN

V
pioggia appena finita. Visioni confronti diretti con ospiti gi-
AFTER THE REHEARSAL SJU PULSARER come magie da una chitarra ganteschi come Drake, e rende
MANIC DEPRESSION ARGONAUTA evocativa e solitaria capace di ancor più urgente e credibile la
Il prologo Hal- Niklas Sundin disegnare l’altrove. denuncia della conclusiva Cold.
lucinations e il pare abbia MARGHERITA DI FIORE GIORGIO VALLETTA
già singolo Sa- rintracciato un 82/100 83/100
turnine conce- nuovo principio
dono da subito estetico, a latere

y
le basi: andatu- dell’esperienza
ra folk sinuosa alla Grant Lee coi Dark Tranquillity. Il
Buffalo (specie nell’uso della secondo atto di Mitochondrial
voce), codifica dark wave alla Sun difatti non solo concepisce
Echo & The Bunnymen/Clan una spazialità sonora più logica
Of Xymox (quelli di Medu- e futuristica ma si affina, è il
sa), sensibilità pop ikoniana. caso di dirlo, nella convergenza
VanHorn, già fondatore dei TV espressionistica col metal
Ghost, rivela una spiccata sen- estremo (specie nelle pulsioni IXXF JÓNSI
sibilità autorale nell’amalga- post black). Gli otto movimenti IXXF SHIVER

b
mare le anime della coloritura Pulsar mirano ad espandere DESKPOP KRUNK
rock crepuscolare. Da seguire. l’astrale dei Limbonic Art, nel
Il produttore berlinese IXXF Se dovessi riassumerlo con un
82/100 solco di un Vangelis del nord.
comunica al mondo di “fare commento caustico, Shiver
83/100 schifo”. D’altra parte, il suo sarebbe il disco elettronico
singolo (uscito poco prima di dei Sigur Rós, con tanto di
questo esordio lungo) s’intito- vocoder, synth arpeggiator
NERO KANE SCHONWALD e beat belli grassi. Un’ aurora
TALES OF FAITH AND LUNACY ABSTRACTION
lava Everything Sucks. Stanche
NASONI/BLOODROCK MANIC DEPRESSION strategie di promozione che boreale che forma la parola
Il tratto ricalcano gli approcci del con- James Blake nei cieli dell’Islan-
Il canto cittadino Alec Empire e di tanti da. C’è anche da dire però che
interiore distintivo,
l’electro altri agitatori un tanto al chilo. questo è sicuramente il disco
dell’anima folk, Alla fine, si tratta di una man- meglio riuscito della carriera
ma vivificato in dark algida,
amplifica ciata di numeri costruiti su verti- solista di Jónsi. A differenza dei
una prospettiva ginosi beat e glitch d’estrazione precedenti capitoli dove il suono
lisergico la sintesi e
il legame con la dark wave trap, che ambiscono a disegnare era molto legato alla sua band,
mistica del doom, è una traccia lisergici arcobaleni pop. A dare qui costruisce un impianto tutto
filosofica e spirituale che cureiana e le trame deathrock
(le prime Diva Destruction). una mano, uno stuolo di ospiti al suo partendo da zero, con la
avvicina Kane al sentimento veleno (dolce) come Pussy Riot, preziosissima collaborazione di
romantico del Cave più Ne scaturisce un codice pur
sempre fedele al distacco Catnapp, Galen Tipton, Jinka, A. G. Cook. Per avere un’idea
minimale e dark blues, nonché Lab Kebab e altri. Le vitami- della rivoluzione messa in cam-
alla poetica surrealista di Rozz onirico, ma decisamente
apocalittico e post punk niche accelerazioni in BPM po basterebbe ascoltare Wildeye
Williams. Il contributo di cercano il gancio alla Charli o Salt Licorice, che si spingono
Samantha Stella proietta poi (inclinazione colta tra l’altro
anche dagli Ash Code). Ne XCX, rimanendo al guado. Il prepotentemente verso la tech-
oltre, in un cuore cinematico reggaeton tecnologico di Forever no. Lascerà per strada i fan più
allucinatorio e neopagano che sono esempi espliciti No
Return, Inner Sin, Passion Of Alone (con Recovery Girl) e Sad ortodossi, ma Jónsi ha trovato
evoca Wenders, Lynch, Bartas Bitch (in proprio) non bastano a la sua di strada e fila molto più
e l’ungherese Tarr. Lovers e Reflex. L’assetto è
particolarmente lucido. sollevare dal grigiore. dritta degli ultimi album della
83/100 MAURO FENOGLIO sua band.
86/100
50/100 LUCA DOLDI
73/100
byVaSco
66 | RUMOREMAG.COM
o
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2020

c
JULIA REIDY KADAVAR KHRUANGBIN KING GIZZARD & THE
VANISH THE ISOLATION TAPES LATE NIGHT TALES LIZARD WIZARD
EDITIONS MEGO ROBOTOR/PELAGIC LATE NIGHT TALES K.G.
CAROLINE
Dopo i promettenti lavori pub- Bisogna cominciare dalla In un 2020 che l’ha già visto
blicati nel 2019 (In Real Life playlist Spotify dei Kadavar protagonista della riuscita col- Il conto degli album degli au-
e Brace, Brace), la talentuosa per capire The Isolation Tapes. laborazione con Leon Bridges e straliani lo abbiamo perso, ma al
chitarrista australiana (di stan- Can, Brian Eno, Kurt Vile, Neil del discusso Mordechai, il trio netto di tutti i live pubblicati nel

S
za a Berlino) completa il giro. Young, Temples, Durutti Colu- texano si concede a un’esplo- 2020, K.G. è il primo album di
Due lunghe composizioni da mn: c’è molto di tutto questo razione delle proprie influenze questo dannato anno. Tanto dan-
un quarto d’ora circa ciascuna, nell’ispirazione che ha portato musicali attraverso il format nato che anche se Stu Mackenzie
per disegnare nuove ipotesi di alla scrittura del nuovo album. notturno di questa serie. e soci lo avevano già concepito
avant folk. Il legno caldo della La lunga inazione e l’isolamen- La selezione si apre in punta nel 2017 durante il periodo di
12 corde e le algide traiettorie to covid li ha fatti avvicinare a di piedi con gli spazi dilatati di Flying Microtonal Banana, le
dell’elettronica avant, due mon- mondi e musiche meno heavy. Alice Coltrane e Carlos Santa- registrazioni a distanza hanno
di apparentemente distanti, che Un’apertura tale che ora non na, per poi diventare una sorta dato nuova linfa. Si torna a

a
qui trovano ragione d’incontro sembrano più neanche loro. Lo di juke box globale. Nel quale lavorare sui microtoni, che per
e superamento dei generi. La ha detto Lupus: “non sono più trovano spazio anche chicche l’esattezza sono intervalli musi-
sostanza terrena di melodie interessato a costruire nuovi particolarmente ricercate, come cali minori dei classici semitoni
ancestrali, rimodellate per le walls of sound hard rock”. la disco pakistana di Nazia che solitamente si usano. Ci si
autostrade cosmiche del futuro. Tutta la prima parte è una sorta Hassam o il funk/reggae del insinua verso le lande turche
In una teoria di chiaroscuri, di blues interstellare; come nigeriano Maxwell Udoh, o e medio orientali di quarti di
impetuosi crescendo di droni e una ballata sedata di David ancora la bizzarra cover d’epoca semitono con Minimum Brain
voce in autotune che si acquie- Gilmour, che poi si apre ulte- del Battisti di Ancora Tu ad Size ma forti di una struttura
tano nella placidezza acustica di riormente a momenti sinfonici opera di Justine & The Victo- compositiva decisamente convin-
una chitarra sapiente, bagnata prog. Fino a canzoni space pop rian Punks (con lo zampino di cente fino a Automation, che può

V
dai prati del monte analogo. rock come Everything Is Chan- Peter Gordon). Ed è di gusto essere tranquillamente il classico
Maestria elettro acustica che ol- ging, che sono forse il lato più post dancefloor anche la loro pezzo manifesto dei Gizzard.
trepassa il rigore del concetto, affascinante dei nuovi Kadavar. scelta di reinterpretare i Kool & Meno esercizio di stile e meno
per farsi materia fisica. C’è voluto coraggio a cambiare The Gang più raffinati, quelli di esperimenti, ma tanta solida psi-
MAURO FENOGLIO così tanto. Summer Madness. chedelia ibridata dall’Oriente.
GIORGIO VALLETTA
76/100 CLAUDIO SORGE NICHOLAS DAVID ALTEA
79/100 76/100 76/100

b
DARK BUDDHA RISING
y
Il ritorno dei Dark Buddha Rising alla cripta madre Svart, dopo
aver consumato una fugace esperienza con Neurot, coincide con il
loro album più difficile e, passatemi questo termine, destrutturato.
Sulla scia dell’ultimo progetto al quale hanno partecipato alcuni
di loro: Waste Of Space Orchestra. Che è stata, tra i due momenti,
l’esperienza introduttiva alla riconciliazione con Svart. I Maghi
delle Arti Nere della Psichedelia, ora ribattezzatisi Oscuri Signori
del Drone Psichedelico, questa volta respirano un’aria nuova. Più
densa e allo stesso tempo rarefatta (ossimoro?). Climax ideale per
il Buddha Oscuro. Con Neurot si erano sentiti, forse, imprigionati
in una trappola di aspettative, non riuscendo a sbloccarsi. V. Ajomo
a proposito di Inversum, l’album su Neurot, parla di implosione.
MATHREYATA
SVART

caricato di paure ancestrali e oppresso da inafferrabili magie


nere. È l’entrata in un universo oscuro e minaccioso. Che nasce
storicamente con Careful That Axe Eugene dei Pink Floyd e passa
attraverso l’inferno pagano dei Neurosis. The asylum of eternal
feedback è una definizione che sintetizza perfettamente il suono
attuale dei Dark Buddha Rising. L’apertura, Sunyaga, è un kosmi-
co rituale pagano fissato su un ipnotismo maestoso e terribile, in
un tempo che sembra collegare arcaico passato e futuro; che, se
volete, è il concetto sotteso a molto di quello che hanno fatto gli
Ufomammut, peraltro molto diversi dai Dark Buddha Rising. Men-
tre Nagathma, sta manifestamente dall’altro lato della luna: i Pink
Floyd del lato oscuro. Poi, se mai vi capiterà di vederli dal vivo, è
E questa implosione ha portato come reazione all’esplosione traci- quella la vera esperienza.
mata di Mathreyata. Qui la respirazione si allarga a dismisura. È CLAUDIO SORGE
un viaggio nel buio cosmico. Un vertiginoso avanzare nell’ignoto, 82/100

byVaSco
RUMOREMAG.COM | 67
o
HIP HOP

HIP HOP

c
SARATHY KORWAR & LAKE MICHIGAN
UPAJ COLLECTIVE LADYBIRD
NIGHT DREAMER DIRECT-TO-DISC SESSIONS 1Q84
PUBLIC ENEMY NIGHT DREAMER
WHAT YOU GONNA DO WHEN THE GRID GOES DOWN? La 1Q84 prosegue nella sua
DEF JAM Un anno dopo l’exploit di More ricerca di talenti sconosciu-
Arriving - fra le cose migliori ti senza alcun discrimine di
L’importanza degli ospiti - RunDMC, Cypress Hill, del 2019 con il suo mix di jazz, natura stilistica: l’unico criterio

S
Mike D e Ad-Rock (in uno skit) ecc. – contribuisce elettronica e rap in varie lingue è l’assoluta mancanza di un
a rendere Fight The Power, remixata, una posse - il batterista e percussionista criterio. Quel che conta è la
track. Non si tratta di 20enni o 30enni ma va indo/britannico torna per la sensibilità della band, la sua
preso atto che Chuck D ha 60 anni: chi avrebbe serie della Night Dreamer alla forza evocativa e la tenacia nel
mai creduto di vedere un rapper attivo alla soglia testa di un collettivo di improv- far musica al di fuori dei circu-
dell’età pensionabile? A ridare, in parte, vigore alle rime c’è il visatori, che include Tamar iti che contano, scelta che fino
ritorno dell’impronta rock, che ha distinto il rap dei migliori Osborn (Collocutor) al sax, i ad oggi si è rivelata giusta. La
Public Enemy. La rentrée in Def Jam e l’aumento della tensione Kefaya a chitarra e tastiere, sesta uscita del catalogo 1Q84

a
sociale negli USA riaffermano questo tratto. Nei 44 minuti del Achuthan Sripadmanathan al (come sempre su cassetta) è
disco, il fuoco si spegne gradualmente, ma non si può preten- violino. La missione è quella di un nastro degli inglesi Lake
dere la stessa energia degli anni 80 e 90, non per indulgenza o combinare il jazz spirituale e la Michigan che non saprei come
compassione, ma perché ora Chuck D e soci giocano in un altro grande tradizione della musica descrivere, se non come un
campionato. classica indiana, riuscendoci be- incrocio lo-fi tra Ben Watt,
68/100 nissimo (nel quarto d’ora di In- Momus e gli Eyeless In Gaza.
timate Enemy soprattutto). Ma Otto quadretti intimi di post
A CURA DI LUCA GRICINELLA la realtà dice anche altro: Flight punk (nelle intenzioni più che
IC 408, per dire, è la “cover” di nella forma) per animi gentili
una traccia drum’n’bass del ‘97 ai margini del proprio tempo.
ARRESTED DEVELOPMENT FRANK NITT

V
degli State Of Bengal; So Said Difficile dire di più: mi lascio
DON’T FIGHT YOUR DEMONS FRONTO LEAF BEATS VOL. 2 Said (dedicata a Edward Said) condurre dalle loro canzoni in-
VAGABOND DELICIOUS VINYL appare sia bella così com’è, sia certe lontano da questo 2020, è
28 anni dopo lo L’MC di Detroit in flessuoso remix house firmato più che sufficiente. Appuntatevi
storico esordio, cresciuto a Yoruba Soul. il loro nome.
Speech e com- fianco di J Dilla ANDREA POMINI LUCA FRAZZI
pagni/e, senza ha iniziato a 81/100 72/100
riflettori addos- dedicarsi al

y
so, dimostrano beatmaking
di saperci ancora fare e di non proprio dopo la scomparsa del
aver perso la voglia di espri- suo mentore e con questa se-
mersi con il loro tipico stile che, rie giunge al secondo volume.
a parte qualche deviazione, non Hip hop puro e semplice fatto
è stato stravolto e conserva la per passione e con un’impron-
sua forza. A dare continuità ta classica (per lo più ritmi
è soprattutto il tocco ricono- lineari e un paio di campiona- LIRAZ LITTLE BARRIE AND
scibile di Speech sulla voce e menti a pezzo). Nitt fa parte ZAN MALCOLM CATTO
sulle strumentali (curate con di quella schiera di artisti che

b
GLITTERBEAT QUATERMASS SEVEN
l’inglese Configa). tiene vivo lo spirito originario MADLIB INVAZION
70/100 dell’hip hop. Nata in Israele da genitori ebrei
63/100 iraniani immigrati, attrice di Con sei pezzi su otto prati-
fama e cantante, Liraz Charhi camente copia carbone l’uno
celebra in musica la sua identi- dell’altro, i resuscitati Little
tà persiana, quella tramandata Barrie, combo english che si è
NAMIR BLADE KAARIS dalle donne della famiglia, sempre mosso tra groove R&B e
APHELION’S TRAVELING CIRCUS 2.7.0 quella vissuta a distanza punk a volte post, lanciano que-
MELLO MUSIC GROUP OG nell’impossibilità di tornare. Ai sta collaborazione con Malcolm
Nell’approc- Uno dei pilastri cittadini israeliani è proibito Catto degli Heliocentrics. Do-
cio musicale della trap l’ingresso in Iran, infatti, e agli potutto non così sorprendente,
di Blade le francese, prota- iraniani sono proibiti vari tipi viste certe non troppo sotter-
parti rappate gonista di una di contatto con Israele. Ma se ranee affinità musicali tra loro.
non sono mai nota faida con il primo divieto è insuperabile, Catto è il batterista del trio, in
scontate e fun- Booba (qui ali- il secondo viene aggirato col- questa che, a ben vedere, può
zionano ma i brani rendono mentata in Réussite), pubblica laborando in forma anonima, essere considerata a tutti gli ef-
al meglio quando si tingono il sesto album. In quasi un’o- con pseudonimi, via Internet: fetti più che una collaborazione
di soul e diventano riflessivi. ra, musicalmente non spicca merito dei vari musicisti di una nuova versione dei Little
A parte una canzone, tutte le niente di nuovo, anzi la trap Tehran coinvolti clandestina- Barrie. Grazie a Catto, i Barrie
produzioni sono dell’artista prende le solite forme (tra pop mente o no, Zan è un album di si sono spostati più sul lato acid
di Nashville, che dimostra di e sfumature latino/caraibi- pop persiano coi fiocchi. In cui jazz di un sound che continua
saper gestire il suo eclettismo che). Tecnicamente Kaaris se strumenti folk e omaggi all’età ad avere forti valenze rock, con
e di avere una grande passio- la cava sia con le rime serrate d’oro dei ‘70 vengono rimoder- punte fuzz persino abrasive.
ne per l’hip hop inteso come che melodiche ma a mancare nati con pompa sintetica, beat Malcolm fa il suo metronomico
“contenitore” e mezzo comu- è il coraggio di prendere una ballabili, melodie potenti e testi lavoro, minimamente “dubba-
nicativo dal gran potenziale. direzione musicale chiara. di riscatto femminile in farsi. to”; gli altri stanno un pochino
71/100 54/100 Zan Bezan, ballate donne, ma fermi su groove molto sci fi.
non solo. CLAUDIO SORGE
ANDREA POMINI 76/100
80/100
byVaSco
68 | RUMOREMAG.COM
o
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2020

AVA N T
AVA N T

c
LOCEAN LUSTMORD
TOP TEN ZEN MEDITATIONS + NICOLAS HORVATH
ARTIFICIAL HEAD THE FALL/DENNIS JOHNSON’S
NOVEMBER DECONSTRUCTED TASHI DORJI
Coca Cola, che apre spasmodi- SUB ROSA STATELESS
camente il secondo album dei DRAG CIT Y
mancuniani Locean, guidati dalla Tre soggetti avventurosi per Tashi Dorji (Asheville, NC), musicista di origine
svenevole vocalista Lauren Bol- una rilettura: Lustmord (Brian bhutanese da ormai 20 anni negli Stati Uniti,

S
ger, pare un brano estrapolato Williams), musicista britannico è attualmente uno degli esponenti più in vista
dal primo LP dei Young Marble cui viene attribuita la paternità dell’improvvisazione radicale per chitarra. La
Giants. L’album documenta del genere dark ambient; Nicolas chitarra acustica è il suo strumento d’elezione.
due set distinti di tensione, in Horvath, pianista e compositore Nel corso della sua permanenza americana
una stanza, tra i componenti elettroacustico francese, a suo ha collaborato con artisti come Aki Onda, C
della band: potremmo definirlo agio con Satie e Curran; e Dennis Spencer Yeh, Marisa Anderson e Aaron Turner. Per il suo
post rock espressionista, questo Johnson (1938/2018), pianista e primo lavoro per Drag City ha scelto di fondere la tradizione
viaggio tra le meditazioni zen matematico americano, pioniere folk americana con quella monastica buddhista, con il folklore

a
dei Locean. Minimalismo free del minimalismo e ispiratore di della sua tradizione rigsar, con l’approccio free jazz. Stateless
noise wave dai rimbombi e LaMonte Young e del suo lavoro avvicina mondi musicali lontanissimi, rivelandosi un efficace
rintocchi sinistri, come i primi The Well-Tuned Piano (1964). denominatore comune. E Statues Crumble, Heroes Fall, folle
Sonic Youth di Confusion Is Sex Alla convergenza dei tre, la com- fingerpicking alla dopamina, ne è l’esempio più limpido.
(Twenty Zen). Una struttura free posizione di Johnson, November 80/100
di analogici suoni dark con una (1959), che Lustmord e Horvath
voce che salmodia e indulge tra i hanno “decostruito” per piano
ed electronics, sottoponendo A CURA DI ANDREA PREVIGNANO
registri del grottesco e dello iera-
tico (Sprruce Binsteen) e ingloba l’originale a torsioni strutturali
(di Horvath) e a un confronto
umori di ballate astrattamente REGENORCHESTER XII CHIHEI HATAKEYAMA

V
con materiali creati ad hoc, piani
blues (Officer) e post punk alla
sonori ambientali, field recor-
RELICS & DIRK SERRIES
Gnod (Looking For Melody). TROST BLACK FROST
Bravi. Anche se immagino che dings (di Lustmord). Horvath e GLACIAL MOVEMENTS
Williams sono in perfetta sintonia La
dovranno spingersi oltre. Regenorchester Il minaccioso
CLAUDIO SORGE con la filosofia di Johnson.
ANDREA PREVIGNANO
è un collettivo titolo della
77/100 aperto, attivo nuova
70/100 dal 1995, collaborazione
fondato dal tra Chihei

y
trombettista austriaco Franz Hatakeyama
Hautzinger. Con la all star (Opitope) e Dirk Serries
line-up di Christian Fennesz, (Vidna Obmana), la seconda
Otomo Yoshihide, Luc Ex su Glacial Movements (nel
(Ex) e Tony Buck (Necks) 2015, The Storm Of Silence)
l’orchestra Regen in Relics dà è fuorviante. Nulla di più
vita a cinque improvvisazioni luminoso si può immaginare
MASMA DREAM WORLD DECLAN MCKENNA di grande potenza, materiale ascoltando le quattro tracce di
PLAY AT NIGHT ZEROS ribollente, a volte massivo languide tessiture ambientali

b
NORTHEN SPY TOMPLICATED (Relics), a volte più riflessivo (e in particolare Breen),
(Icon). Sul solco della post perennemente cangianti,
Figlia cosmopolita del mondo, Se un difetto si deve trovare, nel impro odierna. come carezze fredde, come
Devi Mambouka viene cata- secondo album di questo aspi- 75/100 evoluzioni di ectoplasmi
pultata a 12 anni a New York, rante piccolo Bowie, è appunto il sonori.
assorbendo musiche di ogni fatto di non provare per niente a 70/100
sorta, da giovanissima DJ nel nascondere i suoi riferimenti, così ROB MAZUREK &
Meatpacking District. Da Toni che sembra di ascoltare un best EXPLODING STAR E-SAGGILA
Braxton alle tecniche della of brit glam dagli anni 70 a oggi. ORCHESTRA CORPORATE CROSS
danza butoh, al potere terapeu- Poco male comunque, il disco DIMENSIONAL STARDUST HOSPITAL PRODUCTIONS
tico della frequenza theta. Non scorre che è una delizia, fra me- INTERNATIONAL ANTHEM Rita Mikhael/
si pensi al suo esordio come ad lodie catchy, sapiente alternanza 13 anni dopo E-Saggila, di
un divertissement esotico. Il suo di pioggia di glitter e lume di can- il debutto, la nazionalità
viaggio fra gli spazi della notte dela, produzione scintillante, e il Exploding Star irachena e
è un invito a perdersi in un sempiterno fascino del racconto Orchestra del naturalizzata
universo atemporale. Drones, in forma di LP: Zeros ambisce in- cornettista canadese, da
teoria del basso e stratifica- fatti a essere uno Ziggy Stardust/ Rob Mazurek cinque anni sta scolpendo un
zione vocale. Voce che diventa Tommy/The Wall per il nuovo (Chicago Underground Duo, curioso ibrido elettronico.
mantra fra le tastiere oscure millennio, ambizione di certo Isotope 217) continua a solcare Partita da una sponda gabber,
di Unwind, vento ad avvolgere poco umile, ma il risultato è che in modo avventuroso quel la sua musica ha mutuato
la marzialità di Becoming The ci si appassiona alla sorte del mi- territorio dove si incontrano elementi di ambient music,
Magician (Atmosphere dei Joy sterioso Daniel, novello “alieno” la musica contemporanea, il cracked electronics, glitch
Division al cospetto dello scia- caduto in un mondo molto poco free jazz e la musica per grandi e atonalità assortite, sub
mano), invocazione ancestrale accogliente. Degrado ambientale, ensemble. Mazurek si propone bass, senza mai dimenticare
sulle strutture slowcore di RIP. tecnologia ostile, post capitalismo come figura unica nel panorama la dorsale ritmica delle sue
Oriente e occidente in dissol- blackmirroriano... tutto luccica attuale della composizione prime produzioni. Per una
venza nella zona franca del jazz nella galassia di McKenna, ma è colta. Riduttivo ormai pensare a volta il termine crossover ha
scarno di Bear Lounge. Fascino un luccichio che ammanta qual- categorizzazioni jazz. un senso compiuto.
straniante. cosa di molto più oscuro. 70/100 65/100
MAURO FENOGLIO LETIZIA BOGNANNI
70/100 77/100
byVaSco
RUMOREMAG.COM | 69
o
WEIRD RNR

WEIRD RNR

c
MOĞOLLAR ALANIS MORISSETTE
ANATOLIAN SUN PART 1 & PART 2 SUCH PRETTY FORKS IN THE ROAD
NIGHT DREAMER EPIPHANY
TRUE SONS OF THUNDER
IT WAS THEN THAT I WAS CARRYING YOU Per la serie Direct-To-Disc In fin dei conti cosa sono
TOTAL PUNK della Night Dreamer, sessioni spesso la musica, e l’arte tutta,
live in studio incise direttamen- se non sedute di psicoanalisi
“Sour tunes for sour times by sour dudes”,
te su disco, un tuffo nel suono a porte aperte? Alanis Moris-

S
scrive la Total Punk. L’aggettivo sour ha diversi
psichedelico turco dei ‘70, con sette è proprio una di quegli
significati: aspro, acerbo, acido, tetro. Calzano
il gruppo che per primo lo ha artisti che non hanno paura di
tutti a pennello per il terzo album del gruppo
trovato e codificato. Influen- mettersi a nudo davanti al mi-
spontaneo di vecchie volpi di Memphis, guidato
zando un’intera scena a seguire, crofono, lo faceva quando dava
da Eric Oblivian e dal folle Joe Simpson (Rat
fino alla riscoperta degli ultimi voce ai suoi (e nostri) tormenti
Traps, ecc.). Questi uomini di mezza età dal nome di derivazio-
anni. Nati nel 1967 ed esplosi di gioventù, e continua a farlo
ne biblica, senza troppe pippe, rappresentano la delusione, la
intorno alla metà del decennio anche nell’età della (presunta)
rabbia e il caos che soffia dalle loro parti. E lo fanno al ritmo di
successivo, i Moğollar combina- maturità e compiutezza. Pre-
un noise’n’roll ripetitivo e asfissiante (Rattle Trap, Jet Set), dalle

a
vano nel loro Anadolu pop gli sunta perché anche da adulto
sgraziate movenze garage (Shake Rag, Ran Ru), fino a inabis-
strumenti e le scale microtonali e genitore nessuno può dirsi
sarsi nelle oscure profondità doom (Drugs In Space) e bruciarsi
del folk locale da un lato, il immune da traumi e travagli di
nelle fiamme dell’inferno hc punk (Skate Rock) in un estremo
rock acido e il pop occidentale sorta, ed ecco allora che a farci
atto purificatorio.
dall’altro. Tra saz e fuzz, e an- sentire in buona compagnia
80/100 cora in forma smagliante, Cahit come in una seduta di gruppo
Berkay e soci riprendono in torna lei, che sempre in prima
A CURA DI MANUEL GRAZIANI mano per l’occasione il meglio persona e senza filtri racconta
del loro repertorio d’epoca, e depressioni, dipendenze, ma
in due giorni fissano 16 tracce anche sorrisi e guarigioni. Sen-
BRANDY DEEDEE &

V
che suonano come una perfetta za allontanarsi dal suo pop rock
THE GIFT OF REPETITION THE ABRACADABRAS antologia. E a cui la produzione dal retrogusto costantemente
TOTAL PUNK DEEDEE & THE ABRACADABRAS di Murat Ertel dei Baba Zula dà nineties, rassicurante come
Chitarrista LE CÈPE/KIDS ARE LO-FI/BLUE END l’analista di fiducia.
un’ulteriore spinta.
e batterista Non depongono ANDREA POMINI LETIZIA BOGNANNI
suonavano bene la coper- 80/100 65/100
nei Pam- tina bruttina
pers, gruppo e lo scolastico

y
misconosciuto strumentale
su In The Red. Il bassista nei Leave Me con
Running, sempre roba oscura cui i giovani francesi attaccano.
giro Castle Face. Il trio di NY Ma si riprendono letteralmente
martella un art punk ballerino pezzo dopo pezzo, con un punk
non spocchioso, farcito di noi- dritto che gira fluido e affonda
se commestibile e garage so- i polsi nel weird garage ame-
nico. Rimanendo nella Grande ricano inzuppato di melodia MORTHEM VLADE ART MØZIZ
Mela immaginate i Chrome agrodolce (1.2.3.4., Child Of AFTERNOONS E-MOTION: TIME MACHINE
Cranks in modalità Devo che Child). Ancora meglio il lato

b
ANTONN MØZIZ
finiscono per sembrare un B con il ruggito vecchia scuola
incrocio tra Fall, Intelligence e Acid e la rognosa bassa fedeltà Costantemente attenti nel Un nuovo talento arrivato dal
Viagra Boys. di Nipples e Alien. promuovere una sintesi efficace nulla. Mohamed-Lamine Ab-
74/100 70/100 tra l’eleganza wave, il pop dalla del-Aziz Dosso è un produttore
caratura adulta bowiana (l’otti- di origini ivoriane, operativo nel
ma Underworld) e il minimali- sottobosco della scena clubbing
LIQUID FACE MODULATOR II smo electro dark d’avanguardia di Montreal. Le notizie su di lui
CRUMBLING STRUCTURE SLIVERED HEARSE (i Recoil nuovamente dietro sono al momento scarsissime,
GOODBYE BOOZY STOLEN BODY l’angolo in Lost Boys), Gregg limitate ad un profilo insta-
L’australiano Dei francesi Anthe e Emmanuell D giungono gram in cui lo si scopre anche
Callum Donald Dusty Mush e a quota otto. Rispetto all’an- pregevole modello. Il titolo pro-
era il partner Druggy Pizza tecendente e crepuscolare In grammatico, spiegato nella sua
in crime di Kel ho già scrit- The Blue Plains Of Paradise, descrizione: “Un viaggio di un
Mason, alias to da queste pubblicato giusto due anni essere emozionale in un’era di-
Gee Tee, nei parti. Romain fa, Afternoons contiene una gitale”. Inevitabilmente si pensa
Draggs. Anche lui si è messo Duplessier e Cédric Bottacchi sensibilità decisamente più la gloria futurista della Detroit
in proprio con un synth punk (che qui canta, suona la bat- psichedelica e new romantic, dei maestri della techno anni
croccante, lo-fi e piuttosto teria e smanetta su un synth), sebbene mai disgiunta dalla 90. E non si va molto lontano.
futuristico. Chitarra e sintetiz- assieme alla bassista Maëlle visione sperimentale, cinemati- Le 12 tracce rivelano notevole
zatori giocano a rimpiattino, Puligny, si sono lanciati in ca o vaudeville (considerate la padronanza di mezzi, nel mi-
con questi ultimi spesso in uno space rock interstellare coda di Dead Again e giratevi scelare ritmi tecnici, ombre am-
evidenza (Power Trip), tra dalle parti del Ty Segall più verso Hunky Dory). Gli episodi bientali, malinconia dissonante
batterie elettroniche martel- lisergico. Tenebrosi, psiche- più frizzanti sono vere e proprie e scuro talento visuale. Il mar-
lanti, suoni sintetici assortiti delici, weird e lo-fi al punto gemme, che aggiornano le ori- chio a fuoco dell’indimenticabile
e la voce scura di Cal che non giusto ma anche un filo pre- gini di Julian Cope, The The e epica della Motor City. L’uomo
rinuncia mai alla melodia. vedibili e monotoni, almeno Echo & The Bunnymen. Quindi, e la macchina, ancora una volta,
72/100 su disco. che aspettate? in abbraccio catartico.
68/100 STEFANO MORELLI MAURO FENOGLIO
90/100 78/100

byVaSco
70 | RUMOREMAG.COM
o
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2020

INDIE

INDIE
c
MY MORNING JACKET AQUILES NAVARRO &
THE WATERFALL II TCHESER HOLMES
ATO HERITAGE OF THE INVISIBLE II
INTERNATIONAL ANTHEM SLEEPER & SNAKE
Dallo scrigno delle sessioni di FRESCO SHED
The Waterfall del 2015 emerge Attivi in coppia da prima degli UPSET! THE RHY THM
solo ora un seguito. Non proprio Irreversible Entanglements, il La capacità di combinare passato e presente arri-
un classico lost album, nato trombettista Navarro e il batte- vando a esibire un credibile incastro per le tessere

S
nell’isolamento delle scogliere rista Holmes chiudono insie- che portano alle configurazione di un suono per
californiane di Stinson Beach. me un 2020 che li ha visti già il futuro, questo è il pregio maggiore (se vi pare
Più un’appendice intima del protagonisti con il favoloso Who poco accomodatevi altrove) che un manipolo di
predecessore, distillata dall’opu- Sent You?, secondo album della band sta evidenziando da qualche tempo a questa
lenza compositiva del periodo. band. Improvvisatori uniti da parte. Minimo comun denominatore tra costoro? Area geografica
“Ho avuto torto per così tanto quella che loro stessi definiscono di provenienza: Australia. Gli Sleeper & Snake sono in due: Amy
tempo / Rischiando la vita per “telepatia”, i due lavorano liberi Hill (Terry, Primo!) e Al Montfort (Terry, Dick Diver e UV Race),
il bene di una canzone” canta su materiale in parte composto, scrivono canzoni pop il cui approccio storto e lo-fi restituisce un

a
Jim James, sempre sul filo del per poi arricchire il risultato formato da rubricare alla voce folk retro futurista, tra Raincoats
disagio, nell’iniziale Spinning con sintetizzatori, campioni, e Moldy Peaches con un sassofono che ogni tanto spedisce il
My Wheels. Quasi a riassumere conversazioni e qualche contri- tutto verso un altrove del tutto indefinibile.
i chiaroscuri della sua band. buto esterno. Uscendone con un 81/100
Macchina perfetta dal vivo, mai ibrido molto personale di free
completamente risolta nella jazz, elettronica e collage vocali,
composizione. Cosa confermata e con digressioni ugualmente A CURA DI ARTURO COMPAGNONI
da questo pugno di canzoni, fra stimolanti: il pianoforte solo di
ambizioni sunshine pop, guizzi M.O.N.K., le frenesie d’n’b con
d’autore (Feel You) e pesantezze voce soul di A Night In NY, il
R.AGGS DAVID NANCE

V
da vintage sudista col fiato corto groove incalzante e la melodia
//TAPE 1// JUST A LITTLE BIT OF... STAUNCH
(Wasted e Magic Bullet). La pro- liberatoria della toccante Pueblo. AUTOPRODUZIONE HONEY
messa di It Still Moves (2003) Chiudendo con un remix di TROUBLE IN MIND
continua a rimanere tale. Madam Data, frammento house Discorso
sotto certi Quinto
MAURO FENOGLIO sporco che è pura Chicago. album per il
versi analogo
60/100 ANDREA POMINI
rispetto a cantautore di
82/100 Sleeper & Omaha, luogo
Snake lo si che spartisce

y
potrebbe fare per Rachel Aggs ricordi
(Shopping, Sacred Paws e tra il passato remoto di
Trash Kit nel suo curriculum), sprigsteeniana memoria e
scozzese di Glasgow, altra quello prossimo, appannaggio
terra mai avara nel fornire di Conor Oberst e dei suoi
spazio e spunti a talenti Bright Eyes. David Nance da
artistici trasversali. Le 12 parte sua esplora con discreta
JIM O’ROURKE PHILIPPE PETIT & tracce incise sulla cassetta disinvoltura la classicità del
MMXX – 07: MICHAEL SCHAFFER con cui esordisce da solista primo facendo al contempo

b
IN ALL DUE DEFERENCE I costituiscono una forma di leva sull’emotività del
MATIERE MEMOIRE LOPA LOKA danza minimale eppure piena secondo. Ne esce un ascolto
di suoni. Da ascoltare con del tutto adeguato alle nostre
La prolificità del genio di Chica- Cosmica e trascendenza sono le attenzione. brumose albe autunnali.
go, in ambito sperimentale, non due parole chiave che defini- 77/100 74/100
sembra avere cadute qualitati- scono il quadro avanguardista e
ve. Questa volta una suite per dada/progressivo di I. Esplora- LO TOM THE COWBOYS
Matière Mémoire, all’interno di zione analogica e al contempo LP 2 LOVERS IN MARBLE
una serie che è sguardo sapiente astrale di un sentimento, che AUTOPRODUZIONE FEEL IT
sulla musica più avventurosa del poi è visione interiore, figlio David Bazan Nuovo mini
2020, avendo già pubblicato in- delle volte progressive care ai è uno di quelli album a cinque
terventi di Phil Niblock, Charle- precursori teutonici ma attenta che le cose ha tracce per la
magne Palestine e John Duncan. a non tradire le contemporanee sempre voluto giovane band
Nella quiete del suo laboratorio complessità ambientali e noise farle a modo di Bloomington
d’idee Steamroom, immerso nel- minimaliste (dove l’accento è tal- suo: dopo che di recente
la campagna giapponese intorno volta inaspettatamente Z’EViano, aver deviato in un altrove ha occupato queste colonne
a Tokio, l’artigiano del PC avan- ossia post industrial organico). indefinito e indefinibile la con un album a più ampio
guardistico dipinge un nuovo Fautori ne sono Philippe Petit, il sua creatura Pedro The Lion, respiro (Room Of Clons).
paesaggio d’affascinanti brume cui genio è deducibile nell’o- decide di riunire la compagnia Le buone vibrazioni sixties
elettroacustiche. In 20 minuti peratività sintetica, e Michael di una vita (Trey Many, evocate allora (Kinks e
circa, s’incontrano le sculture Schaffer, le cui suture ambientali Jason Martin e TW Walsh) Zombies sopra ogni altra
d’ambiente di Harry Bertoia e gli non elidono il ricavo schulzeiano per questa mezz’ora scarsa cosa) miscelate a bagliori di
organismi algidi degli Autechre, (si consideri il movimento I - II, di musica, vecchia e solida modernità (la voce rimanda
senza che la presentazione diven- qui è il concretismo elettronico quanto massicci e attempati a Orville Peck) regalano
ti mai lezione pedante. Ancora a creare immagini laddove, nel sono i suoi interpreti. Un paio all’insieme un fascino discreto
una volta, magistrale applica- primo Mortiis, primeggiava l’ha- di chitarre che suonano come e niente affatto fuori moda.
zione emozionale dei droni al bitat minimal sinfonico). fossero in quattro, produzione 67/100
romanzo ambientale. STEFANO MORELLI
spartana e nessun sottinteso.
MAURO FENOGLIO 80/100 64/100
75/100

byVaSco
RUMOREMAG.COM | 71
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RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2020

c
THE PHOENIX PINK SIIFU & FLY ANAKIN POM POKO PRAED ORCHESTRA!
FOUNDATION FLYSIIFU’S CHEATER LIVE IN SHARJAH
FRIEND SHIP LEX BELLA UNION MORPHINE
MEMPHIS INDUSTRIES
Dell’eclettico Pink Siifu mi è ca- Mai giudicare un album dalla Ricordate il nostro speciale
Il settimo album della band pitato di scrivere di recente, in copertina, per fortuna. Tornano su Cairo, Beirut e dintorni, un
di Simon Flynn Scott certifica occasione del suo provocatorio i Pom Poko e non mollano quel paio di anni fa? Sull’album che
l’eclettico gusto pop tipico dei album ai confini dell’hardcore punk pop intriso di art rock che segna l’ambiziosa trasformazio-

S
neozelandesi. L’iniziale Guru punk Negro, mentre Fly Anakin ha reso il loro esordio così fol- ne dei Praed (il libanese Raed
vive di velluto dissonante, mar- – figura centrale della crew gorante. Cheater, che ha anche Yassin e lo svizzero Paed Con-
chio di militanza Flying Nun Mutant Academy - è a sua volta anticipato l’omonimo disco, ca) in orchestra, ci sono quasi
(ai tempi di Happy Ending nel certezza consolidata del rap ci consegna chitarre saturate, tutti: Nadah El Shazly, Maurice
2007). Ma già Miserable Meal underground statunitense. andamenti irregolari e un con- Louca, Sam Shalabi, Alan Bi-
introduce (con grazia) ricette L’attitudine sperimentale del trasto di intenti terribilmente shop, Radwan Ghazi Moum-
Bacharach, fra archi, ottoni e primo e l’affidabilità del secon- affascinante: da un lato l’ur- neh, Michael Zerang e Khaled
relax. Da lì, un dolce declivio do si incontrano in un album genza comunicativa, dall’altro Yassine, più altri improvvisato-

a
di numeri da pop sofisticato crudo ma rilassato, che ben fo- le venature noise che sembrano ri europei di rango come Hans
scritti con stile. Meno angolosi tografa la sensibilità attuale del soffocare la necessità d’imme- Koch, Martin Kuchen e Ute
ma mai banali. Hounds Of Hell suono hip hop più irregolare diatezza. Il risultato è una ten- Wassermann. Con il loro aiuto,
(con la conterranea Nadia Reid) e aperto alle influenze. Gli ap- sione costante in cui esplosioni la ricerca dei due su forme
bussa alla porta (dei sogni) di porti sonori di produttori come spigolose (al limite del math, popolari egiziane come shaabi e
Tame Impala, Decision Dollars Madlib, Playa Haze (notevole My Candidacy) si alternano a mouled si concretizza e assume
e Transit Of Venus hanno il suo lavoro su una Richard momenti più melodici (Baroque forme atipiche, rispettose della
aperture armoniche da gran Pryor priva di beat) e Budgie, i Denial). Bravi i norvegesi, che materia originale ma filtrate
orizzonte americano (qualcuno sapori neo soul e jazzy di cui il hanno giocato facile fino a un dal background sperimentale
citofoni ai Crowded House). disco è intriso, i contributi vo- certo punto perché, se è vero che dell’ensemble. Le tracce si dila-

V
Landline azzarda un tiro sin- cali di Fousheé e dell’incande- il sound è rimasto quello di Bir- tano (sette in quasi 100 minuti
tetico alla Metronomy. Nulla scente Liv.e fanno di FlySiifu’s thday, ci sono in questo Cheater di musica registrata dal vivo,
che faccia gridare al miracolo, una delle più gradite sorprese spunti interessanti per un futuro vinile triplo) ed esaltano le po-
certo, ma a sufficienza da miti- dell’anno in questo ambito. brillante e imprevedibile. tenzialità ipnotiche dei generi,
gare il peso di certe giornate. E GIORGIO VALLETTA FERNANDO RENNIS fino all’immersione totale.
va bene così. 85/100 78/100 ANDREA POMINI
MAURO FENOGLIO 81/100
72/100

b
ALLT ÄR INTET
RARENOISE

y THE END
I nomi coinvolti sono una garanzia: due quinti svedesi di Fire!
Orchestra, ovvero Mats Gustafsson (sax baritono, flauto ed
elettronica), protagonista e animatore inesausto dell’ultimo
ventennio di ibridazioni jazz/impro/avant, complice di Zu e Sonic
Youth tra i tanti, e la cantante di origini etiopi Sofia Jernberg,
affiancati dai norvegesi Anders Hana (Ultralyd, alla chitarra
baritono), Kjetil Møster (sax tenore, clarinetto ed elettronica) e
Børge Fjordheim (batteria, al posto di Greg Saunier dei Deerhoof
presente sull’esordio Svarmodoch Vemod Är Värdesinnen del
2018). Garanzie a parte, è l’esito di questo summit dell’avanguardia
nordica a entusiasmarci e fomentarci, dandoci conferma che,
oltre a quelli apertisi recentemente a Londra e a Chicago, il fronte
dell’intonazione e il langeleik – parente stretto del dulcimer - di
Hana tesse trame tanto oscillanti quanto tenaci. Poi però parte
l’artiglieria pesante, in una Dark Wish dedicata al jazzista Per
Henrik Wallin che è un continuo accumulo e rilascio di energie
ritmico/fiatistiche, tipo Michael Mantler suonato da teppisti. Nella
solenne e ombrosa Intention And Release la voce della Jernberg
oscilla tra compostezza madrigalesca e urla liberatorie, mentre la
title track ci trascina via con un poliritmico groove schiacciasassi
che fa pensare agli Ex. In chiusura, in una cover di Dewey Redman,
Imani, da un album Impulse! del 1973, il quintetto scioglie il
groviglio iniziale di voci e fiati sviluppando un intimo dialogo
tra voce e strumenti: un po’ il senso ultimo della musica totale
scandinavo del nuovo jazz, qualunque cosa significhi, è sempre imbastita dal gruppo.
agguerritissimo. Si parte con la tradizionale It Hurts Me Too, via ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
Karen Dalton, raga folk sospeso in cui la voce è sempre al limite 85/100

byVaSco
72 | RUMOREMAG.COM
o
BEATS
BEATS

c
PUSCIFER REFUSED
EXISTENTIAL RECKONING THE MALIGNANT FIRE
BMG SPINEFARM
ISOLA
Puzza di pretenzioso la defi- La band che preconizzò (o tentò EP1
nizione “progetto parallelo”, di farlo) “la forma del punk GODMODE
eppure è troppo comoda per a venire” nel 1998 – con un Lo pseudonimo cela la figura di Ivana Carrescia,
non utilizzarla in casi come disco che è per molti una pietra producer elettronica di origine italiana e con base

S
questo. Per cui i Puscifer lo miliare – torna a un anno di nell’area di Las Vegas. Dopo una falsa partenza
sono a tutti gli effetti e il fulcro distanza dall’ultimo album. Lo come cantautrice (l’alias era quello di Eddi Front),
è il frontman dei Tool, Maynard fa con un lavoro interlocutorio, i sette brani di questo lavoro confermano come
James Keenan. Questo è il un po’ attendista, concepito ori- la scelta stilistica degli ultimi anni sia particolar-
quarto album in 13 anni e spin- ginariamente come uscita per mente ispirata, permettendo alla sua voce vellutata di poggiare
ge l’acceleratore sull’anima più promuovere un tour mai avve- su pattern fra house minimale e dub techno. I risultati sono
trip hop, pop, dance e melodica nuto (segnare tutto sul conto particolarmente convincenti dall’inaugurale Ischia all’avvolgente
di MJK. Alla base di tutte le del fottuto Covid). I Refused Ricorda - Tell Me fino a una Any Day che non sfigurerebbe nel

a
composizioni c’è l’utilizzo di flettono i muscoli e, sostanzial- repertorio di Kelly Lee Owens. Ad assisterla è Nick Sylvester,
synth/campionatori vintage mente, ripetono la loro routine discografico e produttore già alle spalle di artisti emergenti come
(Fairlight CMI, Synclavier…), hardcore/post hardcore come Channel Tres e Yaeji, ma la personalità di Isola è innegabile.
ma il sound è tutt’altro che cal- da copione – ma l’unica “arma”
do e ruvido: prevale un’algida sembra essere una cover rima- 80/100
freddezza, tanto che la presenza neggiata degli Swedish House
della batterista Sarah Jones Mafia, re dell’EDM nordeu- A CURA DI GIORGIO VALLETTA
scompare in una coltre sinteti- ropea (il pezzo è Greyhound,
ca. Dei Tool non c’è nulla, ma ribattezzato Born On The Out
se amate electro pop, new wave con aggiunta di testo). Nulla
CALL SUPER FATBOY SLIM

V
danzereccia, il mood anni 80 per cui gridare al miracolo, in
EVERY MOUTH TEETH MISSING BACK TO MINE
meno fluo ed edonista allora tutta onestà: nella sua funzio- INCIENSO BACK TO MINE
vale la pena di avventurarsi nel ne di antipasto al live avrebbe
“bilancio esistenziale” evocato avuto più mordente, ma tant’è. Al suo terzo al- Smaltita la ter-
dal titolo. Mala tempora currunt. bum con questo ribile sbornia
ANDREA VALENTINI ANDREA VALENTINI
pseudonimo EDM, Norman
(mentre con- Cook ci regala
69/100 68/100 tinua l’attività una preziosa
parallela come escursione

y
Ondo Fudd), Joe Seaton nella sua ricca e variegata
sembra prediligere sempre più collezione di dischi, attraver-
atmosfere sospese e struttu- sando sei decenni in selezioni
re ritmiche intricate, come che spaziano dalla Trojan – la
nell’esemplare Opperton classica Monkey Spanner – ai
Swim o nella spiccata ansietà Go! Team, ovviamente inclu-
che comunica Sleep All Night dendo rarità di provenienza
J. PETER SCHWALM & SEAWAY With Open Eye. O ancora, soul vintage (Eunice Collins
ARVE HENRIKSEN BIG VIBE quando il clarinetto del padre e Donal Leace) e jazz beat (la

b
NEUZEIT PURE NOISE David compare spiazzando fantastica Smokey Joe’s La La
RARENOISE sull’altrettanto fragile Pay As del Googie Rene Combo).
Nei propositi della band canade- U Glow. 79/100
Composto in pieno lockdown se questo quarto disco avrebbe 71/100
ricorrendo a lunghe telefona- dovuto incarnare “l’album della
te e scambi di file, il sodalizio vita”: un progetto coeso che
discografico tra il compositore travalicasse il concetto di mero ZENKER BROTHERS AA.VV.
elettroacustico tedesco J. Peter spiedino di brani per attuare un COSMIC TRANSMISSION RIVIERA TRAXX VOL. 5
Schwalm (ricordiamo il suo cambio di rotta che fosse artisti- ILIAN TAPE MA JOR UNDERGROUND
Drawn From Life del 2001, con co e identitario al contempo. E Nel loro se- A 23 anni dal
Brian Eno) e il trombettista nor- così è stato. Big Vibe rinfresca il condo album, precedente
vegese Arve Henriksen (storico punk pop americano degli ultimi i fratelli bava- capitolo, torna
componente dei Supersilent, car- 20 anni semplicemente fortifi- resi (fondatori la collana dedi-
riera in proprio e collaborazioni cando le intuizioni stilistiche del- dell’etichetta cata alla scena
abbondanti tra cui Nils Petter le tre uscite precedenti: davvero che ha lanciato house della
Molvaer e David Sylvian) nasce nulla fuori posto, a partire dalle il talento di Skee Mask) realiz- riviera romagnola, che negli
da una riflessione sul tempo. O bordate concilianti delle chitarre zano un emozionante viaggio anni 90 attirò l’attenzione del
meglio sul “nuovo tempo”, un che lubrificano i ritornelli come che prende le mosse da uno pubblico internazionale. A cu-
Antropocene che si affaccia su Dio comanda (Sweet Sugar, scenario techno dub paranoi- rare il tutto è Ricky Montana-
crisi epocali. La tromba dai mille Pathetic) – persino nei momenti co per aprirsi ad atmosfere de- ri, coprotagonista di due delle
accenti di Henriksen dialoga con liricamente più depressi (Sick troitiane e arpeggi vicini alla sette tracce, ma c’è spazio per
le pulsazioni e i contrappunti Puppy) – e una produzione trance. Come se la luminosità nomi nuovi e storici, da Flavio
di Schwalm, suggerendo una davvero accorta che, nell’evitare di Reset e Let Loose volesse Vecchi a Ino a Memoryman
riflessività proattiva: prospettiva derive smutandate, porta Ryan dirci che la loro navicella aka Uovo: quest’ultimo pro-
da cui l’“opportunità per rimet- Locke & Co. a competere quasi spaziale può superare anche tagonista di una Toro Seduto
tere le cose a posto” appare non ad armi pari con personcine questa tempesta magnetica. dal sapore vintage house.
consolatoria utopia bensì pratica come New Found Glory e Four
quotidiana rarefatta ma tenace. Year Strong.
80/100 69/100
ALESSANDRO BESSELVA AVERAME ANTONIO BELMONTE
70/100 72/100

byVaSco
RUMOREMAG.COM | 73
o
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2020

c
SECOND SUN SHYGIRL SIGUR RÓS THE SILENCE
KEMPEN GAR VIDARE ALIAS ODIN’S RAVEN MAGIC ELECTRIC MEDITATIONS
GAPHALS BECAUSE KRUNK DRAG CIT Y

Alla maniera degli Horisont, gli Della lunga serie di singoli ed Dal singolare al (molto) I giapponesi Silence battezzano
svedesi Second Sun fanno un EP pubblicati in questi quattro plurale, a vedere il recente il loro quinto album, che suona
accurato lavoro di rivisitazione anni, questo è il lavoro più com- lavoro solista di Jónsi seguito psichedelicamente ancora
di classici stili heavy metal/ piuto e maturo per la londinese da questo ORM. O dalle voglie diverso e fresco rispetto ai

S
rock dei 70’s; lontani dai cliché Blane Muise. Non solo perché si di rimettersi in discussione alla precedenti. Tsumi To Warai
e dalla banalità di certo metal tratta di sette brani, ma per la riproposta di uno spettacolo del potrebbe essere un’introdu-
di successo d’oggi. Per quella notevole capacità di attraversare 2002 a Parigi, dopo un debutto zione ai Pentagram, con quegli
sua epica (e antica) dinamicità, quella varietà stilistica implici- marchiato Reykjavik Arts Festi- accordi così doom; solo che un
ad esempio, Sang Om Varen tamente sottolineata dal titolo val per un’opera composta in- sax delirante e la ripetizione
sembra un mix di NWOBHM concept di questa uscita. sieme a Hilmar Örn Hilmarsson ne stravolgono la fisionomia.
e…Balletto Di Bronzo, anche Assistita da un parterre di (eroe locale già nei Current 93) Così come spiazza Butterfly
per le funamboliche parti voca- produttori che include il fedele e al baritono di Steindór Ander- Blues: un groove heavy, in cui

a
li, che in altri frangenti peraltro Sega Bodega, qui Shygirl applica sen. Perché tanti anni prima di spingono sax e flauti jazz rock
avrebbero potuto essere più le sue veloci e ironiche rime, pubblicarlo (e perché nessun’al- e chitarre wah wah. Poi è il
curate. E detto degli Who e Ted colme di sesso e materialismo tra replica)? La risposta, dopo momento di tirare un respiro
Nugent rimescolati in chiave ma interpretate con impas- 70 minuti prolissi per il piacere con il soft jazz/soul Meido Nis-
epic rock, in Sla Tillbaks, a sibile deadpan britannico, di esserlo, è abbastanza ovvia. shi, (soft fino a un certo punto,
tratti prende un po’ troppo la al futuristico electro R&B di Fin troppo sterile il materiale, perché le chitarre mordono) e
mano la voglia di melodie nord Slime – con la collaborazione di fra un inizio sonnacchioso, una con la remota impro flautistica
europee, sempre finalizzate a Sophie -, alle allusioni hardcore parte mediana con gli strappi Improvisal. Infine c’è la title
una interpretazione aulica; che techno di Freak come al trance ritmici e rumorosi del gruppo track, un colpo di genio: sul
non è però puro heavy metal, pop anni 90 rievocato in Siren. a muovere almeno i registri e tema ipnotico di Five To One

V
ma, alla fine, una sorta di O a quell’inquietante Bawdy una coda tirata via senza troppa dei Doors, i Silence squader-
severo neo prog folk, tipo nella prodotta da Karma Kid in cui lei cura. Inciampo di gioventù nano un vintage blues rock
marziale Kampen Går Vidare recita di “nasty feelings through vanitoso anche per gli standard portato a un totale livello di
(lo struggimento continua). moving your body”. (piuttosto alti) dei Sigur Rós. saturazione. Come dire, altro
CLAUDIO SORGE GIORGIO VALLETTA FRANCESCO VIGNANI che meditazioni.
75/100 86/100 58/100 CLAUDIO SORGE
79/100

b
LIVE
INTERNATIONAL ANTHEM

MESSAGE FROM
THE DAOUI
MESSAGE FROM THE DAOUI
AUTOPRODUZIONE

y ANGEL BAT DAWID


& THA BROTHAHOOD
/ DAOUI
Che Angel Bat Dawid fosse qualcosa di più di una semplice com-
positrice e clarinettista jazz, pur intendendo il termine nella sua
interpretazione più moderna e aperta, lo si era capito benissimo da
The Oracle (2019). Un debutto straordinario, registrato da sola con
lo smartphone, uscito inizialmente solo in cassetta e digitale per
poi essere promosso otto mesi dopo dalla International Anthem
a uscita prioritaria in vinile e CD, evidentemente dopo aver preso
atto del coro unanime di recensori abbagliati. Ora però si va addi-
rittura oltre, con due album quasi contemporanei e molto diversi
che proiettano l’artista nata Angel Elmore fra i grandi di questi
tempi. Doppio registrato quasi tutto lo scorso anno al JazzFest di
Berlino, nel loro primo concerto europeo in assoluto, Live parte
Are Starzz triplica e oltre, London quadruplica fino ai dieci minu-
ti), inserendole insieme alle sette inedite (menzione almeno per
l’urlo free di We Hearby Declare The African Look, la febbrile Tha
Wicked Shall Not Prevail, le forme più classiche e gospel di Dr.
Wattz N’ Em) in una performance strabiliante per intensità e fero-
cia. Message From The Daoui, invece, narra le gesta di un popolo
che viene dall’Africa, dallo spazio e dal futuro, i Daoui appunto.
Con 40 minuti di musica in cui Angel oltre al clarinetto usa la voce
in diversi modi, rap incluso (!), mentre il misterioso produttore
Oui Ennui, anche lui chicagoano, stende basi inclassificabili. Che
uniscono la ricerca hip hop di Shabazz Palaces e Dälek, le frontiere
estreme di house e techno statunitensi, l’avanguardia elettronica.
da The Oracle per svilupparne temi e atmosfere. Riprendendone E il jazz che suonerebbero degli alieni arrivati oggi sulla Terra.
sei tracce su otto ma moltiplicandone la carica (là era da sola, qui ANDREA POMINI
a capo di altri sette musicisti), trasfigurandole e ampliandole (We 85-84/100

byVaSco
74 | RUMOREMAG.COM
o
EXTREMA
EXTREMA

c
THE SMASHING PUMPKINS SPEEDWAYS
CYR RADIO SOUNDS
SUMERIAN ALIEN SNATCH!/BELUGA/SNAP!/HURRAH!
VENOM PRISON
Gli Smashing Pumpkins nel La stampa specializzata inglese PRIMEVAL
2020 sono qualcosa di pro- sta riservando ai londinesi Spe- PROSTHETIC
fondamente diverso rispetto edways un’attenzione morbosa. Potremmo definirlo il primo effetto lockdown,
a quello che ci viene più facile Sono insieme da due anni e a quello che vede oggi molte band rileggere ed ese-

S
ricordare. E in parte è anche leggere certi articoli sembra che guire il proprio materiale d’esordio.
giusto così. Dopo un discreto nessuno suoni “new wave” come Quasi a volersi misurare con la propria evoluzione
Shiny And Oh So Bright, Vol. 1 loro. Il problema è proprio que- nel tempo. Per questo in Primeval si scopriranno
/ LP: No Past. No Future. No sto: è vero, suonano la new wave i Venom Prison in una versione più compatta, più
Sun. (2018), Billy Corgan si im- perfetta, come gli Attractions e lineare, forse meno visionaria. Eppure, si svela la radice di una
merge col gruppo in un diluvio gli Squeeze ma…meglio. Questo delle migliori band estreme degli ultimi anni: Slayer e Converge,
incontrollato di sintetizzatori e li rende irritanti. L’album, for- in una soluzione decisamente più controllata e metallica. Va ad
influenze 80’s a dir poco spro- malmente ineccepibile, mostra aggiungersi alla scoperta di un percorso musicale che deve essere

a
positato. The Colour Of Love la freddezza tipica di chi esegue conosciuto.
è puro synth rock di qualche un compito attento solo a non
decennio fa, Save Your Tears è commettere errori. E gli Spee- 70/100
più asciutta e funziona meglio. dways non ne commettono, va
Ramona, il pezzo che spicca, detto. È tutto in stile: copertina,
è cupo, e la voce di Corgan si arrangiamenti, immagine, cori,
muove perfettamente ma con il produzione, come essere nel ’79 A CURA DI MARIO RUGGERI
ridondante inserimento di syn- e fingere che il power pop sia la
th. Una scelta di campo, precisa musica più semplice, fresca ed
ed estrema per un doppio album eccitante sulla scena. 40 anni fa,

V
dove le chitarre sono inserite forse. Oggi il rigore stilistico di
in un sistema synth pop/rock. Radio Sounds suona solo un po’
Sarebbe stata anche interessan- patetico. Sostanzialmente, un BRAVE THE COLD DEAD END AMERICA
te la retromaniaca visione 80’s disco finto. SCARCITY CRUSH THE MACHINE
ma così è eccessiva. LUCA FRAZZI MISSION TWO SOUTHERN LORD
NICHOLAS DAVID ALTEA 50/100 Da una parte i Il titolo di un
59/100 Napalm Death, capolavoro
con un album dei Pagans.

y
folgorante. Una band che
Dall’altra l’ex speriamo abbia
Mitch Harris vita lunga.
con un disco francamente tra- Steve Hanford dei Poison
scurabile. Interessante nelle Idea, Nick Oliveri, Mike
intenzioni, poco stimolante Williams, Blaine Cook degli
nella realizzazione, fatto di Accused A.D. e Tony Avila dei
grind e thrash con aperture World of Lies, uniti in funzio-
STAR FEMININE BAND SURFER BLOOD vagamente industrial, ma ne anti Trump. Utilizzando il
STAR FEMININE BAND CAREFREE THEATRE
lontane da qualsiasi idea di punk hardcore come mezzo di

b
BORN BAD KANINE
novità. comunicazione e resistenza.
La storia è bella: un musicista Riguardando indietro il per- 55/100 73/100
beninese, André Baleguemon, corso della band di West Palm
organizza corsi di musica gratis Beach (Florida), sa un po’ di
per le ragazzine di Natitingou, occasione persa. Sono passati
remoto nordest del paese. Per poco più di dieci anni dal loro
deviare un destino abbastanza esordio e Astro Coast suona
LIK AUTOPSY
MISANTHROPIC BREED LIVE IN CHICAGO
segnato di abbandono scolasti- ancora degnamente: un po’ METAL BLADE PEACEVILLE
co, lavoro, matrimoni forzati e Pixies e un po’ Weezer ma con
maternità. Con le sette più mo- la Florida nel cuore. Carefree In Svezia, la Punto di rife-
tivate, oggi fra i nove e i 15 anni, Theatre arriva dopo Snowdo- tradizione non rimento essen-
forma una band che dal nulla nia del 2017 un disco di cover, muore. ziale per capire
diventa un gruppo vero, prova, ma potremmo dimenticarcelo Il segno degli la nascita del
suona in giro. Fino a questo molto velocemente anche se Entombed è death metal
primo album registrato nel la piacevolezza decisamente talmente pro- mondiale, gli
museo locale. La musica? Bella positiva è un punto a favore di fondo, da aver segnato almeno Autopsy dagli anni 80 si sono
anche lei. Fresca e vivace come tutto il disco. Le chitarre sfilano tre generazioni di musicisti. conservati bene. Lo hanno
era lecito attendersi, positiva dritte, in alcuni casi più affilate, Tra cui i LIK che realizzano dimostrato anche nei recenti
anche nell’affrontare i temi seri qualche riff che resta piantato forse il miglior ritorno del lavori in studio. Dal vivo, sono
della condizione femminile. Più in testa come in Karen fa ben crushing sound, da tempo. Un ancor più importanti. Doom
affine al vicino Sahel che al funk sperare ma non basta. Nel perimetro fatto di Entombed e heavy metal soffocati da un
voudou di Cotonou, con echi brano In Tempest’s Eye arriva e Dismember, dal quale non ci groove pazzesco e suoni growl.
di rumba congolese e highlife, il synth ma nulla più. C’è quella si muove. Ma che è letteral- Come di consueto, grandis-
un’aria garage energica e spon- sensazione che in un altro mon- mente folgorante. simi.
tanea che conquista e almeno do sarebbero potuti diventare 82/100 86/100
tre pezzi (Montealla, Iseo, Rew qualcosa di parecchio vicino
Be Me) che lasciano il segno. agli Shins, ma quella dimensio-
ANDREA POMINI ne parallela resterà tale.
78/100 NICHOLAS DAVID ALTEA
61/100
byVaSco
RUMOREMAG.COM | 75
o
RECENSIONI GLI ALBUM DICEMBRE 2020

c
TAPEWORMS JEFF TWEEDY ULVER LAURA VEIRS
FUNTASTIC LOVE IS THE KING FLOWERS OF EVIL MY ECHO
HOWLIN’ BANANA/ CRANES/COYPU DBPM HOUSE OF MY THOLOGY RAVEN MARCHING BAND/BELLA UNION

Bisogna ammettere che i fran- Racconta Tweedy di un lock- Non è semplice maneggiare “When I think of the end times,
cesi sono portati per il dream down normale, per quanto la materia Ulver, in quanto you come to mind...” canta
pop che si guarda le scarpe. Li possibile: gli ultimi ritocchi al cangiante e ardua da afferrare: Laura Veirs nell’unico brano di
aiuta l’indole esistenzialista, la suo secondo libro, uno show appena credi di averli inqua- questo suo undicesimo album

S
puzza sotto il naso e l’aver dato settimanale sul profilo Insta- drati, tendono a sfuggirti. In in cui è veramente sola. Una re-
i natali a Lætitia Sadier. Luoghi gram della moglie, il sostegno questo caso, però, in un certo verie per voce e piano degna di
comuni a parte, il giovane concreto a Black Lives Matter. senso ci graziano riprendendo una Joni Mitchell periodo Blue,
trio di Lille si destreggia con Così come altrettanto normale è un discorso intavolato nel 2017 nella quale l’atmosfera e il tema
una freschezza leggiadra tra il disco scritto nel periodo e re- con The Assassination Of Julius principe del disco emergono
scariche di elettricità shoegaze, gistrato con quella che ormai è Caesar. Questo nuovo album è in tutta la loro spoglia gravi-
inserti glitch e agrodolci ninne un’azienda a conduzione fami- un tuffo nel suono immediato tà. Abbiamo davvero bisogno
nanna. Pop e sperimentali liare, con i due figli ad aiutarlo dell’electropop anni 80 con di un altro break up record

a
quanto basta nell’elettroni- in studio. Senza troppe sponde tocchi gothic e new wave/new in questi tempi in cui siamo
ca giocosa e ipermelodica di all’austerità quindi, visto come romantic. Il mood è danzereccio tutti sull’orlo della rottura, se
Safety Crash e nei tramonti a tratti era più povero l’eccel- senza scadere nell’easy liste- non sentimentale sicuramente
fumo di Londra di Soba e lente Warm del 2018, e molto ning smaccato (anche se alcuni emotiva? La risposta è sì, se a
Round And Round. Non hanno a sapere di piccoli scatti dalla brani sono così ruffiani e catchy parlarci di isolamento, solitudi-
alcun timore di alzare polveroni finestra a un mondo terrorizza- che non avrebbero sfigurato in ne, confinamento tra le proprie
melodici generando cortocir- to. In un album pensoso anche una playlist di hit d’epoca) e in emozioni e desideri non corri-
cuiti chitarristici, come fanno nei momenti più routinari (e più di un frangente si evocano sposti è un’artista dotata della
(bene) in Tapeworms, Crush country) e ispirato soprattutto i fasti dei Talk Talk e dei Depe- grazia della Veirs. I testi non
Your Love e Alternate Ending, come quando come nel brano che Mode d’antan. E quindi? sono leggeri, lo è per contrasto

V
abbassare la tensione nell’inter- omonimo o in Half-Asleep E quindi vincono ancora loro… una musica che avvolge con
mezzo lunare Smiling Through torna a pestare i piedi ai Wilco: non ci hanno sorpreso con una delicatezza, melodie e raffinati
It All e lanciarsi senza vergogna brani intesi come materiale di virata, ma ci regalano otto gem- intarsi di archi e corde (tra gli
alla rincorsa degli Stereolab conforto, per quanto troppo me che paiono estratte da una ospiti Jim James, M. Ward e
con Palm Reading. intermittenti. capsula del tempo. Bill Frisell). Splendido.
MANUEL GRAZIANI FRANCESCO VIGNANI ANDREA VALENTINI CARLO BORDONE
74/100 70/100 81/100 84/100

b
DANGEROUS
VISIONS
BRONSON RECORDINGS

y LIVE SKULL
“Sick of Sonic Youth / And Sonic Youth rip-offs”, recitava un breve
componimento scherzoso inserito da Thurston Moore su Alaba-
ma Wildman (2000), raccolta di poesie ed epigrammi. Seguiva a
quell’incipit un piccolo elenco di band, dal quale, se la memoria
non inganna, i Live Skull erano esclusi. Comunque fosse, era
inevitabile allora un raffronto con i più titolati concittadini ai
tempi, come lo è ora. I Live Skull, band noise rock partita proprio
come i Sonic Youth da suoni abrasivi post No wave, proprio come
i Sonic Youth sono gradualmente approdati a canoni più conformi
all’indie rock americano, trovando una via elegante e riconosciuta
come originale. Bringing Home The Bait (1985), Cloud One (1986),
Dusted (1987) e Positraction (1989) sono gli album consegna-
Bisi e lo scorso anno è arrivata la pubblicazione del primo lavoro
dopo quasi 30 anni dallo scioglimento, Saturday Night Massacre.
L’urgenza creativa di Mark C., non ancora esaurita, ha prodotto
un pugno di altre canzoni che, insieme a riletture di vecchi brani
(Debbie’s Headache), live (Day One Of The Experiment), outtakes
(Alive Again da Dusted), alternate mix (Tri Power) e Peel Sessions
(quella del 1989 con Thalia Zedek alla voce, con l’inedito Adema),
sono andati a formare la raccolta Dangerous Visions. I nuovi brani
scritti in pieno lockdown lo scorso aprile hanno nuova personalità,
come il post punk acido di Dispatches e quello apocalittico di Twin
Towers, o recuperano i suoni caldi e vibranti di quello britannico
come In A Perfect World. In attesa di ulteriori evoluzioni, un riem-
ti dalla band a quel periodo magico che vide l’edificazione del pitivo, seppure di lusso, per completisti.
cosiddetto “NY noise”. Nel 2016 Mark C., Marnie Jaffe e Richard ANDREA PREVIGNANO
Hutchins hanno riunito il gruppo sotto l’ala rassicurante di Martin 70/100

byVaSco
76 | RUMOREMAG.COM
o
CONFINI
CONFINI

c
VIVIANKRIST THE WAR ON DRUGS
ALABASTER WHITE LIVE DRUGS
RITUAL PRODUCTIONS SUPER HIGH QUALIT Y
FÉLICIA ATKINSON
Con un appeal occulto e Che la si denigri come neotradi- EVERYTHING EVAPORATE
influenze industrial/techno, zionalismo d’accatto o la si ado- SHELTER PRESS.
la giapponese trapiantata in ri incondizionatamente, è inne- C’è qualcosa di meravigliosamente criptico e spet-
Norvegia Viviankrist costruisce gabile che la creatura di Adam trale nei lavori di Felicia Atkinson. L’ultima fatica

S
i propri percorsi elettronici Granduciel abbia ridato lustro della musicista francese è incentrata, ancora una
proiettando un’ombra di sé che ad uno dei rami più apprezzati volta, su spigolosi dialoghi tra pianoforte, elettroni-
non si è mai completamente dell’infinito albero genealogico ca, rintocchi di campane, gong o marimba e la sua
staccata dall’esperienza con le della musica americana. Quello intima voce. Accenna e sussurra, sofferta e inquieta
Galhammer. Il nuovo lavoro che unisce lungo una frequenza su austere trame capaci di trasportare in una eterea e surreale
Alabaster White - al quale si in FM, i Fleetwood Mac più dimensione priva di luce e colori. Everything Evaporate è sospeso
accompagna anche una serie di radiofonici agli Eagles e a Tom tra realtà e immaginazione, minimalismo, foschia e illusioni eva-
nuove incisioni uscite per ora Petty. Avventura racchiusa porate nel vuoto, in contrapposizione a un linguaggio che, traccia

a
solo su cassetta - ribadisce la qui, per la prima volta, nei 70 dopo traccia, diventa sempre più impalpabile. Un album, per certi
propensione per una techno/ minuti di un concerto, rico- versi catartico, in grado di mettere a nudo l’apparente fragilità
elettronica scura, sinistra, ri- struito con amore da più di 40 emotiva di un’artista in cui poetica, onirismo e concretezza si
verberata di riflessi gotici (Out registrazioni dal vivo fra il 2014 completano magistralmente. Estremo e visionario.
Of Focus piacerebbe certamen- e il 2019, dall’amico di sempre
te ad Anna Von Hausswolff) e Dominic East. I trascinanti 82/100
dai ritmi tribali (Punk Inci- numeri degli ultimi due album A CURA DI ANTONIO BRIOZZO
dent), rifratta a tratti in una che coabitano con Buenos Aires
sorta di minimalismo ambient. Beach (tratta dall’esordio del
Una formidabile varietà di idee 2007). La cover di Accidentally
BLUTWURST ANDREA DICÒ/

V
e di spunti informa il comporre Like A Martyr di Warren Zevon
di Viviankrist. E in brani come che se la gioca con l’infinito
ANABASI FRANCESCO CARBONE
KOHLHAAS TAKE THE LONG WAY HOME
Strenght For Attitude mi ver- interludio strumentale fra Un- SETOLA DI MAIALE
rebbe persino di pensare a una der The Pressure e In Reverse. Il collettivo
nuova idea di progressive. Applausi. fiorentino Take The Long
CLAUDIO SORGE MAURO FENOGLIO
Blutwurst Way Home è
prosegue con il loro secondo
80/100 75/100 Anabasi, quar- album. Intorno
to lavoro di un alle strutture

y
percorso iniziato nel 2016, la di chitarra di
personale trasformazione di Francesco Carbone si stratifi-
modelli prevalentemente acu- cano micro suoni di vibratori
stici e in continuo mutamento. percussivi, archetti e altre
I tre movimenti dell’album diavolerie magistralmente
nascono da singoli suoni che manipolate da Andrea Dicò.
lentamente prendono forma, Ne derivano brani di visionaria
M. WARD WHITE HILLS stratificandosi in claustrofo- e sperimentale improvvisazio-
THINK OF SPRING SPLINTERED METAL SKY biche sovrapposizioni di fiati, ne con lontanissimi accenni

b
ANTI- GOD UNKNOWN pianoforte, percussioni, viola al post e kraut rock, come se
e cello. Immobilismo contem- a suonarlo fosse un allucinato
Il cantautore americano riesce Post Motorik Fuzz punk poraneo. Norman Westberg (Swans).
a intingere brani originali e di sarebbe stato un bel titolo 74/100 75/100
altri artisti nello stesso compo- per il nuovo album dei White
sto caldo e denso che è ormai il Hills. Peccato che, sebbene STEPHEN SHANNON/ HUNSTVILLE/YUKA
suo marchio, fatto di voci quasi nelle intenzioni avrebbe potuto KEVIN MURPHY/ HONDA/NELS CLINE/,-
sussurrate, strumenti acustici, essere una cosa del genere - i DAVID TURPIN DARIN GRAY/ GLENN
atmosfere delicate e notturne e White Hills ne avevano tutte THE LODGERS KOTCHE
orologi senza lancette forgiati le potenzialità - non è proprio BURNING WITCHES BOW SHOULDER
tra le fiamme del suo mondo una cosa del genere. Splintered HUBRO
The Lodgers
senza tempo, ricavandone perle Metal Sky mi sembra piuttosto
accompagna il Quando il de-
di raffinata genuinità. Non ci un disco dei… Nine Inch Nails
primo lungo- serto americano
stupisce dunque che il nostro improvvisamente regrediti e
metraggio di incontra la
resti fedele a se stesso anche in un po’ impediti, come dire,
David Turpin, tundra scandi-
questo LP pur rivisitando brani totalmente depauperati della
presentato nava non può
resi celebri dall’immortale loro lucida follia. Retroguardia
al Toronto Film Festival nel che nascere un
Billie Holiday nel suo Lady In electro rock (“to imitate the
2017, incentrato sulla vita disco come Bow Shoulder. Dieci
Satin. In questo lavoro – che è rhythm of the city the band cal-
di due inseparabili gemelli anni fa due Wilco (Nels Cline e
il secondo pubblicato da Ward ls home” – qualcuno ha scritto).
condannati a isolarsi, entro la Glenn Kotche) incontrarono un
nel fatidico 2020 – il songwri- Sì va be’, i martelli pneumatici
mezzanotte, nella loro stanza manipolo di pazzeschi musicisti
ter intraprende un viaggio nel e i vagoni della metropolitana
per non incorrere nell’ira di per registrare alcune jam, ora
cuore pulsante delle 11 canzoni di New York che sfreccia-
una presenza sinistra che abi- pubblicate da Hubro in un
della “Lady” del blues, spo- no riprocessati in ritmi neo
ta la casa dopo tale ora. Neo- lavoro che non accusa affatto i
gliandole delle orchestrazioni e industrial, usati per cantarci
classicismo, angoscianti ninne segni del tempo. Improvvisazio-
del superfluo per far emergere sopra in un modo fintamente
nanne e rintocchi pianistici ne, post rock, folk e avant jazz
la loro essenza intima ricca di deumanizzato. A parte Illusion,
come se Sakamoto incontrasse per un viaggio nel tempo tra
melodie sommesse e preziose. che è una bella composizione, il
i Mohammad. polvere e fiordi.
DORIANA TOZZI disco è totale disillusion.
75/100 CLAUDIO SORGE 73/100 78/100
55/100
byVaSco
RUMOREMAG.COM | 77
o
ANCIENT PLASTIX JOHN BENCE
ANCIENT PLASTIX LOVE
MAPLE DEATH THRILL JOCKEY

Appena Ultimo

c
esordito da episodio
solo come di una
Doomsha- trilogia che
kalaka dopo descrive
gli anni caduta (di-
con Hot pendenze) e
Club De resurrezio-
Paris e Bad Meds, Paul Rafferty ne (rehab) personale, il disco di
raddoppia con un album com- Bence riversa un’avanguardia
pletamente diverso. Una sorta onirica su di un’ossatura clas-
di ambient fatto in casa, con sica. Spiritualità e fioriture jazz

S
registratore a cassetta, sinte- orbitano attorno a Walk, che si
tizzatore basilare e pedali per prende l’onere di sintetizzare
chitarra. Paesaggi sonori vivi un album in cerca di redenzione
e pulsanti, costruiti con spon- ma profondamente sincero;
taneità e calore analogico, ma un non luogo in cui i silenzi
curati come piccole canzoni, in sono più importanti delle note
bilico fra pace e inquietudine. suonate.

a
ANDREA POMINI FERNANDO RENNIS
78/100 71/100

CHARLES WEBSTER TINO CONTRERAS


LA NOCHE DE LOS DIOSES
BROWNSWOOD
ILSA
PREYER
RELAPSE

Alla vene- Veterani


randa età della scena
DECISION TIME

V
di 96 anni, hardcore di
Fortino Washington
DIMENSIONS
Contreras DC - stori-
González camente tra
firma la le più vitali
Praticamente sparito dai sua prima in USA - gli
radar per quasi due decenni uscita internazionale, dopo una Ilsa da un po’ hanno abbracciato
prima di questo disco, il DJ/ carriera lunga e ricca di soddi- un’attitudine horror stretta-
produttore inglese non era

y
sfazioni fra Messico e dintorni. mente connessa con il death
comunque andato oltre allo Batterista e compositore, Tino metal estremo (vedi i loro amici
status di artista di culto nei incanta con sette nuovi brani di Coffins). Dall’altro lato non sono
più frenetici anni 90. grande jazz, amalgama perfetto poi così distanti da band horror
Decennio in cui, dopo aver di movenze soul e tensioni free, doom come i Windhand. Ma
fatto tesoro dell’esperienza momenti espansivi e oscurità, sono molto più brutali ed effe-
di tecnico del suono per con le percussioni precolombia- rati. Il loro nuovo album Preyer
giganti come Juan Atkins, ne a sottolineare il concept su- viene testualmente definito: un
Derrick May e Kevin gli dei tradizionali dell’album. “concept contro questa società
Saunderson, iniziava il cristofascista”.

b
ANDREA POMINI
suo percorso nel concepi- 80/100 CLAUDIO SORGE
re musica house refrattaria alle convenzioni, fino all’atipico 78/100
album All Systems Gone, firmato nel 1999 con l’alias Presence.
Bissato un paio d’anni dopo da Born On The 24th July, pub-
blicato a proprio nome. Da allora, soltanto EP e sporadiche KACEY JOHANSING JYOTI
collaborazioni. Decision Time riallaccia nel migliore dei modi NO BETTER TIME MAMA, YOU CAN BET!
il filo del discorso, disegnando un suono ancor più magneti- NIGHT BLOOM SOMEOTHASHIP CONNECT
co ed essenziale, in primo piano le geometrie percussive, la
rarefazione delle melodie e le voci dei numerosi ospiti. Fra Quarto Il terzo
questi, torna a essere della partita Shara Nelson (vedi i primi album per lavoro
Massive Attack), stavolta nel dub soul scarnificato di This Is l’autrice firmato
Real. Appaiono alcuni dei nomi più promettenti della scena di LA. Che dall’inarre-
sudafricana – Paese in cui Webster si è trasferito da qualche non spezza stabile Ge-
tempo – come Thandi Draai e Sio, quest’ultima in particolare il filo orgia Anne
evidenza nel lento incedere di Burning. Altrove, il leggendario d’Arianna Muldrow
Sipho “Hotstix” Mabuse, già stella del pop locale, aggiunge le che la lega come Jyoti
sue rif lessioni universali su una situazione sociale ostaggio al cantautorato americano più è anche il più interessante della
di forze opposte nella toccante I Wonder Why. E spicca la rilassato (Fleetwood Mac e Ca- serie, per la naturalezza e attua-
presenza di Ingrid Chavez, già musa di Prince e compagna di role King su tutti). Produce Tim lissima urgenza con cui fonde
David Sylvian: è il suo visionario testo spoken word ad accen- Ramsey (Vetiver), aiutano Todd jazz, soul e hip hop. Eloquente
tuare ulteriormente l’incanto di The Spell, brano che chiude Dahloff (Devendra Banhart) la scelta di sovrapporre dei beat
la scaletta prima nella versione originale, poi in una sublime e Amir Yaghami (The Voidz) a due composizioni di Charles
rielaborazione di Burial, fan dichiarato del sopracitato album fra gli altri. Melodie morbide e Mingus in altrettanti “Geemix”,
di Presence. La ciliegina sulla torta di un disco di notevole accoglienti, come uno sguardo mentre pare riferirsi ad Alice
fascino notturno. sull’oceano mentre si attraversa Coltrane (che ispirò questo suo
GIORGIO VALLETTA
Big Sur, sulla Highway 1. Tradi- pseudonimo) la splendida This
zione che scorre dolce. Walk.
89/100 MAURO FENOGLIO GIORGIO VALLETTA
70/100 80/100

byVaSco
78 | RUMOREMAG.COM
SUONA ANCORA

o
RECENSIONI IN BREVE DICEMBRE 2020 IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI

LASER DRACUL NEON BONE OPIUM WARLORDS


HAGRIDDEN MAKE IT LAST NEMBUTAL
MA JESTIC MOUNTAIN MONSTER ZERO SVART

Grezza C’è l’idea Chiaramente

c
versione che il pop influenzato
epic doom punk sia dai Cathe-
di un mix roba tutta dral (20
tra Grand uguale per minuti di
Magus e 40enni mai marcia doom
Saint Vitus. cresciuti. funeraria,
Tinta di Ni. I tede- tra riff squa-
occulto sabbathismo. E con un schi Neon Bone hanno un retro- drati nel marmo) A Heavy Heart
organo doloroso che accompa- gusto malinconico tremenda- non è il brano più interessante né MOLCHAT DOMA
gna il rito, in un wall of sound mente melodico, vicino a certo quello più emozionante di que- MONUMENT
demolente. A tratti bombastici college rock stile Weezer (Baby sto ritorno degli ex Rev Bizarre

S
SACRED BONES
e impenetrabili come i Tom- Don’t You Cry, Surrender To Opium Warlords. Solo quello più
bstones, con qualche pennel- You). E sono molto portati per le tradizionalmente doom. Sarah Un sound che, per quanto
lata alla Masters Of Reality, armonizzazioni vocali alla Beach e Solar Anus sono ad esempio nostalgico, è in grado di cre-
i Laser Dracul ci regalano un Boys (You’re Eating My Brain, puri, monastici post rock. In are inediti parallelismi fra
piccolo gioiello come High Tide It’s Up To You). Per chi gradisce generale un’eccessiva prolissità l’Inghilterra dei primi ‘80 e
Striding: cripta infangata da questa roba, ottimo Ramonesco- e un po’ di pretenziosità rendano l’attualità dell’Est Europa.
coagulato sangue doom. re nostalgico. l’ascolto totale di Nembutal un
po’ faticoso.

a
CLAUDIO SORGE MANUEL GRAZIANI
75/100 73/100 CLAUDIO SORGE
73/100

PHILIP PARFITT PRIVATE WORLD STEVAN


MENTAL HOME RECORDINGS ALEPH ONTOGENY
A TURNTABLE FRIEND DAIS ASTRAL PEOPLE RECORDINGS

Meriterebbe Il duo L’eclettico


molto di più, gallese crea produttore

V
uno come la propria australiano
Philip Par- rilettura del ci racconta
fitt. Purtrop- nuovo pop la sua “on-
po la carriera britannico togenesi”
dell’ex Per- anni 80, attraverso
fect Disaster con tocchi questo
(nonché collaboratore di nomi new romantic e sensibilità secondo lavoro, in cui inanella
come Nico, Spiritualized, Sonic sophistipop, e però, questo il sette nuovi pezzi morbidi e sen-

y
Boom, My Bloody bello, più che una riproduzione suali dall’afflato onirico.
Valentine ecc.) non è esattamente in vitro la loro è una ipotesi Sinuose linee melodiche oscilla- TOUCHÉ AMORÉ
improntata all’iperproduttività. ucronica, in cui Bill Nelson no tra caldo pop e R&B intimista LAMENT
Un disco come questo è quindi un incide Avalon e David Sylvian tracciando percorsi frastagliati EPITAPH
gioiello raro, incantevole carezza guida gli It’s Immaterial. Dura e notturni verso suadenti pano-
pop folk cantautorale tra Leonard mezz’ora e scende giù così bene, rami costruiti su impalcature Un’empatia fortissima, la
Cohen, Smog e Robyn Hitchcock. tanto è elegante e raffinata la elettroniche. Un ulteriore passo musica come pezzo di vita
CARLO BORDONE scrittura, che quasi uno non se avanti nella giovane carriera vissuta dall’ascoltatore.
ne accorge. dell’artista. Anche in questo quinto
82/100 album, il più ragionato e

b
ALESSANDRO BESSELVA AVERAME DORIANA TOZZI
“adulto” di tutti.
73/100 70/100

SURPRISE CHEF ISRAEL VINES YAWNING MAN


DAYLIGHT SAVINGS AND NOW WE KNOW NOTHING LIVE AT GIANT ROCK
MR BONGO INTERDIMENSIONAL TRANSMISSIONS/ HEAV Y PSYCH SOUNDS
EYE TEETH
Che a Durante
Melbourne Il primo il (primo)
ci sia una album lockdown
vivacissima dopo un covid gli
scena fra decennio di Yawning
jazz, funk 12” proietta Man hanno
e R&B non Vines fra registrato
è più una i nomi da nei deserti
novità. Sul lato più vintage seguire del del mojave questa sognante ed
dell’ambito si posiziona il quar- panorama techno USA, con eterea soundtrack rock. Mutatis
tetto rivelatosi lo scorso anno i suoi 50 minuti di muscoli e mutandis: un po’ quello che
con All News Is Good News. cervello in parti uguali. Roba fecero i Pink Floyd con il Live
I groove strumentali del loro molto underground, in cui At Pompei (1972). Cinematic
secondo album ne ribadiscono confluiscono sia l’educazione sound degli spazi sconfinati. E A. G. COOK
la vicinanza stilistica ai BadBa- rave detroitiana dell’uomo, sia se vogliamo, un po’ colonna so- APPLE
dNotGood e al maestro David il suo sguardo verso quello che nora per documentari “National PC MUSIC
Axelrod, in evidenza Deadlines è successo nel frattempo in Geographic”. Non capisco poi
e la dinamica jam percussiva Gran Bretagna: techno locale, perché uno dei brani più belli si Nell’anno più medievale del
Leave It, Don’t Take It. hardcore, jungle, breakbeat, intitoli Nazi Synthesizer. nostro presente recente, un
GIORGIO VALLETTA bass. Se avete a cuore il genere, CLAUDIO SORGE
soffio d’ottimismo irrive-
essenziale. rente, per un futuro che è
70/100 ANDREA POMINI
72/100 ancora pagina bianca.
78/100
byVaSco
RUMOREMAG.COM | 79
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TREECOLORE DISCO DEL MESE

S c
a
GIORGIO CANALI & ROSSOFUOCO

V
SOFFIANO VENTI INCANDESCENTI
DI ROCK ANARCHICO E COMBATTENTE

y
se fosse un ragazzino: impestato, natu- del mondo, perché figlie di una prima-
ralmente. Un’energia, una testardaggine, vera di isolamenti, o meglio del Grande
un bisogno autentico di esprimere ciò Panico Globale del 2020, come lo ha
che ha nello stomaco, che lo tormenta, definito lui. Nate dall’estro di tutti, dal
che lo fa rimuginare, che gli brucia den- talento di Canali e dei Rossofuoco, uniti
tro come fosse benzina. Quello stesso ancora una volta, seppure lontani fisica-
bisogno che gli fa prendere a testate il mente. Canzoni che non si dimenticano
microfono fino a procurarsi un segno di indagare tra le pieghe dei sentimenti,
sulla fronte, se necessario. Talvolta è permeate dal trasporto, da quel rosso

b
difficile condividerne i contenuti, per incandescente che è il suo colore.
esempio quando si riferisce a una pre-
sunta militarizzazione del paese, ma è Ma anche da una dimestichezza con la
una prospettiva estrema la sua, e non è scrittura che è oramai assodata, così
certo una novità. È una prospettiva anar- come la padronanza degli strumenti con
chica. Perfettamente calzante e coerente i quali i nostri disegnano trame diverse.
con la persona e il personaggio. Con il Dal folk rock cantautorale americano,
suo temperamento. Sa essere spietato, al combat, al blues, al punk rock, a sfo-
incazzoso, battagliero, ferocemente criti- ciare in divertissement spagnoleggianti
co, provocatore, dissacrante, ma mai di- (Morire Per te). Il risultato è un doppio
sincantato sino in fondo. Perché capace album decisamente eterogeneo, fatto di
di commuoversi e commuovere, poetico, tante parole, chitarre, altrettanti pensie-
GIORGIO CANALI romantico. Pur portando comunque ri, molti mugugni, e un cuore grande e
& ROSSOFUOCO avanti a testa bassa le sue ragioni, condi- colmo. Colmo di esperienza, di ricordi,
VENTI visibili o meno che siano. di idee, di carattere, di passione, di ur-
LA TEMPESTA DISCHI genza, di sarcasmo, di insofferenza.
E in ogni caso, a partire dalla nostalgica Ma certamente, e nonostante tutto, un
2020 lo hai sfidato? E Canali ti risponde Eravamo Noi che apre il disco sino ad cuore mai stanco né arreso.
con 20 canzoni che come solito e per arrivare all’intima Rotolacampo che lo 76/100
usare un eufemismo non le mandano a chiude, i brividi si fanno sentire.
dire. La cosa sorprendente dell’artista Tra riflessioni ad alta voce, memorie,
ferrarese è che riesce a coniugare una storie, attualità, politica, amori, dolori,
rabbia viscerale alla dolcezza più pura; maledizioni e moccoli, tra r’n’r dalle
dolcezza un cavolo, replicherebbe proba- tinte accese, assoli criminali e radici folk
bilmente lui borbottando, ma tant’è. Ha combattenti, scorrono 20 ballate compo-
un fuoco dentro che lo fa muovere come ste e incise a distanza e da diverse parti

DI BARBARA SANTI - FOTO DI ROBERTA CAPALDI

byVaSco
80 | RUMOREMAG.COM
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TREECOLORE GLI ALBUM DICEMBRE 2020

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CAMPOS MAX CASACCI CATHOLIC BLOCK MARCO COLONNA
LATLONG EARTHPHONIA WE FAIL & NOISE OF TROUBLE
WOODWORM SUGAR/UNIVERSAL MAPLE DEATH MIS SUEÑOS SON IRRENUN-
CIABLES, OBSTINADOS, TESTARU-
“Figlio del fiume… l’eco dei I suoni della terra e delle sua Credo (e temo) di non essermi DOS Y RESISTENTES
boschi non aver paura di creature vengono modellati ancora occupato da queste NIAFUNKEN
ascoltare, di lasciarti andare”, e manipolati in un manifesto parti dei Qlowski, formazione
recita la seconda canzone del sonoro che prova a dare al di natali romagnoli, adozione Da tempo nell’olimpo del

S
terzo album del gruppo pisano. mondo una voce per dialogare bolognese e attualità londine- jazz italiano, il clarinettista
Folktronica giocata in sordina, con noi. I suoni, provenienti dal se. Capiterà di certo in futuro, romano esplora con i Noise Of
per un disco introverso, sus- cielo, delle profondità del mare, stante il fatto che i ragazzi sono Trouble il suo lato più “rock”
surrato, immerso nella natura, passando per il delta del Po e le indubbiamente meritevoli di at- e politicizzato. Da un lato,
soprattutto in quella umana. montagne di quattro continenti, tenzione, ma ora è il momento la chitarra baritona di Luca
Perché è l’animo umano che diventano musica nella decodi- di prestare ascolto alla prima Corrado e la batteria di Cristian
i nostri indagano, con le sue fica di un linguaggio comune. uscita di Catholic Block, alias Lombardi creano trame nervose
contraddizioni, le fragilità, le I brani sono piccole opere dietro cui si cela il loro cantan- e incalzanti per i vari strumenti

a
incertezze, le paure, i fantasmi. strumentali, pioneristiche, te, Michele Tellarini. Otto can- a fiato di Colonna, che suona
Lo fanno raccontando storie, visionarie, fatte da suoni ance- zoni stampate sul nastro di una anche diverse percussioni
inventando personaggi, parlan- strali e atmosfere primordiali. cassetta capace di agganciare africane o autocostruite.
do per immagini. Ricorrendo Una magia di sintesi elettrica in l’immaginario sonoro degli anni Dall’altro, spuntano omaggi
anche ai messaggi che la natura cui i cuculi diventano linee di 80, già caro alla formazione significativi: Berta è la militante
sottende. Sono ballate folk che basso, le balene si trasformano base, al weird pop stralunato ecologista honduregna Cáceres,
sembrano provenire d’oltreoce- in pianoforti e le pietre di Gozo di questi anni Zero. Un Rage In assassinata nel 2016, e El
ano, cantate e arpeggiate dall’ex si riscoprono antichi strumenti Eden che balla sciancato in abiti Derecho De Vivir En Paz è una
Criminal Jokers Simone Bettin, orchestrali. Un’opera singolare, fuori misura, cuciti per traverso delle canzoni più famose di
accompagnate dagli impulsi ta- impegnata, legata alla nobile da apparecchiature lowcost e Victor Jara. Luis invece è

V
lora blues di Tommaso Tanzini causa ambientalista, che cerca codificato in prospettiva (post) Sepulveda, citato anche nel
e “disturbate” da glitch e inserti di sensibilizzare le persone alla moderna dalla lente deforme e titolo, e le rime sanguigne del
elettronici dispettosi curati difesa di un mondo con cui non rosea di un Ariel Pink concreta- rapper sardo Riccardo Fadda in
dal produttore e sodale Davide sappiamo più parlare. mente mitteleuropeo. Apocalisse fanno il resto.
Barbafiera. SIMONA VENTRELLA ARTURO COMPAGNONI ANDREA POMINI
BARBARA SANTI 74/100 71/100 78/100
80/100

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ALESSANDRO CORTINI DEADBURGER DOLORE HAF HAF
MEMORIE I / MEMORIE II LA CHIAMATA 2020: I SETTE TESCHI PATTERN IN CHAOS

b
AUTOPRODUZIONE SNOWDONIA DI ANDROMEDA GANG OF DUCKS
HPGD
Alessandro Cortini, già A sette anni da La Repubblica Era agli inizi la Gang Of Ducks
nei Nine Inch Nails, un Delle Nuvole, box che ne ra- Parafrasando il nome di una quando usciva Notch, prima
album solista uscito nel dunava le estensioni più speri- band proiettata dall’esperienza cassetta di Niccolò Bianchi
2019, recentemente aveva mentali, fino a lambire ambient dei Giöbia, la morte viene dallo come Haf Haf e quinta uscita
pubblicato un ottimo disco e chamber music, l’ensemble spazio: ecco il nuovo album di dell’etichetta torinese. Sei anni
collaborativo con Daniel toscano pubblica La Chiamata, Dolore. Ovvero: il mood space dopo, alle proprie condizioni e
Avery. Tra le sperimentazioni controparte “al di qua dello orrorifico in cui si immerge il quasi centellinando le uscite, il
sonore successive messe in specchio” di quel viaggio interio- polistrumentista Giorgio Trom- marchio è diventato un punto
circolo via Bandcamp c’è re, e ode alle qualità trascenden- bino. La sua nuova opera ci con- di riferimento per chi scanda-
Memorie (I e II): un flusso tali della percussione, con due duce in incommensurabili spazi glia l’area grigia fra techno e
ambient composto utilizzando batteristi pressoché in ogni trac- oscuri, dove si costruiscono sperimentazione elettronica.
solo il sintetizzatore EMS cia (tra cui Christian Calcagnile frammentati percorsi dark litur- E Pattern In Chaos un album
Synthi AKS, pezzo forte e Bruno Dorella), la tripartita gici, ispirati ai ritmi di Giorgio che terrà alto il profilo. Può
nelle composizioni di Brian Tamburo Sei Pazzo con Alfio Moroder e al prog dei Goblin. suonare male, ma nelle sue
Eno o di Jean-Michel Jarre. Antico, l’intensa rielaborazione Trasfigurando ogni spunto in otto tracce c’è di tutto: techno
Memorie I è un crescendo di Tryptich di Max Roach. E i una nuova grammatica electro da capannone (liscia o al ral-
epico e dinamico (Come fiati di Enrico Gabrielli e la voce retro/progressiva. E con un lentatore, come in Bonola),
Prima) in tutto il suo sviluppo, di Lalli, tra gli altri, a impreziosi- buon e sapiente uso di riff, sì riff, breakbeat acidissimi, dubstep
mentre Memorie II, dai suoni re le tessiture, mentre i “filtrag- elettronici, che lasciano traspari- pesantissimo (Venom), IDM,
leggermente più agitati si gi” del quartetto sono una lente re l’antica militanza hard del no- distorsione, campioni maltrat-
chiude con pulsazioni drone che volge le distopie in utopie, stro. Così come, ad accompagna- tati, tutto poco riconoscibile e
(Non). L’ascolto perfetto per coadiuvata da un debordante re in questi riff, a volte troviamo mescolato, con una voce parla-
chiudervi nella vostra bolla. booklet in forma di immaginario inconfondibili arie morriconiane ta ed effettata a fare da possibi-
NICHOLAS DAVID ALTEA (e immaginifico) almanacco. (Allineamento - I Sette Teschi Di le filo conduttore.
74/100 ALESSANDRO BESSELVA AVERAME Andromeda). ANDREA POMINI
75/100 CLAUDIO SORGE 79/100
80/100

byVaSco
RUMOREMAG.COM | 81
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RADICI DICEMBRE 2020 / ISOBEL CAMPBELL

10 CANZONI PER
ISOBEL CAMPBELL

c
Il 7 febbraio per Cooking Vinyl è uscito There Is No Other, a 14 anni dal precedente
Milkwhite Sheets, inciso dall’eclettica cantante e musicista scozzese molti anni fa, in
giro per il mondo con il marito - e produttore - Chris Szczech, un disco poi congelato
a causa di guai con l’etichetta. Nel frattempo sono usciti i tre dischi che hanno sancito
la fortunata collaborazione tra la nostra e Mark Lanegan, Ballad Of The Broken Seas,
Sunday At Devil Dirt e Hawk, tra lo stesso 2006 e il 2010. Non paga, ai primi di agosto
ha pubblicato un EP in digitale che si accompagna al nuovo album, Voices In The Sky. In

S
scaletta cinque tracce, di cui due inedite ad aprire e chiudere il lavoro, Together e Sa Ta
Na Ma, e tre cover. Come se non bastasse, sono appena uscite le ristampe di Amorino
e di Milkwhite Sheets. Noi siamo lieti di ascoltare direttamente le sue dieci canzoni da
quella voce soffusa, fragile e singolare.

a
TAG S: #THEREISNOOTHER #L ANEGAN ONLINE: ISOBELCAMPBELL.COM

THE LOVIN’ JIMMY CLIFF NAT KING COLE NANCY SINATRA & LEONARD COHEN
SPOONFUL WONDERFUL WORLD, NATURE BOY LEE HAZLEWOOD I CAN’T FORGET
DO YOU BELIEVE IN MAGIC BEAUTIFUL PEOPLE SOME VELVET MORNING

V
“Crescendo mamma “Per me I Can’t Forget,
“Potrebbe essere la mia “Metto questo singolo suonava Nat King Cole “Questa canzone ha questa performance in
sigla. Riassume il modo quando voglio energia in casa tutto il tempo. ispirato gran parte del particolare, potrebbe

y
in cui vivo la musica da nei miei passi e un Mi è sempre piaciuto lavoro di produzione essere opera di Lee Haz-
quando ero bambina. sollievo immediato. quando lo faceva. È una e scrittura con Mark lewood. Adoro tutta l’o-
Mi eccita, è magia tota- Sono vibrazioni gioiose. strana, piccola, sinuosa Lanegan. È bella e pera di Leonard Cohen.
le e divorante, puro tra- Mi fa sentire un po’ canzone, senza ritor- psichedelica, riassume Lo trovo affascinante”.
sporto. La vita si evolve, più fiduciosa. Mi piace nello e con una melodia il perfetto contrasto tra
le persone vanno e ven- ascoltare questa canzo- misteriosa. Amore, luce e ombra maschili e
PLAYLIST

DA I’M YOUR MAN


gono, ma la musica non ne soprattutto quando amore, amore. Sempre. femminili”.
mi ha mai deluso”. mi preparo o mi trucco. In tutti i modi”.
DA DO YOU BELIEVE IN Mi fa ballare”. SINGOLO DA NANCY & LEE

b
MAGIC SINGOLO

NINA SIMONE FRANÇOISE HARDY PAUL MCCARTNEY DIONNE WARWICK THE VELVET
AIN’T GOT NO, I GOT LIFE COMMENT TE DIRE ADIEU MAYBE I’M AMAZED DO YOU KNOW THE WAY TO UNDERGROUND
SAN JOSE I’LL BE YOUR MIRROR

“Ascolto questo sin- “Amo il groove francese “Ho ascoltato tutte le cose “Adoro Bacharach e
golo quando voglio di questo brano. Lei mi di Paul nel 20/20. David, autori e produttori “Nico è sempre stata una
andare avanti o voglio ha influenzata molto. Se È stato affascinante. di questa canzone. delle mie preferite. Un’al-
scrollarmi di dosso non l’avessi mai sentita Il genio di Paul McCartney Do You Know The Way tra mia fonte di ispirazio-
la depressione. ‘Nuff non so se avrei provato è strabiliante. To San Jose è straordina- ne personale, ispirazione
Said! è stato inciso tre a cantare. Così sintonizzato, così ria, e contiene così tanta per cantare. I’ll Be Your
giorni dopo l’omicidio C’è qualcosa nella sua musicale, intuitivo e verità. Dopo aver vissuto Mirror, scritta da Lou
di Martin Luther King soffice voce che mi stimolante. a Los Angeles per un Reed, è così dolorosamen-
Jr.: il programma del ha spinta a chieder- Un genio infinito”. decennio, ragazzi, questa te bella”.
Westbury Music Fair mi se potessi cantare canzone è così vera”.
quella sera era dedicato anch’io”. DA MCCARTNEY DA THE VELVET UNDER-
alla sua memoria”. DA VALLEY OF THE DOLLS GROUND & NICO
DA ‘NUFF SAID! DA FRANÇOISE HARDY

A CURA DI BARBARA SANTI - FOTO DI ASHLEY OSBORN

byVaSco
82 | RUMOREMAG.COM
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TREECOLORE GLI ALBUM DICEMBRE 2020

c
HIROSHI LE FORBICI DI MANITÙ LE SACERDOTESSE MOLTHENI
ANYTHING & FRIENDS DELL’ISOLA DEL PIACERE SENZA EREDITÀ
NUFABRIC TINNITUS TALES TOUR ALLE ONDE LA TEMPESTA DISCHI
SUSSIDIARIA V4V/CLOUDHEAD
Dream pop proveniente dalle Ritorna Motheni 11 anni dopo
Marche, che alle strutture eteree Se c’è una malattia professionale Con un nome che riporta alle Ingredente Novus, ultimo lavo-
e sognanti caratteristiche del dei musicisti, quella è il tinnitus. 12 Fatiche Di Asterix, la band ro sotto questo pseudonimo. Sa-
genere aggiunge un tocco di Del disturbo soffre anche Vittore piacentina comprime tutta se rebbe stato ovvio aspettarsi un

S
elettronica, come accade nel sin- Baroni, instancabile movimen- stessa: non solo riferimenti cambiamento radicale e lasciano
golo Lost Highway, in cui i Cure tatore artistico e sperimenta- musicali, ma il piano di ascolto in qualche modo spiazzati i sil-
incontrano i Battles. I ragazzi tore pop nonché per molti anni cresce e vira verso il poeta logismi legati a Toilette Memo-
amano guardarsi la punta delle colonna di questo giornale. Nel portoghese Pessoa, il francese ria, l’album che lo ha consacrato
scarpe, ma lo fanno con perso- 2016, con Le Forbici Di Manitù e Mallarmé, o Shakespeare. tra i migliori autori della scena
nalità, abbracciando molteplici una cinquantina di collaborato- Suoni 90’s alternativi dove indipendente. Senza Eredità è
cifre stilistiche attraverso pezzi ri, proprio all’acufene dedicava le chitarre si dividono tra accompagnato da sonorità che si
dal carattere umbratile (Intima- (se è il temine giusto) un “pro- gli egoismi chitarristici dei muovono lungo svariate direzio-

a
te, Days) e altri dal piglio ben getto audio/educativo” sotto Dinosaur Jr e i riverberi che ni, ben rappresentate dalla ro-
più deciso (Run, Ran, Run). Se forma di box intitolato Tinnitus arrivano dai primi anni 90 lato tonda pop song d’autore La Mia
Trading Places potrebbe benis- Tales. Questa ne è la postilla dal shoegaze, o ancora la scuola Libertà, il folk azzardato in Ieri,
simo appartenere al repertorio dei Replacements ma più un’elettrica effimera in Se Puoi
vivo, e arriva in una confezione
dei Daughters o degli Slowdive, dilatata. Vien da pensare anche Ardi Per Me. Il disco mostra al
curatissima: copertina da 10”
Isolation Row si colora avvol- al periodo di Conquiste (2012) pubblico una gamma di brani
con un CD di versioni live dei
genti scenari sintetici in cui la dei Cosmetic come punto impressionanti: la ricerca della
brani a opera delle Forbici e vari
malinconia si dipinge di tinte d’incontro con l’Italia. Alle verità, la percezione del tempo,
“friends” (Fabrizio Tavernelli,
fosche in pieno stile Notwist. Un Onde però ha una componente il passato; mettendo in risalto
Lettera 32, Samora, Deadbur- ancora una volta le notevoli ca-
album che conosce un crescendo più riflessiva e ragionata, meno
ger) e un 45 giri con due inediti

V
emozionale che culmina con urgente, anche se qualche pacità di scrittura, mescolando
l’esplosione emotiva alla M83 di in studio, piacevolissimi esem- l’ispirazione e la lucida ragione
plari di pop sghembo e jazzato strappo c’è (Astronauta).
Mountains e con il drumming NICHOLAS DAVID ALTEA di Moltheni.
sincopato di Shapes. tra XTC e Adrian Belew.
ELENA REBECCA ODELLI
CARLO BORDONE 75/100
STEFANO D’ELIA 80/100
78/100
75/100

b
RAMON MORO
y
Ramon Moro chiude la trilogia iniziata con Magma (2009) e Stone
And Death (2017), come DaRKRam. Rispetto ai precedenti lavori,
Offering non è un concept ma un album di composizioni che
evolvono nel tempo e non comunemente collocabili o identificabili.
Il trombettista torinese, infatti, è un vero e proprio studioso della
musica, caratteristica che lo ha sdoganato oltre qualsiasi etichetta
di genere, conducendolo dal jazz contemporaneo al neoclassicismo
e a esplorare sentieri dark ambient sino al black metal. Offering è
il risultato di questa trasversale ed estrema contaminazione. Apre
Preparation And Presentation Of The Gifts, personale prepara-
zione di un rito, tra droni e colate di tromba che a tratti ricordano
sonorità medioevali. Segue Labyrinth, una muscolare lotta tra
OFFERING
SUBCONTINENTAL

vero e proprio mantra. Poi l’album cambia direzione e In Recuer-


dos De La Alhambra (di Francisco Tàrrega) emerge la sensibilità
e l’abilità nella trascrizione, per tromba, di un brano composto
sempre e solo per chitarra classica. Walking Towards Farewell
e I’m So Sorry Madame, There’s Nothing More To Do nascono
rispettivamente dall’ossessione per la misura del suono e dal ri-
cordo del sentimento scatenato dalla sirena dell’ambulanza dentro
la quale si trovava dopo un incidente stradale. Chiude Adagietto
Symphony No.5 di Gustav Mahler, la coraggiosa e folle versione di
un brano dalle fortissime connotazioni classiche, in cui traspare
la commozione nel proporre, per tromba e flicorno, una composi-
zione delicata e raffinata solitamente affidata a grandi orchestre.
riff violenti e ritmi ossessivi, come per liberarsi dalla frenesia del Offering è la colonna sonora di un mondo che non c’è.
nostro tempo. Elephantine March è un’esperienza compositiva ori- ANTONIO BRIOZZO
ginata da una battuta di scrittura e infine dilatata a diventare un 78/100

byVaSco
RUMOREMAG.COM | 83
o
IN ITALIA

c
ANDARE CAMMINARE SEGNALARE
(E ALTRI DISCORSI)

S
ndare a spada tratta, qualche volta il mese dopo emergeva.
seri puntuali…ascoltare Ora il venerdì sera con la deadline
A mensile la domenica faccio un post su

a
camminare segnalare!
Banda di recensori, dai Facebook, che di solito gli altri giorni
segnalare! È un 2020 uso per trollare i trumpisti treecolori che
stuck in a loop di pipponi praticano yoga (esistono e sono più delle
su come cambia continuamente il modo copie stampate di Morricone Segreto)
di ascoltare-fare-scrivere musica: e per chiedendo alla mia bolla di 3000 amici,
pipponi intendo sia quelli di “Rockol” di cui 2600 per ragioni musicali: AMICI
che quelli della rubrica Panzane a DELL’INTERNET, DISCHI ITALIANI
pagina 14. Oramai è tutto un pippone, DEL MESE? Fra uno Speranza e un
un siluro… come o chiami? Come diceva Lucio Corsi o al massimo un Post Nebbia
profeticamente Valè/Marco Giallini, in (verso cui ho pregiudizi vista l’etichetta

V
Boris s03e12: devi esse breve, sta cosa per cui escono), ecco saltare fuori i
se me la vuoi far ascoltà ce devi mette progetti da segnalare. Da Facebook ai
due minuti, due minuti e mezzo ma post Instagram sono meno di 6 gradi di
separazione che mi portano all’1.44 di
un venerdì sera a scoprire realtà come
massimo. Preso quindi atto dei limiti l’etichetta pordenonese (siam sempre
della demokrazia (ecco l’inevitabile lì ultimamente: il complotto d’altronde
richiamo alle elezioni americane, è tornato di moda) Ghost City

y
chiuse mentre scrivo), skippati e (ghostcity.bandcamp.com), collettivo
cestinati gli ultimi tre comunicati con la passione per la contaminazione
stampa su cui avevo fideisticamente musicale elettronica, glitch, esperimenti
fatto affidamento per svortà, arrivo a metal-shoegaze, e la sperimentazione
passare i due minuti di ascolto dopo audio e videofotografica virata lo-fi e
essere capitato sul bandcamp di Rous dai mood scuri, con una certa attitudine
Records, piccola etichetta di Foligno DIY: citiamo samplificando i Future
che da poco ha fatto uscire Worms di Hologram. Su messenger altri messaggi
LAGUNA BOLLENTE Simone Felici e Marco Verdecchia. che mi segnalano altri progetti, ma sono

b
DISCOCESSO (DEMO) Concepita come colonna sonora di un già a 3268 battute sulle 3200 previste
BDBIRD FAMILY INDEPENDENT (ora editando 3141): tocca rimandare al
videogioco immaginario a base di basso,
batteria, percussioni e sintetizzatori 2021.
L’eterno dilemma fra il lofai e il cisei: nel chiptunizzati, è il sogno del pianeta
dubbio riproduzione automatica mode Niibs fatto di nani capitalisti, primigenie
on per l’EP di 12 minuti rintracciabile creature ancestrali, rovesciamenti
solo su YouTube (unica traccia social di potere e traballanti visioni. E si
del duo veneziano) o su cassetta/CD vi avanzano due minuti rimanete su
con le consuete tirature carbonare e rousrecords.bandcamp.com e
bestemmia in copertina. Arroganza ascoltatevi anche Mourning Dress di
e pressapochismo, drum machine e Rocco Zulevi, uscito invece in apertura
shoegazzate da cameretta (su tutti il di anno: sei tracce di pop psichedelico
pezzo in chiusura Saluti E Sputi col dal mercatino dell’usato, risultato del
suo refrain vivere più meno comodi progetto solista di questo musicista già
ma catatonici) che ti si incollano visto in azione con Rijgs ed ESPADA.
come cingomma nelle orecchie. Una di Il suo disco è suggestivo e sfuggente
queste filastrocche cantilenate potrebbe come Gullit in versione Samp e quindi
tranquillamente diventare una versione praticamente suona come un cervo che
meno populista di Pop Porno e se fosse esce di foresta. Torniamo all’attualità
il 2008 potremmo ascoltarcela prima in rispondendo alla domanda: come scelgo
Rai e poi nel 2017 in una serie prodotta i progetti da segnalare nel 2020? Per
in Italia, se smettessero di ambientarle me la golden age della rubrica è stata
solo a Roma. O forse no. quando le dinamiche ascoltare-fare-
Comunque daghe d**can! scrivere di musica mi permettevano
79/100 di andare a un concerto e beccare (in)
dyrettamente qualcuno o qualcosa che

A CURA DI MARCO PECORARI

byVaSco
84 | RUMOREMAG.COM
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TREECOLORE GLI ALBUM DICEMBRE 2020

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POST NEBBIA RAINBOW BRIDGE GREGORIO SANCHEZ NICOLAJ SERJOTTI
CANALE PAESAGGI UNLOCK DALL’ALTRA PARTE DEL MONDO MILANO 7
DISCHI SOTTERRANEI/LA TEMPESTA NEW BORN GARRINCHA/FONOPRINT LA TEMPESTA/UNIVERSAL

“È la cosa più orribile che io Tra un lockdown e l’altro, il La freschezza malinconica di un Quando inizia un brano di Ni-
abbia mai visto”, esclama uno rock blues più acido continua viaggio, che sia dentro o fuori colaj Serjotti, si rimane per un
spaventato poliziotto di fronte a bruciare. Ad alimentarlo ci di sé non importa, un girotondo attimo disorientati. Quasi come
al mostro protagonista di Blob, sono, tra i più efferati piro- o migliaia di chilometri chissà: fossimo in un film di Xavier

S
Il Fluido Che Uccide, una scena mani, i Rainbow Bridge, trio l’album d’esordio di Gregorio Dolan, l’artista ci porta in una
che abbiamo imparato a cono- post hendrixiano alla maniera Sanchez è una delicata partenza dimensione personale facendoci
scere grazie alla famosa tra- degli Earthless, che come loro verso paesaggi variegati da sentire subito a nostro agio. Le
smissione di Rai Tre. Chi come amano improvvisare selvaggi songwriter sospeso tra i classici produzioni – di Fight Pausa e
me da ragazzino si è spesso percorsi acid blues, partendo italiani e il minimalismo folk Wuf – sono parte integrante
addormentato con la TV accesa quasi sempre da un mood e d’oltreoceano. Pop introverso di questo viaggio, strizzando
conosce quella strana sensazio- poi via via crescendo con una e aperture leggere, mentre i spesso l’occhio ai mondi di Mac
ne che si prova quando un Tg forza inarrestabile; come il testi cercano una via personale Miller e Earl Sweatshirt. Se

a
o un telefilm si insinuano tra i divampare di un incendio. che si muove tra storie piccole volessimo descrivere Milano
proprio sogni, proprio come fa Esaltante Marvin Berry che e rime, ironia e quotidiano. Gli 7 (il primo disco del giovane
il Blob, tracimando dal sottile apre le ostilità e Jack Sound arpeggi disegnano Indiani e artista) con una parola, questa
pertugio posto appena sotto che le chiude allo stesso modo, Dopo Marte come fossero tappe sarebbe morbido. Ogni brano
le nostre palpebre abbassate e non interrompendo mai il flus- di un itinerario che passa per il è un’istantanea di quotidianità
penetrando le nostre sinapsi. so della tensione per tutti i 44 respiro dolce della title track, lontana dall’essere stucchevole.
Chiamiamolo anche pop ip- minuti di durata dell’album. o per il ritornello di Macchine Le classifiche difficilmente pre-
nagogico, ma i programmi di Jimi Ray Piazzolla fa cantare e Volanti che ti trascina nelle senteranno questo disco, ma per
questo Canale Paesaggi sono domeniche pomeriggio. Su chi cerca una piccola e piacevole
urlare lo strumento e la band
distinti da colori acidi in cui tutto una leggerezza per volare novità nella sovrapproduzio-
lo sorregge e lo asseconda alla

V
tastierine lisergiche dal gusto sopra le cose e guardarle da una ne dell’industria musicale e
grande. Non dissimili neanche
eighties costruiscono torpide diversa prospettiva. nella ridondanza di quella rap,
dai Tia Carrera, per quel ca-
strutture art rock dai ritmi ip- MARGHERITA G. DI FIORE quest’album potrà essere una
lore tutto americano figlio dei
notici, proprio come piacerebbe 75/100 gradita sorpresa.
deserti.
a Enrico Ghezzi. MATTEO DA FERMO
CLAUDIO SORGE
STEFANO D’ELIA
79/100 70/100
72/100

y
PAOLO SPACCAMONTI/ TOMORR DAVIDE TOSCHES ZEN CIRCUS
DANIELE BRUSASCHETTO TOMORR SULLA TERRA L’ULTIMA CASA ACCOGLIENTE

b
ACID COSMONAUT NEW MODEL LABEL POLYDOR/UNIVERSAL
BURNOUT II
TOTEN SCHWAN
Melodie del folklore proto Il quarto lavoro del cantautore Campioni mondiali di causti-
Agosto deve essere un mese balcanico con mostruosi riff piemontese intende sancire un cità, pesi massimi di introspe-
complicato per Paolo Spacca- stoner/doom. Dovessi trovare nuovo inizio: c’era stato, dopo zione ma anche cintura nera
monti e Daniele Brusaschetto. A un termine di paragone per gli il precedente Luci Della Città di critica sociale, Appino & Co.
distanza di tre anni, nuova- italo albanesi Tomorr, direi Distante, un disco lasciato nel giungono al loro 11esimo album
mente composto nel medesimo i Natas, per questa capacità cassetto, prova che il perfezio- con la maturità dell’esperienza
periodo estivo, esce il secondo nel saper coniugare sludge nismo è soprattutto capacità di e al tempo stesso l’autenticità
volume di Burnout, introspetti- heavytude e folklore etnico. dire la cosa giusta al momento e la freschezza degli esordi,
vo viaggio nella labirintica psi- Ma certamente i Tomorr sono giusto. Le strutture portanti di riflettendo ancora una volta
che dei due musicisti torinesi. più magniloquenti e rocciosi Sulla Terra sono più scoperte e sull’illusione della libertà che ci
La percezione è che in questo dei Natas. Forse più vicini agli immediate, costruite sul piano- muove come marionette in un
secondo lavoro (MC in sole 99 Sleep da questo punto di vista forte, strumento originario del cosmo alienante. L’unico spazio
copie) venga meno il concetto di (Vargmail). E sicuramente Nostro, l’obbiettivo è scrivere veramente nostro, l’“ultima
sottrazione, ampiamente svilup- rompono molti schemi dello d’amore consapevoli che l’ap- casa accogliente” che possiamo
pato nel predecessore, e il suono stoner classico. Varr, uno parente semplicità del formato abitare, è il nostro stesso corpo,
sia meno scarno e più materico dei brani più esaltanti del è solo la cima emersa del non nascondiglio perfetto ma a
per gli opulenti ritmi di Brusa- loro debut album, eviscera detto. I testi riducono all’osso i volte anche gabbia. Le melodie
schetto. Le asciutte linee chitar- e disseziona monumentali sentimenti, le melodie si aprono elementari tipiche della band
ristiche, di cui abbiamo qualche blocchi fuzz/doom in questo toscana sono zucchero che
in ampi respiri (Diana), e Piog-
reminiscenza nei primi due modo folle e esausto (e sempre nevica sui testi amari e provo-
gia, ripresa anche in versione
minuti di Gocce e in Balliamo con l’icona Sleep sullo sfondo). catori, mentre le musiche e gli
voce, harmonium e cori eterei,
Ancora, lasciano maggior spazio A tutto si aggiunga un tasso di arrangiamenti fanno un ulte-
ben illustra lo spessore espres-
alle trame industrial nei dodici acidità psichedelica devastante,
sivo del personaggio, la sua in- riore passo in avanti verso una
minuti di Al Jourgensen e in che divampa tra riff inebrianti
consueta cura per suoni e timbri ruspante zona cantautorale.
minima parte in Spore. e slanci epici, nella conclusiva
folklorica psichedelica The 101 intesi come inneschi emotivi e DORIANA TOZZI
ANTONIO BRIOZZO
Windows Village. mai come fine. 80/100
78/100 CLAUDIO SORGE
ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
78/100
byVaSco
81/100 RUMOREMAG.COM | 85
o
TREECOLORE GLI ALBUM DICEMBRE 2020

ARCO BANDA POPOLARE BONETTI GUIDO BRUALDI


ARCO DELL’EMILIA ROSSA QUI ESTINZIONE 666
AMMIRATORE OMONIMO/ LA GOCCIA E LA TEMPESTA LABELLASCHEGGIA /BRAVO DISCHI MIACAMERETTA
PASTIFICIO ELETTRICO AUTOPRODUZIONE
Bonetti Qualcuno

c
Un disco Pronti per non cerca se lo ricorda
pieno di la ballot- la comfort anche come
spigoli, ta? Sì, ma zone di Lucy Anne
inquieto e prima un quell’it pop Comb, ma il
stretto in po’ di presa ormai sul vero Guido
giravolte di coscien- viale del Brualdi è
teatrali: za collettiva tramonto. qui: fumet-
testi sur- per la classe Ha sempre provato a raggiun- tista (16 pagine in allegato al
reali sospesi tra recitativo, operaia...e se invece facessimo gere un mo(n)do il più perso- disco) e musicista. Un indie folk
canto e cruda filastrocca, ten- ambedue le cose insieme? La nale possibile, e Camionisti ne semi acustico che guarda a Jason
sioni elettroniche e strumenti musica della BPDER è questo è l’emblema: una sensibilità Molina, oscuro e dedicato alla

S
asciutti. Un progetto che ingoia e anche di più, e il combat folk dosata e struggente, ma mai ma- fine dell’uomo. La traccia Rime-
l’ascoltatore per condurlo in un di questi ragazzi rappresenta gniloquente. Siamo Vivi è il di- dio pesca nell’alternative italiano
percorso dove il cantautorato l’invito a mollare i freni inibitori sincanto positivo con un occhio 90’s senza elettricità, Cinque
storto e folk si fa sia trama e abbandonarsi a un canto sfre- al contemporaneo. In chiusura Alle Due esprime la tetra realtà
di un racconto che mezzo per nato che abbatterà il sistema. Le Risaie ci porta tra le incertez- e Lumina rispolvera i ricordi dei
raccontare. Lavoro intrigante Retorico quanto necessario e ze con i fiati tristi del Midwest Ritmo Tribale asciugati dalle
di uno strambo e stuzzicante vitale, segue dibattito. emozionale. Porsi domande distorsioni e dalle voci. Quanto
performer. senza risposte è spesso più utile manca alla fine dell’umanità?

a
STEFANO D’ELIA
MARGHERITA G. DI FIORE 68/100 che avere già la soluzione. NICHOLAS DAVID ALTEA
73/100 NICHOLAS DAVID ALTEA 72/100
74/100
DEUX ALPES GIOSTRE INDIAN WELLS JALAN NX
TWO GETTONI NEW RUINS & OG SAMARDO
AUTOPRODUZIONE XO PUBLISHING MESH L’UOMO ISOLA
JALAN BEATS
Sei brani a Nel press Pubblicato
lunga git- kit si parla dall’etichet- Un produ-

V
tata per il disinvol- ta di Max cer e un
minialbum tamente di Cooper, il rapper, am-
d’esordio punk, can- nuovo lavo- bedue gio-
del duo mi- tautorato, ro di Pietro vanissimi e
lanese. Le psichede- Iannuzzi provenienti
pulsazioni lia, techno fotografa dall’hinter-
elettroniche che propendono ‘90, elettronica ‘80 e art pop. un’identità sonora in costante land mila-
verso la forma canzone sono gli A dissolvere il legittimo diso- evoluzione, che fra synth modu- nese, alle prese con sei tracce

y
integratori per la loro tappa: la rientamento iniziale ci pensano lari e digitali esprime intensità che non fanno sconti di sorta,
sinergia perfetta con la voce di però le canzoni stesse di Get- e urgenza. Dal grido d’allarme in cui vissuto personale e poli-
Marta Moretti (Casa Mia), in toni, ironiche, sghembe e cita- di Black Trees agli accenti tico viaggiano parallelamente.
prestito dai Tersø. Bittersweet, zioniste, nonché piacevolmente postindustriali dell’emotiva Nessuna concessione all’ormai
con la voce di Arua, rimembra fuorvianti nel porsi come ossi- title track, per poi cullarsi sul abusato linguaggio da social
gli ‘80, i francesi Jamaica e una morici contrappunti sonori di tappeto ambient di Night Arp tanto di moda, ma tanta so-
sorta di french touch compres- questi nostri frustranti tempi Blues e sugli arpeggi trance di stanza espressa da liriche piene
so. I nove minuti retrowave di bui (Turandot, Buco Nero, In Now Eternal. Cinque brani ma di cruda sincerità (Melito), ben
Ciao, Italia li portano al tra- Coda Alle Poste). tante idee. coadiuvate dalle incisive basi
guardo, vincenti. proposte da Jalan Nx.

b
ANTONIO BELMONTE GIORGIO VALLETTA
NICHOLAS DAVID ALTEA 69/100 79/100 STEFANO D’ELIA
74/100 72/100

byVaSco
SUONA ANCORA

o
IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI

KOKURA L’ALTRO SECOLO MALDESTRO


I LUOGHI COMUNI VERTICI EGOSISTEMA
SEAHORSE AUTOPRODUZIONE AUTOPRODUZIONE

Una voce Quando Al quarto

c
tenue scivo- non si sa di disco del
la delicata cosa scrive- cantautore
su strutture re o cantare napoleta-
elettroa- si finisce no, come
custiche per scrivere auspicato
semplici ma o cantare per quello
ben costru- d’amore; precedente,
ite (L’Estate In Brianza, Strana forse la migliore via di fuga per l’attenzione si è focalizzata di
Danza), in cui i synth si metto- cadere sempre in piedi. Non fa più sulla musica, su un suono BEE BEE SEA
no al servizio di una scrittura eccezione il buon Stefano Riggio più omogeneo, va detto, ma la DAY RIPPER
ricca di malinconico intimismo. che, per il suo debutto, decide scrittura ha perso un pochino

S
WILD HONEY
È la poetica delle piccole cose, di mettere l’audacia da parte e in particolarità. Scrive bene, sa
nitidamente illustrata da un raccontarci piccoli frames di come fare, dove posizionare un L’amore impossibile de-
artista in grado di illuminare quotidianità sentimentale, in gancio, una parola, un ritornel- clinato in Gonna Get Me
semplici storie di vita quotidia- continua oscillazione tra bri- lo, ma i testi si sono fatti più colpisce con la sua tenerezza
na, sviscerandone il significato tpop e nuovissimo cantautorato ammiccanti, meno personali. nostalgica e l’andamento
nascosto (I Luoghi Comuni). italiano (Binari, Bordeaux). È un album piacevole, benin- agile del college rock d’an-
STEFANO D’ELIA ANTONIO BELMONTE teso, tuttavia manca ancora tan, dei Cloud Nothings e di
70/100 63/100 qualcosa. Jay Reatard.

a
BARBARA SANTI
68/100

NIDOJA PIOTTA CHARLIE RISSO


NIDOJA SUBURRA. FINAL SEASON TORNADO
AUTOPRODUZIONE LA GRANDE ONDA INCANDENZA

Musiche Piotta rin- Il passag-


e profumi nova l’ab- gio di un

V
provenienti bonamento tornado è
da mondi con la serie un evento
lontani nel firmandone traumatico,
tempo e per la terza che lascia
nello spazio, volta la dietro di sé
nove brani colonna so- confusione
in cui le affascinanti strutture nora, in questo caso dieci tracce e distruzione, allo stesso modo
circolari abilmente costruite dai realizzate su misura. Tommaso questi otto brani hanno il dono

y
Nidoja donano all’atmosfera sa scrivere, e non la butta mai di ottundere i sensi e rendere
complessiva la spiritualità di lì così come viene. Non stupi- inerme l’ascoltatore, tanto SAN LEO
un mantra. Qualcuno potrebbe sce dunque che Cuore Nero, È sono destabilizzanti e carichi di MANTRACORE
chiamare in causa il concetto di Ora Di Andare o, ancor più, la pathos (Dark). Un lavoro pre- BRONSON
appropriazione culturale, ma cristallina Fiore Dell’Infame, gevole, in cui fanno capolino il
in questo lavoro c’è solo tanto in cui ridiventa stornellatore di fantasma di Bobbie Gentry (Hol- Chitarra e percussioni.
amore per il medioriente e per i borgata, abbiano valore in sé al low Town), e i Cranberries più Muscoli, follia, spigoli e
suoi mistici orizzonti musicali. di là dell’applicazione televisiva. spigolosi (It Make Me Wonder). tribalismo. Krautrock, post
STEFANO D’ELIA PAOLO FERRARI STEFANO D’ELIA rock, elettronica, oscuro
metal e psichedelia.

b
70/100 65/100 72/100

SHAME ON YOUTH LUCA URBANI YO YO MUNDI


HUMAN OBSOLESCENCE COMUNQUE VADA È SUCCESSO LA RIVOLUZIONE DEL BATTITO
GO DOWN VOL. 1 DI CIGLIA
DISCIPLINE MUSICA FELMAY
Un bell’im-
pasto di Tra i frutti La magia
grezzo dell’isola- del gruppo
rock‘n’roll/ mento c’è acquese
punk, il decimo sta nella
dirt‘n’fuz- lavoro poeticità,
zy. Un po’ dell’artista nel roman-
hardcore monzese, ticismo.
anni 90 e un po’ neo r’n’r affiancato Nell’alito
svedese anni 10. Ben fatto. I per l’occasione da Valeria Rossi di speranza che si respira tra
bolzanini Shame On Youth non (proprio lei), Marco Bruni e le righe dei testi, nella voce in-
sfigurerebbero in un concerto Fabio Mittino. Dieci canzoni confondibile, giusto sorridente FRATELLI MALIBU
insieme ai Demons e ai Glueci- che ci consegnano un Urbani di Paolo Archetti Maestri. Negli CIRO MIAMI
fer. Hanno la loro stessa grinta in piena forma, prodigo di archi che dipingono nuvole, nei LA SCIMMIA
e sgranano un bel campionario argomenti, armonie, melodie. fiati che abbracciano. Un’indo-
di riff rock punk che funziona- Visionario, e nel timbro e nel le che consente loro di essere Già parte della band live dei
no alla grande in anthemiche racconto e in quel pop sintetico analitici, schierati ma con dol- Nu Guinea, Andrea De Fazio
canzoni. Questo è il loro primo di respiro internazionale, au- cezza e garbo antichi. e Paolo Petrella si dilettano
convincente album. tunnale, etereo e introverso che BARBARA SANTI in un progetto parallelo che
CLAUDIO SORGE lo caratterizza, a tratti contagia- 78/100 debutta con questo gustoso
77/100 to da un’elettronica più spinta. album.
BARBARA SANTI

byVaSco
78/100 RUMOREMAG.COM | 87
o
BIG SCENIC NOWHERE BLACK COUNTRY, NEW
LAVENDER BLUES ROAD
HEAV Y PSYCH SOUNDS SCIENCE FAIR
NINJA TUNE
La title

c
track del La prima
nuovo maxi anticipazio-
EP dei BSN ne dall’al-
sembra bum di
affogare in debutto per
un neo prog il settetto
atmosferico inglese (For
che vaga senza una direzione The First
riconoscibile, e annoia un po’. Time, in arrivo a febbraio) ne
È il loro nuovo corso: il (neo) conferma la feroce energia, fra
grunge che si fa (neo) prog. Pur chitarre vitrioliche, un folle sax

S
risentendo di questa svolta, i e i paranoici synth della sezione
brani che seguono, Blink Of An mediana. Il tutto sottolineato
Eye, che rilegge pagine byrd- dalla drammatica interpretazio-
siane con solidità e veemenza, ne vocale di Isaac Wood e dalla

GABRIELS
e Labyrinths Fade, più dinami- produzione di Andy Savours, già
camente prog (anche se un po’ al fianco dei My Bloody Valenti-
troppo virtuosistico), ribadisco- ne. Ne riparleremo e molto.
no la loro bravura.

a
GIORGIO VALLETTA
CLAUDIO SORGE 89/100
71/100

LOVE AND HATE IN A DIFFERENT TIME JAMES BLAKE CARL CRAIG & MORITZ
GABRIELS
BEFORE VON OSWALD
POLYDOR ATTENUATOR
PLANET E
A prima vista verrebbe da considerarli La di-
come la risposta americana ai Sault. mensione A più di un

V
Soprattutto nello stile fra vintage soul e dell’EP è decennio
funk della strepitosa title track di que- quella in cui dall’ispirata
sto EP e in un immaginario che ha mol- il musicista collabo-
to a che fare con la blackness militante, inglese dà razione di
come testimonia la sequenza finale del il meglio di ReCom-
relativo video, che ritrae il cantante sé, libero posed, si
Jacob Lusk improvvisare al megafono di sperimentare e divagare, ristabilisce
durante una recente manifestazione per Black Lives Matter. come in questi quattro brani. la connessione fra Berlino e

y
Ma nei cinque brani di questo biglietto da visita, il trio losange- Se gli ultimi singoli You’re Too Detroit. E accade attraverso due
lino formato da quest’ultimo insieme ai produttori Ari Balou- Precious e Are You Even Real? versioni della stessa traccia,
zian e Ryan Hope adopera un approccio complessivamente più vivevano del romanticismo dove quella di Craig gioca su un
intimo nel rielaborare R&B, jazz e gospel nelle loro forme origi- del più recente album Assume crescendo di tensione elettrica
narie, passando dall’introduttiva e toccante In Loving Memory Form, qui torna la sperimenta- che poi sfocia in un groove jazzy
attraverso la complessa The Professional fino al doloroso blues zione sulla struttura canzone, guidato dal sax, mentre il mae-
di denuncia della conclusiva Blind. come nell’ottima title track e stro della dub techno sfodera la
GIORGIO VALLETTA nell’acida Do You Ever, compli- sua consueta classe nel dilatare
87/100 ce Nico Muhly. gli elementi sonori e ipnotizzare.

b
GIORGIO VALLETTA GIORGIO VALLETTA
85/100 83/100

FUNERAL HARVEST GNU DADA HOLA LA POYANA JOE PERRINO AND THE
FUNERAL HARVEST ASTRODINAMICA A LONG COLD SUMMER MELLOWTONES
SIGNAL REX AUTOPRODUZIONE HOPETONE/LE OFFICINE MAGICAL DANGEROUS JOURNEY
FOR MONSTERS
Band italo- Indossano Il cagliari-
norvegese maschere tano Raffa- Con un look
nel segno di di animali, ele Badas alla Roky
quello che tute gialle e prosegue Erickson,
proverei a non è dato nelle sue a cavallo di
definire oc- sapere chi vi esplora- una Trium-
cult blacke- si nasconda zioni folk ph (vedi il
ned death dietro. Una pop fatte video di The
metal rock’n’roll, i FH hanno cosa però si evince chiaramente di piccole minuzie che fanno la Twilight)
una forza primitiva e lust per ascoltandoli: nonostante sia un differenza e che rendono un ge- riecco tra noi Joe Perrino con un
echeggiare i primi Bathory. Con nuovo quartetto, non possono nere già ampiamente esplorato nuovo singolo. Delizioso. Pura
un sound fuzz devastante. Nihil essere nati ieri. È troppo attenta comunque vivo. Like A Modern ingenuità 60’s, nostalgia, raffina-
Sub Sole Novum è il titolo della la produzione, l’esecuzione, trop- Jesus Christ svolta in un suono to gusto rock’n’roll e perché no,
loro migliore canzone. Certo, po sottili e mature le scelte delle più strutturato, qualche batteria power pop. Non manca nulla.
nulla di nuovo sotto il sole, e parole e dei suoni di un pop deli- programmata a movimentare Sono canzoni orecchiabili, in cui,
in effetti il pezzo ricorda un ziosamente acido che rimanda ai (Grab Those Monsters And soprattutto in The Twilight, do-
po’ i Possessed di Seven Chur- Fab Four e alla neopsichedelia. Kill’Em All) e Being The Odd mina l’organo Farfisa e un senso
ches. Ma come dire: It’s only Da tenere d’occhio, aspettando One Out che vira verso i disin- di struggimento per i tempi
black’n’roll but i like it. l’album. cantati Kings Of Convenience. andati che tocca il cuore. Grande
CLAUDIO SORGE BARBARA SANTI Purezza ed evoluzione. ritorno, Joe.
76/100 82/100 NICHOLAS DAVID ALTEA CLAUDIO SORGE
75/100 80/100
byVaSco
88 | RUMOREMAG.COM
o
SINGOLARE LA LUNGHEZZA NON È TUTTO DICEMBRE 2020

KALABRESE & KAYYAK KREDA M¥SS KETA OCTOBER DRIFT


MAKE NO TIME CREST IL CIELO NON È UN LIMITE NAKED
RUMPELMUSIG NATURE SCENE UNIVERSAL PHYSICAL EDUCATION

Il Sacha I Kreda, Il situa- “Come la

c
Winkler band anglo zionismo neve noi
che più ci slovena, dell’artista cadiamo”,
piace, quel- vedono tra milanese così recita
lo dilatato i membri poggia su il ritornel-
e funk di anche ar- una certa lo di uno
capolavori tisti che consistenza degli inediti
immortali hanno musicale: presenti
come Auf Dem Hof. Con il con- orbitato nel mondo Laibach. se episodi come Giovanna Har- in questo EP in chiave semi
cittadino Kayyak alla voce, il Ne viene fuori l’art pop sinte- dcore divertono, d’altro canto acustica. Forse il miglior pezzo
genio di Zurigo firma sia i dieci tico che non trova una propria la cifra stilistica di questo EP mai scritto dalla band, con un
minuti di chitarre afrobeat e forma, rimanendo in bilico tra si riferisce insistentemente ad testo intenso e commovente, in

S
classica pompa in 4/4 un po’ sperimentalismo e incertezze, aspetti dalla musica dance anni cui la voce profonda di Kiran
dopata di Make No Time, sia i 15 con molti vuoti che lasciano 90, fino alla sofisticata house Roy trova la sua veste ideale e
più notturni di Painting Of Re- trasparire qualche pulsazione sintetica di GMBH. Produce viene esaltata da una struttura
laxation. Anche loro comunque elettronica. Si salva la sacralità il sempre impeccabile Riva, minimale. Se manterranno le
impostati su un classico groove sonora che diventa il fondale su con l’eccezione della Diana in promesse, gli October Drift
dritto e ipnotico alla Kalabrese, cui tentano di costruire strut- duetto con Priestess, a cura di sapranno regalarci grandi sod-
marchio di fabbrica vincente. ture solide. Per ora poca luce e Populous. disfazioni in futuro.
una stanza vuota.

a
ANDREA POMINI GIORGIO VALLETTA LUCA DOLDI
81/100 NICHOLAS DAVID ALTEA 73/100 70/100
60/100

PREMONITIONS SMILE THE SMOKING BONES STR4TA


SHE TOOK MY HEART AND SOUL FROM HERE ON DOWN TO THE HIGH ASPECTS
BICKERTON DOTTO AREA PIRATA BROWNSWOOD

Da Los An- Quante Un EP, un Una scena


geles, e solo band al album e dai più di-

V
per fans mondo vi ora questo menticata
ortodossi, ricordano vinile 7” o spesso
ecco i Pre- in maniera che segna sottovaluta-
monitions credibile l’ingresso ta, sebbene
col nuovo e potente di un nuovo influente
singolo che i R.E.M.? cantante su molta
altro non è se non l’ennesima Quali di queste aprono e chiu- nel gruppo della Tearsvalley. musica dei decenni successivi,
celebrazione della golden age dono con una ritmica post punk I ragazzi toscani ci hanno gua- è quella del brit funk dei primi

y
di Pebbles. She Took My Heart (i Glove di Robert Smith)? dagnato in pathos, nonostante anni 80, e di band come Free-
And Soul e The Whiskey Shake Singolo potente e fresco, con la ricetta sonora sia sempre la ez, Beggars & Co, Central Line
sono due pezzi di garage ado- un testo da la rivoluzione nasce stessa: un impasto di hard rock e Atmosfear. A rispolverare
lescenziale “in stile”: se oggi ogni sera, chiudendo il laptop. punk di taglio nordeuropeo con quel suono ora sono questi
siamo qui a parlare di un suono Qualcosa di Marr, molto di un puntino all’orizzonte che è esordienti londinesi scovati dal
e un’attitudine nati allora e mai Stipe, stacchi precisi, un contro- l’Australia. Alla caduta e alla solito Gilles Peterson. Tra funk,
invecchiati, un motivo ci sarà. canto Hüsker: manco quattro risalita evocate dall’epica title fusion e una certa urgenza post
Per nerd del teen punk ‘65/’66, minuti e siamo già sedotti. track, segue una cover arcigna punk, soprattutto nella versione
alla larga tutti gli altri. Cresce l’attesa per l’imminente di Burning Love di Elvis. Demus Dub.
album. Quindi, you better run

b
LUCA FRAZZI MANUEL GRAZIANI GIORGIO VALLETTA
72/100 through the jangle, babies. 71/100 82/100
MAURIZIO BLATTO
79/100
TALK SHOW VERY PARANOIA NILÜFER YANYA NEIL YOUNG
THESE PEOPLE SOMETHING WILL GO WRONG FEELING LUCKY? THE TIMES
COUNCIL WCY T ATO/PIAS REPRISE

Geografi- La violenza, Tre canzoni Lasciatasi


camente la sciatteria per con- momenta-
situati nella e lo strug- fermare lo neamente
zona sud est gimento ni- stato di gra- (?) alle
di Londra, chilista del zia raggiun- spalle
i Talk Show primo punk to nell’ab- l’ossessio-
sono partiti californiano bagliante ne per la
da un’in- vivono in primo qualità del
clinazione dark wave presente questo nuovo singolo degli ex album Miss Universe. Prodotta suono, Neil Young si fa intimo e
soprattutto nei primi singoli. Naked Lunch Very Paranoia. da Nick Hakim, Crash fa della minimale, e decide di registrare
These People, che vede la coper- Tre botte di malata energia ga- sua deragliante ripetitività su iPad alcuni brani selezionati
tina realizzata dall’illustratore rage r’n’r sparate in faccia con incredibile virtù. Will Archer è dal suo catalogo aggiungendo
Benjamin Phillips, si sposta su l’urgenza di chi è senza domani. invece coautore di Same Damn una cover di Dylan. Il tutto è
declivi meno ruvidi e più ritmati Penso agli Zeros, ai Lewd, agli Luck, e Day 7.5093 è prodotta retto concettualmente dai venti
(Stress), senza lasciare da parte Angry Samoans e a gente come i da Bullion (già al fianco di We- di protesta che negli Stati Uniti
le influenze 80’s, lo spoken Count Bishops, pub rockers pre sterman) ma la personalità della stanno incendiando questioni
word, la new wave rivisitata punk della prima ora, come alle Yanya e la sua voce di nervosa razziali e presidenziali. Interes-
(Banshee) e un rigurgito post band che riecheggiano dentro agilità sono tali da prevalere in sante, ma non imprescindibile.
punk (Petrolhead). Promossi. questi suoni derelitti. ogni episodio. FERNANDO RENNIS
NICHOLAS DAVID ALTEA CLAUDIO SORGE GIORGIO VALLETTA 62/100
77/100 81/100 85/100

byVaSco
RUMOREMAG.COM | 89
o
FLASHBACK TREES

S c
a
TREES

V
IL GIARDINO DELL’EDEN ELETTRICO

y
libera all’acid folk: sublime quando Delawney, esordio tanto acerbo quanto
funzionava, caos totale quando non splendido nel suo sciolto entusiasmo,
funzionava”. David Costa sintetizza che riunisce traditionals (una acidissima
così il suono dei Trees, nel libro che She Moved Thro’ The Fair) e originali,
accompagna il box retrospettivo di Earth come l’arcana title track poi ripresa da
Recordings per il cinquantennale: oltre Françoise Hardy, intitolata a un’elusiva
ai due album pubblicati dalla band nel creatura nata dall’inconscio di Boswell.

b
biennio ‘70/’71, due dischi di demo, Il successore On The Shore, neppure un
session radiofoniche, remix del 2007 e anno dopo, sebbene a tratti arrancante
scampoli di una reunion sui generis al (è parte del suo fascino: si ascolti una
londinese Cafe Oto, 2018. La formazione magica Sally Free And Easy improvvisata
nasce a Londra nel 1969, accodandosi in studio, che incespica e poi decolla),
con personalità alla svolta folk rock è un quantum leap che purtroppo, a
albionica dei Fairport Convention: un dispetto della fitta attività live, non
“pastoralismo elettrico” (definizione porterà le attenzioni sperate, di fatto
di Rob Young nel fondamentale saggio contribuendo al naufragio di una band
Electric Eden) nato dall’incontro tra con troppe teste e direzioni: più robusto
TREES Costa, chitarrista acustico folgorato ed elettrico l’impianto (una Streets Of
TREES (50TH ANNIVERSARY EDITION)
EARTH RECORDINGS sulla via di Damasco dal decano del folk Derry con chitarre tra West Coast e
revival Martin Carthy e dalle riletture, presagi di Television), di sublime fattura
“Folk rock? Freak folk? Il nostro primo Oltreoceano, di antiche ballads, e il traditionals apocrifi come Fool, levitante
obbiettivo era sempre essere rispettosi solista elettrico – fan però dei raga la rilettura di Geordie che gli Gnarls
nei confronti della canzone e creare acustici di Davy Graham - Barry Clarke, Barkley campioneranno in St. Elewhere,
lo spazio per la voce dell’incantevole con il coinvolgimento di Bias Boshell, portando nel 2007 a una riscoperta
Celia. Dopodiché ogni sera era un salto bassista/songwriter, del batterista Unwin a bassa intensità e a una reunion in
nel buio. Tutti quanti ci precipitavamo Brown e di Celia Humpris, “quinto absentia, e a successivi progetti live al
più o meno nello stesso istante verso il strumento solista” ovvero una voce che momento congelati dalla pandemia. Ma
break strumentale, Barry, Bias, Unwin media tra irregolari studi operistici prima o poi Jane Delawney tornerà a
e me, lanciandoci oltre il bordo della e l’approccio disadorno di Shirley manifestarsi.
scogliera, in attesa di capire chi avrebbe Collins. Nel 1969 firmano per la CBS, 80/100 DISCO
toccato per primo. A quel punto, via l’anno dopo esce The Garden Of Jane 75/100 EXTRA

DI ALESSANDRO BESSELVA AVERAME

byVaSco
90 | RUMOREMAG.COM
o
RETROPOLIS DICEMBRE 2020

c
AA.VV. AA.VV. AA.VV. ASSALTI FRONTALI
LIVING ON THE HILL. A DANISH CAN’T STOP THE DREAD SUMER IS ICUMEN IN 1990–2020
UNDERGROUND TRIP 1967-1974 DOCTOR BIRD GRAPEFRUIT AUTOPRODUZIONE
ESOTERIC
Ricognizione meritata sull’o- Non è la prima raccolta dedi- Una storia lunga, quella della
1967/1974: gli anni d’oro del pera di Sonia Pottinger, fra le cata al folk britannico fra ‘60 squadra rap antagonista romana,
rock che supera tutte le barriere, pochissime produttrici reggae e ‘70, quello fatto da giovani qui ripercorsa a partire dalla
mescola tutte le influenze, diven- in un business sostanzialmente aperti tanto alla tradizione Batti Il Tuo Tempo firmata Onda

S
ta linguaggio universale. Ogni maschile, e in particolare sulle quanto alla controcultura psi- Rossa Posse dopo cui il rap ita-
Paese e ogni luogo esprimono ar- sue cose roots della seconda chedelica del tempo. È la prima liano scoprì una propria ragion
tisti e band creative. In Danimar- metà dei ‘70. Non ingannino però a focalizzarsi in modo così d’essere non solo militante. La
ca, nazione freak che diede spa- titolo e copertina: Miss P e la sua ampio e dettagliato sui risvolti raccolta in 24 tracce parte da lì,
zio alla cultura hippie con festival High Note producono soprat- pagani del genere: divinità ru- ma prima sfodera un inedito,
e situazioni alternative come la tutto roots solare e positivo, con rali e riti ancestrali, demoni e Porta Per Volare, produzione
free town Christiania, la fioritura armonie vocali e dolcezze pop, streghe, Madre Natura e violen- soul funky di Ice One e un emo-
rock underground fu splendida. solo sporadicamente spingen- za, Stonehenge e capelloni nudi zionante mix tra ricordi dell’e-

a
In questo triplo CD ne sono rac- dosi in quella zona più propria- nei boschi. The Pagan Sound Of poca e omaggio alla cultura hip
colte alcune tra le espressioni più mente dread fatta di atmosfere British & Irish Folk 1966-1975 hop. L’altro inedito è Compagno
interessanti, come i Burnin’ Red apocalittiche, accordi minori dunque, con 61 pezzi in tre CD, Orso, ballata omaggio al combat-
Ivanhoe, gli Young Flowers, i Day e ritmi cosiddetti militanti. 33 bel libretto e scaletta fatta di tente Lorenzo Orsetti, caduto per
Of Phoenix, i Savage Rose (space tracce su 35 compaiono per la imprescindibili (dai Comus in la libertà del popolo curdo. Dopo
rock e ballate tribali hippie), gli prima volta su CD, e otto sono giù) ma soprattutto rarità da la selezione di brani estratti da
incredibili Ache, di un periodo completamente inedite. Non intenditori. Che bellezza Death tutti gli album, il valore aggiunto
già più maturo, heavy prog del mancano versioni estese con dub dei The Sun Also Rises e Lo- è rappresentato da singoli usciti
1971, dei quali De Homine Urba- vely Joan dei Folkal Point, ad dal 2016 in avanti, pezzi come Si-
e interventi di DJ, e per chi non
esempio, o gli 8’48” di Yorric monetta e il Rap Dell’Infermiere
no è un capolavoro senza tempo, la conoscesse c’è una Get Up di

V
di Meic Stevens, o Swan In The che riflettono l’attuale impegno
e gli Hurdy Gurdy, trio post hen- Jackie Edwards letteralmente
Evening degli Amber. Ma tutta di Militant A nel mondo della
drixiano da sballo. identica a Revolution Rock dei
l’opera cattura e porta altrove. scuola e dei diritti civili.
CLAUDIO SORGE Clash, tre anni prima.
ANDREA POMINI PAOLO FERRARI
83/100 DISCO ANDREA POMINI
ZERO EXTRA 79/100 DISCO 83/100 DISCO 90/100 DISCO
77/100 EXTRA ZERO EXTRA 70/100 EXTRA

y
JO BISSO BORIS ISOBEL CAMPBELL COIL
AFRICAN DISCO EXPERIMENTALS ABSOLUTEGO AMORINO/MILKWHITE SHEETS A GUIDE FOR BEGINNERS: THE
(1974 TO 1978) AMPLIFIER WORSHIP COOKING VINYL VOICE OF SILVER / A GUIDE FOR

b
AFRICA SEVEN THIRD MAN FINISHERS: A HAIR OF GOLD
Il lockdown sembra avere SARA DALE’S SENSUAL MASSAGE
Experimentals più o meno, Si lancia sulle tracce seminali dato una scossa alla musicista COLD SPRING/ INFINITE FOG
African Disco di sicuro. Disco dell’heavy noise, il buon Jack scozzese, che a distanza di 14
soprattutto, in realtà, perché White, ripubblicando per la sua anni dall’ultimo ha pubblicato Due occasioni per addentrar-
nella discografia del produt- Third Man i primi due album prima l’album di inediti There si nuovamento nell’universo
tore e cantante di Yaoundé, dei Boris. Il primo, uscito nel Is No Other in febbraio, poi ad sperimentale, dissacrante e
capitale del Camerun, di Africa 1996 per la Fangs Anal Satan agosto l’EP Voices In The Sky cinematico dei Coil, nel loro
non è che ce ne sia molta. Non (un premio per il nome); il e ora le ristampe del primo e approccio dada avanguardistico
esplicita, quantomeno: tranne secondo per la Mangrove/ secondo lavoro individuale a verso la materia del suono post
qualche eccezione e qualche Southern Rock, due anni dopo. suo nome. La critica all’epoca industriale. Grazie alla Cold
dettaglio ritmico, quella di Absolutego è l’esordio speri- accolse tiepidamente Amorino, Spring ritroviamo infatti, in un
Bisso è roba da ballare che mentale del trio giapponese: un che uscì nel 2003, e Milkwhite unico contenitore, gli antologici
potrebbe essere stata prodotta lungo modulato feedback che Sheets, del 2006. In realtà il The Voice of Silver/A Hair of
più o meno ovunque (e infatti è rivela sottotraccia il fantasma primo era un grazioso e delicato God, ideali atti sinfonografici
prodotta negli Stati Uniti, dove dei Melvins e degli Earth (tra i esempio di twee pop cantato da restituiti pure nella loro veste
si era trasferito nel 1972). Roba primi storicamente a “lavorare” quella voce soffusa, particolare, cirillica (l’opera venne concepi-
buona, intendiamoci. Poco pro- il drone/metallo e a loro volta suadente e pubblicato l’anno ta anche come atto introduttivo
pensa alle soluzioni commer- inizialmente influenzati dai Mel- successivo del suo distacco dai alle loro prime performance in
ciali - anche qui, con qualche vins). Mentre Amplifier Wor- Belle And Sebastian. Il secondo quel di Mosca). Mentre insiste
eccezione e caduta di tono - e ship è, diciamo, più strutturato, invece è un disco folk, forse sull’ambient espressionista e
molto concentrata sul suono con una versione rimasterizzata suggestionato dall’esperienza di allucinatorio, quello marcata-
e sul groove, caldi e curati. Le di Huge, tra i brani capitali dei Ballad Of The Broken Seas con- mente psichedelico e surreali-
avventure sono soprattutto Boris, uno dei crocevia di quelli divisa con Mark Lanegan nello sta, la soundtrack Sara Dale’s
in Play Me e Love Somebody, che sarebbero diventati gli snodi stesso 2006, che alterna il suo Sensual Massage.
suite di 16 minuti la prima e 11 cruciali del post metal: drone, stile alle sue radici. STEFANO MORELLI
la seconda, e nella solo percus- sludge, doom. BARBARA SANTI 84/100 DISCO
siva Love Beat. CLAUDIO SORGE 70/100 DISCO 86/100 EXTRA
ANDREA POMINI 80-84/100 DISCO ZERO EXTRA
75/100 DISCO ZERO EXTRA

byVaSco
ZERO EXTRA RUMOREMAG.COM | 91
o
RETROPOLIS DICEMBRE 2020

c
CONTROPOTERE THE CRANBERRIES DEFTONES THE DIVINE COMEDY
È ARRIVATO AH POOK NO NEED TO ARGUE (25TH ANNI- WHITE PONY VENUS, CUPID, FOLLY AND TIME
HERESIA OLYDOR VERSARY EXPANDED EDITION) (20TH ANNIVERSARY EDITION) DIVINE COMEDY
UNIVERSAL/ISLAND REPRISE/WARNER
Una reunion live del 2017 è Buoni primi 30 anni, festeggiati
la scintilla che ha dato il via Più che per osservare da nuove A distanza di 20 anni, White con 24 CD fra album rimasteriz-
all’operazione: una versione angolazioni il disco che ha pro- Pony continua a galoppare av- zati, extra, un sunto di materiale
rimasterizzata del primo lavoro iettato la band irlandese nell’O- volto da un’aura di sacralità. A giovanile e il ripudiato debutto

S
della band, il burroughsiano limpo della musica mondiale, ragion veduta, naturalmente; del 1990. E box che vale mezzo
È Arrivato Ah Pooh (1986). Il questa nuova ristampa sembra perché un cambio di registro in suggerimento ai (fortunati) ne-
sound è incredibilmente fresco piuttosto voler celebrare il ta- un genere così non lo ha fatto ofiti del gruppo di Neil Hannon:
e coinvolgente a più di 30 anni lento dell’indimenticabile Do- (quasi) mai nessuno. I Deftones pescate a caso, il margine di er-
di distanza – un hardcore metal lores O’Riordan a circa tre anni si innalzarono oltre i territori rore è minimo. Vale la costanza
in salsa personalissima, dall’u- dalla sua prematura scomparsa. che ben conoscevano, con un dell’ispirazione dell’irlandese,
more postapocalittico. Ma non Le novità contenute in questo disco completato per oltre metà chiaramente. Ma forse ancor più
solo, perché la cifra stilistica lavoro sono infatti poche – le in studio con innesti shoegaze, l’idea che ogni capitolo racconti

a
della band è caratterizzata da più rilevanti sono l’inedita ambient, sperimentazioni trip una storia a sé: l’abbocco con
una drammatica teatralità che Yesterday’s Gone, la versione hop e altro ancora. Black Stal- il britpop (mai riuscito, troppo
trascende i generi citati. Il bonus demo di Serious e la coinvol- lion è il disco extra che vede signorile Hannon per la cafonag-
è un DVD con l’audio della se- gente cover di (They Long To l’intero album remixato da gine del periodo) di Casanova
rata di reunion abbinato a clip Be) Close To You dei Carpen- coraggiosi ma esperti cowboy nel 1996, la matura grandeur di
creati ad hoc da una serie di ters – mentre per il resto il dell’elettronica (e non). Clams Absent Friends (2004) o il pop
videomaker che interpretano lo doppio album sembra piuttosto Casino svuota e rallenta (Feti- aristocratico dell’ultimo decen-
spirito dei singoli brani. “Avre- una finestra spalancata sulla vi- ceira), l’urlo di Digital Bath non nio. Come trionfi quali l’orche-
mo cura di realizzare tutto ciò vace personalità artistica della deflagra ed è una strana (e pia- strale A Short Album About Love
che l’ossessione della realtà ha cantautrice. cevole) sensazione quella che DJ del 1997, il cui status di album

V
dichiarato assurdo”, dicevano i DORIANA TOZZI Shadow imprime. A Pink Maggit minore dovrebbe ben inquadrare
Contropotere. E l’hanno fatto. 75/100 DISCO ci pensa Squarepusher, destrut- l’enormità del talento del suo
ANDREA VALENTINI 65/100 EXTRA turandola. Surreale. autore.
74/100 DISCO NICHOLAS DAVID ALTEA FRANCESCO VIGNANI
70/100 EXTRA 94/100 DISCO 85/100 DISCO
77/100 EXTRA 80/100 EXTRA

b
WALKING ON
THE BRIDGE
(OPERA OMNIA 1985-1990)
SPIT TLE

y ALLISON RUN
Ci sono voluti anni, dice nel booklet Federico Guglielmi, curatore
dell’operazione insieme al gruppo, ma ora la musica degli Allison
Run può tornare in circolo: tutto quanto messo su nastro dalla band
brindisina di base a Bologna - incluso un live dell’89 di più che
accettabile qualità sonora - spalmato su tre CD, tranne una cover
de La Fata di Edoardo Bennato (da Union, compilation CGD di
giovani-che-rileggono-i-classici) rimasta fuori per aggrovigliate
faccende di diritti. Inaccettabile lamentarsi, però. In primo luogo
per la qualità della psichedelia d’autore – ma imbevuta di presente
- distillata all’epoca da Amerigo Verardi e soci, già maturissima
nell’EP All Those Cats In The Kitchen (1987) e ribadita due anni
dopo – nel mezzo le tre tracce del 12” Allison Run - in un LP di
qualche bel colpo in proprio”). E poi per materiale sparso e
demo aggiunti, che dicono molto anch’essi di quanto attento
fosse l’orecchio a captare suoni passati e presenti e del tessuto
raffinatissimo e variegato delle trame musicali. Ad esempio una
cover di Ceremony dei Joy Division virata Sarah Records e C86.
Oppure la scheletrica cover degli all’epoca negletti Rolling Stones
psichedelici, Citadel, nel primo demotape. Pure il finale amaro, il
classico scioglimento per dissidi interni quando sembrava (forse)
manifestarsi l’interesse major, nasconde gioielli: tra i provini
del mai materializzatosi terzo album, per dire, la clamorosa The
Hippest Show On Earth, autori Verardi e Umberto Palazzo (in
formazione dal 1988), sprizza Madchester da tutti i pori. Una delle
eccellente fattura e scrittura, God Was Completely Deaf (di cui la migliori band italiane degli ‘80, come minimo.
fanzine inglese “Freakbeat” scriveva: “uno strano esemplare di ALESSANDRO BESSELVA AVERAME
psichedelia ispirato da Barrett e Hitchcock in grado di assestare 83/100 DISCO
78/100 EXTRA

byVaSco
92 | RUMOREMAG.COM
c o
IAN DURY BRIAN ENO EYELESS IN GAZA FIELDS
HIT ME! FILM MUSIC 1976-2020 CAUGHT IN FLUX OF THE NEPHILIM
BMG UNIVERSAL SPITTLE ELIZIUM
BEGGARS BANQUET
Ian Dury lo nominano in tanti Music For Films (1978), ca- Ascoltato oggi, Caught In Flux
ma lo conoscono in pochi, se pitolo decisivo delle musiche suona vecchio di secoli. La McCoy e soci arrivavano già da
non per Sex & Drugs & Rock “funzionali” di Brian Eno, venne produzione, gli arrangiamen- due colpi notevoli, ma in questo
& Roll e poco altro. Male. Con pubblicato come “colonna so- ti, il clima: tutto appartiene a viaggio (suffragato dall’in-

S
i suoi Blockheads (top players nora concettuale per eventuali un’epoca ben più lontana dei contro con Andy Jackson) i
assoluti come Micky Gallagher film”. Ebbe successo: molti lo 40 anni che ci separano dalla temi intrecciati dello spaghetti
e Norman Watt-Roy) ha fatto saccheggiarono, tra cui Jean-Luc sua uscita. Ma se vogliamo una western, dell’angelologia, dei
la storia. Negli anni tra il pre e Godard, Derek Jarman e Jim foto di quei primissimi anni 80, flussi poetici crowleyani, degli
il post punk ha sfornato pezzi McBride. Oggi pare ingenuo, ma eccola. Grazie alla Spittle torna antichi astronauti, raggiunsero
che fotografano l’Inghilterra in ai tempi scrivere colonne sonore in circolo un titolo che la storia un confine sonico mirabolante.
crisi da un prospettiva diversa senza commissione non era gesto aveva dimenticato, colpevol- La tipica forma canzone vive sì
da quella di Pistols e Clash ma consueto. Da allora Eno comin- mente. Martyn Bates con i suoi nei canti romantici di For Her

a
altrettanto credibile. Ian Dury ciò a scrivere per il cinema e la Eyeless In Gaza dipingeva pezzi Light e Sumerland, ma è nella
suonava pub rock che era anche televisione senza più fermarsi. minimali, malinconici, nei quali dilatazione cosmico progressi-
soul, R&B, funk. Punk dentro. La raccolta contiene alcuni temi il post punk era rappresentato va, nell’esaltazione simbolica e
Ironico, tenero, vizioso, con qual- già editi come Beach Sequence in una delle sue derive più fra- onirica dell’arcano che i Nephi-
che hit all’attivo (Hit Me With per Al Di Là Delle Nuvole di Mi- gili, perché non occorre gridare lim seppero generare uno dei
Your Rhythm Stick, Clevor Tre- chelangelo Antonioni e Prophecy per muovere i sentimenti. Un più fulgidi manifesti dello “psi-
ver) e apparizioni a Top Of The Theme da Dune di David Lynch; tempo attorno all’intimismo cosinfonico” applicato al rock.
Pops, whiskey in corpo e un volto e tracce fino a questo momento girava un sistema: Caught In Il vinile resta il supporto ideale
arcigno imperlato di sudore. In mai pubblicate come le musiche Flux ne era un’alta espressione per Elizium, fatto che ne giusti-
questa antologia c’è tutto questo. scritte per le serie BBC Top Boy e Bates uno dei suoi cantori. Un fica la ripubblicazione a 30 anni

V
Chi colpevolmente non conosces- di Ronan Bennett e Mr Wroe’s disco triste e fortemente evoca- di distanza.
se Ian, provveda all’acquisto. Virgins di Danny Boyle. Una tivo, come molti all’epoca. Ma STEFANO MORELLI
LUCA FRAZZI buona antologia. importante come pochi. 85/100 DISCO
80/100 DISCO ANDREA PREVIGNANO LUCA FRAZZI ZERO EXTRA
ZERO EXTRA 70/100 DISCO 78/100 DISCO
ZERO EXTRA ZERO EXTRA

y
THE FREE DESIGN JOHNNY THUNDERS GUN CLUB THE KILLS
BUTTERFLIES ARE FREE & WAYNE KRAMER’S MIAMI LITTLE BASTARDS
ÉL/CHERRY RED
GANG WAR COOKING VINYL DOMINO

b
GANG WAR!
Mai sentiti? Mettete su un JUNGLE
Miami (1982) avrebbe potuto Titolo girato sul doppio senso
pezzo qualunque e ripetete: non essere persino superiore a Fire dell’omaggio da un lato alla
sono mai entrati nella top 100 Tra il ’79 e l’80 i due top player Of Love, il fulminante esordio drum machine degli esordi
pop di “Billboard”, numero 114 dello sfascio Johnny Thunders e per la Slash prodotto da Chris D., (dolcemente chiamata little ba-
col primo singolo e poi basta. Li Wayne Kramer uniscono le forze se l’altro Chris, Stein, produttore stard) e, dall’altro, a una serie
conosce un centesimo dei fan e la dotazione di siringhe per un di Miami, nonché proprieta- di canzoni lasciate randagie
di coevi più celebrati ma bravi progetto estemporaneo ribattez- rio dell’etichetta Animal, non nel periodo. Con la raccolta a
uguale, o meno, e per fortu- zato Gang War. Kramer è fermo avesse completamente sbagliato focalizzarsi sul primo periodo
na c’è stato un revival a metà dai tempi degli MC5, Thunders la masterizzazione. Dal che ne di carriera, dai primi singoli del
anni 90, altrimenti sarebbe un dopo gli anni con le Dolls e gli risultò un disco di una piattezza 2002 (ancora più acerba la ver-
millesimo. Pare impossibile Heartbreakers cerca una valvola sconfortante, pur avendo canzoni sione originale di Jewel Thief)
insomma che i fratelli e sorelle di sfogo. La trova con i Gang complessivamente migliori. Be’ al 2009, arrivando quindi giu-
Dedrick non siano ufficialmen- War, formazione che ruota certo, non aveva Sex Beat e For sto un attimo dopo Midnight
te nella storia fra i più grandi attorno alle due leggende alle The Love Of Ivy, manifesti del Boom. Il periodo più amato di
gruppi pop di sempre. Categoria quali si aggiungono di volta in punk rock americano per antono- VV e della Mosshart, e destino
sunshine pop per la precisione: volta sezioni ritmiche improvvi- masia, ma la perfetta fusione tra migliore del singolo meritavano
armonie vocali a strati, melodie sate. I Gang War non incidono r’n’r, country e iconoclastia punk ballate come London Hates You
solari con fondo malinconico, nulla di ufficiale ma registrano ne fece un esempio insuperato. o il gommoso pop di Blue Moon.
orchestrazioni barocche con sessioni che escono diluite negli Carry Home ne rappresenta Con una scaletta stranamente
archi o fiati, lieve patina psiche- anni, ultima in ordine di tempo tutto il pathos americano. La non in ordine cronologico e con
delica, arrangiamenti perfetti. questo doppio LP che conferma cover dei Creedence Run Throu- pochissimo di inedito, ma con
Tutto in questo box quadruplo quanto già sapevamo di Thun- gh The Jungle è voodoo punk. il vantaggio di recuperare cover
ed economico: i sette album ders e Kramer. Originali, cover, Walking With The Beast (dal sparpagliate un po’ ovunque, da
usciti fra 1967 e 1972, più 13 qualche pezzo live (Max’s 1980), vivo), bonus di questa nuova Gainsbourg alla classicissima I
bonus fra versioni alternative, eroina e punk rock a 24 carati: ristampa rimasterizzata della Put A Spell On You.
singoli e rarità. tutto nella norma. Coking Vinyl, è puro J.L. Hooker. FRANCESCO VIGNANI
ANDREA POMINI LUCA FRAZZI CLAUDIO SORGE 70/100 DISCO
85/100 DISCO 72/100 DISCO 85/100 DISCO 65/100 EXTRA
80/100 EXTRA ZERO EXTRA 80/100 EXTRA

byVaSco
RUMOREMAG.COM | 93
c o
KINKS MUDHONEY
LOLA VS THE POWERMAN & THE REAL LOW VIBE: THE REPRISE
MONEYGOROUND, PART ONE RECORDINGS 1992-1998
BMG CHERRY RED

Sul fatto che Lola Vs The Power- I Mudhoney, nel pieno della
man sia uno dei classici dei prima ondata post Nevermind,
Kinks non c’è dubbio. Qualche firmarono per una major: quel-

S
dubbio potrebbe esserci sull’op- la citata nel titolo di questo
portunità di ristamparlo cicli- box, appunto. Una mossa che
camente in edizioni sempre più molti fan della prima ora non
lussuose, ma il cinquantesimo apprezzarono e che, col senno
anniversario era un’occasione di poi, portò davvero poca for-
troppo ghiotta per non lancia- tuna alla band di Seattle… ma
re ai fan hardcore l’amo di un è palese come, sorte a parte, la
box con libro, 45 giri, poster, produzione griffata Reprise non

a
spillette etc. In attesa che per la sia affatto male. Anzi: Piece Of
prossima ristampa vengano di- Cake, My Brother The Cow e
rettamente a casa vostra i fratelli Tomorrow Hit Today riascoltati

GAZNEVADA
Davies, godiamoci pure questa danno molta soddisfazione,
pletora di B sides, outtakes, anche se non sono cloni di Su-
demo, versioni acustiche, live e perfuzz Bigmuff. Incluso nel
tutto il resto. Materiale interes- box da quattro CD troviamo
sante per i completisti, ma che anche il live a Seattle del 1993
a parte la bellezza di un pezzo (solo promozionale in origine)
come Anytime poco aggiunge
On Tour Now, oltre a ben 30
SICK SOUNDTRACK

V
al valore di uno degli album più
bonus fra demo, outtakes, radio
immediati e al contempo amari
GAZNEVADA nella saga kinksiana.
edits e alternate versions.
ANDREA VALENTINI
ITALIAN/DISORDINE CARLO BORDONE
73/100 DISCO
90/100 DISCO 75/100 EXTRA
80/100 EXTRA
Inspiegabilmente, uno dei
dischi più importanti (il più

y
importante?) della new wave
italiana ancora non era stato
oggetto di una ristampa
su vinile. L’unica edizione
sul mercato restava quella
originaria targata Italian
Records risalente a 40 anni
fa. 40 anni, un’era geologica.
OXES TIZIANO POPOLI
THE FOURTH WALL BURN THE NIGHT/BRUCIARE LA
Esiste una versione in CMPTR STDNTS NOTTE: ORIGINAL RECORDINGS,

b
CD uscita nel 2003 per la
1983-1989
Astroman ma (consentitemi Uscito all’epoca d’oro del math RVNG INTL.
la banalità) stringere tra le rock strumentale di Don Cabal-
mani questo vinile fresco di stampa con la sua grande copertina lero, Storm & Stress, Faraquet e Compositore sui generis, il bo-
retrofuturista è un’altra cosa. Sick Soundtrack è il disco col aMiniature, il primo omonimo lognese Tiziano Popoli (1955) si
quale il punk italiano diventa adulto. Un fascio di nervi, non un album su Monitor degli Oxes pone in quella marca di confine
album. Forse è solo un mio castello, ma Going Underground, (Baltimore, MD), venne saluta- tra minimalismo e musique él-
Shock Antistatico e Now I Want To Kill You riportano lì, in to nel 2000 come un tentativo ectronique, tra sperimentazione
quella Bologna, in quell’Italia più di ogni altro disco prodotto di conferire al genere, freddo, e pop. La RVNG Intl. ha merito-
da chi con coraggio si definiva punk nel Paese dei Venditti e De basato sul calcolo ritmico, sulla riamente stampato un’antologia
Gregori (nelle prime 150 copie in vinile striato bianco e nero vertigine dei tempi dispari e di del suo primo periodo, gli anni
è allegato il 7” ultraramones I See My Baby Standing On A accenti mutevoli, una dimensio- 80, utile prodromo a Early
Plane inciso sotto il nome di Billy Blade & The Razors, tanto ne mercuriale, imprevedibile. Works Vol. 1 pubblicato quattro
demente quanto prezioso). Musica ipertesa, evoluzione caustica Non a caso si ricordano gli anni fa da Polipop, a completare
del punk primigenio, quello che i Gaz freschi dell’esperienza Oxes come una delle band più una visione d’insieme della sua
del Centro d’Urlo Metropolitano riversavano nei nove episodi fiammeggianti e teatrali della arte. Nella tavolozza di Popoli ci
della loro prima cassetta su Harpo’s Music (quella con famiglia math (i loro leggendari sono un’intelligente synth wave,
Criminale, Mamma Dammi La Benza, Roipnol e Nevadagaz) live spesso laceravano la celebre un sapiente uso di sequencing
ristampata per la prima volta su vinile. 1979 la cassetta, 1980 “quarta parete”), non estranee e programmazione, secondo
Sick Soundtrack. La fantascienza di serie C, il Movimento, a divagazioni rumorosissime e una sensibilità comune a quel
i Pere Ubu, i carri armati di Kossiga, i Devo, le molotov, la no(w) wave (si ricorda la loro tempo ad artisti come Laurie
Traumfabrik: che i Gaznevada fossero uno degli esempi più alti affinità con gli Arab On Radar, Anderson e Gavin Bryars, e
del nostro rock mutante post ’77 lo sapevamo. Forse però non e lo split che li unì). 20 anni un’attenzione ai meccanismi del
ricordavamo quanto fossero spietati nello sbatterti in faccia dopo, la giovane Cmptr Stdnts minimalismo americano. Tra gli
la loro gioventù incendiaria. Per questo e per 100 altri motivi, ripresenta quell’esordio arric- episodi più interessanti quelli
queste due ristampe vanno accolte con i dovuti onori. chito da strepitose Peel Ses- legati all’utilizzo della voce,
LUCA FRAZZI sions, in un packaging creativo. campionata e riprocessata.
90/100 DISCO ANDREA PREVIGNANO ANDREA PREVIGNANO
85/100 EXTRA 80/100 DISCO 70/100 DISCO
80/100 EXTRA ZERO EXTRA

byVaSco
94 | RUMOREMAG.COM
SUONA ANCORA

o
RETROPOLIS DICEMBRE 2020 IL MEGLIO
DEI MESI PASSATI

c
RAISON D’ÊTRE THE REPLACEMENTS KEITH RICHARDS
WITHIN THE DEPTHS OF SILENCE PLEASED TO MEET ME & THE X-PENSIVE WINOS
AND PHORMATION IN SADNESS, RHINO/WARNER LIVE AT THE HOLLYWOOD
SILENCE AND SOLITUDE PALLADIUM
CYCLIC LAW Quanta differenza possono fare BMG
33 anni di distanza. Quando uscì THE PLEASURE
Tra i passaggi chiave del periodo Pleased To Meet Me ci fu chi Riedizione di un live del 1988 SEEKERS
d’oro dell’ambient scandinavo storse il naso perché sembrava di Keith con la band assemblata

S
WHAT A WAY TO DIE
anni 90, originariamente editi che quei disgraziati dei ‘Mats si per promuovere il suo album SUNDAZED
dalla CMI, oggi rintracciano stessero normalizzando troppo solista Talk Is Cheap. Il disco
un’esauriente ripubblicazione in direzione FM, e poi non c’era offre esattamente ciò che pro- Una strepitosa raccolta di
in doppio vinile. A varcare per più Bob Stinson (che nei bonus mette: rock’n’roll come solo singoli e brani rari indispen-
primo la soglia fu Within The possiamo ascoltare nelle sue ul- Richards sa fare, convogliato in sabile per capire il livello di
Depths..., concepito in una sin- time sessions con la band) e in- una serie di pezzi suoi e qual- energia elettrica che si re-
golare veste neoespressionista e somma dov’era finito il vecchio che canzone dei Rolling Stones spirava a Detroit nei ‘60.
arcaica, bergmaniano sotto molti spiritaccio punk? Immergendosi (Happy, Connection…). Come

a
aspetti, ma in cui il colore misti- nei demo e nei rough mix dell’e- dice Keef, “questa è roba genu-
co gregoriano e neo industriale poca ci si può rendere conto che ina” suonata da “una band ma-
rintraccia familiarità col lisergico l’attitudine cazzara era sempre gnificamente folle”. La versione
dei Dead Can Dance. Un volto ben presente e che Paul We- super deluxe, per chi vorrà
ancora umano in sostanza, che sterberg era creativamente in lanciarsi nell’acquisto, è senza
muta in pura trascendenza spet- un periodo di forma strepitosa. dubbio over the top: contiene
trale nell’inimitato e algido In Sull’album originale che vuoi l’album rimasterizzato su CD e
Sadness, Silence And Solitude. dire? Un disco con Alex Chilton, LP, un 10” con tre pezzi inediti,
Qui l’idea Raison D’Être toccò il Skyway e Can’t Hardly Wait il DVD del concerto, un libro e
suo vertice spirituale, esasperan- era e rimane un capolavoro vari gadget promo.

V
do la visione “metafisica” oltre i rock’n’roll, nonostante l’orrido ANDREA VALENTINI
confini attitudinali di un Within riverbero anni 80 e alla faccia 79/100 DISCO
The Realm... degli integralisti. 80/100 EXTRA
STEFANO MORELLI CARLO BORDONE
90/100 DISCO 89/100 DISCO
85/100 EXTRA 89/100 EXTRA
ENNIO MORRICONE/

y
BRUNO NICOLAI
DIMENSIONI SONORE:
MUSICHE PER L’IMMAGINE E
PER L’IMMAGINAZIONE
DIALOGO/EDIZIONI ISHTAR

Questi dieci volumi di mu-


SIC ALPS STARFUCKERS THE WHITE STRIPES sica “di sonorizzazione”,
SUPPLEMENTAL COZY THE ETERNAL SOUNDCHECK GREATEST HITS realizzati in compagnia di
DEMOS VOL. 2 SPITTLE ARCHIVE THIRD MAN/COLUMBIA Bruno Nicolai, sono l’apo-

b
DRAG CITY geo della produzione del
Alzare l’asticella è sempre Chi ha avuto la fortuna di ve- maestro.
Dal Disc Rats ai Supplemental stato il compito dei lunensi derli dal vivo lo sa: quello dei
Cozy, Drag City dimostra tutto Starfuckers, bête noire del rock White Stripes non è stato mero
il proprio amore per il reper- alternativo italiano, entità can- hype. Meg e Jack con quel look
torio di Mike Donovan. Varia giante in grado di raggiungere accattivante, quel mix di istrio-
l’orizzonte temporale di rife- vette di astrazione e ferocia per nismo, ruffianeria a tradizio-
rimento, biennio 2006/2007 altri inarrivabili. Nella prima nalismo hanno incarnato l’ala
al primo giro, quadriennio uscita dai forzieri della Spittle “buona” del garage revival. Un
2008/2012 (periodo Napa (che inaugura la nuova collana ponte fra l’efferatezza del rock
Asylum, Sic Alps e She’s On degli Archivi), gli Starfuckers di Detroit e le copertine pati-
Top, quindi) a questo, resta propongono il materiale super- nate delle riviste, che a suon
immutata la sostanza. Dieci stite della maratona registrata di riff stazzonati e sapiente
scheletri di canzoni per voce dal vivo il 9 e il 10 settembre gestione dei meccanismi pop
soffocata e chitarra grattugiata, del 1999 al Link per la rassegna hanno finito per mettere d’ac-
il cui ascolto richiede meno Distorsonie: 40 minuti su un cordo una platea di rockers
di 20 minuti, sfumando non totale di sei ore, performan- nostalgici e hipster inveterati.
appena si mostrano i primi ce ribattezzata The Eternal Ora arriva il loro primo gre-
segnali di struttura definita. La Soundcheck (così Lydia Lunch atest hits, che in 26 tracce
psichedelia di partenza diffusa definì il suono della band). Il ribadisce come il loro fosse un
ovunque, con un Syd Barrett gocciolamento estenuante del sound senza tempo, fatto di
KRUDER &
che emerge da una nebbia spet- suono, tipico della band, viene lampi di genio, sterzate folk e
DORFMEISTER
trale, si trasforma a tratti in un 1995
portato al parossismo. Silenzi, brani che fra avrebbero ottenu- G-STONE
accenno di rock’n’roll stranito rumore, sfinimento psicofisico, to il meritato successo anche
(Cement Surfboard) con impeti alimentano una performance se pubblicati in un momento Con tutta la storicizzazione
proto glam (Lazee Son). brutale, una prova di resistenza qualsiasi degli ultimi 50 anni. del tempo, un gran disco
ARTURO COMPAGNONI necessaria. DIEGO BALLANI che, se fosse stato pubblica-
70/100 DISCO ANDREA PREVIGNANO 80/100 DISCO to all’epoca, avrebbe fatto
ZERO EXTRA 80/100 DISCO ZERO EXTRA sfracelli.
ZERO EXTRA

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R E T R O P O L I S

c o
P L

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S T 2

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0 2

byVaSco
0
o
1 IGGY POP 9 RICHARD
0 THE BOWIE YEARS & LINDA
UNIVERSAL
THOMPSON

c
“Gli arrangiamenti glaciali di HARD LUCK STORIES
The Idiot […] per Iggy erano (1972-1982)
una dichiarazione d’intenti: ci UNIVERSAL
sono, nonostante tutto. E non come un reduce. Iggy
Pop a Berlino va incontro al futuro, non lo subisce “Compilata e masterizzata da Andrew Batt, questa retro-
passivamente. Oltre a classici come The Passenger e spettiva rende omaggio al periodo di massimo splendore
Lust For Life, riscopriamo grandi brani come Mass dei due ormai ex coniugi e lo stesso Richard, curatore della
Production, da The Idiot, Sixteen nella versione dal raccolta insieme a Linda, la definisce una ‘mappa’ per ri-

S
vivo da TV Eye 1977 Live, la versione alternativa di scoprire i loro antichi tesori artistici”.
China Girl e tre performance che ci dicono quanto ca- DORIANA TOZZI, “RUMORE” N. 344
rico e determinato fosse Iggy in quei giorni”.
LU C A FR A Z Z I , “ R UMO R E ” N . 341 “Si tratta di uno di quei pochi casi in cui le cui rarità
sono parte integrante della forza del box set, chiudono
“Questo box set è un tesoro per chi non ha mai sentito discorsi lasciati in sospeso e illuminano zone in prece-
i vari bootleg più o meno ufficiali usciti nel corso degli denza avvolte dall’oscurità. [...] High School Confiden-

a
anni, in particolare quelli che risalgono a questo speci- tial mostra come Richard e Linda Thompson fossero in
fico periodo. La qualità di questi dischi – e dell’intero grado di evocare la gioia anche nella loro ora più cupa,
periodo berlinese di Bowie – è così elevata perchè le ed è la lezione più importante che offre Hard Luck Sto-
session furono talmente parsimoniose che nessuna idea ries: al di là di alti e bassi i due musicisti non hanno mai
venne lasciata da parte lungo la strada”. smarrito la loro chimica incandescente”.
ROSS HORTON, “THE LINE OF BEST FIT” STEPHAN THOMAS ERLEWINE, “PITCHFORK”

LA CANZONE Mass Production LA CANZONE High School Confidential

V
8

b LOU REED
y
NEW YORK (DELUXE EDITION)
RHINO/WARNER

“Un’escursione alternativa nella New York marcia,


afflitta da AIDS, povertà e violenza ma ancora
romantica e vitale raccontata dal suo Stephen
Dedalus/Lou Reed. Ogni canzone del pleonastico
omaggio reediano alla città è riproposta, oltre che
con i consueti rough mixes, anche in versioni dal vivo
comunicativo, affilato, capace di dare a ogni parola
del suo arsenale retorico il peso e il ruolo adeguati”.
CARLO BORDONE , “RUMORE” N. 346

“Nel corso dei suoi 57 minuti, New York passa da


collezione di prolissi studi sui personaggi a concept
album su quanto sia futile l’idea che l’individuo possa
diventare agente significativo di un cambiamento
politico. Nella penultima traccia, Strawman, Reed
offre all’album una tesi al rovescio: “Chi ha bisogno
dell’ennesimo cantante rock moralista?”
DANIEL FEL SENTHAL , “PITCHFORK”

tratte da vari concerti, tutte registrate stupendamente


e con un Lou in forma smagliante: rilassato, LA CANZONE Dirty Blvd

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7 ENZO 6 THE ROLLING
CARELLA STONES
VOCAZIONE GOATS HEAD SOUP
(DELUXE EDITION)

c
ON SALE MUSIC
POLYDOR
“’I cantanti sono parecchi. Enzo
Carella è il meno parecchio di “Ha ancora il marchio del figlio
tutti’: also sprach Pasquale minore, GHS. C’entra il carattere del maggiore, ovvia-
Panella, che grazie all’incontro col musicista romano mente Exile..., o l’uscire un anno dopo il quinquennio
scopriva la sua vocazione di paroliere. Ma, al di là della 1968/1972 [...]. Resta invece un album essenziale, e
perfezione con cui la voce sorniona e oppiacea di Carel- basterebbe chiedere ai Primal Scream: più coeso del pre-
la respira sintonizzata sulle immaginifiche costruzioni cedente, lurido dove serve ma ispiratissimo nelle ballate,

S
panelliane, 43 anni dopo di questo esordio alieno, oltre Angie chiaramente in testa. Spiega tutto l’incluso e poco
alla scrittura brillante, obliqua, gaudente, colpisce la conosciuto live a Bruxelles dello stesso anno, con una
sofisticatezza di timbri e arrangiamenti - complici i band in forma superlativa a lambire il disco in un diluvio
Goblin quasi al completo - che sostengono un inaudito di classici”
cantautorato funk”. FRANCESCO VIGNANI, “RUMORE” N.344
A L E S S A N D R O B E S S E LVA AV E R A M E , “ R U M O R E ” N - 3 4 5
“Il glam rock introduceva nuovi standard provocatori e

a
“La sinuosa, felpata azione di Carella plana snella trasgressivi, mentre la street music più fiera e grintosa
su ogni soggetto, istantanea, invenzione che Panella arrivava dal pianeta funk. Così in Goats Head Soup
incrocia in rima, un florilegio inarrestabile con cui atterrarono da qualche parte tra i New York Dolls e
aggirano e raggirano le abitudini, in cui si beffa e si Isaac Hayes, cercando di spingersi verso nuove vette di
rivolta l’iconografia pop nostrana. Uno stuolo eccelso oltraggiosità campy, contemporaneamente scoprendo
di strumentisti della Jeans-RCA e ospiti, come il la musica black dell’epoca, con modalità che avrebbero
bassista Fabio Pignatelli dei Goblin, fa il resto”. avuto effetti duraturi sul loro DNA ritmico”.
FA B I O R U S S O , “ O N D A R O C K ” S TUART BERM AN , “PITCHFORK ”

V
LA CANZONE Il Sud È Un’Infanzia Sudata LA CANZONE Can You Hear The Music

5 4

y
THE REPLA- THE
CEMENTS STOOGES
PLEASED TO MEET ME LIVE AT GOOSE LAKE
(DELUXE EDITION) AUGUST 8TH, 1970
RHINO/WARNER THIRD MAN

b
“Immergendosi nei demo e nei “Gli Stooges suonano di fron-
rough mix dell’epoca ci si può rendere conto che l’at- te alla più vasta audience della loro storia l’ultimo
titudine cazzara era sempre ben presente e che Paul concerto nella formazione originale: il bassista Dave
Westerberg era creativamente in un periodo di forma Alexander, più fatto e angosciato del solito, sbaglierà
strepitosa. Sull’album originale che vuoi dire? Un lo sbagliabile e Iggy non lo perdonerà. È un concerto
disco con Alex Chilton, Skyway e Can’t Hardly Wait nel quale regnano tensione e rancori incrociati, tec-
era e rimane un capolavoro rock’n’roll, nonostante nicamente imperfetto ma pazzesco perché gli Stooges
l’orrido riverbero anni 80 e alla faccia degli integra- erano pazzeschi, un’eterna garage band che. nel caos
listi”. di quella sera, con Iggy che paradossalmente è il più
C A R LO B O R D O N E , “ RUMO R E ” N . 347 sano del gruppo, oscura comunque il resto del cartel-
lone”.
“Il quinto LP del gruppo, Pleased To Meet Me, il mo- LUC A FR A ZZI, “RUMORE ” N . 345
mento in cui gli impulsi punk, gli istinti pop e l’anima
poetica di Paul Westerberg sono stati messi a fuoco “È spesso facile dimenticare quanto snervante e parti-
come mai in precedenza. Ogni disco dei Replacements colare fosse la loro musica all’epoca. E probabilmente
è straordinario a suo modo, ma nessuno di essi esem- è questo il motivo per cui una uscita del genere – una
plifica la loro alchimia dalla-spazzatura-allo-splen- delle rarissime in grado di documentare la formazione
dore quanto Pleased To Meet Me, che rockeggia come originale con una qualità sonora eccellente – sia una
i primi Kinks, si pavoneggia come i T. Rex e rende gemma così preziosa. Del genere, appunto, che può
omaggio al loro padrino spirituale Alex Chilton”. ascoltare davvero chiunque”.
ELIZ ABETH NELSON, “PITCHFORK” RICHARD FOSTER, “THE QUIETUS””

LA CANZONE Alex Chilton LA CANZONE Tv Eye

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3

TESTO DI Alessandro Besselva Averame

S c
a
RINUNCIARE A
ESSERE ARTISTA PER
POTERLO DIVENTARE

V
STEVE Domestic Exile, uscito nel 1982, un anno dopo il de-

y
butto dei suoi Lounge Lizards, si è posizionato ai primi

PICCOLO
posti della playlist annuale di Retropolis. Un piccolo
capolavoro a base di miniature lo-fi e songwriting avant
pop che illustra una New York all’alba dello yuppismo,
DOMESTIC EXILE raccontando i luoghi “estremi” frequentati dall’autore
GUERSSEN
(Wall Street e la scena downtown) e i suoi abitanti,
ricorrendo a un vocabolario minimale e incisivo. Gli ab-
A lungo dimenticato (discograficamente: una sua
biamo chiesto di ripercorrere quel suo personalissimo

b
fama sotterranea l’ha sempre avuta) e ristampato per
esilio domestico.
la prima volta su CD, l’esordio solista di Steve Piccolo,
La storia se ho capito bene è questa: registri
Domestic Exile a New York, fai il giro di tutte le
etichette, anche le più coraggiose, ma nessuno
sembra essere interessato. Alla fine esce in Ita-
lia per Materiali Sonori. Il tuo primo contatto,
se non sbaglio, con il paese in cui finirai per vi-
vere.
“La storia è più complicata, ma grosso modo ci sei.
Tranne che non era il mio primo contatto con Italia.
Nel 1981, con i Lounge Lizards, avevamo suonato a Bo-
logna, e dopo ho fatto vari viaggi, e anche concerti da
solo, in Italia. L’album già circolava in Francia su delle
cassette bootleg autorizzate. Onestamente faccio fatica
a ricostruire la cronologia precisa. Comunque non ho
preso ufficialmente residenza in Italia fino al 1988. Per
qualche anno ho vissuto un po’ in Europa e un po’ a
New York. Domestic Exile non è mai stato pubblicato
su CD, nonostante le centinaia di richieste che hanno
continuato ad arrivare per decenni. Non ho mai capito
perché… uhm… lasciamo perdere. Oggi, in un momento
in cui il supporto CD è quasi obsoleto, esiste finalmen-

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byVaSco
o
te anche in quella versione grazie a Guerssen/Mental CBGB alla scena dei loft di fine ‘70, alla No wave
Experience. Tutto il tempismo riguardante questo disco più caustica, ai tuoi Lounge Lizards, insomma,
è sempre stato così sbagliato da sembrare intenzionale. un fermento che col tempo ha preso connotati
Il fatto che non sia finito nel più totale oblio è davvero leggendari. Ma Domestic Exile è soprattutto
una faccenda personale. Un diario della tua

c
sorprendente”
esistenza “schizofrenica”: di giorno program-
Parte del fascino del disco risiede nel suo matore a Wall Street la sera frequentatore della
suono lo-fi. Una scelta ben precisa, l’impressio- scena underground. Ma anche una specie di
ne è quella di un’opera volutamente “non fini- analisi sociologica, da entomologo che studia le
ta”, realizzata con i mezzi disponibili nell’im- specie urbane all’alba del reaganismo. Quasi un
mediato. Quasi una collezione di istantanee, di reportage...
Polaroid sonore. Era più importante catturare “Dici bene quando parli di una sorta di galleria di
il mood del momento che incidere un album di mini ritratti, di osservare le tipologie umane… I per-
sonaggi sono dentro di me, in qualche misura, ma allo

S
canzoni “classico”?
“Secondo me c’era (nella scena di New York e non solo stesso tempo non mi ci riconosco. A una domanda
in questo disco) una vera e propria estetica lo-fi che simile, durante una conversazione con Eric Davidson
non era in realtà una reazione di rigetto nei confronti del sito ‘Please Kill Me’, ho risposto: ‘Credo che stessi
della tecnologia – anzi, spesso gli stessi esponenti interpretando vari ruoli, facendomi beffe delle pose
erano nerd abituati a usare i mezzi elettronici più che ci si spara nel mondo dell’arte, o negli ambiti co-
innovativi – bensì un ribellarsi al suono ‘patinato’ e siddetti controculturali. Ci sono degli aspetti satirici,

a
‘falso’ della musica pop dell’epoca, e all’abbandono, ma è il distacco a predominare, osservo le cose anche
già avviato da parte dell’industria musicale, di qual- con una certa empatia e simpatia ma sempre da un
siasi spazio per la ricerca sperimentale. Direi senza punto di vista esterno. La cosa mi riusciva perché vi-
dubbio che l’obbiettivo di gran parte degli artisti della vevo una doppia vita particolarmente estrema, Wall
cosiddetta new wave era cercare di ottenere un qual- Street e il mondo della tecnologia da un lato e la scena
che genere di semplicità incisiva, una sorta di honesty downtown dall’altro. Alla fine veniamo modellati
of means che aveva un sacco di punti di contatto con dalle persone con cui trascorriamo il tempo, e io ero
i movimenti concettuali e minimalisti attivi in campo modellato contemporaneamente da vari milieu molto
differenti tra loro’”.

V
artistico all’epoca... quel genere di sincerità che puoi
trovare negli scritti di John Cage, nei film di Stan Bra-
khage, nei pezzi spoken word di Bob Ashley, nel lin- Se una parte del fascino del disco risiede nelle
guaggio semplice e disarmante della Beat Generation. sue spinte sperimentali, negli esperimenti so-
nori, nella struttura anche un po’ atipica delle
E ci sarebbero molte altre influenze da menzionare.
canzoni e nella scelta della strumentazione, allo
Cito Marlon Brando, da una sua intervista del 1990
stesso tempo è anche una raccolta di canzoni
con James Grissom: ‘La cosa più difficile da ottenere

y
“pop”. Strane, contorte, inquiete, ma comun-
in qualsiasi forma d’arte – davvero, qualsiasi – è la
que canzoni. Negli anni qualcuno lo ha descrit-
semplicità. Complichiamo sempre ogni cosa, per di- to come una specie di versione “lo-fi” di Music
sonestà, per desiderio di metterci in mostra oppure di For A New Society di John Cale. Ovviamente si
dimostrare qualcosa. La comunicazione diretta è po- tratta di una semplificazione, ma ci trovo delle
tente, difficile e pericolosa, ma ogni volta che sono ri- sintonie, a livello di attitudine nei confronti
uscito a ottenerla mi sono sentito bene […] Quello che della forma canzone. C’erano dei tuoi modelli
vi sto per esporre è una paradosso un po’ sadico, ma la di riferimento, all’epoca, per quanto riguarda il

b
cosa più difficile di tutte è essere semplici, rinunciare songwriting?
a essere artista per poterlo diventare’. Noi cercavamo “Cale è un ottimo riferimento... anche se su quel disco
di ottenere la semplicità limitando il più possibile i c’è un po’ troppo riverbero... devi tenere presente che
mezzi a disposizione, una tecnica utilizzata da artisti noi, dico noi includendo quasi tutto il movimento
di ogni tipo, dagli appartenenti all’Oulipo all’espres- new wave, eravamo braccia rubate alla musica con-
sionismo astratto. Limitandoci a una forma compatta e temporanea, o braccia rubate all’arte tout court, ma
rigidamente codificata come la canzone: introducendo eravamo davvero convinti che la forma canzone fosse
strani accenti ritmici, che ti costringono a suonare in potente, a quei tempi così potente da riuscire a inne-
modo semplice per non perdere l’orientamento, e per scare mutamenti di portata storica, a livello personale
non farlo perdere all’ascoltatore. Inoltre per scelta ci ma anche sociale. Le mie radici erano nel free jazz e
limitavamo a usare otto tracce, il che implicava il non nell’elettronica sperimentale, e quindi il songwriting
poter utilizzare la batteria, e questa opzione lasciava era un mezzo totalmente nuovo, diverso per me, potevo
un ampio spazio di manovra impacciato e vulnerabi- affrontarlo in maniera irriverente. Gran parte dei miei
le, cosa che mi piace molto. E poi c’era fiducia che la autori di canzoni preferiti erano umoristi, come Mose
canzone potesse essere un contenitore di significati, Allison, Tom Lehrer, Frank Zappa, Jonathan Richman,
una vera forma d’arte, Inoltre utilizzavamo pochissimi e poeti come Gil Scott-Heron… Tutta gente che giocava
effetti. Volevamo essere puri, in qualche modo, qua- col mezzo in modo non convenzionale…”
lunque cosa significasse... anche con i Lounge Lizards
non effettuavamo sovraincisioni, non c’erano pesanti La ristampa del disco mi è arrivata nella buca
riverberi o effetti da studio...” delle lettere circa una settimana prima del lock-
down, e ora che la situazione è ritornata pre-
Si respira molta della New York che abbiamo occupante torniamo a riparlarne. L’isolamento
imparato a conoscere attraverso i dischi, dal domestico di cui parla il disco è ovviamente

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100 | RUMOREMAG.COM
o
molto diverso da quello che stiamo subendo a

2
causa di un evento che non possiamo controlla-
re. Mi pare però che in qualche modo il tuo rac- NEIL YOUNG
conto di quella società individualista e liberista HOMEGROWN

c
non sia così distante dal presente, e non mi rife-
SILVER BOW PRODUCTIONS/REPRISE
risco solamente all’attuale stato di emergenza.
Per farla breve, sembra che le cose non siano “Lo stesso canadese tituba-
cambiate molto. va davanti al far seguire a un
“Come dicevamo prima, il terribile tempismo di album non capitissimo come On
Domestic Exile è per certi versi interessante, lo è anche The Beach un progetto doloroso
anche la curiosa coincidenza tra il titolo e la situazione e in gran parte acustico come questo, scritto dopo aver
attuale. Ma a distanza di tanti anni il disco mi fa pen- scoperto un tradimento della moglie. Un capolavoro
sare che in fondo l’edonismo e l’anti intellettualismo perduto, proprio come si sospettava. Ma con un nervo-

S
fossero già presenti nell’America di Ronald Reagan e sismo e una tensione inusuali anche per il periodo in
prima ancora… e non sono mai stati sconfitti, anzi! Oggi cui fu inciso, quasi a buttare una luce nuova sui primi
le disparità sono cento volte più dolorose… Ho vissuto ‘70 di Young”.
molti periodi tutto sommato ottimisti nella mia vita, FRANCESCO VIGNANI, “RUMORE” N. 344
qualcosa di simile a ciò che è stato il ‘Sessantotto’ per
voi in Europa, ad esempio l’avvento dei computer e poi

a
della Rete, o quel momento magico vissuto dalla musica “Homegrown non è solo un work in progress glorificato
e dall’arte nella New York anni 70 e primi anni 80... non ricoperto da uno strato di vernice fresca. Uno potrebbe
avrei mai pensato di arrivare a vivere in un mondo ini- cavillare sui meriti dell’album paragonandolo ad
quo, falso e catastrofico come quello di oggi. Così come altri classici del catalogo di Young. Ma laddove molte
non avrei mai potuto immaginare l’elezione di Trump uscite d’archivio si limitano a consolidarne il lascito,
nel 2016. A quanto pare ora ci siamo liberati del mostro, Homegrown si pone come un vero e proprio capitolo a
e forse a questo punto sarà possibile una svolta, si potrà sé – forse addirittura necessario – all’interno di questo
uscire da una situazione davvero grave. Nel disco dipin- lascito, l’ennesima audace dichiarazione di uno dei
giganti della musica dell’ultimo mezzo secolo”.

V
go i miei personaggi quasi con affetto, mentre i mostri
di oggi non mi pare si meritino alcuna pietà”. S A B Y R E Y E S - K U L K A R N I , “ PA S T E M A G A Z I N E ”

LA CANZONE I Don’t Want To Join A Cult LA CANZONE Mexico

b
PRINCE
y
SIGN O’ THE TIMES (SUPER DELUXE)
WARNER

“Quando l’operazione di ristampa e restauro del


catalogo di Prince sarà giunta al termine ci troveremo di
fronte a un assurdo filologico, per così dire. Gli inediti
(brani, collaborazioni, concerti, versioni alternative,
abbozzi e quant’altro) avranno superato per numero
(e probabilmente qualità…) l’eccellenza di quanto già
pagina rispetto alla mole straordinaria di materiale che
progressivamente sta venendo alla luce”.
GIONA A . NA ZZ ARO, “RUMORE” N. 344

“Potrebbe essere d’aiuto immaginare l’originale Sign


O’ The Times, pubblicato nel 1987, come qualcosa di
più simile a una rete, a un network, che a un album,
un piccolo serbatoio di musica riempito da fonti molto
diverse tra loro. Non c’è da stupirsi che ascoltandolo
l’impressione sia sempre stata quella di muoversi tra
le stanze di una casa situata all’interno del sogno di
Prince”
BRAD NELSON, “PITCHFORK”
1

conosciamo del musicista di Minneapolis. L’opera


cosiddetta ‘ufficiale’ sarà ridotta a una nota a piè di LA CANZONE Witness 4 The Prosecution

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S
THUNDERCAT JULIANNA BARWICK LITTLE DRAGON

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IT IS WHAT IT IS HEALING IS A MIRACLE NEW ME, SAME US
[BRAINFEEDER]

V
ROMARE BRONSON MACHINEDRUM
HOME BRONSON A VIEW OF YOU

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박혜진 PARK HYE JIN
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ACTRESS
KARMA & DESIRE

JAYDA G
MARIE DAVIDSON
RENEGADE BREAKDOWN

BONOBO
KELEKETLA!
KELEKETLA!
[AHEAD OF OUR TIME]

HOW CAN I BOTH OF US / ARE YOU DOWN & TOTALLY ENORMOUS EXTINCT
DINOSAURS
HEARTBREAK
[OUTLIER]

byVaSco
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GENTE SOL A (MA NON TROPPO) STORIA MINIMA DEI DISCHI DEFIL ATI

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EDITH FROST
Calling Over Time (Drag City, 1997)
Ho sempre apprezzato chi si sforzava di inquadrare il due minuti, trova il violino di Jim O’Rourke per pochi
proprio lavoro. E detestato chi rifiutava ogni etichetta secondi (quando lo sentì Edith Frost disse a Jimbo una

V
asserragliato dietro altezzosi “la mia è soltanto musica”. cosa del tipo: “La vedi questa? È una lacrima!”). Segue
Uno: non sei Brian Eno. Due: come on, tutti abbiamo Follow, lieve rintocco di basso e linee di pianoforte,
dei punti di riferimento, aspettative di somiglianza, fedele alla regola carveriana del tagliare tutto all’osso,
piccoli piani di direzione. Tanto vale dirli, possibilmente con un organo finale alla Nico e la dolcezza di Dorothy
con una punta di ironia. Quindi un applauso in più Moskowitz degli United States Of America. Qui, in
per Edith Frost, che battezzò ciò che faceva come uno dei vertici dell’album, si avverte pienamente il
“psichedelia contadina pensierosa”. L’idea di country profumo psichedelico, una vaghezza sognante che arriva

y
introspettivo unito a canzoni da mente allargata è già da 30 anni prima e qui rinasce stilizzata in potenza
seducente in partenza. Niente letame e giumente, ma espressiva. Nella title track l’acustica sembra fatta di
spazi aperti tratteggiati in punta di slide. Con testi piccoli segmenti e l’intimità da songwriter è suggerita
malinconici e richiami psych agli anni 60: aderiamo dall’istante di field recordings che sfugge alla chiusura
in partenza, Edith. Anzi dalla partenza, dall’esordio (vento dalla finestra? Legno sul pavimento?). Denied
su lunga durata del 1997, Calling Over Time. Edith è Desertshore filtrata indie, una nenia 60s portata dai
Frost nasce a San Antonio, Texas, ma si trasferisce gelidi venti post di Chicago, un tocco appena dei piatti,
nel 1990 a Brooklyn, dove suona in gruppi country e tutto essenziale, esaltato nel peso minimo. Quindi è

b
lavora come freelance informatica. Dopo un EP solista il turno di Pony Song, subito chitarra elettrica 70s
nel 1996, manifesta il desiderio di incidere un album (Neil Young? George Harrison solista?) degna di una
vero, in studio, con un buon numero di musicisti. Sono ballata West Coast, ma asciugata nel calore e tradotta
gli anni dorati del post rock, in cui tutto è leggermente quasi letterariamente in perimetri minimalisti, con
diverso, per approccio e peso specifico, un periodo in un pianoforte (courtesy of Sean O’Hagan) a reggere
cui la sperimentazione si porta un desiderio vero di l’incanto. In Too Happy compare una ritmica
attuarla, testimoniato dagli incroci infiniti di musicisti (abbastanza) costante, persino una slide a sottolineare
in band e progetti paralleli e condivisi. E, nell’affaccio di il desiderio di non voler esser troppo felice (“Non
Edith Frost, c’è abbastanza il gotha dell’epoca. Produce potrei essere la stessa senza un motivo per dire addio,
Rian Murphy, già batterista per Smog, Appendix Out, senza una ragione per piangere”) e a ricordarci che,
Palace Music e Silver Jews. Ma, soprattutto, suonano pur se pensieroso, questo è un album dove la musica
nientemeno che David Grubbs (Edith Frost ascoltò americana per eccellenza cerca di arrivare nuova alla
i Gastr Del Sol e disse: “Bravissimi, ma non è che fine del secolo. Wash Of Water, fluida come l’oceano
incasineranno tutte le mie canzoni ??!!”), Rick Rizzo delle liriche, è Joni Mitchell slowcore, mentre Shadows
(Eleventh Dream Day), Sean O’Hagan (Microdisney, è solcata da una chitarra che ha imparato proprio in
Stereolab, High Llamas) e Jim O’Rourke (che registra e questi anni a non dover essere protagonista a tutti i
si occupa del missaggio). Tutti al servizio della chitarra costi, e che ha beneficiato dell’esser relegata a compiti
e della voce di Edith. Ad aprire Calling Over Time “geometrici”. Tra piccole mosse country e svagate
è Temporary Loan, un country blues spettrale che timidezze Oldham, conclude Albany Blues, elegia in
detta immediatamente la misura generale. Un amore modo quasi classico. E proprio nelle infinite possibilità
non corrisposto restio a sparire che, allo scadere dei di quel quasi risiede la magia intatta dell’epoca.

DI MAURIZIO BLATTO

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VISIONI DICEMBRE 2020

“E tutto vero”

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MANK sceneggiatore, il cui stile ha avuto un’influenza profondissima
REGIA DI DAVID FINCHER sul cinema statunitense. Fincher è come se volesse competere
PIATTAFORMA: NETFLIX direttamente con Welles per come intreccia i diversi piani
USA, 2020 temporali, creando un mondo volutamente fuori dal tempo, con
un’eleganza che a tratti evoca persino Joseph Von Sternberg (che
Orson Welles continua a essere il cineasta statunitense appare brevemente, interpretato da Paul Fox). Attraversato da
più influente di sempre. A prescindere che dagli archivi una malinconia che richiama inevitabilmente il Bogdanovich più
wellesiani continui a emergere pellicola impressionata cinefilo, il film è anche una evidente riflessione sull’attuale stato
sempre incredibilmente ricca di motivi d’interesse, il sistema dell’unione statunitense, rievocando il duello fra il progressista
hollywoodiano è come se ancora oggi dovesse fare pienamente Upton Sinclair e il repubblicano Frank Merriam, appoggiato

V
i conti con la presenza e l’eredità del regista di Quarto Potere. dall’establishment hollywoodiano. Mank, pur tracciando un
Mank è un omaggio commosso e divertito a Herman J. ritratto poco lusinghiero dell’autore di Quarto Potere (che
Mankiewicz, co-autore della sceneggiatura di Citizen Kane. Fincher sia un seguace della Kael?), nell’omaggiare Herman
Fratello del più celebrato Joseph (Joe), regista di Cleopatra J. Mankiewicz (inviso a Goebbels) si dichiara come un tributo
e altri capolavori hollywoodiani, Herman J. Mankiewicz ha evidente al cinema di Orson Welles e a una Hollywoodland
avuto nella figura di Pauline Kael una difenditrice formidabile, che non esiste più, chimera lontanissima persa per sempre nel
nonostante alcune sue conclusioni siano state oggetto di serrate baluginio di proiettori ormai scomparsi.
dispute filologiche. Fincher ricostruisce con acribia la vita dello

y
94/100

A CURA DI GIONA A. NAZZARO @GIONANAZZARO

IL MALE NON ESISTE NARDJES A.


REGIA DI MOHAMMAD RASOULOF REGIA DI KARIM AÏNOUZ
GERMANIA, REPUBBLICA CECA, IRAN, 2020 ALGERIA, FRANCIA, GERMANIA, BRASILE, 2019

b
Il cinema iraniano esiste ormai in una Dopo l’annuncio della candidatura,
bolla autoreferenziale: l’ossequio di per quinta volta di seguito, del
un neorealismo deprivato di qualsiasi presidente uscente Bouteflika in
valenza politica, cristallizzato nella stato ormai comatoso, ridotto a
pigra percezione di una realtà che si strumento passivo nelle mani della
vuole (o si spaccia come) immobile, nomenclatura, un movimento di
propagandando l’idea di un paese protesta spontanea si riversa per
vittima di aggressioni esterne il quale le strade della capitale algerina.
in realtà perseguita i cineasti che Filmato interamente l’8 marzo del
osano alzare la voce. Mohammad 2019, il film segue una ragazza nella
Rasoulof, Orso d’Oro a Berlino, è solo folla che vuole riprendersi la strada
l’ultimo regista, in ordine di tempo, a e la sua voce. Una massa festante,
subire la repressione della censura politica, pagando con gioiosa, tornata protagonista. Il volto di Nardjes diventa
la detenzione la sua libertà creativa. Rasoulof, rifiutando l’epicentro del sentire di un movimento e del desiderio
di continuare il gioco delle allusioni “poetiche” (che non di partecipazione. Il magnifico film di Aïnouz è il ritratto
dicono e non rivelano nulla), punta la sua attenzione sulle di una donna immersa nel contesto di un paese che vuole
reti di complicità che permettono al potere degli ayatollah cambiare. Il regista si lascia attrarre nella scia della
di perpetuarsi. In questo magnifico apologo contro la vitalità della giovane e dalla massa emerge una persona
pena di morte il regista osserva come una sola decisione complessa, che pediniamo nel corso di un’intera giornata
sbagliata possa attraversare il tessuto di un intero paese, e poi nella notte, fra locali notturni e ricerca di ebbrezza.
ferendo generazioni lontane fra loro. Solo il recente Nardjes A., senza andare a scomodare Elias Canetti e il
Careless Crime di Shahram Mokri ha saputo inoltrarsi saggio Massa E Potere, è il ritratto in tempo reale di un
con altrettanta audacia nelle contraddizioni del sistema. paese che si rimette in movimento e vuole riprendere il
E solo con film coraggiosi e necessari come Il Male Non protagonismo negatogli dall’immobilismo di un potere
Esiste (e Careless Crime) il cinema iraniano può ritrovare sclerotico. E l’atto di accusa che all’alba Nardjes rivolge
la sua forza di una volta. all’Algeria resterà scolpito per sempre nella memoria.
92/100 89/100

byVaSco
104 | RUMOREMAG.COM
o
BORAT REBECCA
SEGUITO DI FILM CINEMA REGIA DI BEN WHEATLEY
REGIA DI JASON WOLINER PIATTAFORMA: NETFLIX
PIATTAFORMA: AMAZON PRIME USA, 2020
USA, 2020
Da enfant terrible del cinema

c
Sacha Baron Cohen usa Borat britannico e acrobata dei
Sagdiyev come un’arma non generi a manierista classicista
convenzionale contro la ferocia e la il passo è davvero lungo (o
stupidità dell’America di Trump e forse brevissimo). Il romanzo
di QAnon. Una vera e propria forma di Daphne Du Maurier era
di guerriglia culturale che non bada ovviamente già stato materiale
troppo al sottile, usa i peggiori luoghi di partenza per Sir Alfred
comuni del razzismo e del sessismo Hitchcock e, evidentemente,
per stanare i fascisti dietro la loro nella sua hybris Wheatley è
facciata rispettabile. Ovviamente proprio con il maestro che si

S
dopo il primo film, che ha trasformato Borat in un’icona vuole misurare. Il film, pur essendo un esercizio formale
culturale, non poteva non essere problematico ritornare piuttosto gradevole, si perde un pochino nella sua opulenza
a usare la candid camera come sonda rivelatrice. Cohen decorativa, fra scenografie fastose e accorgimenti fotografici
dunque inventa per Borat una figlia trofeo da offrire in tesi a restituire un glamour passatista. Indeciso fra risonanze
dono a Mike Pence (Penis nel film) per permettere al suo gotiche ed effluvi melodrammatici, il film, nonostante la
premier di riallacciare i rapporti con gli USA, distrutti in ricchezza visiva, resta sempre a metà del guado, indeciso
seguito alla catastrofe diplomatica provocata dalla sua sulla direzione da prendere. Wheatley, che al suo meglio
“inchiesta”. Con un’audacia che sconfina nella follia, Cohen è in grado di dare vita a cose come I Disertori - A Field In

a
riesce a tirare fuori il peggio dalla gente che incrocia, e chi England, High-Rise e Free Fire, in questo Rebecca è come
che pensa di aver compreso come funziona il gioco, nel se tentasse disperatamente di convincere spettatori e critici
tentativo di risultare più furbo di lui, si rivela ancora più di avere finalmente messo la testa a posto, ma dimentica che
odioso. Completato in tempo per sperare di influenzare è proprio la sua follia e refrattarietà alle regole ad aver fatto
l’esito delle elezioni statunitensi, il seguito di Borat è l’interesse del suo cinema. Rebecca resta così uno spettacolo
esilarante ed inquietante. Un film che mentre ridi sino alle moderatamente interessante, sostanzialmente un cadavre
lacrime scopri di essere spaventato come non mai. exquis, da contemplare nel suo glaciale rigor mortis.
87/100 54/100

Extravisioni

V
GLI ALTRI FILM DA NON PERDERE

FREAKS OUT DIABOLIK MI CHIAMO


REGIA DI GABRIELE REGIA DI ANTONIO E FRANCESCO TOTTI
MAINETTI MARCO MANETTI REGIA DI ALEX INFASCELLI

y
ITALIA, 2020 ITALIA, 2020 ITALIA, 2020

NOMAD – IN CAMMINO CON LE STREGHE


BRUCE CHATWIN REGIA DI ROBERT ZEMECKIS
REGIA DI WERNER HERZOG PIATTAFORMA: AMAZON PRIME

b
REGNO UNITO, 2019 USA, 2020

Da un po’ di tempo, molti anni Solo Robert Zemeckis riesce


ormai, il cinema documentario di nell’impresa di confezionare
Werner Herzog è diventato quasi film cosiddetti “per bambini”
indistinguibile dalla divulgazione e a trasformarli sempre in
di canali tematici come History oggetti sovversivi e inquietanti.
Channel. A ricordarci che si tratta Nel rimettere mano al romanzo
di lui, la voce stentorea del regista Le Streghe di Roald Dahl,
tedesco e il suo inglese in stampatello, già portato sullo schermo da
intento a carpire dagli intervistati Nicolas Roeg con Anjelica
brandelli di presunti misteri che una Huston nel ruolo oggi di Anne
volta le immagini evocavano con Hathaway, Zemeckis, with
inquietante immediatezza. Nel rimettersi sulle orme di a little help from Guillermo Del Toro, innesta il romanzo
Bruce Chatwin, che lo accompagnò per qualche settimana nel cuore delle problematiche politiche che scuotono oggi
sul set di Cobra Verde, Herzog tenta di ricostruirne la gli USA. Le streghe come custodi di una supremazia del
storia intima, facendo luce sulla complicità che li univa passato che nella guerra ai bambini intendono dirottare il
(il regista ha ereditato dall’amico il rucksack di cuoio). In futuro. Al di là della trasparente allegoria politica, è proprio
questo senso Chatwin è introdotto nel pantheon del regista nella gestione dello spazio visivo che Zemeckis si conferma
con affetto e ammirazione, ma raramente il film evidenzia il più intelligente e talentuoso regista post spielberghiano.
un’idea di racconto all’altezza dell’occasione, oltre ai soliti Sospeso fra scenografie digitali e set reali, il film crea uno
voli di drone, la voce fuori campo e le interviste. Qualche spazio fantasmagorico che si offre a tratti con l’eleganza di
momento di emozione si manifesta solo quando Herzog un labirinto di Piranesi. Come plusvalore cinefilo, nel gioco
rivela i suoi ultimi momenti con Chatwin, eroso dalla fra Stanley Tucci, impeccabile maitre d’hotel, e la strega
malattia ma desideroso di rimettersi in viaggio. Eppure suprema Anne Hathaway, è persino possibile leggere in
il sospetto che l’attenzione sia puntata più sul regista – filigrana una variazione di alcune situazioni de Il Diavolo
ancora una volta testimone di un evento unico – che su Veste Prada. Un lavoro in linea con la politica zemeckisiana,
Chatwin è piuttosto forte. annerito da alcuni tocchi di orrore autentico.
55/100 87/100

byVaSco
RUMOREMAG.COM | 105
o
VISIONI SERIE TV

S c
a
LOVECRAFT COUNTRY – LA TERRA DEI DEMONI immagina l’africano come anello mancante tra bestie e uomini.
PRODUZIONE: HBO L’attraversamento del Sud segregato che s’innesta nella
PIATTAFORMA: SKY ATLANTIC necessità di scrivere un green book (ossia una guida con le
strade sicure per i non bianchi) diventa così il controcampo delle
Dietro l’idea di adattare a serie l’omonimo romanzo di Matt quests lovecraftiane come La Ricerca Onirica Dello Sconosciuto
Ruff ci sono Jordan Peele (regista di Scappa – Get Out, Noi e Kadath. L’intuizione potente della serie, che rielabora anche
responsabile dell’ottimo rilancio di Ai Confini Della Realtà) con elementi del ciclo di John Carter Di Marte di E.R. Burroughs,
la sua Monkeypaw Productions e la Bad Robot di J.J. Abrams, è di ricorrere ad anacronismi come l’innesto delle voci di James
del quale è inutile ricordare il ruolo di deus ex machina di Alias, Baldwin, di Ntozake Shange o canzoni di Rihanna e musica hip

V
Lost, Westworld ecc.). L’idea di fondo del libro, ottimamente hop per segnalare l’atemporalità dell’orrore razzista. La serie,
reiventata da Misha Green, è che gli orrori immaginati da H.P. inoltre, pur accolta con grande favore, ha suscitato qualche
Lovecraft siano in realtà solo un velo dietro cui si nasconde il dubbio da parte di Hannah Giorgis dell’“Atlantic”. L’ampiezza
male vero, quello della segregazione delle leggi di Jim Crow, del dibattito ha confermato l’urgenza delle problematiche
ossia del razzismo sistemico statunitense. Che Lovecraft affrontate dalla serie, che negli inevitabili alti e bassi dei vari
provasse orrore dei migranti che si riversavano in America e episodi si segnala come una delle più interessanti dell’anno.
disprezzasse gli afroamericani è cosa ben nota, ed è un merito GIONA A. NAZZARO
della serie riavere riportato nel dibattito letterario una poesia 88/100

y
dimenticata dell’autore, nella quale il Solitario di Providence

THE GREAT THE THIRD DAY


PRODUZIONE: THRULINE PRODUZIONE: PLAN B ENTERTAINMENT,
ENTERTAINMENT PUNCHDRUNK INTERNATIONAL, SCOTT
FREE PRODUCTIONS, SKY STUDIOS

b
PIATTAFORMA: STARZPLAY
PIATTAFORMA: SKY ATLANTIC
Nel 1745, appena sedicenne, la prin-
cipessa tedesca Sofia di Anhalt-Zerbst Deliranti visioni sgranate, immerse
sposa l’erede al trono dell’Impero in colori saturi e bui feriti da lampi di
russo, il futuro Pietro III, e prende il luce, caratterizzano The Third Day, la
nome ortodosso di Ekaterina Alekse- miniserie diretta da Marc Mullen; le
evna. Quando il consorte col vizio del immagini sembrano emergere dalle
gioco, del bere e della guerra diventa tele di Dalì e Yves Tanguy, dove gli
imperatore nel 1762, lo detronizza con orizzonti sono indefiniti e il reale si
un colpo di Stato, lo fa strangolare dal confonde con l’onirico. Perdere un
fratello del suo favorito e instaura per i successivi 35 anni il figlio, in modo tragico, fa vacillare la mente di qualsiasi
regno illuminato di Caterina la Grande. Già sceneggiatore uomo, e anche Sam (Jude Law) si smarrisce, prima nei
de La Favorita, Tony McNamara riprende le atmosfere luoghi oscuri della sua psiche e poi a Osea, isola abitata da
del film di Lanthimos per costruire una commedia storica una comunità chiusa e autogestita, con tradizioni che affon-
“occasionalmente vera”, che spinge il pedale sui toni della dano le loro radici in un cupo cristianesimo e in macabri riti
farsa e del pop. Bravissima Elle Fanning negli sfavillanti celtici. Al fianco di Sam arriva Helen (Naomie Harris), ma i
panni di seta cangiante della giovane imperatrice che si due si troveranno su Osea in tempi diversi, entrambi avvolti
nutre degli ideali di Voltaire e spera di poter sfuggire alla dai misteri di un luogo sospeso nel tempo, in cui reale e im-
propria famiglia in declino. Invece il matrimonio con il maginario si fondono. La miniserie, in sei episodi, si divide
vacuo Pietro (Nicholas Hoult, molto convincente sotto la in due capitoli, il primo, Estate, che ha come protagonista
parrucca imbellettata a mischiare spavalderia, inettitudine Sam, inspiegabilmente attratto e al contempo spaventato dal
e traumi infantili mai sopiti) è una trappola di trascura- confronto con l’isola e con le sue paure; il secondo capitolo,
tezza e misoginia. Ma è anche il motore per il riscatto che intitolato Inverno, è invece dedicato ad Helen: la sua storia
storicamente conosciamo, e che qui diventa una gustosa si intreccerà a quella di Sam e tutto confluirà nella liquidità
parabola di scorrettezza politica e humour nero. delle maree che rende Osea un non luogo in continuo dive-
CLAUDIA BONADONNA nire.
78/100 MARIANGELA SANSONE
73/100

byVaSco
106 | RUMOREMAG.COM
Musica

o
VISIONI ESPANSE

per gli occhi

SEAN CONNERY
Cineobituary

S
THE WEEKND
TOO LATE
REGIA: CLIQUA

c
a
LABEL: UMG

Ottavo(!) singolo estratto da After


19 3 0 – 2020 Hours, album di The Weeknd che dal
novembre dell’anno scorso prosegue
Per piangere Sean Connery basterebbe recitare la sua filmografia come una litania. la sua campagna trionfale fatta
Perché, al di là del ruolo iconico di 007, che nessun altro è stato in grado di indossare di video enigmatici che si offrono
con tanta precisione dosando ironia, machismo, sensualità e minaccia, i numerosi come una controstoria del rapporto
talenti di Connery si sono espressi anche quando il contesto non era ideale. Osservando conflittuale di Abel Tesfaye con la
Sean Connery sul set di Marnie, Tippi Hedren si rivolge Hitchcock e gli chiede come sia fama e delle sue complicate relazioni
sentimentali. Il video di Too Late è

V
possibile, con un partner come lui, interpretare credibilmente una cleptomane frigida.
Al che Sir Alfred risponde serafico, “Si chiama recitare, mia cara”. Attore dalla coolness firmato dal duo Cliqua (composto da
proverbiale e irraggiungibile, non ha disdegnato in età avanzata film diventati di culto RJ Sanchez e Pasqual Gutierrez) che
come Highlander dopo avere offerto alcune delle sue prove più mature al fianco di vanta al suo attivo anche Yo X Ti Tu
registi come Sidney Lumet, Martin Ritt, John Huston e John Milius. Per Gli Intoccabili X Mi di Rosalia. Zeppo di riferimenti
di Brian De Palma ottiene finalmente un Oscar. Considerato però che ciascuno cinefili, fra tutti Occhi Senza Volto
custodisce nel cuore il suo Sean Connery preferito, noi lo ricordiamo affettuosamente di Georges Franju, il minifilm
nel ruvidissimo Atmosfera Zero, remake fantascientifico diretto da Peter Hyams di reinventa, in parte, il disturbante
Goodnight Mommy di Veronika

y
Mezzogiorno Di Fuoco.
GIONA A. NAZZARO Franz e Severin Fiala. Due ragazze,
con il volto coperto di bende dopo un
ritocco estetico, trovano, tornando
a casa, la testa di The Weeknd. La
prima reazione è: “He’s so hot”, prima
di raccogliere il macabro trofeo e
ROGER WATERS portarlo a casa. Una volta giunte nella
US + THEM principesca villa vuota in cui abitano,
D E L ME S E SONY MUSIC ENTERTAINMENT le due mettono a punto un piano

b
degno di Jean Rollin per restituire
Presentato due anni fa al Festival di Venezia, la vita alla testa del loro idolo. Video
il documentario sul tour gargantuesco di che si svolge come un vero film horror
Roger Waters diventa un mammuth che si (si pensa anche a I Violentatori Della
estende fra CD, LP, Dvd e Blu-ray. Registrato Notte di Jess Franco, che è un remake
allo Ziggo Dome di Amsterdam, il film mette sui generis del film di Franju), con
in scena l’agit prop secondo Waters, che scelte grafiche molto crude e un
non ha badato a spese per dare corpo al suo utilizzo abbondante dell’emoglobina,
messaggio, tanto ponderoso quanto, in fondo, si offre in fondo come un’amara
semplicistico. Roger Waters reclama d’autorità riflessione sull’ossessione nei
la sua centralità floydiana, anche se deve confronti della fama che non si
moltiplicare i chitarristi per sostituire un solo ferma nemmeno di fronte ai suoi
David Gilmour. Brandendo la sua indignazione peggiori surrogati. Considerato che
(“Trump è un maiale” in olandese diventa il brano è una rielaborazione della
“Trump is an een varken”), Waters predica ai relazione che Tesfaye ha avuto con
già convertiti. A voler essere cattivi, si potrebbe la top model Bella Hadid (“We’re in
affermare che la sua ennesima opera rock è hell, it’s disguised as a paradise with
il segno evidente della fine stessa del “rock” flashing lights”), le immagini sono
nell’era dello spettacolo globale: la ripetizione all’opposto del senso di smarrimento
all’infinito del già noto come marketing descritto (“It’s way too late to save
dell’identico. Eppure negare che il film riesca our souls”). Questa giustapposizione
anche a essere misteriosamente coinvolgente cruda permette allo spettatore di
e persino convincente è difficile. I volti rigati sbirciare – voyeuristicamente quasi –
di lacrime di giovanissimi che nemmeno fra le quinte del glamour gotico di The
erano nati all’epoca di The Wall raccontano Weeknd e del suo universo.
una storia meno cinica di questa recensione. GIONA A. NAZZARO
Probabilmente è giusto così.
GIONA A. NAZZARO
78/100

byVaSco
RUMOREMAG.COM | 107
o
LETTURE DICEMBRE 2020

GIUSEPPE CATANI
PICK & ROCK. QUANDO LA MUSICA VA A CANESTRO
ARCANA

Sarò Partizan, ma se mi chiedete quale è lo sport più

c
rumoroso vi risponderò senza esitation: il basket.
E a rimbalzo aprirò subito a Beastie Boys (lo sapete che
Brooklyn ha un playground dedicato ad Adam Yauch?) e
Pearl Jam, che in origine si chiamavano Mookie Blaylock
(play degli Atlanta Hawks omaggiato in Ten, suo numero
di maglia). Per chi è appassionato dei temi, il loro crosso-
ver in un libro è già in partenza interessante: l’autore in
movimento può dire la sua: nato in un paese marchigiano con una discreta
tradizione cestistica, vive nella Basket City del fortitudino che odiava il
brodo Freak Antoni e del virtussino Lucio Dalla immortalato con la canotta
della V nera nella foto culto con Gus Binelli. Collaboratore di un portale

S
di musica italiana e del sito “dailybasket.it” su quest’ultimo Catani cura la
rubrica da cui il libro prende il nome, qui raccolta: diviso in cinque sezioni
(Musica Italiana E Basket; Stelle E Stelline; I Rapper; Dal Parquet Al
Microfono; Gli Outsider), a fronte di alcune forzature e di una veste grafica
poco appetibile sono più gli highligths, godibili sia dai pro che dai profani.
MARCO PECORARI
69/100

a
GIULIANO CIAO
FLAVIO GIURATO.
LE GOCCE DI SUDORE PIÙ DURO
GIUSEPPE CIOTTA
IN CATENE. I GIORNI DI LAYNE STALEY
CRAC
E GLI ALICE IN CHAINS
OFFICINA DI HANK
Quante tipologie di artista convivono nella
figura di Flavio Giurato? Per certo c’è Un sofferto lungo addio, che si snoda attraverso un detta-
l’artista “atleta”, per il senso plastico della gliato racconto corale, ricco di testimonianze raccolte sul

V
musica e per quel modo di bilanciare talento campo e ben condensate dall’autore.
e ispirazione con sudore, abnegazione e Il ritratto che In Catene ci restituisce è quello di un’ani-
sfida. C’è il Giurato “politico”, capace di ma inquieta, la cui vita, pagina dopo pagina, pare avvitar-
inanellare una serie di concept difficili, in si su se stessa, fino all’inevitabile epilogo. Nemmeno la
cui la Storia diventa strumento di analisi rehab collettiva messa in piedi da Mike McCready dei
dei tic e delle inclinazioni umane. C’è poi Pearl Jam con i Mad Season riuscirà a salvare Staley dai suoi demoni inte-
il Giurato artista in purezza, cantautore riori, rendendo ancora più problematico il rapporto con la band madre, fino
refrattario ai meccanismi dell’industria, a ridurla a un cane con tre zampe, come quello raffigurato sulla cover del

y
che si avventura consapevolmente verso il loro ultimo lavoro insieme. Girando per le strade di Seattle, Giuseppe Ciotta
suicidio discografico con un album (Marco compone i pezzi di un puzzle doloroso, facendone combaciare abilmente le
Polo) cui seguirà un ventennio di silenzio. Un tessere costituite da ricostruzioni d’epoca e interviste storiche, mettendone
periodo in cui il nome del cantautore romano in dubbio i contorni quando questi non collimano. Le figure di Layne Staley
diventerà oggetto di un culto sotterraneo e Jerry Cantrell ne escono come personalità legate da una profonda amicizia,
ostinato e pervicace, e al termine del quale ma anche in netto contrasto, un dualismo che rende i due una specie di
riemergerà in tutta la sua integrità, capace di versione tossica di Lennon e McCartney.
illuminare la strada dei tanti colleghi che nel STEFANO D’ELIA
frattempo si sono avvicinati alla sua opera
80/100

b
e vi hanno tratto ispirazione. Ecco perché
l’unico modo per cercare di decrittare il
mistero che ancora avvolge la figura di Flavio
Giurato era quello di imbastire un racconto
corale, che individuasse la ricaduta poetica HOLLY GEORGE-WARREN
e metodologica della sue esperienza. Ci è JANIS. LA BIOGRAFIA DEFINITIVA
riuscito brillantemente Giuliano Ciao, che da DEA PLANETA
tempo si cimenta nell’analisi del personaggio,
e che questa volta ha portato a compimento Sono passati 50 anni dalla scomparsa di Janis Joplin, ma
un lavoro enorme. Per certi versi definitivo. a leggere la sua storia sembra che mezzo secolo non sia
Un’operazione di ricerca e testimonianza passato, e non in senso positivo: se è vero infatti che con
che indugia solo tangenzialmente sui cenni la sua voce carica di (kozmic) blues, la sua personalità
biografici, preferendo analizzare l’opera unica, il suo aspetto ribelle e la sua vita tormentata, ha
di Giurato per evidenziarne l’intrinseca aperto la strada a generazioni di riot girls, è altrettan-
genialità. Grazie ai contributi di una schiera to vero che molte battaglie - spesso combattute senza
nutritissima di colleghi, giornalisti, amici l’intento o la consapevolezza che fossero battaglie di tutte
e ammiratori (fra i tanti vale la pena citare - sono ancora tristemente lontane dall’essere vinte. Quella di Janis Joplin
Carlo Massarini, Aldo Nove, Cesare Basile, non è (solo) la storia di una rockstar “maledetta”, ma anche la storia di una
Emidio Clementi, Simone Lenzi e Lucio ragazza che non si riconosce negli stereotipi di genere, di una donna libera,
Corsi), Le Gocce Di Sudore Più Duro si di una bianca dall’anima artistica nera in un mondo in cui ancora vigeva la
configura al tempo stesso come presidio segregazione razziale, di quella che era spesso l’unica donna in un ambiente
critico e omaggio collettivo a una poetica di maschi... una storia che oggi più che mai vale la pena di essere raccontata
che non ha eguali all’interno della canzone e conosciuta. Per questo Janis, biografia dettagliata ma convenzionale, me-
d’autore italiana. rita comunque di essere letta: per scoprire, o riscoprire, un’artista che non
DIEGO BALLANI
ambiva a essere un “buon esempio”, però lo è.
85/100 LETIZIA BOGNANNI
70/100

byVaSco
108 | RUMOREMAG.COM
o
LETTURE DICEMBRE 2020

PAOLO MERENDA
BREAK. CONFESSIONALE PUNK
GONZO

Merenda è una vecchia conoscenza di questa sezione e

c
torna con un volume agile (poco più di 50 pagine) che
assembla 50+1 ministorie. Si tratta di schizzi one shot,
spesso da poche centinaia di battute, costruiti come
quadretti appena accennati, in cui si entra e si esce in
maniera quasi casuale, come se si facesse zapping fra i ricordi. Le tematiche
sono per lo più autobiografiche, flash adolescenziali, amorazzi fra ragazzini,
scene di vita nella periferia di una città periferica, ma non si disdegna qual-
che incursione nel fantasy e nell’erotico – forse i due ambiti in cui Merenda
mostra più difficoltà perché a funzionare meglio sono le sue istantanee
che sanno di “vero”. Il punk fa capolino spesso (a volte evocato in semplici
dettagli, altre divenendo protagonista dei racconti) ma è quasi superfluo nel

S
senso che, a dispetto del titolo del libro, non è il focus della narrazione – che
sta in piedi anche da sé. In allegato, un CD dell’autore in veste di one man
band che si cimenta in una manciata di pezzi fra il rock’n’roll, il folk punk e
il punk rock acustico, con testi in linea col libro.
ANDREA VALENTINI
69/100

a
GIULIO D’ERRICO
ATTITUDINE RIOTTOSA. ANARCOPUNK IN UK
AGENZIA X MASSIMILIANO MINGOIA
SAN SIRO ROCK
OFFICINA DI HANK
Non è affatto semplice inquadrare un
fenomeno sovente banalizzato e trattato in
San Siro è un simbolo carico di storia e significato, legato
maniera semplicistica come l’anarcopunk
a doppio filo alle vicende di Milano, ma al tempo stesso
inglese della prima metà degli anni 80.

V
luogo di pellegrinaggio per molti. Amato e odiato, è
Il giovane ricercatore D’Errico ci è riuscito,
inconsapevolmente diventato il palcoscenico musicale
lasciando la parola a chi quel movimento lo ha
più iconico d’Italia, raccogliendo tra le sue colonne di
animato in diverse forme. L’interessante tomo
cemento innumerevoli concerti (130), artisti (51), storie,
di quasi 300 pagine è costituito da 13 saggi di
sentimenti ed emozioni. Massimiliano Mingoia ha deciso
altrettanti autori, più l’esaustiva introduzione
di dedicare a questo luogo epico, che ha cambiato la
del curatore e la prefazione dell’accademico,
prospettiva della musica in Italia, un album di ricordi che ne raccontasse le
musicista ed editore punk Mike Dines
gesta musicali, iniziate il 27 giugno del 1980 con il concerto di Bob Marley.
che aveva già pubblicato in Inghilterra

y
Massimiliano raccoglie e racconta con dovizia documentaristica quattro
buona parte degli scritti qui presenti.
decenni di musica, sudore, aneddoti, ma soprattutto di persone che sono
Gustosi ricordi di prima mano, analisi
passate sopra e sotto il palco e che hanno lasciato un segno indelebile nella
storiche e saggi filoaccademici ci aiutano
memoria culturale del paese. Un omaggio dallo stile giornalistico, coin-
a comprendere meglio quell’incredibile
volgente e ricco di notizie, immagini d’epoca, articoli e interviste e molte
milieu che, nelle sue contraddizioni,
curiosità, da cui traspare una grande passione e affezione per questo storico
per un quinquennio ha portato avanti le
tempio prima del calcio, e poi della musica rock.
istanze dell’anarchismo, del pacifismo, del
SIMONA VENTRELLA
libertarismo, dell’anticapitalismo, dello
squatterismo, del femminismo e dei diritti 75/100

b
degli animali. Al centro ci sono ovviamente
i Crass, come ci mostrano i badge in
copertina, i Conflict che con la loro Meat
Means Murder anticipavano di due anni gli
Smiths, il Centro Iberico di Londra, le (Fan)
Zine di fondamentale importanza per il
ANTONIO PELLEGRINI
ITALIAN RHAPSODY. L’AVVENTURA DEI QUEEN IN ITALIA
consolidamento dell’ideologia anarcopunk OFFICINA DI HANK
con i suoi intellettuali organici di gramsciana
memoria. Ma anche l’autodistruzione Piacciano o meno, i Queen – nella loro incarnazione clas-
e il nichilismo come deriva estrema sica, con il compianto Freddie Mercury alla voce – sono
dell’individualismo, soprattutto nella scena un gruppo fortemente amato in Italia. Godono di un
irregolare di Bristol da cui arrivavano gli fandom che include ogni tipologia: dall’ascoltatore ca-
esoterici Amebix; l’uso e l’abuso della A suale fino all’esperto con competenze quasi accademiche.
cerchiata (da leggere il brillante intervento Il volume di Pellegrini (riproposto in ristampa, dopo una
del grafico e scrittore Russ Bestley). Politiche prima uscita risalente alla primavera del 2019) è inte-
di movimento, pratiche culturali e prassi ressante proprio in quanto parte da questo presupposto,
e(ste)tiche di una generazione contro che è cioè l’idea di raccontare i Queen “visti dall’Italia” e “in Italia”, con particola-
vissuta nell’ombra della minaccia nucleare: re focus sulle uniche due esibizioni del gruppo nel nostro Paese, nel 1984 (e
il voto a una pubblicazione del genere non poi su quelle successive dei componenti in veste solista o con altri cantanti).
può che essere 79, come l’anno dell’elezione L’idea vincente di Pellegrini, insomma, è la geolocalizzazione, per usare un
della Thatcher che diede la stura alla nascita termine mutuato da altri ambiti: un’operazione non sempre semplicissima,
dell’anarcopunk. ma in questo frangente agevolata dall’abbondante materiale d’archivio (in
MANUEL GRAZIANI
forma di interviste d’epoca e articoli vari comparsi su testate italiane – spe-
79/100 cializzate e non) e delle testimonianze dirette di diverse persone. Una lettura
curiosa, anche per chi non è un fan.
ANDREA VALENTINI
69/100

byVaSco
RUMOREMAG.COM | 109
o
LETTURE EXTRA DICEMBRE 2020

JEFF JACKSON
UCCIDI QUEI MOSTRI!
SEM

“L’assassino barbuto col coltello da caccia. L’assassino

c
dal soprabito nero e dall’arma semiautomatica. L’assas-
sino con i capelli rasta e lo zaino pieno di esplosivo. I tre
assassini con i passamontagna bianchi”. Sono i nuovi
contagiati d’America, diffusori di una strana malattia
(epidemia, scriveva senza sospetto alcuno Jeff Jackson
nel 2018) che è esplosa tra le folle sempre più esigue dei
concerti: un impulso improvviso a salire sul palco e uc-
cidere senza proclami o fanfare i musicisti che ci stanno
suonando sopra. O forse c’è dell’altro? Un piano organizzato, un manife-
sto segreto, un bisogno rivoluzionario di scuotere le coscienze intorpidite
dall’eccesso digitale di produzione e consumo…? “Ora che la musica non ha

S
più neanche un suono, forse quegli zombie killer sono la vera essenza del
pubblico”, dice Florian, aspirante rockstar, al suo compagno di band Shaun
e alla loro groupie goth Xenie. Come un vinile su un piatto, questa storia ha
un lato A ufficiale e un lato B pieno di retrospettive (“Non sono sempre sul
lato B i brani in cui una band seppellisce i propri segreti?”) per leggere il
quale bisogna fisicamente capovolgere il libro.
Un esperimento intrinsecamente rock.

a
CLAUDIA BONADONNA
77/100

MICHAEL POORE
PARLI DEL DIAVOLO
E/O
DAVID KEENAN
MEMORIAL DEVICE
Il Diavolo è americano. Americano da molto DOUBLE NICKELS
tempo. Conduce un reality show in cui
tenta le persone con offerte eccezionali e
Ricordate i Memorial Device, leggenda del post punk

V
strazianti, ha lunghe gambe da rockstar e
scozzese dei primi ‘80, quelli che i Sonic Youth pretende-
sparge tutt’intorno un’aura perturbante di
vano di spalla quando suonavano in zona? No, ovviamen-
affilato fascino latino. I suoi 60 milioni di
te, essendo la band figlia della fantasia di David Keenan,
fedelissimi spettatori lo conosco col nome
storica firma di “Wire”. Un po’ come se Post Punk di
di John Scratch. Nessuno sospetta che sia
Reynolds avesse un figlio illegittimo a forma di romanzo
fatto di legno. L’ombra lunga del Diavolo ha
e lo spedisse ad Airdrie, paesino come mille a 20 km da
attraversato la storia cercando di forgiare
Glasgow. E decidesse di sviluppare la sua storia in guisa
il mondo perché diventasse un posto più
di romanzo orale sui generis, con Ross Raymond (amico

y
attraente del Paradiso a cui il suo primissimo
e fan della prima ora) ad andare a ripescare protagonisti e comparse di quel-
amore, Arden, l’altro angelo caduto, vuole
la scena a decenni di distanza. Con la band a rimanere spesso sullo sfondo,
disperatamente ritornare. Nel processo
quasi magnete per altre storie e esperienze: la solita triade di (molto) sesso,
ha accidentalmente inventato l’Egitto
alcol e droghe, le camminate nella notte per tornare a casa dai concerti, le
dei faraoni, il parafulmine, la presidenza
sale prova sotto la ferrovia come cantanti dall’ombra non lontanissima da
Kennedy e il festival di Woodstock. Il Diavolo
Ian Curtis. Perché se “non è facile essere Iggy Pop in un paesino scozzese”,
è bravissimo a riparare camion e suonare la
il libro racconta meglio di mille saggi cosa volesse dire avere 20 anni in un
chitarra (ovviamente blues). Ride di gusto,
periodo in cui i confini avevano la friabilità di un pezzo dei This Heat.
il Diavolo, mentre beve una birra con gli
FRANCESCO VIGNANI

b
umani che gli hanno venduto l’anima. Ma
dietro il volto gioviale e abbronzato, dietro 82/100
le belle rughe e le seducenti cicatrici, brucia
di una furia intensa e remota, “come una
tempesta che non è ancora arrivata, un
pensiero che non stai ancora pensando”, WILLY VLAUTIN
intuisce Memory, cantante hippy in cerca MOTEL LIFE
JIMENEZ
di fama che lo accompagnerà lungo un
percorso pieno di decenni e sorprese. È un
po’ ambizioso, un po’ romantico e molto Nel 2006 l’esordio dell’allora 40enne leader dei
divertente, il Diavolo inventato da Michael Richmond Fontaine assestò un bel colpo alla letteratura
Poore (già orchestratore della deliziosa Americana. Ma, nonostante i riscontri critici più che
sarabanda di Reincarnation Blues, qui al positivi, il pregiudizio che fosse l’ennesimo cantante a
suo romanzo d’esordio). Meno tormentato tentare la strada della narrativa è rimasto appiccicato
del Lucifero sulla Terra immaginato da Neil addosso al songwriter del Nevada per qualche anno. Alla
Gaiman nella saga di Sandman (a cui paga luce dei quattro, meravigliosi romanzi successivi, Motel
scientemente qualche debito), più vicino alla Life assume ancor più peso. Questa non è solo la storia di
follia latente degli universi di Vonnegut (“È due fratelli sfortunati che non litigano mai, in caduta li-
lui l’Autore che mi ha risvegliato”, dice). Un bera come i motel dove vivono per scelta ma anche per necessità. Il solitario
Diavolo deliziosamente ingenuo e incurante Frank che racconta a Jerry Lee storie fantasiose tra donne bellissime, am-
nella sua lunga danza con la logica sfuggente mutinamenti e Willie Nelson. È la struggente, tenerissima rappresentazione
e la sciatta, imprevedibile cattiveria del del senso di colpa, del fallimento, della (auto) esclusione che si fa universale,
genere umano. Un Diavolo bonario come il incarnandosi nell’umanità scontrosa del vecchio Earl Hurley o nel riscatto di
suo creatore, ma in grado di intrappolarci Annie James. C’era proprio bisogno di una nuova edizione italiana di Motel
nelle geometrie bizzarre ed esilaranti del suo Life, fuori catalogo da un po’. Un plauso a Jimenez Edizioni che dopo Io
incantesimo. Sarò Qualcuno del 2018 e The Free del 2019 chiude il cerchio. Per ora.
CLAUDIA BONADONNA MANUEL GRAZIANI

70/100 84/100

byVaSco
110 | RUMOREMAG.COM
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a S
y V
b byVaSco
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FUMETTI DICEMBRE 2020

SCHELETRI
DI ZEROCALCARE
BAO PUBLISHING

Zerocalcare continua a essere uno dei narratori più

c
affidabili degli ultimi anni. Con sommo scorno di chi
vorrebbe continuare a relegarlo nel cono d’ombra del
“fenomeno generazionale”. Scheletri, probabilmente, si
candida sin d’ora a classico futuro di Rech. La consueta
abilità nel portare alla luce conflitti e ansie con una
capacità di analisi e osservazione che non accenna a
perdere colpi s’innerva in un racconto di formazione
di periferia che si legge tutto d’un fiato, come un noir
adolescenziale che evoca i sapori del cinema di Claudio
Caligari. L’amicizia fra Zero e il writer Arloc diventa così un thriller
pluristratificato e complesso, sul cui si sfondo pulsano la vita di una città

S
come Roma percepita dalla prospettiva di una Rebibbia orgogliosamente
collocata sul margine esterno della galassia. Politicamente sempre
acutissimo, Rech racconta un mondo mai visto dalle cosiddette narrazioni
ufficiali, intrecciando mitologie pop, angst adolescenziale e piacere assoluto
per le molteplici possibilità del racconto.
GIONA A. NAZZARO
94/100

a
RUBENS
DI CAMMELLO, AKAB, SPUNGA
LA TERRA, IL CIELO, I CORVI ERIS/STIGMA
DI TERESA RADICE, STEFANO TURCONI
BAO PUBLISHING Doppia storia, triplo autore, doppio editore: psichedelia
in bianco e nero e paranoia lisergica vivono ed emergono
Un’autentica meraviglia. Un magnifico in Rubens, opera a sei mani dei sempre ottimi Pablo

V
racconto di guerra appoggiato nella prosa Cammello, Akab (r.i.p.) e Spugna. Due storie dicevamo:
di Teresa Radice e nel tratto morbido e nei la prima, L’Ultima Tentazione Di Rubens, è scritta da
colori che sanno di acquerello di Stefano Akab, disegnata da Cammello e inframmezzata dalle
Turconi. Come pagine dimenticate della devastanti tavole di Spugna, che raccontano le gesta di
tremenda campagna di Russia, il racconto un clown in un campo di concentramento nazista: puro
inizia con una fuga e si dipana lieve e caldo malessere. La vicenda principale è un divagare etereo tra
fra guerra e ricordi di un’altra Italia. Il libro noia giovanile, viaggi mentali e sperimentazione pura, in cui le leggi della
possiede il respiro profondo dei classici della fisica si squagliano per portarci in un altrove alterato. Con La Leggenda

y
letteratura di guerra; non a caso il volume Di Rubens (scritto e disegnato da Cammello) scopriamo invece le origini di
si apre con una citazione commovente di questo eroe allucinato, “immortale” senza un perché e impegnato in gesta
Mario Rigoni Stern tratta da Il Bosco Degli epiche e incontri alienanti. Il fumetto underground - distinzione che in
Urogalli. Per quanto precisa, essenziale realtà non ha più molto senso - italiano lotta insieme a noi, creando storie
ed evocativa sia la parola di Teresa Radice, su storie convincenti. Dedicato a un artista scomparso troppo presto.
sono soprattutto le pagine senza dialogo che STEFANO FANTI
offrono un saggio inoppugnabile del tratto 70/100
di Turconi. Il modo in cui gesti, sguardi e
colori offrono una cronaca attendibile delle

b
emozioni che si agitano nella pelle, nel cuore
e nei pensieri dei protagonisti. Il senso
ineluttabile di un’umanità insopprimibile
si muove nei disegni e nel racconto, nel
quale un italiano, un tedesco e un russo
FIRE POWER VOL 1: PRELUDIO
DI ROBERT KIRKMAN, CHRIS SAMNEE
sono costretti a convivere nel corso di una SALDAPRESS
lunga fuga che è soprattutto un’interruzione
dell’orrore. La sospensione della vita e degli Una nuova serie scritta da Kirkman, che non necessita
affetti caratteristica della guerra diventa di presentazioni, e disegnata dall’eccellente Samnee
l’occasione per colmare un vuoto con storie, (Capitan America, Daredevil), che è un ipertesto di
voci, ricordi, desideri. Radice e Turconi tutte le mitologie legate alle arti marziali. Nel primo
rievocano una pagina tristissima della guerra volume seguiamo le avventure di Owen Johnson,
e le innumerevoli perdite che ha causato, che giunge al Tempio del Pugno di Fuoco dove spera
ma riescono nell’impresa di trasformarla di apprendere i segreti del Maestro Lun. Sin dalle
nell’opportunità per riattivare un dialogo di primissime pagine, Fire Power omaggia le proprie
pace a protezione della memoria. origini. Da Iron Fist della Marvel ai film della Shaw
Il primato dell’umanità sorge libero e Bros. passando per i vari Mortal Kombat e Karate
potente, senza alcuna sovrastruttura Kid. Lun, inoltre, deve qualcosa anche a Stick della serie Daredevil. I
ideologica, da questo libro incantato. riferimenti, ovviamente, fanno parte integrante del piacere della lettura
Ogni pagina si offre con dettagli da ammirare la quale, grazie alla notevole organizzazione dello spazio delle tavole di
e soluzioni narrative magistrali. Senza dubbio Samnee, non annoia mai anche quando la traccia narrativa s’inerpica per
la sorpresa “fumettistica” più commovente e sentieri che inevitabilmente ne evocano di già percorsi. Classico racconto
artisticamente impeccabile dell’anno. delle origini, il primo volume si chiude con un cliffhanger che non può non
GIONA A. NAZZARO annunciare altri deliranti combattimenti all’ultimo sangue.
100/100 GIONA A. NAZZAROI
68/100

byVaSco
112 | RUMOREMAG.COM
o
F U M E T T I P O S T E R-I D I A L E S S A N D R O B A R O N C I A N I E A L E S S A N D R O B E S S E LVA AV E R A M E

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V a
b y
byVaSco
RUMOREMAG.COM | 113
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c
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byVaSco
o
A CURA DI
BANDALARGA PICCOLO MONDO ANTICO S ERG IO MES S INA
letto ri@sergio m essina. c om

c
PICCOLO
MONDO

S
ANTICO

a
L’evoluzione della musica Pop per i giovani e irritante per i vecchi, Qualche anno dopo l’Italia ha vissuto
in Italia ha una particolarità: ma ha una potenza comunicativa un’ondata di musica prog.
non esistono transizioni fluide che terrorizza chi ne è fuori. Peggio: Ricordo palasport pieni per il Banco

V
da una fase all’altra, bensì il r’n’r è uno stile contagioso, i e gli Area tanto quanto per i Genesis
scontri generazionali che si maschi si fanno crescere i capelli e gli Yes. Me li ricordo perché c’ero, e
concludono solo quando il futuro (all’inizio timidamente), le ragazze quella musica mi piaceva - ma forse
inevitabilmente prende il posto li accorciano. Non si balla più in non abbastanza: quando qualcuno
del passato. Succede ovunque, ma coppia, il corpo inizia a cedere a mi ha passato una copia di Horses
qui il fenomeno è particolarmente ritmi più spinti, i costumi sessuali di Patti Smith mi si è accesa una

y
accentuato. Probabilmente dipende si fanno (molto timidamente) più lampadona rossa lampeggiante, e ho
dal feticismo che circonda la disinvolti. subito recuperato alcuni ascolti del
tradizione, da cui deriva una scarsa passato, trascurati per ascoltare il
propensione al nuovo, visto come Quindi lo scontro titanico tra i maledetto triplo album degli Yes. Io
estraneo e ostile. Da bambino Cantanti Italiani e gli Urlatori ho avuto culo, ma un sacco di miei
ho avuto modo di osservare uno moderni (un termine giornalistico coetanei sono caduti nella “Sindrome
scontro epocale e terribile. Da un che piaceva molto, perché della Bella Canzone di Una Volta”
lato i Cantanti della Tradizione evidenziava la contrapposizione che nel loro caso era Firth Of Fifth

b
Italiana come Claudio Villa (il insanabile tra il Bel Canto e dei Genesis: i punk non sanno
Reuccio, vincitore di Sanremo ‘55 Adriano Celentano) non è solo suonare, urlano, ballano male, si
e ‘57), Nilla Pizzi (1º, 2º e 3º posto musicale, diventa una battaglia vestono da schifo, vuoi mettere, ecc.
nel ‘52) e molti altri. Non solo per il cambiamento dei costumi.
interpreti (talvolta magistrali) della Naturalmente nessuno dei giovani Un tono che poi ho sentito utilizzare
Melodia italiana, ma artisti la cui urlatori (Morandi, Caselli, Pavone, ciclicamente (e forse qualche volta
cultura affondava le radici nella ecc.) incita alla rivolta, ma non ho pure usato) per disprezzare la
musica popolare, nella canzone serve. Quando nel ‘59 Mina esplode disco (musica plebea), il rap (ma
d’autore napoletana e addirittura con Tintarella Di Luna, non deve di che parlano?), la new wave
nel repertorio lirico ottocentesco. aggiungere altro: il testo nonsense, (manichini e drum machine), Il
Fino agli anni 40 questo stile lo stile, la vocalità, il modo di stare metal (parrucconi demoniaci),
aveva dominato la scena, con in scena, niente somiglia alla pur la house (monnezza tamarra), la
poche eccezioni. Nel dopoguerra brava Nilla Pizzi, che nello stesso techno (sempre uguale) e adesso la
la situazione inizia a evolversi, anno a Sanremo arriva solo sesta. trap (aggiungete qui una delle frasi
arriva il jazz e la scena si svecchia: Qualcosa sta cambiando. L’aspetto imbarazzanti che abbiamo dovuto
Carosone, Buscaglione, Betty epocale della vicenda è che non si sentire sul tema). Scontri forse meno
Curtis sono interpreti diversissimi, tratta solo di un passaggio di mode epocali di Urlatori vs Melodici, ma
di chiara derivazione aliena. musicali: quando Villa si scaglia non tanto. Perché certo, nel 2020 le
Ma si tratta ancora di fenomeni contro i cantanti più giovani, sa distanze culturali sono minori che
relativamente indolori. In Italia il benissimo che in gioco non c’è solo nel ‘60, ma l’Italia è ancora un paese
cambiamento drammatico arriva, il suo regno ma anche uno stile, un culturalmente molto provinciale.
insieme al resto del mondo, con il repertorio storico (poi ripescato dai Talmente tanto che basta uno Sfera
rock’n’roll. Che non solo è attraente vari Bocelli), un intero mondo. per tirare su un putiferio.

byVaSco
114 | RUMOREMAG.COM
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b byVaSco
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b 04. 12. 2020
TU T TI I PROVEN TI SA R A NNO D E VOLU TI A WA R CHIL D UK

byVaSco

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